La lezione di Ionesco riletta da Valerio BinascoAgnese Cremaschi
Il Teatro Binario 7 presenta La Lezione di Ionesco, uno dei testi più significativi del Teatro dell’Assurdo, prodotto dalla Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, con la regia di Valerio Binasco.
A seguire, mercoledì 20 gennaio alle ore 20.30, la storica e critica d’arte Simona Bartolena terrà la seconda lezione – approfondimento ad ingresso libero, Il surrealismo sono io: Salvador Dalí e il suo tempo, inserita all’interno della nuova rassegna Teatro+Tempo Arte, che indagherà temi quali l’assurdo, il paradosso, il sogno, l’immaginazione e la visione.
Festa della Donna a Teatro a Monza - Il Nostro Amore SchifoAgnese Cremaschi
Per la Festa della Donna, Martedì 8 marzo, al Teatro Binario 7 di Monza si parlerà d’amore con uno spettacolo insieme ironico e cinico sulla relazione tra uomo e donna.
In scena “Il nostro amore schifo”, di e con Luciana Maniaci e Francesco d’Amore per la regia di Roberto Tarasco.
Un’indagine dissacrante sul complesso sentimento della gioventù, i cui protagonisti sono due figli del nostro tempo “obbligati a diventare adulti, ingenui e spietati”.
Per un’ora vedremo avvicendarsi sul palco le tappe fondamentali della relazione decennale dei due personaggi: è questa la forza dello spettacolo, che con una veloce carrellata di flashback sulla loro storia, non lascia spazio alla noia.
Una tragicommedia di 60 minuti incentrata sulla parabola dell’amore, il cui scopo è quello di fornire a tutti una chiave di lettura dell’esistenza, portando alla luce gli e i bassi di una relazione: tutti i temi più scontati vengono rappresentati con schiettezza e umorismo, dalla famosissima “crisi dei sette anni”, all’incontro con i genitori, fino al pranzo con i parenti e il matrimonio.
Tutte le tipiche esperienze di una vita di coppia vengono portate in scena, in un’escalation di cinismo e ironia fino ai momenti di riflessione su cosa sia “l’amore” e il rapporto di coppia: la consapevolezza delle gioie e dei dolori che uniscono due persone, fin dalla loro prima uscita a cena.
La lezione di Ionesco riletta da Valerio BinascoAgnese Cremaschi
Il Teatro Binario 7 presenta La Lezione di Ionesco, uno dei testi più significativi del Teatro dell’Assurdo, prodotto dalla Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, con la regia di Valerio Binasco.
A seguire, mercoledì 20 gennaio alle ore 20.30, la storica e critica d’arte Simona Bartolena terrà la seconda lezione – approfondimento ad ingresso libero, Il surrealismo sono io: Salvador Dalí e il suo tempo, inserita all’interno della nuova rassegna Teatro+Tempo Arte, che indagherà temi quali l’assurdo, il paradosso, il sogno, l’immaginazione e la visione.
Festa della Donna a Teatro a Monza - Il Nostro Amore SchifoAgnese Cremaschi
Per la Festa della Donna, Martedì 8 marzo, al Teatro Binario 7 di Monza si parlerà d’amore con uno spettacolo insieme ironico e cinico sulla relazione tra uomo e donna.
In scena “Il nostro amore schifo”, di e con Luciana Maniaci e Francesco d’Amore per la regia di Roberto Tarasco.
Un’indagine dissacrante sul complesso sentimento della gioventù, i cui protagonisti sono due figli del nostro tempo “obbligati a diventare adulti, ingenui e spietati”.
Per un’ora vedremo avvicendarsi sul palco le tappe fondamentali della relazione decennale dei due personaggi: è questa la forza dello spettacolo, che con una veloce carrellata di flashback sulla loro storia, non lascia spazio alla noia.
