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Slide presentate con l'occasione del workshop "RankingLab Advanced SEO" organizzato da Digital Accademia utili ad affrontare l'argomento "SEO ed Architettura dell'Informazione" con approfondimenti circa l'usabilità e l'esperienza utente (con riferimenti al mobile, con esempi positivi e negativi, best practices e risorse consigliate).
Chiunque realizzi un sito web per la propria attività, che sia commerciale, artistica o semplicemente per far conoscere i propri pensieri, desidera che il suo sito venga visitato dal maggior numero di persone possibile.
Per alcuni questo successo è una questione di casuali quanto fortunate coincidenze, un numero sicuramente esiguo nello sterminato panorama del web, per altri invece è un’indovinata strategia di marketing. Ma non è cosa da tutti, ecco perché siamo qui a parlare di SEO
ManageEngine DesktopCentral - gestione dei Desktop e dei mobile device.ManageEngine Italia
Desktop Management Con Desktop Central
Desktop Central è una soluzione web-based per la gestione di server e desktop Windows, che consente di gestire migliaia di server/desktop da un’unica postazione centrale. Automatizza tutto il ciclo di vita del desktop management, da una semplice configurazione di sistema a una distribuzione software complessa. Con la sua architettura network-neutral, l’Amministratore può gestire facilmente i desktop in qualsiasi rete Windows come Active Directory, Workgroup o altri servizi di directory.
Automatizza le routine di desktop management
Desktop Central automatizza le attività periodiche di desktop management quali installazione software, patch e service pack da eseguire sui computer degli utenti, standardizza i desktop applicando configurazioni uniformi quali collegamenti, stampanti, sfondi, ecc.., rende sicuri i computer degli utenti limitando l’utilizzo di dispositivi USB, applicando criteri di protezione, ecc., e consente il controllo dei sistemi di rete con inventari hardware/software completi, dettagli di conformità sulle licenze, indicazione sull’utilizzo di software proibiti nei sistemi di rete, ecc. In poche parole, aiuta l’Amministratore ad automatizzare, standardizzare, rendere sicura e controllare la rete Windows.
Caratteristiche del Desktop Management
Desktop Central è un software completo per server e desktop management in ambiente Windows che offre le seguenti funzionalità: Distribuzione Software, Patch Management, Asset Management, Desktop Remoto, Distribuzione Service Pack, Configurazioni, Report Active Directory, Report Accesso utente e Strumenti di sistema Windows.
Quali piattaforme/vendor/tecnologie supporta?
Piattaforme: Windows.
Sistemi Operativi: Desktop (Windows 2000 Professional, XP Professional, Vista, Windows 7), Server (Windows 2000, Windows 2003, Windows 2008, Windows 2008 R2), e Terminal Client
Tecnologie: Reti Windows Active Directory e Workgroup.
Vendor: Microsoft.
Building for Everyone - P2 - Semantica e NavigazioneGDG Torino
Costruiamo tutti i giorni applicazioni, ma spesso ci dimentichiamo che alcune persone potrebbero non riuscire ad utilizzarle con facilità. È utile immedesimarsi in queste persone e provare a risolvere i problemi delle nostre applicazioni che rendono loro la vita difficile. Come si rende gestisce una navigazione accessibile?
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L'intervento si focalizzerà sul modo in cui gli utenti non vedenti utilizzano lo screen reader nella fruizione di documenti e siti web con particolare attenzione ad alcuni servizi web 2.0.
La modalità di utilizzo degli screen reader da parte degli utenti non vedenti e le relative criticità sono state rilevate mediante la raccolta e l'analisi di studi e ricerche presenti in rete ma anche, e soprattutto, attraverso l'esperienza di lavoro di sviluppo web orientato all'accessibilità e l'osservazione degli utenti
Introduzione al Responsive Design: I vantaggi di Sketch nel
disegnare su diversi viewport.
2. Scoprire ed utilizzare i plugin di Sketch: Sketch, con i superpoteri. Guida e introduzioni alle maggiori risorse esterne a Sketch.
