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Smartya – Un modello per la Smart City
SMARTYA
UN MODELLO PER LA SMART CITY
di Alessandro Demontis
Originale: febbraio 2014
Revisione A: giugno 2014
Revisione B: settembre 2014
Revisione C corrente: Agosto 2015
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Smartya – Un modello per la Smart City
“Smartya – Un modello per la Smart City”
é un progetto di Tecnologie Ambientali
http://ademontis.wix.com/tecnologieambientali
Immagine di copertina di proprietà della
Kikusui Electronics Corp.
Pubblicata dietro autorizzazione.
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Smartya – Un modello per la Smart City
Indice dei contenuti
NOTA INTRODUTTIVAAL LIBRO..................................................................................................5
COSA RENDE UNA CITTA' “SMART”?...........................................................................................9
INTRODUZIONE A SMARTYA.......................................................................................................15
DEFINIZIONE DEL MODELLO......................................................................................................19
SEZIONE 1: PREMESSE DI INFRASTRUTTURA...............................................................19
SEZIONE 2: LE AREE DI INTERVENTO..............................................................................20
SVILUPPO DELLE AREE DI INTERVENTO.................................................................................23
AREA LIVING.........................................................................................................................23
EN-Documents................................................................................................................23
EN-Health........................................................................................................................24
EN-Economics.................................................................................................................25
EN-Tourism.....................................................................................................................26
EN-Education..................................................................................................................27
AREAAMBIENTE...................................................................................................................28
EN-Wastes.......................................................................................................................28
EN-Air.............................................................................................................................31
EN-Waters........................................................................................................................31
EN-Soil............................................................................................................................32
EN-Energy.......................................................................................................................33
AREA MOBILITA'...................................................................................................................34
EN-CommercialTransport...............................................................................................34
EN-PubblicTransport.......................................................................................................34
EN-PrivateTransport........................................................................................................36
EN-EmergencyTransport.................................................................................................36
AREA URBANISTICA ED EDILIZIA....................................................................................37
EN-Streets........................................................................................................................37
EN-Underground.............................................................................................................43
EN-Buildings...................................................................................................................45
EN-GreenSpace...............................................................................................................50
AREA ECONOMIA ED AMMINISTRAZIONE.....................................................................52
EN-Banking.....................................................................................................................53
EN-Documents................................................................................................................54
EN-Politics.......................................................................................................................55
EN-Education..................................................................................................................57
CONCLUSIONI.................................................................................................................................59
RIFERIMENTI UTILI ONLINE.......................................................................................................61
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Smartya – Un modello per la Smart City
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Smartya – Un modello per la Smart City
NOTA INTRODUTTIVA AL LIBRO
Il diffondersi negli ultimi anni del concetto di Smart City ha dato origine, solo in
Italia, ad un business teorico di milioni di euro, ma ha prodotto, dal lato pratico, ben
poco.
Sono stati organizzati eventi informativi, sono nate associazioni ed Expo dedicati,
si sono diffusi termini come Internet of Things, BigData, Open Data, e addirittura
sporadicamente qualcuno ha iniziato a parlare di Smart City 2.0 senza che la versione
1.0 vedesse mai la luce. Si, perchè se andiamo ad osservare il panorama pratico del
mondo Smart City, a tutt' oggi non ne esiste nemmeno una che possa degnamente
essere chiamata con questo appellativo.
Pur se nel corso degli anni la massicia diffusione di informazioni (e di tecniche
per la loro gestione) ed i notevoli avanzamenti nelle tecnologie di costruzione e di
controllo hanno reso possibile, in linea teorica, la costruzione di una autentica Smart
City che offrisse costruzioni intelligenti, domotiche, calate in un contesto di vita
sostenibile ed efficiente, nella pratica ci si é limitati a buttarsi sui concetti di e-
government e di sola gestione dei dati, ci si é limitati a discorrere su come i dati
devono essere salvati e letti, su come la digitalizzazione possa offrire questo o quel
vantaggio, su come mettere in piedi strutture di dati per consultazione, ma é mancata
la importantissima – direi essenziale – fase di COSTRUZIONE fisica della City, o
quanto meno di un minimo modulo residenziale che effettivamente mettesse in atto
tutte le conoscenze finora accettate come caratteristiche fondanti della Smart Life.
In questo scenario, il libro che vi apprestate a leggere nacque nel Febbraio 2014
come piccolo manuale teorico-pratico per la costruzione di una struttura intelligente
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Smartya – Un modello per la Smart City
ed ha continuato ad evolversi, attraverso 2 revisioni, integrando sempre più soluzioni
tecnologiche e linee guida seguendo nel tempo gli sviluppi della tecnologia, e
confermandosi l' unico manuale realmente capace di descrivere una Smart City in
quasi tutti i suoi aspetti, da quello costruttivo a quello gestionale, con la sola
esclusione di quello economico, da sempre e volutamente fuori dallo scopo del
manuale stesso. Nel corso delle varie revisioni abiamo comparato il contenuto del
nostro manuale con non meno di 30 'tutorial' e con oltre 120 articoli dedicati al tema
della Smart Life e della Smart City, rilevando ogni volta come tutti questi documenti
fossero più o meno carenti sia nella descrizione della filosofia generale, sia nel'
affrontare punti specifici coinvolti nella creazione, ma sopratutto nella effettiva
abitabilità, della City.
In questa versione pubblicata come libro abbiamo deciso di inserire anche nuove
linee guida e nuovi suggerimenti derivanti dalle nostre esperienze di viaggio in luoghi
esteri (Canada, Spagna, India, Serbia, Polonia) nei quali abbiamo potuto applicare la
nostra mentalità e le nostre conoscenze di Tecnologie Ambientali ed osservare
almeno 2 tipologie di fenomeno: 1) l' applicazione quotidiana di soluzioni 'normali' –
nel senso che non sono in questi luoghi considerati Smart Ideas, ma pratica comune –
le quali in contesti ove non siano ancora state implementate potrebbero esserlo per
fornire più 'Smartness' alla realtà abitativa / cittadina; 2) problematiche gestionali e
realizzative che si riflettevano sulla vita quotidiana e che ci hanno spinto ad
esaminare e concepire possibili metodiche risolutive atte a migliorare le condizioni
generali. Sorprendentemente ci siamo accorti che, specialmente in questa seconda
tipologia di fenomeno, le tecnologie migliorative esistevano già, e l' unico ostacolo
alla loro implementazione era costituito dalla cultura locale o dalla carenza di fondi.
In realtà in cui questi ostacoli non siano presenti (come in Italia e nella maggior parte
degli stati europei), queste tecnologie possono – e secondo noi dovrebbero – essere
implementate senza nessuna remora.
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Smartya – Un modello per la Smart City
Tutto questo abbiamo voluto inserire nel nostro manuale, e ve lo offriamo
sperando di riuscire a darvi uno spunto di riflessione e di riuscire a convincervi che la
Smart City non é solo fatta di termini vacui come 'Opena Data', o di connessioni WiFi
libere, o di 'mobilità sostenibile'.
Vi presentiamo dunque – per la prima volta come libro - Smartya, il nostro
'modello per la Smart City', in tutte le sue caratteristiche concettuali e costruttive.
Roma, Agosto 2015
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Smartya – Un modello per la Smart City
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Smartya – Un modello per la Smart City
COSA RENDE UNA CITTA' “SMART”?
Da qualche anno siamo stati travolti dal diffondersi del termine Smartcity, ma se
dovessimo fermarci a pensare: “cosa rende una città 'smart'?” probabilmente non
sapremmo darci una risposta.
L' aggettivo 'smart' (intelligente) si dovrebbe riferire, applicato a 'city', a una città
progettata o gestita in maniera intelligente, funzionale, incentrata su programmi e
pratiche dedicati a migliorare la vivibilità e l' efficienza della città, dal punto di vista
della pulizia, dell' energia, dell' economia etc. Ma sul significato stesso dell' aggettivo
smart sono possibili tante considerazioni. Vale la pena segnalare un articolo di
Alberto Cottica intitolato proprio: “Cosa vuol dire 'smart' in Smart City?” per capire
come questa 'intelligenza' possa essere considerata e identificata da diversi aspetti,
anche in contrapposizione l' uno con l' altro.
E dunque cosa é una smartcity? Prendiamo come paragone le caratteristiche e i
programmi dichiarati dalle città italiane che hanno attivato un cammino verso la
'Smartness'. La più importante é senza dubbio Genova, la quale ha un intero sito
dedicato (genovasmartcity). C' é poi Bari, a cui son dedicati svariati progetti ai quali
partecipa anche Enel. Anche Bari ha un sito promozionale e informativo per la sua
politica smart (barismartcity); c' é poi Torino, la quale é in fase di studio dal Turin
Smart City Foundation, con una serie di proposte al vaglio e parecchi progetti già in
attuazione. Infine, anche a Roma negli ultimi anni si inizia a parlare di Smart City, e
perfino L'Aquila sta iniziando un percorso in tal senso.
Partiamo da Genova. I progetti che questa città ha in atto e in fase di attuazione
per la parte Smart City sono i seguenti:
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Smartya – Un modello per la Smart City
Edifici intelligenti, progettati per una gestione integrata di riscaldamento,
produzione e consumo di energia tramite utilizzo di fonti rinnovabili, ed alto standard
di isolamento acustico e termico;
Mobilità sostenibile, da raggiungere tramite l' incentivazione del trasporto pubblico,
delle auto elettriche, e del bike sharing;
Piano Energia, per la produzione di energia da rinnovabili e la miglioria della rete di
distribuzione esistente;
Il Porto, il cuore di Genova, dovrebbe essere reso 'smart' grazie all' elettrificazione
delle banchine, l' automatizzazione di molte procedure portuali, e la riduzione dei
tempi di permanenza delle navi.
In questi 4 settori di intervento al 2013 erani più di 25 i progetti studiati, in fase
di realizzazione, o realizzati. Ma quanti di questi sono arrivati ad una fase avanzata?
Pochi.
Nel dettaglio, Genova allo stato attuale si sta concentrando su alcuni punti
essenziali che, secondo i gestori, sembrano giustificare la nomina di 'Smart City': il
wifi libero e diffuso, il bike e il car sharing, parcheggi di interscambio, la biblioteca e
il comune online, la messa a punto di parchi eolici e di solare termico.
Nel caso di Bari, le aree di intervento per lo smart sono 3:
Building
Transport
ICT Network
Il sito di Bari é molto generico nel descrivere i suoi programmi, che si basano
comunque sui soliti concetti già visti: energie rinnovabili, mobilità sostenibile, reti
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Smartya – Un modello per la Smart City
informatiche per libera e immediata informazione, gestione adeguata di rifiuti, ed
edilizia a basso consumo.
Il sito di Torino é quello che mostra la maggiore varietà di aree di intervento, che
vanno dall' educazione alimentare, alla tutela e promozione dei monumenti, all'
indipendenza abitativa, all' efficienza energetica, alla mobilità sostenibile che stavolta
coinvolge non solo la cittadinanza ma anche e sopratutto gli spedizionieri e le attività
commerciali, all' assistenza e formazione dei migranti (é in atto un utile progetto di
assistenza linguistica e culturale per i migranti in età avanzata), alla promozione di
sistemi non monetari, alla ristorazione collettiva e tanto altro. Torino si mostra molto
più avanzata e organizzata di Genova nel percorso smart, e sopratutto dotata di una
visione non banale, non affetta dall ambientalismo cronico molto diffuso di questi
tempi, e sopratutto capace di uscire dallo schema prettamente 'tecnico' ed abbraciare
una filosofia secondo la quale la 'smartness' si raggiunge anche aumentando il
benessere dei cittadini sotto aspetti non tecnologici.
E veniamo a Roma; essendo una aggiunta recente ai piani di Smart City ancora
sono in fase di studio pochi progetti. Recentemente l' assessore Estella Marino ha
annunciato l' inizio della campagna per rendere Roma una Smart City, e il 23
novembre 2013 si é tenuto il convegno dedicato all' argomento. Nonostante in questi
quasi 2 anni il comune di Roma abbia aviato vari tavoli di discussione e stanziato non
poche centinaia di migliaia di euro per la 'smartizzazione', in realtà la città non ne ha
tratto nessun giovamento perchè gli investimenti sono stati aleatori, poco puntuali, e
viziati da una mentalità eccessivamente orientata alla fornitura di servizi che non si
sono mai dimostrati in grado di soddisfare un bacino di utenza vasto come quello
della capitale. E anche qui, purtroppo, la parte smart si addormenta sui soliti concetti:
eco-sostenibilità, internet libero, mobilità sostenibile, ed energie rinnovabili.
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Smartya – Un modello per la Smart City
Va purtroppo precisato che il tema Smart City, attualmente, é considerato quasi
esclusivamente come business sul quale si sono, nel tempo, buttate centinaia di
aziende; il sito italiano Italian Smart Cities funge da contenitore informativo sul tema,
e indica, all' agosto 2015, un business totale di investimenti pari a oltre 3.8 miliardi di
euro per 1200 progetti in soli 117 comuni.
Come abbiamo avuto modo di vedere dalle politiche delle città esaminate, quasi
universalmente si lega l' attributo 'smart' ai soliti concetti ambientali e sociali:
rinnovabile, sostenibile, responsabile. I ritornelli son sempre gli stessi: limitare l' uso
dei mezzi privati, basarsi sulle rinnovabili, etc. Queste, non ci stancheremo mai di
ripeterlo, sono utopie costosissime ed irrealizzabili, e pertanto non hanno proprio
nulla di smart. Quello che in sostanza chi parla di Smart sembra non capire é che una
città é intelligente o può diventare intelligente quando le sue singole parti
nascono e vengono sviluppate in maniera intelligente, efficiente ed efficace. E per
ottenere ciò bisogna identificare problemi precisi ed attuare soluzioni precise,
quantificabili, realizzabili.
E' bene chiarire che é estremamente costoso e difficile, se non impossibile,
'trasformare' una città in Smart City; se dovessimo costruire una città da zero,
potremmo attuare una serie di misure smart dall' inizio, ma qualora la città già
esistesse, e non fosse stata costruita e organizzata con quei criteri che potremmo
definire intelligenti, lo spazio di manovra sarebbe davvero limitato, e bisognerebbe
valutare bene se il gioco vale la candela.
Vediamo alcuni esempi: una città progettata e costruita con tante vie strette
difficilmente potrà divenire 'smart'. La mobilità sarà sempre compromessa,
specialmente in caso di crescita demografica. Vi sarà difficoltà nel realizzare i
parcheggi in numero adeguato, e ciò si rifletterà in un aumento di traffico e/o in un
eccessivo numero di infrazioni, sarà complicata la rete dei mezzi pubblici, sarano
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Smartya – Un modello per la Smart City
limitati la cura del verde ed i lavori di pavimentazione stradale. Una città nella quale
invece le strade sono ampie, tutte con corsia di emergenza e con ampi marciapiedi,
con incroci liberi da costruzioni, e molteplici isole di traffico, ben si presta alla
'smartizzazione' poiché vi sarà più spazio per effettuare i lavori, il traffico sarà più
agevole, circoleranno meglio i mezzi pubblici.
Consideriamo ora l' edilizia abitativa: città come Roma o come Milano, piene di
palazzoni da 6 fino anche a 5 piani, non hanno proprio nulla di smart. Un quartiere
composto di palazzi alti e ravvicinati é soggetto a problemi di ogni genere: dalla
bassa pressione dell' acqua ai piani alti, ai problemi di degradazione del segnale
televisivo ai piani bassi, all' eccessiva proiezione d' ombra dai piani alti di un palazzo
verso i piani bassi di quelli circostanti, al maggior danno verticale in caso di
infiltrazioni causati da un' inefficiente impermeabilizzazione del tetto, per non parlare
dei problemi in caso di mancato funzionamento degli ascensori, e della bassa
vivibilità dovuta all' alto numero di appartamenti. Al contrario, soluzioni abitative
estese in orizzontale, con massimo 2 o 3 piani di altezza, sono libere da tutte queste
problematiche funzionali e molto più vivibili.
Non basta? Esaminiamo il principio delle ZTL utilizzato per favorire la mobilità
alternativa: non c' é niente di smart a chiudere al traffico privato determinate zone
della città, incentivando il mezzo pubblico per combattere l' inquinamento. Il mezzo
pubblico non può accompagnare tutti nel loro luogo di destinazione, perchè é
soggetto al rispetto di un tragitto e di un orario, dunque il cittadino che deve andare
da A a B e non ha disponibile un mezzo pubblico che fa esattamente quel tragitto nel
momento in cui gli serve sarà solo svantaggiato da una soluzione di questo genere.
Non solo... se il cittadino originariamente doveva entrare nella 'zona chiusa' con la
sua auto per fare compere in due o tre negozi diversi, depositando le buste
comodamente in macchina, con l' obbligo dei mezzi pubblici sarà fortemente
penalizzato. In macchina io posso andare al negozio A, fare compere, mettere le buste
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Smartya – Un modello per la Smart City
nel bagagliaio, andare al negozio B, fare compere, mettere le buste nel bagagliaio, e
così via. Ma col mezzo pubblico? Dovrei portare a mano tutte le buste da un negozio
all' altro, il che magari coinvolgerebbe anche prendere 2 o 3 mezzi diversi, ogni volta
aspettando e facendo la fila (magari sotto la pioggia).
Consideriamo invece la soluzione di combattere l' inquinamento con dei sistemi
di ventilazione che aiutino a disperdere i fumi e le alte temperature: l' aria calda degli
scappamenti delle macchine, come é noto dalla fisica, tende a salire; si potrebbero
installare nei lampioni e nella segnaletica verticale dei sistemi a lamelle o mini pale
verticali che girando contribuirebbero a far circolare la corrente disperdendo l' aria
calda. Aggiungendo qualche albero, inoltre, si migliorerebbe un minimo la qualità
dell' aria grazie alla capacità degli alberi di filtrare determinate sostanze inquinanti e
di assorbire e trasformare la CO2. O se si vuole ricorrere alla tecnologia, anzi che alla
natura, si possono usare strati di biossido di titanio sull' asfalto, o purificatori
artificiali lungo le strade.
E' chiaro dunque che lo 'smart' di Smart City deve essere una filosofia da
applicare con criterio, nei modi e nei tempi giusti; deve utilizzare la tecnologia ma
anche il buonsenso.
Una città diventa smart quando é progettata in maniera intelligente, e non basta
metterci qualche isoletta di verde e qualche pannello fotovoltaico, chiudere il centro
ai mezzi privati, o mettere a disposizione biciclette o biblioteche virtuali.
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Smartya – Un modello per la Smart City
INTRODUZIONE A SMARTYA
Ci siamo occupati più volte marginalmente dell' argomento Smart City nel sito
Tecnologie Ambientali, con alcuni articoli dedicati a particolari dettagli e con
considerazioni generali sul concetto di Città Intelligente, ma ci siamo resi conto,
cercando risorse su Internet per un periodo di svariati mesi, che non esiste in Italia un
piano dettagliato e completo che si occupi di descrivere i singoli punti coinvolti nella
creazione di una città di questo genere; ciò che esiste allo stato attuale é una marea di
materiale generico nel quale l' ottica Smart é descritta in modo molto variegato e
superficiale, e solo sporadicamente si trovano online documenti super specializzati
inerenti una o due tematiche coinvolte nell' idea delle Smart Cities (come per
esempio lo studio di GSMA relativo al ruolo della connettività mobile). Abbiamo
dunque deciso di avventurarci in un progetto di questo tipo, un progetto che vuole
essere, senza troppe pretese ma con tantissime proposte, una sorta di mini guida alla
progettazione di una Città Intelligente. Per chi volesse invece visitare una esaustiva
risorsa online in inglese sul tema, raccomandiamo la pagina relativa alle S.C. di HP,
visionabile nel loro sito web. Uno dei maggiori siti di riferimento sulla tematica
Smart City in generale, invece, é ufficialmente quello dello Smart City Expo.
In questo documento ci baseremo su una personale rielaborazione dello schema
adottato dal World Smart City Forum del 2011 (il quale prendeva in esame il caso di
Venezia come città Smart – si veda in merito il documento di Roberto Masiero:
“Progettiamo insieme un World Smart City Forum a Venezia nel 2011”), ritenendolo
abbastanza adeguato e completo, sul quale svilupperemo i vari punti con esempi di
tecnologie e metodiche attuabili con i mezzi di cui attualmente disponiamo.
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Smartya – Un modello per la Smart City
Essendo la progettazione di un' intera città sotto tutti gli aspetti coinvolti un
compito particolarmente gravoso, e del quale onestamente riteniamo di non essere all'
altezza, in questo lavoro ci limiteremo ad una 'realtà residenziale', paragonabile a un
sobborgo, una frazione cittadina, che serva da modello e che sia scalabile in maniera
tale che, dovendosi sviluppare in dimensioni (estensione geografica, numero di unità
abitative, numero di abitanti, etc), non risulti eccessivamente difficile aggiornarne il
modello; a tal scopo considereremo tutti gli elementi coinvolti in tale realtà quali
edifici ad uso abitativo, edifici ad uso ufficio, percorsi stradali, trasporto privato e
pubblico, verde urbano, spazi sociali quali i parchi pubblici, ma anche le unità di
fornitura servizi quali municipio, biblioteca, scuola, fino ad alcune realtà industriali
coinvolte nel processo di 'smartizzazione'.
Lasciamo ad altri più esperti il compito, qualora lo ritenessero utile, di effettuare
tutte le modifiche necessarie per la scalabilità e la miglioria del progetto specialmente
dal punto di vista dell' integrazione delle diverse tipologie di realtà residenziali che
nel tempo potrebbero essere concepite con strutture e principi diversi.
Inoltre, il documento si concentrerà sostanzialmente sulla parte pratica (principi
di progettazione, tecnologie coinvolte, etc.) lasciando fuori lo studio di fattibilità
economica, totalmente alieno alle nostre competenze di Tecnico Ambientale,
sperando che qualcuno voglia occuparsene e valutare l' entità delle risorse
economiche in gioco e tutto ciò che possa servire per garantirne la disponibilità, oltre
al finale bilancio economico e di godibilità / fruibilità della città nella sua versione
completa.