Una tragicommedia di 60 minuti incentrata sulla parabola dell’amore, il cui scopo è quello di fornire a tutti una chiave di lettura dell’esistenza, portando alla luce gli e i bassi di una relazione: tutti i temi più scontati vengono rappresentati con schiettezza e umorismo, dalla famosissima “crisi dei sette anni”, all’incontro con i genitori, fino al pranzo con i parenti e il matrimonio.
Tutte le tipiche esperienze di una vita di coppia vengono portate in scena, in un’escalation di cinismo e ironia fino ai momenti di riflessione su cosa sia “l’amore” e il rapporto di coppia: la consapevolezza delle gioie e dei dolori che uniscono due persone, fin dalla loro prima uscita a cena.
Due donne le cui esistenze a tratti si intrecciano, due voci poetiche tra le più alte e significative della letteratura russa del Novecento, due esistenze travagliate e sofferte radicate nello stesso terreno sconvolto della Russia novecentesca. Entrambe hanno messo al centro la passione e l’amore, la determinazione e la ribellione alle convenzioni, il valore assoluto e la forza del linguaggio poetico come segno distintivo dell’esistenza.
Due donne le cui esistenze a tratti si intrecciano, due voci poetiche tra le più alte e significative della letteratura russa del Novecento, due esistenze travagliate e sofferte radicate nello stesso terreno sconvolto della Russia novecentesca. Entrambe hanno messo al centro la passione e l’amore, la determinazione e la ribellione alle convenzioni, il valore assoluto e la forza del linguaggio poetico come segno distintivo dell’esistenza.
Bilucaglia e Scandurra donano Candelabro LiturgicouBroker
Dono importante
quello fatto dal giornalista
Maurizio Scandurra e dall’In
gegner Cristiano Bilucaglia
per i 150 anni della Basilica
di Maria Ausiliatrice
voluta da Don Bosco festeggiati
lo scorso 9 giugno. Si
tratta infatti di un candelabro
liturgico artistico per il Presbiterio
in bronzo puro, foglia
oro e argento prodotto
dalla Pontificia Fonderia di
Campane Marinelli su disegno
di Ettore Marinelli.
Rassegna stampa teatro - recensioni 28 gennaio 3 febbraio 2013Foglio di sala
Le recensioni teatrali più significative uscite sui quotidiani nazionali negli ultimi sette giorni.
Qui e ora, La serata a Colono, Furie de Sanghe, La fine dell'inizio e tante altre recensioni!
Eventi ed iniziative dal 20 marzo al 26 marzo 2017
Stagione teatrale a Gemona del Friuli
1. Città di Gemona del Friuli
teaTro
insieme
anche quest’anno
l’offerta
PORTA UN AMICO
A TEATRO
2. C A L EN D ARIO
martedì 12 novembre ’13
RISATE SOTTO
LE BOMBE
con le Sorelle Marinetti
e Gianni Fantoni
giovedì 16 gennaio ’14
CONTEMPORARY TANGO
con il Balletto di Roma
mercoledì 4 dicembre ’13
L IMPRESARIO
DELLE SMIRNE
di Carlo Goldoni
Roberto Valerio
giovedì 13 febbraio ’14
IL MALATO IMMAGINARIO
di Molière
con Paolo Bonacelli,
Patrizia Milani
e Carlo Simoni
giovedì 19 dicembre ’13
CASTA AWAY
La tempesta
imperfetta
con Enrico Bertolino
mercoledì 26 febbraio ’14
PREDIS
con Fabiano Fantini,
Claudio Moretti
e Elvio Scruzzi
martedì 7 gennaio ’14
LA SCENA
di Cristina Comencini
con Angela Finocchiaro
e Maria Amelia Monti
martedì 18 marzo ’14
SUGAR, IL MUSICAL
dal film A qualcuno piace caldo
con Justine Mattera
Christian Ginepro
Pietro Pignatelli
adattamento e regia di
e la partecipazione straordinaria di
Kledi Kadiu
Inizio spettacoli ore 21
3. RISATE SOTTO
LE BOMBE
mercoledì
4 dicembre
2013
P-NUTS
una commedia di Giorgio U. Bozzo e Gianni Fantoni
con Le Sorelle Marinetti: Nicola Olivieri (Turbina), Andrea Allione (Mercuria),
