SlideShare a Scribd company logo
1 of 48
Download to read offline
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
1
VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO
DEL TERRITORIO
L.R. 12/2005 e s.m.i.
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
PGT-VAS Percorso metologico-procedurale
Art. 4 L.R. 12/2005 s.m.i. – D.C.R. 351 13.03.2007 – D.G.R. 6420 27.12.2007
Documento di Scoping
Prima conferenza di valutazione – Avvio del confronto
Febbraio 2015
Consulenza e progettazione: Studio di architettura e urbanistica Arch. Rossano Genta
Autorità Competente per la Vas: Ing. Lorenzo Grecchi (Responsabile Area Tecnica Comunale)
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
2
DOCUMENTO DI SCOPING
PREMESSA pag. 3
a. Il quadro normativo
b. Struttura metodologia e fasi della VAS
c. Documento di Scoping
CAPITOLO 1: Variante al P.G.T. pag. 6
a. Il Piano di Governo del Territorio e la L.R. 12/2005 e sue modifiche
ed integrazioni.
b. Motivazioni in merito alla necessità di introdurre modifiche al P.G.T.
c. Contenuti della Variante al Piano di Governo del Territorio
d. Gli obiettivi e le azioni
CAPITOLO 2: LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA pag. 12
a. Introduzione
b. I contenuti sintetici della direttiva 2001/42/CE
c. Normativa nazionale e regionale
d. La metodologia ed il processo di VAS applicato alla variante al PGT
CAPITOLO 3: LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA pag. 19
Verifica delle interferenze con siti rete natura 2000
CAPITOLO 4: IL PROCESSO METODOLOGICO DI ELABORAZIONE
DEL PPGR E LA VAS pag. 21
a. Percorso di VAS e PGT e mappatura dei soggetti interessati
b. Le fasi intraprese : Preparazione ed Orientamento
c. la partecipazione e la fase di consultazione
CAPITOLO 5: LE FONTI INFORMATIVE pag. 45
CAPITOLO 6: QUADRO AMBIENTALE pag. 46
CAPITOLO 7: SISTEMA DI MONITORAGGIO - PRIME INDICAZIONI pag. 47
a. Struttura del sistema di monitoraggio
b. Sistema degli indicatori
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
3
PREMESSA
a. Il quadro normativo
In Italia, la VAS è disciplinata dalla parte II del Decreto Legislativo del 3/4/06 n.152 recante
“Norme in materia ambientale” (noto come Testo Unico Ambientale), di attuazione della
legge delega conferita al Governo per il "riordino, il coordinamento e l'integrazione della
legislazione in materia ambientale" (L 308/04).
Il Testo unico ambientale, con particolare riferimento alla parte II, ha poi subito due
importanti modifiche, introdotte dai Dlgs 4/08 e 128/2010.
A livello regionale, il riferimento normativo per la VAS è il “Testo coordinato delle Dgr” n.
761/2010, 10971/2009 e 6420/2007: esso non stabilisce un “modello standard” di
svolgimento della valutazione dei piani pertanto si è partiti dal “modello metodologico
generale”, allegato 1 alla citata Dgr 761/2010, opportunamente adattato per la variante al
Piano di Governo del Territorio, al fine di stabilire la struttura metodologica e le fasi del
procedimento di VAS del PGT.
b. Struttura metodologia e fasi della VAS
E’ importante sottolineare che la VAS, per essere efficace ed influire positivamente sulla
decisione deve intervenire “a monte” e durante tutto il processo, al fine di orientare le
scelte verso la posizione più sostenibile.
La VAS può essere intesa come un sub‐procedimento del procedimento di formazione e
approvazione del piano, senza il quale lo stesso non può essere approvato.
Nelle Linee Guida per la valutazione ambientale di piani e programmi, pubblicate
nell’ottobre 2004 nell’ambito del progetto europeo ENPLAN, sono definite le seguenti fasi
principali nel percorso programma / VAS:
- FASE 0 PREPARAZIONE
- FASE 1 ORIENTAMENTO ED IMPOSTAZIONE (1° CONFERENZA DI VALUTAZIONE)
- FASE 2 ELABORAZIONE E REDAZIONE (2° CONFERENZA DI VALUTAZIONE)
- FASE 3 CONSULTAZIONE/ADOZIONE/APPROVAZIONE
- FASE 4 ATTUAZIONE/GESTIONE/MONITORAGGIO
Queste fasi sono comuni sia al processo di pianificazione che a quello di valutazione, per
una piena integrazione della dimensione ambientale nella pianificazione e
programmazione; ciò implica un evidente cambiamento rispetto all’impostazione derivante
dalla applicazione della Valutazione di Impatto Ambientale dei progetti. Le Linee Guida
sottolineano come questo cambiamento consista soprattutto nell’integrazione della
dimensione ambientale nei piani/programmi fin dalla fase di impostazione degli stessi fino
alla loro attuazione e revisione;
ciò comporta che l’integrazione si sviluppi durante tutte le quattro fasi del percorso di
redazione/valutazione del programma sopra elencate. L’elaborazione dei contenuti di
ciascuna fase coerentemente valutata sotto il profilo ambientale.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
4
La figura riportata soprariportata, esplica la concatenazione delle fasi che costituisce la
struttura logica del percorso valutativo proposto dalle Linee Guida ENPLAN.
Il “filo rosso” rappresenta la correlazione e continuità tra i due processi, di elaborazione del
programma e di Valutazione Ambientale dello stesso e la stretta integrazione necessaria
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
5
per indirizzare le scelte verso la sostenibilità ambientale. Da ciò ne deriva che le attività
del processo di valutazione non possono essere separate e distinte da quelle inerenti il
processo di programma (fonte: Direzione Generale Territorio e Urbanistica, Indirizzi
generali per la valutazione ambientale di piani e programmi, 2007)
c. Documento di Scoping
Il documento di Scoping illustra le elaborazioni e i contenuti sviluppati nel processo
omonimo, che viene identificato come fase di Scoping, essa costituisce un momento
preliminare all’effettiva attuazione del processo di valutazione degli impatti ambientali
potenzialmente generati dal piano considerato. Nello sviluppo organico del processo di
Valutazione Ambientale Strategica si colloca immediatamente a valle del processo di
screening, in cui si valuta se, sulla base di un esame delle caratteristiche e dell’ambito di
interesse del piano in oggetto, ricorra la necessità di effettuare una accurata valutazione
degli effetti ambientali generati dal piano stesso.
Queste due fasi, soprattutto per i piani per cui, come nel nostro caso, la necessità di VAS
non sia in discussione presentano contenuti affini, tali per cui è possibile accorparli in un
unico momento procedurale.
Nel documento di scoping si individua un primo quadro metodologico procedurale dell’iter
di elaborazione della variante al PGT, contestualmente al processo di VAS. Vengono
inoltre formulate le proposte per l’ambito di influenza e la portata delle informazioni che
compariranno nel Piano. Queste ipotesi di lavoro vengono esplicitate al fine di consentire
da subito la partecipazione attiva da parte del pubblico e dei soggetti competenti in
materia ambientale. Il contributo atteso è rappresentato dalle osservazioni, dai
suggerimenti o dalle proposte di integrazione alla fase preliminare di elaborazione, con
particolare riguardo ai dati ed agli indicatori utilizzati per descrivere lo stato del sistema
ambiente, dei piani e programmi considerati nella procedura di analisi di coerenza, degli
orientamenti e degli obiettivi generali indicati, delle metodologie di valutazione proposte.
Il presente documento è strutturato in modo tale da fornire un quadro sintetico del Piano di
Governo del Territorio (PGT), inteso come strumento pianificatorio, e del processo di
Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Nello specifico la struttura del Documento di Scoping si articola nei seguenti capitoli:
- Capitolo 1 - definisce sinteticamente oggetto, contenuti ed effetti della variante al Piano
di Governo del Territorio vigente del Comune di Ostiglia ;
- Capitolo 2 - introduce gli elementi fondamentali della procedura di Valutazione
Ambientale Strategica, contestualizzandola nei riferimenti normativi di
carattere comunitario , nazionale e regionale;
- Capitolo 3 - introduce i principi dello studio della valutazione d’incidenza,
- Capitolo 4 - descrive la procedura metodologica mediante la quale verrà elaborata la
variante al PGT, correlandola ai relativi passaggi previsti dalla VAS e
specificandone i momenti di condivisione e partecipazione;
- Capitolo 5 - illustra sinteticamente le principali fonti informative alla base del processo
di analisi e valutazione del PGT e della VAS;
- Capitolo 6 - riporta una descrizione sintetica del quadro ambientale di riferimento,
che sarà oggetto di approfondimento nel Rapporto Ambientale;
- Capitolo 7 - introduce le prime integrazioni sul sistema di monitoraggio del PGT;
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
6
CAPITOLO 1:
a. Il Piano di Governo del Territorio e la L.R. 12/2005 e sue modifiche ed
integrazioni.
La Legge Regionale n. 12 dell’11 marzo 2005 ha introdotto, all’articolo 7, l’obbligo per tutti i
comuni lombardi di dotarsi di proprio strumento di pianificazione, denominato PGT, che
definisce l’assetto dell’intero territorio comunale ed è articolato nei seguenti atti:
a) il documento di piano;
b) il piano dei servizi;
c) il piano delle regole.
Il Comune di Ostiglia ha approvato il proprio P.G.T. di livello comunale con Delibera di
Consiglio Comunale n. del
b. Motivazioni in merito alla necessità di apportare modifiche al vigente
P.G.T.
Successivamente alla sua approvazione e nel corso del periodo di vigenza del P.G.T.
sono pervenute al Comune di Ostiglia una serie di istanze da parte dei cittadini che
richiedevano di apportare delle variazioni, incidenti anche sul documento di piano oltre che
sul piano dei servizi e sul piano delle regole, mentre a causa della profonda crisi
economica buona parte delle previsioni del P.G.T. risultano inattuate.
Inoltre, ci si trova ora alla scadenza del periodo quinquennale della validità del Documento
di Piano, per la quale la citata L.R. 12/2005 impone che venga approvato un nuovo
Documento di Piano.
Sono emerse anche difficoltà interpretative della normativa del P.G.T. e si sono riscontrati
errori materiali all’interno del piano; si rende pertanto necessario apportare gli opportuni
aggiustamenti al corpo normativo per difficoltà di lettura o incongruenze dello strumento
urbanistico rilevate dall’ufficio tecnico e per errori materiali riscontrati nella cartografia sia
del piano delle regole che del piano dei servizi.
c. Contenuti della Variante al Piano di Governo del Territorio
1. Istanze dei cittadini.
Come sopra richiamato sono pervenute istanze da parte dei cittadini prima dell’avvio del
procedimento per la Variante al Piano di Governo del Territorio coordinato alla Valutazione
Ambientale (VAS) e alla Valutazione di Incidenza (VIC).
Successivamente è stata aperta la fase di recepimento degli apporti da parte dei cittadini,
enti e parti sociali, preventiva alla fase di elaborazione della variante; quindi si è proceduto
all’esame di tali contributi ed alla loro valutazione.
Il resoconto della prima valutazione delle istanze è stato comunicato all’ufficio tecnico
comunale nel corso di alcuni incontri, il quale nel contempo ha esposto e congiuntamente
valutato alcuni casi specifici; l’ufficio tecnico ha formulato ulteriori richieste di modifiche sia
di forma che di contenuto dei documenti del PGT ritenute necessarie per una corretta
lettura del piano.
Detti contributi sono principalmente riconducibili alle seguenti problematiche:
- richieste di soppressione di ambiti di trasformazione residenziale ; un gruppo consistente
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
7
di richieste, per motivazioni perlopiù analoghe, riguarda le nuove aree di trasformazione
residenziali introdotte con l’art. 15 del Documento di Piano, per le quali viene richiesto che
le stesse vengano a perdere la possibilità edificatoria ritornando in zona agricola E,
prendendo atto dell’utilizzo attuale agricolo.
Particolarmente rilevante appare questa tipologia di richieste in quanto si riconnette ai
concetti di consumo di suolo ed alla rigenerazione urbana , introdotti dalla Legge
Regionale n. 31 del 28/11/2014 “norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio
esistente ed altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia” che modifica ed integra la
L.R. n. 12/2005.
- richieste di attuazioni di aree di trasformazione o di aree edificabili con modalità diverse
da quelle previste dal PGT.
- richieste di varianti al PGT relative a progetti in variante SUAP.
- proposte di cambio di destinazione urbanistica di zone edificabili con diverse destinazioni
urbanistiche.
- richieste di trasformazioni di aree agricole a fini edificatori non agricoli.
- richieste relative a previsioni urbanistiche su viabilità di piano.
- richieste relative a modifiche delle norme del Piano delle Regole.
2. Previsioni strategiche per il futuro sviluppo del territorio e valorizzazione dell’
ambiente per la definizione di un nuovo documento di piano
- ambiti di trasformazione: proprio alla luce delle richieste di soppressione di alcuni nuovi
ambiti di trasformazione residenziali ed alle previsioni introdotte dalla L.R. n. 31/2014,
diventa prioritario un ripensamento delle previsioni del PGT sulle aree residenziali.
In cinque anni di vigenza del P.G.T. non è stato presentato alcun piano attuativo relativo ai
nuovi ambiti di espansione residenziale, inoltre un piano attuativo approvato prima della
formazione del P.G.T. non è mai giunto alla stipula della relativa Convenzione urbanistica
e pertanto non ha avuto corso, mentre altri piani precedentemente approvati e
convenzionati sono solo parzialmente attuati e presentano una rilevante quantità di lotti
inedificati.
E’ stato approvato un piano di recupero di iniziativa pubblica denominato Piano Guida
Naviglio (D.C.C. n. 11 del 29/04/2013).
Dalla lettura della L.R. 31/2014 emerge che l’obiettivo del consumo zero di suolo fissato
per il 2050 è raggiunto, nelle intenzioni del legislatore, attraverso strumenti fra loro
coordinati, tra questi le misure transitorie per le amministrazioni locali, consistenti da una
parte nel regime moratorio per le varianti al PGT (art. 5 comma 4), in quanto fino
all’adeguamento di cui al comma 3, possibile dopo l’integrazione del PTR e l’adeguamento
del PTCP (che dovrebbe avvenire entro il 30 novembre 2016), i comuni possono
approvare unicamente varianti del PGT che non comportino nuovo consumo del suolo e
che siano diretti alla riorganizzazione planivolumetrica, morfologica, tipologica o
progettuale delle previsioni di trasformazione già vigenti, per la finalità di incentivarne ed
accelerarne l’attuazione e fino a detto adeguamento sono comunque mantenute le
previsioni ed i programmi edificatori del documento di piano vigente, dall’altra nella
accelerazione dell’approvazione dei piani attuativi connessi alle previsioni degli strumenti
urbanistici vigenti (art. 5 commi 6/9).
Andrebbero quindi promossi, parallelamente altri interventi di rigenerazione urbana, i
nuovo piani attuativi, in particolare quelli che risultano prioritari e strategici, fra i quali in
primis l’area di trasformazione f – ex parco ferroviario, oggi dismesso, previsto nel pgt con
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
8
destinazione residenziale riconvertendolo verso una destinazione pubblica di rilevanza
sovra-comunale.
- verifica dello stato di attuazione delle opere portuali sul Canal Bianco e del comparto
produttivo “Canal Bianco” P.I.I. di insediamento Eusider e prospettive di sviluppo e
riutilizzo delle aree esclusivamente o prevalentemente produttive, nonché delle aree
dismesse, nelle quali può trovare localizzazione quota parte della capacità insediativa.
- rigenerazione urbana: come poter valorizzare il patrimonio edilizio esistente nel regime
transitorio dettato dalla L.R. n. 31/2014? Si ritiene che già questa variante possa
individuare con maggiore precisione il patrimonio edilizio dismesso o sottoutilizzato, a
partire da quello riportato nella Tavola 9 del Documento di Piano, denominata sintesi delle
opportunità e criticità e dalle valutazioni espresse nella relazione, da riutilizzare
prioritariamente garantendone il miglioramento delle prestazioni ambientali, ecologiche,
energetiche e funzionali, individuando gli ambiti nei quali avviare processi di rigenerazione
urbana e territoriale prevedendo specifiche modalità di intervento ed adeguate misure di
incentivazione anche allo scopo di garantire la reintegrazione funzionale entro il sistema
urbano ed incrementarne le prestazioni ambientali, ecologiche, paesaggistiche ed
energetiche, secondo le indicazioni della citata L.R. 31/2014
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
9
- redazione di specifico elaborato, anche in assenza di consumo di nuovo suolo,
denominato “carta del consumo di suolo” atto ad individuare e quantificare la superficie
agricola, il grado di utilizzo agricolo dei suoli e le loro peculiarità pedologiche,
naturalistiche e paesaggistiche, le aree dismesse, da bonificare, degradate, inutilizzate e
sottoutilizzate, i lotti liberi, le aree di risulta a seguito dei recenti interventi infrastrutturali
viari e ferroviari che hanno investito il territorio comunale, le superfici oggetto di progetti di
recupero o di rigenerazione urbana, le opere edilizie incongrue presenti nel territorio
agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico per le quali prevedere interventi di
demolizione e contestuale permeabilizzazione dei suoli.
- rideterminazione della sensibilità paesaggistica del territorio (tavola C7 del piano delle
regole) in cinque classi anziché in sole tre classi, definite all’art. 32 del piano delle regole,
al fine di rendere più accurato e preciso l’esame dell’incidenza paesistica dei progetti.
- adeguamento del PGT agli obiettivi programmatici derivanti dai piani sovraordinati al
PGT, quali PTR e PTCP.
- PTR
Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato in via definitiva il Piano Territoriale
Regionale con deliberazione del 19/10/2010 n°951, il PTR è stato aggiornato nel 2014 con
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
10
DCR n. 557 del 9/12/2014. Il PTR individua tre macro-obiettivi (rafforzare la competitività
dei territori di Lombardia, riequilibrare il territorio della Regione e proteggere e valorizzare
le risorse della Lombardia) e 24 obiettivi di Piano, le linee orientative dell'assetto del
territorio e gli effetti diretti e indiretti con i quali la variante dovrà confrontarsi; Il documento
di piano del PTR individua inoltre obiettivi specifici per i sistemi territoriali, il comune di
Ostiglia è ricompresso in due sistemi territoriali: il sistema delle pianure irrigue e quello del
Po e dei grandi fiumi.
Gli obiettivi indicati dal PTR per i sistemi territoriali di nostro interesse sono:
Sistema territoriale della pianura irrigua:

ST 5.1 Garantire un equilibrio tra le attività agricole zootecniche e la salvaguardia delle
risorse ambientali e paesaggistiche, promuovendo la produzione agricola e le etcniche di
allevamento a maggior compatibilità ambientale e territoriale;

ST 5.2 Garantire la tutela delle acque ed il sostenibile utilizzo delle risorse per l’agricoltura,
in accordo con le determinazioni assunte nell’ambito del patto per l’acqua, perseguire la
prevenzione del rischio idraulico;

ST 5.3 Tutelare le aree agricole come elemento caratteristico della pianura e come
presidio del paesaggio lombardo;

ST 5.4 Promuovere la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale dl sistema e
preservarne e trasmettere i valori, a beneficio della qualità della vita dei cittadini e come
opportunità per l’imprenditoria turistica e locale;

ST 5.5 Migliorare l’accessibilità e ridurre l’impatto ambientale del sistema della mobilità,
agendo sulle infrastrutture e sul sistema dei trasporti.

Sistema territoriale del Po e dei grandi fiumi;
ST 6.1 Tutelare il territorio degli ambiti fluviali, oggetto nel tempo di continui interventi da
parte dell’uomo;

ST 6.2 Prevenire il rischio idraulico attraverso un attenta pianificazione del territorio;
ST 6.3 Tutelare l’ambiente degli ambiti fluviali;

ST 6.4 Garantire la tutela delle acque, migliorandone la qualità e incentivando i risparmio
idrico;
ST 6.5 Garantire uno sviluppo del territorio compatibile con la tutela e la salvaguardia
ambientale;

ST 6.6 Promuovere la valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico e storico
culturale del sistema del Po attorno alla presenza del fiume come elemento unificante per
le comunità locali e come opportunità per lo sviluppo del turismo fluviale;