3. Prototipazione con Sketch: Come creare e gestire un prototipo condiviso (Introduzione a Craft e a Invision).
4. Esercizi per ogni modulo teorico
Consigli, trucchi e best practice di Search Engine Optimization per Web Designer e Grafici delle Web Agency che collaborano con SEO interni o esterni all'azienda
Come cambia il web e il contesto. Nel 2015 gli utenti da mobile supereranno quelli da desktop. Le strutture dei siti devono essere sempre più liquide, e adattarsi al device dal quale vengono visualizzati.
AIB Toscana Formazione. Corso di aggiornamento finanziato dalla Regione Toscana per le biblioteche pubbliche (9 gennaio-16 febbraio 2012). Criteri per la valutazione dell'usabilità e accessibilità dei siti web. Esercitazioni. Lucia Bertini 2012.
L'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) e l'Accessibilità sono due aspetti dello sviluppo Web che vivono di opposte fortune: mentre la prima è popolare, desiderata e a volte persino mitizzata, la seconda è spesso colpevolmente trascurata o rilegata a funzionalità accessoria. Eppure questi due aspetti del Web sono solo in apparenza distinti e distanti: in realtà, pur con finalità diverse, condividono alcune metodologie e tecniche.
Durante il seminario esploreremo le convergenze fra SEO ed Accessibilità, e scopriremo come rendere il nostro sito “realmente fruibile da tutti”, possa aiutarci a scalare alcune posizioni nelle SERP.
Usability of a website, how to make a website usable, the checklist, the users, the tools and testing of a business or personal website. Three user dogmas and a practical approach on how to improve usability and accessibility of websites. Google Checklists, loading time, number of clicks, objectives and user retention.
AIB Toscana Formazione. Accesso all'informazione e collaborazione virtuale Criteri per la valutazione di usabilità e accessibilità dei siti web. Corso di aggiornamento finanziato dalla Regione Toscana per le biblioteche pubbliche (9gennaio-16febbraio2012) LuciaBertini
Lezione sull’usabilità e la qualità del web, per conto del Laboratorio Archimede, nell’ambito del corso promosso da Cesvot e Fondazione Banca del Monte di Lucca "entrata libera". Il corso fa parte del progetto "Città di Lucca... diventare accessibile" nato all’interno del Consorzio europeo delle fondazioni per la tutela dei diritti dei disabili e dei diritti umani (European Consortium of Foundations on Human Rights and Disability)
Webperformance, come ottimizzare il tempo di caricamento di una pagina web!Stefano Marchisio
Accelerate le #webperformance aiuta ad aumentare le opportunità di #guadagno e portare il vostro business su qualsiasi dispositivo, ovunque in tutto il mondo. Minimizzare la #latenza portando i contenuti più vicino agli utenti non solo nelle principali aree metropolitane, ma anche nelle regioni interne. Ottimizzare i percorsi e #minimizzare i #roundtrip per la distribuzione più rapida di contenuti web.
3 secondi di attesa basterebbero all’80% dei visitatori per decidere di abbandonare un sito web lento.
Questo è particolarmente importante in un contesto mobile dove le connessioni possono non essere particolarmente veloci.
Conversion Optimization: Convertire di più significa investire meglioMOCA Interactive
Slide utilizzate da Isotta Migliorini in occasione dell'intervento tenuto durante "Brand | Marketing | Commerce for what's next", evento organizzato da Websolute e svoltosi presso FICO, Bologna
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Slide presentate da Rosario Toscano all'edizione 2018 di MeetMagento. Rosario ha parlato di Conversion Optimization (CRO) descrivendo un processo di ottimizzazione per la crescita continua di un business: analisi, formulazione di un'ipotesi, test della stessa, apprendimento del test, analisi, formulazione... descrivendo un circolo virtuoso che, più che lo strumento, è un approccio mentale e metodologico.
Promuovere un Ecommerce con un occhio all'EfficienzaMOCA Interactive
Il concetto è quello di procedere a cerchi concentrici: ricavare il massimo dagli asset che si hanno a disposizione per ottenere delle risorse che possono abilitare l'acquisto e l'accesso a canali che agiscono sulla parte un po' più alta del funnel di conversione, dove sto quindi incrementando la popolarità del brand magari, perché non è detto, a discapito della pura conversione. Immaginando il background e le esperienze passate di chi prende la decisione di investire, questo approccio step by step ci è sembrato il più "tranquillo".
