Posizione plano-altimetrica dei sottoservizi esistenti al disotto della pavimentazione stradale, mappa georeferenziata dei sottoservizi visualizzabile su supporto cartaceo o in formato digitale.
AUTOSTRADE PER L’ITALIA TESTA IL GEORADAR 3D DI CODEVINTEC ITALIANA CHE RISCUOTE SEMPRE PIÙ INTERESSE. IL SUCCESSO È DOVUTO ALLA VASTA GAMMA DI APPLICAZIONI: RICERCA DI ORDIGNI BELLICI INESPLOSI, MAPPATURA DEI SOTTOSERVIZI, INDAGINI STRUTTURALI, PAVIMENTAZIONI STRADALI, GALLERIE E PONTI.
Strade & Autostrade - Una diagnostica non invasiva in ambito civile e struttu...Codevintec Italiana srl
Articolo pubblicato su Strade&Autostrade - Settembre 2020
Uno dei fattori che ha diffuso l’uso del georadar (GPR, Ground Penetrating Radar) è la sua caratteristica di indagare molteplici materiali, terreni o strutture. La tecnica georadar si basa sulla trasmissione delle onde elettromagnetiche in un mezzo e sulla
ricezione degli echi di ritorno. Ad ogni cambio di materiale o - meglio - ad ogni differenza di costante dielettrica del materiale attraversato, il segnale rimbalza verso l’antenna georadar: maggiore è la differenza dielettrica tra un materiale e l’altro, più forte sarà l’ampiezza del segnale ricevuto di ritorno e più chiara la sua individuazione. Le variazioni di costante dielettrica si trovano anche all’interno di uno stesso materiale, perché dipendono anche dalla densità e dall’umidità dei materiali stessi. Proprio per questo motivo, il georadar è una tecnica usata in un ampio spettro di applicazioni:
• mappatura dei sottoservizi;
• indagini strutturali;
• rilievi su pavimentazioni stradali, gallerie e ponti;
• porti e aeroporti;
• archeologia;
• ricerche stratigrafiche e geologiche;
• individuazione di cavità e oggetti sepolti;
• rilievi ambientali;
• indagini forensi;
• ricerca di ordigni bellici.
Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GISFernando Nardi
Corso sull'utilizzo di software GIS per la redazione dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) per Autorità di bacino del fiume Tevere.
Titolo lezione: Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GIS
Strade & Autostrade - COME STANNO LE GALLERIE? IL RILIEVO TRIDIMENSIONALE: L’...Codevintec Italiana srl
https://www.stradeeautostrade.it/
L’ispezione delle gallerie è di grande attualità.
Si studiano le pareti e le stratificazioni della struttura: ci sono distacchi, vuoti, ammaloramenti pericolosi? Qual è lo stato delle armature e delle centine? Il miglior strumento che risponde a queste domande è il georadar e il migliore in questa applicazione lavora in 3D.
Applicazioni di Matlab all'analisi di immagini telerilevateMarco Palazzo
Applicazioni di Matlab all'analisi di immagini telerilevate
Marco Palazzo & Lorenzo Vasanelli Presentazione al Convegno "Matematica senza Frontiere" 5-8 Marzo 2003, Lecce
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Articolo pubblicato su Strade&Autostrade - Settembre 2020
Uno dei fattori che ha diffuso l’uso del georadar (GPR, Ground Penetrating Radar) è la sua caratteristica di indagare molteplici materiali, terreni o strutture. La tecnica georadar si basa sulla trasmissione delle onde elettromagnetiche in un mezzo e sulla
ricezione degli echi di ritorno. Ad ogni cambio di materiale o - meglio - ad ogni differenza di costante dielettrica del materiale attraversato, il segnale rimbalza verso l’antenna georadar: maggiore è la differenza dielettrica tra un materiale e l’altro, più forte sarà l’ampiezza del segnale ricevuto di ritorno e più chiara la sua individuazione. Le variazioni di costante dielettrica si trovano anche all’interno di uno stesso materiale, perché dipendono anche dalla densità e dall’umidità dei materiali stessi. Proprio per questo motivo, il georadar è una tecnica usata in un ampio spettro di applicazioni:
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• indagini strutturali;
• rilievi su pavimentazioni stradali, gallerie e ponti;
• porti e aeroporti;
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• ricerche stratigrafiche e geologiche;
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• rilievi ambientali;
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Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GISFernando Nardi
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Applicazioni di Matlab all'analisi di immagini telerilevate
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GWT 2014: Energy Conference - 08 Tecnologie Satellitari a supporto della prog...Planetek Italia Srl
Geospatial World Tour 2014: Energy Conference.
