C. De Gregorio, A. Giordano - L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia: alcune evidenze dai microdati del campione forze di lavoro integrato con le fonti amministrative
ResearcherID is an online registry that allows researchers to create a unique identifier number to promote their scholarly publications. It helps solve author name misidentification and build collaboration opportunities. Researchers can use ResearcherID to generate accurate citation metrics like their h-index and total citations count. This helps them evaluate their research impact and advance their career. Researchers manage a public profile by easily adding publications from databases like Web of Science. ResearcherID then automatically updates citation counts so researchers always have current information to include on their CV.
Seminario di Ornella Russo rivolto ai ricercatori dell'istituto IASF di INAF, tenuto a Bologna il 20 maggio 2015.
Il seminario illustra come gestire le proprie pubblicazioni in Web of Science e Scopus e come creare e aggiornare i profili autori con ResearcherID e ScopusID. Infine presenta ORCID e le possibilità di integrazione con gli altri author identifiers.
ORCID Integration with Institutional Repositories (D. Grenz)ORCID, Inc
The document discusses KAUST's approach to integrating ORCID IDs within its institutional repository and other research systems. It began ORCID integration in 2014 by requiring IDs for electronic theses and dissertations. Since becoming an ORCID member in 2014, it has integrated ORCID throughout its repository and research evaluation processes. Over 730 IDs have been created or identified, covering over 80% of faculty and 45% of postdocs. Future goals include increasing ID coverage and automating more processes to reduce researcher workload and keep systems up-to-date.
Si illustrano gli obiettivi che l’Istat si è posta nel realizzare il Censimento delle industrie e dei servizi 2011, un censimento “virtuale” basato sul sistema dei Registri Statistici sulle Imprese (ASIA). Le nuove metodologie e le nuove fonti amministrative utilizzate hanno consentito di realizzare una base dati statistica di microdati su imprese e occupati. Un quadro di sintesi mostra le variazioni percentuali sul totale per ripartizione geografica, per settore di attività economica e classe di addetti.
ResearcherID is an online registry that allows researchers to create a unique identifier number to promote their scholarly publications. It helps solve author name misidentification and build collaboration opportunities. Researchers can use ResearcherID to generate accurate citation metrics like their h-index and total citations count. This helps them evaluate their research impact and advance their career. Researchers manage a public profile by easily adding publications from databases like Web of Science. ResearcherID then automatically updates citation counts so researchers always have current information to include on their CV.
Seminario di Ornella Russo rivolto ai ricercatori dell'istituto IASF di INAF, tenuto a Bologna il 20 maggio 2015.
Il seminario illustra come gestire le proprie pubblicazioni in Web of Science e Scopus e come creare e aggiornare i profili autori con ResearcherID e ScopusID. Infine presenta ORCID e le possibilità di integrazione con gli altri author identifiers.
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The document discusses KAUST's approach to integrating ORCID IDs within its institutional repository and other research systems. It began ORCID integration in 2014 by requiring IDs for electronic theses and dissertations. Since becoming an ORCID member in 2014, it has integrated ORCID throughout its repository and research evaluation processes. Over 730 IDs have been created or identified, covering over 80% of faculty and 45% of postdocs. Future goals include increasing ID coverage and automating more processes to reduce researcher workload and keep systems up-to-date.
Si illustrano gli obiettivi che l’Istat si è posta nel realizzare il Censimento delle industrie e dei servizi 2011, un censimento “virtuale” basato sul sistema dei Registri Statistici sulle Imprese (ASIA). Le nuove metodologie e le nuove fonti amministrative utilizzate hanno consentito di realizzare una base dati statistica di microdati su imprese e occupati. Un quadro di sintesi mostra le variazioni percentuali sul totale per ripartizione geografica, per settore di attività economica e classe di addetti.