ST 6.7 Perseguire una pianificazione integrata e di sistema sugli ambiti fluviali, agendo
con strumenti e relazioni di carattere sovralocale e intersettoriale.
- PTCP
La provincia di Mantova in data 08/02/2010 con delibera n°3 del consiglio Provinciale, ha
approvato il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale., nel quale sono
contenuti gli indirizzi programmatici provinciali.
Gli obiettivi strategici definiti dalla variante del PTCP sono di seguito elencati:
- Promuovere e rafforzare il sistema territoriale come sistema reticolare e di relazioni
- Garantire la qualità dell’abitare e governare il processo di diffusione
- Promuovere una mobilità efficiente e sostenibile e garantire un sistema 
infrastrutturale
intermodale, sicuro ed adeguato
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
11
- Promuovere la difesa e la valorizzazione degli spazi rurali e delle attività agricole
- Attivare politiche per un territorio più vivibile e sicuro e per il contenimento dei rischi 
di
inquinamento ambientale
- Perseguire la valorizzazione del paesaggio e la costruzione delle reti ecologiche
- Valorizzare il sistema turistico e interare i valori plurali del territorio
- Promuovere il sistema economico, valorizzando il legame tra territori e produzioni
- Incrementare le occasioni e le capacità di cooperazione, programmazione
e 
progettazione tra gli enti locali e i cittadini nella attuazione della politica territoriale
- Garantire l’uso razionale e l’efficienza distributiva delle risorse energetiche e
non 
rinnovabili.
In particolare si ritiene che il PGT affronti e definisca i seguenti aspetti:
- individuazione del sistema della mobilità di matrice storica (viabilità storica, ferrovie
storiche e stazioni ferroviarie, ponti di interesse storico) e sua valorizzazione e
salvaguardia, individuazione di piste ciclabili in sede propria o su viabilità minore, con
realizzazione di opere di piantumazione, arredo urbano ecosostenibile e produttore di
energia.
- individuazione e salvaguardia del sistema irriguo di matrice storica e dei manufatti
idraulici di interesse storico,
- individuazione dei luoghi della percezione e della memoria (es. visuali sensibili quali il
ponte sul fiume Po) per i quali prevedere coni ottici di valorizzazione e norme di tutela per
le visuali sensibili
- previsione di norme e disposizioni per lo sviluppo delle aree verdi e degli ambiti rurali di
pregio, finalizzate alla tutela ed alla salvaguardia di alberi monumentali, dei filari e delle
alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale
- Itinerari culturali europei: la via Claudia Augusta, è necessaria una verifica a scala di
maggior dettaglio del percorso della Via Claudia Augusta indicando le parti del territorio ed
i beni che presentano significative relazioni con l’itinerario e dettando disposizioni volte ad
indirizzare e controllare le eventuali trasformazioni ed a prescrivere il corretto inserimento
degli interventi edilizi ammessi.
Infine si ritiene opportuno prevedere indicazioni normative in merito a:
- impianti da FER (fonti energetiche rinnovabili), aree per trattamento e recupero rifiuti,
normativa per loro localizzazione (fattori escludenti).
3. aggiustamenti al corpo normativo per difficoltà di lettura o incongruenze dello
strumento urbanistico rilevate dall’ufficio tecnico e per errori materiali riscontrati
nella cartografia, aggiornamento in recepimento di nuove norme sovraordinate.
A seguito delle segnalazioni effettuate dall’ufficio tecnico comunale e da ricognizioni sulla
cartografia verranno apportate quelle modifiche puramente finalizzate alla correzione di
errori materiali, a volte dovute dalla base cartografica aerofogrammetrica non interfacciata
a quella catastale o da imprecisioni nella perimetrazione di ambiti, anche già interessati da
strumenti attuativi approvati, a destinazioni di zona non conformi riportate nel piano dei
servizi o nel piano delle regole, mentre si rendono necessari chiarimenti in merito ad indici
e parametri urbanistici.
Per quanto riguarda i beni storico-architettonici e ambientali esterni al centro storico si
ritiene di dover intraprendere una rilettura delle corti rurali, spesso non più legate alla
originaria destinazione e non più strumentali all’attività agricola, finalizzata alla loro
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
12
salvaguardia e conservazione ma nel contempo ad un loro effettivo riutilizzo e
valorizzazione, operando un distinguo fra tipologie insediative e livelli di vincolo.
Verranno inoltre apportate integrazioni normative in recepimento di norme di settore di
recente introduzione, integrazioni cartografiche per presenza di nuova rete di metanodotti,
aggiornamento siti di interesse archeologico, previsioni per insegne o strutture temporanee
su suolo pubblico, piano del colore, ecc.
d. Gli obiettivi e le azioni
Gli obiettivi che la pianificazione comunale si pone sono sostanzialmente di tre tipi:
- la sostenibilità e minimizzazione del consumo di suolo agricolo orientando gli interventi
edilizi verso le aree già urbanizzate, degradate o dismesse, sottoutilizzate da riqualificare
o rigenerare al fine di promuovere e non compromettere l’ambiente, il paesaggio nonché
l’attività agricola, in perfetta sintonia con la recente normativa regionale;
- il riconoscimento e la salvaguardia dei valori storici, culturali e paesaggistici che
caratterizzano la comunità ed il territorio;
- la valorizzazione degli aspetti ambientali come fine di ogni trasformazione urbanistico-
edilizia.
E’ possibile osservare che il vero e proprio blocco intervenuto in questo quinquennio nella
crescita delle attività economiche in generale, se da una parte non ha comportato nuovi
insediamenti impattanti con l’ambiente dall’altra ne ha determinato il degrado e
l’impoverimento.
Le azioni si concretano quindi nella rivisitazione del piano urbanistico di recente
approvazione, con lo scopo di integrare il livello conoscitivo del territorio e dell’ambiente
per la sua riqualificazione e valorizzazione, nella consapevolezza che lo sviluppo dovrà
necessariamente attuarsi attraverso percorsi di crescita diversi dai modelli passati, con un
uso delle risorse attento e sostenibile.
CAPITOLO 2: LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
a. Introduzione
L’attenzione verso lo sviluppo sostenibile dell’ambiente ha assunto, negli ultimi anni, un
ruolo sempre più importante nel panorama europeo, imponendo un’evoluzione in questa
direzione della normativa comunitaria, nazionale e locale.
L’introduzione di valutazioni ambientali obbligatorie, nei diversi livelli di pianificazione e
programmazione, rappresenta una svolta significativa in tal senso: non solo sono valutati
gli effetti a seguito di interventi antropici, ma vengono studiati i potenziali effetti anche
prima che gli stessi vengano realizzati, a livello pianificatorio e programmatico, generando
una più organica ed ordinata disciplina del governo dell’ambiente, per la promozione di
uno sviluppo sostenibile.
Nei paragrafi seguenti verrà presentata la Valutazione Ambientale Strategica, strumento
concreto per la realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale nella pianificazione
di livello comunale oggetto del presente documento.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
13
b. I contenuti sintetici della direttiva 2001/42/CE
Di seguito si illustrano i contenti della Direttiva 2001/42/CE, per chiarire quali siano gli
elementi a cui dover dare risposta per applicare la VAS alla variante al PGT di Ostiglia.
Il suo principale obiettivo è quello di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente;
contribuendo sia all’integrazione delle considerazioni ambientali sia alla promozione dello
sviluppo sostenibile all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi. Inoltre,
essa definisce gli ambiti d’applicazione a piani e programmi previsti da disposizioni
legislative, regolamentari, amministrative quali quelli:
– elaborati e/o adottati da un’autorità a livello nazionale, regionale o locale;
– predisposti da un’autorità per essere approvati mediante una procedura legislativa dal
parlamento o dal governo.
Dagli articoli si evince che è obbligatoria l’applicazione della valutazione ai piani e
programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente e che definiscono il quadro
di riferimento per i progetti sottoposti a VIA (allegati I e II) o a valutazione di incidenza
(direttiva Habitat), elaborati per i settori:
– agricolo
– forestale
– della pesca
– energetico
– industriale
– dei trasporti
– della gestione dei rifiuti e delle acque
– delle telecomunicazioni
– turistico
– della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli.
L’integrazione della VAS nel piano o programma deve essere eseguita durante la fase di
preparazione del piano stesso e prima della sua adozione o dell’avvio della relativa
procedura legislativa.
La Direttiva obbliga l’Amministrazione competente della procedura legislativa di
considerare in fase di adozione:
– il rapporto ambientale
– i pareri espressi dalle autorità consultate
– i pareri espressi dai vari settori del pubblico.
Il Rapporto ambientale individua, descrive e valuta gli effetti significativi che il piano o
programma potrebbe generare sull’ambiente, nonchè le ragionevoli alternative costruite
alla luce degli obiettivi e dalle caratteristiche peculiari dell’ambito territoriale oggetto di
pianificazione o programmazione.
I contenuti riportati di seguito sono da ritenersi gli elementi minimi da includere e a cui
dover dare risposta nella predisposizione del Rapporto ambientale, secondo quanto
stabilito nell’Allegato I della Direttiva:
– illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e del rapporto
con gli altri pertinenti piani o programmi vigenti nell’ambito territoriale considerato;
– aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e sua evoluzione probabile senza
l'attuazione del piano o del programma;
– caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente
interessate dagli effetti del piano o programma;
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
14
– qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma, ivi compresi
in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, quali le zone
designate ai sensi delle Direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE;
– obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati
membri, pertinenti al piano o al programma, e il modo in cui, durante la sua preparazione,
si è tenuto conto di detti obiettivi ed di ogni considerazione ambientale;
– possibili effetti significativi sull’ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la
popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l'aria, i fattori climatici, i
beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e
l’interrelazione tra i suddetti fattori;
– misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli
eventuali effetti negativi significativi sull'ambiente derivanti dall’attuazione del piano o del
programma;
– sintesi delle ragioni della scelta tra le alternative individuate e descrizione di come è
stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio
carenze tecniche o mancanza di know-how) nella raccolta delle informazioni richieste;
– descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio;
– sintesi non tecnica delle informazioni dei punti precedenti.
La proposta di piano o programma ed il relativo Rapporto ambientale, con modalità atte a
garantire una effettiva opportunità di esprimere il proprio parere nel processo di
consultazione devono essere messi a disposizione:
– delle autorità che ciascuno Stato membro individua come autorità che devono essere
consultate e che, in ragione delle loro specifiche competenze ambientali, possono essere
interessate agli effetti del piano o del programma;
– dei settori del pubblico interessati all’iter decisionale e dagli effetti ambientali generati,
includendo in questi settori le organizzazioni non governative e quelle che promuovono la
protezione dell’ambiente.
In merito all’informazione al pubblico ed al monitoraggio, la Direttiva 2001/42/CE prevede
che ciascuno Stato membro assicuri, con modalità definite, l’informazione presso le
autorità consultate e il pubblico circa:
a) il piano o programma adottato;
b) una dichiarazione di sintesi su:
– come è stato integrato nel piano o programma il rapporto ambientale
– come si è tenuto conto dei pareri espressi durante la consultazione
– le ragioni per cui sono state scelte le alternative tra quelle possibili;
c) le misure di monitoraggio degli effetti ambientali al fine di individuare gli effetti negativi
imprevisti e di adottare opportune misure correttive.
c. Normativa nazionale e regionale
La normativa italiana ha recepito la Direttiva Europea 2001/42/CE con il Decreto
Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i., recante “Norme in materia ambientale”, che
illustra le procedure da adottarsi per la valutazione ambientale strategica.
Già la Legge n.308 del 15 dicembre 2004 delegava al governo la legiferazione in materia
ambientale, prevedendo l’adozione di misure di diretta applicazione per promuovere
l'utilizzo della VAS nella stesura dei piani e dei programmi statali, regionali e
sovracomunali, in ottemperanza alla direttiva 2001/42/CE in materia di Vas.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
15
Nel D. Lgs n. 152/2006, attuazione della suddetta legge n. 308/04, alla parte II si legge che
la VAS costituisce parte integrante del procedimento di adozione dei piani e dei programmi
per cui prevista, in quanto preordinata a garantire che gli effetti, derivanti dall’attuazione
dei piani stessi, siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della
loro approvazione (art. 4 commi 2,3).
La Regione Lombardia ha dato attuazione alla direttiva 2001/42/CE con la legge regionale
11 marzo 2005 n. 12, “Legge per il governo del territorio”.
Il Consiglio regionale con atto n. VIII/0351 del 13 marzo 2007 ha approvato gli Indirizzi
generali per la valutazione ambientale di piani e programmi in attuazione del comma 1
dell’articolo 4 della legge regionale n. 12/2005 e successivamente la Giunta regionale ha
proceduto all’approvazione di ulteriori adempimenti di disciplina con D.G.R. 6420/2007,
10971/2009 e 761/2010.
d. La metodologia ed il processo di VAS applicato alla variante al P.G.T.
Il processo di Valutazione ambientale strategica alla variante al P.G.T. è stato svolto
seguendo le indicazioni in merito fornite dalla VAS del P.G.T. vigente e anche secondo le
modalità metodologiche indicate da norme e criteri emanati da Regione Lombardia.
Il percorso è stato predisposto in modo tale da facilitare l’integrazione della valutazione
ambientale strategica nel processo di pianificazione comunale ordinario volgendo verso un
unico processo decisionale. Il principale obiettivo che intende perseguire il profilo
metodologico definito è quello organizzare e strutturare i passi del processo decisionale di
VAS in modo tale da riuscire sia a compilare il Rapporto Ambientale ai sensi dell’art. 5
della Direttiva sia a rispondere ai requisiti e a tutte le informazioni contenute nell’Allegato I
della Direttiva stessa.
Lo schema che segue riporta nel dettaglio il processo decisionale metodologico della VAS
che verrà seguito.
SCHEMA DEL PROCESSO DECISIONALE DI VAS
Inquadramento del problema
Vincoli
Obiettivi
Analisi della coerenza esterna
Scenari di riferimento
Alternative di soluzione
Attivazione del processo
Criteri di valutazione
Predizione degli effetti
Valutazione comparativa delle alternative
Analisi della coerenza interna
Presentazione Rapporto Ambientale
Negoziazione e scelta
Approvazione della scelta
Redazione di dettaglio dellʼalternativa negoziata
Stesura Piano di monitoraggio
Implementazione monitoraggio
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
16
Relativamente alla fase di “Organizzazione del processo” si sono riepilogate le attività già
svolte ed avviate dalla Provincia per quanto riguarda la fase di “Attivazione del processo”
che comprende anche tutta l’organizzazione della partecipazione ed informazione del
pubblico”.
Tali attività riguardano:
– l’Individuazione del contesto di piano, che consiste nel mettere in evidenza l’iter attuativo
e le relative tempistiche nonché le competenze ed i soggetti coinvolti nella redazione del
piano in oggetto;
– la Mappatura degli stakeholders, è una attività che si svolge in parallelo rispetto alla
precedente e che consiste nel sistematizzare i contatti degli interlocutori istituzionali e non
istituzionali al fine di migliorare la gestione del coinvolgimento e della partecipazione del
pubblico;
– la definizione del Quadro operativo o diagramma operativo del processo, che consente
di articolare il processo decisionale in fasi ed attività che saranno attivate nel tempo e
svolte dagli stakeholders coinvolti e di competenza;
– la Definizione di uno schema di partecipazione, che consiste nel definire le modalità di
partecipazione individuate per ciascun settore del pubblico, le risorse economiche a
disposizione per attivare la partecipazione, il numero indicativo degli incontri e una prima
indicazione relativa alle sedi degli incontri.
– la Definizione delle modalità di diffusione e pubblicazione delle informazioni, che
consiste nello stabilire le forme di divulgazione delle informazioni previste nelle diverse fasi
del processo di Valutazione ambientale strategica.
La fase di “Raccolta ed analisi dei dati pertinenti” prevede attività già realizzate nella
predisposizione dell’Analisi del sistema ambientale della provincia e della regione e che
interessano:
– l’Inquadramento del problema con:
a) l’Analisi degli strumenti vigenti, che consiste nel raccogliere ed elaborare informazioni
riguardanti l’attuale contesto territoriale
b) La raccolta delle informazioni ambientali e delle analisi di carattere ambientale inerenti
l’area comunale al fine di strutturare l’Analisi ambientale per il P.G.T. nonché per riuscire a
dare comunicazione ed informazione ambientale al pubblico ed agli stakeholders coinvolti;
– l’individuazione dei Vincoli, che consiste nel determinare gli indirizzi generali, i vincoli di
tipo normativo derivanti dalle disposizioni contenute nelle direttive comunitarie, nelle
normative nazionali e locali, dagli strumenti di pianificazione sovraordinati e vincoli di tipo
fisico derivanti dalle caratteristiche geomorfologiche del territorio, cioè le invarianti.
Le invarianti da raccogliere sono suddivise in:
a) invarianti normative derivanti dalle disposizioni normative vigenti e contenenti anche
finalità ed obiettivi discendenti dalle norme;
b) invarianti programmatiche derivanti da delibere o documenti di programmazione ed
indirizzo da coordinare con quanto individuato dalle invarianti normative;
– lo Scenario di valutazione, che consiste nell’integrare le conoscenze specifiche,
possedute dai diversi gruppi, necessarie per definire i possibili scenari di valutazione
analizzando problemi legati all’uso delle risorse, alle criticità ambientali, allo sviluppo
sociale ed all’andamento demografico.
Predisporre uno scenario di valutazione significa individuare l’andamento delle variabili
non controllabili che hanno un’influenza sul sistema in oggetto a prescindere dai contenuti
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
17
di qualsivoglia piano o programma di trasformazione territoriale.
Tale attività va ad integrare la fase analitica di Piano ed è utile al fine di individuare
strategie più consapevoli;
– la Definizione degli obiettivi di sostenibilità e di piano consiste, considerando i vincoli e
gli indirizzi generali di piano/programma, nel delineare un insieme di obiettivi di piano che,
mantenendo la gerarchia, da generali si precisano in specifici per poi divenire azioni di
trasformazione territoriale.
Gli obiettivi di piano saranno integrati da specifici obiettivi di sostenibilità.
– L’Analisi della coerenza esterna è di tipo verticale ed orizzontale. La coerenza esterna
orizzontale permette di verificare la congruenza tra gli obiettivi e le strategie generali del
Piano e gli obiettivi derivanti dagli strumenti di livello superiore al Piano in oggetto (es.
obiettivi di sostenibilità). La coerenza esterna di tipo orizzontale permette di individuare la
compatibilità tra gli obiettivi e le strategie del Piano e gli obiettivi derivanti da documenti o
altri strumenti vigenti allo stesso livello di governo del territorio.
La fase di “Elaborazione delle alternative” ha come obiettivo la formulazione e proposta di
piani alternativi rispondenti a diverse strategie di sviluppo, tutti validi ed effettivamente
applicabili. Per lo svolgimento di questa fase è necessario intraprendere due attività che
riguardano:
– la Definizione delle strategie preliminari che consiste nel selezionare ed individuare le
possibili tipologie d’intervento e le relative categorie di azioni per agevolare la formulazione
di proposte strategiche ed attuative. Vengono così delineate le possibili tipologie
d’intervento plausibili e le categorie d’azione ragionevoli;
– la Definizione di alternative di soluzione permette di definire le alternative di piano che
verranno sottoposte a valutazione comparata ed integrata sulla base delle strategie
preliminari e delle tipologie d’intervento individuate. Ogni alternativa è un “pacchetto
completo” costituito da tante singole azioni diverse, ma armonizzate tra loro, volte a
rispondere ad uno o più obiettivi in particolare.
La fase di “Valutazione” il cui fine è lo svolgimento della valutazione comparata dei piani
alternativi, esito della fase precedente, si articola nelle attività che seguono:
– individuazione dei Criteri di valutazione delle alternative e degli indicatori che li misurano
e condivisione degli stessi con gli stakeholder coinvolti nel processo. L’insieme dei criteri
degli indicatori prescelti devono rappresentare adeguatamente gli obiettivi e gli interessi di
ciascuno stakeholders coinvolto nel processo decisionale che dovrà condividerli;
– Predizione degli effetti che consiste nella quantificazione degli indicatori. Questa attività
può essere svolta avvalendosi anche di esperti, modelli e metodi di simulazione. Anche in
questo caso occorre individuare i risultati che gli stakeholder condividono e gli spazi di non
condivisione, che aprono fronti di incertezza o richiedono ulteriori approfondimenti e
confronti;
– Messa a punto della Valutazione comparativa delle alternative che consiste nel valutare
comparando le alternative di piano definite nella fase precedente. Quest’approccio nella
valutazione consente di individuare quali sarebbero le prospettive generabili da ciascuna
alternativa elaborata.
– L’Analisi della coerenza interna è sia di tipo verticale che orizzontale. La coerenza
interna verticale verificala congruenza fra indirizzi generali ed obiettivi specifici del Piano e
gli obiettivi specifici e le azioni/interventi proposti. La coerenza interna di tipo orizzontale
verifica la congruenza fra i diversi obiettivi specifici presenti nel programma.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
18
La fase di “Consultazione e scelta” è una fase in cui le attività riguardano quasi
integralmente il processo di partecipazione, coinvolgimento ed informazione al pubblico al
fine di volgere ad una scelta che sia la più condivisa da tutti gli stakeholder coinvolti dal
processo di VAS. Tra le attività figurano:
– Presentazione del Rapporto ambientale. Una volta conclusa la valutazione si procede
alla compilazione del Rapporto ambientale provvedendo ad includere tutte le informazioni
contenute nell’Allegato I della Direttiva. Tale elaborato costituisce elemento di Piano.
Infatti, si apre la fase di consultazione in cui sono presentati il progetto di Piano ed il
Rapporto ambientale; essi sono messi a disposizione delle autorità ambientali e dei settori
del pubblico individuati per l’espressione di un parere da emettere prima della fase
di adozione del piano. Un ruolo importante in merito è svolto dalla Regione Lombardia.
– Nell’attività di Negoziazione e scelta è possibile considerare nuove alternative derivanti
dalle informazioni provenienti dalla valutazione e si possono ricercare soprattutto
introducendo elementi di mitigazione e compensazione. L’alternativa scelta deve essere
almeno accettata, cioè migliore dell’alternativa senza progetto e possibilmente deve
rivelarsi la migliore tra quelle disponibili ed accettabili.
– Approvazione e scelta.
La formalizzazione della decisione è preceduta da una valutazione della qualità e
dell’efficienza del processo decisionale cioè una valutazione dell’intero processo
decisionale con la quale si verifica che tutti i punti chiave del processo siano stati svolti in
modo soddisfacente. Si formalizza così la scelta tra le alternative negoziate scegliendone
una condivisa e dando conclusione all’iter formale di definizione del Piano.
L’ultima fase è quella denominata “Attuazione” che è costituita dalle attività che seguono:
– Redazione di dettaglio dell’alternativa negoziata. Sulla base della scelta condivisa si
procede alla redazione di dettaglio dell’alternativa negoziata;
– Stesura Piano di Monitoraggio che stabilisce come si osserverà e misurerà il rispetto di
quanto stabilito nell’alternativa scelta, il grado di raggiungimento degli obiettivi e
l’eventuale insorgenza di problemi di carattere ambientale, sociale ecc; si stabilisce anche
cosa si farà, e chi lo farà, nel caso di deviazione da quanto stabilito e atteso. Al Piano,
quindi, viene allegato un “Piano di Monitoraggio” ai sensi dell’art. 10 della Direttiva, capace
di associare indicativamente un indicatore ad ogni obiettivo specifico al fine di
poter controllare tempestivamente gli effetti negativi innescati dalle previsioni di Piano ed
in grado di individuare le misure correttive che si ritiene più opportuno adottare secondo i
criteri predisposti nella Revisione di VAS.
– Implementazione e monitoraggio in cui si realizzano gli interventi pianificati e si attua il
monitoraggio come stabilito dal piano e dai suoi elaborati.
In tutte le fasi del processo di VAS, l’autorità procedente si avvale dell’autorità competente
per la VAS, quest’ultima quale autorità con compiti di tutela e valorizzazione ambientale
collabora con l’autorità procedente nonché con i soggetti competenti in materia, al fine di
curare l’applicazione della direttiva e degli indirizzi regionali, si è ritenuto di individuare in
un team composto da Funzionari della Provincia. L’autorità competente per la Vas,
accompagna il processo di adozione /approvazione e collabora a valutare le ricadute
ambientali delle osservazioni formulate in fase di adozione/approvazione.
Riguardo lo “Studio della valutazione di incidenza del Piano, questo costituisce allegato al
Rapporto Ambientale di VAS.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
19
In sintesi
LE MODIFICHE CHE VENGONO PROPOSTE CON LA VARIANTE AL PGT DEVONO
ESSERE VALUTATE IN TERMINI DI:
• coerenza con gli indirizzi di livello sovracomunale (es. piano territoriale regionale, piano
paesistico regionale, piano territoriale di coordinamento provinciale)
• compatibilità con il piano territoriale di coordinamento provinciale relativamente alle
scelte localizzative degli ambiti di trasformazione ed alle disposizioni sul dimensionamento
generale in funzione delle percentuali ammissibili di consumo di suolo
• compatibilità con le disposizioni e gli indirizzi degli enti aventi specifica competenza in
materia ambientale ed igienico-sanitaria (ARPA, ASL, AIPO, Corpo Forestale dello Stato,
Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, Soprintendenza per i beni
archeologici...)
• Compatibilità con le disposizioni e gli indirizzi degli enti territorialmente interessati (enti
gestori, Consorzio bonifica, Demanio...)
• fattibilità e compatibilità con lo studio geologico idrogeologico e sismico che fa parte
dell’attuale PGT e del quale se ne dovrà valutare l’eventuale aggiornamento.
• fattibilità e compatibilità con il piano di classificazione acustica comunale del quale se ne
dovrà valutare pure l’eventuale aggiornamento
CAPITOLO 3: LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Verifica delle interferenze con siti rete natura 2000
Il presente capitolo delinea gli elementi che lo Studio per la Valutazione di Incidenza
(VINCA) dovrà trattare; lo studio individuerà i potenziali ambiti di interferenza ambientale
legati alle scelte della variante al Documento di Piano del PGT che possono implicare
ricadute sugli obiettivi di conservazione dei Siti Natura 2000 (SIC e ZPS) ; il PGT di
Ostiglia è già dotato di Valutazione di Incidenza, dovranno essere valutati possibili effetti
della variante sui Siti Natura 2000 .
La Valutazione d'Incidenza è un procedimento di carattere preventivo al quale è
necessario sottoporre qualsiasi programma o progetto che possa avere incidenze
significative su un sito di interesse regionale e/o comunitario, singolarmente o
congiuntamente ad altri piani e progetti, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del
sito stesso.
Quadro normativo
L’Unione Europea nel 1992 “considerando che la salvaguardia, la protezione e il
miglioramento della qualità dell’ambiente, compresa la conservazione degli habitat naturali
e della flora e della fauna selvatiche costituiscono un obiettivo essenziale di interesse
generale perseguito dalla Comunità , ha adottato la Direttiva 92/43/CEE, definita “Direttiva
Habitat” allo scopo principale di promuovere e mantenere la biodiversità di habitat e specie
vegetali e animali all’interno dei Paesi Membri. Con lo stesso scopo l’Unione Europea
aveva già adottato la direttiva 79/409/CEE, definita “Direttiva Uccelli” e recentemente
sostituita dalla 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
L’obiettivo della salvaguardia della biodiversità, è stato operativamente perseguito tramite
la costituzione di una Rete Ecologica Europea di siti, denominata Rete Natura 2000
individuante grandi aree che, per la presenza di habitat o specie vegetali e/o animali
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
20
riconosciuti “di interesse comunitario” meritano di essere salvaguardate e protette.
All’art. 6 comma 3 la stessa Direttiva Habitat ha introdotto la procedura di valutazione
d’incidenza per salvaguardare l’integrità dei siti o proposti siti di rete Natura 2000,
attraverso l’esame delle interferenze di piani e progetti, interni o esterni ai siti, e non
direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie, per i quali si ritenga
che si possano avere effetti significativi che condizionino l’equilibrio ambientale.
A livello nazionale il regolamento di attuazione della Direttiva Habitat è stato recepito con
DPR 8 settembre 1997, n.357. In seguito all’adeguamento tecnico e scientifico è stata
modificata la direttiva 92/43/CEE con la Direttiva 97/62/CEE, conseguentemente recepita
con Decreto ministeriale 20 gennaio 1999; successivamente è stato approvato il DPR 12
marzo 2003, n.120 di modificazione ed integrazione al DPR 357/97.
In attuazione dell’art.3 comma 1 del D.P.R. 357/97 le Regioni individuano con proprio
procedimento i siti in cui si trovano tipi di habitat e specie inseriti negli allegati delle
normative comunitarie; la Regione Lombardia ha individuato, i proposti Siti d’Importanza
Comunitaria (SIC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS).
La norma regionale di riferimento è la Dgr n. 14106/03, in particolare gli allegati C e D
aggiornati ed adattati ai piani di livello regionale e provinciale i quali individuano i contenuti
minimi dello studio per la valutazione d’incidenza sui siti di rete natura 2000. L'istanza per
la Valutazione d'Incidenza del PPGR, ai sensi dell'art. 25bis della l.r. 86/83 e del D.P.R.
357/97 e sm.i., deve essere presentata alla DG Sistemi Verdi e Paesaggio unitamente alla
proposta/programma e relativo Studio di incidenza.
Struttura metodologica e fasi di lavoro
Per l’elaborazione dello studio viene adottato l’approccio metodologico indicato dalla
Direzione Generale Ambiente (DG Environment) della Commissione Europea (CE), che si
articola in quattro fasi:
- Valutazione di screening: in questa fase si esaminano i probabili impatti del PGT sul sito
Natura 2000 e se ne valuta la significatività. Qualora si identifichi una possibile incidenza
significativa si passa alla realizzazione di una valutazione d’incidenza completa.
- Valutazione appropriata: gli impatti del programma sono considerati in relazione agli
obiettivi di conservazione del sito ed alla sua struttura e funzionalità ecologica. Comprende
l’individuazione delle misure di compensazione eventualmente necessarie.
- Valutazione delle soluzioni alternative: questa fase consiste nell’esaminare le possibilità
alternative di raggiungere gli obiettivi del programma progetto evitando impatti negativi
sull’integrità del sito.
- Valutazione in mancanza di soluzioni alternative: in assenza di soluzioni alternative e
qualora esistano motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (salute umana, sicurezza
pubblica, ambiente) che impongano la realizzazione delle previsioni di programma,
vengono esaminate le misure necessarie per compensare il danno arrecato all’integrità del
sito e quindi per tutelare la coerenza globale della rete Natura 2000.
Per quanto riguarda i termini utilizzati per la valutazione si riporta di seguito quanto
indicato nella Dgr 14106/2003 sopra citata.
Incidenza: si intende la presenza di azioni e/o progetti del PPGR che ricadono nel SIC o
nelle aree limitrofe.
Incidenza nulla: si intende la presenza di azioni e/o progetti del PPGR che non ricadono
nella ZPS o nelle aree limitrofe o che ricadono nelle aree limitrofe ma non hanno effetti
significativi.
Incidenza significativa: si intende la probabilità che il PPGR ha di produrre effetti
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
21
sull’integrità della ZPS; la determinazione della significatività dipende dalle particolarità e
dalle condizioni ambientali della ZPS stessa.
Incidenza negativa: si intende la possibilità del PPGR di incidere significativamente sulla
ZPS, arrecando effetti negativi sull’integrità del sito, rispetto agli obiettivi di tutela e
salvaguardia.
Incidenza positiva: si intende la possibilità del PPGR di incidere significativamente sulla
ZPS, non arrecando effetti negativi sull’integrità del Sito, rispetto agli obiettivi di tutela e
salvaguardia.
Misure di conservazione: si intendono, secondo quanto riportato dall’articolo 4 del DPR
357/97 e successive modifiche, le misure che la Regione garantisce per i siti di importanza
comunitaria al fine di evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie,
nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate, nella misura in
cui tale perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli
obiettivi della Direttiva comunitaria. È, quindi, necessario valutare l’evoluzione della
situazione del Sito dalla data in cui è stato individuato e valutare gli effetti degli interventi.
Lo studio che accompagnerà il Rapporto Ambientale assume gli indirizzi contenutistici
regionali della Dgr, che indica i contenuti dello studio:
1. contenere elaborati cartografici in scala minima 1:25.000 dell'area interessata dal o dai
SIC o ZPS, con evidenziata la sovrapposizione degli interventi previsti dal
piano/programma, o riportare sugli elaborati la perimetrazione di tale area.
2. descrivere qualitativamente gli habitat e le specie faunistiche e floristiche per le quali i
siti sono stati designati, evidenziando, anche tramite una analisi critica della situazione
ambientale del sito, se le previsioni di piano/programma possano determinare effetti diretti
ed indiretti anche in aree limitrofe.
3. esplicitare gli interventi di trasformazione previsti e le relative ricadute in riferimento agli
specifici aspetti naturalistici.
4. illustrare le misure mitigative, in relazione agli impatti stimati, che si intendono applicare
e le modalità di attuazione (es. tipo di strumenti ed interventi da realizzare, aree
interessate, verifiche di efficienza ecc.)
5. indicare le eventuali compensazioni, ove applicabili a fronte di impatti previsti, anche di
tipo temporaneo. Le compensazioni, perché possano essere valutate efficaci, devono di
norma essere in atto al momento in cui il danno dovuto al piano/programma è effettivo sul
sito di cui si tratta, tranne se si possa dimostrare che questa simultaneità non è necessaria
per garantire il contributo del sito alla Rete Natura 2000. Inoltre dovranno essere
funzionalmente ed ecologicamente equivalenti alla situazione impattata, nello stato
antecedente all'impatto.”
CAPITOLO 4: IL PROCESSO METODOLOGICO DI ELABORAZIONE DEL
PGT E LA VAS
a. Introduzione
Il processo di elaborazione della variante è stato organizzato conformemente a quanto