Milano, 27 maggio 2014.
Tecnologie Satellitari a supporto della progettazione.
Andrea Navarra, Planetek Italia
Strade & Autostrade - Dissesto idrogeologico infrastrutture, pericolosità e r...Codevintec Italiana srl
A causa del loro elevato sviluppo lineare, le infrastrutture a rete (strade, autostrade, ferrovie, flow lines, ecc.) intercettano frequentemente aree caratterizzate da fenomeni di dissesto idrogeologico. Non si tratta solo di fenomeni di grandi dimensioni, che in genere sono cartografati e studiati, ma anche dissesti superficiali di piccolo volume, solitamente ignorati dalle cartografie ufficiali, che possono compromettere la sicurezza delle infrastrutture di trasporto.
Un’idea dell’entità del problema è fornita da una recente analisi da noi effettuata esaminando la letteratura scientifica disponibile sul territorio italiano, nell’ambito della quale sono stati catalogati più di 400 eventi di dissesto idrogeologico che hanno danneggiato le linee ferroviarie italiane negli ultimi 60 anni. Si tratta solo degli eventi di maggiore entità, che per varie ragioni hanno stimolato l’interesse del mondo scientifico, ai quali andrebbero aggiunti
tutti gli eventi minori, che in genere vengono riportati solo dai
Media.
Come supportare la transizione energetica con il fotovoltaico ad alta effici...Sardegna Ricerche
Presentazione di Elena Collino e Dario Ronzio dedicata a contributo del fotovoltaico ad alta
efficienza nella transizione energetica con il focus di Dario Ronzio sul machine learning per la stima di DNI
Il GIS nel monitoraggio delle attività di caveGeosolution Srl
Attraverso l'utilizzo di strumentazione laser scanner, integrata, per l’idonea georeferenziazione a strumentazione topografica tradizionale (stazione totale) e GNSS (Global Navigation Satellite System), è possibile acquisire, con altissimo dettaglio, nuvole di punti dalla quale ricostruire il modello tridimensionale del terreno (DTM - Digital Terrain Model), definito in modo tale da poter essere gestito in successive elaborazioni specialistiche CAD (Computer Aided Drafting) e GIS (Geographical Information System).
Slide a supporto dell'intervento di Paolo Papeschi - Componente della Commissione Tecnica Permanente IATT
Indagini Conoscitive - al convegno "Tecnologie di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale" del 12 luglio 2017, organizzato da UNI, IATT e Unindustria
Studio e sviluppo di una soluzione circuitale per la simulazione di un rivela...DanieleMarchese6
Studio e sviluppo di una soluzione circuitale per la simulazione di un rivelatore THz basato su matrice di bolometri micromeccanici. Laurea triennale in ingegneria elettronica e informatica. Daniele Marchese.
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Convegno SPEKTRA da A2A - 28 maggio 2024 | BERTELLA Alessio
Rilievo e georeferenziazione della rete di sottoservizi nell'area del Policlinico di Bari
1. P O L I T E C N I C O D I B A R I
Facoltà di Ingegneria
Corso di Laurea in Ingegneria Civile
Tesi di laurea in GEOMATICA
Rilievo e georeferenziazione della rete di sottoservizi
afferenti l’area del Policlinico di Bari
Relatore:
Prof. Ing. Mauro Caprioli
Correlatore:
Ing. Michele Vitti
Laureando:
Paolo Lavermicocca
Anno Accademico 2012-2013
2. Sottosuolo cittadino = sistema in continua evoluzione
le reti hanno continuo
bisogno di:
• manutenzione
• ammodernamenti
• estensioni
Disservizi causati dalla
rottura di tubazioni in
ambito urbano: se non esiste
una «mappa del sottosuolo»
che riporti tutte le reti
tecnologiche, le diramazioni
e gli allacci alle abitazioni, è
facile incorrere in incidenti
del genere. L’uso combinato
della tecnologia Georadar e
della tecnologia GPS può
prevenire questi
inconvenienti.
