La prima parte della presentazione sugli strumenti a disposizione delle aziende per proteggersi dalla contraffazione dei propri marchi, parte del progetto Anti-Counterfeiting toolkit (www.actoolkit.it)
La seconda parte della presentazione sugli strumenti a disposizione delle aziende per proteggersi dalla contraffazione dei propri marchi, parte del progetto Anti-Counterfeiting toolkit (www.actoolkit.it)
La terza parte della presentazione sugli strumenti a disposizione delle aziende per proteggersi dalla contraffazione dei propri marchi, parte del progetto Anti-Counterfeiting toolkit (www.actoolkit.it)
Newsletter con approfondimenti e Flash News sulle tematiche legali dei settori Media, Internet, E-commerce, Privacy, Pubblicità, Televisione e Telecomunicazioni.
La prima parte della presentazione sugli strumenti a disposizione delle aziende per proteggersi dalla contraffazione dei propri marchi, parte del progetto Anti-Counterfeiting toolkit (www.actoolkit.it)
La seconda parte della presentazione sugli strumenti a disposizione delle aziende per proteggersi dalla contraffazione dei propri marchi, parte del progetto Anti-Counterfeiting toolkit (www.actoolkit.it)
La terza parte della presentazione sugli strumenti a disposizione delle aziende per proteggersi dalla contraffazione dei propri marchi, parte del progetto Anti-Counterfeiting toolkit (www.actoolkit.it)
Newsletter con approfondimenti e Flash News sulle tematiche legali dei settori Media, Internet, E-commerce, Privacy, Pubblicità, Televisione e Telecomunicazioni.
This document provides an overview of retail merchandising concepts. It outlines the objectives of understanding merchandising philosophy, merchandise plans, category management, and buying organization formats. It then defines key merchandising terms and discusses the role and responsibilities of merchandisers, including planning, directing, coordinating, and controlling merchandising activities. The document also summarizes concepts related to merchandise management, accounting, and financial analysis, including sales forecasting, determining merchandise requirements, income statements, and calculating gross margin return on investment.
Co-branding involves associating two or more brands together on a single product or service. There are several types of co-branding arrangements, including ingredient co-branding where one brand provides a component to another brand's product, promotional co-branding through endorsements, and value chain co-branding through partnerships along the product development process. Co-branding can benefit both brands by reducing costs, enhancing consumer loyalty, and reaching new audiences, but it also carries the risk of potential issues with one brand negatively impacting the other. Examples of successful co-branding partnerships include Adidas with Polar Electro, Apple with Nike, and MasterCard with Virgin.
definizione ;
marchio individuale e collettivo;
la normativa nazionale;
le normative comunitarie e internazionali;
le banche dati dei marchi;
i concetti fondamentali per la registrazione;
le migliori prassi da seguire per la valorizzazione della Proprietà Industriale.
la Legge sul Diritto d’Autore n. 633 del 1941 ss. mod.;
le opere letterarie, le composizioni musicali, le opere della scultura, della pittura, i disegni e le opere dell’architettura, le opere dell’arte cinematografica, le opere fotografiche, i programmi per elaboratore, le banche dati, le opere del disegno industriale;
la SIAE, la AGCOM e le CREATIVE COMMON;
la normativa nazionale e alcune sentenze;
cenni sulle normative comunitarie e internazionali;
le sentenze internazionali.
I marchi e gli altri segni distintivi (ISIA Firenze, aprile 2020)Simone Aliprandi
Le slides per la lezione "I marchi e gli altri segni distintivi" tenuta il 29 aprile 2020 per il corso di Gestione dell'attività professionale presso l'ISIA di Firenze.
Definizione di marchio d’impresa
Art. 7 CPI (D.Lgs. N.30/2005)
Possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa tutti i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente.
Quindi: parole, compresi nomi di persone, disegni, lettere, cifre, suoni, forma del prodotto o della confezione di esso, combinazioni o tonalità cromatiche, purchè siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese.
Funzione del marchio: individuare i vari operatori economici e consentire ai consumatori di effettuare scelte consapevoli.
