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Osservatorio Politecnico di Milano-Cineas
sul Risk Management nelle PMI italiane
In collaborazione con CONFAPI INDUSTRIA
realizzato da RiskGovernance
II Edizione
www.osservatoriormpmi.it
AGENDA
1. Osservatorio
2. Metodologia
3. Risultati
a. Anagrafica, contesto e cultura aziendale
b. Processo di risk management
c. Valutazione, gestione, monitoraggio dei rischi e reportistica
4. Conclusioni
1. OSSERVATORIO
4L’OSSERVATORIO
OSSERVATORIO POLITECNICO DI MILANO-CINEAS SUL RISK MANAGEMENT NELLE PMI ITALIANE,
IN COLLABORAZIONE CON CONFAPI INDUSTRIA E REALIZZATO DA RISKGOVERNANCE
È un’iniziativa volta a dare informazioni su come le Piccole e Medie Imprese italiane vivono il
tema del rischio al loro interno
Si prefigge di contribuire a creare consapevolezza sui temi del rischio e a sviluppare la cultura
del rischio nelle PMI
L’Osservatorio ha natura permanente ed esercita, pertanto, un monitoraggio attivo e
sistematico nel tempo dell’evoluzione del risk management nelle PMI italiane
Sono analizzati l’organizzazione e le tecniche più utilizzate per l’analisi e la gestione del rischio,
ma anche la cultura del rischio, le principali categorie di esposizione e l’outlook
5LA 2a
EDIZIONE
9.864 PMI contattate su tutto il territorio nazionale
701 risposte
43 domande
3 aree di indagine:
Anagrafica, contesto & cultura sociale
Processo di Risk Management
Valutazione, gestione, monitoraggio dei rischi
& reportistica
2. DESCRIZIONE DEL CAMPIONE
7IL METODO
Classe Dipendenti Fatturato Totale Attivo
Micro < 10 ≤ 2 milioni ≤ 2 milioni
Piccole < 50 ≤ 10 milioni ≤ 10 milioni
Medie < 250 ≤ 50 milioni ≤ 43 milioni
Definizione di PMI: 2 dei 3 seguenti criteri
33%
45%
22%
≤    2mln tra 2mln e 10mln > 10mln
Distribuzione aziende
Fonte: Decreto del Ministero delle Attività Produttive 18 aprile 2005
SETTORE 8
11%
16%
7%
66%
2012
Servizi Commercio Costruzione Manifattura
36%
14%
9%
41%
2013
Servizi Commercio Costruzione Manifattura
9CAMPIONE
3.6%
0.4%
0.3%
2.6%
7.6%
1,9%
43.9%
2.3%
1.7%
1.4%
6.5%
1.6%
2.3%
2.4%
0.9%
7.8%
4.5%
0.1%
1.4%
1.6%
TASSI DI RISPOSTA
2.2%
0.8%
2.5%
7.7%
8.5%
1.9%
18.5%
9.2%
3%
0.3%
7.5%
5.7%
6.3%
7. 6%
1.57%
8.9%
1.9%
0.5%
2.5%
2.9%
DISTRIBUZIONE AZIENDE
3. RISULTATI
a) Anagrafica, contesto e cultura aziendale
PERCEZIONE DEL MERCATO IN CUI SI OPERA 11
26.7%
26.5%
13.3%
13,5%
46.5%
35.7%
11.2%
6,7%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
In contrazione
Stabile
In crescita
Volatile 2013
2012
34%
50%
16%
0%
29%
35%
18%
18%
0% MENO DEL 25% TRA IL 25% E IL 75% PIÙ DEL 75%
Piccole Medie
ESPOSIZIONE NETTA DELLE PMI IN VALUTE
DIVERSE DALL’EURO
12
PROFILO DI RISCHIO PERCEPITO
13
25.4%
58.1%
16.5%
27.0%
61.7%
11.3%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Basso Medio Alto
2012
2013
46.2%
30.2%
16.9%
6.6%
In crescita Costante Altalenante In diminuzione
PROFILO DI RISCHIO DEGLI ULTIMI 5 ANNI
14
VISIONE DEL RISCHIO
15
48% 48%
4%
68%
27%
5%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Opportunità da
gestire
attivamente
Eventi negativi da
evitare
Aspetti marginali
2013
Piccole
Medie
46%
36%
18%
67%
21%
11%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Opportunità da
gestire
attivamente
Eventi negativi da
evitare
Aspetti marginali
2012
Piccole
Medie
53.3%
30.8%
15.9%
49.5% 47.0%
3.5%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
Opportunità da
gestire attivamente
Eventi negativi da
evitare
Aspetti marginali
2012
2013
OPERAZIONI SOCIETARIE NEGLI ULTIMI 5 ANNI 17
0.0%
6.1%
2.6%
4.2%
4.7%
18.5%
13.3%
9.8%
7.3%
6.1%
18.3%
39.3%
52.9%
57.4%
1.1%
4.0%
4.6%
4.9%
5.1%
6.2%
8.6%
9.7%
9.7%
10.8%
12.6%
31.6%
37.9%
53.0%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
Procedura concorsuale
Cessioni
Riduzione del portafoglio prodotti
Fusioni
Uscita da mercati
Altro
Acquisizioni
Cambiamento del top mamagement
Progetti con pubblica amministrazione
Nessuna operazione
Passaggio generazionale
Apertura di nuovi canali di vendita
Ampliamento del portafoglio prodotti
Entrata in nuovi mercati
2013
2012
PERCEZIONE DEL MERCATO / OPERAZIONI
EFFETTUATE
18
1.3%
2.0%
7.0%
5.0%
5.6%
7.0%
8.6%
90.0%
11.3%
12.6%
11.0%
24.3%
33.6%
45.2%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Procedura concorsuale
Cessioni
Riduzione del portafoglio prodotti
Fusioni
Uscita da mercati
Altro
Acquisizioni
Cambiamento del top management
Progetti con pubblica amministrazione
Nessuna operazione
Passaggio generazionale
Apertura di nuovi canali di vendita
Ampliamento del portafoglio prodotti
Entrata in nuovi mercati
Mercato in contrazione / operazioni effettuate
PERCEZIONE DEL MERCATO / OPERAZIONI
EFFETTUATE
19
0.0%
8.3%
1.4%
5.6%
1.4%
8.3%
13.9%
16.7%
9.7%
5.6%
22.2%
44.4%
51.4%
62.5%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
Procedura concorsuale
Cessioni
Riduzione del portafoglio prodotti
Fusioni
Uscita da mercati
Altro
Acquisizioni
