Convegno #14settembre (Provincia di #Salerno)
Dott. Sandro Cruciani
Direttore Centrale per le Statistiche ambientali e territoriali - Istat
"Le basi informative territoriali per i censimenti permanenti"
Sandro Cruciani - Istat - salerno 14 settembre 2018 - le basi informative territoriali per i censimenti permanenti
1. SALERNO, 14 SETTEMBRE 2018
Le basi informative
territoriali per i
censimenti permanenti
VERSO IL CENSIMENTO PERMANENTE
DELLA POPOLAZIONE
Sandro Cruciani
Istat – Direttore delle statistiche ambientali e territoriali
2. 1
o Illustrare capacità e potenzialità delle
nuove infrastrutture per la lettura del
territorio
o Descrivere alcune delle componenti del
Registro statistico di base dei luoghi
(RSBL)
o Approfondire le connessioni tra
territorio e diffusione dell’informazione
statistica (le altre infrastrutture)
1
Summary
3. 22
o Aumentare il fabbisogno
di informazione statistica
sul territorio
o Definire nuove geografie
“flessibili” e “rilevanti” (ad
esempio le aree montane)
o Integrare le informazioni
che provengono dalle
nuove fonti
o Ridurre la distanza fra
l’informazione statistica
diffusa e la percezione dei
cittadini
Le nuove sfide della statistica ufficiale
4. 33
o Integrare dato statistico e
dato geografico
o Costruire l’infrastruttura geo-
statistica di base (fisica e
concettuale)
o Rivedere l’architettura dei
processi produttivi "a monte"
o Aumentare l’interoperabilità
fra l’informazione spaziale e
quella socio-economica
o Definire ex-ante strumenti
efficaci di rappresentazione
dell’informazione spaziale
prodotta
"Embedding" the geography
5. 4
o La geografia dei Sistemi locali del lavoro
(SLL)
o Le nuove classificazioni del territorio
o L’Atlante Statistico dei Comuni (ASC)
o Il sistema integrato dei registri ed in
particolare il Registro statistico di base
dei luoghi (RSBL)
o La nuova micro-zonizzazione del
territorio
4
Le principali infrastrutture per lo studio del territorio
6. 5
o Sin dagli anni ’80, l’Istat ha utilizzato la
geografia dei sistemi locali del lavoro per
superare l’artificialità delle delimitazioni
amministrative, utilizzando i dati censuari
o La mappatura dei sistemi locali restituiva il
territorio in funzione dell’evolversi dei
modelli di scelta residenziale della
popolazione e delle condizioni locali del
mercato del lavoro
o Nel 2011 sono emersi 55 nuovi sistemi locali,
mentre 127 sono quelli costituiti nel 2001 ma
non presenti nel 2011
5
La geografia dei Sistemi Locali del Lavoro
7. 6
o Una delle linee di attività più promettenti
nell’Istituto è quella relativa alle nuove
classificazioni del territorio
o La definizione del perimetro di analisi
influenza gli effetti delle policy e dà rilievo
alla questione della pianificazione
o Si tratta di produrre indicatori sperimentali
che caratterizzino il territorio rispetto alla
sua morfologia, alla copertura e uso del
suolo, alla biodiversità, come supporto a
indicatori di accessibilità, rischio
idrogeologico, franosità, …
6
Nuove classificazioni del territorio
CLASSIFICAZIONE DEI COMUNI PER
FASCE ALTIMETRICHE
8. 77
Nuove classificazioni del territorio (2)
Le EcoRegioni sono
ampie aree della
superficie terrestre
ecologicamente
omogenee, all’interno
delle quali specie e
comunità naturali
interagiscono in modo
discreto con i caratteri
fisici dell’ambiente
Si suddividono su 4
livelli: 2 divisioni, 13
province bio-
climatiche (sx), 33
sezioni (dx) e circa 80
sotto-sezioni
9. 88
L’Atlante Statistico dei Comuni (ASC)
Consente una migliore
consultazione, analisi e
rappresentazione
dell’informazione statistica
disponibile con dettaglio
comunale
Rilascia sia variabili prodotte
dall’Istat, sia da altri Enti
appartenenti al Sistema Statistico
Nazionale, arricchite da una
raccolta di metadati
Caratteristica peculiare di questa
piattaforma è che i dati possono
essere aggregati e consultati
secondo una serie molto ampia di
geografie territoriali.