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Le forme di lavoro autonomo sono contraddistinte da indipendenza organizzativa e mancanza di esercizio del potere direttivo e disciplinare da parte dei committenti. Tuttavia, in presenza di particolari vincoli di subordinazione, il lavoro autonomo può essere assimilato al lavoro alle dipendenze con caratteristiche di precarietà. Tra gli obiettivi dichiarati delle più recenti riforme del mercato del lavoro vi è appunto il contrasto all’utilizzo improprio di questa tipologia di lavoro. L’obiettivo del presente studio è quello di identificare e quantificare i lavoratori autonomi con proprietà di “dipendenza economica” da un committente principale. Utilizzando fonti amministrative integrate di natura fiscale è stato analizzato il grado di dipendenza economica dei lavoratori autonomi osservandone le trasformazioni nel tempo. Inoltre è stato possibile descrivere gli aspetti socio-demografici e reddituali dei lavoratori e le caratteristiche strutturali dei committenti.
Quale quadro riserva il futuro e quali sfide si troveranno a dover fronteggiare le Associazioni di Rappresentanza? L'osservatorio MPI di Confartigianato ha tracciato una panoramica proprio sull'evoluzione del contesto in cui operano ed opereranno le imprese lombarde.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Umbria dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale dimensionale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Il censimento ha rilevato in Calabria in complesso più di 118 mila UG (+12%, rispetto al 2001), con circa 325 mila addetti (+8,0%), e poco più di 130 mila UL (+10%), con circa 406 mila addetti (+1,5%). Con meno di 10 addetti, forma non societaria e settore commerciale, turistico e servizi: è l’impresa tipo calabrese. Il comune è l’istituzione pubblica più diffusa, l’istruzione il settore che assorbe più addetti. Il non profit: associazioni non riconosciute operanti (per lo più con volontari) nel settore cultura e sport.
Nuova edizione dell’Osservatorio Statistico di AZ Holding, un report che offre periodicamente al mercato dati ed elaborazioni sull’indebitamento degli italiani nel settore dei prestiti finanziari.
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Negli anni di congiuntura economica sfavorevole, soprattutto tra il 2009 e il 2013, il mercato del lavoro in Italia ha subito dei cambiamenti sia in termini di partecipazione (quantità) sia in relazione alla qualità dell’occupazione. A partire dalla Rilevazione sulle forze di lavoro, l'obiettivo è analizzare l'andamento dei principali indicatori nel periodo 2008-2014, nonché approfondire alcuni aspetti connessi alla qualità del lavoro e al benessere dei lavoratori. A livello territoriale, l'analisi sarà svolta confrontando gli andamenti dell'Italia con quelli del Nord e della Lombardia, al fine di evidenziare i punti di forza e di debolezza di questa regione in relazione sia ai livelli degli indicatori sia alla reazione al periodo di crisi di questi ultimi anni.
L’intervento fornisce una fotografia del sistema economico pugliese e dei mutamenti strutturali intervenuti nell’ultimo decennio sulla base dei risultati dei Censimenti economici 2011
R. Piergiovanni, 10 Marzo 2021 -
Modalità e strumenti per un monitoraggio condiviso della rilevazione
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Le forme di lavoro autonomo sono contraddistinte da indipendenza organizzativa e mancanza di esercizio del potere direttivo e disciplinare da parte dei committenti. Tuttavia, in presenza di particolari vincoli di subordinazione, il lavoro autonomo può essere assimilato al lavoro alle dipendenze con caratteristiche di precarietà. Tra gli obiettivi dichiarati delle più recenti riforme del mercato del lavoro vi è appunto il contrasto all’utilizzo improprio di questa tipologia di lavoro. L’obiettivo del presente studio è quello di identificare e quantificare i lavoratori autonomi con proprietà di “dipendenza economica” da un committente principale. Utilizzando fonti amministrative integrate di natura fiscale è stato analizzato il grado di dipendenza economica dei lavoratori autonomi osservandone le trasformazioni nel tempo. Inoltre è stato possibile descrivere gli aspetti socio-demografici e reddituali dei lavoratori e le caratteristiche strutturali dei committenti.