Nozioni generali marchi d’impresa
Durata del marchio: 10 anni rinnovabili potenzialmente all’infinito.
La registrazione di un marchio conferisce nello Stato un diritto assoluto di utilizzazione del marchio stesso per contraddistinguere i prodotti o i servizi per i quali il segno è stato registrato: diritto di privativa.
Ufficio competente Italiano: UIBM – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
Tipi di marchi d’impresa
Marchi denominativi
I marchi denominativi sono quelli costituiti da parole di fantasia, nomi patronimici, nomi geografici, denominazioni sociali, sigle, lettere dell’alfabeto, numeri, ecc.
Marchi figurativi
I marchi figurativi sono quelli costituiti da emblemi e colori fino a rappresentazioni più elaborate, quali vignette, etichette, ritratti, ecc.
Marchi complessi
I marchi complessi sono quei marchi costituiti sia da elementi figurativi che da elementi denominativi.
Marchi sonori
I marchi sonori sono ad esempio le sigle dei programmi radiotelevisivi. La registrazione di tali marchi avviene depositando il relativo pentagramma.
Tipi di marchi d’impresa
Marchi di forma o tridimensionali
I marchi di forma o tridimensionali sono le forme dei prodotti e le loro confezioni. Va ricordato che la validità dei marchi di forma non può ammettersi indiscriminatamente, ma solo quando trattasi di forma non consueta, arbitraria o di fantasia. A detta forma devono essere estranei sia i compiti estetici sia quelli funzionali, o comunque di utilità particolare, altrimenti la tutela viene ottenuta tramite brevetti per invenzione industriale e modello d’utilità, oppure tramite la registrazione di design.
Marchi olfattivi
I marchi olfattivi possono essere validamente protetti se vengono riprodotti graficamente, ad esempio mediante formule chimiche o descrittivamente.
Tipi di marchi d’impresa
Marchi collettivi: vengono rilasciati a soggetti che svolgono la funzione di garantire l’origine, la natura o la qualità di determinati prodotti o servizi.
Questi marchi non appartengono a chi li usa, bensì a quel soggetto, organiz
Industral law: judgement between "Il Bisonte Srl" and "The Bison".Michael Mazzer
The project aims to analyze a judgement of industrial law about brand forgery (also known as brand piracy or counterfeiting), unfair competition and confusion between brands. In particular, in this judgement "Il Bisonte Srl" believes that the "The Bison" trademark represents a forgery of the brand "Il Bisonte" (Article 20 of the CPI) and also believes that the conduct of the industry “The Bison” would be servile imitation, appropriation of merit and professional impropriety.
Marchi e Internet. Relazione tra nomi di dominio e marchi registrati. Far val...Sardegna Ricerche
Le slide del seminario "Marchi e Internet. Relazione tra nomi di dominio e marchi registrati. Far valere il proprio marchio nello spazio virtuale" tenuto il 7 marzo 2014 da Emanuele Montelione, avvocato e consulente legale in materia di marchi e proprietà industriale, nell'ambito del ciclo di seminari organizzati da Sardegna Ricerche sulla gestione dei beni immateriali.
la presentazione descrive a livello introduttivo gli aspetti di esclusiva brevettuale e le principali forme di sfruttamento a livello commerciale della medesima, con accenni alle figure di cessione e licenza del brevetto; per concludere poi sulle ricadute che le vicende di trasformazione societaria possono avere sui titoli di PI.
This document provides an overview of retail merchandising concepts. It outlines the objectives of understanding merchandising philosophy, merchandise plans, category management, and buying organization formats. It then defines key merchandising terms and discusses the role and responsibilities of merchandisers, including planning, directing, coordinating, and controlling merchandising activities. The document also summarizes concepts related to merchandise management, accounting, and financial analysis, including sales forecasting, determining merchandise requirements, income statements, and calculating gross margin return on investment.