Cambiamento del top management
Progetti con pubblica amministrazione
Nessuna operazione
Passaggio generazionale
Apertura di nuovi canali di vendita
Ampliamento del portafoglio prodotti
Entrata in nuovi mercati
Mercato in crescita / operazioni effettuate
espansione
PROFILO DI RISCHIO / OPERAZIONI EFFETTUATE
NEGLI ULTIMI 5 ANNI
23
0.3%
3.7%
5.3%
5.0%
4.7%
6.0%
6.0%
7.0%
8.7%
6.3%
9.3%
26.3%
28.0%
60.7%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
Procedura concorsuale
Cessioni
Riduzione portafoglio prodotti
Fusioni
Uscita da mercati
Altro
Acquisizioni
Cambiamento top management
Progetti con pubblica amministrazione
Nessuna
Passagio generazionale
Apertura nuovi canali di vendita
Ampliamento portafoglio prodotti
Entrata in nuovi mercati
Rischio in crescita/ operazioni effettuate
PROFILO DI RISCHIO / OPERAZIONI EFFETTUATE
NEGLI ULTIMI 5 ANNI
24
2.3%
11.6%
4.7%
4.7%
9.3%
7.0%
14.0%
18.6%
18.6%
11.6%
16.3%
48.8%
44.2%
37.2%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
Procedura concorsuale
Cessioni
Riduzione portafoglio prodotti
Fusioni
Uscita da mercati
Altro
Acquisizioni
Cambiamento top management
Progetti con pubblica amministrazione
Nessuna
Passagio generazionale
Apertura nuovi canali di vendita
Ampliamento portafoglio prodotti
Entrata in nuovi mercati
Rischio in diminuzione/ operazioni effettuate
GESTIONE DEL RISCHIO: ADOZIONE DI TECNICHE
DI RISK MANAGEMENT
28
Sì
37%
No
63%
GESTIONE DEL RISCHIO: PERCHÉ NO 29
16.0%
9.0%
30.0%
30.0%
31.0%
6.6%
9.4%
18.0%
34.7%
44.7%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
Altro
Non si ricevono incentivi da parte del settore assicurativo
I benefici sono risibili rispetto ai costi
I costi sono troppo elevati
La funzione non è significativa rispetto al contesto in cui
opera l'azienda
2013
2012
30
7%
13%
22%
39%
49%
11%
9%
20%
17%
61%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
Altro
Non si ricevono incentivi da parte del settore assicurativo
I benefici sono risibili rispetto ai costi
I costi sono troppo elevati
La funzione non è significativa rispetto al contesto in cui
opera l'azienda
Medie
Piccole
GESTIONE DEL RISCHIO: PERCHÉ NO
GESTIONE DEL RISCHIO: PERCHÉ SÌ 31
4.9%
6.1%
32.1%
15.6%
31.8%
70.9%
35.8%
3.8%
8.0%
8.9%
21.1%
22.4%
22.8%
41.8%
51.1%
0% 20% 40% 60% 80%
Altro
Desiderio di migliorare il rapporto con le assicurazioni
Richiesta della banca/finanziaria per finanziamento
Scelte passate che hanno portato ad un'eccessiva
assunzione di rischio
Best practice del settore
Desiderio di migliorare il rapporto con le banche
Fattori esogeni con impatto solo sulla propria azienda
Fattori esogeni che hanno colpito tutto il
settore/economia
2013
2012
TECNICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO: DA QUANTI
ANNI VENGONO ADOTTATE
32
38%
35%
11%
16%
Meno di 1 anno Tra 1 e 5 anni Tra 5 e 10 anni Più di 10 anni
TECNICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO: DA QUANTI
ANNI VENGONO ADOTTATE
33
38%
15.8%
84.2%
7.9%
basso medio alto
< 1 anno
29.3%
70.7%
16.4%
basso medio alto
Compreso tra 1 e 5 anni
TECNICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO: DA QUANTI
ANNI VENGONO ADOTTATE
34
35%
TECNICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO: DA QUANTI
ANNI VENGONO ADOTTATE
35
55.3%
44.7%
13.2%
basso medio alto
Compreso tra 5 e 10 anni
11%
TECNICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO: DA QUANTI
ANNI VENGONO ADOTTATE
36
38.5%
61.5%
15.4%
basso medio alto
> 10 anni
16%
CULTURA DEL RISCHIO: COME VIENE TRASMESSA 37
0% 10% 20% 30% 40% 50%
Non sono previste iniziative in merito
Sono previste iniziative future
Corsi di formazione ad hoc
Seminari
Workshop
Top management
Responsabili
Dipendenti
0% 10% 20% 30% 40% 50%
Non sono previste iniziative in merito
Sono previste iniziative future
Corsi di informazione ad hoc
Seminari
Workshop
Medie
Piccole
3. RISULTATI
b) Categorie di rischio e risk owners
38
RESPONSABILITÀ: CHI SI OCCUPA DELLA
GESTIONE DEL RISCHIO
39
7%
90%
3%
11%
82%
7%
FIGURA INTERNA
DEDICATA A TEMPO PIENO
FIGURA INTERNA CHE
RICOPRE ALTRI RUOLI
FIGURA ESTERNA
ALL'AZIENDA
Piccole Medie
RESPONSABILITÀ: ALTRI RUOLI DEL GESTORE DEL
RISCHIO
40
57.9%
25.9%
3.6%
12.6%
72.3%
12.8%
6.4% 8.5%
0%
20%
40%
60%
80%
Amministratore Direttore
Finanziario/ CFO
Direttore
Operations/
Produzione
Altro
2012
2013
76.1%
8.9% 7.2% 7.9%
50.0%
35.5%
5.3% 9.2%
0%
20%
40%
60%
80%
Amministratore Direttore
Finanziario/ CFO
Direttore
Operations/
Produzione
Altro
Piccole
Medie
10.1%
22.7%
34.2%
34.2%
40.5%
10.1%
24.3%
30.2%
35.9%
51.5%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
REPORTISTICA DEI RISCHI
MONITORAGGIO DEI RISCHI
IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI
GESTIONE DEI RISCHI
VALUTAZIONE DEI RISCHI
2013
2012
PROCEDURE FORMALI: PER QUALI ASPETTI SONO
PRESENTI
41
Maggiore attenzione
alla valutazione dei
rischi
Maggiore
consapevolezza
D. LGS 231/2001: VIENE ADOTTATO UN MODELLO
CONFORME?