Definire un Piano di Marketing Digitale Sostenibile e ProfittevoleMOCA Interactive
Slide utilizzate in occasione della prima edizione di #lezionidivalore, un nuovo format di educazione digitale organizzato da #gruppodivalore (un gruppo di realtà che opera nel digitale e che è accomunato da valori di etica, trasparenza e professionalità).
La presentazione, principalmente, è divisa in tre parti:
- premessa, di natura economico/aziendale, relativa alle principali considerazioni da fare PRIMA di agire con le attività. Sono state utilizzate alcune formule matematiche per anticipare, ad esempio, i temi della sostenibilità economica
- seconda parte dedicata ai dati, alla consapevolezza che bisogna raggiungere, a dove cercarli, a cosa non farne e come ricavarne valore
- gli strumenti di promozione online: una prima classificazione e poi una carrellata di alcuni consigli rispetto a SEO, Google AdWords, Facebook Ads, display advertising (remarketing, custom audience, lookalike), email marketing
Mobile SEO Audit: cose da fare per oggi e per domaniMOCA Interactive
Slide utilizzate in occasione del webinar organizzato da SEMrush sulla tematica della mobile SEO.
Una prima introduzione che giustifica l'importanza di un'attività di questo tipo e porta a galla, tra le tante, una in particolare delle novità discusse in quel periodo dalla comunità SEO: il mobile-first index di Google. Inoltre due punti lasciati volutamente aperti: (1) in un contesto mobile-first, il peso dei backlink nell'algoritmo di Google sarà lo stesso? (2) i contenuti, come dovranno mutare da un contesto desktop ad un altro contesto mobile first?
Quindi si entra nel vivo dell'audit passando per alcuni dei capisaldi di un documento di questo tipo: una fotografia dello stato dell'arte, delle valutazioni di natura strategica (ad esempio quale soluzione tecnologica adottare), delle analisi tecnologiche e semantiche, quindi le valutazioni dell'esperienza in pagina e della comunicazione sulle SERP.
Infine due spunti di riflessione su due temi attuali:
- AMP
- P.A.S.O., personal assistant search optimization
CRO, Conversion Rate Optimization (Colazione da MOCA, 8.4.2017)MOCA Interactive
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Slide utilizzate alla 6^ edizione della #colazionedamoca.
Questa volta, assieme a Rosario Toscano, si è parlato di CRO: conversion rate optimization.
Si è partiti da cosa NON è la CRO perché, trattandosi di un argomento e servizio interessante ed utile, tanti - troppi - si sono messi a venderla senza grosse riflessioni prima: CRO non è fare solo e subito A/B test, se si testa una soluzione senza aver fatto prima il processo di ricerca dell'ipotesi, si rischia di perdere (o far perdere all'azienda) tempo e soldi.
Quindi è stato introdotto un concetto importante: evolutionary site redesign, ovvero fare dei redesign, dei miglioramenti, un pezzo alla volta senza, ogni tot anni, rifare da zero il sito web (pensa ad Amazon: hai mai visto un restyling di Amazon? No, semmai, ogni giorno, vengono apportate piccole migliorie).
Poi è stato il turno del processo di conversion research: da dove partire, quali domande farsi, tramite quali strumenti (Google Analytics, mappe di calore, eye tracking, user testing, thinking aloud, form analytics, questionari via mail, questionari online, test di usabilità) andare in cerca della risposta.
Ed una buona notizia è che in casa le aziende hanno già un sacco di dati.
La cattiva notizia è che un processo di conversion research restituisce tanti interventi - anche dai 100 ai 250 - quindi serve un criterio di ordinamento che bilanci costi e benefici.
Infine abbiamo chiuso con 10 pillole: 5 cose da fare e 5 cose da non fare.