Co-branding involves associating two or more brands together on a single product or service. There are several types of co-branding arrangements, including ingredient co-branding where one brand provides a component to another brand's product, promotional co-branding through endorsements, and value chain co-branding through partnerships along the product development process. Co-branding can benefit both brands by reducing costs, enhancing consumer loyalty, and reaching new audiences, but it also carries the risk of potential issues with one brand negatively impacting the other. Examples of successful co-branding partnerships include Adidas with Polar Electro, Apple with Nike, and MasterCard with Virgin.
definizione ;
marchio individuale e collettivo;
la normativa nazionale;
le normative comunitarie e internazionali;
le banche dati dei marchi;
i concetti fondamentali per la registrazione;
le migliori prassi da seguire per la valorizzazione della Proprietà Industriale.
la Legge sul Diritto d’Autore n. 633 del 1941 ss. mod.;
le opere letterarie, le composizioni musicali, le opere della scultura, della pittura, i disegni e le opere dell’architettura, le opere dell’arte cinematografica, le opere fotografiche, i programmi per elaboratore, le banche dati, le opere del disegno industriale;
la SIAE, la AGCOM e le CREATIVE COMMON;
la normativa nazionale e alcune sentenze;
cenni sulle normative comunitarie e internazionali;
le sentenze internazionali.
I marchi e gli altri segni distintivi (ISIA Firenze, aprile 2020)Simone Aliprandi
Le slides per la lezione "I marchi e gli altri segni distintivi" tenuta il 29 aprile 2020 per il corso di Gestione dell'attività professionale presso l'ISIA di Firenze.
Definizione di marchio d’impresa
Art. 7 CPI (D.Lgs. N.30/2005)
Possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa tutti i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente.
Quindi: parole, compresi nomi di persone, disegni, lettere, cifre, suoni, forma del prodotto o della confezione di esso, combinazioni o tonalità cromatiche, purchè siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese.
Funzione del marchio: individuare i vari operatori economici e consentire ai consumatori di effettuare scelte consapevoli.
Nozioni generali marchi d’impresa
Durata del marchio: 10 anni rinnovabili potenzialmente all’infinito.
La registrazione di un marchio conferisce nello Stato un diritto assoluto di utilizzazione del marchio stesso per contraddistinguere i prodotti o i servizi per i quali il segno è stato registrato: diritto di privativa.
Ufficio competente Italiano: UIBM – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
Tipi di marchi d’impresa
Marchi denominativi
I marchi denominativi sono quelli costituiti da parole di fantasia, nomi patronimici, nomi geografici, denominazioni sociali, sigle, lettere dell’alfabeto, numeri, ecc.
Marchi figurativi
I marchi figurativi sono quelli costituiti da emblemi e colori fino a rappresentazioni più elaborate, quali vignette, etichette, ritratti, ecc.
Marchi complessi
I marchi complessi sono quei marchi costituiti sia da elementi figurativi che da elementi denominativi.
Marchi sonori
I marchi sonori sono ad esempio le sigle dei programmi radiotelevisivi. La registrazione di tali marchi avviene depositando il relativo pentagramma.
Tipi di marchi d’impresa
Marchi di forma o tridimensionali
I marchi di forma o tridimensionali sono le forme dei prodotti e le loro confezioni. Va ricordato che la validità dei marchi di forma non può ammettersi indiscriminatamente, ma solo quando trattasi di forma non consueta, arbitraria o di fantasia. A detta forma devono essere estranei sia i compiti estetici sia quelli funzionali, o comunque di utilità particolare, altrimenti la tutela viene ottenuta tramite brevetti per invenzione industriale e modello d’utilità, oppure tramite la registrazione di design.
Marchi olfattivi
I marchi olfattivi possono essere validamente protetti se vengono riprodotti graficamente, ad esempio mediante formule chimiche o descrittivamente.
Tipi di marchi d’impresa
Marchi collettivi: vengono rilasciati a soggetti che svolgono la funzione di garantire l’origine, la natura o la qualità di determinati prodotti o servizi.
Questi marchi non appartengono a chi li usa, bensì a quel soggetto, organiz
Industral law: judgement between "Il Bisonte Srl" and "The Bison".Michael Mazzer
The project aims to analyze a judgement of industrial law about brand forgery (also known as brand piracy or counterfeiting), unfair competition and confusion between brands. In particular, in this judgement "Il Bisonte Srl" believes that the "The Bison" trademark represents a forgery of the brand "Il Bisonte" (Article 20 of the CPI) and also believes that the conduct of the industry “The Bison” would be servile imitation, appropriation of merit and professional impropriety.