42
53.1%
14.6%
17.2%
15.2%
54.1%
16.8%
15.1%
14.0%
NO NON SO COSA SIA
LA LEGGE 231
IN FASE DI
SVILUPPO
SÌ
2012 2013
48.3%
35.3%
10.4%
6.1%
57.8%
18.8%
15.2%
8.2%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Finanziario Operativo Strategico Normativo
2012
2013
CATEGORIE DI RISCHIO CUI SI È MAGGIORMENTE
ESPOSTI
43
CATEGORIE DI RISCHIO CUI SI È MAGGIORMENTE
ESPOSTI
44
48.3%
35.3%
10.4%
6.1%
57.8%
18.8%
15.2%
8.2%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Finanziario Operativo Strategico Normativo
2012
2013
29.7%
14.8%
6.8%
14.1%
31.9%
52.7%
0.0%
77.8%
42.3%
12.8%
11.0%
8.0%
2.1%
4.8%
RISCHIO DI CREDITO RISCHIO DI CAMBIO RISCHIO DI
FLUTTUAZIONE
NESSUNO
2012 2013
CATEGORIE DI RISCHIO CUI SI È MAGGIORMENTE
ESPOSTI
45
48.3%
35.3%
10.4%
6.1%
57.8%
18.8%
15.2%
8.2%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Finanziario Operativo Strategico Normativo
2012
2013
34.6%
43.4%
20.6%
24.5%
10.8%
6.6%
15.0%
9.4%
12.4%
14.2%
20.1%
29.7%
39.1%
41.9%
CATASTROFALE
NATURALE
DANNI NON
ACCIDENTALI
INFORMATICO RISORSE UMANE
2012 2013
CATEGORIE DI RISCHIO CUI SI È MAGGIORMENTE
ESPOSTI
46
48.3%
35.3%
10.4%
6.1%
57.8%
18.8%
15.2%
8.2%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Finanziario Operativo Strategico Normativo
2012
2013
0.0%
48.7%
11.2%
18.0%
0.0%
49.2%
46.0%
30.4%
8.3%
6.2%
RISCHIO DI
CONCENTRAZIONE
RISCHIO DI
CONTROPARTE
RISCHIO
NORMATIVO
RISCHIO DI
INSTABILITÀ
POLITICA
NESSUNO
2012 2013
40.8%
45.7%
9.1%
4.4%
48.0%
27.9%
15.4%
8.8%
FINANZIARIO OPERATIVO STRATEGICO NORMATIVO
2012 2013
MACRO CATEGORIE CHE HANNO ASSORBITO
MAGGIORI RISORSE
47
SPESA PER LA GESTIONE DEI RISCHI 48
2.4%
2.8%
3.8%
≤    2mln tra 2mln e 10mln > 10mln
Incidenza della spesa per RM sul fatturato (2013)
1.7%
0.6%
0.3%
≤    2mln tra 2mln e 10mln > 10mln
Incidenza della spesa per RM sul fatturato (2012)
3. RISULTATI
c) Processo di risk management
49
STRUMENTI DI IDENTIFICAZIONE 50
0.7%
2.3%
5.4%
5.6%
3.0%
8.7%
24.1%
22.2%
47.8%
48.7%
2.5%
3.6%
4.1%
5.0%
6.2%
11.0%
17.8%
25.2%
38.4%
72.6%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%
Altro
Interviste o focus group
Analisi SWOT
Modelli specifici
Studi o questionari ai dipendenti
Brainstorming
Check list
Ispezioni
Analisi dei processi
Esperienze passate
2013 2012
63%
37%
15%
69%
49%
20%
IMPATTI ECONOMICO-
FINANZIARI
PROBABILITÀ IMPATTI REPUTAZIONALI
2012 2013
VALUTAZIONE DEI RISCHI 51
6.0%
40.1%
35.6%
18.3%
8.3%
22.1%
47.0%
22.5%
VALUTAZIONE
QUALITATIVA
VALUTAZIONE
QUANTITATIVA
ENTRAMBE NON SI STIMANO
2012 2013
PROBABILITÀ DI ACCADIMENTO E IMPATTO DEGLI
EVENTI DANNOSI
52
RISCHI FINANZIARI: STRATEGIE DI GESTIONE 54
8.0%
3.3%
6.1%
15.5%
29.3%
20.6%
7.1%
8.8%
16.1%
24.9%
35.9%
41.3%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
Condivisione
Accettazione
Non assunzione
Mitigazione
Riduzione
Trasferimento a terzi
2013
2012
Nel  2013  c’è  stata  una  
spiccata tendenza a
trasferire e ridurre i rischi
Forte influenza del rischio
di concentrazione da cui
ci si vuole salvaguardare
RISCHI OPERATIVI: STRATEGIE DI GESTIONE 55
7.3%
8.9%
9.1%
17.3%
25.9%
31.6%
8.1%
8.7%
8.7%
21.2%
31.0%
22.3%
0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35%
Accettazione
Condivisione
Non assunzione
Mitigazione
Riduzione
Trasferimento a terzi
2012
2013
CATEGORIE RISCHI CON POLIZZA ASSICURATIVA 56
11.6%
14.0%
16.6%
24.6%
28.0%
32.8%
38.8%
74.8%
84.3%
Copertura fotovoltaico/biomasse
Assicurazione vita key-man
Assicurazione del credito
Elettronica
Tutela giudiziaria (spese legali)
Catene produttive
Trasporti, rischi merci trasportate, RC vettore
Furto/incendio, vetri/cristalli
Responsabilità civile postuma
STRUMENTI DI COPERTURA ASSICURATIVA 57
46%
19%
18%
10%
7%
Si ricevono molte offerte da
broker/assicuratori che vengono
prese sempre in considerazione
Non si riceve una grande spinta dal
settore assicurativo per aggiornare gli
strumenti utilizzati
Costante aggiornamento di tutti i
prodotti disponibili sul mercato
Si ricevono molte offerte da
broker/assicuratori ma non si è quasi
mai interessati ad inserirli nel proprio
portafoglio
Rivolgendosi per un consulto a
confederazioni di imprese (es.