previsto dalla normativa comunitaria e nazionale, ed in osservanza delle linee guida
introdotte dalla Regione Lombardia attraverso anche l’utilizzo di un modello metodologico
procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di Piani e programmi (VAS).
Il filo logico che unisce le scelte relative all’organizzazione delle fasi di sviluppo del Piano e
della VASˇ costituito dalla volontà di conseguire un percorso connotato dalle caratteristiche
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
22
di trasparenza, partecipazione, confronto e valutazione.
I primi tre elementi sono propri di un approccio che tende a favorire ed incentivare la
partecipazione dei soggetti con competenze ambientali e, per estensione, del pubblico,
attraverso la creazione di un percorso partecipato.
A tal fine si è scelto di sottoporre a consultazione tutti i vari momenti di sviluppo degli
elaborati del Piano e della VAS, a partire dagli elementi preliminari che costituiscono
l’oggetto del Documento di Scoping.
L’elemento di valutazione degli impatti è stato introdotto, in ossequio alle disposizioni
comunitarie, mediante una stretta concatenazione e commistione dei passaggi
singolarmente ascrivibili al PGT e alla VAS. La struttura globale che ne deriva consente lo
svilupparsi di un processo, di analisi e valutazione, senza soluzione di continuità .
Nel corso di questo capitolo le diverse fasi verranno esplicitate sinteticamente sulla base
dello schema di riferimento predisposto dalla Regione Lombardia, dettagliando
successivamente i momenti principali.
b. Percorso di VAS e PGT e mappatura dei soggetti interessati
Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 33 del 04/03/2014 è stato avviato il
procedimento per l’approvazione del Piano di Governo del Territorio e della relativa
Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e valutazione di incidenza (V.I.C.) in conformità
all’art. 4 della L.R. 12/2005.
Con il medesimo atto sono stati individuati:
- autorità proponente nonché autorità procedente della Valutazione Ambientale Strategica
(V.A.S.) il comune di Ostiglia nella figura del Segretario Comunale dott. Renato Magalini;
- autorità competente, responsabile della Valutazione Ambientale Strategica, il
Responsabile del Settore Tecnico Ing. Lorenzo Grecchi.
- enti territorialmente interessati, autorità con specifiche competenze in materia
ambientale, pubblico e pubblico interessato gli enti/soggetti sotto elencati:
Autorità con specifiche competenze in materia ambientale:
Regione Lombardia;
Provincia di Mantova;
ASL di Mantova;
ARPA di Mantova;
Corpo Forestale dello stato;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
Consorzio di Bonifica Fossa di Pozzolo;
Tea
AIPO;
Autorità di Bacino del Po, di Parma
STER di Mantova
A.R.N.I.
E.R.S.A.F. – Riserva Naturale Boschina di Ostiglia
Enti Territorialmente interessati:
Comuni di: Serravalle a Po (MN), Revere (MN), Gazzo Veronese (VR),
Casaleone (VR), Cerea (VR), Melara (RO), Borgofranco sul Po (MN)
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
23
Pubblico e pubblico interessato
Api – Assoc. piccole e medie industrie di Mantova e provincia
Apima Mantova – Assoc. Prov. imprese di meccanizzazione agricola
Associazione degli Industriali della provincia di Mantova
CIA - Confederazione Italiana Agricoltori
CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola media impresa
Confagricoltura Mantova
Confcooperative unione provinciale di Mantova
Confesercenti
Federazione Provinciale Coltivatori Diretti – MN
Lega Regionale Cooperative e Mutue della Lombardia – Comitato Territoriale di
Mantova
Unione del Commercio del Turismo e dei Servizi della Provincia di Mantova
Unione Provinciale Artigiani di Mantova
Corale "G.Verdi"
Ass. "Il Dialogo"
Gruppo Archeologico Ostigliese
Gruppo Cinofilo Ostigliese
Gruppo Filatelico Numismatico
A.V.I.S. - Intercomunale di Ostiglia
Gruppo "Salvo D'Acquisto"
Comitato Ostigliese di Solidarietà
Centro Culturale Ricreativo “Luciana Leoni”
Croce Rossa Italiana - Delegazione di Ostiglia
A.N.F.F.A.S. Gruppo di Ostiglia
Centro Sociale Autogestito "G. Borsatti"
L'Argine
PRO LOCO
Cineclub 35 mm. Ostiglia
Namaste
Lions Club Ostiglia
Circolo A.R.C.I.
Italia Nostra
W W F ITALIA - Basso Mantovano
A.G.E.S.C.I.
Lega Ambiente
Nell’avvio del procedimento viene dato atto che il Comune di Ostiglia elaborerà un
Rapporto Ambientale, preceduto dal documento di scoping e dall’acquisizione dei
contributi, pareri ed osservazioni preliminari, così come stabilito dalla D.C.R. n.VIII/351 del
13/03/2007 “ indirizzi generali per la valutazione di piani e programmi” e che tale
documento, unitamente alla Sintesi Non Tecnica verrà messo a disposizione e pubblicato
con le modalità di alla D.C.R. medesima, prima della Conferenza di Valutazione finale.
Il modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani
e programmi - VAS (art. 4, l.r. n. 12/2005) è quello di cui allo schema di seguito riportato:
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
24
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
25
b. Le fasi intraprese : Preparazione ed Orientamento
Fase 0 _ Preparazione
La fase di preparazione prevede l’organizzazione delle procedure volte all’affidamento
degli incarichi funzionali allo sviluppo del Piano e del Rapporto Ambientale.
Nel corso di successivi momenti di confronto sono state raccolte e analizzate le diverse
proposte, che hanno consentito di elaborare una bozza metodologica per la conseguente
fase di orientamento.
Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 33 del 4 marzo 2014 è stato avviato il
procedimento per l’approvazione della variante al PGT e della relativa Valutazione
Ambientale Strategica (VAS) congiuntamente alla Valutazione di Incidenza (V.I.C.),
individuando i soggetti coinvolti come sopra richiamato.
In questa prima fase si è presa in consegna la documentazione fornita dal Comune, ivi
comprese le istanze dei cittadini precedentemente raccolte e l’elenco delle segnalazioni di
incongruenze e problemi interpretativi del vigente PGT da parte dell’Ufficio Tecnico.
A seguito di avviso pubblico, pubblicato in data 19/03/2014 e con termine di presentazione
in data 17/05/2014, si è successivamente dato corso alla raccolta dei contributi e delle
proposte pervenute da parte del pubblico e pubblico interessato; detti contributi sono stati
poi oggetto di una prima valutazione, che ha dato vita il 15/11/2014, ad un documento
denominato prima lettura e valutazione dei contributi pervenuti in merito alla variante del
PGT, che di seguito si riporta:
“ Oggetto: prima lettura e valutazione dei contributi pervenuti in merito alla
variante del PGT
Finalità della variante al PGT
L’incarico affidato è finalizzato ad apportare varianti al Piano di Governo del Territorio per:
- dare una risposta alle numerose istanze dei cittadini che da tempo risultavano depositate
presso gli uffici comunali;
- apportare i necessari aggiustamenti al corpo normativo per difficoltà di lettura o
incongruenze dello strumento urbanistico rilevate dall’ufficio tecnico e per errori materiali
riscontrati nella cartografia sia del piano delle regole che del piano dei servizi.
Si è provveduto innanzitutto a dare avvio del procedimento per la redazione della variante
al PGT e contestualmente, preso atto che la variante incide anche sul documento di piano,
per la procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) e valutazione di incidenza
ambientale (VINCA) sui siti Natura 200 (SIC e ZPS), della variante stessa.
Successivamente è stata aperta la fase di recepimento degli apporti da parte dei cittadini,
enti e parti sociali, preventiva alla fase di elaborazione della variante; quindi si è proceduto
all’esame di tali contributi ed alla loro valutazione.
Il resoconto della prima valutazione delle istanze è stato comunicato all’ufficio tecnico
comunale nel corso di alcuni incontri, il quale nel contempo ha esposto e congiuntamente
valutato alcuni casi specifici; l’ufficio tecnico ha formulato ulteriori richieste di modifiche sia
di forma che di contenuto dei documenti del PGT ritenute necessarie per una corretta
lettura del piano.
Va evidenziato che, come sottolineato dall’ufficio urbanistica della Provincia in occasione
della valutazione del rapporto di una procedura di sportello unico attività produttive con la
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
26
variante avviata per l’ampliamento della media struttura di vendita Lidl, vista la prossima
scadenza quinquennale del documento di piano del PGT , la variante avviata assume
valenza di variante generale del piano e non di varianti puntuali e richiede una valutazione
generale del PGT vigente.
Mi permetto pertanto di sottolineare che l’Amministrazione Comunale ha , con questa
variante, l’opportunità di introdurre nel PGT tutte le previsioni strategiche che ritiene
possano implementare la propria visione del futuro sviluppo del territorio e valorizzazione
dell’ambiente, in modo che tale strumento diventi il piano del Sindaco in quanto strumento
operativo dell’Amministrazione nell’ambito del proprio mandato.
Alla luce di queste brevi premesse, prima di procedere alla redazione della bozza di
variante e del documento di scooping , erroneamente considerati nella prassi corrente
come documenti preliminari di orientamento e di scarsa rilevanza per la formazione del
PGT, ritengo particolarmente importante una valutazione congiunta fra Amministrazione
Comunale, ufficio tecnico e tecnico redattore delle linee e degli obiettivi che si
sostanzieranno poi nei contenuti del nuovo PGT.
Anche il percorso di partecipazione e gli approfondimenti tematici , al di là delle conferenze
di valutazione previste obbligatoriamente dalla vigente normativa costituita dalla Legge
regionale 12/2005 e s.m.i. e dalle D.G.R. che regolamentano la materia, possono o meglio
devono essere condivisi proprio in fase preliminare.
Contenuti del presente documento
In quest ’ ottica si è convenuto nell ’ ultimo incontro che il sottoscritto fornisse all ’
Amministrazione un elenco delle istanze pervenute, raggruppato per tipologia ed
accompagnato dalle proprie considerazioni , mentre particolari tematismi saranno oggetto
di approfondimento e discussione nel prossimo incontro di lavoro che precederà la prima
conferenza di valutazione aperta al pubblico, ai soggetti funzionalmente interessati, agli
enti territorialmente coinvolti ed ai soggetti con competenza in materia ambientale, come
previsto dalle norme.
Le istanze pervenute e loro prima valutazione tecnica
Come sopra richiamato, al fine di facilitarne la lettura e fornire una loro prima
interpretazione, si è ritenuto opportuno raggruppare le richieste/contributi a seconda della
loro tipologia, piuttosto che per soggetto richiedente.
A tal fine si è potuto osservare che le istanze risultano raggruppabili come segue:
1) un gruppo consistente di richieste, per motivazioni perlopiù analoghe, riguarda le nuove
aree di trasformazione residenziali introdotte con l’art. 15 del Documento di Piano, per le
quali viene richiesto che le stesse vengano a perdere la possibilità edificatoria ritornando
in zona agricola E, prendendo atto dell’utilizzo attuale agricolo.
Tali istanze riguardano più specificatamente le Aree di Trasformazione residenziali
previste nel capoluogo nella zona nord con accesso dalla via San Romano Casetto, in
particolare quelle individuate dal PGT alle lettere:
- ATR b – superficie mq. 83.367 (richiedenti Sigg. Lucia Pavesi – Dott. Carlo Cremaschi –
Zambonini Gina – Cremaschi Paola), le motivazioni, dove espresse, sono quelle che il
proprietario dell’area non è interessato a modificare l’attività economica agricola in essere
(Lucia Pavesi-Dott. Carlo Cremaschi), oppure evidenziano l’aggravio fiscale che grava sul
terreno, che in questo ambito risulta amplificato dagli oneri di attuazione che risultano
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
27
particolarmente gravosi data la previsione di insediare un nuovo impianto sportivo o in
subordine di monetizzarne i costi (Zambonini Gina), e da ultimo la distanza e non idoneità
delle reti dei sottoservizi principali, la suddivisione dei comparti, ecc. (Cremaschi Paola);
- ATR c – superficie mq. 32.054 (richiedente Sig.ra Cremaschi Paola), le motivazioni, sono
quelle già espresse nel comparto b, in quanto la stessa risulta proprietaria di area posta a
cavallo dei due distinti comparti;
- ATR d – superficie mq. 24.380 (richiedenti Sig. Felice Boldrini), le motivazioni sono
legate all’onerosità dovuta alla necessità di potenziamento del sistema dei servizi e della
mobilità, della rilevanza ambientale del sito ed all’utilizzo agricolo dei terreni.
Le criticità evidenziate dalle richieste nel loro insieme in merito alla reale attuazione degli
ambiti di trasformazione residenziale e quelle rilevabili da una lettura ex post delle
previsioni di piano anche in funzione dell’attuale crisi economica che sta impoverendo
gradualmente il nostro territorio già sofferente da effetti di perifericità e di scarsa
competitività con un sistema di mercato comunque difficile ed incerto, risultano così
riassumibili:
- attesa di inserimento nel mercato edilizio delle aree residenziali molto bassa;
- costi di attuazione rilevanti;
- rischio autorizzativo rilevante per la necessità di predisporre piani attuativi in variante
visto il coinvolgimento all’interno dello stesso ambito attuativo di proprietà avulse dalla
logica trasformativa e per la mancata verifica a monte della possibilità di ottenere pareri
favorevoli da parte degli enti erogatori dei pubblici servizi dati i limiti strutturali facilmente
rilevabili nei sottoservizi esistenti, che richiedono investimenti sulle reti principali extra-
comparto che vanno oltre a quelli compatibili con l’attuazione dell’area di trasformazione;
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
28
- costi fiscali periodici (IMU o imposte assimilabili) per il mantenimento della destinazione
prevista dal PGT, troppo rilevanti e incompatibili con l’attuale periodo di recessione
economica e non correlati con la reale valorizzazione delle aree (vedi costo unico al mq.
senza distinguo fra aree aventi differenti peculiarità e fra aree urbanizzate e non);
- scelta molto probabilmente non condivisa ab originem, ma imposta dall’alto da una
pianificazione scarsamente partecipata.
Va detto che il documento di piano del PGT ha ottenuto il parere di conformità con il PTCP
(Piano di Coordinamento Provinciale), prima che lo stesso venisse adeguato, mediante
apposita variante definitivamente approvata con la pubblicazione sul burl di aprile 2010, e
che ora il consumo di suolo risulta un parametro particolarmente stringente per autorizzare
la trasformazione di suolo agricolo produttivo in nuove aree edificabili, di conseguenza l’
accoglimento delle istanze in assenza di una visione alternativa della possibile crescita
urbana equivale ad una rinuncia tout court per il futuro.
Sicuramente la strada del recupero e del riuso del patrimonio edilizio ed urbanistico rimane
centrale fra le priorità del futuro sviluppo, ma questo non deve precludere la possibilità di
creare nuove aree urbane per i fabbisogni quantitativi e qualitativi in uno scenario che
andrebbe rivisto in funzione ad un ruolo sovracomunale di Ostiglia.
D’altra parte rimane centrale il tema della verifica preliminare delle reti e delle infrastrutture
sulle quali si attestano le nuove aree di trasformazione residenziale facenti riferimento a
via San Romano Casetto; tenuto conto che la dimensione di dette aree è rilevante , con
una superficie territoriale di circa 18 ettari, risultano assolutamente inadeguate le
infrastrutture viabilistiche di supporto e le reti tecnologiche.
Viene da pensare che da una parte appare necessario un approfondimento al riguardo e
un ripensamento delle nuove aree in funzione dei presupposti di crescita concretamente
attuabili mediante un insieme di strategie territoriali e di programmazione oggi inesistenti,
mentre dall’altra non sembra opportuno accogliere semplicemente le istanze di riportare
ad una destinazione agricola le aree di trasformazione oggetto di richiesta, interessanti
una superficie territoriale ben 14 ettari.
Si potrebbe pensare ad una politica fiscale tendente al calmieramento della pressione a
carico dei proprietari delle aree, facendo un opportuno distinguo fra aree urbanizzate e
non e quindi mantenendo molto contenuto il valore delle aree prima della loro
trasformazione, per riconoscere un adeguato valore al momento della messa a
disposizione dei lotti edificabili sul mercato immobiliare; dato che la norma fiscale prevale
su quella urbanistica e che i suoli fin dalla loro individuazione negli strumenti urbanistici
adottati devono essere classificati in base ad un presunto valore di mercato, si tratterebbe
di contenere il più possibile il valore dei comparti non urbanizzati, coinvolgendo in tale
valutazione gli uffici tributi e patrimonio del comune.
Non si tratta di mettere in atto una strategia generica per procrastinare le decisioni sul
territorio, che da sola non sortirebbe alcun effetto nel medio periodo, in quanto tale
decisione, che dà atto delle effettive limitazioni delle aree individuate dal pgt vigente, va
verificata con la fattibilità di una politica di investimenti nella riqualificazione della periferia
nord-occidentale del capoluogo e con la rivisitazione delle dimensioni e previsioni
specifiche delle aree stesse.
In prima battuta parrebbe opportuno escludere l ’ ambito d (proprietà Boldrini) e
ricomprenderlo fra le aree agricole, mentre si suggerisce di togliere la previsione di
insediamento di impianti sportivi all’interno dell’ambito b, che l’attuale pgt propone come
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
29
alternativa fra detto ambito e l’ex parco ferroviario (ambito f – St mq. 210.000), in quanto la
stessa appare inopportuna alla luce di una sua realistica attuazione.
Lo scioglimento della riserva sulla localizzazione degli impianti sportivi riguardante l’ambito
b, unitamente al riconoscimento dei corretti confini dell’ambito in funzione dell’assetto
catastale e delle proprietà coinvolte, nonché la possibilità di ipotizzare più ambiti funzionali
attribuirebbero al comparto diverse possibilità di attuazione che, unitamente ad una
programmazione di opere di potenziamento delle infrastrutture e ad una pressione fiscale
più contenuta renderebbero sicuramente più attuabile la destinazione residenziale dell’
ambito.
Analogamente si ritiene che, fatto salvo il caso specifico dell’ambito b per il maggior
gravame dovuto alla previsione di standard aggiuntivi, possano valere le medesime
considerazioni/azioni anche per l’ambito c.
Ritengo opportuno invece sottolineare il nuovo ruolo che potrebbe assumere l’area di
trasformazione f – ex parco ferroviario, oggi dismesso, previsto nel pgt con destinazione
residenziale. Visti i vincoli fisici dettati dalla particolare ubicazione dell’area, avente forma
allungata posta tra il tessuto urbano consolidato, risalente al secondo dopoguerra ed il
nuovo tracciato ferroviario, e dalle strutture dismesse dalla originaria destinazione , non
appare opportuna la previsione di insediamenti abitativi, se non per limitate porzioni di
ricucitura dell’edificato sorto a margine del tracciato ferroviario pre-esistente, anche
mediante interventi sulla viabilità minore.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
30
Visto che la proprietà del comparto risulta in maggioranza delle RFI (rete ferroviaria
italiana – ferrovie dello stato) sarebbe pensabile una destinazione dell’area come servizio
di interesse sovralocale quale parco pubblico attrezzato con presenza di impianti sportivi e
ricreativi di eccellenza, oggetto di specifica progettazione mediante concorso di idee o
altre forme da condividere con la collettività.
Detta area andrebbe ripensata con ruolo strategico per il territorio e per la valorizzazione
dello stesso mediante l’inserimento nel piano dei servizi con la finalità di una sua
connessione con SIC e ZPS presenti con la valorizzazione di percorsi natura, salute e per
il tempo libero , collocandosi quindi all’interno di un sistema più vasto di parchi locali
sovracomunali di connessione ed integrazione fra il sistema del verde urbano, periurbano
agricolo e quello delle aree protette di interesse comunitario e regionale (SIC e ZPS)
capace di generare nuovi eventi anche di carattere culturale e didattico; non va trascurata
l’opportunità offerta dalla nuova viabilità ciclo-turistica in fase di realizzazione sul vecchio
tracciato ferroviario militare Ostiglia-Treviso che potrebbe trovare una importante sinergia
con le nuove destinazioni collettive.
Inoltre si andrebbe a riqualificare nel contempo l’edificato di margine esistente ed a creare
una zona filtro fra questo e la nuova linea ferroviaria.
Si suggerisce al riguardo un coinvolgimento eventuale, già dalle prime fasi di formazione
della variante, della popolazione e dei soggetti ambientali coinvolti anche a mezzo delle
cosidette “ passeggiate di quartiere ” al fine di raccogliere impressioni, pareri e
suggerimenti in merito a questa nuova previsione, prefigurando un percorso condiviso
verso un progetto sicuramente rilevante e significativo.
- anche l’area di trasformazione ATR h, della superficie di mq. 9.135 (richiedente Sig.
Bruno Mantovani), posto nella frazione di Correggioli, è oggetto di richiesta affinché la
destinazione possa essere ricondotta a quella agricola.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
31
Detta area, inserita dal pgt come elemento di ricucitura dei margini fra l’edificato delle zone
urbane e rurali della frazione, non appare strettamente strategica in quanto oggi la stessa
non si presenta come elemento di degrado ma piuttosto di caratterizzazione; nell’ottica
comunque di quanto sopra detto si potrebbe prevederne il mantenimento unitamente ad
azioni che tendano a contenere la pressione fiscale sul privato prima della fase di
attuazione e previo incontro diretto con il soggetto interessato.
Nel complesso, se dette prime ipotesi (accoglimento istanza area d e variazione area f)
dovessero essere confermate si avrebbe comunque una riduzione di mq. 234.380 di
nuove aree residenziali, con contenimento del consumo di suolo ed eventuale re-
distribuzione del carico urbanistico sulle altre aree, che non deve corrispondere
necessariamente ad un puro incremento quantitativo in quanto risulta doveroso richiedere
ai soggetti attuatori una diversa qualità dei nuovi insediamenti sotto il profilo ambientale e
risparmio energetico, in linea con i principi e finalità che il Comune si è dato nel Paes e
con l’approvazione dell’allegato energetico al regolamento edilizio comunale, con il quale il
nuovo PGT dovrà confrontarsi (nota: come evidenziato dal Responsabile del Settore
Tecnico il Regolamento edilizio vigente risale al 1971 e risulta di fatto uno strumento
inapplicabile, che andrebbe sicuramente sostituito con nuovo R.E.).
2. Richieste di attuazioni di aree di trasformazione o di aree edificabili con modalità diverse
da quelle previste dal PGT:
- attuazione di area di trasformazione residenziale “a”, posta in fregio alla strada
provinciale per Mantova, mediante creazione di due sub-comparti autonomi – rich. Sig.
Corradi Luigi e Soc. Corradi Giovanni snc.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
32
L’area risulta oggetto di recente divisione di proprietà originariamente indivisa (costituita
da due quote al 50%), ed è richiesta da parte di entrambi i proprietari. La suddivisione
risulta effettuata in modo che i due comparti risultino autonomi e possano essere dotati di
proprio accesso viabilistico dalla strada provinciale, possibilità non preclusa, trovandosi gli
accessi in tratto urbano. In un’ottica di facilitare nuovi insediamenti si potrebbe in linea di
massima accogliere a condizione che si riesca a verificare nello specifico la possibilità di
realizzare comparti edificatori autonomi e funzionali alla destinazione residenziale.
- attuazione di area posta in località Correggioli attualmente inserita nel PGT come zona
Conformata (art. 23 del PGT) di tipo C1 – residenziale di espansione soggette a
convenzione in zona B di completamento - rich. F.lli Biancardi snc.
Trattasi di area posta sul retro dell’edificato della frazione di Correggioli, già oggetto di
permesso di costruire convenzionato limitato ad una porzione della stessa.
Date la marginalità dell’area e la carenza di opere di urbanizzazione primaria, nonché la
presenza di alcune criticità derivanti dalla particolare ubicazione si ritiene che il lotto non
ancora edificato della superficie di mq. 2600 circa debba attuarsi sempre mediante titolo
abilitativo convenzionato in quanto non vi sono i presupposti per poterlo considerare di
completamento residenziale.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
33
Dovrà essere introdotta una modifica all’art. 23.1 della normativa del Piano delle Regole in
quanto il PGT non definisce gli indici per le zone C1 , si ritiene congruo attribuire gli stessi
già previsti per le zone C2.
- attuazione di area posta in località Correggioli attualmente inserita nel PGT come zona
Conformata (art. 23 del PGT) di tipo C2 – residenziale di espansione soggette a piano
attuativo in zona B di completamento , mediante realizzazione di sub-comparto - rich.
Geom. Paolo Sestini.
La richiesta di un piano attuativo che non comprenda l’intero comparto appare accoglibile
a condizione che venga dimostrata la separata attuazione della zona esclusa e l’autonoma
accessibilità di quest’ultima e che venga espressa la volontà di presentare un piano in
variante da parte dei proprietari delle aree ricadenti nel comparto. Il piano in variante potrà
comprendere anche la realizzazione di opere fuori comparto e il PGT ne prenderà atto al
momento della sua adozione o viceversa dovranno essere fornite tutte le indicazioni per
adeguare il PGT prima della presentazione del piano attuativo, che potrà avvenire solo
dopo la definitiva approvazione dello strumento generale.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
34
3. Richieste di varianti al PGT relative a progetti in variante SUAP:
- cambio di destinazione da agricolo a ricreativo/sportivo di terreno sito in località Bastione
San Michele – rich. Soc. Team Investment s.r.l. di Verona.
La variante propone l’inserimento su area adiacente alla locanda-ristorante esistente,
sottoposta a vincolo paesaggistico, di una piscina scoperta e relativi servizi e da un campo
training da golf.
Detta richiesta è stata presentata sotto forma di richiesta di Permesso di Costruire in
variante al PGT, in base all’art. 97 della L.R. 12/2005, mediante procedura di sportello
unico attività produttive in variante mediante procedura di cui all’art. 8 del DPR 160/2010 ,
nel mese di giugno 2013 e sembra non aver avuto seguito.
Data la particolare ubicazione dell ’ area in zona a vincolo ambientale e di pregio
testimoniale sarebbe opportuno, prima di valutare la possibilità di inserire tale previsione
nell’ambito della variante al PGT , che il richiedente presentasse specifica richiesta per
comprendere il permanere dell’interesse.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
35
- ampliamento della media struttura LIDL sita in via Colombo, su area erroneamente
indicata dal PGT come parcheggio pubblico – rich. Lidl Italia.
A seguito di incontri e valutazioni preliminari con il l’ufficio tecnico comunale ed il tecnico
incaricato e ad un incontro congiunto presso gli uffici della Provincia – settore Urbanistica
si è convenuto che il richiedente proponesse variante al PGT mediante procedura di cui all
’art. 97 della L.R. 12/2005. Nella variante verrà comunque apportata la correzione relativa
all’errore materiale riportato nella cartografia del PGT vigente.
4. Proposte di cambio di destinazione urbanistica di zone edificabili con diverse
destinazioni urbanistiche:
- da zona C – conformata , residenziale di espansione con piano attuativo approvato (art.
23 NTA) a zona D1 per uso prevalentemente produttivo di cui all’art. 24 con incremento
dell’indice di zona– area sita in via Viazzuolo – rich. Nuova California s.r.l.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
36
Si tratta di un’area ricadente all’interno del perimetro di piano attuativo approvato da oltre
5 anni, denominato PL Parterre, ma per il quale non è mai stata stipulata la relativa
convenzione urbanistica; visto il tempo trascorso dalla sua approvazione si ritiene che
attualmente l’area non possa essere oggetto altro che di interventi manutentivi e non di
trasformazione e che comunque debba essere oggetto di variazione in quanto non più
riconducibile ad area conformata in quanto priva di normativa attuativa previgente.
La richiesta viene supportata dalla manifestazione di interesse, dichiarata dal richiedente,
da parte della ditta che attualmente ha insediato la propria attività produttiva nell’area
adiacente, con accesso da via S. Romano Casetto, di ampliare lo stabilimento esistente
appunto su area ora residenziale.
La nuova destinazione comporta alcune criticità già evidenziate dall ’ insediamento
produttivo esistente in rapporto al contesto residenziale circostante costituito da aree
residenziali di completamento e di espansione con piano approvato e convenzionato e
deve essere valutato attentamente in termini di idoneità della viabilità esistente e di
progetto con il traffico pesante, in termini di rumore e di compatibilità con la zonizzazione
acustica comunale, in termini di compatibilità ambientale per le lavorazioni e non da ultimo
di corretto rapporto fra i volumi tipici dei fabbricati produttivi con il tessuto residenziale
costituito da tipologie abitative residenziali prevalentemente a due piani fuori terra.
Si esclude comunque, anche alla luce delle suesposte considerazioni, un incremento del
rapporto di copertura massimo ammesso dal PGT, con un indice richiesto che
supererebbe l’indice previsto nel piano per qualsiasi area produttiva, ivi comprese quelle
per uso esclusivamente produttivo.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
37
In ogni caso si ritiene prioritaria la realizzazione a carico del soggetto attuatore del tratto
viario di collegamento, a partire dalla rotatoria sulla strada provinciale per Mantova, con la
viabilità interna esistente e di progetto (PL Agazzani, PL Le Serre, via Arrivabene).
- richiesta di cambio di destinazione da zona per uso esclusivamente produttivo D2 (art.
25 P.d.R.) a residenziale di area posta in Ostiglia via Chiarine – rich. Bisi Alberto e Borghi
Silvana.
L’area in oggetto, della superficie catastale di mq. 2055, si trova all’interno di un contesto
di margine costituito prevalentemente da attività artigianali, oggi in parte dismesse, sorto
attorno agli anni 60/70 del novecento in modo non pianificato che dovrebbe essere oggetto
di attenta valutazione. Sicuramente andrebbero premiati interventi di riqualificazione estesi
per quanto possibile al comparto. Pur non ritenendo accoglibile la richiesta così come
viene formulata si ritiene di dover attribuire una destinazione diversa da quella
esclusivamente produttiva anche per l’inadeguatezza della viabilità e la promiscuità delle
destinazioni presenti in prossimità del comparto.
Pertanto si ritiene opportuno inserire un articolo di nuova formulazione che, prendendo
atto dell’esistente promuova interventi convenzionati di recupero edilizio ed urbanistico.
- richiesta di cambio di destinazione da Area P0 – parcheggio pubblico (Piano dei Servizi)
a zona B2 di area posta ad Ostiglia in via San Giuseppe – rich. Bacchi Patrizia e Bacchi
Giuseppe.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
38
L’area in oggetto, della superficie di circa mq. 1.000, si trova in area centrale in prossimità
del polo scolastico costituito da scuola per l’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo
grado, RSA, Chiesa, ambito che risulta sicuramente carente di aree di parcheggio. Prima
di reiterare il vincolo posto dal PGT di area preordinata all’esproprio per pubblica utilità,
andrebbe verificata la reale fattibilità del parcheggio e se esistono possibilità alternative .
- richiesta di cambio di destinazione carente di elementi identificativi
Ad oggi non appare chiaro il contenuto delle richieste formulate nell’anno 2010 dai sigg.
Merizzi Luciano e Bocchi Lido , dovrà essere pertanto oggetto di chiarimenti e di
successiva verifica.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
39
5. Richieste trasformazioni di aree agricole a fini edificatori non agricoli:
- richiesta circa la possibilità di realizzare nuove strutture a servizio di attività produttiva in
zona agricola, in strada Comuna Santuario – rich. Bianchi Sabrina.
L’attività risulta regolarmente insediata, mediante contratto di locazione commerciale, in
locali esistenti posti all’interno della vicina corte rurale di proprietà della richiedente,
compatibilmente con le destinazione ammesse al punto 3 dell’art. 31.
Il nuovo fabbricato viene proposto su area urbanisticamente destinata parte in zona
agricola E (art. 29 delle NTA) e parte in zona E1 (art. 31 – corti rurali) e risulta
incompatibile con la destinazione di zona. La richiesta non appare accoglibile.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
40
- richiesta di riportare la destinazione artigianale del prg previgente di area edificata
individuata dal PGT all’art. 31 – Corti Rurali (scheda n. 140) in prossimità del cimitero–
rich. Ufficio Tecnico Comunale.
La previsione del pgt viene letta, alla luce delle considerazioni che l’attività artigianale è in
essere da tempo e che per tale motivo il prg l’aveva inserita come area produttiva e che
non vi sono osservazioni o richieste in fase di formazione del pgt da parte della proprietà,
come errore materiale del pgt. Ma in ogni caso se non vi sono richieste di ampliamento,
comunque sconsigliabili nel contesto in cui è inserita l’attività, la destinazione di artigianato
di servizio risulta ammessa all’interno delle corti rurali. Si propone un approfondimento per
tutti gli edifici produttivi non strumentali all’agricoltura in ambito agricolo al fine di introdurre
nel piano delle regole un articolo specifico che riconosca modeste possibilità di
trasformazione compatibilmente con la salvaguardia degli aspetti ambientali e con la
riqualificazione dell’edificato.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
41
- richiesta di cambio di destinazione di area agricola in zona di completamento B3 (art. 22
P.d.R.) di area posta a Correggioli – rich. Tosarello Maria, Bellini Fabio – Mauro e Vittorina
L’area in oggetto, risulta ubicata sul retro dell’edificato e pur confinando a sud e ad ovest
con area B3 non è servita da propria viabilità ed è carente di opere di urbanizzazione
primaria non assumendo pertanto le caratteristiche di area di completamento. La richiesta
non appare accoglibile.
- richiesta di cambio di destinazione di area agricola in zona di completamento B3 (art. 22
P.d.R.) di area posta a Correggioli – rich. Pilotti Mauro
L’area in oggetto, risulta ubicata sul margine nord dell’edificato e confina su 3 lati con area
B3 e risulta prossima alla viabilità esterna; la porzione con destinazione agricola riguarda
parte di uno stesso mappale già classificato B3. La richiesta appare accoglibile .
6. Richieste relative a previsioni urbanistiche su viabilità di piano:
- richiesta di affrancamento da servitù di passaggio pedonale in via Pascoli ad Ostiglia –
rich. Bellini Daniele e Jacobellis Alda
Dagli elementi a disposizione lo stradello ciclo-pedonale va mantenuto in quanto di
collegamento fra aree residenziali, ipotesi da verificare congiuntamente all’U.T.
Comune di Ostiglia Documento di Scoping
____________________________________________________________________________________________________
42
- richiesta di eliminazione vincolo di previsione di strada di piano attraversante area ad uso
prevalentemente produttivo – rich. Coltro Pietro.
Il tracciato di una nuova strada a servizio delle nuove aree di trasformazione residenziali e
del possibile centro sportivo all’interno dell’ATr b, va valutato sia alla luce di una sua
realistica realizzazione in relazione ai vincoli fisici presenti sul tracciato e sulla possibilità di
inserire una ulteriore rotatoria o accesso canalizzato sul tratto urbano della strada
provinciale per Mantova sia alle valutazioni circa l’accoglimento delle osservazioni di cui
alle aree di trasformazione residenziale. Prima di reiterare il vincolo posto dal PGT di area
preordinata all’esproprio per pubblica utilità, che limita le possibilità di ampliamento
dell’azienda, vanno effettuate le valutazioni in premessa.
Scoping variante pgt
Scoping variante pgt
Scoping variante pgt
Scoping variante pgt
Scoping variante pgt
Scoping variante pgt