Non sempre il sottosuolo è oggetto di uno sviluppo programmatico; la molteplicità dei gestori di
rete presenti sul territorio determina un’evoluzione caotica delle svariate reti tecnologiche,
causando in molti casi elevati costi sociali dovuti ai disagi arrecati ai cittadini ed alle imprese.
L’utilizzo di Internet, inoltre, impone nuove forme di cablaggio nelle città, al fine di rispondere alla
crescente richiesta degli utenti, determinando la necessità di posa di altre reti di sottosuolo.
3. Conoscere in modo dettagliato la posizione plano-altimetrica dei sottoservizi esistenti
al disotto della pavimentazione stradale è, quindi, il punto di partenza per:
1. Pianificare in maniera organica interventi invasivi:
metropolitane, infrastrutture stradali;
2. Organizzare la posa in opera di nuove reti di
servizi e la manutenzione di quelle esistenti,
onde non causare danni, interruzioni di servizi, riprogettazioni e infortuni sul lavoro.
Cosa si vuole ottenere?
Una mappa georeferenziata dei sottoservizi visualizzabile su supporto cartaceo o,
più in dettaglio, in formato digitale.
4. Si riassumono di seguito le fasi operative del metodo:
1. Ubicazione, mediante tecnologia GPS, dei pozzetti di ispezione rispetto al contesto urbano
del Policlinico e referenziazione (su cartografia) degli stessi rispetto ai fabbricati esistenti;
2. Redazione di uno schema funzionale generale d’impianto che consenta di individuare le
dorsali e la rete di distribuzione e/o collettazione afferente l’impianto in esame;
3. Approfondimento delle principali caratteristiche delle dorsali degli impianti esistenti,
mediante ispezione visiva e prospezioni radar (tegnologia GeoRadar), per individuare la
presenza e la profondità di cunicoli e tubazioni;
4. Restituzione delle informazioni acquisite mediante disegno CAD sulla cartografia fornita
dalla committenza;
5. Raccolta e georeferenziazione dei dati di indagine su sistema informativo territoriale
(S.I.T.) tramite piattaforma GIS (Geographic Information System).
5. Come funziona un georadar?
Le componenti essenziali di un georadar sono:
1. un trasmettitore (TX) genera un segnale di tipo impulsivo con una determinata frequenza di
ripetizione (impulsi elettromagnetici) e durata dell’ordine dei nanosecondi.
2. un ricevitore (RX) capta le riflessioni delle o.e.m. generate dalla variazione, con la
profondità, delle caratteristiche fisiche ed elettromagnetiche del mezzo o dalla presenza di
oggetti sepolti o ostacoli di diversa natura.
Lo strumento viene movimentato in superficie lungo
un tracciato predefinito, ottenendo una sezione
elettromagnetica o radargramma, del tipo:
spostamento radar / tempo di ricezione dei segnali
riflessi; conoscendo la velocità v di propagazione
delle o.e.m. nel mezzo da indagare (funzione della
costante dielettrica e della permeabilità magnetica),
si perviene alla profondità delle discontinuità.
2d = v ∙ tr ⟶ d =
v ∙ tr
2
=
c ∙ tr
2 ∙ εr
6. L’oggetto sepolto viene ‘visto’ dal georadar in modo deformatoL’oggetto sepolto viene ‘visto’ dal georadar in modo deformato
Mappa radar
Generazione
iperbole
x
Acquisizione
moto
antenna
Trasmettitore
Monitor
Ricevitore
Antenna
oggetto sepolto
d0 dN
d-N
x-N x0 xN d0
dNd-N
d1d-1
xNx-N x0x-1 x1
tr è il tempo trascorso tra l’emissione e la ricezione del
segnale riflesso, c è la velocità della luce nel vuoto, kε la
costante dielettrica relativa del mezzo rispetto al vuoto e
d è la metà del percorso effettuato dall’ o.e.m.
Il risultato finale è un radargramma del tipo:
spostamento radar/profondità delle superfici riflettenti
Quando il profilo di acquisizione passa sopra un oggetto fortemente riflettente sepolto,
all’antenna ricevente giunge un segnale di ritorno anche quando il dipolo d’antenna
non è esattamente sulla verticale dell’oggetto sepolto. Come risultato, si ottiene sulla
sezione radar una “iperbole di diffrazione” la cui ampiezza dipende dalla velocità di
trascinamento dell’antenna e dalla velocità di propagazione delle onde nel mezzo.