Confapi)
ACQUISTO DI STRUMENTI DI COPERTURA
ASSICURATIVA
58
49%
45%
6%
Agenti Broker italiani Broker internazionali
FREQUENZA DI MONITORAGGIO DEL PROFILO DI
RISCHIO
59
7%
11%
36%
34%
12%
Una volta al mese
Una volta ogni 3 mesi
Due volte all'anno
Una volta all'anno
Mai
58.5%
14.5%
1.9%
80.8%
21.3%
2.0%
RIVOLTA AI DIRETTI
INTERESSATI
COMUNICAZIONE
DIFFUSA E SEMPLICE
COMUNICAZIONE
DIFFUSA E TECNICA
2012 2013
COMUNICAZIONE: CHI COINVOLGE 60
COMUNICAZIONE: COME AVVIENE 61
51.3%
31.9%
1.9%
73.0%
30.1%
3.7%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Verbalmente Tramite una
documentazione ad uso
interno
Tramite un documento
formale divulgato anche
all'esterno
2012
2013
73.1%
26.1%
3.1%
57.3%
47.2%
5.6%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Verbalmente Tramite una
documentazione ad uso
interno
Tramite un documento
formale divulgato anche
all'esterno
2013
Piccole
Medie
INDICATORI PER MISURARE LA
PERFORMANCE/ESPOSIZIONE AL RISCHIO
62
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
Nessuno
RWA
RAROC
Altro
EVA
VAR
Altre misure risk adjusted
Volatilità degli utili
Risultato della gestione ordinaria
Risultato operativo
2013
2012
4. CONCLUSIONI
È in crescita rispetto al 2012 il numero di aziende che vede il mercato in contrazione
Ciò nonostante il numero di aziende che percepisce il proprio rischio come elevato è
diminuito dal 2012, pur se negli ultimi cinque anni invece tale rischio è
complessivamente cresciuto
Le piccole aziende percepiscono per lo più il rischio come evento negativo da evitare;
non è così per le medie imprese che ritengono invece sia un'opportunità da gestire
Negli ultimi 5 anni le aziende hanno risposto alla crisi con molte operazioni, anche
straordinarie. L'aumento del profilo di rischio è stato accompagnato all'ingresso in
nuovi mercati; la diminuzione, invece, all'attivazione di più leve
contemporaneamente (es. mercati, prodotti, canali)
CONCLUSIONI (1/4)
Il 37% delle PMI adotta tecniche di RM. Tra i fattori abilitanti, la percezione che ci
siano fattori esogeni e macro con cui confrontarsi e la richiesta di alcuni soggetti
esterni (es. banche). Tra i fattori ostativi, lo squilibrio tra costi e benefici
Il 62% delle aziende adotta tecniche di RM da più di un anno, il 27% da più di 5. La
maturità aiuta: il profilo di rischio percepito è molto più basso all'aumentare
dell'esperienza
I rischi nelle PMI hanno una collocazione organizzativa ancora poco inquadrata. Solo
nelle medie aziende la figura parzialmente dedicata è ricorrente
I rischi più rilevanti per le PMI sono quelli finanziari (ca. il 60%). Tra questi per
almeno l'80% dei casi quelli di credito, significativi anche quelli di liquidità
CONCLUSIONI (2/4)
I rischi più rilevanti per le PMI sono quelli finanziari (ca. il 60%). Tra questi per
almeno l'80% dei casi quelli di credito, significativi anche quelli di liquidità
In crescita sono i rischi operativi, particolarmente quelli informatici, associati ai
processi fisici e al comportamento delle risorse umane
In forte crescita sono i rischi normativi e regolamentari
La spesa in RM aumenta all'aumento della dimensione, non solo in valore assoluto
ma anche in percentuale (3,8% per aziende con più di 10 milioni di fatturato)
Sono ancora molto destrutturate la valutazioni dei rischi, con una significativa
componente di analisi ancora su base qualitativa
CONCLUSIONI (3/4)
Tra le strategie di gestione più usate, rilevanti quelle di trasferimento a terzi, sia per
rischi operativi che per rischi finanziari, e quelle di razionalizzazione e intervento
sulle attività e sulle posizioni per ridurre/mitigare
Spazi di miglioramento emergono nel rapporto con il mondo assicurativo
La comunicazione interna sui rischi e' ancora informale e destrutturata, così come gli
indicatori per misurare le performance e le esposizioni sono ancora elementari
Quasi il 90% delle aziende monitora il rischio almeno una volta all'anno (o più)
CONCLUSIONI (4/4)

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Secondo osservatorio Risk Management Pmi

  • 1. Osservatorio Politecnico di Milano-Cineas sul Risk Management nelle PMI italiane In collaborazione con CONFAPI INDUSTRIA realizzato da RiskGovernance II Edizione www.osservatoriormpmi.it
  • 2. AGENDA 1. Osservatorio 2. Metodologia 3. Risultati a. Anagrafica, contesto e cultura aziendale b. Processo di risk management c. Valutazione, gestione, monitoraggio dei rischi e reportistica 4. Conclusioni