More Related Content

What's hot

Programmazione del FESR 2014-2020 Situazione e aspetti specifici dell'approva...
Programmazione del FESR 2014-2020 Situazione e aspetti specifici dell'approva...Programmazione del FESR 2014-2020 Situazione e aspetti specifici dell'approva...
Programmazione del FESR 2014-2020 Situazione e aspetti specifici dell'approva...POR FESR Toscana
 
Programmazione FESR 2014-2020
Programmazione FESR 2014-2020Programmazione FESR 2014-2020
Programmazione FESR 2014-2020POR FESR Toscana
 
Verso la chiusura 2007-2013
Verso la chiusura 2007-2013Verso la chiusura 2007-2013
Verso la chiusura 2007-2013POR FESR Toscana
 
REGIONE TOSCANA - 2007_2010 - PRSE Piano regionale dello sviluppo economico
REGIONE TOSCANA - 2007_2010 - PRSE Piano regionale dello sviluppo economicoREGIONE TOSCANA - 2007_2010 - PRSE Piano regionale dello sviluppo economico
REGIONE TOSCANA - 2007_2010 - PRSE Piano regionale dello sviluppo economicoBTO Educational
 
La programmazione 2014-2020: orientamento ai risultati e performance framework
La programmazione 2014-2020: orientamento ai risultati e performance frameworkLa programmazione 2014-2020: orientamento ai risultati e performance framework
La programmazione 2014-2020: orientamento ai risultati e performance frameworkPOR FESR Toscana
 
Ruoli e Funzioni dei Nuovi Strumenti dopo la L.R. 06/2009
Ruoli e Funzioni dei Nuovi Strumenti dopo la L.R. 06/2009Ruoli e Funzioni dei Nuovi Strumenti dopo la L.R. 06/2009
Ruoli e Funzioni dei Nuovi Strumenti dopo la L.R. 06/2009Luca Biancucci
 
Programmazione 2014-2020: procedura di designazione delle Autorità di Audit
Programmazione 2014-2020: procedura di designazione delle Autorità di AuditProgrammazione 2014-2020: procedura di designazione delle Autorità di Audit
Programmazione 2014-2020: procedura di designazione delle Autorità di AuditPOR FESR Toscana
 
Monitoraggio degli obblighi regolamentari della programmazione 2014-2020. Att...
Monitoraggio degli obblighi regolamentari della programmazione 2014-2020. Att...Monitoraggio degli obblighi regolamentari della programmazione 2014-2020. Att...
Monitoraggio degli obblighi regolamentari della programmazione 2014-2020. Att...POR FESR Toscana
 
Arpa 2006 2.2 2.42 capilli di ganci all 20 arpa_06_atmosfera
Arpa 2006 2.2 2.42 capilli di ganci all 20 arpa_06_atmosferaArpa 2006 2.2 2.42 capilli di ganci all 20 arpa_06_atmosfera
Arpa 2006 2.2 2.42 capilli di ganci all 20 arpa_06_atmosferaPino Ciampolillo
 
Piano aria come si elebora il piano dm261 10 2002
Piano aria come si elebora il piano  dm261 10 2002Piano aria come si elebora il piano  dm261 10 2002
Piano aria come si elebora il piano dm261 10 2002Pino Ciampolillo
 
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE DEL COMUNE DI PARMA 2016-2018
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE DEL COMUNE DI PARMA 2016-2018DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE DEL COMUNE DI PARMA 2016-2018
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE DEL COMUNE DI PARMA 2016-2018LiberaMenteRadicale
 
Piano di riassetto
Piano di riassetto Piano di riassetto
Piano di riassetto cittametro
 
Normativa Urbanistica Regionale dell'Umbria
Normativa Urbanistica Regionale dell'UmbriaNormativa Urbanistica Regionale dell'Umbria
Normativa Urbanistica Regionale dell'UmbriaGustavo Caprioli
 
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...Pino Ciampolillo
 
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe 264 all 20 arpa...
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe  264  all 20 arpa...Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe  264  all 20 arpa...
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe 264 all 20 arpa...Pino Ciampolillo
 

What's hot (16)

Programmazione del FESR 2014-2020 Situazione e aspetti specifici dell'approva...
Programmazione del FESR 2014-2020 Situazione e aspetti specifici dell'approva...Programmazione del FESR 2014-2020 Situazione e aspetti specifici dell'approva...
Programmazione del FESR 2014-2020 Situazione e aspetti specifici dell'approva...
 
Programmazione FESR 2014-2020
Programmazione FESR 2014-2020Programmazione FESR 2014-2020
Programmazione FESR 2014-2020
 
Verso la chiusura 2007-2013
Verso la chiusura 2007-2013Verso la chiusura 2007-2013
Verso la chiusura 2007-2013
 
REGIONE TOSCANA - 2007_2010 - PRSE Piano regionale dello sviluppo economico
REGIONE TOSCANA - 2007_2010 - PRSE Piano regionale dello sviluppo economicoREGIONE TOSCANA - 2007_2010 - PRSE Piano regionale dello sviluppo economico
REGIONE TOSCANA - 2007_2010 - PRSE Piano regionale dello sviluppo economico
 
La programmazione 2014-2020: orientamento ai risultati e performance framework
La programmazione 2014-2020: orientamento ai risultati e performance frameworkLa programmazione 2014-2020: orientamento ai risultati e performance framework
La programmazione 2014-2020: orientamento ai risultati e performance framework
 
Ruoli e Funzioni dei Nuovi Strumenti dopo la L.R. 06/2009
Ruoli e Funzioni dei Nuovi Strumenti dopo la L.R. 06/2009Ruoli e Funzioni dei Nuovi Strumenti dopo la L.R. 06/2009
Ruoli e Funzioni dei Nuovi Strumenti dopo la L.R. 06/2009
 
Programmazione 2014-2020: procedura di designazione delle Autorità di Audit
Programmazione 2014-2020: procedura di designazione delle Autorità di AuditProgrammazione 2014-2020: procedura di designazione delle Autorità di Audit
Programmazione 2014-2020: procedura di designazione delle Autorità di Audit
 
Monitoraggio degli obblighi regolamentari della programmazione 2014-2020. Att...
Monitoraggio degli obblighi regolamentari della programmazione 2014-2020. Att...Monitoraggio degli obblighi regolamentari della programmazione 2014-2020. Att...
Monitoraggio degli obblighi regolamentari della programmazione 2014-2020. Att...
 
Piano regolatore e partecipazione
Piano regolatore e partecipazionePiano regolatore e partecipazione
Piano regolatore e partecipazione
 
Arpa 2006 2.2 2.42 capilli di ganci all 20 arpa_06_atmosfera
Arpa 2006 2.2 2.42 capilli di ganci all 20 arpa_06_atmosferaArpa 2006 2.2 2.42 capilli di ganci all 20 arpa_06_atmosfera
Arpa 2006 2.2 2.42 capilli di ganci all 20 arpa_06_atmosfera
 
Piano aria come si elebora il piano dm261 10 2002
Piano aria come si elebora il piano  dm261 10 2002Piano aria come si elebora il piano  dm261 10 2002
Piano aria come si elebora il piano dm261 10 2002
 
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE DEL COMUNE DI PARMA 2016-2018
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE DEL COMUNE DI PARMA 2016-2018DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE DEL COMUNE DI PARMA 2016-2018
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE DEL COMUNE DI PARMA 2016-2018
 
Piano di riassetto
Piano di riassetto Piano di riassetto
Piano di riassetto
 
Normativa Urbanistica Regionale dell'Umbria
Normativa Urbanistica Regionale dell'UmbriaNormativa Urbanistica Regionale dell'Umbria
Normativa Urbanistica Regionale dell'Umbria
 
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...
 
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe 264 all 20 arpa...
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe  264  all 20 arpa...Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe  264  all 20 arpa...
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe 264 all 20 arpa...
 

Viewers also liked

Progetto didattico nena
Progetto didattico nenaProgetto didattico nena
Progetto didattico nenaPaola Merighi
 
Lista novità Biblioteca Ostiglia agosto settembre 2015
Lista novità Biblioteca Ostiglia agosto settembre 2015Lista novità Biblioteca Ostiglia agosto settembre 2015
Lista novità Biblioteca Ostiglia agosto settembre 2015Paola Merighi
 
PCA Powerpoint Overview
PCA Powerpoint OverviewPCA Powerpoint Overview
PCA Powerpoint Overviewspmecu0101
 
Ben Foss presentation at Eagle Hill-Southport
Ben Foss presentation at Eagle Hill-SouthportBen Foss presentation at Eagle Hill-Southport
Ben Foss presentation at Eagle Hill-SouthportBen Powers
 
Ordinanza artifici pirotecnici 2015 16
Ordinanza artifici pirotecnici 2015 16Ordinanza artifici pirotecnici 2015 16
Ordinanza artifici pirotecnici 2015 16Paola Merighi
 
BNP_IDA_2016_talk_DRIVE
BNP_IDA_2016_talk_DRIVEBNP_IDA_2016_talk_DRIVE
BNP_IDA_2016_talk_DRIVEBen Powers
 
Is your bank sitting on a content goldmine?
Is your bank sitting on a content goldmine?Is your bank sitting on a content goldmine?
Is your bank sitting on a content goldmine?Sounds About Write
 

Viewers also liked (15)

Israfilli turkana
Israfilli turkanaIsrafilli turkana
Israfilli turkana
 
Progetto didattico nena
Progetto didattico nenaProgetto didattico nena
Progetto didattico nena
 
Lista novità Biblioteca Ostiglia agosto settembre 2015
Lista novità Biblioteca Ostiglia agosto settembre 2015Lista novità Biblioteca Ostiglia agosto settembre 2015
Lista novità Biblioteca Ostiglia agosto settembre 2015
 
At the supermarket
At the supermarketAt the supermarket
At the supermarket
 
France_Israfilli Turkana
France_Israfilli TurkanaFrance_Israfilli Turkana
France_Israfilli Turkana
 
Martin County Approved Vendors LIst
Martin County Approved Vendors LIstMartin County Approved Vendors LIst
Martin County Approved Vendors LIst
 
PCA Powerpoint Overview
PCA Powerpoint OverviewPCA Powerpoint Overview
PCA Powerpoint Overview
 
Seasons
SeasonsSeasons
Seasons
 
Countries
CountriesCountries
Countries
 
Ben Foss presentation at Eagle Hill-Southport
Ben Foss presentation at Eagle Hill-SouthportBen Foss presentation at Eagle Hill-Southport
Ben Foss presentation at Eagle Hill-Southport
 
Ordinanza artifici pirotecnici 2015 16
Ordinanza artifici pirotecnici 2015 16Ordinanza artifici pirotecnici 2015 16
Ordinanza artifici pirotecnici 2015 16
 
BNP_IDA_2016_talk_DRIVE
BNP_IDA_2016_talk_DRIVEBNP_IDA_2016_talk_DRIVE
BNP_IDA_2016_talk_DRIVE
 
Anti Parkinson İlaçlar
Anti Parkinson İlaçlarAnti Parkinson İlaçlar
Anti Parkinson İlaçlar
 
Is your bank sitting on a content goldmine?
Is your bank sitting on a content goldmine?Is your bank sitting on a content goldmine?
Is your bank sitting on a content goldmine?
 