Marco Lugli (Scintilla) e Gianni Fantoni
con Francesca Nerozzi, Paolo Cauteruccio
e con la partecipazione di Gabrio Gentilini
scenografia, costumi e regia di Simone Nardini
direzione musicale di Christian Schmitz - con musiche dal vivo
LIMPRESARIO
DELLE SMIRNE
Associazione Teatrale Pistoiese
in collaborazione con Valzer srl
di Carlo Goldoni
con Valentina Sperlì, Roberto Valerio, Antonino Iuorio, Nicola Rignanese
e con Massimo Grigò
e Federica Bern, Alessandro Federico, Chiara Degani, Peter Weyel
adattamento e regia di Roberto Valerio
scene di Giorgio Gori
costumi di Lucia Mariani
luci di Emiliano Pona
martedì
12 novembre
2013
Un piccolo teatro, in una piccola città di provincia, nel
pomeriggio dell’8 settembre 1943. Dall’inizio della guerra le
compagnie di arte varia si arrangiano come possono, girando
il paese tra mille difficoltà e con mezzi di trasporto
improvvisati, alla disperata ricerca di un ingaggio successivo
e con la speranza che l’impresario locale non faccia scherzi,
magari scappando con il magro incasso.
Questa la cornice in cui si dipana la trama della commedia
musicale Risate sotto le bombe. Poco dopo l’inizio di uno
spettacolo suona improvvisamente un allarme aereo.
Il pubblico, preso dal panico, scappa dalla sala. La piccola
compagnia di attori e cantanti si rifugia nel camerino del coro,
esattamente sotto il palcoscenico del teatro e lì attende che
l’emergenza cessi. Le Sorelle Marinetti, il capocomico Altiero
Fresconi, il refrenista Rollo, la soubrettina Velia Duchamp e
alcuni musicisti sono costretti ad attendere il cessato allarme
in un angusto spazio, che fa affiorare la complessità dei
rapporti interpersonali. Per impiegare il tempo e scacciare la
preoccupazione gli artisti decidono di provare i numeri di un
nuovo spettacolo per il quale vi è speranza di un debutto la
settimana successiva in un grande teatro cittadino.
4
Composta nel 1759, l’opera è una splendida e divertente
commedia che presenta un impietoso ritratto dell’ambiente
degli artisti di teatro, ambiente che Goldoni conosce a fondo:
può a ragione “parlarne per fondamento”, come egli stesso
dichiara nella prefazione dell’opera. La vicenda ruota attorno
ad un gruppo di attori, uomini e donne, tutti pettegoli,
invadenti, boriosi e intriganti che, disperati e affamati, vivono
per un breve attimo l’illusione della ricchezza nella speranza
di riuscire a partire per una favolosa tournée in Oriente con
Alì, ricco mercante delle Smirne intenzionato a formare una
compagnia d’Opera. Facili prede di mediatori intriganti, di
impresari furbi e rapaci, i poveri artisti scoprono a loro spese
che le regole del Teatro sono eterne e che la loro vicenda
scritta 250 anni fa ha un sapore grottesco di attualità.
Distratti dalle loro piccole beghe e rivalità, non si accorgono
di essere delle piccole sciocche marionette i cui fili vengono
manovrati da chi il potere veramente ce l’ha, per la sua
posizione o per il suo denaro. L’impresario delle Smirne è un
grande affresco, una cantata corale affidata all’insieme della
compagnia che lo rappresenta: ogni personaggio, dal Turco al
servitore, si rivela incisivo, necessario in un “divertissement
d’ensemble” che restituisce il clima lezioso e libertino
dell’epoca; ma che allo stesso tempo offre l’occasione per
porsi alcune domande di attualità: che importanza ha l’Arte e
in modo specifico l’Arte teatrale nella società contemporanea?
E che ruolo riveste all’interno di suddetta Arte, l’attore?