Il modello essenziale (Concept Framework) preso in esame é proposto sotto
forma di clouds nell' immagine seguente:
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Smartya – Un modello per la Smart City
Come si può vedere dal cloud a destra il caso preso in esame nel framework é
applicato alla città di Venezia: nello sviluppo di questo modello invece ci riferiremo
ad una realtà residenziale fittizia chiamata SMARTYA.
Il primo passo che vogliamo compiere é quello della definizione del modello, che
consta sostanzialmente di due fasi: 1) definire le premesse di infrastruttura, cioè le
condizioni di base che devono essere realizzate perchè il modello possa essere
realizzato 2) elencare le aree di intervento da considerare per la 'creazione' del
framework funzionale di Smartya.
Il secondo passo sarà quello di sviluppare le aree di intervento in altrettanti
capitoli, ognuno contenente la trattazione dei singoli aspetti costituenti (es: area
'Ambiente', contenente gli aspetti: gestione rifiuti, aria, risorse idriche, etc); per ogni
aspetto verranno proposte delle soluzioni sia tecnologiche sia concettuali.
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Smartya – Un modello per la Smart City
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Smartya – Un modello per la Smart City
DEFINIZIONE DEL MODELLO
Come anticipato definiremo il modello attraverso due fasi, esplicitate in
altrettante sezioni. La definizione del modello ci permette di avere sempre sott'
occhio la struttura di riferimento alla quale appoggiarci sia per quanto concerne le
singole aree di intervento sia le interconnessioni esistenti tra esse e, a livello più
profondo, tra gli aspetti di ogni area. Ci permetterà inoltre, attraverso l' impiego di
determinate convenzioni terminologiche, di individuare immediatamente tutto ciò che
fa parte del processo Smart e separarlo da ciò che non lo é.
A questo scopo utilizzeremo per tutti i concetti e le realizzazioni smart di
Smartya il prefisso EN- diminutivo di 'enhanced' (migliorato, aumentato) e per tutti i
concetti e le realizzazioni relativi all' interfaccia di Smartya con realtà esterne (smart
o non smart) il prefisso SY- diminutivo di Smartya. Utilizzeremo il termine
SmartLife per indicare lo stile di vita individuale o sociale dei cittadini che
usufruiscono della smart city.
SEZIONE 1: PREMESSE DI INFRASTRUTTURA
La premessa fondamentale di una Smart City é la corretta progettazione e
realizzazione di tutto ciò che, una volta iniziata la costruzione della city, non dovrà
essere più modificato o dovrà esserlo il meno possibile e in casi di estrema necessità.
In questa categoria rientrano sicuramente almeno 4 tipologie di opere sotterranee:
 cablaggio dati per connessioni di rete LAN e WAN
 condotte fognarie
 condotte di gas e acqua per i vari utilizzi
 condotte e cablaggi per l' energia
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Smartya – Un modello per la Smart City
l' approccio alla progettazione di ognuna di queste tipologie verrà affrontato
esaurientemente in capitoli dedicati, qui ci limitiamo a stabilire un principio secondo
il quale ognuna di queste opere deve essere dimensionata e realizzata mirando alla
scalabilità sia in termini di aumento delle utenze, sia in termini di espansione
geografica, sia in termini di eventuali migliorie tecnologiche.
SEZIONE 2: LE AREE DI INTERVENTO
Proponiamo qui di seguito in forma schematica le aree di intervento coinvolte
nella definizione del modello:
Qui di seguito verranno mostrati ora in forma di diagramma i singoli vari aspetti
contenuti in ogni area di interveto.
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Smartya – Un modello per la Smart City
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Smartya – Un modello per la Smart City
Nelle prossime pagine le singole aree di intervento verranno sviscerate in tutte le
loro compoenti, occasionalmente segnalando anche alcune interconnessioni
occorrenti sia all' interno della stessa area di intervento, che tra aree di intervento
diverse.
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Smartya – Un modello per la Smart City
SVILUPPO DELLE AREE DI INTERVENTO
In questa seconda parte del documento vengono prese finalmente in esame le aree
di intervento e le loro componenti. Il metodo utilizzato sarà quello di fornire prima
una breve panoramica sul contenuto dell' area, successivamente verranno esaminate
le singole componenti (aspetti) fornendo sia le linee generali sia alcuni dettagli
esplicativi e suggerimenti che possano meglio chiarire l' approccio alla componente.
AREA LIVING
Come abbiamo visto nello schema l' area Living é la più ampia: essa incorpora gli
aspetti fondamentali da considerare per la SmartLife individuale e sociale dei
cittadini residenti e non. E', come é ovvio aspettarsi, un' area a forte interconnessione
sia interna che esterna in quanto ogni singolo aspetto della sfera individuale é affetto
da più aspetti personali e societari, ma in particolar modo amministrativi ed
economici.
Consideriamo allora uno ad uno i singoli aspetti dell' area Living: EN-
Documents, EN-Health, EN-Economics, EN-Tourism e EN-Education.
EN-Documents
Ogni cittadino sarà dotato di documenti concepiti e realizzati in maniera
tecnologica per interagire all' interno della smart city e delle realtà ad essa collegate,
qualora queste siano dotate di un modello smart assimilabile o convertibile. Alcuni
documenti saranno obbligatori, altri opzionali e richiedibili a discrezione del
cittadino. Tutti gli EN-Documents obbligatori saranno in formato spurio, cioè sotto
23
Smartya – Un modello per la Smart City
forma materiale con contenuto elettronico e accompagnati da una copia di sicurezza
cartacea. I documenti obbligatori con contenuto elettronico potranno essere o meno
dotati di scadenza a seconda del tipo, seguendo un' ottica tale da minimizzare gli
interventi sugli stessi. Dunque il documento obbligatorio di identità (ma anche il
documento di assistenza fiscale, medica, o di altro genere), concepibile per esempio
come una scheda magnetica dotata di chip e/o memoria, non sarà dotato di scadenza
ma sarà aggiornabile qualora intervenissero delle sostanziali modifiche ai dati
contenuti (es: cambio di residenza, caratteristiche fisiche, aggiornamento della foto
etc.). L' aggiornamento di tale documento sarà possibile soltanto per mezzo di
particolari terminali in dotazione solo a uffici preposti. Altri documenti obbligatori
per ottenere l' abilitazione a ricoprire determinati ruoli o effettuare determinate
operazioni (es: patente di guida, permesso di costruzione, etc.) potranno essere dotati
di scadenza e modificabili o revocabili solo dietro intervento della struttura
burocratica competente al rilascio e alla verifica. Anche tutti gli attestati saranno
registrati in formato elettronico e salvati nel database dell' ente che li rilascia, con una
copia elettronica e cartacea per il cittadino.
Sarà prevista, per chi la desiderasse, una EN-TotalCard nella quale potranno
essere accumulati tutti i dati del richiedente, da quelli anagrafici, al curriculum di
studi e lavorativo, alle cartelle mediche, etc. Il contenuto della EN-TotalCard potrà
generare, su richiesta, un SY-Master, cioè un booklet informativo elettronico o
cartaceo in cui siano presenti tutti i dati contenuti nella EN-TotalCard ma finalizzato
all' identificazione globale del cittadino al di fuori del sistema cittadino smart.
EN-Health
Ogni cittadino avrà assegnato un medico di base zonale in base alla residenza o al
reale domicilio; tutti i suoi dati medici saranno conservati in formato elettronico con
backup cartaceo presso lo studio del medico e sincronizzati ad ogni visita o intervento
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Smartya – Un modello per la Smart City
in maniera bidirezionale con la versione elettronica presente nel database dell' ente
che si occupa della sanità. Saranno messe a disposizione dei cittadini tecnologie
rivolte al controllo e alla salvaguardia della salute, quali per esempio apparecchiature
che monitorizzino le principali funzioni vitali (questi chip potranno essere cutanei,
sottocutanei, o indossabili per esempio sotto forma di bracciali o fasce come quelli
illustrati di seguito) o apparecchiature capaci di somministrare medicinali in maniera
automatizzata e controllata.
I dati medici del cittadino saranno conservati in una EN-HealthCard personale
priva di scadenza che il cittadino dovrà far aggiornare ad ogni visita, intervento,
ricovero, e potranno essere inseriti periodicamente nella sua EN-TotalCard qualora ne
fosse provvisto.
EN-Economics
I cittadini, occupati o meno, dovranno essere obbligatoriamente intestatari di un
conto bancario ed avranno la possibilità di gestire tutte le proprie finanze online da
computer domestico, ma anche di accedervi da terminali distribuiti nelle banche e in
edifici preposti senza limiti di tempo. Il cittadino che lo richiedesse potrà avere diritto
a chiavi biometriche per garantire un alto livello di sicurezza dei propri conti; al
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Smartya – Un modello per la Smart City
conto verranno associate come minimo una normale carta di credito o di debito, una
carta prelievo istantaneo, e una carta a tetto massimo di copertura del tipo
ricaricabile.
Tutte le transazioni saranno registrate e salvate in un database centrale della
banca o dell' ente finanziario, il cliente potrà in ogni modo richiedere una copia
elettronica consultabile direttamente dal proprio software di gestione.
EN-Tourism
Il turismo avrà un ruolo importante nella SmartLife della città: ogni sito di
interesse turistico avrà una riproduzione panoramica virtuale navigabile nello stile
'virtual museum' simile a quello proposto in immagine, consultabile online (tramite
connessione internet) e offline (esisteranno in particolari zone della città dei cabinets
di accesso ai contenuti turistici).
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Smartya – Un modello per la Smart City
Nelle zone individuate di maggior transito per i turisti (stazioni di treni, autobus,
municipio) verranno messi a disposizione dei cabinet di consultazione delle tappe
turistiche. Il cittadino, residente o meno, potrà richiedere in qualsiasi momento un
record delle proprie visite turistiche; tale documento genererà un numero di crediti
cultura nel caso di studenti, o di cittadini occupati nel settore. Gli ingressi alle zone
turistiche di interesse culturale (e quindi non solo a scopo o carattere intrattenitivo)
dovranno essere tutti garantiti dietro pagamento di una somma minima secondo
formule 'ad accesso' o flat 'a periodo' (es: bimestrale, annuale, lifetime).
EN-Education
Compatibilmente con la normativa vigente, il cittadino verrà messo nella
condizione di poter usufruire di programmi scolastici sperimentali nei quali le materie
di cultura minima saranno rese obbligatorie e affiancate da materie scelte dallo
studente in base alle proprie preferenze. Il sistema di istruzione sarà componibile a
'box' di materie e ogni materia del box avrà un determinato peso in crediti all' interno
del processo di istruzione dello studente. Tutti i box tecnici e professionali
prevederanno a fine anno degli esami di teoria e pratica della materia principale
costituente il box, e dei test periodici valutativi nel corso dell' anno riguardanti tutte
le materie del box. Verranno definiti un numero minimo e massimo di materie, ma
verrà eliminato il limite minimo di anni, conservando invece il numero massimo:
ogni studente potrà gestire i suoi box in base alle proprie capacità con l' obbiettivo
comunque di terminare il numero minimo di materie entro il numero massimo di anni
stabiliti, pena il mancato ricevimento del titolo o dell' attestato previsti alla fine del
percorso. Dal punto di vista delle strutture di istruzione, sarà eliminata la
suddivisione scolastica: esisterà un unico genere di scuola ove sarà possibile
somministrare le varie materie a seconda dei box scelti; si dovrà inoltre evitare che
materie componenti lo stesso box formativo siano insegnate in filiali o succursali
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Smartya – Un modello per la Smart City
geograficamente distanti.
Lo scolaro potrà decidere in qualsiasi momento di avvalersi del normale
materiale cartaceo o di quello elettronico; la struttura scolastica metterà a
disposizione biblioteche organizzate per 'percorsi di istruzione' che rispecchino la
struttura dei box.
Le lezioni potranno avvenire sia in sede scolastica che in teleconferenza, ad ogni
modo ogni lezione di ogni materia verrà registrata e resa disponibile agli studenti in
appositi spazi online ed offline; gli alunni potranno 'acquistarne' una copia a un
prezzo minimo.
AREA AMBIENTE
L' area ambiente é come la Living un' area a forte interazione, ma sopratutto é un'
area ad alta integrazione che si interfaccia specialmente con l' area Urbanistica ed
Edilizia; consta di quattro punti dei quali il principale é EN-Wastes, dal quale poi
scaturiscono e al quale sono collegati i tre punti relativi ad aria, acque, e suolo,
poiché i rifiuti hanno effetto su tutti e tre gli elementi ambientali.
EN-Wastes
L' ottica riguardante i rifiuti nella smart city sarà basata su un modello pratico che
consta di tre principi: a) riduzione della produzione dei rifiuti; b) recupero termico ed
energetico dai rifiuti facilmente separabili con conseguente distruzione termica di
tutto ciò che causi dispendio di denaro e di risorse per un eventuale recupero; c)
riutilizzo sotto varie forme dei residui del trattamento termico di distruzione.
Il punto a) verrà realizzato obbligando (e non incentivando) i produttori a
distribuire beni con la minore quantità possibile di imballaggi e di parti non
essenziali. Allo stesso tempo i commercianti dovranno svolgere la loro attività in
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Smartya – Un modello per la Smart City
maniera da utilizzare il minor numero di involucri, dunque predisponendo quando
possibile la vendita 'a vista' di prodotti privi di imballaggio. Il punto b) verrà
realizzato a valle della raccolta e stoccaggio dei rifiuti cittadini, di qualunque genere
essi siano (solidi urbani, pericolosi, ospedalieri, scarti di macellazione, etc.) tramite l'
implementazione di tecnologie di incenerimento dell' ultima generazione, di pirolisi
catalitica, e/o di torcia al plasma. Potranno essere previste strutture di multi
trattamento che uniscano meccanico e biologico al trattamento termico, che dovrà
comunque esser il metodo principale finalizzato alla riduzione di volume e peso dei
rifiuti e al recupero di energia dagli stessi. Questi impianti dovranno essere collocati
rispettando una distanza minima dalla città, in zona periferica, e possibilmente
sopraelevata, lontana da bacini idrici e da campi coltivati; dovranno essere dotati di
sistemi di depurazione di aria e acqua o dovranno garantire questa depurazione
tramite coinvolgimento di strutture dedicate nelle vicinanze. Saranno proibiti il
trattamento e la depurazione in strutture oltre una certa distanza, ma sarà permesso
che più entità residenziali simili a Smartya usufruiscano degli stessi impianti.
Il costo di raccolta sarà a carico della municipalità, il costo di stoccaggio e
separazione dei rifiuti (da effettuare in stabilimento, non in fase di raccolta) saranno a
carico della struttura di trattamento, la quale potrà rifarsi delle spese avendo diritto
alle quote derivanti dalla vendita dei prodotti recuperati. L' energia generata dal
trattamento dei rifiuti sarà ripartita equamente tra municipalità coinvolte e struttura di
produzione, al netto della quota energetica necessaria per il mantenimento in funzione
degli impianti di trattamento. Ai cittadini sarà richiesta una minima partecipazione
economica sotto forma di tassa municipale, che non tenga conto delle spese interne
dell' amministrazione.
Il punto c) sarà realizzato in concorso con aziende produttive che possano trarre
vantaggio dai residui di trattamento. Per esempio aziende che producono asfalti a
scopo stradale o isolante beneficeranno dei residui del trattamento di pneumatici o di
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Smartya – Un modello per la Smart City
altre plastiche; aziende coinvolte nell' edilizia abitativa potranno usufruire dei
prodotti di scarto della distruzione tramite pirolisi o torcia al plasma, adattissimi ad
essere utilizzati in edilizia. Il ritiro dei rifiuti verrà effettuato su base giornaliera ad
orari favorevoli alla situazione di traffico delle aree urbane coinvolte; i rifiuti
verranno raccolti in contenitori di due tipi: uno dedicato al materiale organico di
qualunque provenienza (alimentare, scarti di giardino, carta e cartone), uno dedicato a
tutti gli altri generi di materiali (metalli, vetro, plastiche, residui di edilizia,
contenitori di olio o altre sostanze fluide). La raccolta potrà essere condotta tramite
due metodi: il più semplice, superficiale, prevede la normale dislocazione nelle strade
e nei cortili di secchi di adeguata capienza; un altro sistema, più complesso ma con
notevoli vantaggi, prevede un sistema sotterraneo di raccolta pneumatica. Tale
sistema, che possiamo vedere rappresentato nel modello 3D qui sotto, contribuisce
notevolmente al decoro cittadino e allo stesso tempo mantiene migliore la qualità dell'
aria, non essendoci cassoni contenenti rifiuti per le strade. Il vantaggio migliore
sarebbe sicuramente l' alleggerimento del traffico non essendoci più camion dedicati
alla raccolta nelle strade.
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Smartya – Un modello per la Smart City
Ai cittadini verrà data la possibilità dell' auto smaltimento o del riutilizzo di
materiale derivante dai rifiuti, (es: utilizzo dei residui di potatura a scopo edilizio o
come concime) previo controllo della fattibilità da parte di un ufficio competente.
EN-Air
La cura dell' aria sarà perseguita sia con mezzi tecnologici sia con politiche di
controllo delle attività che possano generare inquinamento. Alcuni mezzi tecnologici
(sensori di misurazione per le componenti ritenute dannose) saranno coinvolti in
uscita di tutte le canne fumarie di sistemi di riscaldamento cittadino a combustione e
in quelle di tutte le realtà industriali. I sensori dovranno essere collegati a un sistema
automatizzato di monitoraggio che registri lo storico e stabilisca soglie multiple di
allarme; la manutenzione dei sistemi coinvolti é responsabilità del cittadino il quale
sarà obbligato dalla municipalità ad avere un documento abitativo che attesti la
regolare manutenzione. Questo EN-HouseHold conterrà l' elenco di tutti i lavori di
manutenzione della casa e sarà ad essa legato, anche qualora l' immobile venga
venduto. Si potrà prevedere, nei casi particolarmente sensibili, la possibilità che i
sensori comunichino direttamente con la struttura municipale che si occupa delle
problematiche ambientali, la quale potrò intervenire tempestivamente con controlli e
azioni ritenute necessarie. Altri mezzi tecnologici potranno essere utilizzati negli
spazi aperti ad alto traffico e in sinergia con l' area Urbanistica per minimizzare lo
smog. Tali sistemi verranno descritti nella sezione Urbanistica ed Edilizia nel capitolo
relativo a EN-Streets.
EN-Waters
La city sarà molto sensibile alla qualità e alla disponibilità delle acque. Questo
punto di Ambiente é considerato in forte correlazione con l' aspetto EN-Underground
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Smartya – Un modello per la Smart City
dell' area Urbanistica ed Edilizia. Le acque saranno monitorate in relazione alla
qualità e alla quantità, sia procedendo ad analisi del suolo circostante le falde per
verificare la presenza di particolari inquinanti (zolfo, arsenico, nitriti, etc) per
esempio a causa di cave, sia verificando periodicamente che tutte le acque reflue
cittadine e le acque di processo delle realtà industriali siano accuratamente depurate.
La city avrà due circuiti distinti di fornitura idrica per la popolazione: uno ad uso
umano ma non potabile, e uno ad uso potabile. I due circuiti dovranno essere
indipendenti ma costruiti in maniera tale da poter essere sezionati e messi in
comunicazione soltanto in particolari condizioni di emergenza. Sarà previsto anche
un terzo sistema idrico inaccessibile ai cittadini e finalizzato al solo utilizzo come
antincendio. Il cittadino usufruirà dei servizi idrici dietro pagamento di una quota
calcolata sull' effettivo utilizzo: sensori di pressione e di flusso verranno installati in
ingresso di ogni unità abitativa su ambo i circuiti, e la tariffazione sarà diversa a
seconda del circuito.
EN-Soil
Il suolo entro e al di fuori della realtà cittadina sarà gestito in regime di rispetto
del verde, prevedendo sempre un corretto bilanciamento tra edificato e naturale.
Saranno incentivate la realizzazione di unità abitative con giardino e la diffusione di
politiche di cura del terreno e suo sfruttamento a scopo coltivativo. Verrà realizzata
una mappa della 'qualità del suolo' che illustri composizione chimica, stabilità
geologica, e disposizione delle falde di tutto il territorio, realizzando
contemporaneamente un inventario delle zone ricche di elementi e composti
sfruttabili. Verranno catalogate tutte le cave naturali, le grotte, e verranno identificate
le zone più sensibili geologicamente, ove verranno impiegati strumenti di controllo
per la sicurezza. Grazie a questa mappatura si provvederà ad individuare le possibili
soluzioni, tecnologiche e non, alle problematiche geologiche eventualmente
coinvolte.
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Smartya – Un modello per la Smart City
EN-Energy
Il sistema energetico verrà gestito tramite SmartGrid, dotato di una serie di
sensori di rilevamento dati, e costituito in base al principio dei 'nodi energetici', cioè
particolari punti di immissione dell' energia proveniente dalle varie fonti. Gli impianti
di produzione energetica potranno essere collocati sia entro sia fuori dalla city (si
prenda a riferimento l' immagine proposta qui di seguito), potranno essere utilizzati
terreni e volte di proprietà dei cittadini qualora ne facessero richiesta o dessero la
disponibilità, ottenendo così facilitazioni sul costo della fornitura.
I cittadini che installassero nella loro abitazione sistemi di produzione energetica
potranno immetterla in rete o utilizzarla per auto alimentare il proprio impianto
elettrico. Le centrali elettriche Smart avranno sempre sotto controllo la situazione di
domanda/offerta energetica nelle varie ore della città, e dovranno essere capaci di
richiamare dalle varie fonti le quantità necessarie al momento necessario; a tale scopo
saranno preferite in maggiore quota di fornitura le fonti che possano garantire
continuità e stabilità energetica.
