Contributo di Regens International pubblicato sulla newsletter ufficiale dell'ICE (Istituto per il Commercio Estero) dedicata ad "Agroalimentare e vini"
Even if you already know what a SWOT analysis is and what it’s used for, it can be tough to translate that information into something you can action.
It can also be hard to examine your own business with a critical eye if you’re not entirely sure what you should be examining.
Reading an example SWOT analysis for a business that is either in your industry or based on a comparable business model can help get you started.
All of our SWOT analysis examples are based on real businesses that we’ve featured in our gallery of free sample business plans on bplans.com
The following 6 examples are
broken into three parts:
1. A quick introduction to the company.
2. The company’s SWOT analysis.
3. Some potential growth strategies for the company based on what’s revealed by the SWOT analysis.
Analisi di mercato (domanda, offerta, consumatori) e analisi delle politiche UE del settore vitivinicolo.
Scelta di 6 referenze di vino e analisi dell'etichettatura.
Nell’ambito dei corsi “Economia e Politica Agroalimentare” e “Economia dei Mercati Agroalimentari”, tenuti rispettivamente dai Professori Stefano Boccaletti, Paolo Skockai e Daniele Moro, abbiamo svolto uno studio relativo alla produzione dei formaggi in Italia, affrontando i seguenti punti:
- l’andamento dei consumi e le caratteristiche della domanda: tendenze e segmenti di mercato e principali canali distributivi;
- la struttura del mercato e la formazione del prezzo: numero e dimensione delle imprese, caratteristiche della competizione, coordinamento e forma di mercato prevalente.
- le caratteristiche fondamentali del mercato delle materie prime: caratteristiche e dimensione dell’offerta, approvvigionamento, andamento dei prezzi;
- le strategie: gruppi strategici, strategie non di prezzo (marchi, promozione, innovazione/differenziazione) e strategie di prezzo.
Contributo di Regens International pubblicato sulla newsletter ufficiale dell'ICE (Istituto per il Commercio Estero) dedicata ad "Agroalimentare e vini"
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Analisi di mercato (domanda, offerta, consumatori) e analisi delle politiche UE del settore vitivinicolo.
Scelta di 6 referenze di vino e analisi dell'etichettatura.
Nell’ambito dei corsi “Economia e Politica Agroalimentare” e “Economia dei Mercati Agroalimentari”, tenuti rispettivamente dai Professori Stefano Boccaletti, Paolo Skockai e Daniele Moro, abbiamo svolto uno studio relativo alla produzione dei formaggi in Italia, affrontando i seguenti punti:
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- la struttura del mercato e la formazione del prezzo: numero e dimensione delle imprese, caratteristiche della competizione, coordinamento e forma di mercato prevalente.
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Brasile strategia di internazionalizzazioneCristina Rossi
We analized the brazilian food market in order to value the possibilities to export italian top quality food.
We also analized the brazilian food habits, and we made a possible strategy in order to export some of these italian products: wine, olive oil, vinegar, conserves, sausages and cheese.
Lapam Confartigianato di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Confcooperative e con il co-finanziamento dalla Regione Emilia Romagna, ha organizzato un'iniziativa dal titolo "I like eat" finalizzata ad aiutare le Piccole e Medie Imprese del settore alimentare ad avviare e sviluppare la propria attività commerciale all’estero. L'incontro è stato organizzato anche grazie al sostegno di Irecoop ER e Roncucci&Partners che hanno supportato la gestione del progetto.
Servizio di export desk office sul mercato polacco per PMI italiane interessate ad entrare in Polonia. Servizio in outsourcing. Soluzione economica per avere un qualificato TEM sul mercato target.
Pubblicazione mensile sull'economia e principali settori d'interesse in Polonia a cura della società di consulenza NIMES Consulting. Per maggiori informazioni visitare sito www.nimesconsulting.com
Brasile strategia di internazionalizzazioneCristina Rossi
We analized the brazilian food market in order to value the possibilities to export italian top quality food.
We also analized the brazilian food habits, and we made a possible strategy in order to export some of these italian products: wine, olive oil, vinegar, conserves, sausages and cheese.
Lapam Confartigianato di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Confcooperative e con il co-finanziamento dalla Regione Emilia Romagna, ha organizzato un'iniziativa dal titolo "I like eat" finalizzata ad aiutare le Piccole e Medie Imprese del settore alimentare ad avviare e sviluppare la propria attività commerciale all’estero. L'incontro è stato organizzato anche grazie al sostegno di Irecoop ER e Roncucci&Partners che hanno supportato la gestione del progetto.
Servizio di export desk office sul mercato polacco per PMI italiane interessate ad entrare in Polonia. Servizio in outsourcing. Soluzione economica per avere un qualificato TEM sul mercato target.
Pubblicazione mensile sull'economia e principali settori d'interesse in Polonia a cura della società di consulenza NIMES Consulting. Per maggiori informazioni visitare sito www.nimesconsulting.com
3. IL SETTORE ALIMENTARE POLACCO: CIFRE
□ Il settore dei prodotti alimentari ha registrato, nel 2013, un valore di mercato intorno ai 235 mld di zł
(ca. 56 mld di Euro), con una crescita minore rispetto agli anni passati, +2%.