Peptit yapılı otakoidler
Peptit yapılı otakoidlerPeptit yapılı otakoidler
Peptit yapılı otakoidler
 

Similar to Scoping variante pgt

PRGC Pordenone, Rapporto ambientale preliminare
PRGC Pordenone, Rapporto ambientale preliminarePRGC Pordenone, Rapporto ambientale preliminare
PRGC Pordenone, Rapporto ambientale preliminareComune di Pordenone
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]ANAPIA FSE 2010
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]ANAPIA FSE 2010
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]ANAPIA FSE 2010
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]ANAPIA FSE 2010
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]ANAPIA FSE 2010
 
Osservazioni Vas comitato Sarzana, che botta!
Osservazioni Vas comitato Sarzana, che botta!Osservazioni Vas comitato Sarzana, che botta!
Osservazioni Vas comitato Sarzana, che botta!Claudia Bertanza
 
Analisi rischio marzo 2011 area ex Pittaluga Le Grazie Portovenere SP
Analisi rischio marzo 2011 area ex Pittaluga Le Grazie Portovenere SPAnalisi rischio marzo 2011 area ex Pittaluga Le Grazie Portovenere SP
Analisi rischio marzo 2011 area ex Pittaluga Le Grazie Portovenere SPMarco Grondacci
 
Risposta alle osservazioni degli Ordini degli architetti e degli ingegneri
Risposta alle osservazioni degli Ordini degli architetti e degli ingegneriRisposta alle osservazioni degli Ordini degli architetti e degli ingegneri
Risposta alle osservazioni degli Ordini degli architetti e degli ingegneriComune di Pordenone
 
AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA
AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIAAGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA
AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIAGirolamo Savonarola
 
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 01 - R. Angelini
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 01 - R. AngeliniWorkshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 01 - R. Angelini
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 01 - R. AngeliniPlanetek Italia Srl
 
Misurare per migliorare: la sostenibilità ambientale delle infrastrutture e d...
Misurare per migliorare: la sostenibilità ambientale delle infrastrutture e d...Misurare per migliorare: la sostenibilità ambientale delle infrastrutture e d...
Misurare per migliorare: la sostenibilità ambientale delle infrastrutture e d...PON Infrastrutture e Reti 2014/2020
 
Proposta 2012 Direttiva sulla VIA
Proposta 2012 Direttiva sulla VIA Proposta 2012 Direttiva sulla VIA
Proposta 2012 Direttiva sulla VIA Marco Grondacci
 
Proposta di Direttiva sulla VIA 2012
Proposta di Direttiva sulla VIA 2012Proposta di Direttiva sulla VIA 2012
Proposta di Direttiva sulla VIA 2012Marco Grondacci
 
Relazione finale progetto_ottimalità
Relazione finale progetto_ottimalitàRelazione finale progetto_ottimalità
Relazione finale progetto_ottimalitàGiuseppe
 
Achilli: PERCORSO INTEGRATO PGT – VAS
Achilli: PERCORSO INTEGRATO  PGT – VAS Achilli: PERCORSO INTEGRATO  PGT – VAS
Achilli: PERCORSO INTEGRATO PGT – VAS vorrei
 
valutazione impatto sanitario nella VAS-VIA-AIA 2015
valutazione impatto sanitario nella VAS-VIA-AIA 2015valutazione impatto sanitario nella VAS-VIA-AIA 2015
valutazione impatto sanitario nella VAS-VIA-AIA 2015Marco Grondacci
 
Il parere di ARPA sul PGT di Tradate
Il parere di ARPA sul PGT di TradateIl parere di ARPA sul PGT di Tradate
Il parere di ARPA sul PGT di TradateLegambiente Tradate
 

Similar to Scoping variante pgt (20)

PRGC Pordenone, Rapporto ambientale preliminare
PRGC Pordenone, Rapporto ambientale preliminarePRGC Pordenone, Rapporto ambientale preliminare
PRGC Pordenone, Rapporto ambientale preliminare
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
 
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
6 muraro ampliamento-mastrotto_inerti[1]
 
Osservazioni Vas comitato Sarzana, che botta!
Osservazioni Vas comitato Sarzana, che botta!Osservazioni Vas comitato Sarzana, che botta!
Osservazioni Vas comitato Sarzana, che botta!
 
Analisi rischio marzo 2011 area ex Pittaluga Le Grazie Portovenere SP
Analisi rischio marzo 2011 area ex Pittaluga Le Grazie Portovenere SPAnalisi rischio marzo 2011 area ex Pittaluga Le Grazie Portovenere SP
Analisi rischio marzo 2011 area ex Pittaluga Le Grazie Portovenere SP
 
Risposta alle osservazioni degli Ordini degli architetti e degli ingegneri
Risposta alle osservazioni degli Ordini degli architetti e degli ingegneriRisposta alle osservazioni degli Ordini degli architetti e degli ingegneri
Risposta alle osservazioni degli Ordini degli architetti e degli ingegneri
 
AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA
AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIAAGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA
AGGIORNAMENTO DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA
 
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 01 - R. Angelini
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 01 - R. AngeliniWorkshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 01 - R. Angelini
Workshop - Verso il Piano Regolatore di Ascoli Piceno - 01 - R. Angelini
 
Misurare per migliorare: la sostenibilità ambientale delle infrastrutture e d...
Misurare per migliorare: la sostenibilità ambientale delle infrastrutture e d...Misurare per migliorare: la sostenibilità ambientale delle infrastrutture e d...
Misurare per migliorare: la sostenibilità ambientale delle infrastrutture e d...
 
Proposta 2012 Direttiva sulla VIA
Proposta 2012 Direttiva sulla VIA Proposta 2012 Direttiva sulla VIA
Proposta 2012 Direttiva sulla VIA
 
Proposta di Direttiva sulla VIA 2012
Proposta di Direttiva sulla VIA 2012Proposta di Direttiva sulla VIA 2012
Proposta di Direttiva sulla VIA 2012
 
Amministrazioni locali. Indicatori di prestazione
Amministrazioni locali. Indicatori di prestazioneAmministrazioni locali. Indicatori di prestazione
Amministrazioni locali. Indicatori di prestazione
 
Relazione finale progetto_ottimalità
Relazione finale progetto_ottimalitàRelazione finale progetto_ottimalità
Relazione finale progetto_ottimalità
 
Achilli: PERCORSO INTEGRATO PGT – VAS
Achilli: PERCORSO INTEGRATO  PGT – VAS Achilli: PERCORSO INTEGRATO  PGT – VAS
Achilli: PERCORSO INTEGRATO PGT – VAS
 
valutazione impatto sanitario nella VAS-VIA-AIA 2015
valutazione impatto sanitario nella VAS-VIA-AIA 2015valutazione impatto sanitario nella VAS-VIA-AIA 2015
valutazione impatto sanitario nella VAS-VIA-AIA 2015
 
Il parere di ARPA sul PGT di Tradate
Il parere di ARPA sul PGT di TradateIl parere di ARPA sul PGT di Tradate
Il parere di ARPA sul PGT di Tradate
 
Che cosa è la vas
Che cosa è la vasChe cosa è la vas
Che cosa è la vas
 

More from Paola Merighi

Modulo per domanda bidone verde
Modulo per domanda bidone verdeModulo per domanda bidone verde
Modulo per domanda bidone verdePaola Merighi
 
Cs risposte Odg Consiglio Comunale 03.03.17
Cs risposte Odg Consiglio Comunale 03.03.17Cs risposte Odg Consiglio Comunale 03.03.17
Cs risposte Odg Consiglio Comunale 03.03.17Paola Merighi
 
E.P Produzione risponde al Comune di Ostiglia
E.P Produzione risponde al Comune di OstigliaE.P Produzione risponde al Comune di Ostiglia
E.P Produzione risponde al Comune di OstigliaPaola Merighi
 
Lettera presentazione-domanda Laurea Ad Honorem 2016
Lettera presentazione-domanda Laurea Ad Honorem 2016Lettera presentazione-domanda Laurea Ad Honorem 2016
Lettera presentazione-domanda Laurea Ad Honorem 2016Paola Merighi
 
Aggiudicazione beni comunali
Aggiudicazione beni comunaliAggiudicazione beni comunali
Aggiudicazione beni comunaliPaola Merighi
 
Programma Dicembre Ostigliese 2016
Programma Dicembre Ostigliese 2016Programma Dicembre Ostigliese 2016
Programma Dicembre Ostigliese 2016Paola Merighi
 
Attrezzature in vendita
Attrezzature in venditaAttrezzature in vendita
Attrezzature in venditaPaola Merighi
 
Secondo Avviso di Gara
Secondo Avviso di GaraSecondo Avviso di Gara
Secondo Avviso di GaraPaola Merighi
 
Lista novità luglio ottobre 2016
Lista novità luglio ottobre 2016Lista novità luglio ottobre 2016
Lista novità luglio ottobre 2016Paola Merighi
 
Modulo descrizione beni e dichiarazione offerta
Modulo descrizione beni e dichiarazione offertaModulo descrizione beni e dichiarazione offerta
Modulo descrizione beni e dichiarazione offertaPaola Merighi
 
Avviso vendita pubblico incanto attrezzature comunali
Avviso vendita pubblico incanto attrezzature comunaliAvviso vendita pubblico incanto attrezzature comunali
Avviso vendita pubblico incanto attrezzature comunaliPaola Merighi
 
Stagione Teatrale 2016-17 Ostiglia
Stagione Teatrale 2016-17 OstigliaStagione Teatrale 2016-17 Ostiglia
Stagione Teatrale 2016-17 OstigliaPaola Merighi
 
"Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un libro al cinema" IX edizione
"Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un libro al cinema" IX edizione"Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un libro al cinema" IX edizione
"Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un libro al cinema" IX edizionePaola Merighi
 
Cs insediamento Eusider
Cs insediamento Eusider Cs insediamento Eusider
Cs insediamento Eusider Paola Merighi
 
Cs nuovo regolamento mensa scolastica
Cs nuovo regolamento mensa scolasticaCs nuovo regolamento mensa scolastica
Cs nuovo regolamento mensa scolasticaPaola Merighi
 
Cs raccolta alimenti
Cs raccolta alimentiCs raccolta alimenti
Cs raccolta alimentiPaola Merighi
 
Odg consiglio comunale 22.07.16
Odg consiglio comunale 22.07.16Odg consiglio comunale 22.07.16
Odg consiglio comunale 22.07.16Paola Merighi
 
Avviso per la Stampa
Avviso per la StampaAvviso per la Stampa
Avviso per la StampaPaola Merighi
 

More from Paola Merighi (20)

Modulo per domanda bidone verde
Modulo per domanda bidone verdeModulo per domanda bidone verde
Modulo per domanda bidone verde
 
Cs risposte Odg Consiglio Comunale 03.03.17
Cs risposte Odg Consiglio Comunale 03.03.17Cs risposte Odg Consiglio Comunale 03.03.17
Cs risposte Odg Consiglio Comunale 03.03.17
 
E.P Produzione risponde al Comune di Ostiglia
E.P Produzione risponde al Comune di OstigliaE.P Produzione risponde al Comune di Ostiglia
E.P Produzione risponde al Comune di Ostiglia
 
Lettera presentazione-domanda Laurea Ad Honorem 2016
Lettera presentazione-domanda Laurea Ad Honorem 2016Lettera presentazione-domanda Laurea Ad Honorem 2016
Lettera presentazione-domanda Laurea Ad Honorem 2016
 
Mandati Norcia
Mandati NorciaMandati Norcia
Mandati Norcia
 
Piroguida
PiroguidaPiroguida
Piroguida
 
Aggiudicazione beni comunali
Aggiudicazione beni comunaliAggiudicazione beni comunali
Aggiudicazione beni comunali
 
Programma Dicembre Ostigliese 2016
Programma Dicembre Ostigliese 2016Programma Dicembre Ostigliese 2016
Programma Dicembre Ostigliese 2016
 
Attrezzature in vendita
Attrezzature in venditaAttrezzature in vendita
Attrezzature in vendita
 
Secondo Avviso di Gara
Secondo Avviso di GaraSecondo Avviso di Gara
Secondo Avviso di Gara
 
Lista novità luglio ottobre 2016
Lista novità luglio ottobre 2016Lista novità luglio ottobre 2016
Lista novità luglio ottobre 2016
 
Modulo descrizione beni e dichiarazione offerta
Modulo descrizione beni e dichiarazione offertaModulo descrizione beni e dichiarazione offerta
Modulo descrizione beni e dichiarazione offerta
 
Avviso vendita pubblico incanto attrezzature comunali
Avviso vendita pubblico incanto attrezzature comunaliAvviso vendita pubblico incanto attrezzature comunali
Avviso vendita pubblico incanto attrezzature comunali
 
Stagione Teatrale 2016-17 Ostiglia
Stagione Teatrale 2016-17 OstigliaStagione Teatrale 2016-17 Ostiglia
Stagione Teatrale 2016-17 Ostiglia
 
"Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un libro al cinema" IX edizione
"Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un libro al cinema" IX edizione"Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un libro al cinema" IX edizione
"Premio Ostiglia Arnoldo Mondadori. Un libro al cinema" IX edizione
 
Cs insediamento Eusider
Cs insediamento Eusider Cs insediamento Eusider
Cs insediamento Eusider
 
Cs nuovo regolamento mensa scolastica
Cs nuovo regolamento mensa scolasticaCs nuovo regolamento mensa scolastica
Cs nuovo regolamento mensa scolastica
 
Cs raccolta alimenti
Cs raccolta alimentiCs raccolta alimenti
Cs raccolta alimenti
 
Odg consiglio comunale 22.07.16
Odg consiglio comunale 22.07.16Odg consiglio comunale 22.07.16
Odg consiglio comunale 22.07.16
 
Avviso per la Stampa
Avviso per la StampaAvviso per la Stampa
Avviso per la Stampa
 

