Disponibili le slide dell'incontro tenuto dal dott. Turrini del Centro Studi Erickson, dedicato alla BIA, la batteria italiana per la valutazione dell'ADHD, uno degli strumenti più utilizzati in Italia.
Nella scuola si avverte sempre più il divario tra chi per diverse ragioni dispone di un buon metodo di studio, magari collegato ad un buon grado di motivazione, e chi non ha acquisito quelle abilità che permettono di affrontare con successo i compiti scolastici. La didattica metacognitiva può indicare un percorso mirato a colmare questo divario.
Il 7 novembre 2008 a Castel San Pietro (BO) si è tenuto il Convegno Nazionale “Incontri con la Matematica”. La Commissione Matematica-Scienze del I Circolo di Spinea (VE) e dell’Istituto Comprensivo “C. Goldoni” di Martellago (VE) era presente con un laboratorio dal tema “Documentare la matematica: dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, esperienze di un curriculum condiviso e partecipato“.
Vedi anche la documentazione multimediale dell'esperienza "Storia, Matematica, Storia della Matematica" dell'Istituto Comprensivo "C. Goldoni" di Martellago (VE) all'indirizzo: http://storymat.wikispaces.com/.
Vedi, inoltre, Storymat's Blog: http://storymat.wordpress.com/.
Disponibili le slide dell'incontro tenuto dal dott. Turrini del Centro Studi Erickson, dedicato alla BIA, la batteria italiana per la valutazione dell'ADHD, uno degli strumenti più utilizzati in Italia.
Nella scuola si avverte sempre più il divario tra chi per diverse ragioni dispone di un buon metodo di studio, magari collegato ad un buon grado di motivazione, e chi non ha acquisito quelle abilità che permettono di affrontare con successo i compiti scolastici. La didattica metacognitiva può indicare un percorso mirato a colmare questo divario.
Il 7 novembre 2008 a Castel San Pietro (BO) si è tenuto il Convegno Nazionale “Incontri con la Matematica”. La Commissione Matematica-Scienze del I Circolo di Spinea (VE) e dell’Istituto Comprensivo “C. Goldoni” di Martellago (VE) era presente con un laboratorio dal tema “Documentare la matematica: dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, esperienze di un curriculum condiviso e partecipato“.
Vedi anche la documentazione multimediale dell'esperienza "Storia, Matematica, Storia della Matematica" dell'Istituto Comprensivo "C. Goldoni" di Martellago (VE) all'indirizzo: http://storymat.wikispaces.com/.
Vedi, inoltre, Storymat's Blog: http://storymat.wordpress.com/.
intervento della dott. Boniardi (COSPES di Arese) ai genitori di prima media, illustrazione dell progetto triennale di collaborazione con la scuola media Fratelli Maristi di Cesano
Intervento della dott.ssa Boniardi (Cospes) per illustrare ai genitori di prima media l'itinerario formativo del triennio, in collaborazione con la scuola marista di Cesano
1. M.A. Zanetti D. Miazza
Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Psicologia
SS--R 4R 4--5 SCHOOL READINESS:5 SCHOOL READINESS:
IDONEITÀ SCOLASTICA
2. ABILITA’ DI BASE O PREREQUISITI
Lo sviluppo individuale – prospettiva funzionalista (ICF,
2002)
Competenze specifiche e scuola dell’infanzia
Successione rigidamente gerarchica?