Quale quadro riserva il futuro e quali sfide si troveranno a dover fronteggiare le Associazioni di Rappresentanza? L'osservatorio MPI di Confartigianato ha tracciato una panoramica proprio sull'evoluzione del contesto in cui operano ed opereranno le imprese lombarde.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Umbria dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale dimensionale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Il censimento ha rilevato in Calabria in complesso più di 118 mila UG (+12%, rispetto al 2001), con circa 325 mila addetti (+8,0%), e poco più di 130 mila UL (+10%), con circa 406 mila addetti (+1,5%). Con meno di 10 addetti, forma non societaria e settore commerciale, turistico e servizi: è l’impresa tipo calabrese. Il comune è l’istituzione pubblica più diffusa, l’istruzione il settore che assorbe più addetti. Il non profit: associazioni non riconosciute operanti (per lo più con volontari) nel settore cultura e sport.
Nuova edizione dell’Osservatorio Statistico di AZ Holding, un report che offre periodicamente al mercato dati ed elaborazioni sull’indebitamento degli italiani nel settore dei prestiti finanziari.
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Negli anni di congiuntura economica sfavorevole, soprattutto tra il 2009 e il 2013, il mercato del lavoro in Italia ha subito dei cambiamenti sia in termini di partecipazione (quantità) sia in relazione alla qualità dell’occupazione. A partire dalla Rilevazione sulle forze di lavoro, l'obiettivo è analizzare l'andamento dei principali indicatori nel periodo 2008-2014, nonché approfondire alcuni aspetti connessi alla qualità del lavoro e al benessere dei lavoratori. A livello territoriale, l'analisi sarà svolta confrontando gli andamenti dell'Italia con quelli del Nord e della Lombardia, al fine di evidenziare i punti di forza e di debolezza di questa regione in relazione sia ai livelli degli indicatori sia alla reazione al periodo di crisi di questi ultimi anni.
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C. De Gregorio, A. Giordano - L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia: alcune evidenze dai microdati del campione forze di lavoro integrato con le fonti amministrative
1. GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
SESSIONE III
INTEGRAZIONE E USO DI DATI AMMINISTRATIVI
PER FINI STATISTICI
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia:
alcune evidenze dai microdati del campione forze di lavoro integrato
con le fonti amministrative
Carlo De Gregorio e Annelisa Giordano
2. Obiettivi
Eterogeneità del lavoro irregolare
Contributi recenti
Quali dati per il lavoro irregolare:
• Approccio macro (scarso dettaglio): cfr. by dominio
• Approccio micro (level bias): survey + individuazione indiretta
Strumento: Integrazione LFS-ADMIN
• Validazione
• Analisi e prospettive
GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia | C. De Gregorio, A. Giordano
3. LFS-ADMIN: il campione integrato
Aggancio microdati LFS con fonti amministrative sull’occupazione
Stima integrata
Supporto stime contabilità nazionale
Campione di grandi dimensioni
Irregolarità & correzione bias
Occupati senza segnali ADMIN validati
Conferme e novità
GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia | C. De Gregorio, A. Giordano
4. LFS-ADMIN: il campione integrato
Donne, Stranieri (UE), Indipendenti, Giovani, Bassi titoli di studio,
Sud, Agricoltura, Costruzioni, Hotel & ristoranti, Servizi alle
famiglie
Anziani, Basse qualifiche, Famiglie (strutture, ruoli, redditi)
Contiguità col mondo regolare: memo
il sommerso «binario» non basta
Importanza Grigio (cfr. Commissione Giovannini)
Ore lavorate irregolari: pro capite più bassi (posizioni secondarie)
CONFERMA DEGLI «STEREOTIPI»,
MA ANCHE TRASVERSALITA’ E PERSISTENZE
GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia | C. De Gregorio, A. Giordano
5. 60
50
40
30
20
10
0
30
25
20
15
10
5
0
Uomini
Donne
Comunitari
Giovani 15-24
Anziani 65-74
Max obbligo
Altri irregolari
Agricoltura
HoReCa
Ricreative
Domestici
Mezzogiorno
Campania
Calabria
Agricoli spec.
