Riforma Costituzionale 4 Dicembre - #bastaunsìcorboss
Presentazione della riforma costituzionale del 4 dicembre, con spiegazioni nel dettaglio e nel merito. Nella parte finale una serie di risposte alle domande/critiche più comuni sulla riforma.
Ringrazio i professori Vassallo e Ceccanti per il materiale fornito dal quale ho preso spunto.
Riforma Costituzionale 4 Dicembre - #bastaunsìcorboss
Presentazione della riforma costituzionale del 4 dicembre, con spiegazioni nel dettaglio e nel merito. Nella parte finale una serie di risposte alle domande/critiche più comuni sulla riforma.
Ringrazio i professori Vassallo e Ceccanti per il materiale fornito dal quale ho preso spunto.
La Corte dei Conti è un organo di rilievo costituzionale indipendente al quale la Costituzione affida importanti funzioni di controllo e giurisdizionali. Fu istituita nel 1862
IL REFERENDUM COSTITUZIONALE SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARItelosaes
Il 20 e il 21 settembre 2020 si è svolto il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari. Ha vinto il sì, ma il nuovo Parlamento con 600 parlamentari vedrà la luce soltanto nella prossima legislatura. Ma quali sono le origini e l'iter di questo referendum? da cosa nasce? quali sono i partiti per il sì e i partiti per il no? e le loro ragioni? cosa succede ora, dopo la vittoria dei sì?
Il Presidente della Repubblica nella Costituzione italiana: elezione, attribuzioni, irresponsabilità. Con cenni al progetto di riforma costituzionale sul superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la revisione del Titolo V, Parte II, della Costituzione.
In vista del referendum sulla riforma costituzionale, martedì 25 ottobre l’Università Vita-Salute San Raffaele ha organizzato l’incontro dal titolo: “La riforma costituzionale: una questione civile e culturale”.
L’evento, sollecitato dagli studenti dell’Università, ha visto come relatori Marilisa D’Amico, avvocato e docente di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano; Gustavo Zagrebelsky, docente di Elementi di diritto presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo, già presidente della Corte costituzionale; Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della persona presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo; Michele Nicoletti, docente di Filosofia politica presso l’Università di Trento e deputato PD alla Camera.
Un’ importante occasione pConvegno 25 ottobreer comprendere le ragioni e i contenuti della riforma e delle critiche che le sono state rivolte.
La Corte dei Conti è un organo di rilievo costituzionale indipendente al quale la Costituzione affida importanti funzioni di controllo e giurisdizionali. Fu istituita nel 1862
IL REFERENDUM COSTITUZIONALE SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARItelosaes
Il 20 e il 21 settembre 2020 si è svolto il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari. Ha vinto il sì, ma il nuovo Parlamento con 600 parlamentari vedrà la luce soltanto nella prossima legislatura. Ma quali sono le origini e l'iter di questo referendum? da cosa nasce? quali sono i partiti per il sì e i partiti per il no? e le loro ragioni? cosa succede ora, dopo la vittoria dei sì?
Il Presidente della Repubblica nella Costituzione italiana: elezione, attribuzioni, irresponsabilità. Con cenni al progetto di riforma costituzionale sul superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la revisione del Titolo V, Parte II, della Costituzione.
In vista del referendum sulla riforma costituzionale, martedì 25 ottobre l’Università Vita-Salute San Raffaele ha organizzato l’incontro dal titolo: “La riforma costituzionale: una questione civile e culturale”.
L’evento, sollecitato dagli studenti dell’Università, ha visto come relatori Marilisa D’Amico, avvocato e docente di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano; Gustavo Zagrebelsky, docente di Elementi di diritto presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo, già presidente della Corte costituzionale; Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della persona presso la Facoltà di Filosofia dell’Ateneo; Michele Nicoletti, docente di Filosofia politica presso l’Università di Trento e deputato PD alla Camera.
Un’ importante occasione pConvegno 25 ottobreer comprendere le ragioni e i contenuti della riforma e delle critiche che le sono state rivolte.
Le schede con cui Diego Zardini, deputato del Partito Democratico, ha voluto illustrare gli aspetti principali della Riforma Costituzionale che siamo chiamati ad approvare con il Referendum del 4 Dicembre.
La riforma costituzionale che sarà sottoposta a referendum confermativa a ottobre 2016 ridefinisce il rapporto tra Stato e Regioni rendendo più chiaro chi fa cosa, prevedendo più autonomia per chi ha i conti in ordine ma anche una clausola di supremazia dello Stato per tutelare l'interesse nazionale.