  • 4. 4L’OSSERVATORIO OSSERVATORIO POLITECNICO DI MILANO-CINEAS SUL RISK MANAGEMENT NELLE PMI ITALIANE, IN COLLABORAZIONE CON CONFAPI INDUSTRIA E REALIZZATO DA RISKGOVERNANCE È un’iniziativa volta a dare informazioni su come le Piccole e Medie Imprese italiane vivono il tema del rischio al loro interno Si prefigge di contribuire a creare consapevolezza sui temi del rischio e a sviluppare la cultura del rischio nelle PMI L’Osservatorio ha natura permanente ed esercita, pertanto, un monitoraggio attivo e sistematico nel tempo dell’evoluzione del risk management nelle PMI italiane Sono analizzati l’organizzazione e le tecniche più utilizzate per l’analisi e la gestione del rischio, ma anche la cultura del rischio, le principali categorie di esposizione e l’outlook
  • 5. 5LA 2a EDIZIONE 9.864 PMI contattate su tutto il territorio nazionale 701 risposte 43 domande 3 aree di indagine: Anagrafica, contesto & cultura sociale Processo di Risk Management Valutazione, gestione, monitoraggio dei rischi & reportistica
  • 7. 7IL METODO Classe Dipendenti Fatturato Totale Attivo Micro < 10 ≤ 2 milioni ≤ 2 milioni Piccole < 50 ≤ 10 milioni ≤ 10 milioni Medie < 250 ≤ 50 milioni ≤ 43 milioni Definizione di PMI: 2 dei 3 seguenti criteri 33% 45% 22% ≤    2mln tra 2mln e 10mln > 10mln Distribuzione aziende Fonte: Decreto del Ministero delle Attività Produttive 18 aprile 2005
  • 8. SETTORE 8 11% 16% 7% 66% 2012 Servizi Commercio Costruzione Manifattura 36% 14% 9% 41% 2013 Servizi Commercio Costruzione Manifattura
  • 10. 3. RISULTATI a) Anagrafica, contesto e cultura aziendale
  • 11. PERCEZIONE DEL MERCATO IN CUI SI OPERA 11 26.7% 26.5% 13.3% 13,5% 46.5% 35.7% 11.2% 6,7% 0% 10% 20% 30% 40% 50% In contrazione Stabile In crescita Volatile 2013 2012
  • 12. 34% 50% 16% 0% 29% 35% 18% 18% 0% MENO DEL 25% TRA IL 25% E IL 75% PIÙ DEL 75% Piccole Medie ESPOSIZIONE NETTA DELLE PMI IN VALUTE DIVERSE DALL’EURO 12
  • 13. PROFILO DI RISCHIO PERCEPITO 13 25.4% 58.1% 16.5% 27.0% 61.7% 11.3% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Basso Medio Alto 2012 2013
  • 14. 46.2% 30.2% 16.9% 6.6% In crescita Costante Altalenante In diminuzione PROFILO DI RISCHIO DEGLI ULTIMI 5 ANNI 14
  • 15. VISIONE DEL RISCHIO 15 48% 48% 4% 68% 27% 5% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Opportunità da gestire attivamente Eventi negativi da evitare Aspetti marginali 2013 Piccole Medie 46% 36% 18% 67% 21% 11% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Opportunità da gestire attivamente Eventi negativi da evitare Aspetti marginali 2012 Piccole Medie 53.3% 30.8% 15.9% 49.5% 47.0% 3.5% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Opportunità da gestire attivamente Eventi negativi da evitare Aspetti marginali 2012 2013
  • 16. OPERAZIONI SOCIETARIE NEGLI ULTIMI 5 ANNI 17 0.0% 6.1% 2.6% 4.2% 4.7% 18.5% 13.3% 9.8% 7.3% 6.1% 18.3% 39.3% 52.9% 57.4% 1.1% 4.0% 4.6% 4.9% 5.1% 6.2% 8.6% 9.7% 9.7% 10.8% 12.6% 31.6% 37.9% 53.0% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Procedura concorsuale Cessioni Riduzione del portafoglio prodotti Fusioni Uscita da mercati Altro Acquisizioni Cambiamento del top mamagement Progetti con pubblica amministrazione Nessuna operazione Passaggio generazionale Apertura di nuovi canali di vendita Ampliamento del portafoglio prodotti Entrata in nuovi mercati 2013 2012
  • 17. PERCEZIONE DEL MERCATO / OPERAZIONI EFFETTUATE 18 1.3% 2.0% 7.0% 5.0% 5.6% 7.0% 8.6% 90.0% 11.3% 12.6% 11.0% 24.3% 33.6% 45.2% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Procedura concorsuale Cessioni Riduzione del portafoglio prodotti Fusioni Uscita da mercati Altro Acquisizioni Cambiamento del top management Progetti con pubblica amministrazione Nessuna operazione Passaggio generazionale Apertura di nuovi canali di vendita Ampliamento del portafoglio prodotti Entrata in nuovi mercati Mercato in contrazione / operazioni effettuate
  • 18. PERCEZIONE DEL MERCATO / OPERAZIONI EFFETTUATE 19 0.0% 8.3% 1.4% 5.6% 1.4% 8.3% 13.9% 16.7% 9.7% 5.6% 22.2% 44.4% 51.4% 62.5% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Procedura concorsuale Cessioni Riduzione del portafoglio prodotti Fusioni Uscita da mercati Altro Acquisizioni Cambiamento del top management Progetti con pubblica amministrazione Nessuna operazione Passaggio generazionale Apertura di nuovi canali di vendita Ampliamento del portafoglio prodotti Entrata in nuovi mercati Mercato in crescita / operazioni effettuate espansione