CRO: "Devi conoscere il contesto specifico e scoprire le informazioni che contano davvero"
Gioielleria e Produttori di Gioielli: Come Comunicare ed Investire Online (da...MOCA Interactive
Materiale utilizzato durante una presentazione per "Gioielleria da 1.0 a 4.0” (organizzato da Fiera di Vicenza in occasione di VicenzaOro, 23/1/2017). L'obiettivo, dopo un'analisi del contesto e dello scenario iniziale (prodotto e consumatore che cambiano, filiera commerciale che si accorcia, nuovi competitor), è dare uno stimolo agli investimenti su internet (anche in termini di comunicazione) ponendo l'attenzione sul ritorno di tale investimento, almeno in termini di misurazione. I canali e le attività suggerite sono state presentate - a volte forzando un po' questo criterio di divisione - pensando alla gioielleria (con e senza ecommerce) ed al brand produttore di gioielli.
La ricerca è alla base della CRO, SMXL, Milano, Novembre 2016MOCA Interactive
Slide della presentazione fatta a SMXL (Milano, Novembre 2016) sulla CRO - ottimizzazione del tasso di conversione - ed in particolare sull'importanza della ricerca (troppo poco dibattuta) e sul fatto che l'A/B test è solo un di cui e servono certi condizioni per poter svolgere A/B test statisticamente significativi
Conversioni e micro-conversioni - SMXL, Milano, Novembre 2016MOCA Interactive
Slide utilizzate per lo speech di Paolo De Riz in occasione di SMXL, Milano, Novembre 2016.
Il tema è quello delle micro-conversioni, ovvero quelle azioni utili da monitorare ed analizzare quando le conversione principali non sono in numero statisticamente significativo; tipico di molti contesti B2B.
5. introduzione
#1 il motore di ricerca
è contento quanto
l’utente è contento (il
rischio è che l’utente cambi motore di
ricerca)
6. introduzione
#2 il motore di ricerca
premia le risorse che
fanno contento
l’utente (meno quantità e più qualità;
Pagerank > Trustrank)
7. introduzione
qualità?
. velocità di caricamento
. facilità di navigazione
. struttura di link interna “facile”
. no contenuti duplicati
. contenuti rilevanti
. layout di pagina
11. introduzione
[sembra esserci confusione]
sono discipline diverse:
SEO > legato al (search) mktg
ux > correlato allo sviluppo
12. introduzione
[sembra esserci confusione]
ma si stanno scambiando i ruoli:
SEO > ha implicazioni
tecniche
ux > correlato all’incremento
di conversioni e performance
13. introduzione
si intravede anche la figura
professionale del SEO di
domani: sempre più attento
all’utente, senza perdere di
vista i motori di ricerca
14. introduzione
“Find a usability professional
with knowledge of search
marketing, in my opinion, is
a must”, Kim Krause Berg
(searchengineland.com)
16. introduzione
[non dirò mai di averlo detto :)]
dò una priorità al SEO:
#1 se non ti trovano, non ti
visitano (soprattutto in Italia,
soprattutto per l’ecommerce)
#2 Google premia i siti
usabili, ma non penalizza
quelli non usabili
17. SEO e architettura dell’informazione
. introduzione
. desktop
. mobile
. errori
. esempi
. risorse consigliate
. conclusioni
37. desktop
. path/breadcrumbs e
usabilità
1. aiutano l’utente a posizionarsi all’interno dell’alberatura
informativa
38. desktop
. path/breadcrumbs e
usabilità
1. aiutano l’utente a posizionarsi all’interno dell’alberatura
informativa
2. permettono di accedere a pagine di livello superiore con
un click
39. desktop
. path/breadcrumbs e
usabilità
1. aiutano l’utente a posizionarsi all’interno dell’alberatura
informativa
2. permettono di accedere a pagine di livello superiore con
un click
3. non hanno mai causato “problemi” durante i testi di
usabilità
40. desktop
. path/breadcrumbs e
usabilità
1. aiutano l’utente a posizionarsi all’interno dell’alberatura
informativa
2. permettono di accedere a pagine di livello superiore con
un click