Prof. Low skill
5
LFS-ADMIN: il campione integrato
Tassi
% su totale irregolari
GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia | C. De Gregorio, A. Giordano
6. LFS-ADMIN: la probabilità di essere irregolare
Occupati nel campione integrato 2010-11
• circa 500 mila osservazioni
Modello logistico: IRRegolarità in funzione di…
1. Caratteristiche individuali: l’individuo, l’ambiente familiare
2. Contesto territoriale: mercato del lavoro, compliance
fiscale, struttura produttiva regolare
3. L’occupazione svolta: tipologia, settore di attività
GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia | C. De Gregorio, A. Giordano
7. LFS-ADMIN: la probabilità di essere irregolare
1. Cittadinanza, titolo di studio, condizioni familiari (ruolo, redditi)
Profili
elementari di
rischio
2. Incidenza delle condizioni locali ben catturate da:
qualità del mercato del lavoro, tax compliance, struttura
dell’economia regolare
Trasversalità
dei rischi
3. Caratteristiche dell’occupazione
Ruolo lato
domanda
…
GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia | C. De Gregorio, A. Giordano
8. 35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
8
LFS-ADMIN: la probabilità di essere irregolare
0%
Uomini Italiani Uomini Comunitari Uomini Extra comunitari Donne Italiane Donne Comunitarie Donne Extra
comunitarie
Genitori, con partner e almeno 2 figli
GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia | C. De Gregorio, A. Giordano
9. 100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
LFS-ADMIN: la probabilità di essere irregolare
Donne Giovani Single, bassa istruzione
Uomini Giovani Single, bassa istruzione
9
+ «Qualità» del mercato del lavoro -
GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia | C. De Gregorio, A. Giordano
10. LFS-ADMIN: Cluster dell’irregolarità (64% inerzia)
1. Autonomi, Pochi segnali ADMIN, Italiani (8%)
Commercio, Servizi alle imprese, Meno giovani
2. Istruiti, Grandi unità, White collars, ADMIN debole (10%)
Servizi a imprese e famiglie, Donne
3. Dipendenti, No ADMIN, Part-time, Low skill, Poco istruiti (29%)
Costruzioni, Servizi alle famiglie, UE
4. Autonomi, ADMIN, Italiani, Poco istruiti, High skill (10%)
Agricoltura, Commercio, Sud, Anziani
5. Istruiti, Skill medio-alte, Italiani, ADMIN debole (5%)
Giovani, Nubili, Servizi, Donne, Giovani
6. Dipendenti, Basse mansioni, Poco istruiti, ADMIN debole (7%)
Agricoltura, Sud, Genitori, UE
7. ADMIN debole, part-time (4%)
Donne, UE, Nubili, Servizi alle famiglie, Centro Nord
8. ADMIN debole, Operai e artigiani, Poco istruiti (11%)
Non anziani, Industria, Costruzioni, Commercio, Stranieri
9. Operai, ADMIN, Specializzati (18%)
Industria, Extra UE
GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia | C. De Gregorio, A. Giordano
11. Qualche conclusione
Esercizio su LFS-ADMIN
• Coniugare analisi microdati & stime non distorte
• Aspetti incoraggianti
Descrizione
• Trasversalità
• Effetti territoriali sull’eterogeneità
• Segmentazione e domanda di lavoro
• Spazio per la policy
In prospettiva
• Sommerso & Emerso: stima integrata
• Integrazione verticale
GIORNATE DELLA RICERCA IN ISTAT | 10-11 NOVEMBRE 2014
L’eterogeneità dell’occupazione non regolare in Italia | C. De Gregorio, A. Giordano