  • 19. PROFILO DI RISCHIO / OPERAZIONI EFFETTUATE NEGLI ULTIMI 5 ANNI 23 0.3% 3.7% 5.3% 5.0% 4.7% 6.0% 6.0% 7.0% 8.7% 6.3% 9.3% 26.3% 28.0% 60.7% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Procedura concorsuale Cessioni Riduzione portafoglio prodotti Fusioni Uscita da mercati Altro Acquisizioni Cambiamento top management Progetti con pubblica amministrazione Nessuna Passagio generazionale Apertura nuovi canali di vendita Ampliamento portafoglio prodotti Entrata in nuovi mercati Rischio in crescita/ operazioni effettuate
  • 20. PROFILO DI RISCHIO / OPERAZIONI EFFETTUATE NEGLI ULTIMI 5 ANNI 24 2.3% 11.6% 4.7% 4.7% 9.3% 7.0% 14.0% 18.6% 18.6% 11.6% 16.3% 48.8% 44.2% 37.2% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Procedura concorsuale Cessioni Riduzione portafoglio prodotti Fusioni Uscita da mercati Altro Acquisizioni Cambiamento top management Progetti con pubblica amministrazione Nessuna Passagio generazionale Apertura nuovi canali di vendita Ampliamento portafoglio prodotti Entrata in nuovi mercati Rischio in diminuzione/ operazioni effettuate
  • 21. GESTIONE DEL RISCHIO: ADOZIONE DI TECNICHE DI RISK MANAGEMENT 28 Sì 37% No 63%
  • 22. GESTIONE DEL RISCHIO: PERCHÉ NO 29 16.0% 9.0% 30.0% 30.0% 31.0% 6.6% 9.4% 18.0% 34.7% 44.7% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Altro Non si ricevono incentivi da parte del settore assicurativo I benefici sono risibili rispetto ai costi I costi sono troppo elevati La funzione non è significativa rispetto al contesto in cui opera l'azienda 2013 2012
  • 23. 30 7% 13% 22% 39% 49% 11% 9% 20% 17% 61% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Altro Non si ricevono incentivi da parte del settore assicurativo I benefici sono risibili rispetto ai costi I costi sono troppo elevati La funzione non è significativa rispetto al contesto in cui opera l'azienda Medie Piccole GESTIONE DEL RISCHIO: PERCHÉ NO
  • 24. GESTIONE DEL RISCHIO: PERCHÉ SÌ 31 4.9% 6.1% 32.1% 15.6% 31.8% 70.9% 35.8% 3.8% 8.0% 8.9% 21.1% 22.4% 22.8% 41.8% 51.1% 0% 20% 40% 60% 80% Altro Desiderio di migliorare il rapporto con le assicurazioni Richiesta della banca/finanziaria per finanziamento Scelte passate che hanno portato ad un'eccessiva assunzione di rischio Best practice del settore Desiderio di migliorare il rapporto con le banche Fattori esogeni con impatto solo sulla propria azienda Fattori esogeni che hanno colpito tutto il settore/economia 2013 2012
  • 25. TECNICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO: DA QUANTI ANNI VENGONO ADOTTATE 32 38% 35% 11% 16% Meno di 1 anno Tra 1 e 5 anni Tra 5 e 10 anni Più di 10 anni
  • 26. TECNICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO: DA QUANTI ANNI VENGONO ADOTTATE 33 38% 15.8% 84.2% 7.9% basso medio alto < 1 anno
  • 27. 29.3% 70.7% 16.4% basso medio alto Compreso tra 1 e 5 anni TECNICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO: DA QUANTI ANNI VENGONO ADOTTATE 34 35%
  • 28. TECNICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO: DA QUANTI ANNI VENGONO ADOTTATE 35 55.3% 44.7% 13.2% basso medio alto Compreso tra 5 e 10 anni 11%
  • 29. TECNICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO: DA QUANTI ANNI VENGONO ADOTTATE 36 38.5% 61.5% 15.4% basso medio alto > 10 anni 16%
  • 30. CULTURA DEL RISCHIO: COME VIENE TRASMESSA 37 0% 10% 20% 30% 40% 50% Non sono previste iniziative in merito Sono previste iniziative future Corsi di formazione ad hoc Seminari Workshop Top management Responsabili Dipendenti 0% 10% 20% 30% 40% 50% Non sono previste iniziative in merito Sono previste iniziative future Corsi di informazione ad hoc Seminari Workshop Medie Piccole
  • 31. 3. RISULTATI b) Categorie di rischio e risk owners 38
  • 32. RESPONSABILITÀ: CHI SI OCCUPA DELLA GESTIONE DEL RISCHIO 39 7% 90% 3% 11% 82% 7% FIGURA INTERNA DEDICATA A TEMPO PIENO FIGURA INTERNA CHE RICOPRE ALTRI RUOLI FIGURA ESTERNA ALL'AZIENDA Piccole Medie
  • 33. RESPONSABILITÀ: ALTRI RUOLI DEL GESTORE DEL RISCHIO 40 57.9% 25.9% 3.6% 12.6% 72.3% 12.8% 6.4% 8.5% 0% 20% 40% 60% 80% Amministratore Direttore Finanziario/ CFO Direttore Operations/ Produzione Altro 2012 2013 76.1% 8.9% 7.2% 7.9% 50.0% 35.5% 5.3% 9.2% 0% 20% 40% 60% 80% Amministratore Direttore Finanziario/ CFO Direttore Operations/ Produzione Altro Piccole Medie