In quale modo è possibile riuscire a realizzare spettacoli
di grande valore artistico senza adeguate risorse finanziarie?
Roberto Valerio
5
4. CASTA AWAY
La Tempesta
Imperfetta
ITC 2000
scritto da Enrico Bertolino, Curzio Maltese, Luca Bottura
con Enrico Bertolino
regia di Massimo Navone
musiche di Teo Ciavarelli
Dove eravamo rimasti? Ah sì: Berlusconi fuori dai giochi,
la sinistra al potere, Bersani al governo, Grillo a urlare
nelle piazze... E dove siamo finiti? Bersani fuori dai giochi,
Berlusconi al governo, Grillo a urlare nelle piazze...
È l’Italia della Tempesta Imperfetta, delle rivoluzioni di
velluto, un Paese in cui la nave è sempre lì che affonda ma
poi la vedi che si allontana, coi tizi di sempre che ti
esibiscono il gesto dell’ombrello dagli oblò, mentre tu ti ritrovi
su un’isola deserta. Naufrago. Con la Casta che se ne va Away,
ovvero lontano da Te e dalla gente normale.
E Tu che fai? Parli, parli. Cerchi un complice, come Tom
Hanks nel celebre film. E anche tu trovi un pallone.
Ma non è Wilson. È un Supertele. L’imitazione del Telstar,
la prima palla a esagoni, degli anni ’70. Una pessima
imitazione, che quando te la portavi al campetto ti mandavano
via, perché era vuota, troppo leggera. E quando la calciavi
chissà dove finiva. Vuoto, imprevedibile, da prendere a calci,
imitazione di una cosa che negli anni ’70 ci sembrava bella
e nuova ma ora è superata e dimenticata: più che un pallone,
il Pd. Torneremo mai a terra? Verrà mai qualcuno a salvarci?
È come in quella vecchia canzone di Finardi: all’inizio stare
da soli sembrava quasi dolce, a pensare che intanto in Italia
la Costituzione veniva riscritta da qualcuno che non l’aveva
nemmeno Letta. Ma ora, forse, vorrei tanto un extraterrestre
che mi riportasse a casa. E già lo sento, lo vedo che arriva,
e che mi sussurra finalmente parole di conforto, una sola
ma ripetuta all’Infinito: Vaffanculo!
Il Supertele: e se avesse ragione lui?
Enrico Bertolino
giovedì
19 dicembre
2013
6
5. CONTEMPORARY TANGO
Balletto di Roma
martedì
7 gennaio
2014
coreografia e regia di Milena Zullo
con la partecipazione straordinaria di Kledi Kadiu
musiche di Astor Piazzolla, Lucio Demare, Anibal Troilo
Juan D’Arienzo, Osvaldo Pugliese, Francisco Canaro, Angel Villoldo
maitre de ballet e assistente alle coreografie di Piero Rocchetti
costumi di Giuseppe Maurizi
light designer Emanuele De Maria
la compagnia Placido Amante, Tayma Niane Baldò, Vincenzo Carpino,
LA SCENA
Michele Cascarano, Roberta De Simone, Anna Manes, Riccardo Occhilupo,
Azzurra Schena, Sophie Tonello, Claudia Vecchi, Stefano Zumpano
Compagnia Enfi Teatro
In collaborazione con il Circuito Danza dell’FVG
di Cristina Comencini
con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti
e con Stefano Annoni
regia di Cristina Comencini
scene e costumi di Paola Comencini
La comica immersione di un ragazzo nella vita e nei
sentimenti femminili, la scoperta di due donne delle pulsioni,
le rabbie e le fragilità di un giovane uomo, la comune ricerca
d’amore e di libertà in un mondo mutante, questo è il nuovo
lavoro per il teatro di Cristina Comencini.
Due amiche mature leggono una scena di teatro che una
delle due deve recitare l’indomani. I loro caratteri opposti
si rivelano subito dal modo in cui sentono e interpretano il
monologo: per Lucia, attrice, quelle righe raccontano fragilità
e temibili tempeste dell’anima; per Maria, dirigente di banca
separata e madre di due bambini, le tempeste della scena
sono allegri ed erotici terremoti interni, occasioni di vita.