Il 2014 potrebbe assestarsi sullo stesso tasso od anche minore a causa delle ripercussioni economiche
dell'embargo russo sulle esportazioni polacche. Nei prossimi 5 anni si prevede una crescita settoriale
vicino al 20% (fonte:PMR)
□ L'import di prodotti alimentari italiani 2014 è stato pari a 579 mln di euro, +1,4% rispetto al 2013.L'import di prodotti alimentari italiani 2014 è stato pari a 579 mln di euro, +1,4% rispetto al 2013.
Nel primo trim. 2015 il valore parziale ha segnato un +3% rispetto a quello precedente.
Dall'Italia si importano prevalentemente prodotti quali uva, vino, cioccolata e prodotti a base di cacao,Dall'Italia si importano prevalentemente prodotti quali uva, vino, cioccolata e prodotti a base di cacao,
sciroppi per dolci, pasta, formaggi, conserve di pomodori, olio e tabacco grezzosciroppi per dolci, pasta, formaggi, conserve di pomodori, olio e tabacco grezzo. Queste categorie
merceologiche rappresentano circa il 50% dell'intero flusso export italiano, alimentare, verso la Polonia.
.
Birra
Vodka
Formaggi
Bevande gassate
Succhi, nettari, bibite
Burro e margarina
Acqua
Caffè
Biscotti
Cioccolato
0 2 4 6 8 10 12 14 16
VENDITE PROD.ALIM. 2014
mld di zloty
TOP 10 PRODOTTI 2014TOP 10 PRODOTTI 2014
□ Da una ricerca condotta da Nielsen Polska, i
consumatori polacchi hanno speso, nel 2014, 14,5 mld
di zloty per la birra e 10,3 mld di zloty per la vodka.
In terza posizione si piazzano i formaggi per cui i
polacchi hanno speso oltre 5 mld di zloty – con una
crescita del 5,3% rispetto all'anno precedente.
Anche le spese per succhi, nettari e bibite sono cresciute
del 5,2 per cento e sono pari a 3,6 mld di zloty.
4. IL SETTORE ALIMENTARE POLACCO: PRODOTTI
□ PASTA/CONSERVE
Sul mercato polacco si sta assistendo ad un aumento della domanda di prodotti tipici della cucina
italiana/mediterranea, quali pasta e sughi. Sicuramente questo trend è dettato in gran parte dal maggior
numero di turisti polacchi che viaggiano verso i paesi che adottano tali cucine.
Le vendite di pasta hanno raggiunto un valore di 900 mln di zł, per circa 150.000 ton. La crescitaLe vendite di pasta hanno raggiunto un valore di 900 mln di zł, per circa 150.000 ton. La crescita
settoriale si assesta tra il 5-10% negli ultimi anni.settoriale si assesta tra il 5-10% negli ultimi anni.
Le conserve di pomodori, invece, generano vendite per oltre 400 mln di zł annue; mentre quello delle
salse e sughi pronti si conferma il segmento principale nel settore con volumi intorno ai 2,2 mld di zł.
Per quanto riguarda le tipologie di prodotti richiesti, nei negozi aliemntari e GDO polacca si evidenzia
un'offerta estera concentrata sulla pasta secca all'uovo e soprattutto pasta fresca da banco ( motivabile
con la preferenza vs. sistemi di cottura più rapidi e semplici, prodotti non standard per giustificare
prezzi superiori), e sughi pronti sia freschi che da scaffale.
In forte ascesa le marche commerciali della GDO polacca; attualmente circa un 30% dei prodottiIn forte ascesa le marche commerciali della GDO polacca; attualmente circa un 30% dei prodotti
alimentari venduti in questi canale sono private labels.alimentari venduti in questi canale sono private labels.
Nel canale HO.RE.CA., invece, si ricercano paste secche aromatizzate (molto popolari nella ristorazione
polacca quelle al nero di seppia ed al tartufo), idonee alla doppia cottura e dalle qualità intrinseche
importanti (trafilatura, alta percentuale proteica).
5. IL SETTORE ALIMENTARE POLACCO: PRODOTTI
□ VINI
Il settore riporta costante dati di crescita, circa +6% annuo, ma il consumo pro-capite è ancora basso,
circa 3 litri a persona, rispetto ai principali mercati europei.
Il consumatore polacco acquista vini il cui prezzo medio si aggira intorno ai 25 zł, circa 6 euro.Il consumatore polacco acquista vini il cui prezzo medio si aggira intorno ai 25 zł, circa 6 euro.
Le preferenze di acquisto indicano maggiori vendite per i vini semidolci, frizzanti e rosati.Le preferenze di acquisto indicano maggiori vendite per i vini semidolci, frizzanti e rosati.
I vini secchi, ancor più se riserva, sono acquistati solo da una minor fetta di clientela nel segmento al
dettaglio, mentre riscuotono più successo nei ristoranti, enoteche e consumi esterni.