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Smartya – Un modello per la Smart City
AREA MOBILITA'
La mobilità di Smartya ha come principio fondante l' abbattimento dell'
inquinamento atmosferico e acustico, e tale principio viene implementato
principalmente tramite una corretta progettazione delle strade e l' utilizzo di
tecnologie che abbattano lo smog, che vedremo esposte nell' area Urbanistica ed
Edilizia. Ma sono possibili anche molte azioni sulla mobilità urbana ed extraurbana,
pubblica e privata, che adesso esamineremo.
EN-CommercialTransport
Il trasporto commerciale nella breve distanza avverrà esclusivamente su
automezzi alimentati ad energia elettrica, a gas o a biodiesel, specialmente se
coinvolge le zone più trafficate e le ore di punta. Le aziende che si occupano del
trasporto commerciale sia esso industriale o per esercenti dovranno limitare l' utilizzo
di mezzi a grossa capienza e di maggior tonnellaggio e favorire l' utilizzo di più
mezzi di stazza ridotta; dovranno inoltre ottimizzare gli orari di consegna cercando
per quanto possibile di non farli coincidere con gli orari di maggior traffico. Il
trasporto commerciale sulla lunga distanza avverrà finchè possibile su rotaia fino alla
stazione ferroviaria più vicina al punto di consegna; da li successivamente si ricorrerà
al gommato alimentato ad energia elettrica, gas o biodiesel. A tal scopo i trasportatori
avranno speciali convenzioni con gli impianti di produzione di questo genere di
carburante, in particolar modo quello ottenuto come prodotto secondario dello
smaltimento di rifiuti.
EN-PubblicTransport
Il trasporto pubblico nell' area cittadina avverrà tramite due modalità: a) autobus
alimentati elettricamente o a gas; b) un sistema ferroviario del tipo MagLev
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Smartya – Un modello per la Smart City
(levitazione magnetica, nella foto).
Per quanto riguarda il trasporto gommato, verrà preferito l' utilizzo di autobus di
lunghezza medio piccola a due piani, piuttosto che di autobus più lunghi a un solo
piano. Il trasporto pubblico si potrà avvalere di facilitazioni sul prezzo del carburante
o dell' elettricità utilizzati per la trazione. Tutti i mezzi pubblici saranno dotati di
sistema di condizionamento, GPS real time, e sistema di comunicazione capace di
ricevere e trasmettere informazioni sul traffico e sui percorsi. Per le zone periferiche,
ove spesso si ha un bacino di utenza ridotto che si dimostra spesso gravoso sul
sistema di trasporto pubblico classico, saranno garantite un minimo di corse sia
ferroviarie (ove presente una stazione) sia gommate alle quali sarà affiancato un
sistema di trasporto su pulmini 'a richiesta'. Sarà predisposta quindi in ogni zona
periferica una stazione di trasporto pubblico a gestione municipale o privata dotata di
un numero minimo di mezzi di trasporto (autovetture o mini autobus) che
interverranno a richiesta dei cittadini, i quali pagheranno per questo servizio una
quota relativa al solo costo del trasporto (non verrà conteggiata quindi la 'chiamata').
Il concetto di 'periferia' comunque nella smart city sarà molto diverso da quello
classico, in quanto la city sarà progettata (come vedremo nell' area Urbanistica ed
Edilizia) per essere modulare e regolare.
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Smartya – Un modello per la Smart City
EN-PrivateTransport
Nel trasporto privato il cittadino avrà una vasta scelta: sarà incentivato l' utilizzo
di vetture a gas, diesel o biodiesel, ma sarà lasciata al cittadino piena scelta di
utilizzare la trazione a benzina senza per questo dover essere penalizzato. I venditori
di automobili per uso privato, dal canto loro, saranno obbligati a far applicare alle
vetture (da officine specializzate) in vendita tutte le dotazioni ritenute migliorative
per la qualità delle emissioni. Sarà incentivato per le autovetture l' utilizzo di sensori
di parcheggio e di prossimità, tutte le autovetture e i mezzi si trasporto privato a
scopo commerciale potranno essere dotate di sistema GPS from-to, capace di ricevere
e trasmettere informazioni sulla posizione; questo per due scopi principali: a) rendere
più affidabili le informazioni su eventuali ingorghi; b) costituire una rete di
informazione per la veloce individuazione di ogni vettura in casi di emergenza o di
furto. I cittadini, siano privati o aziende, che decideranno di usufruire di questo
sistema e partecipare alla formazione della rete informativa di sicurezza, avranno
facilitazioni sulla tariffa assicurativa obbligatoria. Dal punto di vista delle
autorizzazioni, anche le biciclette saranno dotate di targa di riconoscimento, e
potranno essere utilizzate solo dopo il conseguimento di un patentino, eventualmente
in formato elettronico ed associato alle altre patenti conseguite. Le scuole del grado
elementare o medio inferiore organizzeranno corsi obbligatori di codice stradale e gli
alunni potranno ricevere il patentino successivamente al superamento di un esame
teorico-pratico. Nella gerarchia di percorrenza delle strade, si darà la precedenza
sempre e comunque ai mezzi di trasporto pubblico, successivamente in ordine alle
autovetture, alle motociclette, e infine alle biciclette.
EN-EmergencyTransport
Un concetto importante dell' area Mobilità di Smartya sarà l'
EmergencyTransport, il trasporto di emergenza: le maggiori strade saranno dotate di
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Smartya – Un modello per la Smart City
corsia d' emergenza dedicata alle autoambulanze e ai mezzi di soccorso quali quelli
dei Vigili del Fuoco o di Soccorso Stradale. I mezzi di emergenza saranno dotati di
telecomando a distanza capace di agire su tutti i semafori, avranno la precedenza in
ogni strada, e saranno dotati di tutte le apparecchiature per misure biometriche e per il
mantenimento in vita. Ogni struttura ospedaliera sarà dotata di un eliporto per i casi
di estrema necessità. Eliporti di superficie medio-piccola saranno previsti anche nella
city in modo che gli elicotteri possano arrivare in diverse zone di intervento.
AREA URBANISTICA ED EDILIZIA
E' il cuore della progettazione e del funzionamento di Smartya, e costituisce la
sezione più importante e più lunga di questo documento, in quanto stabilisce non solo
le regole di progettazione e funzionamento della city, ma anche la filosofia con la
quale la city é organizzata.
EN-Streets
Le strade di Smartya verranno progettate e realizzate tenendo in mente due
concetti fondamentali:
a) la strada é il cuore della vita della città, e come tale deve essere funzionale e
affidabile;
b) le strade dovranno essere luogo dedicato a tutti i cittadini, quindi devono
garantire lo spazio necessario a tutti.
Bisognerà dunque dimenticarsi vicoli e stradine anguste, vicoli ciechi, strade
prive di marciapiede e di corsia di sosta o di parcheggio; a seconda del fatto che si
tratti di strade principali o secondarie si avranno tre o due corsie per i veicoli e una
corsia di sosta o di parcheggio per ogni senso di marcia, le carreggiate saranno
separate da attraversamenti ad aiuola che potranno essere dotati di passaggio
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Smartya – Un modello per la Smart City
pedonale e di apparecchiature dedicate alla pulizia dell' aria (come illustreremo più
avanti). Un esempio semplificato di strada secondaria ideale é mostrato nella
prossima figura.
dove con A sono indicati i marciapiedi, con B le aree aiuola, e con C le bande di
segnaletica orizzontale (stop / dare precedenza). I sensi unici dovranno essere
minimizzati, ed utilizzati solo facendo in modo che ogni senso unico abbia il più
vicino possibile una strada parallela a senso di percorrenza inverso. Queste aree
aiuola conterranno inoltre la segnaletica verticale, che sarà replicata nei marciapiedi
attigui alle corsie di emergenza e/o parcheggio, e particolari lampioni intelligenti a
LED, anche essi replicati in maniera simmetrica nei marciapiedi. Questi particolari
lampioni saranno del tipo multifunzione (ad esempio del tipo Minos, capace di
regolare la luminosità del LED in base alle condizioni di luce naturale, di capire se si
avvicina un' auto, una moto o una bici, capace di spegnere la luce qualora non
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Smartya – Un modello per la Smart City
transitassero vetture, e dotato di stazione wi-fi e di videosorveglianza) e potranno
essere dotati, nella colonnina verticale, di un sistema di mini-pale eoliche verticali
simili al tipo prodotto da Cleantec Wind, capaci di cogliere lo spostamento d' aria
causato dalle vetture producendo energia (che sarà immagazzinata o immessa in rete)
e allo stesso tempo favorendo l' areazione della strada aiutando a ridurre lo smog
causato dalle vetture. Una semplice rappresentazione dell' utilizzo di lampioni
intelligenti calati nel contesto delle aree aiuola é la seguente immagine:
Tutte le pavimentazioni stradali saranno composte da bitume ottenuto utilizzando
residui dello smaltimento dei pneumatici, in modo da garantire maggiore aderenza e
resistenza; potranno essere utilizzati (e ne sarà di fatto incentivato l' uso) i materiali
vetrosi risultanti dai procedimenti di smaltimento rifiuti tramite torcia al plasma.
La pavimentazione stradale delle zone ad alto traffico sarà ricoperta di un film di
Biossido di Titanio che garantisce una funzione 'mangia NOx' per ridurre l' impatto
ambientale dovuto agli scarichi delle vetture. Alternativamente si può ipotizzare l'
utilizzo di strade plastiche come quelle prodotte da KWS Infra, modulari, ad alta
resistenza meccanica e termica, e dotate di ampio spazio interno per cablature e
tubazioni. Il concetto di strada plastica é mostrato nella seguente immagine.
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Smartya – Un modello per la Smart City
I marciapiedi dovranno essere larghi, funzionali, sopraelevati di almeno 15 cm
rispetto alla pavimentazione stradale, e dotati nel passo verticale di bocche di scarico
per l' acqua piovana. I potranno sperimentare soluzioni tecnologiche che coinvolgano
i marciapiedi, come quelle di Viha Concept per la produzione di energia da
calpestamento.
Nei marciapiedi saranno disposte aree di parcheggio per biciclette, contenitori
per i rifiuti e per le cicche di sigarette, apparecchiature per il monitoraggio della
qualità dell' aria e per la sua depurazione (ad esempio del tipo PAU del Progetto
Tierra Nuestra, illustrato nella foto qui sotto), centraline di ricarica per le auto
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Smartya – Un modello per la Smart City
elettriche da utilizzare in caso di necessità, e sistemi di interfono o telefonia di
emergenza per segnalare alle autorità guasti, ingorghi, etc.
Avendo nominato le bocchette di scarico vale la pena soffermarsi sulla filosofia
di drenaggio dell' acqua piovana: le pavimentazioni stradali saranno tutte leggermente
convesse per facilitare il dreno dell' acqua verso il bordo strada (marciapiedi e aree
aiuole) ove saranno drenate tramite le bocchette di scarico le quali saranno disposte
tra di loro a distanza tale da garantire il corretto deflusso ed evitare l' accumulo di
pozzanghere. A tale scopo, in strade che per la loro naturale pendenza dovessero
creare delle conche, la distanza tra le bocche di scarico verrà diminuita e l' ampiezza
delle singole bocchette sarà aumentata. Bocche di scarico, anche decorative, potranno
essere previste anche al centro della carreggiata o sulla superficie dei marciapiedi,
preferibilmente nel bordo di limite strada.
Per quanto riguarda l' utilizzo delle strade da parte dei pedoni, sarà da preferire l'
attraversamento sotto o sopra elevato, specialmente nelle strade a maggiore intensità
di traffico; qualora si utilizzassero attraversamenti stradali a raso questi dovranno
essere posti davanti al punto di stop delle vetture, e se disposti lungo la via andranno
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Smartya – Un modello per la Smart City
tenuti lontani dalle curve.
Particolare attenzione dovrà essere dedicata alle aree parcheggio a bordo strada,
ove presenti: in ogni zona parcheggio dovrà essere presente una quota minima non
inferiore al 20% del totale di parcheggi dedicata ai disabili, questi dovranno essere
disposti nella fila distanziati l’ uno dall’ altro per essere equamente distribuiti,
dovranno avere larghezza maggiore di almeno il 25% rispetto a quella utile per il
veicolo, in modo da facilitare l’ ingresso di carrozzine o dispositivi di assistenza
personale. I parcheggi per disabili saranno dotati di un palo con LED (simile per
esempio ai tipi raffigurati qui sotto, modello Hudson Trio Outdoor e Seine Trio
Outdoor) il quale sarà munito di sensore di prossimità a basso raggio (direzionato
solo in avanti e di 1, 5 – max 2 metri in modo da non interferire con i parcheggi
vicini) che raccolga il segnale proveniente dal tagliando disabili semi-elettronico
collocato nell’ auto. Questo sistema permetterà al palo di emettere un allarme visivo –
acustico nel caso il parcheggio venga occupato da un’ auto sprovvista dell’ apposito
tagliando disabili). Il permesso disabili sarà un EN-Document contenente un codice
personalizzato registrato su banda magnetica da tenere sempre nell' auto e rilevabile
dal palo segnaposto.
La city sarà dotata di numerose aree parcheggio realizzate sotto forma di piazze
di sosta, il cui accesso potrà avvenire liberamente o dietro pagamento. Dovranno
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Smartya – Un modello per la Smart City
essere dotate di parchimetro e sensori di sosta collegati a un sistema di calcolo e
segnalazione dei posti liberi; tramite apposite applicazioni scaricabili su computer e
smartphone il cittadino sarà informato in tempo reale della disponibilità di
parcheggio. Al cittadino potrà anche essere permesso di comprare o affittare
parcheggi nelle varie zone della city in modo da avere garantito, per esempio, un
posto di sosta in prossimità delle zone più frequentate (es: sede di lavoro, casa, etc).
EN-Underground
Abbiamo già accennato alla struttura sotterranea di Smartya nelle Premesse di
Infrastruttura, la parte sotterranea dovrà essere progettata e realizzata in maniera tale
da minimizzare gli interventi di manutenzione e allo stesso tempo in maniera da
garantire l' efficienza anche in caso di espansione della city. Le tubature dell' acqua
dovranno essere di lega immune alla corrosione, e saranno dotate di sensori per
perdita di pressione. La rete di sensori sarà realizzata cercando di realizzare una
magliatura ridotta, in modo da poter intervenire localmente con il massimo della
precisione. Allo scopo, saranno realizzati metodi di intervento automatizzati (es,
tramite robot operativi capaci di saldare, tagliare, etc.) e saranno predisposti in zone
inaccessibili alla cittadinanza degli ingressi al sistema sotterraneo per gli addetti ai
lavori, oltre ai normali tombini stradali. Come già illustrato, le condutture idriche si
divideranno in 3 circuiti: acqua ad uso umano, acqua potabile, acqua antincendio / di
sicurezza; le tubature saranno ridondanti, cioè si preferirà l' utilizzo di collettori
paralleli e comunicanti per ogni circuito anzi che un unico collettore di dimensioni
maggiori. I due circuiti di acqua ad uso umano e acqua potabile saranno normalmente
separati, e potranno essere bilanciati solo in casi di estrema necessità. In prossimità di
ogni isolato sarà staccato dai collettori principali un sub collettore dal quale si
innalzeranno i raisers a terra per ogni unità edilizia
Ad un livello diverso rispetto alle tubature idriche saranno collocate le tubature di
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Smartya – Un modello per la Smart City
servizi quali gas ad uso civile ed azoto ad uso sicurezza per l' inertizzazione di
ambienti a rischio esplosione; le tubature di azoto avranno dei raisers a livello terra in
prossimità di ogni unità edilizia, le tubature di azoto si eleveranno sopra terra solo in
particolari colonnine accessibili solo al personale di sicurezza.
In un' area ancora diversa saranno collocate le tubazioni contenenti i cablaggi per
il trasporto dati, per costituire la rete LAN/WAN per i vari utilizzi. Saranno realizzati
in fibra ottica o Gigabit seguendo un' ottica 'in parallelo' in maniera tale che la banda
disponibile possa essere aumentata facilmente; la trasmissione dati sarà quindi gestita
da servers che lavorano in multihoming. La precedenza per l' occupazione della
banda sarà data alla gestione dei servizi smart riservando non meno del 15% della
banda totale a tali servizi e ai vari sensori e trasmettitori necessari per le funzionalità
gestite dalla municipalità. Alternativamente si potrà optare per una soluzione che
preveda una rete dedicata a tutte le utenze Smart separata da quella fruibile dagli
utenti (residenziali e commerciali). Sarà allestita una rete di emergenza nel caso di
malfunzionamenti sulla fibra o sulla dorsale Gigabit, e si potrà, se ritenuto
conveniente, sperimentare la trasmissione dati tramite prese elettriche. Saranno
disposte colonnine di connessione Wi-Fi nelle aree principali della città quali piazze,
parchi, parcheggi, centri commerciali, le quali saranno ad accesso libero e gratuito; i
commercianti che lo desiderassero potranno fornire dietro pagamento di una quota
accesso wi-fi ai loro clienti (i quali pagheranno al fornitore una quota di utilizzo),
purchè si dotino di un sistema di logging delle connessioni e adeguata strumentazione
di sicurezza informatica. Gestori privati potranno chiedere la stesura di propri cavi
dati e di stazioni wireless e somministrare il servizio a pagamento. Per ragioni di
efficienza e di sicurezza sarà comunque prevalente la trasmissione dati via cavo.
L' impianto fognario colletterà tutte le ghiotte stradali, i tombini, e gli scarichi
degli edifici; saranno costituiti due circuiti fognari distinti: quello sanitario e quello
piovano, completamente isolati e non comunicanti fino agli ingressi delle vasche di
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Smartya – Un modello per la Smart City
trattamento. Questi circuiti saranno dimensionati opportunamente considerando le
possibilità di scalare la city, in varie zone della città saranno disposte centraline di
sollevamento che pompino sopra terra l' eventuale eccesso (per esempio in particolari
condizioni atmosferiche) in tubature terminanti in silo predisposti e ad alta capienza
collocati nella periferia. L' acqua collettata in questi silo potrà successivamente
(previo controllo della qualità) essere riutilizzata sia a scopo irrigazione che rivenduta
ad aziende o singoli. Tutte le zone che utilizzino acqua a scopo decorativo o
funzionale (parchi con laghetti o rigagnoli, fontane e fontanelle) dovranno essere
dotate di impianto di ricircolo con un sistema di grigliatura; le fontanelle stradali e
nei parchi saranno anch' esse di sue tipi distinti identificabili da colori diversi: uno
che contrassegna l' uso umano non potabile, e uno che contrassegna l' acqua potabile.
In un altro circuito interrato correranno tutti i cablaggi elettrici e telefonici ad uso
privato e non; in ogni isolato verrà innalzata una struttura di smistamento per i
cablaggi destinati ad entrare negli edifici; le centraline telefoniche, che potranno
essere utilizzate anche per il trasferimento dati tramite xDSL, saranno distanziate tra
di loro in maniera tale che non causino eccessiva perdita di banda a causa della
degradazione del segnale.
Nel caso si debba disporre di un sistema di raccolta rifiuti sotterraneo, come
ipotizzato nella sezione EN-Wastes, questo deve essere progettato in maniera da poter
essere modularizzato, garantendo il maggior numero di stoccaggi sotto o sopra terra
sia entro che fuori dai singoli 'moduli' di Smartya.
EN-Buildings
Eccoci arrivati ai criteri riguardanti la progettazione e realizzazione delle unità
edilizie, siano esse fabbriche, locali commerciali o professionali, o strutture ad uso
abitativo. Le parole chiave per questa fase saranno 'funzionalità' e 'fantasia'. Sarà data
molta importanza alla forma degli edifici, ed altrettanta importanza alle loro
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Smartya – Un modello per la Smart City
dimensioni e dotazioni.
In linea generale l' edilizia di Smartya sarà curata tutta con materiali ad alta
resistenza, le costruzioni dovranno essere tutte antisismiche, dotate di intercapedine
minima di 1.5 metri ove verranno fatte passare tutte le condotte servizi e i cablaggi,
avranno un numero massimo di tre piani, e saranno estese in orizzontale anzi che in
verticale. La forma potrà essere variabile, purchè aperta; saranno quindi evitate
strutture circolari ma permesse configurazioni ad arco, gli edifici potranno essere
cubici, a stella, parallelepipeidali coricati e, qualora si optasse per soluzioni con basi
asimmetriche, ci si assicurerà che la base superiore (tetto) sia minore di quella
inferiore (poggio stradale).
Le pareti saranno tutte costruite con materiali che assicurino l' attenuazione delle
vibrazioni, i punti sensibili e le sezioni portanti saranno rinforzati con materiale ad
altissima resistenza quale quello derivante dal trattamento dei rifiuti tramite arco di
plasma; le pareti interne saranno completamente ignifughe. Qualora siano necessari
ascensori, questi dovranno essere esterni alla struttura in maniera tale da essere
facilmente accessibili in caso di soccorso, e saranno dotati di sistema di controllo
remoto.
Gli edifici nelle zone più trafficate della city dovranno avere le facciate esterne
rivestite di uno strato di materiale mangia smog, come per esempio Biossido di
Titanio, cemento antismog Tx-Active o piastrelle del tipo Prosolve370e (attualmente
utilizzato a Città del Messico, foto qui di seguito), le quali hanno anche funzione
decorativa.
Materiali per la bioedilizia quali il Natural Beton potranno essere utilizzati in
ogni zona della città al fine di garantire la riusabilità a fine vita delle componenti dei
palazzi.
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Smartya – Un modello per la Smart City
L' orientamento degli edifici sarà importante: le strutture ad uso abitativo di
struttura regolare (cubica o parallelepipeidale) saranno costruite lungo un asse Nord-
Sud e consteranno di due serie di appartamenti separati da corridoio: le living room di
questi appartamenti saranno dunque equamente distribuite lungo l' asse Est-Ovest:
sarà il cittadino, al momento dell' acquisto, a valutare la necessità di usufruire di una
residenza con living room soleggiata al mattino (rivolta ad est) o la sera (rivolta ad
ovest).