  • 34. 10.1% 22.7% 34.2% 34.2% 40.5% 10.1% 24.3% 30.2% 35.9% 51.5% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% REPORTISTICA DEI RISCHI MONITORAGGIO DEI RISCHI IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI GESTIONE DEI RISCHI VALUTAZIONE DEI RISCHI 2013 2012 PROCEDURE FORMALI: PER QUALI ASPETTI SONO PRESENTI 41 Maggiore attenzione alla valutazione dei rischi Maggiore consapevolezza
  • 35. D. LGS 231/2001: VIENE ADOTTATO UN MODELLO CONFORME? 42 53.1% 14.6% 17.2% 15.2% 54.1% 16.8% 15.1% 14.0% NO NON SO COSA SIA LA LEGGE 231 IN FASE DI SVILUPPO SÌ 2012 2013
  • 36. 48.3% 35.3% 10.4% 6.1% 57.8% 18.8% 15.2% 8.2% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Finanziario Operativo Strategico Normativo 2012 2013 CATEGORIE DI RISCHIO CUI SI È MAGGIORMENTE ESPOSTI 43
  • 37. CATEGORIE DI RISCHIO CUI SI È MAGGIORMENTE ESPOSTI 44 48.3% 35.3% 10.4% 6.1% 57.8% 18.8% 15.2% 8.2% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Finanziario Operativo Strategico Normativo 2012 2013 29.7% 14.8% 6.8% 14.1% 31.9% 52.7% 0.0% 77.8% 42.3% 12.8% 11.0% 8.0% 2.1% 4.8% RISCHIO DI CREDITO RISCHIO DI CAMBIO RISCHIO DI FLUTTUAZIONE NESSUNO 2012 2013
  • 38. CATEGORIE DI RISCHIO CUI SI È MAGGIORMENTE ESPOSTI 45 48.3% 35.3% 10.4% 6.1% 57.8% 18.8% 15.2% 8.2% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Finanziario Operativo Strategico Normativo 2012 2013 34.6% 43.4% 20.6% 24.5% 10.8% 6.6% 15.0% 9.4% 12.4% 14.2% 20.1% 29.7% 39.1% 41.9% CATASTROFALE NATURALE DANNI NON ACCIDENTALI INFORMATICO RISORSE UMANE 2012 2013
  • 39. CATEGORIE DI RISCHIO CUI SI È MAGGIORMENTE ESPOSTI 46 48.3% 35.3% 10.4% 6.1% 57.8% 18.8% 15.2% 8.2% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Finanziario Operativo Strategico Normativo 2012 2013 0.0% 48.7% 11.2% 18.0% 0.0% 49.2% 46.0% 30.4% 8.3% 6.2% RISCHIO DI CONCENTRAZIONE RISCHIO DI CONTROPARTE RISCHIO NORMATIVO RISCHIO DI INSTABILITÀ POLITICA NESSUNO 2012 2013
  • 40. 40.8% 45.7% 9.1% 4.4% 48.0% 27.9% 15.4% 8.8% FINANZIARIO OPERATIVO STRATEGICO NORMATIVO 2012 2013 MACRO CATEGORIE CHE HANNO ASSORBITO MAGGIORI RISORSE 47
  • 41. SPESA PER LA GESTIONE DEI RISCHI 48 2.4% 2.8% 3.8% ≤    2mln tra 2mln e 10mln > 10mln Incidenza della spesa per RM sul fatturato (2013) 1.7% 0.6% 0.3% ≤    2mln tra 2mln e 10mln > 10mln Incidenza della spesa per RM sul fatturato (2012)
  • 42. 3. RISULTATI c) Processo di risk management 49
  • 43. STRUMENTI DI IDENTIFICAZIONE 50 0.7% 2.3% 5.4% 5.6% 3.0% 8.7% 24.1% 22.2% 47.8% 48.7% 2.5% 3.6% 4.1% 5.0% 6.2% 11.0% 17.8% 25.2% 38.4% 72.6% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Altro Interviste o focus group Analisi SWOT Modelli specifici Studi o questionari ai dipendenti Brainstorming Check list Ispezioni Analisi dei processi Esperienze passate 2013 2012
  • 44. 63% 37% 15% 69% 49% 20% IMPATTI ECONOMICO- FINANZIARI PROBABILITÀ IMPATTI REPUTAZIONALI 2012 2013 VALUTAZIONE DEI RISCHI 51
  • 45. 6.0% 40.1% 35.6% 18.3% 8.3% 22.1% 47.0% 22.5% VALUTAZIONE QUALITATIVA VALUTAZIONE QUANTITATIVA ENTRAMBE NON SI STIMANO 2012 2013 PROBABILITÀ DI ACCADIMENTO E IMPATTO DEGLI EVENTI DANNOSI 52
  • 46. RISCHI FINANZIARI: STRATEGIE DI GESTIONE 54 8.0% 3.3% 6.1% 15.5% 29.3% 20.6% 7.1% 8.8% 16.1% 24.9% 35.9% 41.3% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Condivisione Accettazione Non assunzione Mitigazione Riduzione Trasferimento a terzi 2013 2012 Nel  2013  c’è  stata  una   spiccata tendenza a trasferire e ridurre i rischi Forte influenza del rischio di concentrazione da cui ci si vuole salvaguardare
  • 47. RISCHI OPERATIVI: STRATEGIE DI GESTIONE 55 7.3% 8.9% 9.1% 17.3% 25.9% 31.6% 8.1% 8.7% 8.7% 21.2% 31.0% 22.3% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% Accettazione Condivisione Non assunzione Mitigazione Riduzione Trasferimento a terzi 2012 2013
  • 48. CATEGORIE RISCHI CON POLIZZA ASSICURATIVA 56 11.6% 14.0% 16.6% 24.6% 28.0% 32.8% 38.8% 74.8% 84.3% Copertura fotovoltaico/biomasse Assicurazione vita key-man Assicurazione del credito Elettronica Tutela giudiziaria (spese legali) Catene produttive Trasporti, rischi merci trasportate, RC vettore Furto/incendio, vetri/cristalli Responsabilità civile postuma