Due femminilità opposte. Lucia ha rinunciato alla passione,
all’idea di avere un uomo nella vita, si accontenta di amare
i personaggi molto più interessanti che incontra sul
palcoscenico. Maria invece senza un uomo non può stare,
senza fare l’amore, senza illudersi di avere finalmente
incrociato quello giusto. Come l’ultimo, agganciato la sera
prima a una festa in cui ha bevuto troppo, e di cui non ricorda
esattamente il nome né l’età ma che - lei sostiene - potrebbe
essere proprio l’atteso. Anche se risvegliandosi al mattino, non
l’ha più trovato nel suo letto. Eccolo, invece, apparire in
mutande, un giovane ragazzo di meno di trent’anni.
Si era messo a dormire nella stanza dei bambini perché
la donna, di cui ricorda solo l’esuberanza fisica, russava.
Le due donne lo interrogano, lo prendono in giro, gli fanno
scuola di vita. Ma non prevedono la sua reazione, la rabbia
che ha in corpo, la consapevolezza della sua fragilità e della
sua forza senza sbocco. Su sponde opposte, le due donne e
il ragazzo scoprono di vivere nello stesso mondo tutto da rifare
perché “... il passato sono solo muri sventrati, case
terremotate da cui si deve fuggire...”...
8
8
giovedì
16 gennaio
2014
L’opera, attraverso l’uso del linguaggio contemporaneo,
vuole raccontare un ballo: il tango sociale, vissuto non più
semplicemente come un ballo, con i suoi passi tipici, ma
capace di divenire “racconto” di un modo di sentire tanto
diffuso e così capace anche di percorrere con la sua musica
ormai tutti i continenti della terra. L’opera creata per il Balletto
di Roma esplora una nuova contaminazione tra il linguaggio
contemporaneo ed il “minimalismo” dell’incontro tra corpi che
parlano di tango: incontro di un linguaggio popolare e sociale
con il più ricco e variegato modulo del balletto. Lo spettacolo
narra l’abbraccio del tango, dentro il quale si colmano bisogni,
aspettative, sogni, desideri e oblii, un abbraccio che ciascuno
esprime arricchendolo del proprio sé e portando in esso tutta
quella memoria, consapevole e non, che la vita gli ha tracciato
nel corpo. Preziosa e speciale diviene la partecipazione
straordinaria di Kledi Kadiu, grazie al quale la virilità contenuta
in questa danza diverrà protagonista. Intorno alla sua virilità si
snocciolerà il racconto di una serata nella Milonga, come una
scatola dentro la quale s’addentrano tante persone/personaggi,
ove il tempo diviene Hora Zero, come più volte affermato da
Piazzolla, l’attimo tra la fine e l’inizio, il tempo sospeso, dentro
il quale gli incontri, le passioni, le gelosie, gli abbandoni, le
fantasie, le solitudini, le tante e diverse anime verranno
raccontate come un album di fotografie da sfogliare.
9
6. IL MALATO
IMMAGINARIO
mercoledì
26 febbraio
2014
Teatro Stabile di Bolzano
di Molière
traduzione di Angelo Dallagiacoma
con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni
regia di Marco Bernardi
scene di Gisbert Jaekel
costumi di Roberto Banci
Da molti ritenuto il capolavoro assoluto del teatro di Molière,
Il malato immaginario narra le disavventure di un anziano
ipocondriaco (Argante), padre di una bella figlia (Angelica),
marito di una donna opportunista e fedifraga (Belinda) e
vittima di uno sciame di dottori-avvoltoi salassatori e
ciarlatani. I guai per Argante cominciano quando, con un
patto di matrimonio arbitrariamente siglato, promette la figlia
in moglie ad un giovane e poco brillante dottore, in modo così
da potersi garantire un sereno e gratuito futuro di consulti e
di ricette. L’ostilità della figlia, segretamente innamorata di
Cleante, e la calcolata ingerenza della moglie, algida
esecutrice di un piano truffaldino, finiscono per spingere
il povero Argante in una fitta trama di inganni, di equivoci,
di burle e di finzioni, giocate sulla sua stessa burbera ed
inguaribile ingenuità.
