Lavoro realizzato da Francesco Servadio, Vincenzo Ranieri e Giosuè Capobianco della classe 1IB dell'ITT Guglielmo Marconi di Bari. Supervisione della prof. Maria Ricco.
Lavoro realizzato da Francesco Servadio, Vincenzo Ranieri e Giosuè Capobianco della classe 1IB dell'ITT Guglielmo Marconi di Bari. Supervisione della prof. Maria Ricco.
Il progetto “Leggere la fatica di leggere“ è nato nel 2006 a Cerignola.
Nella seconda edizione del 2007 è la musica il filo conduttore del progetto, interpretando e sostendendo argomenti quali l'emigrazione, i canti sociali e politici, la storia e l'epopea del movimento bracciantile con Giuseppe Di Vittorio.
Un e-book realizzato nell’ambito del Progetto
“Disabilità, territorio, cittadinanza: un possibile percorso di integrazione”, a cura di:
La Primula, Associazione tra cittadini e famiglie con disabili
Associazione di Volontariato Amici di Simone
Associazione Storie di Mondi Possibili
Le Invasioni Digitali in tour a Ravenna future lessonsMarianna Marcucci
Le Invasioni Digitali raccontate in occasione di Ravenna Future Lessons il 29 ottobre 2014.
Invasioni Digitali è un progetto rivolto a diffondere la cultura digitale e l’utilizzo degli open data, formare e sensibilizzare le istituzioni all’utilizzo del web e dei social media per la realizzazione di progetti innovativi rivolti alla co-creazione di valore culturale oltre che alla promozione e diffusione della cultura.
www.invasionidigitali.it
Una raccolta di favole dal mondo, che raccontano le tradizioni delle comunità straniere presenti a Genova. 1.500 bambini delle scuole dell'infanzia genovesi hanno dato forma e colore alle storie di questi popoli così lontani eppure così vicini.
I fondi raccolti da Dipingiamo il loro futuro (€ 7.400) sono stati donati a Find The Cure per il progetto Playground Haiti, per la costruzione di un'area sportiva e ricreativa per gli studenti della scuola di Carrefour Marine, Route Sibert, nella periferia di Port Au Prince.
Il progetto “Leggere la fatica di leggere“ è nato nel 2006 a Cerignola.
Nella seconda edizione del 2007 è la musica il filo conduttore del progetto, interpretando e sostendendo argomenti quali l'emigrazione, i canti sociali e politici, la storia e l'epopea del movimento bracciantile con Giuseppe Di Vittorio.
Un e-book realizzato nell’ambito del Progetto
“Disabilità, territorio, cittadinanza: un possibile percorso di integrazione”, a cura di:
La Primula, Associazione tra cittadini e famiglie con disabili
Associazione di Volontariato Amici di Simone
Associazione Storie di Mondi Possibili
Le Invasioni Digitali in tour a Ravenna future lessonsMarianna Marcucci
Le Invasioni Digitali raccontate in occasione di Ravenna Future Lessons il 29 ottobre 2014.
Invasioni Digitali è un progetto rivolto a diffondere la cultura digitale e l’utilizzo degli open data, formare e sensibilizzare le istituzioni all’utilizzo del web e dei social media per la realizzazione di progetti innovativi rivolti alla co-creazione di valore culturale oltre che alla promozione e diffusione della cultura.
www.invasionidigitali.it
Una raccolta di favole dal mondo, che raccontano le tradizioni delle comunità straniere presenti a Genova. 1.500 bambini delle scuole dell'infanzia genovesi hanno dato forma e colore alle storie di questi popoli così lontani eppure così vicini.
I fondi raccolti da Dipingiamo il loro futuro (€ 7.400) sono stati donati a Find The Cure per il progetto Playground Haiti, per la costruzione di un'area sportiva e ricreativa per gli studenti della scuola di Carrefour Marine, Route Sibert, nella periferia di Port Au Prince.
2. L’associazione Mondo Senza Guerre da tempo promuove la cultura e la formazione
alla nonviolenza attraverso linguaggi artistici.
…tutto inizia inconsapevolmente il 2 ottobre 2009 quando, in occasione della Marcia
Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, promossa da Mondo Senza Guerre assieme ad
altre associazioni internazionali, viene organizzato a Milano un Karaoke in Piazza
Duomo con 5.000 persone, momento inaugurale della partenza della Marcia.
Guarda il video
3. Nel 2010, durante il Festival delle Diversità organizzato dall’Ass. Convergenza delle
Culture, Mondo Senza Guerre ha organizzato il work shop “Il ritmo della
nonviolenza”.
I partecipanti, utilizzando materiali riciclati trasformati in strumenti musicali, sono
stati stimolati a lavorare su ascolto attivo, ricerca di soluzioni creative e percezione
della diversità come ricchezza, requisiti base per lavorare sul superamento dei
conflitti in maniera nonviolenta.