7.
8. La ricostruzione tomografica 3D del terreno indagato è
stata ottenuta mediante l'acquisizione di dati georadar lungo
profili regolarmente spaziati, e usando specifici software di
post-processing.
L’indagine tomografica consente di ricostruire graficamente
l’andamento delle caratteristiche elettromagnetiche del
mezzo indagato, anche se non direttamente accessibile.
Il risultato è di forte impatto visivo:
si distinguono chiaramente le canalizzazioni
presenti nel sottosuolo alle diverse profondità e
lungo tutto il profilo verticale indagato.
10. Cosa fa un ricevitore GPS ?
localizza 4 o più satelliti;
decodifica i segnali emessi da ciascuno;
calcola le distanze dagli stessi;
usa i dati acquisiti per stimare la propria posizione e l’ora del sistema.
Come può avvenire il posizionamento con il sistema GPS ?
In due modi: mediante la tecnica del point positioning e quella del differential positioning.
Il Point Positioning
Posizionamento assoluto di un singolo punto
nel sistema di riferimento assegnato;
l’incertezza è dell’ordine delle decine di
metri, sufficiente per la navigazione o per
tracciamenti speditivi.
Il Differential Positioning
Posizionamento relativo di un punto rispetto
ad un altro considerato noto; l’incertezza è
dell’ordine di qualche milionesimo della distanza
tra i due punti, che può variare da pochi metri ad
alcune decine di chilometri.
11. Un ricevitore posto sul punto di coordinate
note e l’altro sul punto incognito; si determinano
le 3 componenti spaziali del vettore posizione tra
i due punti (baseline) rispetto ad una terna
cartesiana assegnata:
ΔX = X2 − X1
ΔY = Y2 − Y1
ΔZ = Y2 − Y1
Sono necessarie almeno 4 osservazioni di
distanze tra il ricevitore ed altrettanti satelliti
per conoscere le coordinate del punto incognito.
Ipotesi: Δ𝑡1 = Δ𝑡2 = Δ𝑡3 = Δ𝑡4 = Δ𝑡 = 𝑡 𝑟𝑖𝑐 − 𝑡 𝑠𝑎𝑡
orbite note (anche se di previsione)
si trascura l’incertezza nella misura satellite-ricevitore
12. Esecuzione misure - Modo cinematico in tempo reale RTKS (Real Time Kinematic Survey)
Si utilizzano ricevitori a doppia frequenza (L1 e L2) dotati della tecnica OTF (On The Fly) per la
risoluzione veloce dell’ambiguità intera, anche durante il movimento del ricevitore, e collegati fra
loro via radio, modem o GSM.
Il ricevitore fisso può essere sostituito da una
o più stazioni permanenti GNSS di posizione nota,
appartenenti alla rete GNSS della Regione Puglia
(tracciamento satelliti GPS, GLONASS, Galileo).
Il ricevitore fisso (BASE), collocato su un punto di
posizione nota, comunica la sua posizione ed i dati
satellitari al ricevitore mobile (ROVER), il quale
calcola in tempo reale la sua posizione rispetto al
ricevitore fisso. La stazione GNSS più vicina al
Policlinico di Bari è Valenzano (Tecnopolis, Bari).
13. Dai dati GPS alla mappatura georeferenziata dei sottoservizi
Risultato di una campagna di misura GPS: differenze di coordinate cartesiane tra i punti della rete da
rilevare (ΔX, ΔY, ΔZ), nel sistema di riferimento WGS84 - U.T.M.
Note le coordinate di un punto, detto punto traslocante, tramite
stazione permanente GNSS oppure tramite ricevitore fisso su un
vertice IGM, si determinano le coordinate di tutti gli altri punti della
rete nello stesso sistema di riferimento WGS84 - U.T.M.
Passaggio da coordinate cartesiane geocentriche (X, Y, Z)
riferite al centro dell'ellissoide WGS84, a coordinate
cartesiane ellissocentriche riferite al centro dell’ellissoide
locale prescelto opportunamente orientato (Hayford 1924),
a geografiche (φ e λ) e altezze ellissoidiche (h) rispetto
all’ellissoide locale tramite le equazioni parametriche
dell’ellissoide.