Bonacelli malato immaginario
È questo sovvertire i fattori in campo, è questa lettura alla
rovescia, è questa riflessione amara sulla condizione umana
travisata e condannata dalla retorica delle apparenze, il
tracciato su cui scorre questa messinscena. Da un lato, come
sempre, emergerà la struttura comica, efficace e forsennata,
e dall’altro lato si farà strada una solitudine esistenziale che
è frutto di disillusione e disincanto, specchio della biografia
vissuta personalmente e artisticamente dallo stesso Molière.
Che malato non era. E che puntava il dito sulle malattie
ipocrite e avide degli altri.
Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica
giovedì
13 febbraio
2014
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PREDIS
Teatro Incerto / CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG
con il sostegno di BCC Banca Credito Cooperativo
di Basiliano
di e con Fabiano Fantini, Claudio Moretti e Elvio Scruzzi
elementi scenografici di Luigina Tusini
musiche di Glauco Venier
Ogni bambino che nasce ci ricorda che Dio non è ancora
stanco degli uomini.
Tra le prime battute di Predis, questo bellissimo aforisma
di Tagore diventa il messaggio attorno al quale si dipana la
vicenda che vede protagonisti tre uomini dietro una porta.
Tre sacerdoti in una sala d’attesa.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che la porta dietro la
quale stanno aspettando è quella di un Reparto di Ostetricia.
La partoriente è una donna che, per diversi motivi, sta molto
a cuore a tutti e tre: un’immigrata a cui loro hanno dato
accoglienza e aiuto per inserirsi nel tessuto sociale.
Ma ciò che rende i tre preti ancor più partecipi al lieto evento
è il fatto di non sapere chi sia il padre del bambino che sta
per nascere. Ed è per questo che, con lievità, assumono su
di sé il ruolo di padri teneri, preoccupati, amorevoli.
Sentimenti che li portano a fare i conti con le maldicenze di
qualche parrocchiano, i pregiudizi, ma soprattutto con i loro
dubbi, con il loro stesso bisogno di paternità. In attesa della
chiamata il tempo si sospende: sarà una lunga notte.
Natale è alle porte. Il luogo in cui si svolge l’azione diventa
spazio dell’anima: l’ospedale si fa deserto, labirinto, cielo
stellato. E giungono messaggi misteriosi che invitano i tre
a mettersi in cammino. Con l’inconfondibile leggerezza delle
commedie del celebre trio, Predis è soprattutto un omaggio
a quei preti che si trovano a vivere le loro piccole grandi
battaglie nella solitudine e nell’indifferenza, dimenticati e
derisi da un mondo che, come diceva David Maria Turoldo,
“non perdona ai sacerdoti”.
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7. martedì
18 marzo
2014
SUGAR, IL MUSICAL
Wizard Service-Teatro Stabile di Verona
tratto dal film A qualcuno piace caldo di Billy Wilder
e I.A.L. Diamond
adattamento di Michele Renzullo e Federico Bellone
con Justine Mattera, Christian Ginepro, Pietro Pignatelli
e con Mimmo Chianese, Annamaria Schiattarella, Silvano Torrieri,
Manuel Mercury, Giorgio Avanzini, Chiara Vecchi, Federica Nicolò,
Giulia Patti e Chiara Rosignoli
regia di Federico Bellone
Siamo a Chicago nel 1929. Joe e Jerry sono due musicisti
squattrinati che assistono casualmente alla strage di San
Valentino. Per nascondersi si inseriscono, fingendosi donne,
in una piccola orchestra tutta femminile. Così travestiti,
partono con Sweet Sue e la sua banda per Miami. I due fanno
subito amicizia con Sugar (Zucchero Candito), splendida
cantante del gruppo. Sugar confida alle due nuove “amiche”
la sua intenzione di trovare un miliardario in Florida e di
sposarlo, ma per “Josephine” e “Daphne”, obbligate a non
rivelare la loro vera identità, sarà l’inizio di un’esilarante serie
di equivoci... Il film di Billy Wilder A qualcuno piace caldo,
uscito nelle sale cinematografiche nel 1959 e definito “la
migliore commedia della storia del cinema”, fu un enorme
successo di pubblico e critica, grazie anche alla bravura dello
strepitoso tris di protagonisti: Jack Lemmon, Tony Curtis e
Marilyn Monroe.