3. non hanno mai causato “problemi” durante i testi di
usabilità
4. occupano poco spazio nella pagina
41. desktop
. path/breadcrumbs e
usabilità
1. aiutano l’utente a posizionarsi all’interno dell’alberatura
informativa
2. permettono di accedere a pagine di livello superiore con
un click
3. non hanno mai causato “problemi” durante i testi di
usabilità
4. occupano poco spazio nella pagina
5. riducono il bounce rate
42. desktop
. path/breadcrumbs e
usabilità
1. aiutano l’utente a posizionarsi all’interno dell’alberatura
informativa
2. permettono di accedere a pagine di livello superiore con
un click
3. non hanno mai causato “problemi” durante i testi di
usabilità
4. occupano poco spazio nella pagina
5. riducono il bounce rate
6. sono facilmente comprensibili dall’utente
44. desktop
. path/breadcrumbs e
SEO
1. sono un’opportunità per inserire parole chiave e termini
correlati
2. aiutano il motore nell’attività di contestualizzazione del
contenuto
45. desktop
. path/breadcrumbs e
SEO
1. sono un’opportunità per inserire parole chiave e termini
correlati
2. aiutano il motore nell’attività di contestualizzazione del
contenuto
3. in alcuni casi vengono stampate nelle SERP e favoriscono
il CTR
48. desktop
. path/breadcrumbs:
linee guida
1. non dovrebbero sostituirsi alla navigazione principale
2. meglio il path piuttosto che le breadcrumbs
49. desktop
. path/breadcrumbs:
linee guida
1. non dovrebbero sostituirsi alla navigazione principale
2. meglio il path piuttosto che le breadcrumbs
3. se le pagine del sito sono allo stesso livello, sono inutili
50. desktop
. path/breadcrumbs:
linee guida
1. non dovrebbero sostituirsi alla navigazione principale
2. meglio il path piuttosto che le breadcrumbs
3. se le pagine del sito sono allo stesso livello, sono inutili
4. dovrebbero essere pubblicate sopra la piega
51. desktop
. path/breadcrumbs:
linee guida
1. non dovrebbero sostituirsi alla navigazione principale
2. meglio il path piuttosto che le breadcrumbs
3. se le pagine del sito sono allo stesso livello, sono inutili
4. dovrebbero essere pubblicate sopra la piega
5. non dovrebbero essere troppo grandi (pixel)
52. desktop
. path/breadcrumbs:
linee guida
1. non dovrebbero sostituirsi alla navigazione principale
2. meglio il path piuttosto che le breadcrumbs
3. se le pagine del sito sono allo stesso livello, sono inutili
4. dovrebbero essere pubblicate sopra la piega
5. non dovrebbero essere troppo grandi (pixel)
6. dovrebbero partire dalla homepage e chiudersi con la
pagina visualizzata
53. desktop
. path/breadcrumbs:
linee guida
1. non dovrebbero sostituirsi alla navigazione principale
2. meglio il path piuttosto che le breadcrumbs
3. se le pagine del sito sono allo stesso livello, sono inutili
4. dovrebbero essere pubblicate sopra la piega
5. non dovrebbero essere troppo grandi (pixel)
6. dovrebbero partire dalla homepage e chiudersi con la
pagina visualizzata
7. consistenza in termini di label tra menu e path/
breadcrumbs
54. desktop
. pensate ad una
soluzione nel caso il
prodotto sia
temporaneamente
non disponibile
77. desktop
[paginazione]
1. “1, 2, 3, ...”
lo spider potrebbe
metterci troppi click
per spiderizzare fino
all’ultima pagina
78. desktop
[paginazione]
2. “risultati 1-5 di 50”
sottoinsiemi piccoli di
risultati aumentano il
numero di pagine da
indicizzare (poco valore aggiunto)
79. desktop
[paginazione]
quindi?
. restituite un numero
ragionevole di
risultati per pagina
80. desktop
[paginazione]
quindi?
. create, in caso, un
livello “extra” (sottocategorie?)
per circoscrivere la
questione
81. desktop
[paginazione]
quindi?
. linkate in cima ai
risultati le risorse più
“fresche”/strategiche
82. desktop
[paginazione]
quindi?
. non superate il
limite “certificato” da
google: 100 link/
pagina (non dimenticate il menu!)
83. desktop
[paginazione]
quindi?