  • 49. STRUMENTI DI COPERTURA ASSICURATIVA 57 46% 19% 18% 10% 7% Si ricevono molte offerte da broker/assicuratori che vengono prese sempre in considerazione Non si riceve una grande spinta dal settore assicurativo per aggiornare gli strumenti utilizzati Costante aggiornamento di tutti i prodotti disponibili sul mercato Si ricevono molte offerte da broker/assicuratori ma non si è quasi mai interessati ad inserirli nel proprio portafoglio Rivolgendosi per un consulto a confederazioni di imprese (es. Confapi)
  • 50. ACQUISTO DI STRUMENTI DI COPERTURA ASSICURATIVA 58 49% 45% 6% Agenti Broker italiani Broker internazionali
  • 51. FREQUENZA DI MONITORAGGIO DEL PROFILO DI RISCHIO 59 7% 11% 36% 34% 12% Una volta al mese Una volta ogni 3 mesi Due volte all'anno Una volta all'anno Mai
  • 52. 58.5% 14.5% 1.9% 80.8% 21.3% 2.0% RIVOLTA AI DIRETTI INTERESSATI COMUNICAZIONE DIFFUSA E SEMPLICE COMUNICAZIONE DIFFUSA E TECNICA 2012 2013 COMUNICAZIONE: CHI COINVOLGE 60
  • 53. COMUNICAZIONE: COME AVVIENE 61 51.3% 31.9% 1.9% 73.0% 30.1% 3.7% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Verbalmente Tramite una documentazione ad uso interno Tramite un documento formale divulgato anche all'esterno 2012 2013 73.1% 26.1% 3.1% 57.3% 47.2% 5.6% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Verbalmente Tramite una documentazione ad uso interno Tramite un documento formale divulgato anche all'esterno 2013 Piccole Medie
  • 54. INDICATORI PER MISURARE LA PERFORMANCE/ESPOSIZIONE AL RISCHIO 62 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Nessuno RWA RAROC Altro EVA VAR Altre misure risk adjusted Volatilità degli utili Risultato della gestione ordinaria Risultato operativo 2013 2012
  • 56. È in crescita rispetto al 2012 il numero di aziende che vede il mercato in contrazione Ciò nonostante il numero di aziende che percepisce il proprio rischio come elevato è diminuito dal 2012, pur se negli ultimi cinque anni invece tale rischio è complessivamente cresciuto Le piccole aziende percepiscono per lo più il rischio come evento negativo da evitare; non è così per le medie imprese che ritengono invece sia un'opportunità da gestire Negli ultimi 5 anni le aziende hanno risposto alla crisi con molte operazioni, anche straordinarie. L'aumento del profilo di rischio è stato accompagnato all'ingresso in nuovi mercati; la diminuzione, invece, all'attivazione di più leve contemporaneamente (es. mercati, prodotti, canali) CONCLUSIONI (1/4)
  • 57. Il 37% delle PMI adotta tecniche di RM. Tra i fattori abilitanti, la percezione che ci siano fattori esogeni e macro con cui confrontarsi e la richiesta di alcuni soggetti esterni (es. banche). Tra i fattori ostativi, lo squilibrio tra costi e benefici Il 62% delle aziende adotta tecniche di RM da più di un anno, il 27% da più di 5. La maturità aiuta: il profilo di rischio percepito è molto più basso all'aumentare dell'esperienza I rischi nelle PMI hanno una collocazione organizzativa ancora poco inquadrata. Solo nelle medie aziende la figura parzialmente dedicata è ricorrente I rischi più rilevanti per le PMI sono quelli finanziari (ca. il 60%). Tra questi per almeno l'80% dei casi quelli di credito, significativi anche quelli di liquidità CONCLUSIONI (2/4)
  • 58. I rischi più rilevanti per le PMI sono quelli finanziari (ca. il 60%). Tra questi per almeno l'80% dei casi quelli di credito, significativi anche quelli di liquidità In crescita sono i rischi operativi, particolarmente quelli informatici, associati ai processi fisici e al comportamento delle risorse umane In forte crescita sono i rischi normativi e regolamentari La spesa in RM aumenta all'aumento della dimensione, non solo in valore assoluto ma anche in percentuale (3,8% per aziende con più di 10 milioni di fatturato) Sono ancora molto destrutturate la valutazioni dei rischi, con una significativa componente di analisi ancora su base qualitativa CONCLUSIONI (3/4)
  • 59. Tra le strategie di gestione più usate, rilevanti quelle di trasferimento a terzi, sia per rischi operativi che per rischi finanziari, e quelle di razionalizzazione e intervento sulle attività e sulle posizioni per ridurre/mitigare Spazi di miglioramento emergono nel rapporto con il mondo assicurativo La comunicazione interna sui rischi e' ancora informale e destrutturata, così come gli indicatori per misurare le performance e le esposizioni sono ancora elementari Quasi il 90% delle aziende monitora il rischio almeno una volta all'anno (o più) CONCLUSIONI (4/4)