L’ edilizia di Smartya comunque incentiverà fortemente le soluzioni abitative
diverse dai palazzi, e saranno evitati i ‘multicondomini’. Sarà incoraggiato il ricorso a
case indipendenti o costruzioni bi o tri familiari, saranno incentivate la dotazione di
giardini interni o esterni alla struttura abitativa, la progettazione e costruzione di
villette, e l' installazione sui tetti di impiantistica fotovoltaica, termodinamica e mini-
47
Smartya – Un modello per la Smart City
eolica, purchè queste si dimostrino vantaggiose per il bilancio energetico dell'
edificio.
Ogni unità abitativa sarà dotata come minimo di sensori antincendio, per il
controllo luci, per il controllo della qualità dell' aria (fumi, umidità etc), e di sensori
anti effrazione del tipo 'motion capture' abilitati tramite un codice e collegati ai server
del fornitore del servizio (che dovrà essere obbligatorio) e a richiesta di una
centralina di controllo dell' unità abitativa.
Da tale centralina, attraverso l' installazione di sensori e valvole, si potranno
comandare gli impianti di illuminazione e riscaldamento. Questi sistemi di domotica
dovranno essere pensati per essere una dotazione standard dell' unità abitativa, ne
consegue che dovranno essere funzionali e poco costosi, aggiornabili, e sostituibili.
L' immagine seguente mostra una panoramica di massima di una 'smart house' e
può costituire un buon modello concettuale.
48
Smartya – Un modello per la Smart City
Verrà incentivato l' utilizzo di elettrodomestici intelligenti capaci di auto
diagnostica, possibilmente collegati con il produttore o con i manutentori; in
particolar modo le caldaie e tutti i servizi sensibili per questioni di sicurezza saranno
monitorati in maniera regolare. La regolarità di questi sistemi e della loro
manutenzione, come già detto, verrà registrata nel documento obbligatorio EN-
HouseHold.
L' illuminazione in particolare sarà gestita tramite sensori che regolino l' intensità
luminosa artificiale in base alla luce proveniente dall' esterno, e che accendano /
spengano le luci a seconda della presenza umana nelle varie stanze.
In un' ottica di risparmio sui consumi, sarà consigliato e promosso l' utilizzo di
lampade LED con sensore di presenza o movimento alimentate a batteria anzi che
dalla rete elettrica, del tipo di quelli mostrati nell' immagine seguente.
Saranno realizzati speciali edifici ad uso parcheggio nelle zone a più alto traffico
e nelle zone con particolare concentrazione di attività commerciali o professionali,
tali edifici non potranno essere interratti ma solo elevati con un massimo di tre piani.
Dovranno essere 'aperti' in modo che il vento ci si possa incanalare contribuendo così
a migliorare la qualità dell' aria compromessa dagli scarichi delle auto.
49
Smartya – Un modello per la Smart City
Verrà inoltre stabilita una quota minima di locali commerciali a piano terra per
isolato, costruiti alla base degli edifici. La destinazione dei locali sarà razionalizzata
in maniera da garantire una uniforme diffusione di tutte le attività commerciali
ritenute essenziali (ad esempio commercio alimentare, farmacie).
EN-GreenSpace
Il verde nella progettazione di Smartya assume un triplice valore: decorativo,
purificatore, e sociale; ognuno di questi valori prevarrà in un diverso tipo di utilizzo
del verde privato e pubblico. Saranno ovviamente presenti tantissime isole verdi in
marciapiedi, piazze, strade; saranno realizzati grandi spazi verdi tipo giardini o parchi
pubblici ad uso dei cittadini, ad accesso libero, e dotati di tutti i comfort per renderli
spazi sociali fruibili in qualsiasi momento della giornata.
Potranno contenere laghetti o rigagnoli artificiali (ognuno di questi realizzato con
50
Smartya – Un modello per la Smart City
un sistema di recupero e minimo filtraggio dell' acqua), saranno ben forniti di
raccoglitori per i rifiuti, saranno presenti pensiline coperte da utilizzare in caso di
pioggia, e nel terreno sarà creata una rete di raccolta dell' acqua piovana che potrà
essere utilizzata per l' irrigazione.
Come già indicato nella sezione En-Buildings, verrà incentivata l' ediliza dotata
di giardini e parchi condominiali. Verranno realizzati 'palazzi giardino' dei tipi
mostrati nelle figure seguenti, e tali strutture potranno eventualmente essere dotate di
uffici o unità abitative qualora fosse richiesto, e potranno essere adibiti anche a
parcheggi, ma la loro principale funzione sarà quella di aiutare a depurare l' aria e allo
stesso tempo decorare. Il concetto fondamentale che permea la progettazione EN-
Greenspace della city si basa sulla funzionalità e sull' estetica, implementando
soluzioni ad alto contenuto estetico e mantenendo le strutture semplici e funzionali.
Il verde potrà essere utilizzato con gli stessi scopi, seppur in maniera più
51
Smartya – Un modello per la Smart City
moderata, anche nei normali edifici abitativi, negli hotel, nei palazzi congressi, etc.,
sia in esterno che in interno, creando di fatto degli ambienti in cui il verde diventa
parte integrante della struttura donando valore aggiunto e vivibilità, oltre che decoro
estetico. Il verde di queste soluzioni sarà curato dai proprietari (nel caso di situazioni
residenziali private o condominiali) o dai titolari delle varie attività di eventuali
uffici; alternativamente si può ipotizzare che specialisti del settore possanoprendersi
cura delle varie realtà Green (abitative o meno) dietro contratto garantendo
professionalità ed alleggerendo gli oneri dei proprietari.
Soluzioni di questo tipo accresceranno notevolmente l' estetica degli edifici, e
daranno il loro contributo, seppur moderato, alla lotta all' inquinamento.
Ambienti interni con verde integrato sono mostrati nell' immagine qui di seguito.
AREA ECONOMIA ED AMMINISTRAZIONE
Smartya, con il suo alto contenuto tecnologico, necessiterà di un tipo di gestione
amministrativa ed economica intelligente, e basata sugli stessi principi di efficienza
visti finora per le altre aree. E' giunto dunque il momento di parlare dell' aspetto
52
Smartya – Un modello per la Smart City
gestionale della city dal punto di vista dell' amministrazione e non da quello del
cittadino.
EN-Banking
Gli istituti bancari o di intermediazione finanziaria saranno gestiti dall'
amministrazione della città, con compartecipazione di istituti privati i quali non
potranno comunque avere quota di maggioranza e saranno sottoposti regolarmente a
controlli che ne verifichino la solidità economica e la corretta gestione. Gli istituti
privati potranno partecipare con quote ai progetti di Smartya, ma non ne saranno
proprietari, in modo da evitare a) l' ingigantimento economico di questi istituti b)
situazioni in cui i cittadini possano trovarsi in 'debito' rispetto agli istituti. Ogni
cittadino di Smartya avrà un conto bancario, per ogni nuovo nato l' istituto bancario
cittadino creerà un novo acount bancario a costo zero ove, se vorrao, i genitori
potranno versare una quota deposito; l' intestatario ne potrà disporre a partire da una
determinata età (esempio: 14 anni). Tutti i conti bancari dovranno prevedere la tele
gestione, saranno offerti dietro pagamento di una minima quota a base annuale, e
praticheranno un interesse di debito (in caso il cittadino abbia necessità di prestiti)
non superiore di più del 2% a quello del credito (il normale interesse sul conto); gli
interessi sul conto dovranno essere mantenuti costanti per un minimo di tre anni e
non potranno essere ridotti oltre una soglia che garantisca il pagamento da parte del
cittadino dei costi annuali del conto. Gli istituti finanziari privati abilitati a concedere
prestiti alla popolazione dovranno garantire la possibilità di rateizzazione
personalizzabile senza limite minimo o massimo, e applicare un tasso di interesse sul
prestito non superiore al 10% indipendentemente dal numero di rate.
La rateizzazione dei prestiti potrà esse modificata in ogni momento a seconda
delle esigenze del richiedente e su sua richiesta, con automatico ricalcolo della durata
e della quota interessi; a chi usufruisce di questi prestiti sarà permesso in ogni
momento versare quote al di fuori della normale rateizzazione a seconda della propria
53
Smartya – Un modello per la Smart City
disponibilità economica, con conseguente ricalcolo da parte dei concedenti il prestito
della quota restituita.
EN-Documents
Abbiamo già visto il trattamento dei documenti intelligenti dal lato del cittadino,
ora dobbiamo considerarlo dal lato amministrativo: qualsiasi documento prodotto per
il cittadino dovrà essere emesso in formato elettronico e dovrà avere un simulacro
fisico. Ciò potrà avvenire utilizzando un chip applicabile, una tessera magnetica,o
qualsiasi altra forma adeguata allo scopo. Il documento minimo per ogni cittadino
sarà il SY-ID, il documento di identità essenziale dentro Smartya ma realizzato in
maniera che possa essere letto anche all' esterno della city. A questo scopo il
documento dovrà contenere i dati del cittadino sia nel formato scelto per l' anagrafe
intelligente sia nel formato di testo leggibile da qualsiasi lettore di badge; sarà
concepita, e disponibile su richiesta, la EN-TotalCard ove il cittadino potrà far
inserire tutti i suoi dati non solo identificativi. Altri documenti obbligatori saranno l'
EN-HealthCare, emesso alla nascita di ogni cittadino e ad ogni nuovo residente, e l'
EN-HouseHold per ogni proprietario di unità abitative. I documenti emessi andranno
conservati nei servers e negli uffici degli enti emananti ma con copia in un archivio
centrale; tutti i documenti emessi, di qualsiasi tipo, dovranno avere una
corrispondente versione cartacea emessa per il cittadino e una archiviata come storico
presso gli archivi centrali e degli enti competenti. Documentazione opzionale come le
patenti di guida, i certificati di abilitazione professionale, i diplomi di istruzione,
avranno un formato elettronico e un formato cartaceo; i permessi speciali come per
esempio i tagliandi di invalidità, o particolari permessi ad operare in luoghi
pericolosi, dovranno essere catalogati e gestiti tramite una rete di sensori che riesca
sempre a tracciarli. Il sistema di amministrazione metterà inoltre a disposizione degli
utenti che ne volessero usufruire un servizio di tracking GPS personale: ciò tornerà
54
Smartya – Un modello per la Smart City
particolarmente utile nei casi di persone con attività a rischio.
I documenti giudiziari saranno conservati in un archivio apposito che notificherà
in tempo reale e in maniera automatizzata ad ospedali e ai comandi di polizia le
generalità di di persone ritenute pericolose o per le quali son state emesse condanne;
tali dettagli saranno anche inseriti in uno speciale database in cui i datori di lavoro
potranno, se necessario, effettuare controlli della fedina penale dei lavoratori o
candidati tali. Sarà comunque proibito escludere un candidato per motivi giudiziari
qualora i suoi precedenti o la sua scheda giudiziaria non mostrino infrazioni o
pericolosità nell' ambito di lavoro per cui si propone.
EN-Politics
Questo punto non si occupa tanto della politica in senso stretto, quanto delle
politiche di gestione delle varie aree della città e del lato amministrativo e sociale.
Particolare interesse avranno le politiche sociali e quelle lavorative: dal lato sociale, l'
amministrazione prevederà la realizzazione di strutture per anziani e per disabili,
gestite dall' amministrazione stessa in cooperazione con le strutture sanitarie; dal lato
lavorativo, l' amministrazione incentiverà l' occupazione a tempo indeterminato ma
ad orario flessibile.
Andando nel dettaglio, le politiche sociali si concentreranno sull' evitare
situazioni di indigenza e di pericolosità, sul combattere lo stato di povertà
individuale, sul tutelare le famiglie numerose, con singolo genitore, o con unico
reddito entro una certa fascia. Ciò verrà realizzato principalmente mantenendo basse
tassazioni per le categorie più sensibili, concedendo prestiti a interesse zero, ed
elargendo nei casi più difficili dei sussidi o proponendo occupazioni a tempo
determinato. Qualora lo stato di indigenza sia causato da malattia o disabilità
invalidante a qualsiasi genere di lavoro, l' amministrazione si accollerà il
mantenimento del nucleo familiare ed elargirà un contributo mensile bastante per
55
Smartya – Un modello per la Smart City
risollevare le condizioni familiari. Qualora l' inabilità sia derivata da cause lavorative,
parte del mantenimento dell' individuo sarà responsabilità dell' azienda presso cui
questo lavorava al momento della malattia/infortunio. I casi di disagio sociale causati
da tossicodipendenza verranno trattati in strutture riabilitative chiuse in cui i pazienti
saranno isolati e disintossicati, venendo seguiti e motivati lungo un percorso che non
sia limitato nel tempo ma condizionato solo al totale recupero psico-fisico. Una
caratteristica importante delle politiche sociali di Smartya sarà l' equità abitativa: non
esisterà differenziazione di prezzo tra le varie zone della city, il costo delle abitazioni
sarà calcolato in base alle superfici e alle facilities, e non dipenderà dalla
collocazione geografica (centro, periferia) dello stabile.
Le politiche lavorative saranno concentrate sul garantire accesso a formazione e
lavoro a ogni cittadino; verrà periodicamente creata una lista di mansioni disponibili
nelle attività lavorative gestite dalla municipalità o dalle aziende da essa controllate,
tutte le aziende private saranno obbligate a pubblicare periodicamente le loro
necessità occupazionali in un database che sarà accessibile al cittadino, ed esso si
potrà candidare direttamente in maniera telematica o di persona. Ogni candidatura
dovrà essere esaminata entro una settimana fino ad avvenuta copertura della
posizione vacante, copertura che dovrà essere notificata per via telematica o a mezzo
posta a tutti i candidati. Fatti salvi i casi in cui la natura del lavoro offerto sia di per se
a tempo determinato e non continuativo (es: consulenze per particolari lavori,
realizzazione di un edificio, traduzione di una serie di documenti, etc) non saranno
ammessi contratti con durata minore di 12 mesi. Ogni esperienza lavorativa verrà
conteggiata nel SY-Curriculum di ogni lavoratore; il SY-Curriculum é un documento
molto importante perchè conterrà non solo i dati formali (data, nome dell' ente o
azienda) del lavoro svolto ma anche tutte le mansioni ricoperte e le nozioni apprese.
Nei casi di lavoratori discontinui, nei mesi che intercorrono tra un lavoro e l' altro
verrà loro ridotta la tassazione per i servizi cittadini ed esentata ogni eventuale forma
56
Smartya – Un modello per la Smart City
di tassazione sui servizi essenziali, per i quali pagheranno solo l' effettivo consumo.
Le retribuzioni contrattuali saranno calcolate per ogni mansione in base al valore
netto ritenuto minimo adeguato al costo della vita della city, al quale sarà applicata la
tassazione; sarà così il netto a costituire il vero stipendio e non il lordo. Ogni azienda
verserà all' amministrazione, per ogni lavoratore e per tutta la durata del contratto di
lavoro, una quota contributiva a scopo assicurativo e pensionistico pari a metà della
retribuzione mensile, e verserà in uno speciale conto bloccato una mensilità ogni
anno che il dipendente potrà ricevere a fine del rapporto di lavoro. Il dipendente avrà
diritto a riscuotere il suo TFR interamente o in maniera frazionata, o addirittura di
versarne una parte nel conto assicurativo che verrà utilizzato per la sua pensione.
Personaggi pubblici, manager aziendali, e cittadini ai quali viene riconosciuto
notevole peso societario, non potranno ricoprire cariche politiche nell'
amministrazione della city; pregiudicati o indagati non potranno ricoprire cariche
amministrative nell' ambito che concerne le loro indagini o condanne, ma non
potranno essere esclusi dalla vita politica della city. Ogni posizione amministrativa
potrà essere ricoperta solo per nomina attinente al campo di studi o di lavoro del
candidato, e chi non ha istruzione specifica o esperienza lavorativa attinente non
potrà ricoprire ruoli decisionali nella carica amministrativa se non dopo almeno due
anni come assistente di qualcuno che già ricopre la carica. Tale periodo di formazione
dovrà poi essere attestato tramite un esame che mostri l' idoneità del tirocinante a
ricoprire indipendentemente la carica per cui ha ricevuto formazione.
EN-Education
La sezione Education si occupa in realtà sia di istruzione scolastica (in ogni
grado), di ricerca e di informazione. La ricerca verrà finanziata tramite fondi costituiti
dall' amministrazione ai quali saranno dirottati eventuali fondi derivanti da entità
amministrative gerarchicamente superiori ed eventuali fondi privati. La scuola sarà
57
Smartya – Un modello per la Smart City
esclusivamente a gestione pubblica, qualora i fondi garantiti dalle entità
amministrative di livello superiore non dovessero bastare l' amministrazione della
city avrà facoltà di istituire un autofinanziamento a carico delle famiglie stabilendo
una retta minima. Gruppi privati potranno comunque istituire scuole di formazione
addizionale purchè rilascino un EN-Diploma per ogni materia seguita. L' istruzione
primaria (elementare e media inferiore) avverrà in scuole che introducano l' alunno
sia a materie umanistiche che a materie scientifiche, mentre nelle scuole secondarie
(media secondaria e università) l' istruzione avverrà in strutture ove siano raccolte
tutte le docenze con il già descritto sistema a box. Nessun docente potrà ricoprire più
di una cattedra, i docenti saranno sottoposti a continuo aggiornamento nella loro
materia, condizione essenziale per il mantenimento della cattedra. Le materie a
carattere scientifico dovranno essere insegnate tenendo conto della possibilità di far
partecipare l' alunno a stage formativi in enti o imprese del settore, tali stages
formativi verranno inseriti nel SY-Curriculum dello studente con la descrizione delle
mansioni svolte. Tutte le iscrizioni delle scuole secondarie e degli enti di formazione
aggiuntiva dovranno prevedere l' apertura di una 'zona virtuale' ove lo studente possa
collegarsi a seguire le lezioni, le quali saranno tutte registrate e catalogate; la
frequenza fisica della lezione infatti non sarà obbligatoria se non nelle ore di
laboratorio o esercitazione pratica, ma sarà obbligatoria quanto meno la presenza
virtuale verificata tramite controllo sul login dello studente.
Saranno istituite biblioteche con materiale sia cartaceo che elettronico, con
stazioni collegate in rete e con appositi cabinets in realtà virtuale; l' accesso alle
biblioteche sarà libero e gratuito, qualora i visitatori volessero una copia di qualche
documento, cartaceo o elettronico, potranno averla dietro pagamento di una somma
che andrà a finanziare il mantenimento della struttura. Le copie ottenute tramite
biblioteca avranno apposta una specifica impronta cartacea ed elettronica in modo da
identificare il materiale come privo di diritti di autore. I documenti elettronici
58
Smartya – Un modello per la Smart City
rilasciati dalla biblioteca saranno prodotti in maniera da non poter essere copiati né
stampati.
L' informazione sarà gestita dai magazine e dalle TV e radio amministrative, le
quali dovranno offrire semplice informazione e non opinione. Gli istituti privati, le
scuole, le università, e le aziende potranno produrre i loro giornali (cartacei o virtuali)
specialistici di informazione per il settore coinvolto. Saranno autorizzate trasmissioni
opinionistiche ma al di fuori del contesto informativo; privati o gruppi di privati
potranno liberamente costituire a proprie spese le loro TV o radio in rete, previa
registrazione in un apposito registro, e potranno se necessario offrire il servizio a
pagamento o finanziandosi con spot pubblicitari, che non dovranno comunque
superare un totale del 10% della durata della trasmissione in cui vengono inseriti;
potranno inoltre dedicarsi all' editoria privata totalmente a loro spese o usufruendo di
sponsor.
CONCLUSIONI
La cittadina virtuale che vi abbiamo descritto é, appunto, un' entità immaginaria
non realmente esistente, e perciò é impossibile verificare di persona quanto e come
questi sistemi, queste soluzioni proposte, influenzerebbero (e di quanto
migliorerebbero) realmente la vità in città. Le soluzioni prospettate però, le filosofie,
le indicazioni tecnologiche, sono tutte reali; mai in questo libro é stata presentata una
idea o una soluzione tecnologica 'futuristica' e non disponibile allo stato attuale del
nostro sviluppo societario e tecnologico. Reputiamo dunque che il modello proposto
sia, per lo meno, uno scenario più che realista che possa fungere da linea guida per la
reale creazione di una città sperimentale sulla quale poi, eventualmente, fare le
considerazioni e apportare le migliorie del caso.
Quali insegnamenti é possibile trarre dalla breve analisi del fenomeno e dalle
59
Smartya – Un modello per la Smart City
tecniche e filosofie suggerite dal nostro breve 'manuale'? Certamente una delle
immediate conclusioni é che il concetto di Smart City é – tristemente - troppo
aleatorio ed applicato tramite canoni imprecisi che si basano più sulla possibilità di
'fare business' piuttosto che su quella di offrire effettive soluzioni; altresì possiamo
concludere che un paese come l' Italia, ad alta densità abitativa ed il cui territorio é
occupato da un grandissimo numero di comuni, é difficilmente smartizzabile secondo
i canoni descritti, proprio a causa del poco territorio disponibile per la costruzione da
zero di nuove realtà cittadine di tipo smart. Ciò vuol dire che la Smart City é destinata
a rimanere, nella sua accezione più funzionale, una mera utopia, almeno in Italia.
Chiarito questo, crediamo che le istituzioni, le agenzie private, e gli enti pubblici
coinvolti, debbano iniziare un serio ed unico studio ad ampio raggio rivolto a
identificare quali siano le più importanti e necessarie problematiche ALMENO nelle
aree di intervento che abbiamo indicato, e debbano trovare un numero adeguato di
soluzioni alle maggiori problematiche che affliggono tali aree di intervento. Soluzioni
orientate alla vivibilità, non al business, soluzioni non viziate dalla momentanea
filosofia ambientalista ma che al contrario possano mettere sullo stesso piano
progresso, sostenibilità, crescita, e vivibilità.