Bambino come sistema aperto
3. OBIETTIVI
Scuola e differenze individuali
Stili individuali: analisi dei processi non dei prodotti
S. R. 4-5 come mezzo di conoscenza
INTERVENTO
PRECOCE
VERIFICA MODALITA’
SVILUPPO ABILITA’ DI BASE
4. Pre-requisiti e scuola dell'infanzia
Confronto tra i pari
Osservazione percorsi deficitari
Acquisizione competenze indispensabili per
affrontare gli apprendimenti della scuola primaria
Osservazione occasionale vs. osservazione sistematica:
Iniziale In itinere Finale
5. S. R. 4-5 (School-Readiness)
Orientare l’osservazione per far emergere i punti nodali
dello sviluppo
Strumento di verifica finale: valutazione validità e
adeguatezza del processo educativo
Valorizzazione -qualificazione della professione
dell’insegnante
6. PRE-REQUISITI E LIVELLI DI
INDIVIDUAZIONE -1
Orientamenti 1991: verifica analitica del livello di sviluppo
rispetto a:
· Contenuto del linguaggio
· Forma
· Contesto
· Uso
7. Individuazione precoce settori di sviluppo deficitari
PRE-REQUISITI E LIVELLI DI
INDIVIDUAZIONE -2
· Ruolo dell’osservazione
· Definizione profilo funzionale degli alunni
8. CAPACITA’
E’ una potenzialità, un “poter essere” per
l’individuo, che in futuro può essere
trasformato in “essere”
Non sono statiche, ma dinamiche.
Coinvolgono tutta la persona: si integrano e vicariano.
Spiegano la plasticità e la complessità di ogni
individuo.
9. COMPETENZE
Insieme delle capacità potenziali di un soggetto
che arrivano a compimento
ciò che è in grado di fare in un certo momento
modulazione delle risposte in relazione alle richieste
del contesto
trasversalità: trasferimento analogico
operatività: risoluzione di problemi o raggiungimento
scopi
10. LA COMPETENZA È UN INSIEME DINAMICO DI
SAPERI, TECNICHE, ATTITUDINI E
DISPOSIZIONI
11. PORTFOLIO DI COMPETENZE
Insieme di competenze acquisite dal soggetto e
di potenzialità da sviluppare nel corso della
propria storia individuale
Non è quindi il risultato di una valutazione
sommativa delle performance
MA
deve essere inteso come un profilo dinamico
longitudinale che accompagna lo sviluppo delle
abilità
12. Presentazione SR 4-5
Importanza della rilevazione precoce: prevenzione
Due strumenti per la valutazione delle abilità di base
2° anno scuola dell’infanzia (4 anni)
3°anno scuola dell’infanzia (5anni)
Aree indagate: Abilità linguistica
Abilità fonologica
Abilità logico-matematica e numerica
Sviluppo psicomotorio
Simbolizzazione
Rapporti sociali
13. PERCHÉ SCEGLIERE QUESTO STRUMENTO?
Disarmonie evolutive non confinabili al 2° o 3°
anno di frequenza alla scuola dell’infanzia
Somministrazione individuale
Esplorazione di ambiti difficilmente evocabili
Influenza sulla motivazione degli insegnanti
Focalizzazione dell’attività didattica: più
rispondente ai bisogni dei singoli alunni (Piani
Personalizzati)
14. PROFILO DI SVILUPPO E PERSONALIZZAZIONE
L’insegnante può avere un ruolo di
potenziamento sullo sviluppo delle abilità con
ricadute positive sui processi di apprendimento,
quanto più sarà in grado di tener conto delle
variabili individuali.
La sua azione, in contesti particolarmente
deficitari, potrebbe rappresentare l’unico fattore
di protezione per uno sviluppo adeguato
INTERVENTO
25. Profili di sviluppo in un circolo di Pavia
(2004-2005):
4 anni (N 224)
3%7%7%20%intervento
immediato
(10 centili)
6%8%25%26%attenzione
(30-10 centili)
91%85%68%54%norma
(media o
sup.)
Sviluppo
psicomot.
Abilità
fonologica
A. Logico-
Matem.
Abilità
Linguistica
Campione
normativo
26. Profili di sviluppo in un circolo di Pavia
(2004-2005):
5 anni (N 169)
3%26%5%14%12%interv.
imm.
(10 centili)
6%17%9%24%32 %attenzione
(30-10 centili)
91%57%86%62%56 %norma
(media o
sup.)
Svil.
psicomot.
Abil.
Fonolog.
Simboliz.Abil.
Logico-
Matem.
Abil.
Ling