Scoping variante pgt

  • 1. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 1 VARIANTE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO L.R. 12/2005 e s.m.i. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PGT-VAS Percorso metologico-procedurale Art. 4 L.R. 12/2005 s.m.i. – D.C.R. 351 13.03.2007 – D.G.R. 6420 27.12.2007 Documento di Scoping Prima conferenza di valutazione – Avvio del confronto Febbraio 2015 Consulenza e progettazione: Studio di architettura e urbanistica Arch. Rossano Genta Autorità Competente per la Vas: Ing. Lorenzo Grecchi (Responsabile Area Tecnica Comunale)
  • 2. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 2 DOCUMENTO DI SCOPING PREMESSA pag. 3 a. Il quadro normativo b. Struttura metodologia e fasi della VAS c. Documento di Scoping CAPITOLO 1: Variante al P.G.T. pag. 6 a. Il Piano di Governo del Territorio e la L.R. 12/2005 e sue modifiche ed integrazioni. b. Motivazioni in merito alla necessità di introdurre modifiche al P.G.T. c. Contenuti della Variante al Piano di Governo del Territorio d. Gli obiettivi e le azioni CAPITOLO 2: LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA pag. 12 a. Introduzione b. I contenuti sintetici della direttiva 2001/42/CE c. Normativa nazionale e regionale d. La metodologia ed il processo di VAS applicato alla variante al PGT CAPITOLO 3: LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA pag. 19 Verifica delle interferenze con siti rete natura 2000 CAPITOLO 4: IL PROCESSO METODOLOGICO DI ELABORAZIONE DEL PPGR E LA VAS pag. 21 a. Percorso di VAS e PGT e mappatura dei soggetti interessati b. Le fasi intraprese : Preparazione ed Orientamento c. la partecipazione e la fase di consultazione CAPITOLO 5: LE FONTI INFORMATIVE pag. 45 CAPITOLO 6: QUADRO AMBIENTALE pag. 46 CAPITOLO 7: SISTEMA DI MONITORAGGIO - PRIME INDICAZIONI pag. 47 a. Struttura del sistema di monitoraggio b. Sistema degli indicatori
  • 3. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 3 PREMESSA a. Il quadro normativo In Italia, la VAS è disciplinata dalla parte II del Decreto Legislativo del 3/4/06 n.152 recante “Norme in materia ambientale” (noto come Testo Unico Ambientale), di attuazione della legge delega conferita al Governo per il "riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale" (L 308/04). Il Testo unico ambientale, con particolare riferimento alla parte II, ha poi subito due importanti modifiche, introdotte dai Dlgs 4/08 e 128/2010. A livello regionale, il riferimento normativo per la VAS è il “Testo coordinato delle Dgr” n. 761/2010, 10971/2009 e 6420/2007: esso non stabilisce un “modello standard” di svolgimento della valutazione dei piani pertanto si è partiti dal “modello metodologico generale”, allegato 1 alla citata Dgr 761/2010, opportunamente adattato per la variante al Piano di Governo del Territorio, al fine di stabilire la struttura metodologica e le fasi del procedimento di VAS del PGT. b. Struttura metodologia e fasi della VAS E’ importante sottolineare che la VAS, per essere efficace ed influire positivamente sulla decisione deve intervenire “a monte” e durante tutto il processo, al fine di orientare le scelte verso la posizione più sostenibile. La VAS può essere intesa come un sub‐procedimento del procedimento di formazione e approvazione del piano, senza il quale lo stesso non può essere approvato. Nelle Linee Guida per la valutazione ambientale di piani e programmi, pubblicate nell’ottobre 2004 nell’ambito del progetto europeo ENPLAN, sono definite le seguenti fasi principali nel percorso programma / VAS: - FASE 0 PREPARAZIONE - FASE 1 ORIENTAMENTO ED IMPOSTAZIONE (1° CONFERENZA DI VALUTAZIONE) - FASE 2 ELABORAZIONE E REDAZIONE (2° CONFERENZA DI VALUTAZIONE) - FASE 3 CONSULTAZIONE/ADOZIONE/APPROVAZIONE - FASE 4 ATTUAZIONE/GESTIONE/MONITORAGGIO Queste fasi sono comuni sia al processo di pianificazione che a quello di valutazione, per una piena integrazione della dimensione ambientale nella pianificazione e programmazione; ciò implica un evidente cambiamento rispetto all’impostazione derivante dalla applicazione della Valutazione di Impatto Ambientale dei progetti. Le Linee Guida sottolineano come questo cambiamento consista soprattutto nell’integrazione della dimensione ambientale nei piani/programmi fin dalla fase di impostazione degli stessi fino alla loro attuazione e revisione; ciò comporta che l’integrazione si sviluppi durante tutte le quattro fasi del percorso di redazione/valutazione del programma sopra elencate. L’elaborazione dei contenuti di ciascuna fase coerentemente valutata sotto il profilo ambientale.
  • 4. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 4 La figura riportata soprariportata, esplica la concatenazione delle fasi che costituisce la struttura logica del percorso valutativo proposto dalle Linee Guida ENPLAN. Il “filo rosso” rappresenta la correlazione e continuità tra i due processi, di elaborazione del programma e di Valutazione Ambientale dello stesso e la stretta integrazione necessaria
  • 5. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 5 per indirizzare le scelte verso la sostenibilità ambientale. Da ciò ne deriva che le attività del processo di valutazione non possono essere separate e distinte da quelle inerenti il processo di programma (fonte: Direzione Generale Territorio e Urbanistica, Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi, 2007) c. Documento di Scoping Il documento di Scoping illustra le elaborazioni e i contenuti sviluppati nel processo omonimo, che viene identificato come fase di Scoping, essa costituisce un momento preliminare all’effettiva attuazione del processo di valutazione degli impatti ambientali potenzialmente generati dal piano considerato. Nello sviluppo organico del processo di Valutazione Ambientale Strategica si colloca immediatamente a valle del processo di screening, in cui si valuta se, sulla base di un esame delle caratteristiche e dell’ambito di interesse del piano in oggetto, ricorra la necessità di effettuare una accurata valutazione degli effetti ambientali generati dal piano stesso. Queste due fasi, soprattutto per i piani per cui, come nel nostro caso, la necessità di VAS non sia in discussione presentano contenuti affini, tali per cui è possibile accorparli in un unico momento procedurale. Nel documento di scoping si individua un primo quadro metodologico procedurale dell’iter di elaborazione della variante al PGT, contestualmente al processo di VAS. Vengono inoltre formulate le proposte per l’ambito di influenza e la portata delle informazioni che compariranno nel Piano. Queste ipotesi di lavoro vengono esplicitate al fine di consentire da subito la partecipazione attiva da parte del pubblico e dei soggetti competenti in materia ambientale. Il contributo atteso è rappresentato dalle osservazioni, dai suggerimenti o dalle proposte di integrazione alla fase preliminare di elaborazione, con particolare riguardo ai dati ed agli indicatori utilizzati per descrivere lo stato del sistema ambiente, dei piani e programmi considerati nella procedura di analisi di coerenza, degli orientamenti e degli obiettivi generali indicati, delle metodologie di valutazione proposte. Il presente documento è strutturato in modo tale da fornire un quadro sintetico del Piano di Governo del Territorio (PGT), inteso come strumento pianificatorio, e del processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Nello specifico la struttura del Documento di Scoping si articola nei seguenti capitoli: - Capitolo 1 - definisce sinteticamente oggetto, contenuti ed effetti della variante al Piano di Governo del Territorio vigente del Comune di Ostiglia ; - Capitolo 2 - introduce gli elementi fondamentali della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, contestualizzandola nei riferimenti normativi di carattere comunitario , nazionale e regionale; - Capitolo 3 - introduce i principi dello studio della valutazione d’incidenza, - Capitolo 4 - descrive la procedura metodologica mediante la quale verrà elaborata la variante al PGT, correlandola ai relativi passaggi previsti dalla VAS e specificandone i momenti di condivisione e partecipazione; - Capitolo 5 - illustra sinteticamente le principali fonti informative alla base del processo di analisi e valutazione del PGT e della VAS; - Capitolo 6 - riporta una descrizione sintetica del quadro ambientale di riferimento, che sarà oggetto di approfondimento nel Rapporto Ambientale; - Capitolo 7 - introduce le prime integrazioni sul sistema di monitoraggio del PGT;
  • 6. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 6 CAPITOLO 1: a. Il Piano di Governo del Territorio e la L.R. 12/2005 e sue modifiche ed integrazioni. La Legge Regionale n. 12 dell’11 marzo 2005 ha introdotto, all’articolo 7, l’obbligo per tutti i comuni lombardi di dotarsi di proprio strumento di pianificazione, denominato PGT, che definisce l’assetto dell’intero territorio comunale ed è articolato nei seguenti atti: a) il documento di piano; b) il piano dei servizi; c) il piano delle regole. Il Comune di Ostiglia ha approvato il proprio P.G.T. di livello comunale con Delibera di Consiglio Comunale n. del b. Motivazioni in merito alla necessità di apportare modifiche al vigente P.G.T. Successivamente alla sua approvazione e nel corso del periodo di vigenza del P.G.T. sono pervenute al Comune di Ostiglia una serie di istanze da parte dei cittadini che richiedevano di apportare delle variazioni, incidenti anche sul documento di piano oltre che sul piano dei servizi e sul piano delle regole, mentre a causa della profonda crisi economica buona parte delle previsioni del P.G.T. risultano inattuate. Inoltre, ci si trova ora alla scadenza del periodo quinquennale della validità del Documento di Piano, per la quale la citata L.R. 12/2005 impone che venga approvato un nuovo Documento di Piano. Sono emerse anche difficoltà interpretative della normativa del P.G.T. e si sono riscontrati errori materiali all’interno del piano; si rende pertanto necessario apportare gli opportuni aggiustamenti al corpo normativo per difficoltà di lettura o incongruenze dello strumento urbanistico rilevate dall’ufficio tecnico e per errori materiali riscontrati nella cartografia sia del piano delle regole che del piano dei servizi. c. Contenuti della Variante al Piano di Governo del Territorio 1. Istanze dei cittadini. Come sopra richiamato sono pervenute istanze da parte dei cittadini prima dell’avvio del procedimento per la Variante al Piano di Governo del Territorio coordinato alla Valutazione Ambientale (VAS) e alla Valutazione di Incidenza (VIC). Successivamente è stata aperta la fase di recepimento degli apporti da parte dei cittadini, enti e parti sociali, preventiva alla fase di elaborazione della variante; quindi si è proceduto all’esame di tali contributi ed alla loro valutazione. Il resoconto della prima valutazione delle istanze è stato comunicato all’ufficio tecnico comunale nel corso di alcuni incontri, il quale nel contempo ha esposto e congiuntamente valutato alcuni casi specifici; l’ufficio tecnico ha formulato ulteriori richieste di modifiche sia di forma che di contenuto dei documenti del PGT ritenute necessarie per una corretta lettura del piano. Detti contributi sono principalmente riconducibili alle seguenti problematiche: - richieste di soppressione di ambiti di trasformazione residenziale ; un gruppo consistente
  • 7. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 7 di richieste, per motivazioni perlopiù analoghe, riguarda le nuove aree di trasformazione residenziali introdotte con l’art. 15 del Documento di Piano, per le quali viene richiesto che le stesse vengano a perdere la possibilità edificatoria ritornando in zona agricola E, prendendo atto dell’utilizzo attuale agricolo. Particolarmente rilevante appare questa tipologia di richieste in quanto si riconnette ai concetti di consumo di suolo ed alla rigenerazione urbana , introdotti dalla Legge Regionale n. 31 del 28/11/2014 “norme per la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente ed altre disposizioni in materia urbanistico-edilizia” che modifica ed integra la L.R. n. 12/2005. - richieste di attuazioni di aree di trasformazione o di aree edificabili con modalità diverse da quelle previste dal PGT. - richieste di varianti al PGT relative a progetti in variante SUAP. - proposte di cambio di destinazione urbanistica di zone edificabili con diverse destinazioni urbanistiche. - richieste di trasformazioni di aree agricole a fini edificatori non agricoli. - richieste relative a previsioni urbanistiche su viabilità di piano. - richieste relative a modifiche delle norme del Piano delle Regole. 2. Previsioni strategiche per il futuro sviluppo del territorio e valorizzazione dell’ ambiente per la definizione di un nuovo documento di piano - ambiti di trasformazione: proprio alla luce delle richieste di soppressione di alcuni nuovi ambiti di trasformazione residenziali ed alle previsioni introdotte dalla L.R. n. 31/2014, diventa prioritario un ripensamento delle previsioni del PGT sulle aree residenziali. In cinque anni di vigenza del P.G.T. non è stato presentato alcun piano attuativo relativo ai nuovi ambiti di espansione residenziale, inoltre un piano attuativo approvato prima della formazione del P.G.T. non è mai giunto alla stipula della relativa Convenzione urbanistica e pertanto non ha avuto corso, mentre altri piani precedentemente approvati e convenzionati sono solo parzialmente attuati e presentano una rilevante quantità di lotti inedificati. E’ stato approvato un piano di recupero di iniziativa pubblica denominato Piano Guida Naviglio (D.C.C. n. 11 del 29/04/2013). Dalla lettura della L.R. 31/2014 emerge che l’obiettivo del consumo zero di suolo fissato per il 2050 è raggiunto, nelle intenzioni del legislatore, attraverso strumenti fra loro coordinati, tra questi le misure transitorie per le amministrazioni locali, consistenti da una parte nel regime moratorio per le varianti al PGT (art. 5 comma 4), in quanto fino all’adeguamento di cui al comma 3, possibile dopo l’integrazione del PTR e l’adeguamento del PTCP (che dovrebbe avvenire entro il 30 novembre 2016), i comuni possono approvare unicamente varianti del PGT che non comportino nuovo consumo del suolo e che siano diretti alla riorganizzazione planivolumetrica, morfologica, tipologica o progettuale delle previsioni di trasformazione già vigenti, per la finalità di incentivarne ed accelerarne l’attuazione e fino a detto adeguamento sono comunque mantenute le previsioni ed i programmi edificatori del documento di piano vigente, dall’altra nella accelerazione dell’approvazione dei piani attuativi connessi alle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti (art. 5 commi 6/9). Andrebbero quindi promossi, parallelamente altri interventi di rigenerazione urbana, i nuovo piani attuativi, in particolare quelli che risultano prioritari e strategici, fra i quali in primis l’area di trasformazione f – ex parco ferroviario, oggi dismesso, previsto nel pgt con
  • 8. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 8 destinazione residenziale riconvertendolo verso una destinazione pubblica di rilevanza sovra-comunale. - verifica dello stato di attuazione delle opere portuali sul Canal Bianco e del comparto produttivo “Canal Bianco” P.I.I. di insediamento Eusider e prospettive di sviluppo e riutilizzo delle aree esclusivamente o prevalentemente produttive, nonché delle aree dismesse, nelle quali può trovare localizzazione quota parte della capacità insediativa. - rigenerazione urbana: come poter valorizzare il patrimonio edilizio esistente nel regime transitorio dettato dalla L.R. n. 31/2014? Si ritiene che già questa variante possa individuare con maggiore precisione il patrimonio edilizio dismesso o sottoutilizzato, a partire da quello riportato nella Tavola 9 del Documento di Piano, denominata sintesi delle opportunità e criticità e dalle valutazioni espresse nella relazione, da riutilizzare prioritariamente garantendone il miglioramento delle prestazioni ambientali, ecologiche, energetiche e funzionali, individuando gli ambiti nei quali avviare processi di rigenerazione urbana e territoriale prevedendo specifiche modalità di intervento ed adeguate misure di incentivazione anche allo scopo di garantire la reintegrazione funzionale entro il sistema urbano ed incrementarne le prestazioni ambientali, ecologiche, paesaggistiche ed energetiche, secondo le indicazioni della citata L.R. 31/2014
  • 9. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 9 - redazione di specifico elaborato, anche in assenza di consumo di nuovo suolo, denominato “carta del consumo di suolo” atto ad individuare e quantificare la superficie agricola, il grado di utilizzo agricolo dei suoli e le loro peculiarità pedologiche, naturalistiche e paesaggistiche, le aree dismesse, da bonificare, degradate, inutilizzate e sottoutilizzate, i lotti liberi, le aree di risulta a seguito dei recenti interventi infrastrutturali viari e ferroviari che hanno investito il territorio comunale, le superfici oggetto di progetti di recupero o di rigenerazione urbana, le opere edilizie incongrue presenti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico per le quali prevedere interventi di demolizione e contestuale permeabilizzazione dei suoli. - rideterminazione della sensibilità paesaggistica del territorio (tavola C7 del piano delle regole) in cinque classi anziché in sole tre classi, definite all’art. 32 del piano delle regole, al fine di rendere più accurato e preciso l’esame dell’incidenza paesistica dei progetti. - adeguamento del PGT agli obiettivi programmatici derivanti dai piani sovraordinati al PGT, quali PTR e PTCP. - PTR Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato in via definitiva il Piano Territoriale Regionale con deliberazione del 19/10/2010 n°951, il PTR è stato aggiornato nel 2014 con
  • 10. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 10 DCR n. 557 del 9/12/2014. Il PTR individua tre macro-obiettivi (rafforzare la competitività dei territori di Lombardia, riequilibrare il territorio della Regione e proteggere e valorizzare le risorse della Lombardia) e 24 obiettivi di Piano, le linee orientative dell'assetto del territorio e gli effetti diretti e indiretti con i quali la variante dovrà confrontarsi; Il documento di piano del PTR individua inoltre obiettivi specifici per i sistemi territoriali, il comune di Ostiglia è ricompresso in due sistemi territoriali: il sistema delle pianure irrigue e quello del Po e dei grandi fiumi. Gli obiettivi indicati dal PTR per i sistemi territoriali di nostro interesse sono: Sistema territoriale della pianura irrigua: 
ST 5.1 Garantire un equilibrio tra le attività agricole zootecniche e la salvaguardia delle risorse ambientali e paesaggistiche, promuovendo la produzione agricola e le etcniche di allevamento a maggior compatibilità ambientale e territoriale;
 ST 5.2 Garantire la tutela delle acque ed il sostenibile utilizzo delle risorse per l’agricoltura, in accordo con le determinazioni assunte nell’ambito del patto per l’acqua, perseguire la prevenzione del rischio idraulico;
 ST 5.3 Tutelare le aree agricole come elemento caratteristico della pianura e come presidio del paesaggio lombardo; 
ST 5.4 Promuovere la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale dl sistema e preservarne e trasmettere i valori, a beneficio della qualità della vita dei cittadini e come opportunità per l’imprenditoria turistica e locale;
 ST 5.5 Migliorare l’accessibilità e ridurre l’impatto ambientale del sistema della mobilità, agendo sulle infrastrutture e sul sistema dei trasporti.
 Sistema territoriale del Po e dei grandi fiumi; ST 6.1 Tutelare il territorio degli ambiti fluviali, oggetto nel tempo di continui interventi da parte dell’uomo;
 ST 6.2 Prevenire il rischio idraulico attraverso un attenta pianificazione del territorio; ST 6.3 Tutelare l’ambiente degli ambiti fluviali;
 ST 6.4 Garantire la tutela delle acque, migliorandone la qualità e incentivando i risparmio idrico; ST 6.5 Garantire uno sviluppo del territorio compatibile con la tutela e la salvaguardia ambientale;
 ST 6.6 Promuovere la valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico e storico culturale del sistema del Po attorno alla presenza del fiume come elemento unificante per le comunità locali e come opportunità per lo sviluppo del turismo fluviale; 
ST 6.7 Perseguire una pianificazione integrata e di sistema sugli ambiti fluviali, agendo con strumenti e relazioni di carattere sovralocale e intersettoriale. - PTCP La provincia di Mantova in data 08/02/2010 con delibera n°3 del consiglio Provinciale, ha approvato il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale., nel quale sono contenuti gli indirizzi programmatici provinciali. Gli obiettivi strategici definiti dalla variante del PTCP sono di seguito elencati: - Promuovere e rafforzare il sistema territoriale come sistema reticolare e di relazioni - Garantire la qualità dell’abitare e governare il processo di diffusione - Promuovere una mobilità efficiente e sostenibile e garantire un sistema 
infrastrutturale intermodale, sicuro ed adeguato
  • 11. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 11 - Promuovere la difesa e la valorizzazione degli spazi rurali e delle attività agricole - Attivare politiche per un territorio più vivibile e sicuro e per il contenimento dei rischi 
di inquinamento ambientale - Perseguire la valorizzazione del paesaggio e la costruzione delle reti ecologiche - Valorizzare il sistema turistico e interare i valori plurali del territorio - Promuovere il sistema economico, valorizzando il legame tra territori e produzioni - Incrementare le occasioni e le capacità di cooperazione, programmazione e 
progettazione tra gli enti locali e i cittadini nella attuazione della politica territoriale - Garantire l’uso razionale e l’efficienza distributiva delle risorse energetiche e non 
rinnovabili. In particolare si ritiene che il PGT affronti e definisca i seguenti aspetti: - individuazione del sistema della mobilità di matrice storica (viabilità storica, ferrovie storiche e stazioni ferroviarie, ponti di interesse storico) e sua valorizzazione e salvaguardia, individuazione di piste ciclabili in sede propria o su viabilità minore, con realizzazione di opere di piantumazione, arredo urbano ecosostenibile e produttore di energia. - individuazione e salvaguardia del sistema irriguo di matrice storica e dei manufatti idraulici di interesse storico, - individuazione dei luoghi della percezione e della memoria (es. visuali sensibili quali il ponte sul fiume Po) per i quali prevedere coni ottici di valorizzazione e norme di tutela per le visuali sensibili - previsione di norme e disposizioni per lo sviluppo delle aree verdi e degli ambiti rurali di pregio, finalizzate alla tutela ed alla salvaguardia di alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale - Itinerari culturali europei: la via Claudia Augusta, è necessaria una verifica a scala di maggior dettaglio del percorso della Via Claudia Augusta indicando le parti del territorio ed i beni che presentano significative relazioni con l’itinerario e dettando disposizioni volte ad indirizzare e controllare le eventuali trasformazioni ed a prescrivere il corretto inserimento degli interventi edilizi ammessi. Infine si ritiene opportuno prevedere indicazioni normative in merito a: - impianti da FER (fonti energetiche rinnovabili), aree per trattamento e recupero rifiuti, normativa per loro localizzazione (fattori escludenti). 3. aggiustamenti al corpo normativo per difficoltà di lettura o incongruenze dello strumento urbanistico rilevate dall’ufficio tecnico e per errori materiali riscontrati nella cartografia, aggiornamento in recepimento di nuove norme sovraordinate. A seguito delle segnalazioni effettuate dall’ufficio tecnico comunale e da ricognizioni sulla cartografia verranno apportate quelle modifiche puramente finalizzate alla correzione di errori materiali, a volte dovute dalla base cartografica aerofogrammetrica non interfacciata a quella catastale o da imprecisioni nella perimetrazione di ambiti, anche già interessati da strumenti attuativi approvati, a destinazioni di zona non conformi riportate nel piano dei servizi o nel piano delle regole, mentre si rendono necessari chiarimenti in merito ad indici e parametri urbanistici. Per quanto riguarda i beni storico-architettonici e ambientali esterni al centro storico si ritiene di dover intraprendere una rilettura delle corti rurali, spesso non più legate alla originaria destinazione e non più strumentali all’attività agricola, finalizzata alla loro
  • 12. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 12 salvaguardia e conservazione ma nel contempo ad un loro effettivo riutilizzo e valorizzazione, operando un distinguo fra tipologie insediative e livelli di vincolo. Verranno inoltre apportate integrazioni normative in recepimento di norme di settore di recente introduzione, integrazioni cartografiche per presenza di nuova rete di metanodotti, aggiornamento siti di interesse archeologico, previsioni per insegne o strutture temporanee su suolo pubblico, piano del colore, ecc. d. Gli obiettivi e le azioni Gli obiettivi che la pianificazione comunale si pone sono sostanzialmente di tre tipi: - la sostenibilità e minimizzazione del consumo di suolo agricolo orientando gli interventi edilizi verso le aree già urbanizzate, degradate o dismesse, sottoutilizzate da riqualificare o rigenerare al fine di promuovere e non compromettere l’ambiente, il paesaggio nonché l’attività agricola, in perfetta sintonia con la recente normativa regionale; - il riconoscimento e la salvaguardia dei valori storici, culturali e paesaggistici che caratterizzano la comunità ed il territorio; - la valorizzazione degli aspetti ambientali come fine di ogni trasformazione urbanistico- edilizia. E’ possibile osservare che il vero e proprio blocco intervenuto in questo quinquennio nella crescita delle attività economiche in generale, se da una parte non ha comportato nuovi insediamenti impattanti con l’ambiente dall’altra ne ha determinato il degrado e l’impoverimento. Le azioni si concretano quindi nella rivisitazione del piano urbanistico di recente approvazione, con lo scopo di integrare il livello conoscitivo del territorio e dell’ambiente per la sua riqualificazione e valorizzazione, nella consapevolezza che lo sviluppo dovrà necessariamente attuarsi attraverso percorsi di crescita diversi dai modelli passati, con un uso delle risorse attento e sostenibile. CAPITOLO 2: LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA a. Introduzione L’attenzione verso lo sviluppo sostenibile dell’ambiente ha assunto, negli ultimi anni, un ruolo sempre più importante nel panorama europeo, imponendo un’evoluzione in questa direzione della normativa comunitaria, nazionale e locale. L’introduzione di valutazioni ambientali obbligatorie, nei diversi livelli di pianificazione e programmazione, rappresenta una svolta significativa in tal senso: non solo sono valutati gli effetti a seguito di interventi antropici, ma vengono studiati i potenziali effetti anche prima che gli stessi vengano realizzati, a livello pianificatorio e programmatico, generando una più organica ed ordinata disciplina del governo dell’ambiente, per la promozione di uno sviluppo sostenibile. Nei paragrafi seguenti verrà presentata la Valutazione Ambientale Strategica, strumento concreto per la realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale nella pianificazione di livello comunale oggetto del presente documento.
  • 13. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 13 b. I contenuti sintetici della direttiva 2001/42/CE Di seguito si illustrano i contenti della Direttiva 2001/42/CE, per chiarire quali siano gli elementi a cui dover dare risposta per applicare la VAS alla variante al PGT di Ostiglia. Il suo principale obiettivo è quello di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente; contribuendo sia all’integrazione delle considerazioni ambientali sia alla promozione dello sviluppo sostenibile all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi. Inoltre, essa definisce gli ambiti d’applicazione a piani e programmi previsti da disposizioni legislative, regolamentari, amministrative quali quelli: – elaborati e/o adottati da un’autorità a livello nazionale, regionale o locale; – predisposti da un’autorità per essere approvati mediante una procedura legislativa dal parlamento o dal governo. Dagli articoli si evince che è obbligatoria l’applicazione della valutazione ai piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente e che definiscono il quadro di riferimento per i progetti sottoposti a VIA (allegati I e II) o a valutazione di incidenza (direttiva Habitat), elaborati per i settori: – agricolo – forestale – della pesca – energetico – industriale – dei trasporti – della gestione dei rifiuti e delle acque – delle telecomunicazioni – turistico – della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli. L’integrazione della VAS nel piano o programma deve essere eseguita durante la fase di preparazione del piano stesso e prima della sua adozione o dell’avvio della relativa procedura legislativa. La Direttiva obbliga l’Amministrazione competente della procedura legislativa di considerare in fase di adozione: – il rapporto ambientale – i pareri espressi dalle autorità consultate – i pareri espressi dai vari settori del pubblico. Il Rapporto ambientale individua, descrive e valuta gli effetti significativi che il piano o programma potrebbe generare sull’ambiente, nonchè le ragionevoli alternative costruite alla luce degli obiettivi e dalle caratteristiche peculiari dell’ambito territoriale oggetto di pianificazione o programmazione. I contenuti riportati di seguito sono da ritenersi gli elementi minimi da includere e a cui dover dare risposta nella predisposizione del Rapporto ambientale, secondo quanto stabilito nell’Allegato I della Direttiva: – illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e del rapporto con gli altri pertinenti piani o programmi vigenti nell’ambito territoriale considerato; – aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e sua evoluzione probabile senza l'attuazione del piano o del programma; – caratteristiche ambientali delle aree che potrebbero essere significativamente interessate dagli effetti del piano o programma;