La piattaforma permette inoltre,
tramite semplici passaggi, di
definire e memorizzare selezioni
personalizzate del territorio
(partizioni utente), anche
attraverso semplici funzioni
geografiche
10. 9
o funzionale alla produzione di statistiche
per la caratterizzazione del territorio in
base a caratteristiche geofisiche,
ambientali e socio economiche: ad
esempio le superfici (dei comuni, per
classi di altimetria, per tipi di località,
ecc.), le distanze (dalla linea di costa, da
punti di interesse, ecc.), le contiguità, le
statistiche sull’edificato, ecc.
o funzionale per la localizzazione sul
territorio delle unità statistiche a
supporto dei processi di produzione
rispetto alla dimensione geografica
(registri, censimenti, indagini)
RSBL è uno strumento che
descrive il territorio attraverso
alcune caratteristiche geofisiche
ed è funzionale all’integrazione
di dati socio-economici,
demografici, ambientali e alla
loro collocazione sul territorio,
coerentemente con le più
recenti raccomandazioni
internazionali
Ha un duplice ruolo:
9
Cos’è RSBL
11. 10
È un’infrastruttura che, a regime, consentirà di annullare il
tradizionale trade-off tra disponibilità di dati e loro
dettaglio territoriale, consentendo analisi socio-economiche
anche su dimensioni sub-comunali
(ovviamente nel rispetto delle regole sulla riservatezza dei dati)
10
….. ma soprattutto:
12. 1111
Le componenti di RSBL
Indirizzi, numeri civici, coordinate puntuali
Micro-zone e sezioni di censimento, aree sub-comunali, griglie regolari
Unità amministrative territoriali (Regioni, Province, Città Metropolitane,
Comuni, Unioni di comuni, ecc.)
Edifici e abitazioni/unità immobiliari
Aree funzionali, di competenza istituzionale, aree statistiche (ad es. sistemi
locali, aree interne, aree sviluppo rurale, ecc.)
13. 1212
Le principali caratteristiche di RSBL
È uno dei quattro registri statistici di base dell’Istituto
È uno strumento per la geo-referenziazione delle unità statistiche
È anche uno strumento per la produzione di dati territoriali (ad es.
superfici, altitudini, distanze, statistiche su edificato, ecc.)
RSBL integra componenti alfanumeriche tabellari (ad es. indirizzi) e
geografiche (ad es. micro-zone, griglie regolari, ecc.)
Contiene significativi elementi di innovazione introdotti dal lavoro
congiunto di tutte le Direzioni dell’Istat
14. 13
o Sono stati analizzati e normalizzati 67,3 milioni di
indirizzi provenienti da varie fonti (Comuni, LAC, AT,
Catasto, ecc.)
Il 42,5% è stato ritenuto «valido» (assegnato il
codice univoco, CUI)
Il 49,9% è andato a far parte del «thesaurus»
Il residuo 7,6% sono indirizzi «non riconosciuti»
(necessitano quindi di ulteriore trattamento)
o È in corso l’acquisizione di altri archivi già disponibili
in Istat, relativi a unità economiche, istituzioni,
aziende agricole (circa 30 milioni di indirizzi)
È la componente
più innovativa di
RSBL, sicuramente
la più sfidante
13
La componente indirizzi di RSBL (1)
15. 14
o Sono state raccolte e sistematizzate 57,8 milioni
di coordinate geografiche (non interpolate)
relative a numeri civici
o Ottenute da fonti istituzionali (Regioni, PCN),
fonti commerciali (grafi stradali aggiornati),
fonti open data (OSM e altre fonti open)
o Oltre l’85% degli indirizzi «validi» (con CUI)
dispongono di almeno una coordinata geografica
puntuale
o Sono in corso verifiche su copertura e qualità
Il vero valore
aggiunto di questa
operazione è però
la geo-
referenziazione
delle strade e dei
numeri civici
14
La componente indirizzi di RSBL (2)
16. 15
o 57,6 mln di individui hanno un CUI [95,6%]
o 2,6 mln di individui NON hanno un CUI [4,4%], prevalentemente nei piccoli comuni e
nelle aree rurali
o 53,4 mln di individui hanno un CUI associato con una coordinata [88,6%]
o Nelle grandi città questa percentuale è quasi sempre al di sopra del 95% con punte
del 99,7% a Milano, del 98,6% a Roma, del 99,5% a Torino
15
Una prima sperimentazione
Registro statistico di
base dei luoghi (RSBL)
28,6 mln di indirizzi