60
Smartya – Un modello per la Smart City
RIFERIMENTI UTILI ONLINE
https://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_intelligente
http://www.chefuturo.it/2012/10/cosa-vuol-dire-smart-in-smart-city/
http://www.ibm.com/smarterplanet/us/en/smarter_cities/overview/
http://www.smartcityexpo.com/
http://www.futurables.com/2014/07/30/citta-smart-o-citta-viva/
http://thecreatorsproject.vice.com/it/blog/paris-2050-smog-eating-smart-city
http://www.key4biz.it/smart-city-palestina-presenta-bologna-suo-progetto-citta-
futuro/
http://www.rawabi.ps/
http://www.greentechmedia.com/articles/read/the-top-10-companies-in-
enterprise-smart-grid
http://www.smart-cities.eu/?cid=-1&ver=3
http://www.italiansmartcity.it/
61
SMARTYA - un modello per la smart city
SMARTYA - un modello per la smart city

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SMARTYA - un modello per la smart city

  • 1. Smartya – Un modello per la Smart City SMARTYA UN MODELLO PER LA SMART CITY di Alessandro Demontis Originale: febbraio 2014 Revisione A: giugno 2014 Revisione B: settembre 2014 Revisione C corrente: Agosto 2015 1
  • 2. Smartya – Un modello per la Smart City “Smartya – Un modello per la Smart City” é un progetto di Tecnologie Ambientali http://ademontis.wix.com/tecnologieambientali Immagine di copertina di proprietà della Kikusui Electronics Corp. Pubblicata dietro autorizzazione. 2
  • 3. Smartya – Un modello per la Smart City Indice dei contenuti NOTA INTRODUTTIVAAL LIBRO..................................................................................................5 COSA RENDE UNA CITTA' “SMART”?...........................................................................................9 INTRODUZIONE A SMARTYA.......................................................................................................15 DEFINIZIONE DEL MODELLO......................................................................................................19 SEZIONE 1: PREMESSE DI INFRASTRUTTURA...............................................................19 SEZIONE 2: LE AREE DI INTERVENTO..............................................................................20 SVILUPPO DELLE AREE DI INTERVENTO.................................................................................23 AREA LIVING.........................................................................................................................23 EN-Documents................................................................................................................23 EN-Health........................................................................................................................24 EN-Economics.................................................................................................................25 EN-Tourism.....................................................................................................................26 EN-Education..................................................................................................................27 AREAAMBIENTE...................................................................................................................28 EN-Wastes.......................................................................................................................28 EN-Air.............................................................................................................................31 EN-Waters........................................................................................................................31 EN-Soil............................................................................................................................32 EN-Energy.......................................................................................................................33 AREA MOBILITA'...................................................................................................................34 EN-CommercialTransport...............................................................................................34 EN-PubblicTransport.......................................................................................................34 EN-PrivateTransport........................................................................................................36 EN-EmergencyTransport.................................................................................................36 AREA URBANISTICA ED EDILIZIA....................................................................................37 EN-Streets........................................................................................................................37 EN-Underground.............................................................................................................43 EN-Buildings...................................................................................................................45 EN-GreenSpace...............................................................................................................50 AREA ECONOMIA ED AMMINISTRAZIONE.....................................................................52 EN-Banking.....................................................................................................................53 EN-Documents................................................................................................................54 EN-Politics.......................................................................................................................55 EN-Education..................................................................................................................57 CONCLUSIONI.................................................................................................................................59 RIFERIMENTI UTILI ONLINE.......................................................................................................61 3
  • 4. Smartya – Un modello per la Smart City 4
  • 5. Smartya – Un modello per la Smart City NOTA INTRODUTTIVA AL LIBRO Il diffondersi negli ultimi anni del concetto di Smart City ha dato origine, solo in Italia, ad un business teorico di milioni di euro, ma ha prodotto, dal lato pratico, ben poco. Sono stati organizzati eventi informativi, sono nate associazioni ed Expo dedicati, si sono diffusi termini come Internet of Things, BigData, Open Data, e addirittura sporadicamente qualcuno ha iniziato a parlare di Smart City 2.0 senza che la versione 1.0 vedesse mai la luce. Si, perchè se andiamo ad osservare il panorama pratico del mondo Smart City, a tutt' oggi non ne esiste nemmeno una che possa degnamente essere chiamata con questo appellativo. Pur se nel corso degli anni la massicia diffusione di informazioni (e di tecniche per la loro gestione) ed i notevoli avanzamenti nelle tecnologie di costruzione e di controllo hanno reso possibile, in linea teorica, la costruzione di una autentica Smart City che offrisse costruzioni intelligenti, domotiche, calate in un contesto di vita sostenibile ed efficiente, nella pratica ci si é limitati a buttarsi sui concetti di e- government e di sola gestione dei dati, ci si é limitati a discorrere su come i dati devono essere salvati e letti, su come la digitalizzazione possa offrire questo o quel vantaggio, su come mettere in piedi strutture di dati per consultazione, ma é mancata la importantissima – direi essenziale – fase di COSTRUZIONE fisica della City, o quanto meno di un minimo modulo residenziale che effettivamente mettesse in atto tutte le conoscenze finora accettate come caratteristiche fondanti della Smart Life. In questo scenario, il libro che vi apprestate a leggere nacque nel Febbraio 2014 come piccolo manuale teorico-pratico per la costruzione di una struttura intelligente 5
  • 6. Smartya – Un modello per la Smart City ed ha continuato ad evolversi, attraverso 2 revisioni, integrando sempre più soluzioni tecnologiche e linee guida seguendo nel tempo gli sviluppi della tecnologia, e confermandosi l' unico manuale realmente capace di descrivere una Smart City in quasi tutti i suoi aspetti, da quello costruttivo a quello gestionale, con la sola esclusione di quello economico, da sempre e volutamente fuori dallo scopo del manuale stesso. Nel corso delle varie revisioni abiamo comparato il contenuto del nostro manuale con non meno di 30 'tutorial' e con oltre 120 articoli dedicati al tema della Smart Life e della Smart City, rilevando ogni volta come tutti questi documenti fossero più o meno carenti sia nella descrizione della filosofia generale, sia nel' affrontare punti specifici coinvolti nella creazione, ma sopratutto nella effettiva abitabilità, della City. In questa versione pubblicata come libro abbiamo deciso di inserire anche nuove linee guida e nuovi suggerimenti derivanti dalle nostre esperienze di viaggio in luoghi esteri (Canada, Spagna, India, Serbia, Polonia) nei quali abbiamo potuto applicare la nostra mentalità e le nostre conoscenze di Tecnologie Ambientali ed osservare almeno 2 tipologie di fenomeno: 1) l' applicazione quotidiana di soluzioni 'normali' – nel senso che non sono in questi luoghi considerati Smart Ideas, ma pratica comune – le quali in contesti ove non siano ancora state implementate potrebbero esserlo per fornire più 'Smartness' alla realtà abitativa / cittadina; 2) problematiche gestionali e realizzative che si riflettevano sulla vita quotidiana e che ci hanno spinto ad esaminare e concepire possibili metodiche risolutive atte a migliorare le condizioni generali. Sorprendentemente ci siamo accorti che, specialmente in questa seconda tipologia di fenomeno, le tecnologie migliorative esistevano già, e l' unico ostacolo alla loro implementazione era costituito dalla cultura locale o dalla carenza di fondi. In realtà in cui questi ostacoli non siano presenti (come in Italia e nella maggior parte degli stati europei), queste tecnologie possono – e secondo noi dovrebbero – essere implementate senza nessuna remora. 6
  • 7. Smartya – Un modello per la Smart City Tutto questo abbiamo voluto inserire nel nostro manuale, e ve lo offriamo sperando di riuscire a darvi uno spunto di riflessione e di riuscire a convincervi che la Smart City non é solo fatta di termini vacui come 'Opena Data', o di connessioni WiFi libere, o di 'mobilità sostenibile'. Vi presentiamo dunque – per la prima volta come libro - Smartya, il nostro 'modello per la Smart City', in tutte le sue caratteristiche concettuali e costruttive. Roma, Agosto 2015 7
  • 8. Smartya – Un modello per la Smart City 8
  • 9. Smartya – Un modello per la Smart City COSA RENDE UNA CITTA' “SMART”? Da qualche anno siamo stati travolti dal diffondersi del termine Smartcity, ma se dovessimo fermarci a pensare: “cosa rende una città 'smart'?” probabilmente non sapremmo darci una risposta. L' aggettivo 'smart' (intelligente) si dovrebbe riferire, applicato a 'city', a una città progettata o gestita in maniera intelligente, funzionale, incentrata su programmi e pratiche dedicati a migliorare la vivibilità e l' efficienza della città, dal punto di vista della pulizia, dell' energia, dell' economia etc. Ma sul significato stesso dell' aggettivo smart sono possibili tante considerazioni. Vale la pena segnalare un articolo di Alberto Cottica intitolato proprio: “Cosa vuol dire 'smart' in Smart City?” per capire come questa 'intelligenza' possa essere considerata e identificata da diversi aspetti, anche in contrapposizione l' uno con l' altro. E dunque cosa é una smartcity? Prendiamo come paragone le caratteristiche e i programmi dichiarati dalle città italiane che hanno attivato un cammino verso la 'Smartness'. La più importante é senza dubbio Genova, la quale ha un intero sito dedicato (genovasmartcity). C' é poi Bari, a cui son dedicati svariati progetti ai quali partecipa anche Enel. Anche Bari ha un sito promozionale e informativo per la sua politica smart (barismartcity); c' é poi Torino, la quale é in fase di studio dal Turin Smart City Foundation, con una serie di proposte al vaglio e parecchi progetti già in attuazione. Infine, anche a Roma negli ultimi anni si inizia a parlare di Smart City, e perfino L'Aquila sta iniziando un percorso in tal senso. Partiamo da Genova. I progetti che questa città ha in atto e in fase di attuazione per la parte Smart City sono i seguenti: 9
  • 10. Smartya – Un modello per la Smart City Edifici intelligenti, progettati per una gestione integrata di riscaldamento, produzione e consumo di energia tramite utilizzo di fonti rinnovabili, ed alto standard di isolamento acustico e termico; Mobilità sostenibile, da raggiungere tramite l' incentivazione del trasporto pubblico, delle auto elettriche, e del bike sharing; Piano Energia, per la produzione di energia da rinnovabili e la miglioria della rete di distribuzione esistente; Il Porto, il cuore di Genova, dovrebbe essere reso 'smart' grazie all' elettrificazione delle banchine, l' automatizzazione di molte procedure portuali, e la riduzione dei tempi di permanenza delle navi. In questi 4 settori di intervento al 2013 erani più di 25 i progetti studiati, in fase di realizzazione, o realizzati. Ma quanti di questi sono arrivati ad una fase avanzata? Pochi. Nel dettaglio, Genova allo stato attuale si sta concentrando su alcuni punti essenziali che, secondo i gestori, sembrano giustificare la nomina di 'Smart City': il wifi libero e diffuso, il bike e il car sharing, parcheggi di interscambio, la biblioteca e il comune online, la messa a punto di parchi eolici e di solare termico. Nel caso di Bari, le aree di intervento per lo smart sono 3: Building Transport ICT Network Il sito di Bari é molto generico nel descrivere i suoi programmi, che si basano comunque sui soliti concetti già visti: energie rinnovabili, mobilità sostenibile, reti 10
  • 11. Smartya – Un modello per la Smart City informatiche per libera e immediata informazione, gestione adeguata di rifiuti, ed edilizia a basso consumo. Il sito di Torino é quello che mostra la maggiore varietà di aree di intervento, che vanno dall' educazione alimentare, alla tutela e promozione dei monumenti, all' indipendenza abitativa, all' efficienza energetica, alla mobilità sostenibile che stavolta coinvolge non solo la cittadinanza ma anche e sopratutto gli spedizionieri e le attività commerciali, all' assistenza e formazione dei migranti (é in atto un utile progetto di assistenza linguistica e culturale per i migranti in età avanzata), alla promozione di sistemi non monetari, alla ristorazione collettiva e tanto altro. Torino si mostra molto più avanzata e organizzata di Genova nel percorso smart, e sopratutto dotata di una visione non banale, non affetta dall ambientalismo cronico molto diffuso di questi tempi, e sopratutto capace di uscire dallo schema prettamente 'tecnico' ed abbraciare una filosofia secondo la quale la 'smartness' si raggiunge anche aumentando il benessere dei cittadini sotto aspetti non tecnologici. E veniamo a Roma; essendo una aggiunta recente ai piani di Smart City ancora sono in fase di studio pochi progetti. Recentemente l' assessore Estella Marino ha annunciato l' inizio della campagna per rendere Roma una Smart City, e il 23 novembre 2013 si é tenuto il convegno dedicato all' argomento. Nonostante in questi quasi 2 anni il comune di Roma abbia aviato vari tavoli di discussione e stanziato non poche centinaia di migliaia di euro per la 'smartizzazione', in realtà la città non ne ha tratto nessun giovamento perchè gli investimenti sono stati aleatori, poco puntuali, e viziati da una mentalità eccessivamente orientata alla fornitura di servizi che non si sono mai dimostrati in grado di soddisfare un bacino di utenza vasto come quello della capitale. E anche qui, purtroppo, la parte smart si addormenta sui soliti concetti: eco-sostenibilità, internet libero, mobilità sostenibile, ed energie rinnovabili. 11
  • 12. Smartya – Un modello per la Smart City Va purtroppo precisato che il tema Smart City, attualmente, é considerato quasi esclusivamente come business sul quale si sono, nel tempo, buttate centinaia di aziende; il sito italiano Italian Smart Cities funge da contenitore informativo sul tema, e indica, all' agosto 2015, un business totale di investimenti pari a oltre 3.8 miliardi di euro per 1200 progetti in soli 117 comuni. Come abbiamo avuto modo di vedere dalle politiche delle città esaminate, quasi universalmente si lega l' attributo 'smart' ai soliti concetti ambientali e sociali: rinnovabile, sostenibile, responsabile. I ritornelli son sempre gli stessi: limitare l' uso dei mezzi privati, basarsi sulle rinnovabili, etc. Queste, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sono utopie costosissime ed irrealizzabili, e pertanto non hanno proprio nulla di smart. Quello che in sostanza chi parla di Smart sembra non capire é che una città é intelligente o può diventare intelligente quando le sue singole parti nascono e vengono sviluppate in maniera intelligente, efficiente ed efficace. E per ottenere ciò bisogna identificare problemi precisi ed attuare soluzioni precise, quantificabili, realizzabili. E' bene chiarire che é estremamente costoso e difficile, se non impossibile, 'trasformare' una città in Smart City; se dovessimo costruire una città da zero, potremmo attuare una serie di misure smart dall' inizio, ma qualora la città già esistesse, e non fosse stata costruita e organizzata con quei criteri che potremmo definire intelligenti, lo spazio di manovra sarebbe davvero limitato, e bisognerebbe valutare bene se il gioco vale la candela. Vediamo alcuni esempi: una città progettata e costruita con tante vie strette difficilmente potrà divenire 'smart'. La mobilità sarà sempre compromessa, specialmente in caso di crescita demografica. Vi sarà difficoltà nel realizzare i parcheggi in numero adeguato, e ciò si rifletterà in un aumento di traffico e/o in un eccessivo numero di infrazioni, sarà complicata la rete dei mezzi pubblici, sarano 12
  • 13. Smartya – Un modello per la Smart City limitati la cura del verde ed i lavori di pavimentazione stradale. Una città nella quale invece le strade sono ampie, tutte con corsia di emergenza e con ampi marciapiedi, con incroci liberi da costruzioni, e molteplici isole di traffico, ben si presta alla 'smartizzazione' poiché vi sarà più spazio per effettuare i lavori, il traffico sarà più agevole, circoleranno meglio i mezzi pubblici. Consideriamo ora l' edilizia abitativa: città come Roma o come Milano, piene di palazzoni da 6 fino anche a 5 piani, non hanno proprio nulla di smart. Un quartiere composto di palazzi alti e ravvicinati é soggetto a problemi di ogni genere: dalla bassa pressione dell' acqua ai piani alti, ai problemi di degradazione del segnale televisivo ai piani bassi, all' eccessiva proiezione d' ombra dai piani alti di un palazzo verso i piani bassi di quelli circostanti, al maggior danno verticale in caso di infiltrazioni causati da un' inefficiente impermeabilizzazione del tetto, per non parlare dei problemi in caso di mancato funzionamento degli ascensori, e della bassa vivibilità dovuta all' alto numero di appartamenti. Al contrario, soluzioni abitative estese in orizzontale, con massimo 2 o 3 piani di altezza, sono libere da tutte queste problematiche funzionali e molto più vivibili. Non basta? Esaminiamo il principio delle ZTL utilizzato per favorire la mobilità alternativa: non c' é niente di smart a chiudere al traffico privato determinate zone della città, incentivando il mezzo pubblico per combattere l' inquinamento. Il mezzo pubblico non può accompagnare tutti nel loro luogo di destinazione, perchè é soggetto al rispetto di un tragitto e di un orario, dunque il cittadino che deve andare da A a B e non ha disponibile un mezzo pubblico che fa esattamente quel tragitto nel momento in cui gli serve sarà solo svantaggiato da una soluzione di questo genere. Non solo... se il cittadino originariamente doveva entrare nella 'zona chiusa' con la sua auto per fare compere in due o tre negozi diversi, depositando le buste comodamente in macchina, con l' obbligo dei mezzi pubblici sarà fortemente penalizzato. In macchina io posso andare al negozio A, fare compere, mettere le buste 13
  • 14. Smartya – Un modello per la Smart City nel bagagliaio, andare al negozio B, fare compere, mettere le buste nel bagagliaio, e così via. Ma col mezzo pubblico? Dovrei portare a mano tutte le buste da un negozio all' altro, il che magari coinvolgerebbe anche prendere 2 o 3 mezzi diversi, ogni volta aspettando e facendo la fila (magari sotto la pioggia). Consideriamo invece la soluzione di combattere l' inquinamento con dei sistemi di ventilazione che aiutino a disperdere i fumi e le alte temperature: l' aria calda degli scappamenti delle macchine, come é noto dalla fisica, tende a salire; si potrebbero installare nei lampioni e nella segnaletica verticale dei sistemi a lamelle o mini pale verticali che girando contribuirebbero a far circolare la corrente disperdendo l' aria calda. Aggiungendo qualche albero, inoltre, si migliorerebbe un minimo la qualità dell' aria grazie alla capacità degli alberi di filtrare determinate sostanze inquinanti e di assorbire e trasformare la CO2. O se si vuole ricorrere alla tecnologia, anzi che alla natura, si possono usare strati di biossido di titanio sull' asfalto, o purificatori artificiali lungo le strade. E' chiaro dunque che lo 'smart' di Smart City deve essere una filosofia da applicare con criterio, nei modi e nei tempi giusti; deve utilizzare la tecnologia ma anche il buonsenso. Una città diventa smart quando é progettata in maniera intelligente, e non basta metterci qualche isoletta di verde e qualche pannello fotovoltaico, chiudere il centro ai mezzi privati, o mettere a disposizione biciclette o biblioteche virtuali. 14
  • 15. Smartya – Un modello per la Smart City INTRODUZIONE A SMARTYA Ci siamo occupati più volte marginalmente dell' argomento Smart City nel sito Tecnologie Ambientali, con alcuni articoli dedicati a particolari dettagli e con considerazioni generali sul concetto di Città Intelligente, ma ci siamo resi conto, cercando risorse su Internet per un periodo di svariati mesi, che non esiste in Italia un piano dettagliato e completo che si occupi di descrivere i singoli punti coinvolti nella creazione di una città di questo genere; ciò che esiste allo stato attuale é una marea di materiale generico nel quale l' ottica Smart é descritta in modo molto variegato e superficiale, e solo sporadicamente si trovano online documenti super specializzati inerenti una o due tematiche coinvolte nell' idea delle Smart Cities (come per esempio lo studio di GSMA relativo al ruolo della connettività mobile). Abbiamo dunque deciso di avventurarci in un progetto di questo tipo, un progetto che vuole essere, senza troppe pretese ma con tantissime proposte, una sorta di mini guida alla progettazione di una Città Intelligente. Per chi volesse invece visitare una esaustiva risorsa online in inglese sul tema, raccomandiamo la pagina relativa alle S.C. di HP, visionabile nel loro sito web. Uno dei maggiori siti di riferimento sulla tematica Smart City in generale, invece, é ufficialmente quello dello Smart City Expo. In questo documento ci baseremo su una personale rielaborazione dello schema adottato dal World Smart City Forum del 2011 (il quale prendeva in esame il caso di Venezia come città Smart – si veda in merito il documento di Roberto Masiero: “Progettiamo insieme un World Smart City Forum a Venezia nel 2011”), ritenendolo abbastanza adeguato e completo, sul quale svilupperemo i vari punti con esempi di tecnologie e metodiche attuabili con i mezzi di cui attualmente disponiamo. 15