  • 14. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 14 – qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma, ivi compresi in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, quali le zone designate ai sensi delle Direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE; – obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti al piano o al programma, e il modo in cui, durante la sua preparazione, si è tenuto conto di detti obiettivi ed di ogni considerazione ambientale; – possibili effetti significativi sull’ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l'aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l’interrelazione tra i suddetti fattori; – misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull'ambiente derivanti dall’attuazione del piano o del programma; – sintesi delle ragioni della scelta tra le alternative individuate e descrizione di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate (ad esempio carenze tecniche o mancanza di know-how) nella raccolta delle informazioni richieste; – descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio; – sintesi non tecnica delle informazioni dei punti precedenti. La proposta di piano o programma ed il relativo Rapporto ambientale, con modalità atte a garantire una effettiva opportunità di esprimere il proprio parere nel processo di consultazione devono essere messi a disposizione: – delle autorità che ciascuno Stato membro individua come autorità che devono essere consultate e che, in ragione delle loro specifiche competenze ambientali, possono essere interessate agli effetti del piano o del programma; – dei settori del pubblico interessati all’iter decisionale e dagli effetti ambientali generati, includendo in questi settori le organizzazioni non governative e quelle che promuovono la protezione dell’ambiente. In merito all’informazione al pubblico ed al monitoraggio, la Direttiva 2001/42/CE prevede che ciascuno Stato membro assicuri, con modalità definite, l’informazione presso le autorità consultate e il pubblico circa: a) il piano o programma adottato; b) una dichiarazione di sintesi su: – come è stato integrato nel piano o programma il rapporto ambientale – come si è tenuto conto dei pareri espressi durante la consultazione – le ragioni per cui sono state scelte le alternative tra quelle possibili; c) le misure di monitoraggio degli effetti ambientali al fine di individuare gli effetti negativi imprevisti e di adottare opportune misure correttive. c. Normativa nazionale e regionale La normativa italiana ha recepito la Direttiva Europea 2001/42/CE con il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e s.m.i., recante “Norme in materia ambientale”, che illustra le procedure da adottarsi per la valutazione ambientale strategica. Già la Legge n.308 del 15 dicembre 2004 delegava al governo la legiferazione in materia ambientale, prevedendo l’adozione di misure di diretta applicazione per promuovere l'utilizzo della VAS nella stesura dei piani e dei programmi statali, regionali e sovracomunali, in ottemperanza alla direttiva 2001/42/CE in materia di Vas.
  • 15. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 15 Nel D. Lgs n. 152/2006, attuazione della suddetta legge n. 308/04, alla parte II si legge che la VAS costituisce parte integrante del procedimento di adozione dei piani e dei programmi per cui prevista, in quanto preordinata a garantire che gli effetti, derivanti dall’attuazione dei piani stessi, siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione (art. 4 commi 2,3). La Regione Lombardia ha dato attuazione alla direttiva 2001/42/CE con la legge regionale 11 marzo 2005 n. 12, “Legge per il governo del territorio”. Il Consiglio regionale con atto n. VIII/0351 del 13 marzo 2007 ha approvato gli Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi in attuazione del comma 1 dell’articolo 4 della legge regionale n. 12/2005 e successivamente la Giunta regionale ha proceduto all’approvazione di ulteriori adempimenti di disciplina con D.G.R. 6420/2007, 10971/2009 e 761/2010. d. La metodologia ed il processo di VAS applicato alla variante al P.G.T. Il processo di Valutazione ambientale strategica alla variante al P.G.T. è stato svolto seguendo le indicazioni in merito fornite dalla VAS del P.G.T. vigente e anche secondo le modalità metodologiche indicate da norme e criteri emanati da Regione Lombardia. Il percorso è stato predisposto in modo tale da facilitare l’integrazione della valutazione ambientale strategica nel processo di pianificazione comunale ordinario volgendo verso un unico processo decisionale. Il principale obiettivo che intende perseguire il profilo metodologico definito è quello organizzare e strutturare i passi del processo decisionale di VAS in modo tale da riuscire sia a compilare il Rapporto Ambientale ai sensi dell’art. 5 della Direttiva sia a rispondere ai requisiti e a tutte le informazioni contenute nell’Allegato I della Direttiva stessa. Lo schema che segue riporta nel dettaglio il processo decisionale metodologico della VAS che verrà seguito. SCHEMA DEL PROCESSO DECISIONALE DI VAS Inquadramento del problema Vincoli Obiettivi Analisi della coerenza esterna Scenari di riferimento Alternative di soluzione Attivazione del processo Criteri di valutazione Predizione degli effetti Valutazione comparativa delle alternative Analisi della coerenza interna Presentazione Rapporto Ambientale Negoziazione e scelta Approvazione della scelta Redazione di dettaglio dellʼalternativa negoziata Stesura Piano di monitoraggio Implementazione monitoraggio
  • 16. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 16 Relativamente alla fase di “Organizzazione del processo” si sono riepilogate le attività già svolte ed avviate dalla Provincia per quanto riguarda la fase di “Attivazione del processo” che comprende anche tutta l’organizzazione della partecipazione ed informazione del pubblico”. Tali attività riguardano: – l’Individuazione del contesto di piano, che consiste nel mettere in evidenza l’iter attuativo e le relative tempistiche nonché le competenze ed i soggetti coinvolti nella redazione del piano in oggetto; – la Mappatura degli stakeholders, è una attività che si svolge in parallelo rispetto alla precedente e che consiste nel sistematizzare i contatti degli interlocutori istituzionali e non istituzionali al fine di migliorare la gestione del coinvolgimento e della partecipazione del pubblico; – la definizione del Quadro operativo o diagramma operativo del processo, che consente di articolare il processo decisionale in fasi ed attività che saranno attivate nel tempo e svolte dagli stakeholders coinvolti e di competenza; – la Definizione di uno schema di partecipazione, che consiste nel definire le modalità di partecipazione individuate per ciascun settore del pubblico, le risorse economiche a disposizione per attivare la partecipazione, il numero indicativo degli incontri e una prima indicazione relativa alle sedi degli incontri. – la Definizione delle modalità di diffusione e pubblicazione delle informazioni, che consiste nello stabilire le forme di divulgazione delle informazioni previste nelle diverse fasi del processo di Valutazione ambientale strategica. La fase di “Raccolta ed analisi dei dati pertinenti” prevede attività già realizzate nella predisposizione dell’Analisi del sistema ambientale della provincia e della regione e che interessano: – l’Inquadramento del problema con: a) l’Analisi degli strumenti vigenti, che consiste nel raccogliere ed elaborare informazioni riguardanti l’attuale contesto territoriale b) La raccolta delle informazioni ambientali e delle analisi di carattere ambientale inerenti l’area comunale al fine di strutturare l’Analisi ambientale per il P.G.T. nonché per riuscire a dare comunicazione ed informazione ambientale al pubblico ed agli stakeholders coinvolti; – l’individuazione dei Vincoli, che consiste nel determinare gli indirizzi generali, i vincoli di tipo normativo derivanti dalle disposizioni contenute nelle direttive comunitarie, nelle normative nazionali e locali, dagli strumenti di pianificazione sovraordinati e vincoli di tipo fisico derivanti dalle caratteristiche geomorfologiche del territorio, cioè le invarianti. Le invarianti da raccogliere sono suddivise in: a) invarianti normative derivanti dalle disposizioni normative vigenti e contenenti anche finalità ed obiettivi discendenti dalle norme; b) invarianti programmatiche derivanti da delibere o documenti di programmazione ed indirizzo da coordinare con quanto individuato dalle invarianti normative; – lo Scenario di valutazione, che consiste nell’integrare le conoscenze specifiche, possedute dai diversi gruppi, necessarie per definire i possibili scenari di valutazione analizzando problemi legati all’uso delle risorse, alle criticità ambientali, allo sviluppo sociale ed all’andamento demografico. Predisporre uno scenario di valutazione significa individuare l’andamento delle variabili non controllabili che hanno un’influenza sul sistema in oggetto a prescindere dai contenuti
  • 17. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 17 di qualsivoglia piano o programma di trasformazione territoriale. Tale attività va ad integrare la fase analitica di Piano ed è utile al fine di individuare strategie più consapevoli; – la Definizione degli obiettivi di sostenibilità e di piano consiste, considerando i vincoli e gli indirizzi generali di piano/programma, nel delineare un insieme di obiettivi di piano che, mantenendo la gerarchia, da generali si precisano in specifici per poi divenire azioni di trasformazione territoriale. Gli obiettivi di piano saranno integrati da specifici obiettivi di sostenibilità. – L’Analisi della coerenza esterna è di tipo verticale ed orizzontale. La coerenza esterna orizzontale permette di verificare la congruenza tra gli obiettivi e le strategie generali del Piano e gli obiettivi derivanti dagli strumenti di livello superiore al Piano in oggetto (es. obiettivi di sostenibilità). La coerenza esterna di tipo orizzontale permette di individuare la compatibilità tra gli obiettivi e le strategie del Piano e gli obiettivi derivanti da documenti o altri strumenti vigenti allo stesso livello di governo del territorio. La fase di “Elaborazione delle alternative” ha come obiettivo la formulazione e proposta di piani alternativi rispondenti a diverse strategie di sviluppo, tutti validi ed effettivamente applicabili. Per lo svolgimento di questa fase è necessario intraprendere due attività che riguardano: – la Definizione delle strategie preliminari che consiste nel selezionare ed individuare le possibili tipologie d’intervento e le relative categorie di azioni per agevolare la formulazione di proposte strategiche ed attuative. Vengono così delineate le possibili tipologie d’intervento plausibili e le categorie d’azione ragionevoli; – la Definizione di alternative di soluzione permette di definire le alternative di piano che verranno sottoposte a valutazione comparata ed integrata sulla base delle strategie preliminari e delle tipologie d’intervento individuate. Ogni alternativa è un “pacchetto completo” costituito da tante singole azioni diverse, ma armonizzate tra loro, volte a rispondere ad uno o più obiettivi in particolare. La fase di “Valutazione” il cui fine è lo svolgimento della valutazione comparata dei piani alternativi, esito della fase precedente, si articola nelle attività che seguono: – individuazione dei Criteri di valutazione delle alternative e degli indicatori che li misurano e condivisione degli stessi con gli stakeholder coinvolti nel processo. L’insieme dei criteri degli indicatori prescelti devono rappresentare adeguatamente gli obiettivi e gli interessi di ciascuno stakeholders coinvolto nel processo decisionale che dovrà condividerli; – Predizione degli effetti che consiste nella quantificazione degli indicatori. Questa attività può essere svolta avvalendosi anche di esperti, modelli e metodi di simulazione. Anche in questo caso occorre individuare i risultati che gli stakeholder condividono e gli spazi di non condivisione, che aprono fronti di incertezza o richiedono ulteriori approfondimenti e confronti; – Messa a punto della Valutazione comparativa delle alternative che consiste nel valutare comparando le alternative di piano definite nella fase precedente. Quest’approccio nella valutazione consente di individuare quali sarebbero le prospettive generabili da ciascuna alternativa elaborata. – L’Analisi della coerenza interna è sia di tipo verticale che orizzontale. La coerenza interna verticale verificala congruenza fra indirizzi generali ed obiettivi specifici del Piano e gli obiettivi specifici e le azioni/interventi proposti. La coerenza interna di tipo orizzontale verifica la congruenza fra i diversi obiettivi specifici presenti nel programma.
  • 18. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 18 La fase di “Consultazione e scelta” è una fase in cui le attività riguardano quasi integralmente il processo di partecipazione, coinvolgimento ed informazione al pubblico al fine di volgere ad una scelta che sia la più condivisa da tutti gli stakeholder coinvolti dal processo di VAS. Tra le attività figurano: – Presentazione del Rapporto ambientale. Una volta conclusa la valutazione si procede alla compilazione del Rapporto ambientale provvedendo ad includere tutte le informazioni contenute nell’Allegato I della Direttiva. Tale elaborato costituisce elemento di Piano. Infatti, si apre la fase di consultazione in cui sono presentati il progetto di Piano ed il Rapporto ambientale; essi sono messi a disposizione delle autorità ambientali e dei settori del pubblico individuati per l’espressione di un parere da emettere prima della fase di adozione del piano. Un ruolo importante in merito è svolto dalla Regione Lombardia. – Nell’attività di Negoziazione e scelta è possibile considerare nuove alternative derivanti dalle informazioni provenienti dalla valutazione e si possono ricercare soprattutto introducendo elementi di mitigazione e compensazione. L’alternativa scelta deve essere almeno accettata, cioè migliore dell’alternativa senza progetto e possibilmente deve rivelarsi la migliore tra quelle disponibili ed accettabili. – Approvazione e scelta. La formalizzazione della decisione è preceduta da una valutazione della qualità e dell’efficienza del processo decisionale cioè una valutazione dell’intero processo decisionale con la quale si verifica che tutti i punti chiave del processo siano stati svolti in modo soddisfacente. Si formalizza così la scelta tra le alternative negoziate scegliendone una condivisa e dando conclusione all’iter formale di definizione del Piano. L’ultima fase è quella denominata “Attuazione” che è costituita dalle attività che seguono: – Redazione di dettaglio dell’alternativa negoziata. Sulla base della scelta condivisa si procede alla redazione di dettaglio dell’alternativa negoziata; – Stesura Piano di Monitoraggio che stabilisce come si osserverà e misurerà il rispetto di quanto stabilito nell’alternativa scelta, il grado di raggiungimento degli obiettivi e l’eventuale insorgenza di problemi di carattere ambientale, sociale ecc; si stabilisce anche cosa si farà, e chi lo farà, nel caso di deviazione da quanto stabilito e atteso. Al Piano, quindi, viene allegato un “Piano di Monitoraggio” ai sensi dell’art. 10 della Direttiva, capace di associare indicativamente un indicatore ad ogni obiettivo specifico al fine di poter controllare tempestivamente gli effetti negativi innescati dalle previsioni di Piano ed in grado di individuare le misure correttive che si ritiene più opportuno adottare secondo i criteri predisposti nella Revisione di VAS. – Implementazione e monitoraggio in cui si realizzano gli interventi pianificati e si attua il monitoraggio come stabilito dal piano e dai suoi elaborati. In tutte le fasi del processo di VAS, l’autorità procedente si avvale dell’autorità competente per la VAS, quest’ultima quale autorità con compiti di tutela e valorizzazione ambientale collabora con l’autorità procedente nonché con i soggetti competenti in materia, al fine di curare l’applicazione della direttiva e degli indirizzi regionali, si è ritenuto di individuare in un team composto da Funzionari della Provincia. L’autorità competente per la Vas, accompagna il processo di adozione /approvazione e collabora a valutare le ricadute ambientali delle osservazioni formulate in fase di adozione/approvazione. Riguardo lo “Studio della valutazione di incidenza del Piano, questo costituisce allegato al Rapporto Ambientale di VAS.
  • 19. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 19 In sintesi LE MODIFICHE CHE VENGONO PROPOSTE CON LA VARIANTE AL PGT DEVONO ESSERE VALUTATE IN TERMINI DI: • coerenza con gli indirizzi di livello sovracomunale (es. piano territoriale regionale, piano paesistico regionale, piano territoriale di coordinamento provinciale) • compatibilità con il piano territoriale di coordinamento provinciale relativamente alle scelte localizzative degli ambiti di trasformazione ed alle disposizioni sul dimensionamento generale in funzione delle percentuali ammissibili di consumo di suolo • compatibilità con le disposizioni e gli indirizzi degli enti aventi specifica competenza in materia ambientale ed igienico-sanitaria (ARPA, ASL, AIPO, Corpo Forestale dello Stato, Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, Soprintendenza per i beni archeologici...) • Compatibilità con le disposizioni e gli indirizzi degli enti territorialmente interessati (enti gestori, Consorzio bonifica, Demanio...) • fattibilità e compatibilità con lo studio geologico idrogeologico e sismico che fa parte dell’attuale PGT e del quale se ne dovrà valutare l’eventuale aggiornamento. • fattibilità e compatibilità con il piano di classificazione acustica comunale del quale se ne dovrà valutare pure l’eventuale aggiornamento CAPITOLO 3: LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA Verifica delle interferenze con siti rete natura 2000 Il presente capitolo delinea gli elementi che lo Studio per la Valutazione di Incidenza (VINCA) dovrà trattare; lo studio individuerà i potenziali ambiti di interferenza ambientale legati alle scelte della variante al Documento di Piano del PGT che possono implicare ricadute sugli obiettivi di conservazione dei Siti Natura 2000 (SIC e ZPS) ; il PGT di Ostiglia è già dotato di Valutazione di Incidenza, dovranno essere valutati possibili effetti della variante sui Siti Natura 2000 . La Valutazione d'Incidenza è un procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi programma o progetto che possa avere incidenze significative su un sito di interesse regionale e/o comunitario, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso. Quadro normativo L’Unione Europea nel 1992 “considerando che la salvaguardia, la protezione e il miglioramento della qualità dell’ambiente, compresa la conservazione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche costituiscono un obiettivo essenziale di interesse generale perseguito dalla Comunità , ha adottato la Direttiva 92/43/CEE, definita “Direttiva Habitat” allo scopo principale di promuovere e mantenere la biodiversità di habitat e specie vegetali e animali all’interno dei Paesi Membri. Con lo stesso scopo l’Unione Europea aveva già adottato la direttiva 79/409/CEE, definita “Direttiva Uccelli” e recentemente sostituita dalla 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici. L’obiettivo della salvaguardia della biodiversità, è stato operativamente perseguito tramite la costituzione di una Rete Ecologica Europea di siti, denominata Rete Natura 2000 individuante grandi aree che, per la presenza di habitat o specie vegetali e/o animali
  • 20. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 20 riconosciuti “di interesse comunitario” meritano di essere salvaguardate e protette. All’art. 6 comma 3 la stessa Direttiva Habitat ha introdotto la procedura di valutazione d’incidenza per salvaguardare l’integrità dei siti o proposti siti di rete Natura 2000, attraverso l’esame delle interferenze di piani e progetti, interni o esterni ai siti, e non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie, per i quali si ritenga che si possano avere effetti significativi che condizionino l’equilibrio ambientale. A livello nazionale il regolamento di attuazione della Direttiva Habitat è stato recepito con DPR 8 settembre 1997, n.357. In seguito all’adeguamento tecnico e scientifico è stata modificata la direttiva 92/43/CEE con la Direttiva 97/62/CEE, conseguentemente recepita con Decreto ministeriale 20 gennaio 1999; successivamente è stato approvato il DPR 12 marzo 2003, n.120 di modificazione ed integrazione al DPR 357/97. In attuazione dell’art.3 comma 1 del D.P.R. 357/97 le Regioni individuano con proprio procedimento i siti in cui si trovano tipi di habitat e specie inseriti negli allegati delle normative comunitarie; la Regione Lombardia ha individuato, i proposti Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS). La norma regionale di riferimento è la Dgr n. 14106/03, in particolare gli allegati C e D aggiornati ed adattati ai piani di livello regionale e provinciale i quali individuano i contenuti minimi dello studio per la valutazione d’incidenza sui siti di rete natura 2000. L'istanza per la Valutazione d'Incidenza del PPGR, ai sensi dell'art. 25bis della l.r. 86/83 e del D.P.R. 357/97 e sm.i., deve essere presentata alla DG Sistemi Verdi e Paesaggio unitamente alla proposta/programma e relativo Studio di incidenza. Struttura metodologica e fasi di lavoro Per l’elaborazione dello studio viene adottato l’approccio metodologico indicato dalla Direzione Generale Ambiente (DG Environment) della Commissione Europea (CE), che si articola in quattro fasi: - Valutazione di screening: in questa fase si esaminano i probabili impatti del PGT sul sito Natura 2000 e se ne valuta la significatività. Qualora si identifichi una possibile incidenza significativa si passa alla realizzazione di una valutazione d’incidenza completa. - Valutazione appropriata: gli impatti del programma sono considerati in relazione agli obiettivi di conservazione del sito ed alla sua struttura e funzionalità ecologica. Comprende l’individuazione delle misure di compensazione eventualmente necessarie. - Valutazione delle soluzioni alternative: questa fase consiste nell’esaminare le possibilità alternative di raggiungere gli obiettivi del programma progetto evitando impatti negativi sull’integrità del sito. - Valutazione in mancanza di soluzioni alternative: in assenza di soluzioni alternative e qualora esistano motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (salute umana, sicurezza pubblica, ambiente) che impongano la realizzazione delle previsioni di programma, vengono esaminate le misure necessarie per compensare il danno arrecato all’integrità del sito e quindi per tutelare la coerenza globale della rete Natura 2000. Per quanto riguarda i termini utilizzati per la valutazione si riporta di seguito quanto indicato nella Dgr 14106/2003 sopra citata. Incidenza: si intende la presenza di azioni e/o progetti del PPGR che ricadono nel SIC o nelle aree limitrofe. Incidenza nulla: si intende la presenza di azioni e/o progetti del PPGR che non ricadono nella ZPS o nelle aree limitrofe o che ricadono nelle aree limitrofe ma non hanno effetti significativi. Incidenza significativa: si intende la probabilità che il PPGR ha di produrre effetti
  • 21. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 21 sull’integrità della ZPS; la determinazione della significatività dipende dalle particolarità e dalle condizioni ambientali della ZPS stessa. Incidenza negativa: si intende la possibilità del PPGR di incidere significativamente sulla ZPS, arrecando effetti negativi sull’integrità del sito, rispetto agli obiettivi di tutela e salvaguardia. Incidenza positiva: si intende la possibilità del PPGR di incidere significativamente sulla ZPS, non arrecando effetti negativi sull’integrità del Sito, rispetto agli obiettivi di tutela e salvaguardia. Misure di conservazione: si intendono, secondo quanto riportato dall’articolo 4 del DPR 357/97 e successive modifiche, le misure che la Regione garantisce per i siti di importanza comunitaria al fine di evitare il degrado degli habitat naturali e degli habitat di specie, nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate, nella misura in cui tale perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli obiettivi della Direttiva comunitaria. È, quindi, necessario valutare l’evoluzione della situazione del Sito dalla data in cui è stato individuato e valutare gli effetti degli interventi. Lo studio che accompagnerà il Rapporto Ambientale assume gli indirizzi contenutistici regionali della Dgr, che indica i contenuti dello studio: 1. contenere elaborati cartografici in scala minima 1:25.000 dell'area interessata dal o dai SIC o ZPS, con evidenziata la sovrapposizione degli interventi previsti dal piano/programma, o riportare sugli elaborati la perimetrazione di tale area. 2. descrivere qualitativamente gli habitat e le specie faunistiche e floristiche per le quali i siti sono stati designati, evidenziando, anche tramite una analisi critica della situazione ambientale del sito, se le previsioni di piano/programma possano determinare effetti diretti ed indiretti anche in aree limitrofe. 3. esplicitare gli interventi di trasformazione previsti e le relative ricadute in riferimento agli specifici aspetti naturalistici. 4. illustrare le misure mitigative, in relazione agli impatti stimati, che si intendono applicare e le modalità di attuazione (es. tipo di strumenti ed interventi da realizzare, aree interessate, verifiche di efficienza ecc.) 5. indicare le eventuali compensazioni, ove applicabili a fronte di impatti previsti, anche di tipo temporaneo. Le compensazioni, perché possano essere valutate efficaci, devono di norma essere in atto al momento in cui il danno dovuto al piano/programma è effettivo sul sito di cui si tratta, tranne se si possa dimostrare che questa simultaneità non è necessaria per garantire il contributo del sito alla Rete Natura 2000. Inoltre dovranno essere funzionalmente ed ecologicamente equivalenti alla situazione impattata, nello stato antecedente all'impatto.” CAPITOLO 4: IL PROCESSO METODOLOGICO DI ELABORAZIONE DEL PGT E LA VAS a. Introduzione Il processo di elaborazione della variante è stato organizzato conformemente a quanto previsto dalla normativa comunitaria e nazionale, ed in osservanza delle linee guida introdotte dalla Regione Lombardia attraverso anche l’utilizzo di un modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di Piani e programmi (VAS). Il filo logico che unisce le scelte relative all’organizzazione delle fasi di sviluppo del Piano e della VASˇ costituito dalla volontà di conseguire un percorso connotato dalle caratteristiche
  • 22. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 22 di trasparenza, partecipazione, confronto e valutazione. I primi tre elementi sono propri di un approccio che tende a favorire ed incentivare la partecipazione dei soggetti con competenze ambientali e, per estensione, del pubblico, attraverso la creazione di un percorso partecipato. A tal fine si è scelto di sottoporre a consultazione tutti i vari momenti di sviluppo degli elaborati del Piano e della VAS, a partire dagli elementi preliminari che costituiscono l’oggetto del Documento di Scoping. L’elemento di valutazione degli impatti è stato introdotto, in ossequio alle disposizioni comunitarie, mediante una stretta concatenazione e commistione dei passaggi singolarmente ascrivibili al PGT e alla VAS. La struttura globale che ne deriva consente lo svilupparsi di un processo, di analisi e valutazione, senza soluzione di continuità . Nel corso di questo capitolo le diverse fasi verranno esplicitate sinteticamente sulla base dello schema di riferimento predisposto dalla Regione Lombardia, dettagliando successivamente i momenti principali. b. Percorso di VAS e PGT e mappatura dei soggetti interessati Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 33 del 04/03/2014 è stato avviato il procedimento per l’approvazione del Piano di Governo del Territorio e della relativa Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e valutazione di incidenza (V.I.C.) in conformità all’art. 4 della L.R. 12/2005. Con il medesimo atto sono stati individuati: - autorità proponente nonché autorità procedente della Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) il comune di Ostiglia nella figura del Segretario Comunale dott. Renato Magalini; - autorità competente, responsabile della Valutazione Ambientale Strategica, il Responsabile del Settore Tecnico Ing. Lorenzo Grecchi. - enti territorialmente interessati, autorità con specifiche competenze in materia ambientale, pubblico e pubblico interessato gli enti/soggetti sotto elencati: Autorità con specifiche competenze in materia ambientale: Regione Lombardia; Provincia di Mantova; ASL di Mantova; ARPA di Mantova; Corpo Forestale dello stato; Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Consorzio di Bonifica Fossa di Pozzolo; Tea AIPO; Autorità di Bacino del Po, di Parma STER di Mantova A.R.N.I. E.R.S.A.F. – Riserva Naturale Boschina di Ostiglia Enti Territorialmente interessati: Comuni di: Serravalle a Po (MN), Revere (MN), Gazzo Veronese (VR), Casaleone (VR), Cerea (VR), Melara (RO), Borgofranco sul Po (MN)
  • 23. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 23 Pubblico e pubblico interessato Api – Assoc. piccole e medie industrie di Mantova e provincia Apima Mantova – Assoc. Prov. imprese di meccanizzazione agricola Associazione degli Industriali della provincia di Mantova CIA - Confederazione Italiana Agricoltori CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola media impresa Confagricoltura Mantova Confcooperative unione provinciale di Mantova Confesercenti Federazione Provinciale Coltivatori Diretti – MN Lega Regionale Cooperative e Mutue della Lombardia – Comitato Territoriale di Mantova Unione del Commercio del Turismo e dei Servizi della Provincia di Mantova Unione Provinciale Artigiani di Mantova Corale "G.Verdi" Ass. "Il Dialogo" Gruppo Archeologico Ostigliese Gruppo Cinofilo Ostigliese Gruppo Filatelico Numismatico A.V.I.S. - Intercomunale di Ostiglia Gruppo "Salvo D'Acquisto" Comitato Ostigliese di Solidarietà Centro Culturale Ricreativo “Luciana Leoni” Croce Rossa Italiana - Delegazione di Ostiglia A.N.F.F.A.S. Gruppo di Ostiglia Centro Sociale Autogestito "G. Borsatti" L'Argine PRO LOCO Cineclub 35 mm. Ostiglia Namaste Lions Club Ostiglia Circolo A.R.C.I. Italia Nostra W W F ITALIA - Basso Mantovano A.G.E.S.C.I. Lega Ambiente Nell’avvio del procedimento viene dato atto che il Comune di Ostiglia elaborerà un Rapporto Ambientale, preceduto dal documento di scoping e dall’acquisizione dei contributi, pareri ed osservazioni preliminari, così come stabilito dalla D.C.R. n.VIII/351 del 13/03/2007 “ indirizzi generali per la valutazione di piani e programmi” e che tale documento, unitamente alla Sintesi Non Tecnica verrà messo a disposizione e pubblicato con le modalità di alla D.C.R. medesima, prima della Conferenza di Valutazione finale. Il modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi - VAS (art. 4, l.r. n. 12/2005) è quello di cui allo schema di seguito riportato:
  • 24. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 24