Marchi e Internet. Relazione tra nomi di dominio e marchi registrati. Far val...Sardegna Ricerche
Le slide del seminario "Marchi e Internet. Relazione tra nomi di dominio e marchi registrati. Far valere il proprio marchio nello spazio virtuale" tenuto il 7 marzo 2014 da Emanuele Montelione, avvocato e consulente legale in materia di marchi e proprietà industriale, nell'ambito del ciclo di seminari organizzati da Sardegna Ricerche sulla gestione dei beni immateriali.
la presentazione descrive a livello introduttivo gli aspetti di esclusiva brevettuale e le principali forme di sfruttamento a livello commerciale della medesima, con accenni alle figure di cessione e licenza del brevetto; per concludere poi sulle ricadute che le vicende di trasformazione societaria possono avere sui titoli di PI.
Canepele corso Brevetti Patents -26 Jan 2018Vieri Canepele
La presentazione descrive a livello introduttivo gli aspetti di esclusiva brevettuale e di suo principale sfruttamento dal punto di vista commerciale, con accenni alle figure della cessione e della licenza del brevetto, per concludere sulle ricadute che le vicende di trasformazione societaria possono avere sui titoli di PI.
Percorso formativo - La competitività dei prodotti agroalimentari: Marchio vs Etichetta.
Il marchio: marchio registrato e non registrato, marchio collettivo, marchio di certificazione, DOP, IGP, STG)
italian & german Cinema, 2 different way to supply a moviesaverio4zanetti
This document discusses distribution networks and international retailing. It begins with an agenda that includes an introduction to the motion picture industry, quantitative analysis and application of methodological tools, and retailing plans. It then provides details on the key stages in the value chain for theatrical motion pictures: production, distribution, and exhibition. It also discusses two different realities of how motion pictures can be used and then provides an overview of the development of cinema in Germany and Italy over several periods.
A N A L Y S I S O F T H E B I O M E D I C A L I N D U S T R Ysaverio4zanetti
The document analyzes the biomedical industry in the Mirandola district of Italy. It describes how the district specializes in biomedical devices and disposable products, with most companies being small-medium sized. Five large multinational groups control the major companies in the district, generating over 80% of revenues. The district sees increasing demand in areas like renal care and generates over 500 million euros in annual revenues, though faces threats from lack of infrastructure and potential Asian competition.
The document discusses innovation networks and the importance of trust within networks. It provides the example of the biomedical industrial pole in Mirandola, Italy as a case of an innovative network developing due to a single entrepreneur. Over time, as new firms were created through spin-offs and collaboration increased based on trust and cooperation, a real network took shape in Mirandola with different types of firms specialized in various aspects of biomedical production. Trust is identified as a critical asset that allows networks to effectively generate innovation through knowledge sharing and reduces risks of innovation failure.
1. THE MERCHANDISING RIGHT: FRAGILE THEORY OR FAIT ACCOMPLI? “ The Merchandising Right: fragile theory or fait accompli?” Dogan&Lemley
2.
3.
4.
5.
6.
7. Inquadramento teorico (5) Ricapitolando gli elementi del contratto di merchandising sono: OGGETTO DEL CONTRATTO entità che riscuote successo presso il pubblico CONTRATTO (nelle forme di una licenza d’uso) concessione ai terzi dell’ uso di tale entità SCOPO DEL CONTRATTO i terzi si servono dell’entità per promuovere la vendita di beni/servizi che trovano un uso non affine all’attività per la quale l’entità ha acquisito il proprio successo. “ The Merchandising Right: fragile theory or fait accompli?” Dogan&Lemley
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14. Il Diritto di Marchio limita la competizione basata sulle caratteristiche di un prodotto SOLAMENTE quando le aspettative del consumatore suggeriscono che la confusione è probabile. “ The Merchandising Right: fragile theory or fait accompli?” Dogan&Lemley A) Marchi, confusione e competizione (6)
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31. Un esempio E’ possibile che un consumatore si aspetti che le maglie dei San Francisco Giants siano autorizzate dalla stessa squadra di baseball, non perché queste abbiano un ruolo identificativo del brand, ma semplicemente perché talvolta la legge ha richiesto questo tipo di associazione . Se questa aspettativa esiste, i consumatori potrebbero essere confusi dai cambiamenti della legge. Se così fosse, una legge pensata per eliminare la confusione dei consumatori dovrebbe necessariamente concedere ai possessori del marchio il diritto di prevenire tali usi in modo da evitare la confusione. “ The Merchandising Right: fragile theory or fait accompli?” Dogan&Lemley C) Preservare le aspettative esistenti (2)
32.