La versione “musical” rappresenta uno dei titoli più esilaranti
del genere, pur non essendo nato direttamente per il
palcoscenico. La sceneggiatura, che si presta in modo
particolare a una riduzione teatrale, e il riferimento alla
musica jazz, sfociano spontaneamente in quella che è una
commedia musicale dalla struttura impeccabile.
13
8. TEATROINSIEME 2013/2014
CAMPAGNA ABBONAMENTI
E BIGLIETTERIA
ABBONAMENTI
OFFERTA GE/AR
ABBONAMENTO A 8 SPETTACOLI (7 prosa + balletto)
Interi settore inferiore
€ 115
Interi settore superiore
€ 100
Ridotti settore inferiore
€ 100
Ridotti settore superiore
€ 90
Speciale studenti under 18
€ 60
L’offerta GE/AR permette agli abbonati delle stagioni di
prosa di Gemona e di Artegna di acquistare 3 biglietti della
rassegna contigua a prezzo speciale. L’abbonato di Gemona
potrà acquistare 3 biglietti a scelta del cartellone di Artegna
(cfr. www.ertfvg.it ) al prezzo totale di € 33.
L’abbonato alla stagione di Artegna potrà acquistare 3
biglietti a scelta del cartellone di Gemona al prezzo totale
di € 39.
ABBONAMENTO A 7 SPETTACOLI (solo prosa)
Interi settore inferiore
€ 100
Interi settore superiore
€ 90
Ridotti* settore inferiore
€ 90
Ridotti* settore superiore
€ 80
Speciale studenti under 18
€ 50
ABBONAMENTO SPECIALE 8 SPETTACOLI
“Porta un amico a teatro”
Interi settore inferiore
€ 105
Interi settore superiore
€ 90
Ridotti* settore inferiore
€ 90
Ridotti* settore superiore
€ 80
Speciale studenti under 18
€ 50
ABBONAMENTO SPECIALE 7 SPETTACOLI
“Porta un amico a teatro”
Interi settore inferiore
€ 90
Interi settore superiore
€ 80
Ridotti* settore inferiore
€ 80
Ridotti* settore superiore
€ 70
Speciale studenti under 18
€ 40
BIGLIETTI
Interi
Ridotti*
Studenti under 18
14
€ 20
€ 16
€ 10
* riduzione per under 25 ed over 65, per i dipendenti
dell’Azienda Sanitaria locale e per i soci BCC (presentando
la Carta Socio).
CAMPAGNA ABBONAMENTI
La campagna abbonamenti si terrà al Teatro Sociale
dalle ore 17 alle 20:
rinnovi da lunedì 14 a giovedì 17 ottobre;
nuove sottoscrizioni da lunedì 21 a venerdì 25 ottobre.
PREVENDITA BIGLIETTI
Il giorno precedente lo spettacolo dalle ore 17 alle 19
e il giorno dello spettacolo dalle ore 20.
Prenotazione biglietti all’Ufficio IAT t. 0432 981441.
Nei giorni di campagna abbonamenti, prevendita e
spettacolo al Teatro Sociale t. 0432 970520.
INFORMAZIONI
Nei giorni di campagna abbonamenti, prevendita e di
spettacolo al Teatro Sociale t. 0432 970520, oppure
chiamando l’Ufficio IAT t. 0432 981441.