  • 25. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 25 b. Le fasi intraprese : Preparazione ed Orientamento Fase 0 _ Preparazione La fase di preparazione prevede l’organizzazione delle procedure volte all’affidamento degli incarichi funzionali allo sviluppo del Piano e del Rapporto Ambientale. Nel corso di successivi momenti di confronto sono state raccolte e analizzate le diverse proposte, che hanno consentito di elaborare una bozza metodologica per la conseguente fase di orientamento. Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 33 del 4 marzo 2014 è stato avviato il procedimento per l’approvazione della variante al PGT e della relativa Valutazione Ambientale Strategica (VAS) congiuntamente alla Valutazione di Incidenza (V.I.C.), individuando i soggetti coinvolti come sopra richiamato. In questa prima fase si è presa in consegna la documentazione fornita dal Comune, ivi comprese le istanze dei cittadini precedentemente raccolte e l’elenco delle segnalazioni di incongruenze e problemi interpretativi del vigente PGT da parte dell’Ufficio Tecnico. A seguito di avviso pubblico, pubblicato in data 19/03/2014 e con termine di presentazione in data 17/05/2014, si è successivamente dato corso alla raccolta dei contributi e delle proposte pervenute da parte del pubblico e pubblico interessato; detti contributi sono stati poi oggetto di una prima valutazione, che ha dato vita il 15/11/2014, ad un documento denominato prima lettura e valutazione dei contributi pervenuti in merito alla variante del PGT, che di seguito si riporta: “ Oggetto: prima lettura e valutazione dei contributi pervenuti in merito alla variante del PGT Finalità della variante al PGT L’incarico affidato è finalizzato ad apportare varianti al Piano di Governo del Territorio per: - dare una risposta alle numerose istanze dei cittadini che da tempo risultavano depositate presso gli uffici comunali; - apportare i necessari aggiustamenti al corpo normativo per difficoltà di lettura o incongruenze dello strumento urbanistico rilevate dall’ufficio tecnico e per errori materiali riscontrati nella cartografia sia del piano delle regole che del piano dei servizi. Si è provveduto innanzitutto a dare avvio del procedimento per la redazione della variante al PGT e contestualmente, preso atto che la variante incide anche sul documento di piano, per la procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) e valutazione di incidenza ambientale (VINCA) sui siti Natura 200 (SIC e ZPS), della variante stessa. Successivamente è stata aperta la fase di recepimento degli apporti da parte dei cittadini, enti e parti sociali, preventiva alla fase di elaborazione della variante; quindi si è proceduto all’esame di tali contributi ed alla loro valutazione. Il resoconto della prima valutazione delle istanze è stato comunicato all’ufficio tecnico comunale nel corso di alcuni incontri, il quale nel contempo ha esposto e congiuntamente valutato alcuni casi specifici; l’ufficio tecnico ha formulato ulteriori richieste di modifiche sia di forma che di contenuto dei documenti del PGT ritenute necessarie per una corretta lettura del piano. Va evidenziato che, come sottolineato dall’ufficio urbanistica della Provincia in occasione della valutazione del rapporto di una procedura di sportello unico attività produttive con la
  • 26. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 26 variante avviata per l’ampliamento della media struttura di vendita Lidl, vista la prossima scadenza quinquennale del documento di piano del PGT , la variante avviata assume valenza di variante generale del piano e non di varianti puntuali e richiede una valutazione generale del PGT vigente. Mi permetto pertanto di sottolineare che l’Amministrazione Comunale ha , con questa variante, l’opportunità di introdurre nel PGT tutte le previsioni strategiche che ritiene possano implementare la propria visione del futuro sviluppo del territorio e valorizzazione dell’ambiente, in modo che tale strumento diventi il piano del Sindaco in quanto strumento operativo dell’Amministrazione nell’ambito del proprio mandato. Alla luce di queste brevi premesse, prima di procedere alla redazione della bozza di variante e del documento di scooping , erroneamente considerati nella prassi corrente come documenti preliminari di orientamento e di scarsa rilevanza per la formazione del PGT, ritengo particolarmente importante una valutazione congiunta fra Amministrazione Comunale, ufficio tecnico e tecnico redattore delle linee e degli obiettivi che si sostanzieranno poi nei contenuti del nuovo PGT. Anche il percorso di partecipazione e gli approfondimenti tematici , al di là delle conferenze di valutazione previste obbligatoriamente dalla vigente normativa costituita dalla Legge regionale 12/2005 e s.m.i. e dalle D.G.R. che regolamentano la materia, possono o meglio devono essere condivisi proprio in fase preliminare. Contenuti del presente documento In quest ’ ottica si è convenuto nell ’ ultimo incontro che il sottoscritto fornisse all ’ Amministrazione un elenco delle istanze pervenute, raggruppato per tipologia ed accompagnato dalle proprie considerazioni , mentre particolari tematismi saranno oggetto di approfondimento e discussione nel prossimo incontro di lavoro che precederà la prima conferenza di valutazione aperta al pubblico, ai soggetti funzionalmente interessati, agli enti territorialmente coinvolti ed ai soggetti con competenza in materia ambientale, come previsto dalle norme. Le istanze pervenute e loro prima valutazione tecnica Come sopra richiamato, al fine di facilitarne la lettura e fornire una loro prima interpretazione, si è ritenuto opportuno raggruppare le richieste/contributi a seconda della loro tipologia, piuttosto che per soggetto richiedente. A tal fine si è potuto osservare che le istanze risultano raggruppabili come segue: 1) un gruppo consistente di richieste, per motivazioni perlopiù analoghe, riguarda le nuove aree di trasformazione residenziali introdotte con l’art. 15 del Documento di Piano, per le quali viene richiesto che le stesse vengano a perdere la possibilità edificatoria ritornando in zona agricola E, prendendo atto dell’utilizzo attuale agricolo. Tali istanze riguardano più specificatamente le Aree di Trasformazione residenziali previste nel capoluogo nella zona nord con accesso dalla via San Romano Casetto, in particolare quelle individuate dal PGT alle lettere: - ATR b – superficie mq. 83.367 (richiedenti Sigg. Lucia Pavesi – Dott. Carlo Cremaschi – Zambonini Gina – Cremaschi Paola), le motivazioni, dove espresse, sono quelle che il proprietario dell’area non è interessato a modificare l’attività economica agricola in essere (Lucia Pavesi-Dott. Carlo Cremaschi), oppure evidenziano l’aggravio fiscale che grava sul terreno, che in questo ambito risulta amplificato dagli oneri di attuazione che risultano
  • 27. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 27 particolarmente gravosi data la previsione di insediare un nuovo impianto sportivo o in subordine di monetizzarne i costi (Zambonini Gina), e da ultimo la distanza e non idoneità delle reti dei sottoservizi principali, la suddivisione dei comparti, ecc. (Cremaschi Paola); - ATR c – superficie mq. 32.054 (richiedente Sig.ra Cremaschi Paola), le motivazioni, sono quelle già espresse nel comparto b, in quanto la stessa risulta proprietaria di area posta a cavallo dei due distinti comparti; - ATR d – superficie mq. 24.380 (richiedenti Sig. Felice Boldrini), le motivazioni sono legate all’onerosità dovuta alla necessità di potenziamento del sistema dei servizi e della mobilità, della rilevanza ambientale del sito ed all’utilizzo agricolo dei terreni. Le criticità evidenziate dalle richieste nel loro insieme in merito alla reale attuazione degli ambiti di trasformazione residenziale e quelle rilevabili da una lettura ex post delle previsioni di piano anche in funzione dell’attuale crisi economica che sta impoverendo gradualmente il nostro territorio già sofferente da effetti di perifericità e di scarsa competitività con un sistema di mercato comunque difficile ed incerto, risultano così riassumibili: - attesa di inserimento nel mercato edilizio delle aree residenziali molto bassa; - costi di attuazione rilevanti; - rischio autorizzativo rilevante per la necessità di predisporre piani attuativi in variante visto il coinvolgimento all’interno dello stesso ambito attuativo di proprietà avulse dalla logica trasformativa e per la mancata verifica a monte della possibilità di ottenere pareri favorevoli da parte degli enti erogatori dei pubblici servizi dati i limiti strutturali facilmente rilevabili nei sottoservizi esistenti, che richiedono investimenti sulle reti principali extra- comparto che vanno oltre a quelli compatibili con l’attuazione dell’area di trasformazione;
  • 28. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 28 - costi fiscali periodici (IMU o imposte assimilabili) per il mantenimento della destinazione prevista dal PGT, troppo rilevanti e incompatibili con l’attuale periodo di recessione economica e non correlati con la reale valorizzazione delle aree (vedi costo unico al mq. senza distinguo fra aree aventi differenti peculiarità e fra aree urbanizzate e non); - scelta molto probabilmente non condivisa ab originem, ma imposta dall’alto da una pianificazione scarsamente partecipata. Va detto che il documento di piano del PGT ha ottenuto il parere di conformità con il PTCP (Piano di Coordinamento Provinciale), prima che lo stesso venisse adeguato, mediante apposita variante definitivamente approvata con la pubblicazione sul burl di aprile 2010, e che ora il consumo di suolo risulta un parametro particolarmente stringente per autorizzare la trasformazione di suolo agricolo produttivo in nuove aree edificabili, di conseguenza l’ accoglimento delle istanze in assenza di una visione alternativa della possibile crescita urbana equivale ad una rinuncia tout court per il futuro. Sicuramente la strada del recupero e del riuso del patrimonio edilizio ed urbanistico rimane centrale fra le priorità del futuro sviluppo, ma questo non deve precludere la possibilità di creare nuove aree urbane per i fabbisogni quantitativi e qualitativi in uno scenario che andrebbe rivisto in funzione ad un ruolo sovracomunale di Ostiglia. D’altra parte rimane centrale il tema della verifica preliminare delle reti e delle infrastrutture sulle quali si attestano le nuove aree di trasformazione residenziale facenti riferimento a via San Romano Casetto; tenuto conto che la dimensione di dette aree è rilevante , con una superficie territoriale di circa 18 ettari, risultano assolutamente inadeguate le infrastrutture viabilistiche di supporto e le reti tecnologiche. Viene da pensare che da una parte appare necessario un approfondimento al riguardo e un ripensamento delle nuove aree in funzione dei presupposti di crescita concretamente attuabili mediante un insieme di strategie territoriali e di programmazione oggi inesistenti, mentre dall’altra non sembra opportuno accogliere semplicemente le istanze di riportare ad una destinazione agricola le aree di trasformazione oggetto di richiesta, interessanti una superficie territoriale ben 14 ettari. Si potrebbe pensare ad una politica fiscale tendente al calmieramento della pressione a carico dei proprietari delle aree, facendo un opportuno distinguo fra aree urbanizzate e non e quindi mantenendo molto contenuto il valore delle aree prima della loro trasformazione, per riconoscere un adeguato valore al momento della messa a disposizione dei lotti edificabili sul mercato immobiliare; dato che la norma fiscale prevale su quella urbanistica e che i suoli fin dalla loro individuazione negli strumenti urbanistici adottati devono essere classificati in base ad un presunto valore di mercato, si tratterebbe di contenere il più possibile il valore dei comparti non urbanizzati, coinvolgendo in tale valutazione gli uffici tributi e patrimonio del comune. Non si tratta di mettere in atto una strategia generica per procrastinare le decisioni sul territorio, che da sola non sortirebbe alcun effetto nel medio periodo, in quanto tale decisione, che dà atto delle effettive limitazioni delle aree individuate dal pgt vigente, va verificata con la fattibilità di una politica di investimenti nella riqualificazione della periferia nord-occidentale del capoluogo e con la rivisitazione delle dimensioni e previsioni specifiche delle aree stesse. In prima battuta parrebbe opportuno escludere l ’ ambito d (proprietà Boldrini) e ricomprenderlo fra le aree agricole, mentre si suggerisce di togliere la previsione di insediamento di impianti sportivi all’interno dell’ambito b, che l’attuale pgt propone come
  • 29. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 29 alternativa fra detto ambito e l’ex parco ferroviario (ambito f – St mq. 210.000), in quanto la stessa appare inopportuna alla luce di una sua realistica attuazione. Lo scioglimento della riserva sulla localizzazione degli impianti sportivi riguardante l’ambito b, unitamente al riconoscimento dei corretti confini dell’ambito in funzione dell’assetto catastale e delle proprietà coinvolte, nonché la possibilità di ipotizzare più ambiti funzionali attribuirebbero al comparto diverse possibilità di attuazione che, unitamente ad una programmazione di opere di potenziamento delle infrastrutture e ad una pressione fiscale più contenuta renderebbero sicuramente più attuabile la destinazione residenziale dell’ ambito. Analogamente si ritiene che, fatto salvo il caso specifico dell’ambito b per il maggior gravame dovuto alla previsione di standard aggiuntivi, possano valere le medesime considerazioni/azioni anche per l’ambito c. Ritengo opportuno invece sottolineare il nuovo ruolo che potrebbe assumere l’area di trasformazione f – ex parco ferroviario, oggi dismesso, previsto nel pgt con destinazione residenziale. Visti i vincoli fisici dettati dalla particolare ubicazione dell’area, avente forma allungata posta tra il tessuto urbano consolidato, risalente al secondo dopoguerra ed il nuovo tracciato ferroviario, e dalle strutture dismesse dalla originaria destinazione , non appare opportuna la previsione di insediamenti abitativi, se non per limitate porzioni di ricucitura dell’edificato sorto a margine del tracciato ferroviario pre-esistente, anche mediante interventi sulla viabilità minore.
  • 30. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 30 Visto che la proprietà del comparto risulta in maggioranza delle RFI (rete ferroviaria italiana – ferrovie dello stato) sarebbe pensabile una destinazione dell’area come servizio di interesse sovralocale quale parco pubblico attrezzato con presenza di impianti sportivi e ricreativi di eccellenza, oggetto di specifica progettazione mediante concorso di idee o altre forme da condividere con la collettività. Detta area andrebbe ripensata con ruolo strategico per il territorio e per la valorizzazione dello stesso mediante l’inserimento nel piano dei servizi con la finalità di una sua connessione con SIC e ZPS presenti con la valorizzazione di percorsi natura, salute e per il tempo libero , collocandosi quindi all’interno di un sistema più vasto di parchi locali sovracomunali di connessione ed integrazione fra il sistema del verde urbano, periurbano agricolo e quello delle aree protette di interesse comunitario e regionale (SIC e ZPS) capace di generare nuovi eventi anche di carattere culturale e didattico; non va trascurata l’opportunità offerta dalla nuova viabilità ciclo-turistica in fase di realizzazione sul vecchio tracciato ferroviario militare Ostiglia-Treviso che potrebbe trovare una importante sinergia con le nuove destinazioni collettive. Inoltre si andrebbe a riqualificare nel contempo l’edificato di margine esistente ed a creare una zona filtro fra questo e la nuova linea ferroviaria. Si suggerisce al riguardo un coinvolgimento eventuale, già dalle prime fasi di formazione della variante, della popolazione e dei soggetti ambientali coinvolti anche a mezzo delle cosidette “ passeggiate di quartiere ” al fine di raccogliere impressioni, pareri e suggerimenti in merito a questa nuova previsione, prefigurando un percorso condiviso verso un progetto sicuramente rilevante e significativo. - anche l’area di trasformazione ATR h, della superficie di mq. 9.135 (richiedente Sig. Bruno Mantovani), posto nella frazione di Correggioli, è oggetto di richiesta affinché la destinazione possa essere ricondotta a quella agricola.
  • 31. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 31 Detta area, inserita dal pgt come elemento di ricucitura dei margini fra l’edificato delle zone urbane e rurali della frazione, non appare strettamente strategica in quanto oggi la stessa non si presenta come elemento di degrado ma piuttosto di caratterizzazione; nell’ottica comunque di quanto sopra detto si potrebbe prevederne il mantenimento unitamente ad azioni che tendano a contenere la pressione fiscale sul privato prima della fase di attuazione e previo incontro diretto con il soggetto interessato. Nel complesso, se dette prime ipotesi (accoglimento istanza area d e variazione area f) dovessero essere confermate si avrebbe comunque una riduzione di mq. 234.380 di nuove aree residenziali, con contenimento del consumo di suolo ed eventuale re- distribuzione del carico urbanistico sulle altre aree, che non deve corrispondere necessariamente ad un puro incremento quantitativo in quanto risulta doveroso richiedere ai soggetti attuatori una diversa qualità dei nuovi insediamenti sotto il profilo ambientale e risparmio energetico, in linea con i principi e finalità che il Comune si è dato nel Paes e con l’approvazione dell’allegato energetico al regolamento edilizio comunale, con il quale il nuovo PGT dovrà confrontarsi (nota: come evidenziato dal Responsabile del Settore Tecnico il Regolamento edilizio vigente risale al 1971 e risulta di fatto uno strumento inapplicabile, che andrebbe sicuramente sostituito con nuovo R.E.). 2. Richieste di attuazioni di aree di trasformazione o di aree edificabili con modalità diverse da quelle previste dal PGT: - attuazione di area di trasformazione residenziale “a”, posta in fregio alla strada provinciale per Mantova, mediante creazione di due sub-comparti autonomi – rich. Sig. Corradi Luigi e Soc. Corradi Giovanni snc.
  • 32. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 32 L’area risulta oggetto di recente divisione di proprietà originariamente indivisa (costituita da due quote al 50%), ed è richiesta da parte di entrambi i proprietari. La suddivisione risulta effettuata in modo che i due comparti risultino autonomi e possano essere dotati di proprio accesso viabilistico dalla strada provinciale, possibilità non preclusa, trovandosi gli accessi in tratto urbano. In un’ottica di facilitare nuovi insediamenti si potrebbe in linea di massima accogliere a condizione che si riesca a verificare nello specifico la possibilità di realizzare comparti edificatori autonomi e funzionali alla destinazione residenziale. - attuazione di area posta in località Correggioli attualmente inserita nel PGT come zona Conformata (art. 23 del PGT) di tipo C1 – residenziale di espansione soggette a convenzione in zona B di completamento - rich. F.lli Biancardi snc. Trattasi di area posta sul retro dell’edificato della frazione di Correggioli, già oggetto di permesso di costruire convenzionato limitato ad una porzione della stessa. Date la marginalità dell’area e la carenza di opere di urbanizzazione primaria, nonché la presenza di alcune criticità derivanti dalla particolare ubicazione si ritiene che il lotto non ancora edificato della superficie di mq. 2600 circa debba attuarsi sempre mediante titolo abilitativo convenzionato in quanto non vi sono i presupposti per poterlo considerare di completamento residenziale.
  • 33. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 33 Dovrà essere introdotta una modifica all’art. 23.1 della normativa del Piano delle Regole in quanto il PGT non definisce gli indici per le zone C1 , si ritiene congruo attribuire gli stessi già previsti per le zone C2. - attuazione di area posta in località Correggioli attualmente inserita nel PGT come zona Conformata (art. 23 del PGT) di tipo C2 – residenziale di espansione soggette a piano attuativo in zona B di completamento , mediante realizzazione di sub-comparto - rich. Geom. Paolo Sestini. La richiesta di un piano attuativo che non comprenda l’intero comparto appare accoglibile a condizione che venga dimostrata la separata attuazione della zona esclusa e l’autonoma accessibilità di quest’ultima e che venga espressa la volontà di presentare un piano in variante da parte dei proprietari delle aree ricadenti nel comparto. Il piano in variante potrà comprendere anche la realizzazione di opere fuori comparto e il PGT ne prenderà atto al momento della sua adozione o viceversa dovranno essere fornite tutte le indicazioni per adeguare il PGT prima della presentazione del piano attuativo, che potrà avvenire solo dopo la definitiva approvazione dello strumento generale.
  • 34. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 34 3. Richieste di varianti al PGT relative a progetti in variante SUAP: - cambio di destinazione da agricolo a ricreativo/sportivo di terreno sito in località Bastione San Michele – rich. Soc. Team Investment s.r.l. di Verona. La variante propone l’inserimento su area adiacente alla locanda-ristorante esistente, sottoposta a vincolo paesaggistico, di una piscina scoperta e relativi servizi e da un campo training da golf. Detta richiesta è stata presentata sotto forma di richiesta di Permesso di Costruire in variante al PGT, in base all’art. 97 della L.R. 12/2005, mediante procedura di sportello unico attività produttive in variante mediante procedura di cui all’art. 8 del DPR 160/2010 , nel mese di giugno 2013 e sembra non aver avuto seguito. Data la particolare ubicazione dell ’ area in zona a vincolo ambientale e di pregio testimoniale sarebbe opportuno, prima di valutare la possibilità di inserire tale previsione nell’ambito della variante al PGT , che il richiedente presentasse specifica richiesta per comprendere il permanere dell’interesse.
  • 35. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 35 - ampliamento della media struttura LIDL sita in via Colombo, su area erroneamente indicata dal PGT come parcheggio pubblico – rich. Lidl Italia. A seguito di incontri e valutazioni preliminari con il l’ufficio tecnico comunale ed il tecnico incaricato e ad un incontro congiunto presso gli uffici della Provincia – settore Urbanistica si è convenuto che il richiedente proponesse variante al PGT mediante procedura di cui all ’art. 97 della L.R. 12/2005. Nella variante verrà comunque apportata la correzione relativa all’errore materiale riportato nella cartografia del PGT vigente. 4. Proposte di cambio di destinazione urbanistica di zone edificabili con diverse destinazioni urbanistiche: - da zona C – conformata , residenziale di espansione con piano attuativo approvato (art. 23 NTA) a zona D1 per uso prevalentemente produttivo di cui all’art. 24 con incremento dell’indice di zona– area sita in via Viazzuolo – rich. Nuova California s.r.l.
  • 36. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 36 Si tratta di un’area ricadente all’interno del perimetro di piano attuativo approvato da oltre 5 anni, denominato PL Parterre, ma per il quale non è mai stata stipulata la relativa convenzione urbanistica; visto il tempo trascorso dalla sua approvazione si ritiene che attualmente l’area non possa essere oggetto altro che di interventi manutentivi e non di trasformazione e che comunque debba essere oggetto di variazione in quanto non più riconducibile ad area conformata in quanto priva di normativa attuativa previgente. La richiesta viene supportata dalla manifestazione di interesse, dichiarata dal richiedente, da parte della ditta che attualmente ha insediato la propria attività produttiva nell’area adiacente, con accesso da via S. Romano Casetto, di ampliare lo stabilimento esistente appunto su area ora residenziale. La nuova destinazione comporta alcune criticità già evidenziate dall ’ insediamento produttivo esistente in rapporto al contesto residenziale circostante costituito da aree residenziali di completamento e di espansione con piano approvato e convenzionato e deve essere valutato attentamente in termini di idoneità della viabilità esistente e di progetto con il traffico pesante, in termini di rumore e di compatibilità con la zonizzazione acustica comunale, in termini di compatibilità ambientale per le lavorazioni e non da ultimo di corretto rapporto fra i volumi tipici dei fabbricati produttivi con il tessuto residenziale costituito da tipologie abitative residenziali prevalentemente a due piani fuori terra. Si esclude comunque, anche alla luce delle suesposte considerazioni, un incremento del rapporto di copertura massimo ammesso dal PGT, con un indice richiesto che supererebbe l’indice previsto nel piano per qualsiasi area produttiva, ivi comprese quelle per uso esclusivamente produttivo.
  • 37. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 37 In ogni caso si ritiene prioritaria la realizzazione a carico del soggetto attuatore del tratto viario di collegamento, a partire dalla rotatoria sulla strada provinciale per Mantova, con la viabilità interna esistente e di progetto (PL Agazzani, PL Le Serre, via Arrivabene). - richiesta di cambio di destinazione da zona per uso esclusivamente produttivo D2 (art. 25 P.d.R.) a residenziale di area posta in Ostiglia via Chiarine – rich. Bisi Alberto e Borghi Silvana. L’area in oggetto, della superficie catastale di mq. 2055, si trova all’interno di un contesto di margine costituito prevalentemente da attività artigianali, oggi in parte dismesse, sorto attorno agli anni 60/70 del novecento in modo non pianificato che dovrebbe essere oggetto di attenta valutazione. Sicuramente andrebbero premiati interventi di riqualificazione estesi per quanto possibile al comparto. Pur non ritenendo accoglibile la richiesta così come viene formulata si ritiene di dover attribuire una destinazione diversa da quella esclusivamente produttiva anche per l’inadeguatezza della viabilità e la promiscuità delle destinazioni presenti in prossimità del comparto. Pertanto si ritiene opportuno inserire un articolo di nuova formulazione che, prendendo atto dell’esistente promuova interventi convenzionati di recupero edilizio ed urbanistico. - richiesta di cambio di destinazione da Area P0 – parcheggio pubblico (Piano dei Servizi) a zona B2 di area posta ad Ostiglia in via San Giuseppe – rich. Bacchi Patrizia e Bacchi Giuseppe.
  • 38. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 38 L’area in oggetto, della superficie di circa mq. 1.000, si trova in area centrale in prossimità del polo scolastico costituito da scuola per l’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado, RSA, Chiesa, ambito che risulta sicuramente carente di aree di parcheggio. Prima di reiterare il vincolo posto dal PGT di area preordinata all’esproprio per pubblica utilità, andrebbe verificata la reale fattibilità del parcheggio e se esistono possibilità alternative . - richiesta di cambio di destinazione carente di elementi identificativi Ad oggi non appare chiaro il contenuto delle richieste formulate nell’anno 2010 dai sigg. Merizzi Luciano e Bocchi Lido , dovrà essere pertanto oggetto di chiarimenti e di successiva verifica.
  • 39. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 39 5. Richieste trasformazioni di aree agricole a fini edificatori non agricoli: - richiesta circa la possibilità di realizzare nuove strutture a servizio di attività produttiva in zona agricola, in strada Comuna Santuario – rich. Bianchi Sabrina. L’attività risulta regolarmente insediata, mediante contratto di locazione commerciale, in locali esistenti posti all’interno della vicina corte rurale di proprietà della richiedente, compatibilmente con le destinazione ammesse al punto 3 dell’art. 31. Il nuovo fabbricato viene proposto su area urbanisticamente destinata parte in zona agricola E (art. 29 delle NTA) e parte in zona E1 (art. 31 – corti rurali) e risulta incompatibile con la destinazione di zona. La richiesta non appare accoglibile.
  • 40. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 40 - richiesta di riportare la destinazione artigianale del prg previgente di area edificata individuata dal PGT all’art. 31 – Corti Rurali (scheda n. 140) in prossimità del cimitero– rich. Ufficio Tecnico Comunale. La previsione del pgt viene letta, alla luce delle considerazioni che l’attività artigianale è in essere da tempo e che per tale motivo il prg l’aveva inserita come area produttiva e che non vi sono osservazioni o richieste in fase di formazione del pgt da parte della proprietà, come errore materiale del pgt. Ma in ogni caso se non vi sono richieste di ampliamento, comunque sconsigliabili nel contesto in cui è inserita l’attività, la destinazione di artigianato di servizio risulta ammessa all’interno delle corti rurali. Si propone un approfondimento per tutti gli edifici produttivi non strumentali all’agricoltura in ambito agricolo al fine di introdurre nel piano delle regole un articolo specifico che riconosca modeste possibilità di trasformazione compatibilmente con la salvaguardia degli aspetti ambientali e con la riqualificazione dell’edificato.
  • 41. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 41 - richiesta di cambio di destinazione di area agricola in zona di completamento B3 (art. 22 P.d.R.) di area posta a Correggioli – rich. Tosarello Maria, Bellini Fabio – Mauro e Vittorina L’area in oggetto, risulta ubicata sul retro dell’edificato e pur confinando a sud e ad ovest con area B3 non è servita da propria viabilità ed è carente di opere di urbanizzazione primaria non assumendo pertanto le caratteristiche di area di completamento. La richiesta non appare accoglibile. - richiesta di cambio di destinazione di area agricola in zona di completamento B3 (art. 22 P.d.R.) di area posta a Correggioli – rich. Pilotti Mauro L’area in oggetto, risulta ubicata sul margine nord dell’edificato e confina su 3 lati con area B3 e risulta prossima alla viabilità esterna; la porzione con destinazione agricola riguarda parte di uno stesso mappale già classificato B3. La richiesta appare accoglibile . 6. Richieste relative a previsioni urbanistiche su viabilità di piano: - richiesta di affrancamento da servitù di passaggio pedonale in via Pascoli ad Ostiglia – rich. Bellini Daniele e Jacobellis Alda Dagli elementi a disposizione lo stradello ciclo-pedonale va mantenuto in quanto di collegamento fra aree residenziali, ipotesi da verificare congiuntamente all’U.T.
  • 42. Comune di Ostiglia Documento di Scoping ____________________________________________________________________________________________________ 42 - richiesta di eliminazione vincolo di previsione di strada di piano attraversante area ad uso prevalentemente produttivo – rich. Coltro Pietro. Il tracciato di una nuova strada a servizio delle nuove aree di trasformazione residenziali e del possibile centro sportivo all’interno dell’ATr b, va valutato sia alla luce di una sua realistica realizzazione in relazione ai vincoli fisici presenti sul tracciato e sulla possibilità di inserire una ulteriore rotatoria o accesso canalizzato sul tratto urbano della strada provinciale per Mantova sia alle valutazioni circa l’accoglimento delle osservazioni di cui alle aree di trasformazione residenziale. Prima di reiterare il vincolo posto dal PGT di area preordinata all’esproprio per pubblica utilità, che limita le possibilità di ampliamento dell’azienda, vanno effettuate le valutazioni in premessa.