33.
34.
35.
36.
37. D) Lo scopo di una legge sulla contraffazione (3) 2. Anche se l’acquirente non è confuso, possono esserlo altri consumatori . Ad es. se il Rolex acquistato per 20$ sembra identico all’originale, gli altri consumatori potrebbero prenderlo per vero. Questo potrebbe creare un danno a Rolex nel caso in cui i consumatori, non consapevoli della contraffazione dovessero vedere l’orologio rompersi o avere dei difetti e quindi attribuirli al possessore del marchio Rolex La dottrina della confusione post-vendita può occuparsi di un significativo numero di casi di contraffazione senza il bisogno del diritto del merchandising Confusione post-vendita “ The Merchandising Right: fragile theory or fait accompli?” Dogan&Lemley
38. 3. Assenza di confusione post-vendita : il caso dei Veblen Goods . Il valore del bene per il consumatore è funzione della sua scarsità e corrisponde all’esclusività o al “snob appeal”. I Veblen Goods sono oggetti che producono un effetto anti-network : l’acquisto del bene da parte di un nuovo consumatore riduce il valore del bene per i consumatori che già possedevano il bene. In questo caso il controllo esclusivo del merchandising potrebbe aiutare a preservare l’immagine che i consumatori vogliono associare al bene. Esempio : anche se nè il compratore, né altri consumatori pensano che il Rolex da 20$ sia vero, se questi proliferano, potrebbero distruggere le aspettative del consumatore a proposito di cosa significhi indossare un Rolex con una conseguente diminuzione del surplus sociale derivante dalla competizione. La contraffazione di beni Veblen danneggia i consumatori dell’autentico bene Veblen in un modo differente dalla contraffazione di beni non Veblen. D) Lo scopo di una legge sulla contraffazione (4) “ The Merchandising Right: fragile theory or fait accompli?” Dogan&Lemley
39. 4. La protezione del prodotto stesso la contraffazione di prodotti di design potrebbe spingere i consumatori ad acquistare la copia con un prezzo più basso rispetto all’originale anche se verrebbe spontaneo proteggere il design originale, non vi è un vero valido motivo per farlo . La legge sul design è pensata al fine di incoraggiare la creazione di nuovi design. Al contrario la protezione dei marchi protegge il design senza una scadenza temporale e dando la titolarità di questo diritto non al creatore, ma al primo che utilizza tale design per rappresentare il suo brand, scoraggiando quindi la creatività. Un reale rischio della teoria del Merchandising è che possa sovvertire gli obiettivi propri del diritto sul marchio registrato e lasciare al loro posto una inadatta e troppo estesa forma di legislazione sul design. D) Lo scopo di una legge sulla contraffazione (5) “ The Merchandising Right: fragile theory or fait accompli?” Dogan&Lemley
40.
41.
42.
43.
44.
45.
46.
47.
48.
49. B) La funzionalità e i costi dei diritti sul marchio (2) CARATTERISTICHE FUNZIONALI Conferiscono vantaggio competitivo grazie alla loro natura inerente al prodotto Il marchio per definizione non può essere dichiarato funzionale CARATTERISTICHE ESTETICHE Conferiscono vantaggio competitivo perché indicano qualcosa circa la fonte del prodotto “ The Merchandising Right: fragile theory or fait accompli?” Dogan&Lemley