4. Il 2 ottobre 2011, Giornata Internazionale della Pace e della Nonviolenza, abbiamo
organizzato il Flash Mob “L’onda della Nonviolenza” in via Mercanti, sulle note di
Together (Elisa) e Give peace a change (John Lenon).
Abbiamo coinvolto ragazzi e ragazze, questa volta utilizzando il canale della danza e
del movimento, sia nell’ideazione e studio della coreografia, sia nel coinvolgimento
diretto dei passanti durante il flash mob. Obiettivo quello di creare consapevolezza
sulla forza dell’aggregazione e sul dare una possibilità al cambiamento verso una
società nonviolenta.
Guarda il video
5. Nel 2012 abbiamo partecipato al Bando Volontariato con il progetto “Aggregarte”, nato
con l’obiettivo di creare e sperimentare solidarietà tra studenti e cittadini del quartiere
attraverso l’arte e le emozioni che suscita.
Il progetto si è sviluppato in diverse azioni: laboratori creativi nelle scuole medie e
superiori, creazione di un comitato di quartiere, realizzazione di una scultura
urbana come simbolo permanente sul territorio.
Il laboratori di musica-movimento e quello di fotografia-reportage avevano come
obiettivo quello di avvicinare i ragazzi alla Nonviolenza attraverso un approccio creativo e
aggregativo, che consentisse la costruzione di una efficace strategia di cambiamento
sociale, e che potesse essere riprodotto nella quotidianità, alla luce dell’esperienza
condivisa.
L’esperienza dei laboratori è stata poi riprodotta con dei workshop creativi durante
l’evento conclusivo in quartiere, per inaugurazione della scultura urbana.
6. Laboratori nelle scuole di Musica&Movimento e Fotografia&Reportage
Laboratorio per
bambini
Workshop di
Musica&Movimento
Inaugurazione
Scultura urbana
«Un mondo in fiore»
Evento in quartiere di fine progetto
7.
8. Chi sono gli eroi dei ragazzi? Chi sono i nostri eroi?
I ragazzi, ma anche gli adulti, seguono dei modelli. Nella nostra società chi dà risposte
Nonviolente viene visto come un debole, non certo come un eroe. Gli eroi, nei
fumetti, nei film ma anche nei videogiochi o in generale alla televisione, sono
disegnati come Supereroi, forti, coraggiosi….ma violenti, anche se a fin di bene.
Ma gli Eroi non devono essere necessariamente violenti, perché la violenza genera
altra violenza.
9. Ci vuole molto più coraggio per dare risposte Nonviolente!
Chi sono gli Eroi Nonviolenti?
Gandhi, Nelson Mandela, Aung San Suu Kyi, Martin Luther King rappresentano
sicuramente persone che, con estremo coraggio, hanno saputo dare risposte
Nonviolente…dei veri Eroi. Ma sono persone lontane dai ragazzi, quasi inarrivabili,
spesso non contemporanei e comuque dei miti….ci vorrebbero dei modelli che
parlino di gente in cui ragazzi e adulti possano immedesimarsi, che possano
rappresentare modelli da imitare nella vita quotidiana.
Tutti possono essere degli Eroi Nonviolenti…quindi?
10. Siamo partiti da uno dei racconti del libro “Tracce Nascoste, i racconti della
nonviolenza” (scritto da Andrea Galasso) che parla della “Rivoluzione dei
Gelsomini”, una storia di ragazzi e ragazze, giovani e adulti, che in Tunisia scesero
in piazza contro la dittatura di Ben Ali, chiedendo a gran voce il rispetto dei propri
diritti, non con i pugni e le spranghe, ma con la forza della Nonviolenza.
11. LO SPETTACOLO
Vogliamo realizzare uno spettacolo che utilizzi musica dal vivo,
recitazione, immagini e video, intrecciando la storia di chi ha
vissuto quella rivoluzione in prima persona con le storie di
gente come noi, il tutto con il preciso obiettivo di far emergere
nuovi modelli di “Eroi della Nonviolenza”.
12. Dove lo presenteremo
Lo spettacolo verrà proposto nelle scuole, sia come complemento dei corsi sviluppati
con il progetto «Tu ed Io» sia come spettacolo di fine anno, ma anche proponendolo in
alcuni circuiti come Arci, Associazioni Culturali e Teatri sociali.
Di chi abbiamo bisogno
Se sei appassionato di musica, teatro e fotografica (non
necessariamente professionista), se vuoi proporre una
semplice scenografia, se vuoi prendere i contatti con le
scuole e con le strutture, se vuoi pensare assieme a noi
come raccogliere fondi, studiare il modo di proporlo in
giro e di tutto quello che ti possa venire in mente ed
essere utile per uno spettacolo…e se ti stuzzica l’idea ma
non sai bene ancora cosa potresti fare….allora abbiamo
bisogno di gente come te!