. utilizzate i comandi
“noindex, follow”
84. desktop
[paginazione]
quindi?
. variate i meta tag (title,
description) di pagina 1, 2,
3, ...
85. desktop
[paginazione]
quindi?
. permettete all’utente
di variare il numero di
risultati visualizzati
per pagina
88. desktop
. linkate dalla
homepage le pagine
più strategiche (la homepage
dovrebbe aiutare anche ad individuare da
: google
subito i contenuti top)
capirà
89. desktop
. rendete
l’informazione facile
da trovare nella
pagina: google sa se si
torna nella SERP
90. desktop
. ottimizzate le
informazioni
“nascoste” (alt/title per link/
img): pensate agli utenti
diversamente abili
91. desktop
. ottimizzate le
informazioni
“nascoste” (alt/title per link/
img): forniscono a
google più dettagli
96. desktop
[header di formattazione: linee guida]
. un H1 per pagina
97. desktop
[header di formattazione: linee guida]
. un H1 per pagina
. l’H1 è quello che dovrebbe
essere visto per primo
98. desktop
[header di formattazione: linee guida]
. un H1 per pagina
. l’H1 è quello che dovrebbe
essere visto per primo
. prima dell’H3 c’è l’H2
99. desktop
[header di formattazione: linee guida]
. un H1 per pagina
. l’H1 è quello che dovrebbe
essere visto per primo
. prima dell’H3 c’è l’H2
. considerate nell’H1 la parola
chiave
100. desktop
[header di formattazione: linee guida]
. un H1 per pagina
. l’H1 è quello che dovrebbe
essere visto per primo
. prima dell’H3 c’è l’H2
. considerate nell’H1 la parola
chiave
. Hx semanticamente vicini ad H1
101. desktop
. per i testi con gli
“effetti speciali”
[NI] sIFR (http://goo.gl/ygXF1)
[SI] google fonts (http://
goo.gl/vDIXe)
116. mobile
. ricerca e fruzione dei
contenuti sono
diversi: rapida,
impaziente, che si
“consuma” prima
117. mobile
. le performance
(tecnologiche)
potenzialmente sono
inferiori (3G vs ADSL)
118. mobile
. le pagine dei risultati
di ricerca sono
differenti (Google considera le
risorse sviluppate per smartphone per
ricerche fatte da smartphone)
119. mobile
. esiste un mobile
search engine score
per il posizionamento
120. mobile
. nel contesto mobile
l’usabilità e la ux
richiedono più
attenzioni: c’è meno
spazio!
121. mobile
. il layout dovrebbe
essere rivisto anche
nell’ottica di pesare
(kbyte) meno: google
apprezzerà
122. mobile
. va data più enfasi
(quindi posta più in alto)
all’informazione
principale: google
apprezzerà
123. mobile
. va data meno enfasi
(quindi posta più in basso)
all’informazione
ridondante (header, menu):
google apprezzerà
126. SEO e architettura dell’informazione
. introduzione
. desktop
. mobile
. errori
. esempi
. risorse consigliate
. conclusioni
127. errori
#1 pensare che un
(quando si ridisegna un sito web)
sito più piccolo sia più (con meno pagine)
facile:
. visite da long tail a rischio!
. il numero di risorse a db
concorre a determinare il
“peso” di una risorsa
132. esempi (negativi)
troppi elementi di distrazione
nella pagina che “parlano” a
troppi target insieme:
. menu a sinistra
. promozione di Kindle (posizionamento aziendale)
. selezione di prodotti per la donna
. fotocamere in promozione
. advertising
. “deal of the day”
139. SEO e architettura dell’informazione
. introduzione
. desktop
. mobile
. errori
. esempi
. risorse consigliate
. conclusioni
140. risorse consigliate
agenzie:
. About User/Doralab (Italia)
. Cre8pc (US)
tool:
. Loop11
blog:
. Usabile.it/Mucignat.com
. Useit.com
libri:
. Information Architecture for the WWW
. Don’t make me think
141. SEO e architettura dell’informazione
. introduzione
. desktop
. mobile
. errori
. esempi
. risorse consigliate
. conclusioni