24,4 mln di coordinate
Registro base degli
individui (RBI)
60,2 mln di unità
Codice univoco di indirizzo
(CUI)
17. 16
o La “nuova micro-zonizzazione del territorio” è
un’infrastruttura per contenere e diffondere le
informazioni statistiche (area di output)
o È integrata in RSBL e permette di geo-codificare
l’informazione statistica nel caso d’indisponibilità
delle coordinate degli indirizzi
o Le singole micro-zone sono delimitate in funzione
della loro omogeneità territoriale (copertura
prevalente) possono generare statistiche sulla
copertura del suolo
o È utilizzabile come elemento minimo areale di
campionamento
Sono partizioni
dettagliate del
territorio comunale
e rappresentano la
naturale evoluzione
delle sezioni di
censimento in
termini di
precisione,
accuratezza
geometrica,
omogeneità
16
La componente micro-zone
18. 1717
o In verde le
coordinate degli
indirizzi contenute
in RSBL
o In rosso la
delimitazione delle
micro-zone
Una sperimentazione: il comune di Reggio nell’Emilia
19. 1818
Le «micro-zone» all’interno del centro abitato
L’originaria sezione
1 viene suddivisa in
tre microzone, la
componente
edificata della
sezione 1 diventa la
micro-zona 1Si delimita la
micro-zona 86
«Parco pubblico»
Si delimita la
micro-zona 91
«Municipio»
20. 1919
Si utilizzano ulteriori
strati informativi per
identificare punti
infrastrutturali (porti,
aeroporti e strade
nell’immagine) e altri
manufatti antropici nel
territorio extra-urbano
(ad esempio le cave o
gli impianti di
depurazione)
Le «micro-zone» all’esterno del centro abitato (1)
21. 2020
Linkage del 95%
Le «micro-zone» all’esterno del centro abitato (2)
Aziende
agricole
Particelle Macrouso
A 1 Agricolo
A 2 Bosco
B 5 Seminativo
B 6 Grano
B 7 Bosco
C 8 Vite
C 9 Olivo
C 10 Bosco
C 11 Altro
. . .
. . .
n m m
Particelle catastali
Registro delle aziende:
macro-usi agricoli
22. 2121
Dall’aggregazione per
omogeneità di
copertura del suolo si
ottengono, nella
sezione di case sparse
(n. 50, in azzurro), 5
nuove micro-zone a
copertura agricola (in
rosso)
Le «micro-zone» all’esterno del centro abitato (3)
Area agricola
Area agricola
Vigneto
Area agricola
Area agricola
23. 2222
La complessità delle «micro-zone»
Regioni Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia-Romagna e Basilicata (circa 20% della
superficie nazionale)
Poligoni Vertici Poligoni Vertici Poligoni Vertici
Centro abitato 68.842 2.284.601 87.357 2.611.209 26,9 14,3
Nucleo abitato 9.524 341.992 10.171 353.627 6,8 3,4
Località produttiva 881 30.949 1.160 36.335 31,7 17,4
Case sparse 19.538 4.309.994 56.104 6.036.745 187,2 40,1
Totale 98.785 6.967.536 154.792 9.037.916 56,7 29,7
Tipo di località
Sezioni 2011 Microzone 2018 Variazioni %
24. 2323
Il Frame-SBS: la geo-referenziazione delle UL
Baricentro delle unità locali
Ellisse della deviazione standard
Unità locale
Aree statistiche del comune di Bologna
Baricentro delle unità locali
Ellisse della deviazione standard
Unità locale
Aree statistiche del comune di Bologna
Unità locali manifatturiere ad High Tecnology e Medium-High Tecnology
Unità locali dei Knowledge intensive market services (excluding high-tech
and financial services) e dei High-tech knowledge intensive services
25. 2424
Il Frame-SBS: le griglie regolari e le micro-zone di Bologna
Micro-zone all’interno dei
centri abitati
Micro-zone esterne ai centri
abitati
26. 2525
o Molto lavoro è
ancora da fare, ma i
risultati delle
sperimentazioni sono
molto positivi
o L’integrazione
strutturale dei dati
statistici con quelli
geografici consentirà
una conoscenza
approfondita dei
nostri luoghi
o La fiducia nei
confronti della
statistica ufficiale
risiede anche nella
nostra capacità di
raccontare la varietà
dei territori
o Incremento dei data
set, acquisizione
nuove fonti anche di
tipo open data
o È necessario un
ulteriore sforzo
tecnologico:
Piattaforma per il
web-editing da
rilasciare ai
Comuni
(sperimentazione
con USCI)
Piattaforme per la
diffusione di dati
geografici
(gisportal.istat.it)
Alcune conclusioni e prospettive