  • 16. Smartya – Un modello per la Smart City Essendo la progettazione di un' intera città sotto tutti gli aspetti coinvolti un compito particolarmente gravoso, e del quale onestamente riteniamo di non essere all' altezza, in questo lavoro ci limiteremo ad una 'realtà residenziale', paragonabile a un sobborgo, una frazione cittadina, che serva da modello e che sia scalabile in maniera tale che, dovendosi sviluppare in dimensioni (estensione geografica, numero di unità abitative, numero di abitanti, etc), non risulti eccessivamente difficile aggiornarne il modello; a tal scopo considereremo tutti gli elementi coinvolti in tale realtà quali edifici ad uso abitativo, edifici ad uso ufficio, percorsi stradali, trasporto privato e pubblico, verde urbano, spazi sociali quali i parchi pubblici, ma anche le unità di fornitura servizi quali municipio, biblioteca, scuola, fino ad alcune realtà industriali coinvolte nel processo di 'smartizzazione'. Lasciamo ad altri più esperti il compito, qualora lo ritenessero utile, di effettuare tutte le modifiche necessarie per la scalabilità e la miglioria del progetto specialmente dal punto di vista dell' integrazione delle diverse tipologie di realtà residenziali che nel tempo potrebbero essere concepite con strutture e principi diversi. Inoltre, il documento si concentrerà sostanzialmente sulla parte pratica (principi di progettazione, tecnologie coinvolte, etc.) lasciando fuori lo studio di fattibilità economica, totalmente alieno alle nostre competenze di Tecnico Ambientale, sperando che qualcuno voglia occuparsene e valutare l' entità delle risorse economiche in gioco e tutto ciò che possa servire per garantirne la disponibilità, oltre al finale bilancio economico e di godibilità / fruibilità della città nella sua versione completa. Il modello essenziale (Concept Framework) preso in esame é proposto sotto forma di clouds nell' immagine seguente: 16
  • 17. Smartya – Un modello per la Smart City Come si può vedere dal cloud a destra il caso preso in esame nel framework é applicato alla città di Venezia: nello sviluppo di questo modello invece ci riferiremo ad una realtà residenziale fittizia chiamata SMARTYA. Il primo passo che vogliamo compiere é quello della definizione del modello, che consta sostanzialmente di due fasi: 1) definire le premesse di infrastruttura, cioè le condizioni di base che devono essere realizzate perchè il modello possa essere realizzato 2) elencare le aree di intervento da considerare per la 'creazione' del framework funzionale di Smartya. Il secondo passo sarà quello di sviluppare le aree di intervento in altrettanti capitoli, ognuno contenente la trattazione dei singoli aspetti costituenti (es: area 'Ambiente', contenente gli aspetti: gestione rifiuti, aria, risorse idriche, etc); per ogni aspetto verranno proposte delle soluzioni sia tecnologiche sia concettuali. 17
  • 18. Smartya – Un modello per la Smart City 18
  • 19. Smartya – Un modello per la Smart City DEFINIZIONE DEL MODELLO Come anticipato definiremo il modello attraverso due fasi, esplicitate in altrettante sezioni. La definizione del modello ci permette di avere sempre sott' occhio la struttura di riferimento alla quale appoggiarci sia per quanto concerne le singole aree di intervento sia le interconnessioni esistenti tra esse e, a livello più profondo, tra gli aspetti di ogni area. Ci permetterà inoltre, attraverso l' impiego di determinate convenzioni terminologiche, di individuare immediatamente tutto ciò che fa parte del processo Smart e separarlo da ciò che non lo é. A questo scopo utilizzeremo per tutti i concetti e le realizzazioni smart di Smartya il prefisso EN- diminutivo di 'enhanced' (migliorato, aumentato) e per tutti i concetti e le realizzazioni relativi all' interfaccia di Smartya con realtà esterne (smart o non smart) il prefisso SY- diminutivo di Smartya. Utilizzeremo il termine SmartLife per indicare lo stile di vita individuale o sociale dei cittadini che usufruiscono della smart city. SEZIONE 1: PREMESSE DI INFRASTRUTTURA La premessa fondamentale di una Smart City é la corretta progettazione e realizzazione di tutto ciò che, una volta iniziata la costruzione della city, non dovrà essere più modificato o dovrà esserlo il meno possibile e in casi di estrema necessità. In questa categoria rientrano sicuramente almeno 4 tipologie di opere sotterranee:  cablaggio dati per connessioni di rete LAN e WAN  condotte fognarie  condotte di gas e acqua per i vari utilizzi  condotte e cablaggi per l' energia 19
  • 20. Smartya – Un modello per la Smart City l' approccio alla progettazione di ognuna di queste tipologie verrà affrontato esaurientemente in capitoli dedicati, qui ci limitiamo a stabilire un principio secondo il quale ognuna di queste opere deve essere dimensionata e realizzata mirando alla scalabilità sia in termini di aumento delle utenze, sia in termini di espansione geografica, sia in termini di eventuali migliorie tecnologiche. SEZIONE 2: LE AREE DI INTERVENTO Proponiamo qui di seguito in forma schematica le aree di intervento coinvolte nella definizione del modello: Qui di seguito verranno mostrati ora in forma di diagramma i singoli vari aspetti contenuti in ogni area di interveto. 20
  • 21. Smartya – Un modello per la Smart City 21
  • 22. Smartya – Un modello per la Smart City Nelle prossime pagine le singole aree di intervento verranno sviscerate in tutte le loro compoenti, occasionalmente segnalando anche alcune interconnessioni occorrenti sia all' interno della stessa area di intervento, che tra aree di intervento diverse. 22
  • 23. Smartya – Un modello per la Smart City SVILUPPO DELLE AREE DI INTERVENTO In questa seconda parte del documento vengono prese finalmente in esame le aree di intervento e le loro componenti. Il metodo utilizzato sarà quello di fornire prima una breve panoramica sul contenuto dell' area, successivamente verranno esaminate le singole componenti (aspetti) fornendo sia le linee generali sia alcuni dettagli esplicativi e suggerimenti che possano meglio chiarire l' approccio alla componente. AREA LIVING Come abbiamo visto nello schema l' area Living é la più ampia: essa incorpora gli aspetti fondamentali da considerare per la SmartLife individuale e sociale dei cittadini residenti e non. E', come é ovvio aspettarsi, un' area a forte interconnessione sia interna che esterna in quanto ogni singolo aspetto della sfera individuale é affetto da più aspetti personali e societari, ma in particolar modo amministrativi ed economici. Consideriamo allora uno ad uno i singoli aspetti dell' area Living: EN- Documents, EN-Health, EN-Economics, EN-Tourism e EN-Education. EN-Documents Ogni cittadino sarà dotato di documenti concepiti e realizzati in maniera tecnologica per interagire all' interno della smart city e delle realtà ad essa collegate, qualora queste siano dotate di un modello smart assimilabile o convertibile. Alcuni documenti saranno obbligatori, altri opzionali e richiedibili a discrezione del cittadino. Tutti gli EN-Documents obbligatori saranno in formato spurio, cioè sotto 23
  • 24. Smartya – Un modello per la Smart City forma materiale con contenuto elettronico e accompagnati da una copia di sicurezza cartacea. I documenti obbligatori con contenuto elettronico potranno essere o meno dotati di scadenza a seconda del tipo, seguendo un' ottica tale da minimizzare gli interventi sugli stessi. Dunque il documento obbligatorio di identità (ma anche il documento di assistenza fiscale, medica, o di altro genere), concepibile per esempio come una scheda magnetica dotata di chip e/o memoria, non sarà dotato di scadenza ma sarà aggiornabile qualora intervenissero delle sostanziali modifiche ai dati contenuti (es: cambio di residenza, caratteristiche fisiche, aggiornamento della foto etc.). L' aggiornamento di tale documento sarà possibile soltanto per mezzo di particolari terminali in dotazione solo a uffici preposti. Altri documenti obbligatori per ottenere l' abilitazione a ricoprire determinati ruoli o effettuare determinate operazioni (es: patente di guida, permesso di costruzione, etc.) potranno essere dotati di scadenza e modificabili o revocabili solo dietro intervento della struttura burocratica competente al rilascio e alla verifica. Anche tutti gli attestati saranno registrati in formato elettronico e salvati nel database dell' ente che li rilascia, con una copia elettronica e cartacea per il cittadino. Sarà prevista, per chi la desiderasse, una EN-TotalCard nella quale potranno essere accumulati tutti i dati del richiedente, da quelli anagrafici, al curriculum di studi e lavorativo, alle cartelle mediche, etc. Il contenuto della EN-TotalCard potrà generare, su richiesta, un SY-Master, cioè un booklet informativo elettronico o cartaceo in cui siano presenti tutti i dati contenuti nella EN-TotalCard ma finalizzato all' identificazione globale del cittadino al di fuori del sistema cittadino smart. EN-Health Ogni cittadino avrà assegnato un medico di base zonale in base alla residenza o al reale domicilio; tutti i suoi dati medici saranno conservati in formato elettronico con backup cartaceo presso lo studio del medico e sincronizzati ad ogni visita o intervento 24
  • 25. Smartya – Un modello per la Smart City in maniera bidirezionale con la versione elettronica presente nel database dell' ente che si occupa della sanità. Saranno messe a disposizione dei cittadini tecnologie rivolte al controllo e alla salvaguardia della salute, quali per esempio apparecchiature che monitorizzino le principali funzioni vitali (questi chip potranno essere cutanei, sottocutanei, o indossabili per esempio sotto forma di bracciali o fasce come quelli illustrati di seguito) o apparecchiature capaci di somministrare medicinali in maniera automatizzata e controllata. I dati medici del cittadino saranno conservati in una EN-HealthCard personale priva di scadenza che il cittadino dovrà far aggiornare ad ogni visita, intervento, ricovero, e potranno essere inseriti periodicamente nella sua EN-TotalCard qualora ne fosse provvisto. EN-Economics I cittadini, occupati o meno, dovranno essere obbligatoriamente intestatari di un conto bancario ed avranno la possibilità di gestire tutte le proprie finanze online da computer domestico, ma anche di accedervi da terminali distribuiti nelle banche e in edifici preposti senza limiti di tempo. Il cittadino che lo richiedesse potrà avere diritto a chiavi biometriche per garantire un alto livello di sicurezza dei propri conti; al 25
  • 26. Smartya – Un modello per la Smart City conto verranno associate come minimo una normale carta di credito o di debito, una carta prelievo istantaneo, e una carta a tetto massimo di copertura del tipo ricaricabile. Tutte le transazioni saranno registrate e salvate in un database centrale della banca o dell' ente finanziario, il cliente potrà in ogni modo richiedere una copia elettronica consultabile direttamente dal proprio software di gestione. EN-Tourism Il turismo avrà un ruolo importante nella SmartLife della città: ogni sito di interesse turistico avrà una riproduzione panoramica virtuale navigabile nello stile 'virtual museum' simile a quello proposto in immagine, consultabile online (tramite connessione internet) e offline (esisteranno in particolari zone della città dei cabinets di accesso ai contenuti turistici). 26
  • 27. Smartya – Un modello per la Smart City Nelle zone individuate di maggior transito per i turisti (stazioni di treni, autobus, municipio) verranno messi a disposizione dei cabinet di consultazione delle tappe turistiche. Il cittadino, residente o meno, potrà richiedere in qualsiasi momento un record delle proprie visite turistiche; tale documento genererà un numero di crediti cultura nel caso di studenti, o di cittadini occupati nel settore. Gli ingressi alle zone turistiche di interesse culturale (e quindi non solo a scopo o carattere intrattenitivo) dovranno essere tutti garantiti dietro pagamento di una somma minima secondo formule 'ad accesso' o flat 'a periodo' (es: bimestrale, annuale, lifetime). EN-Education Compatibilmente con la normativa vigente, il cittadino verrà messo nella condizione di poter usufruire di programmi scolastici sperimentali nei quali le materie di cultura minima saranno rese obbligatorie e affiancate da materie scelte dallo studente in base alle proprie preferenze. Il sistema di istruzione sarà componibile a 'box' di materie e ogni materia del box avrà un determinato peso in crediti all' interno del processo di istruzione dello studente. Tutti i box tecnici e professionali prevederanno a fine anno degli esami di teoria e pratica della materia principale costituente il box, e dei test periodici valutativi nel corso dell' anno riguardanti tutte le materie del box. Verranno definiti un numero minimo e massimo di materie, ma verrà eliminato il limite minimo di anni, conservando invece il numero massimo: ogni studente potrà gestire i suoi box in base alle proprie capacità con l' obbiettivo comunque di terminare il numero minimo di materie entro il numero massimo di anni stabiliti, pena il mancato ricevimento del titolo o dell' attestato previsti alla fine del percorso. Dal punto di vista delle strutture di istruzione, sarà eliminata la suddivisione scolastica: esisterà un unico genere di scuola ove sarà possibile somministrare le varie materie a seconda dei box scelti; si dovrà inoltre evitare che materie componenti lo stesso box formativo siano insegnate in filiali o succursali 27
  • 28. Smartya – Un modello per la Smart City geograficamente distanti. Lo scolaro potrà decidere in qualsiasi momento di avvalersi del normale materiale cartaceo o di quello elettronico; la struttura scolastica metterà a disposizione biblioteche organizzate per 'percorsi di istruzione' che rispecchino la struttura dei box. Le lezioni potranno avvenire sia in sede scolastica che in teleconferenza, ad ogni modo ogni lezione di ogni materia verrà registrata e resa disponibile agli studenti in appositi spazi online ed offline; gli alunni potranno 'acquistarne' una copia a un prezzo minimo. AREA AMBIENTE L' area ambiente é come la Living un' area a forte interazione, ma sopratutto é un' area ad alta integrazione che si interfaccia specialmente con l' area Urbanistica ed Edilizia; consta di quattro punti dei quali il principale é EN-Wastes, dal quale poi scaturiscono e al quale sono collegati i tre punti relativi ad aria, acque, e suolo, poiché i rifiuti hanno effetto su tutti e tre gli elementi ambientali. EN-Wastes L' ottica riguardante i rifiuti nella smart city sarà basata su un modello pratico che consta di tre principi: a) riduzione della produzione dei rifiuti; b) recupero termico ed energetico dai rifiuti facilmente separabili con conseguente distruzione termica di tutto ciò che causi dispendio di denaro e di risorse per un eventuale recupero; c) riutilizzo sotto varie forme dei residui del trattamento termico di distruzione. Il punto a) verrà realizzato obbligando (e non incentivando) i produttori a distribuire beni con la minore quantità possibile di imballaggi e di parti non essenziali. Allo stesso tempo i commercianti dovranno svolgere la loro attività in 28
  • 29. Smartya – Un modello per la Smart City maniera da utilizzare il minor numero di involucri, dunque predisponendo quando possibile la vendita 'a vista' di prodotti privi di imballaggio. Il punto b) verrà realizzato a valle della raccolta e stoccaggio dei rifiuti cittadini, di qualunque genere essi siano (solidi urbani, pericolosi, ospedalieri, scarti di macellazione, etc.) tramite l' implementazione di tecnologie di incenerimento dell' ultima generazione, di pirolisi catalitica, e/o di torcia al plasma. Potranno essere previste strutture di multi trattamento che uniscano meccanico e biologico al trattamento termico, che dovrà comunque esser il metodo principale finalizzato alla riduzione di volume e peso dei rifiuti e al recupero di energia dagli stessi. Questi impianti dovranno essere collocati rispettando una distanza minima dalla città, in zona periferica, e possibilmente sopraelevata, lontana da bacini idrici e da campi coltivati; dovranno essere dotati di sistemi di depurazione di aria e acqua o dovranno garantire questa depurazione tramite coinvolgimento di strutture dedicate nelle vicinanze. Saranno proibiti il trattamento e la depurazione in strutture oltre una certa distanza, ma sarà permesso che più entità residenziali simili a Smartya usufruiscano degli stessi impianti. Il costo di raccolta sarà a carico della municipalità, il costo di stoccaggio e separazione dei rifiuti (da effettuare in stabilimento, non in fase di raccolta) saranno a carico della struttura di trattamento, la quale potrà rifarsi delle spese avendo diritto alle quote derivanti dalla vendita dei prodotti recuperati. L' energia generata dal trattamento dei rifiuti sarà ripartita equamente tra municipalità coinvolte e struttura di produzione, al netto della quota energetica necessaria per il mantenimento in funzione degli impianti di trattamento. Ai cittadini sarà richiesta una minima partecipazione economica sotto forma di tassa municipale, che non tenga conto delle spese interne dell' amministrazione. Il punto c) sarà realizzato in concorso con aziende produttive che possano trarre vantaggio dai residui di trattamento. Per esempio aziende che producono asfalti a scopo stradale o isolante beneficeranno dei residui del trattamento di pneumatici o di 29
  • 30. Smartya – Un modello per la Smart City altre plastiche; aziende coinvolte nell' edilizia abitativa potranno usufruire dei prodotti di scarto della distruzione tramite pirolisi o torcia al plasma, adattissimi ad essere utilizzati in edilizia. Il ritiro dei rifiuti verrà effettuato su base giornaliera ad orari favorevoli alla situazione di traffico delle aree urbane coinvolte; i rifiuti verranno raccolti in contenitori di due tipi: uno dedicato al materiale organico di qualunque provenienza (alimentare, scarti di giardino, carta e cartone), uno dedicato a tutti gli altri generi di materiali (metalli, vetro, plastiche, residui di edilizia, contenitori di olio o altre sostanze fluide). La raccolta potrà essere condotta tramite due metodi: il più semplice, superficiale, prevede la normale dislocazione nelle strade e nei cortili di secchi di adeguata capienza; un altro sistema, più complesso ma con notevoli vantaggi, prevede un sistema sotterraneo di raccolta pneumatica. Tale sistema, che possiamo vedere rappresentato nel modello 3D qui sotto, contribuisce notevolmente al decoro cittadino e allo stesso tempo mantiene migliore la qualità dell' aria, non essendoci cassoni contenenti rifiuti per le strade. Il vantaggio migliore sarebbe sicuramente l' alleggerimento del traffico non essendoci più camion dedicati alla raccolta nelle strade. 30
  • 31. Smartya – Un modello per la Smart City Ai cittadini verrà data la possibilità dell' auto smaltimento o del riutilizzo di materiale derivante dai rifiuti, (es: utilizzo dei residui di potatura a scopo edilizio o come concime) previo controllo della fattibilità da parte di un ufficio competente. EN-Air La cura dell' aria sarà perseguita sia con mezzi tecnologici sia con politiche di controllo delle attività che possano generare inquinamento. Alcuni mezzi tecnologici (sensori di misurazione per le componenti ritenute dannose) saranno coinvolti in uscita di tutte le canne fumarie di sistemi di riscaldamento cittadino a combustione e in quelle di tutte le realtà industriali. I sensori dovranno essere collegati a un sistema automatizzato di monitoraggio che registri lo storico e stabilisca soglie multiple di allarme; la manutenzione dei sistemi coinvolti é responsabilità del cittadino il quale sarà obbligato dalla municipalità ad avere un documento abitativo che attesti la regolare manutenzione. Questo EN-HouseHold conterrà l' elenco di tutti i lavori di manutenzione della casa e sarà ad essa legato, anche qualora l' immobile venga venduto. Si potrà prevedere, nei casi particolarmente sensibili, la possibilità che i sensori comunichino direttamente con la struttura municipale che si occupa delle problematiche ambientali, la quale potrò intervenire tempestivamente con controlli e azioni ritenute necessarie. Altri mezzi tecnologici potranno essere utilizzati negli spazi aperti ad alto traffico e in sinergia con l' area Urbanistica per minimizzare lo smog. Tali sistemi verranno descritti nella sezione Urbanistica ed Edilizia nel capitolo relativo a EN-Streets. EN-Waters La city sarà molto sensibile alla qualità e alla disponibilità delle acque. Questo punto di Ambiente é considerato in forte correlazione con l' aspetto EN-Underground 31
  • 32. Smartya – Un modello per la Smart City dell' area Urbanistica ed Edilizia. Le acque saranno monitorate in relazione alla qualità e alla quantità, sia procedendo ad analisi del suolo circostante le falde per verificare la presenza di particolari inquinanti (zolfo, arsenico, nitriti, etc) per esempio a causa di cave, sia verificando periodicamente che tutte le acque reflue cittadine e le acque di processo delle realtà industriali siano accuratamente depurate. La city avrà due circuiti distinti di fornitura idrica per la popolazione: uno ad uso umano ma non potabile, e uno ad uso potabile. I due circuiti dovranno essere indipendenti ma costruiti in maniera tale da poter essere sezionati e messi in comunicazione soltanto in particolari condizioni di emergenza. Sarà previsto anche un terzo sistema idrico inaccessibile ai cittadini e finalizzato al solo utilizzo come antincendio. Il cittadino usufruirà dei servizi idrici dietro pagamento di una quota calcolata sull' effettivo utilizzo: sensori di pressione e di flusso verranno installati in ingresso di ogni unità abitativa su ambo i circuiti, e la tariffazione sarà diversa a seconda del circuito. EN-Soil Il suolo entro e al di fuori della realtà cittadina sarà gestito in regime di rispetto del verde, prevedendo sempre un corretto bilanciamento tra edificato e naturale. Saranno incentivate la realizzazione di unità abitative con giardino e la diffusione di politiche di cura del terreno e suo sfruttamento a scopo coltivativo. Verrà realizzata una mappa della 'qualità del suolo' che illustri composizione chimica, stabilità geologica, e disposizione delle falde di tutto il territorio, realizzando contemporaneamente un inventario delle zone ricche di elementi e composti sfruttabili. Verranno catalogate tutte le cave naturali, le grotte, e verranno identificate le zone più sensibili geologicamente, ove verranno impiegati strumenti di controllo per la sicurezza. Grazie a questa mappatura si provvederà ad individuare le possibili soluzioni, tecnologiche e non, alle problematiche geologiche eventualmente coinvolte. 32