Dal punto di vista della distribuzione ed opportunità commerciali, molti operatori polacchi ricercano
vini dal prezzo all'ingrosso sotto i 2 euro a bottiglia, con acquisti minimi di un pallet.
La forte concorrenza del canale GDO, specialmente delle catene soft-discount Biedronka e Lidl, ha
rivoluzionato il mercato abbassando notevolmente i prezzi finali e di conseguenza quelli d'acquisto.
Riveste molta importanza il packaging dei vini sul mercato polacco, dove le bottiglie devono presentare
un'etichetta elegante ma non troppo ricercata (si prediligono colori chiari ed una segnalazione della
tipologia di vini ben visibile nella parte inferiore – frontale).
Nel canale horeca si ricerca spesso il vino in confezioni in cartone o fusti keg.Nel canale horeca si ricerca spesso il vino in confezioni in cartone o fusti keg.
6. IL SETTORE ALIMENTARE POLACCO: PRODOTTI
□ DOLCI/GELATI
Le vendite di dolci hanno generato in Polonia, nel 2013, un valore totale di oltre 3mld di euro (ca.12,7
mld zł). Questo dato rappresenta il 4% delle vendite europee e l'1% globale.
Le previsioni settoriali stimano una crescita di quasi il 9% entro il 2018, per un potenziale di mercatoLe previsioni settoriali stimano una crescita di quasi il 9% entro il 2018, per un potenziale di mercato
vicino ai 14 mld di zł.vicino ai 14 mld di zł.
Quasi metà delle vendite riguardano prodotti a base di cioccolato, seguono poi le gomme da masticare
con una quota intorno al 6%.
Negli anni 2009-2013 le esportazioni polacche sono incrementate di oltre il 70% per valore. Nel 2013
+15,6%. I principali produttori polacchi sono E.Wedel e Wawel.
La stagione dei gelati sul mercato polacco dura circa 6 mesi, da maggio ad ottobre. I proprietari di
gelaterie/piccoli chioschi ubicati nelle principali vie delle città polacche chiudono dunque per i restanti
6 mesi, mentre le gelaterie localizzate nei numerosi centri commerciali cittadini riescono a realizzare
vendite per piu’ mesi, anche grazie ad un’offerta ampia comprensiva altre tipologie di dessert “freddi”.
Annualmente, dati 2013, in Polonia si consumano 159 mln litri di gelato, circa 4,2 litri a persona.Annualmente, dati 2013, in Polonia si consumano 159 mln litri di gelato, circa 4,2 litri a persona.
Il settore registra una crescita annua costante nell’ultimo periodo, pari in media al 5% annuo.Il settore registra una crescita annua costante nell’ultimo periodo, pari in media al 5% annuo.
I gelati più popolari sono quelli a spirale, gusti vaniglia e cioccolato.
Il costo medio di un gelato, al dettaglio, nelle gelaterie è pari a 2,5 zł (ca.60 cent.euro) a pallina, mentre
chi lo offre a palettata richiede in media 3,5 zł a gusto.
7. IL SETTORE ALIMENTARE POLACCO: PRODOTTI
□ PRODOTTI BIO
Il segmento dei prodotti alimentari biologici è indicato da molti come uno dei mercati con maggiori
potenzialità in Polonia. Attualmente il suo valore si aggira sui 700 mln di zł, a fine 2016 potrebbeAttualmente il suo valore si aggira sui 700 mln di zł, a fine 2016 potrebbe
raggiungere la soglia del mld di złoty.raggiungere la soglia del mld di złoty.
Il tasso di crescita del 20% annuo è considerato realistico dagli esperti del settore, dato l'ampliamento
dell'offerta commerciale (ca. 700 pv specializzati in prodotti bio, di cui un 10% a Varsavia) ed il numero
dei produttori, 26.251 a fine ottobre 2014 secondo l'ente di certificazione polacco.
Anche nelle principali catene GDO i corner bio sono sempre più diffusi.
I consumatori polacchi hanno difficoltà a reperire latticini ed ortaggi bio (solo l'1,5% della superficie
coltivabile e' dedicata a colture eco); mentre non mancano semole, frutta secca, legumi ed olio bio.
□ PRODOTTI VEGETARIANI-VEGANI & PER ALLERGICI
I polacchi che non mangiano carne rappresentano attualmente il 3,2% dell'intera popolazione,I polacchi che non mangiano carne rappresentano attualmente il 3,2% dell'intera popolazione,
quindi appena oltre il milione di abitantiquindi appena oltre il milione di abitanti. Solo alcuni anni era era appena l'1%.
La ripartizione tra vegetariani (dieta latto ovo vegetariana) e vegani è uniforme, 1,6%.
In Polonia circa un 7% della popolazione soffre d'intolleranza ai prodotti con glutine e lattosio.In Polonia circa un 7% della popolazione soffre d'intolleranza ai prodotti con glutine e lattosio.
L'offerta di prodotti ad hoc per questa tipologia di consumatori è in costante aumento, come il numero
di aziende polacche produttrici (35 produttori al momento).
I distributori polacchi sono alla ricerca di nuovi prodotti da offrire in questa categoria merceologica