  • 33. Smartya – Un modello per la Smart City EN-Energy Il sistema energetico verrà gestito tramite SmartGrid, dotato di una serie di sensori di rilevamento dati, e costituito in base al principio dei 'nodi energetici', cioè particolari punti di immissione dell' energia proveniente dalle varie fonti. Gli impianti di produzione energetica potranno essere collocati sia entro sia fuori dalla city (si prenda a riferimento l' immagine proposta qui di seguito), potranno essere utilizzati terreni e volte di proprietà dei cittadini qualora ne facessero richiesta o dessero la disponibilità, ottenendo così facilitazioni sul costo della fornitura. I cittadini che installassero nella loro abitazione sistemi di produzione energetica potranno immetterla in rete o utilizzarla per auto alimentare il proprio impianto elettrico. Le centrali elettriche Smart avranno sempre sotto controllo la situazione di domanda/offerta energetica nelle varie ore della città, e dovranno essere capaci di richiamare dalle varie fonti le quantità necessarie al momento necessario; a tale scopo saranno preferite in maggiore quota di fornitura le fonti che possano garantire continuità e stabilità energetica. 33
  • 34. Smartya – Un modello per la Smart City AREA MOBILITA' La mobilità di Smartya ha come principio fondante l' abbattimento dell' inquinamento atmosferico e acustico, e tale principio viene implementato principalmente tramite una corretta progettazione delle strade e l' utilizzo di tecnologie che abbattano lo smog, che vedremo esposte nell' area Urbanistica ed Edilizia. Ma sono possibili anche molte azioni sulla mobilità urbana ed extraurbana, pubblica e privata, che adesso esamineremo. EN-CommercialTransport Il trasporto commerciale nella breve distanza avverrà esclusivamente su automezzi alimentati ad energia elettrica, a gas o a biodiesel, specialmente se coinvolge le zone più trafficate e le ore di punta. Le aziende che si occupano del trasporto commerciale sia esso industriale o per esercenti dovranno limitare l' utilizzo di mezzi a grossa capienza e di maggior tonnellaggio e favorire l' utilizzo di più mezzi di stazza ridotta; dovranno inoltre ottimizzare gli orari di consegna cercando per quanto possibile di non farli coincidere con gli orari di maggior traffico. Il trasporto commerciale sulla lunga distanza avverrà finchè possibile su rotaia fino alla stazione ferroviaria più vicina al punto di consegna; da li successivamente si ricorrerà al gommato alimentato ad energia elettrica, gas o biodiesel. A tal scopo i trasportatori avranno speciali convenzioni con gli impianti di produzione di questo genere di carburante, in particolar modo quello ottenuto come prodotto secondario dello smaltimento di rifiuti. EN-PubblicTransport Il trasporto pubblico nell' area cittadina avverrà tramite due modalità: a) autobus alimentati elettricamente o a gas; b) un sistema ferroviario del tipo MagLev 34
  • 35. Smartya – Un modello per la Smart City (levitazione magnetica, nella foto). Per quanto riguarda il trasporto gommato, verrà preferito l' utilizzo di autobus di lunghezza medio piccola a due piani, piuttosto che di autobus più lunghi a un solo piano. Il trasporto pubblico si potrà avvalere di facilitazioni sul prezzo del carburante o dell' elettricità utilizzati per la trazione. Tutti i mezzi pubblici saranno dotati di sistema di condizionamento, GPS real time, e sistema di comunicazione capace di ricevere e trasmettere informazioni sul traffico e sui percorsi. Per le zone periferiche, ove spesso si ha un bacino di utenza ridotto che si dimostra spesso gravoso sul sistema di trasporto pubblico classico, saranno garantite un minimo di corse sia ferroviarie (ove presente una stazione) sia gommate alle quali sarà affiancato un sistema di trasporto su pulmini 'a richiesta'. Sarà predisposta quindi in ogni zona periferica una stazione di trasporto pubblico a gestione municipale o privata dotata di un numero minimo di mezzi di trasporto (autovetture o mini autobus) che interverranno a richiesta dei cittadini, i quali pagheranno per questo servizio una quota relativa al solo costo del trasporto (non verrà conteggiata quindi la 'chiamata'). Il concetto di 'periferia' comunque nella smart city sarà molto diverso da quello classico, in quanto la city sarà progettata (come vedremo nell' area Urbanistica ed Edilizia) per essere modulare e regolare. 35
  • 36. Smartya – Un modello per la Smart City EN-PrivateTransport Nel trasporto privato il cittadino avrà una vasta scelta: sarà incentivato l' utilizzo di vetture a gas, diesel o biodiesel, ma sarà lasciata al cittadino piena scelta di utilizzare la trazione a benzina senza per questo dover essere penalizzato. I venditori di automobili per uso privato, dal canto loro, saranno obbligati a far applicare alle vetture (da officine specializzate) in vendita tutte le dotazioni ritenute migliorative per la qualità delle emissioni. Sarà incentivato per le autovetture l' utilizzo di sensori di parcheggio e di prossimità, tutte le autovetture e i mezzi si trasporto privato a scopo commerciale potranno essere dotate di sistema GPS from-to, capace di ricevere e trasmettere informazioni sulla posizione; questo per due scopi principali: a) rendere più affidabili le informazioni su eventuali ingorghi; b) costituire una rete di informazione per la veloce individuazione di ogni vettura in casi di emergenza o di furto. I cittadini, siano privati o aziende, che decideranno di usufruire di questo sistema e partecipare alla formazione della rete informativa di sicurezza, avranno facilitazioni sulla tariffa assicurativa obbligatoria. Dal punto di vista delle autorizzazioni, anche le biciclette saranno dotate di targa di riconoscimento, e potranno essere utilizzate solo dopo il conseguimento di un patentino, eventualmente in formato elettronico ed associato alle altre patenti conseguite. Le scuole del grado elementare o medio inferiore organizzeranno corsi obbligatori di codice stradale e gli alunni potranno ricevere il patentino successivamente al superamento di un esame teorico-pratico. Nella gerarchia di percorrenza delle strade, si darà la precedenza sempre e comunque ai mezzi di trasporto pubblico, successivamente in ordine alle autovetture, alle motociclette, e infine alle biciclette. EN-EmergencyTransport Un concetto importante dell' area Mobilità di Smartya sarà l' EmergencyTransport, il trasporto di emergenza: le maggiori strade saranno dotate di 36
  • 37. Smartya – Un modello per la Smart City corsia d' emergenza dedicata alle autoambulanze e ai mezzi di soccorso quali quelli dei Vigili del Fuoco o di Soccorso Stradale. I mezzi di emergenza saranno dotati di telecomando a distanza capace di agire su tutti i semafori, avranno la precedenza in ogni strada, e saranno dotati di tutte le apparecchiature per misure biometriche e per il mantenimento in vita. Ogni struttura ospedaliera sarà dotata di un eliporto per i casi di estrema necessità. Eliporti di superficie medio-piccola saranno previsti anche nella city in modo che gli elicotteri possano arrivare in diverse zone di intervento. AREA URBANISTICA ED EDILIZIA E' il cuore della progettazione e del funzionamento di Smartya, e costituisce la sezione più importante e più lunga di questo documento, in quanto stabilisce non solo le regole di progettazione e funzionamento della city, ma anche la filosofia con la quale la city é organizzata. EN-Streets Le strade di Smartya verranno progettate e realizzate tenendo in mente due concetti fondamentali: a) la strada é il cuore della vita della città, e come tale deve essere funzionale e affidabile; b) le strade dovranno essere luogo dedicato a tutti i cittadini, quindi devono garantire lo spazio necessario a tutti. Bisognerà dunque dimenticarsi vicoli e stradine anguste, vicoli ciechi, strade prive di marciapiede e di corsia di sosta o di parcheggio; a seconda del fatto che si tratti di strade principali o secondarie si avranno tre o due corsie per i veicoli e una corsia di sosta o di parcheggio per ogni senso di marcia, le carreggiate saranno separate da attraversamenti ad aiuola che potranno essere dotati di passaggio 37
  • 38. Smartya – Un modello per la Smart City pedonale e di apparecchiature dedicate alla pulizia dell' aria (come illustreremo più avanti). Un esempio semplificato di strada secondaria ideale é mostrato nella prossima figura. dove con A sono indicati i marciapiedi, con B le aree aiuola, e con C le bande di segnaletica orizzontale (stop / dare precedenza). I sensi unici dovranno essere minimizzati, ed utilizzati solo facendo in modo che ogni senso unico abbia il più vicino possibile una strada parallela a senso di percorrenza inverso. Queste aree aiuola conterranno inoltre la segnaletica verticale, che sarà replicata nei marciapiedi attigui alle corsie di emergenza e/o parcheggio, e particolari lampioni intelligenti a LED, anche essi replicati in maniera simmetrica nei marciapiedi. Questi particolari lampioni saranno del tipo multifunzione (ad esempio del tipo Minos, capace di regolare la luminosità del LED in base alle condizioni di luce naturale, di capire se si avvicina un' auto, una moto o una bici, capace di spegnere la luce qualora non 38
  • 39. Smartya – Un modello per la Smart City transitassero vetture, e dotato di stazione wi-fi e di videosorveglianza) e potranno essere dotati, nella colonnina verticale, di un sistema di mini-pale eoliche verticali simili al tipo prodotto da Cleantec Wind, capaci di cogliere lo spostamento d' aria causato dalle vetture producendo energia (che sarà immagazzinata o immessa in rete) e allo stesso tempo favorendo l' areazione della strada aiutando a ridurre lo smog causato dalle vetture. Una semplice rappresentazione dell' utilizzo di lampioni intelligenti calati nel contesto delle aree aiuola é la seguente immagine: Tutte le pavimentazioni stradali saranno composte da bitume ottenuto utilizzando residui dello smaltimento dei pneumatici, in modo da garantire maggiore aderenza e resistenza; potranno essere utilizzati (e ne sarà di fatto incentivato l' uso) i materiali vetrosi risultanti dai procedimenti di smaltimento rifiuti tramite torcia al plasma. La pavimentazione stradale delle zone ad alto traffico sarà ricoperta di un film di Biossido di Titanio che garantisce una funzione 'mangia NOx' per ridurre l' impatto ambientale dovuto agli scarichi delle vetture. Alternativamente si può ipotizzare l' utilizzo di strade plastiche come quelle prodotte da KWS Infra, modulari, ad alta resistenza meccanica e termica, e dotate di ampio spazio interno per cablature e tubazioni. Il concetto di strada plastica é mostrato nella seguente immagine. 39
  • 40. Smartya – Un modello per la Smart City I marciapiedi dovranno essere larghi, funzionali, sopraelevati di almeno 15 cm rispetto alla pavimentazione stradale, e dotati nel passo verticale di bocche di scarico per l' acqua piovana. I potranno sperimentare soluzioni tecnologiche che coinvolgano i marciapiedi, come quelle di Viha Concept per la produzione di energia da calpestamento. Nei marciapiedi saranno disposte aree di parcheggio per biciclette, contenitori per i rifiuti e per le cicche di sigarette, apparecchiature per il monitoraggio della qualità dell' aria e per la sua depurazione (ad esempio del tipo PAU del Progetto Tierra Nuestra, illustrato nella foto qui sotto), centraline di ricarica per le auto 40
  • 41. Smartya – Un modello per la Smart City elettriche da utilizzare in caso di necessità, e sistemi di interfono o telefonia di emergenza per segnalare alle autorità guasti, ingorghi, etc. Avendo nominato le bocchette di scarico vale la pena soffermarsi sulla filosofia di drenaggio dell' acqua piovana: le pavimentazioni stradali saranno tutte leggermente convesse per facilitare il dreno dell' acqua verso il bordo strada (marciapiedi e aree aiuole) ove saranno drenate tramite le bocchette di scarico le quali saranno disposte tra di loro a distanza tale da garantire il corretto deflusso ed evitare l' accumulo di pozzanghere. A tale scopo, in strade che per la loro naturale pendenza dovessero creare delle conche, la distanza tra le bocche di scarico verrà diminuita e l' ampiezza delle singole bocchette sarà aumentata. Bocche di scarico, anche decorative, potranno essere previste anche al centro della carreggiata o sulla superficie dei marciapiedi, preferibilmente nel bordo di limite strada. Per quanto riguarda l' utilizzo delle strade da parte dei pedoni, sarà da preferire l' attraversamento sotto o sopra elevato, specialmente nelle strade a maggiore intensità di traffico; qualora si utilizzassero attraversamenti stradali a raso questi dovranno essere posti davanti al punto di stop delle vetture, e se disposti lungo la via andranno 41
  • 42. Smartya – Un modello per la Smart City tenuti lontani dalle curve. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alle aree parcheggio a bordo strada, ove presenti: in ogni zona parcheggio dovrà essere presente una quota minima non inferiore al 20% del totale di parcheggi dedicata ai disabili, questi dovranno essere disposti nella fila distanziati l’ uno dall’ altro per essere equamente distribuiti, dovranno avere larghezza maggiore di almeno il 25% rispetto a quella utile per il veicolo, in modo da facilitare l’ ingresso di carrozzine o dispositivi di assistenza personale. I parcheggi per disabili saranno dotati di un palo con LED (simile per esempio ai tipi raffigurati qui sotto, modello Hudson Trio Outdoor e Seine Trio Outdoor) il quale sarà munito di sensore di prossimità a basso raggio (direzionato solo in avanti e di 1, 5 – max 2 metri in modo da non interferire con i parcheggi vicini) che raccolga il segnale proveniente dal tagliando disabili semi-elettronico collocato nell’ auto. Questo sistema permetterà al palo di emettere un allarme visivo – acustico nel caso il parcheggio venga occupato da un’ auto sprovvista dell’ apposito tagliando disabili). Il permesso disabili sarà un EN-Document contenente un codice personalizzato registrato su banda magnetica da tenere sempre nell' auto e rilevabile dal palo segnaposto. La city sarà dotata di numerose aree parcheggio realizzate sotto forma di piazze di sosta, il cui accesso potrà avvenire liberamente o dietro pagamento. Dovranno 42
  • 43. Smartya – Un modello per la Smart City essere dotate di parchimetro e sensori di sosta collegati a un sistema di calcolo e segnalazione dei posti liberi; tramite apposite applicazioni scaricabili su computer e smartphone il cittadino sarà informato in tempo reale della disponibilità di parcheggio. Al cittadino potrà anche essere permesso di comprare o affittare parcheggi nelle varie zone della city in modo da avere garantito, per esempio, un posto di sosta in prossimità delle zone più frequentate (es: sede di lavoro, casa, etc). EN-Underground Abbiamo già accennato alla struttura sotterranea di Smartya nelle Premesse di Infrastruttura, la parte sotterranea dovrà essere progettata e realizzata in maniera tale da minimizzare gli interventi di manutenzione e allo stesso tempo in maniera da garantire l' efficienza anche in caso di espansione della city. Le tubature dell' acqua dovranno essere di lega immune alla corrosione, e saranno dotate di sensori per perdita di pressione. La rete di sensori sarà realizzata cercando di realizzare una magliatura ridotta, in modo da poter intervenire localmente con il massimo della precisione. Allo scopo, saranno realizzati metodi di intervento automatizzati (es, tramite robot operativi capaci di saldare, tagliare, etc.) e saranno predisposti in zone inaccessibili alla cittadinanza degli ingressi al sistema sotterraneo per gli addetti ai lavori, oltre ai normali tombini stradali. Come già illustrato, le condutture idriche si divideranno in 3 circuiti: acqua ad uso umano, acqua potabile, acqua antincendio / di sicurezza; le tubature saranno ridondanti, cioè si preferirà l' utilizzo di collettori paralleli e comunicanti per ogni circuito anzi che un unico collettore di dimensioni maggiori. I due circuiti di acqua ad uso umano e acqua potabile saranno normalmente separati, e potranno essere bilanciati solo in casi di estrema necessità. In prossimità di ogni isolato sarà staccato dai collettori principali un sub collettore dal quale si innalzeranno i raisers a terra per ogni unità edilizia Ad un livello diverso rispetto alle tubature idriche saranno collocate le tubature di 43
  • 44. Smartya – Un modello per la Smart City servizi quali gas ad uso civile ed azoto ad uso sicurezza per l' inertizzazione di ambienti a rischio esplosione; le tubature di azoto avranno dei raisers a livello terra in prossimità di ogni unità edilizia, le tubature di azoto si eleveranno sopra terra solo in particolari colonnine accessibili solo al personale di sicurezza. In un' area ancora diversa saranno collocate le tubazioni contenenti i cablaggi per il trasporto dati, per costituire la rete LAN/WAN per i vari utilizzi. Saranno realizzati in fibra ottica o Gigabit seguendo un' ottica 'in parallelo' in maniera tale che la banda disponibile possa essere aumentata facilmente; la trasmissione dati sarà quindi gestita da servers che lavorano in multihoming. La precedenza per l' occupazione della banda sarà data alla gestione dei servizi smart riservando non meno del 15% della banda totale a tali servizi e ai vari sensori e trasmettitori necessari per le funzionalità gestite dalla municipalità. Alternativamente si potrà optare per una soluzione che preveda una rete dedicata a tutte le utenze Smart separata da quella fruibile dagli utenti (residenziali e commerciali). Sarà allestita una rete di emergenza nel caso di malfunzionamenti sulla fibra o sulla dorsale Gigabit, e si potrà, se ritenuto conveniente, sperimentare la trasmissione dati tramite prese elettriche. Saranno disposte colonnine di connessione Wi-Fi nelle aree principali della città quali piazze, parchi, parcheggi, centri commerciali, le quali saranno ad accesso libero e gratuito; i commercianti che lo desiderassero potranno fornire dietro pagamento di una quota accesso wi-fi ai loro clienti (i quali pagheranno al fornitore una quota di utilizzo), purchè si dotino di un sistema di logging delle connessioni e adeguata strumentazione di sicurezza informatica. Gestori privati potranno chiedere la stesura di propri cavi dati e di stazioni wireless e somministrare il servizio a pagamento. Per ragioni di efficienza e di sicurezza sarà comunque prevalente la trasmissione dati via cavo. L' impianto fognario colletterà tutte le ghiotte stradali, i tombini, e gli scarichi degli edifici; saranno costituiti due circuiti fognari distinti: quello sanitario e quello piovano, completamente isolati e non comunicanti fino agli ingressi delle vasche di 44
  • 45. Smartya – Un modello per la Smart City trattamento. Questi circuiti saranno dimensionati opportunamente considerando le possibilità di scalare la city, in varie zone della città saranno disposte centraline di sollevamento che pompino sopra terra l' eventuale eccesso (per esempio in particolari condizioni atmosferiche) in tubature terminanti in silo predisposti e ad alta capienza collocati nella periferia. L' acqua collettata in questi silo potrà successivamente (previo controllo della qualità) essere riutilizzata sia a scopo irrigazione che rivenduta ad aziende o singoli. Tutte le zone che utilizzino acqua a scopo decorativo o funzionale (parchi con laghetti o rigagnoli, fontane e fontanelle) dovranno essere dotate di impianto di ricircolo con un sistema di grigliatura; le fontanelle stradali e nei parchi saranno anch' esse di sue tipi distinti identificabili da colori diversi: uno che contrassegna l' uso umano non potabile, e uno che contrassegna l' acqua potabile. In un altro circuito interrato correranno tutti i cablaggi elettrici e telefonici ad uso privato e non; in ogni isolato verrà innalzata una struttura di smistamento per i cablaggi destinati ad entrare negli edifici; le centraline telefoniche, che potranno essere utilizzate anche per il trasferimento dati tramite xDSL, saranno distanziate tra di loro in maniera tale che non causino eccessiva perdita di banda a causa della degradazione del segnale. Nel caso si debba disporre di un sistema di raccolta rifiuti sotterraneo, come ipotizzato nella sezione EN-Wastes, questo deve essere progettato in maniera da poter essere modularizzato, garantendo il maggior numero di stoccaggi sotto o sopra terra sia entro che fuori dai singoli 'moduli' di Smartya. EN-Buildings Eccoci arrivati ai criteri riguardanti la progettazione e realizzazione delle unità edilizie, siano esse fabbriche, locali commerciali o professionali, o strutture ad uso abitativo. Le parole chiave per questa fase saranno 'funzionalità' e 'fantasia'. Sarà data molta importanza alla forma degli edifici, ed altrettanta importanza alle loro 45
  • 46. Smartya – Un modello per la Smart City dimensioni e dotazioni. In linea generale l' edilizia di Smartya sarà curata tutta con materiali ad alta resistenza, le costruzioni dovranno essere tutte antisismiche, dotate di intercapedine minima di 1.5 metri ove verranno fatte passare tutte le condotte servizi e i cablaggi, avranno un numero massimo di tre piani, e saranno estese in orizzontale anzi che in verticale. La forma potrà essere variabile, purchè aperta; saranno quindi evitate strutture circolari ma permesse configurazioni ad arco, gli edifici potranno essere cubici, a stella, parallelepipeidali coricati e, qualora si optasse per soluzioni con basi asimmetriche, ci si assicurerà che la base superiore (tetto) sia minore di quella inferiore (poggio stradale). Le pareti saranno tutte costruite con materiali che assicurino l' attenuazione delle vibrazioni, i punti sensibili e le sezioni portanti saranno rinforzati con materiale ad altissima resistenza quale quello derivante dal trattamento dei rifiuti tramite arco di plasma; le pareti interne saranno completamente ignifughe. Qualora siano necessari ascensori, questi dovranno essere esterni alla struttura in maniera tale da essere facilmente accessibili in caso di soccorso, e saranno dotati di sistema di controllo remoto. Gli edifici nelle zone più trafficate della city dovranno avere le facciate esterne rivestite di uno strato di materiale mangia smog, come per esempio Biossido di Titanio, cemento antismog Tx-Active o piastrelle del tipo Prosolve370e (attualmente utilizzato a Città del Messico, foto qui di seguito), le quali hanno anche funzione decorativa. Materiali per la bioedilizia quali il Natural Beton potranno essere utilizzati in ogni zona della città al fine di garantire la riusabilità a fine vita delle componenti dei palazzi. 46
  • 47. Smartya – Un modello per la Smart City L' orientamento degli edifici sarà importante: le strutture ad uso abitativo di struttura regolare (cubica o parallelepipeidale) saranno costruite lungo un asse Nord- Sud e consteranno di due serie di appartamenti separati da corridoio: le living room di questi appartamenti saranno dunque equamente distribuite lungo l' asse Est-Ovest: sarà il cittadino, al momento dell' acquisto, a valutare la necessità di usufruire di una residenza con living room soleggiata al mattino (rivolta ad est) o la sera (rivolta ad ovest). L’ edilizia di Smartya comunque incentiverà fortemente le soluzioni abitative diverse dai palazzi, e saranno evitati i ‘multicondomini’. Sarà incoraggiato il ricorso a case indipendenti o costruzioni bi o tri familiari, saranno incentivate la dotazione di giardini interni o esterni alla struttura abitativa, la progettazione e costruzione di villette, e l' installazione sui tetti di impiantistica fotovoltaica, termodinamica e mini- 47
  • 48. Smartya – Un modello per la Smart City eolica, purchè queste si dimostrino vantaggiose per il bilancio energetico dell' edificio. Ogni unità abitativa sarà dotata come minimo di sensori antincendio, per il controllo luci, per il controllo della qualità dell' aria (fumi, umidità etc), e di sensori anti effrazione del tipo 'motion capture' abilitati tramite un codice e collegati ai server del fornitore del servizio (che dovrà essere obbligatorio) e a richiesta di una centralina di controllo dell' unità abitativa. Da tale centralina, attraverso l' installazione di sensori e valvole, si potranno comandare gli impianti di illuminazione e riscaldamento. Questi sistemi di domotica dovranno essere pensati per essere una dotazione standard dell' unità abitativa, ne consegue che dovranno essere funzionali e poco costosi, aggiornabili, e sostituibili. L' immagine seguente mostra una panoramica di massima di una 'smart house' e può costituire un buon modello concettuale. 48
  • 49. Smartya – Un modello per la Smart City Verrà incentivato l' utilizzo di elettrodomestici intelligenti capaci di auto diagnostica, possibilmente collegati con il produttore o con i manutentori; in particolar modo le caldaie e tutti i servizi sensibili per questioni di sicurezza saranno monitorati in maniera regolare. La regolarità di questi sistemi e della loro manutenzione, come già detto, verrà registrata nel documento obbligatorio EN- HouseHold. L' illuminazione in particolare sarà gestita tramite sensori che regolino l' intensità luminosa artificiale in base alla luce proveniente dall' esterno, e che accendano / spengano le luci a seconda della presenza umana nelle varie stanze. In un' ottica di risparmio sui consumi, sarà consigliato e promosso l' utilizzo di lampade LED con sensore di presenza o movimento alimentate a batteria anzi che dalla rete elettrica, del tipo di quelli mostrati nell' immagine seguente. Saranno realizzati speciali edifici ad uso parcheggio nelle zone a più alto traffico e nelle zone con particolare concentrazione di attività commerciali o professionali, tali edifici non potranno essere interratti ma solo elevati con un massimo di tre piani. Dovranno essere 'aperti' in modo che il vento ci si possa incanalare contribuendo così a migliorare la qualità dell' aria compromessa dagli scarichi delle auto. 49
  • 50. Smartya – Un modello per la Smart City Verrà inoltre stabilita una quota minima di locali commerciali a piano terra per isolato, costruiti alla base degli edifici. La destinazione dei locali sarà razionalizzata in maniera da garantire una uniforme diffusione di tutte le attività commerciali ritenute essenziali (ad esempio commercio alimentare, farmacie). EN-GreenSpace Il verde nella progettazione di Smartya assume un triplice valore: decorativo, purificatore, e sociale; ognuno di questi valori prevarrà in un diverso tipo di utilizzo del verde privato e pubblico. Saranno ovviamente presenti tantissime isole verdi in marciapiedi, piazze, strade; saranno realizzati grandi spazi verdi tipo giardini o parchi pubblici ad uso dei cittadini, ad accesso libero, e dotati di tutti i comfort per renderli spazi sociali fruibili in qualsiasi momento della giornata. Potranno contenere laghetti o rigagnoli artificiali (ognuno di questi realizzato con 50
  • 51. Smartya – Un modello per la Smart City un sistema di recupero e minimo filtraggio dell' acqua), saranno ben forniti di raccoglitori per i rifiuti, saranno presenti pensiline coperte da utilizzare in caso di pioggia, e nel terreno sarà creata una rete di raccolta dell' acqua piovana che potrà essere utilizzata per l' irrigazione. Come già indicato nella sezione En-Buildings, verrà incentivata l' ediliza dotata di giardini e parchi condominiali. Verranno realizzati 'palazzi giardino' dei tipi mostrati nelle figure seguenti, e tali strutture potranno eventualmente essere dotate di uffici o unità abitative qualora fosse richiesto, e potranno essere adibiti anche a parcheggi, ma la loro principale funzione sarà quella di aiutare a depurare l' aria e allo stesso tempo decorare. Il concetto fondamentale che permea la progettazione EN- Greenspace della city si basa sulla funzionalità e sull' estetica, implementando soluzioni ad alto contenuto estetico e mantenendo le strutture semplici e funzionali. Il verde potrà essere utilizzato con gli stessi scopi, seppur in maniera più 51
  • 52. Smartya – Un modello per la Smart City moderata, anche nei normali edifici abitativi, negli hotel, nei palazzi congressi, etc., sia in esterno che in interno, creando di fatto degli ambienti in cui il verde diventa parte integrante della struttura donando valore aggiunto e vivibilità, oltre che decoro estetico. Il verde di queste soluzioni sarà curato dai proprietari (nel caso di situazioni residenziali private o condominiali) o dai titolari delle varie attività di eventuali uffici; alternativamente si può ipotizzare che specialisti del settore possanoprendersi cura delle varie realtà Green (abitative o meno) dietro contratto garantendo professionalità ed alleggerendo gli oneri dei proprietari. Soluzioni di questo tipo accresceranno notevolmente l' estetica degli edifici, e daranno il loro contributo, seppur moderato, alla lotta all' inquinamento. Ambienti interni con verde integrato sono mostrati nell' immagine qui di seguito. AREA ECONOMIA ED AMMINISTRAZIONE Smartya, con il suo alto contenuto tecnologico, necessiterà di un tipo di gestione amministrativa ed economica intelligente, e basata sugli stessi principi di efficienza visti finora per le altre aree. E' giunto dunque il momento di parlare dell' aspetto 52
  • 53. Smartya – Un modello per la Smart City gestionale della city dal punto di vista dell' amministrazione e non da quello del cittadino. EN-Banking Gli istituti bancari o di intermediazione finanziaria saranno gestiti dall' amministrazione della città, con compartecipazione di istituti privati i quali non potranno comunque avere quota di maggioranza e saranno sottoposti regolarmente a controlli che ne verifichino la solidità economica e la corretta gestione. Gli istituti privati potranno partecipare con quote ai progetti di Smartya, ma non ne saranno proprietari, in modo da evitare a) l' ingigantimento economico di questi istituti b) situazioni in cui i cittadini possano trovarsi in 'debito' rispetto agli istituti. Ogni cittadino di Smartya avrà un conto bancario, per ogni nuovo nato l' istituto bancario cittadino creerà un novo acount bancario a costo zero ove, se vorrao, i genitori potranno versare una quota deposito; l' intestatario ne potrà disporre a partire da una determinata età (esempio: 14 anni). Tutti i conti bancari dovranno prevedere la tele gestione, saranno offerti dietro pagamento di una minima quota a base annuale, e praticheranno un interesse di debito (in caso il cittadino abbia necessità di prestiti) non superiore di più del 2% a quello del credito (il normale interesse sul conto); gli interessi sul conto dovranno essere mantenuti costanti per un minimo di tre anni e non potranno essere ridotti oltre una soglia che garantisca il pagamento da parte del cittadino dei costi annuali del conto. Gli istituti finanziari privati abilitati a concedere prestiti alla popolazione dovranno garantire la possibilità di rateizzazione personalizzabile senza limite minimo o massimo, e applicare un tasso di interesse sul prestito non superiore al 10% indipendentemente dal numero di rate. La rateizzazione dei prestiti potrà esse modificata in ogni momento a seconda delle esigenze del richiedente e su sua richiesta, con automatico ricalcolo della durata e della quota interessi; a chi usufruisce di questi prestiti sarà permesso in ogni momento versare quote al di fuori della normale rateizzazione a seconda della propria 53
  • 54. Smartya – Un modello per la Smart City disponibilità economica, con conseguente ricalcolo da parte dei concedenti il prestito della quota restituita. EN-Documents Abbiamo già visto il trattamento dei documenti intelligenti dal lato del cittadino, ora dobbiamo considerarlo dal lato amministrativo: qualsiasi documento prodotto per il cittadino dovrà essere emesso in formato elettronico e dovrà avere un simulacro fisico. Ciò potrà avvenire utilizzando un chip applicabile, una tessera magnetica,o qualsiasi altra forma adeguata allo scopo. Il documento minimo per ogni cittadino sarà il SY-ID, il documento di identità essenziale dentro Smartya ma realizzato in maniera che possa essere letto anche all' esterno della city. A questo scopo il documento dovrà contenere i dati del cittadino sia nel formato scelto per l' anagrafe intelligente sia nel formato di testo leggibile da qualsiasi lettore di badge; sarà concepita, e disponibile su richiesta, la EN-TotalCard ove il cittadino potrà far inserire tutti i suoi dati non solo identificativi. Altri documenti obbligatori saranno l' EN-HealthCare, emesso alla nascita di ogni cittadino e ad ogni nuovo residente, e l' EN-HouseHold per ogni proprietario di unità abitative. I documenti emessi andranno conservati nei servers e negli uffici degli enti emananti ma con copia in un archivio centrale; tutti i documenti emessi, di qualsiasi tipo, dovranno avere una corrispondente versione cartacea emessa per il cittadino e una archiviata come storico presso gli archivi centrali e degli enti competenti. Documentazione opzionale come le patenti di guida, i certificati di abilitazione professionale, i diplomi di istruzione, avranno un formato elettronico e un formato cartaceo; i permessi speciali come per esempio i tagliandi di invalidità, o particolari permessi ad operare in luoghi pericolosi, dovranno essere catalogati e gestiti tramite una rete di sensori che riesca sempre a tracciarli. Il sistema di amministrazione metterà inoltre a disposizione degli utenti che ne volessero usufruire un servizio di tracking GPS personale: ciò tornerà 54
  • 55. Smartya – Un modello per la Smart City particolarmente utile nei casi di persone con attività a rischio. I documenti giudiziari saranno conservati in un archivio apposito che notificherà in tempo reale e in maniera automatizzata ad ospedali e ai comandi di polizia le generalità di di persone ritenute pericolose o per le quali son state emesse condanne; tali dettagli saranno anche inseriti in uno speciale database in cui i datori di lavoro potranno, se necessario, effettuare controlli della fedina penale dei lavoratori o candidati tali. Sarà comunque proibito escludere un candidato per motivi giudiziari qualora i suoi precedenti o la sua scheda giudiziaria non mostrino infrazioni o pericolosità nell' ambito di lavoro per cui si propone. EN-Politics Questo punto non si occupa tanto della politica in senso stretto, quanto delle politiche di gestione delle varie aree della città e del lato amministrativo e sociale. Particolare interesse avranno le politiche sociali e quelle lavorative: dal lato sociale, l' amministrazione prevederà la realizzazione di strutture per anziani e per disabili, gestite dall' amministrazione stessa in cooperazione con le strutture sanitarie; dal lato lavorativo, l' amministrazione incentiverà l' occupazione a tempo indeterminato ma ad orario flessibile. Andando nel dettaglio, le politiche sociali si concentreranno sull' evitare situazioni di indigenza e di pericolosità, sul combattere lo stato di povertà individuale, sul tutelare le famiglie numerose, con singolo genitore, o con unico reddito entro una certa fascia. Ciò verrà realizzato principalmente mantenendo basse tassazioni per le categorie più sensibili, concedendo prestiti a interesse zero, ed elargendo nei casi più difficili dei sussidi o proponendo occupazioni a tempo determinato. Qualora lo stato di indigenza sia causato da malattia o disabilità invalidante a qualsiasi genere di lavoro, l' amministrazione si accollerà il mantenimento del nucleo familiare ed elargirà un contributo mensile bastante per 55
  • 56. Smartya – Un modello per la Smart City risollevare le condizioni familiari. Qualora l' inabilità sia derivata da cause lavorative, parte del mantenimento dell' individuo sarà responsabilità dell' azienda presso cui questo lavorava al momento della malattia/infortunio. I casi di disagio sociale causati da tossicodipendenza verranno trattati in strutture riabilitative chiuse in cui i pazienti saranno isolati e disintossicati, venendo seguiti e motivati lungo un percorso che non sia limitato nel tempo ma condizionato solo al totale recupero psico-fisico. Una caratteristica importante delle politiche sociali di Smartya sarà l' equità abitativa: non esisterà differenziazione di prezzo tra le varie zone della city, il costo delle abitazioni sarà calcolato in base alle superfici e alle facilities, e non dipenderà dalla collocazione geografica (centro, periferia) dello stabile. Le politiche lavorative saranno concentrate sul garantire accesso a formazione e lavoro a ogni cittadino; verrà periodicamente creata una lista di mansioni disponibili nelle attività lavorative gestite dalla municipalità o dalle aziende da essa controllate, tutte le aziende private saranno obbligate a pubblicare periodicamente le loro necessità occupazionali in un database che sarà accessibile al cittadino, ed esso si potrà candidare direttamente in maniera telematica o di persona. Ogni candidatura dovrà essere esaminata entro una settimana fino ad avvenuta copertura della posizione vacante, copertura che dovrà essere notificata per via telematica o a mezzo posta a tutti i candidati. Fatti salvi i casi in cui la natura del lavoro offerto sia di per se a tempo determinato e non continuativo (es: consulenze per particolari lavori, realizzazione di un edificio, traduzione di una serie di documenti, etc) non saranno ammessi contratti con durata minore di 12 mesi. Ogni esperienza lavorativa verrà conteggiata nel SY-Curriculum di ogni lavoratore; il SY-Curriculum é un documento molto importante perchè conterrà non solo i dati formali (data, nome dell' ente o azienda) del lavoro svolto ma anche tutte le mansioni ricoperte e le nozioni apprese. Nei casi di lavoratori discontinui, nei mesi che intercorrono tra un lavoro e l' altro verrà loro ridotta la tassazione per i servizi cittadini ed esentata ogni eventuale forma 56
  • 57. Smartya – Un modello per la Smart City di tassazione sui servizi essenziali, per i quali pagheranno solo l' effettivo consumo. Le retribuzioni contrattuali saranno calcolate per ogni mansione in base al valore netto ritenuto minimo adeguato al costo della vita della city, al quale sarà applicata la tassazione; sarà così il netto a costituire il vero stipendio e non il lordo. Ogni azienda verserà all' amministrazione, per ogni lavoratore e per tutta la durata del contratto di lavoro, una quota contributiva a scopo assicurativo e pensionistico pari a metà della retribuzione mensile, e verserà in uno speciale conto bloccato una mensilità ogni anno che il dipendente potrà ricevere a fine del rapporto di lavoro. Il dipendente avrà diritto a riscuotere il suo TFR interamente o in maniera frazionata, o addirittura di versarne una parte nel conto assicurativo che verrà utilizzato per la sua pensione. Personaggi pubblici, manager aziendali, e cittadini ai quali viene riconosciuto notevole peso societario, non potranno ricoprire cariche politiche nell' amministrazione della city; pregiudicati o indagati non potranno ricoprire cariche amministrative nell' ambito che concerne le loro indagini o condanne, ma non potranno essere esclusi dalla vita politica della city. Ogni posizione amministrativa potrà essere ricoperta solo per nomina attinente al campo di studi o di lavoro del candidato, e chi non ha istruzione specifica o esperienza lavorativa attinente non potrà ricoprire ruoli decisionali nella carica amministrativa se non dopo almeno due anni come assistente di qualcuno che già ricopre la carica. Tale periodo di formazione dovrà poi essere attestato tramite un esame che mostri l' idoneità del tirocinante a ricoprire indipendentemente la carica per cui ha ricevuto formazione. EN-Education La sezione Education si occupa in realtà sia di istruzione scolastica (in ogni grado), di ricerca e di informazione. La ricerca verrà finanziata tramite fondi costituiti dall' amministrazione ai quali saranno dirottati eventuali fondi derivanti da entità amministrative gerarchicamente superiori ed eventuali fondi privati. La scuola sarà 57
  • 58. Smartya – Un modello per la Smart City esclusivamente a gestione pubblica, qualora i fondi garantiti dalle entità amministrative di livello superiore non dovessero bastare l' amministrazione della city avrà facoltà di istituire un autofinanziamento a carico delle famiglie stabilendo una retta minima. Gruppi privati potranno comunque istituire scuole di formazione addizionale purchè rilascino un EN-Diploma per ogni materia seguita. L' istruzione primaria (elementare e media inferiore) avverrà in scuole che introducano l' alunno sia a materie umanistiche che a materie scientifiche, mentre nelle scuole secondarie (media secondaria e università) l' istruzione avverrà in strutture ove siano raccolte tutte le docenze con il già descritto sistema a box. Nessun docente potrà ricoprire più di una cattedra, i docenti saranno sottoposti a continuo aggiornamento nella loro materia, condizione essenziale per il mantenimento della cattedra. Le materie a carattere scientifico dovranno essere insegnate tenendo conto della possibilità di far partecipare l' alunno a stage formativi in enti o imprese del settore, tali stages formativi verranno inseriti nel SY-Curriculum dello studente con la descrizione delle mansioni svolte. Tutte le iscrizioni delle scuole secondarie e degli enti di formazione aggiuntiva dovranno prevedere l' apertura di una 'zona virtuale' ove lo studente possa collegarsi a seguire le lezioni, le quali saranno tutte registrate e catalogate; la frequenza fisica della lezione infatti non sarà obbligatoria se non nelle ore di laboratorio o esercitazione pratica, ma sarà obbligatoria quanto meno la presenza virtuale verificata tramite controllo sul login dello studente. Saranno istituite biblioteche con materiale sia cartaceo che elettronico, con stazioni collegate in rete e con appositi cabinets in realtà virtuale; l' accesso alle biblioteche sarà libero e gratuito, qualora i visitatori volessero una copia di qualche documento, cartaceo o elettronico, potranno averla dietro pagamento di una somma che andrà a finanziare il mantenimento della struttura. Le copie ottenute tramite biblioteca avranno apposta una specifica impronta cartacea ed elettronica in modo da identificare il materiale come privo di diritti di autore. I documenti elettronici 58
  • 59. Smartya – Un modello per la Smart City rilasciati dalla biblioteca saranno prodotti in maniera da non poter essere copiati né stampati. L' informazione sarà gestita dai magazine e dalle TV e radio amministrative, le quali dovranno offrire semplice informazione e non opinione. Gli istituti privati, le scuole, le università, e le aziende potranno produrre i loro giornali (cartacei o virtuali) specialistici di informazione per il settore coinvolto. Saranno autorizzate trasmissioni opinionistiche ma al di fuori del contesto informativo; privati o gruppi di privati potranno liberamente costituire a proprie spese le loro TV o radio in rete, previa registrazione in un apposito registro, e potranno se necessario offrire il servizio a pagamento o finanziandosi con spot pubblicitari, che non dovranno comunque superare un totale del 10% della durata della trasmissione in cui vengono inseriti; potranno inoltre dedicarsi all' editoria privata totalmente a loro spese o usufruendo di sponsor. CONCLUSIONI La cittadina virtuale che vi abbiamo descritto é, appunto, un' entità immaginaria non realmente esistente, e perciò é impossibile verificare di persona quanto e come questi sistemi, queste soluzioni proposte, influenzerebbero (e di quanto migliorerebbero) realmente la vità in città. Le soluzioni prospettate però, le filosofie, le indicazioni tecnologiche, sono tutte reali; mai in questo libro é stata presentata una idea o una soluzione tecnologica 'futuristica' e non disponibile allo stato attuale del nostro sviluppo societario e tecnologico. Reputiamo dunque che il modello proposto sia, per lo meno, uno scenario più che realista che possa fungere da linea guida per la reale creazione di una città sperimentale sulla quale poi, eventualmente, fare le considerazioni e apportare le migliorie del caso. Quali insegnamenti é possibile trarre dalla breve analisi del fenomeno e dalle 59
  • 60. Smartya – Un modello per la Smart City tecniche e filosofie suggerite dal nostro breve 'manuale'? Certamente una delle immediate conclusioni é che il concetto di Smart City é – tristemente - troppo aleatorio ed applicato tramite canoni imprecisi che si basano più sulla possibilità di 'fare business' piuttosto che su quella di offrire effettive soluzioni; altresì possiamo concludere che un paese come l' Italia, ad alta densità abitativa ed il cui territorio é occupato da un grandissimo numero di comuni, é difficilmente smartizzabile secondo i canoni descritti, proprio a causa del poco territorio disponibile per la costruzione da zero di nuove realtà cittadine di tipo smart. Ciò vuol dire che la Smart City é destinata a rimanere, nella sua accezione più funzionale, una mera utopia, almeno in Italia. Chiarito questo, crediamo che le istituzioni, le agenzie private, e gli enti pubblici coinvolti, debbano iniziare un serio ed unico studio ad ampio raggio rivolto a identificare quali siano le più importanti e necessarie problematiche ALMENO nelle aree di intervento che abbiamo indicato, e debbano trovare un numero adeguato di soluzioni alle maggiori problematiche che affliggono tali aree di intervento. Soluzioni orientate alla vivibilità, non al business, soluzioni non viziate dalla momentanea filosofia ambientalista ma che al contrario possano mettere sullo stesso piano progresso, sostenibilità, crescita, e vivibilità. 60
  • 61. Smartya – Un modello per la Smart City RIFERIMENTI UTILI ONLINE https://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_intelligente http://www.chefuturo.it/2012/10/cosa-vuol-dire-smart-in-smart-city/ http://www.ibm.com/smarterplanet/us/en/smarter_cities/overview/ http://www.smartcityexpo.com/ http://www.futurables.com/2014/07/30/citta-smart-o-citta-viva/ http://thecreatorsproject.vice.com/it/blog/paris-2050-smog-eating-smart-city http://www.key4biz.it/smart-city-palestina-presenta-bologna-suo-progetto-citta- futuro/ http://www.rawabi.ps/ http://www.greentechmedia.com/articles/read/the-top-10-companies-in- enterprise-smart-grid http://www.smart-cities.eu/?cid=-1&ver=3 http://www.italiansmartcity.it/ 61