Si mette, inoltre, un freno alle retribuzioni di assessori e consiglieri regionali che non potranno più superare quelle dei Sindaci delle grandi città capoluogo.
Presentazione realizzata da Rollandi Maicol, Gori Camilla, Negrari Tommaso, Forte Davide, Conenna Roberto della classe 2 ST B dell'Istituto di Istruzione Superiore Capellini-Sauro di La Spezia
Il 27 luglio 2022 l’Assemblea del Senato ha approvato, con 210 voti favorevoli, 11 contrari e 2 astensioni, la riforma del proprio Regolamento. I Senatori della XIX legislatura saranno 200, invece di 315, mentre il numero dei Deputati passa da 630 a 400.
Riforma del Senato e del titolo v Costituzione - slide
1. SUPERAMENTO DEL
BICAMERALISMO
PARITARIO
RIDUZIONE DEL
NUMERO DEI
PARLAMENTARI
SOPPRESSIONE
DEL CNEL
REVISIONE
DEL TITOLO V
PROGETTO DI REVISIONE COSTITUZIONALE
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RIDUZIONE DEI COSTI
DI FUNZIONAMENTO
DELLE ISTITUZIONI
2. SUPERAMENTO DEL
BICAMERALISMO PARITARIO
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Il nuovo sistema bicamerale è differenziato
Solo la Camera dei Deputati dà la fiducia al Governo
La Camera esercita le funzioni di:
indirizzo politico
attività legislativa ordinaria
controllo dell’operato del Governo
4. SUPERAMENTO DEL
BICAMERALISMO PARITARIO
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Funzione legislativa del Senato delle Autonomie
Razionalizzazione del procedimento legislativo
salvo i casi di leggi di revisione costituzionale e di leggi costituzionali (che rimangono
di competenza di entrambe le Camere), tutte le leggi sono approvate esclusivamente
dalla Camera dei deputati.
Al Senato delle Autonomie è tuttavia riconosciuta la facoltà di pronunciarsi e proporre
modifiche su ciascun disegno di legge
5. SUPERAMENTO DEL
BICAMERALISMO PARITARIO
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Funzione legislativa del Senato delle Autonomie
In alcuni ambiti di interesse delle Autonomie territoriali, le proposte di modifica
espresse dal Senato possono essere superate solo con il quorum rafforzato
della maggioranza assoluta dei componenti della Camera dei deputati
6. SUPERAMENTO DEL
BICAMERALISMO PARITARIO
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Funzione legislativa del Senato delle Autonomie
Tra questi ambiti:
ordinamento, organi di governo, legislazione elettorale e funzioni fondamentali dei Comuni
e delle città metropolitane
norme generali sul governo del territorio e l’urbanistica
il sistema nazionale ed il coordinamento della Protezione civile
le modalità di partecipazione di Regioni e Province autonome alle decisioni in materia
comunitaria ed internazionale
7. SUPERAMENTO DEL
BICAMERALISMO PARITARIO
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Funzione legislativa del Senato delle Autonomie
il coordinamento Stato-Regioni in materia di immigrazione, ordine pubblico e tutela
dei beni culturali e paesaggistici;
la disciplina della finanza regionale e locale
il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e incompatibilità dei membri
degli organi regionali
8. SUPERAMENTO DEL
BICAMERALISMO PARITARIO
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Funzione legislativa del Senato delle Autonomie
può esprimere un parere su ogni progetto di atto normativo
o documento all’esame della Camera dei deputati ed ha altresì la facoltà,
con deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei suoi componenti,
di richiedere alla Camera dei deputati di procedere all’esame di un disegno di legge
9. SUPERAMENTO DEL
BICAMERALISMO PARITARIO
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Viene rafforzato il ruolo del Governo in Parlamento, prevedendo l’introduzione
dell’istituto del voto a data certa, in base al quale il Governo può chiedere alla
Camera dei deputati di deliberare che un disegno di legge sia iscritto con priorità
all’ordine del giorno e sottoposto alla votazione finale entro sessanta giorni dalla richiesta
Nuovi limiti alla decretazione d’urgenza
10. SUPERAMENTO DEL
BICAMERALISMO PARITARIO
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Funzioni non legislative del Senato delle Autonomie
(come avviene oggi)
L’elezione e il giuramento del Presidente della Repubblica
La messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica
L’elezione di un terzo dei componenti il Consiglio superiore della magistratura
Due dei cinque giudici costituzionali di nomina parlamentare vengono eletti
dal Senato delle Autonomie
11. RIDUZIONE DEL NUMERO
DEI PARLAMENTARI
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Del Senato fanno parte:
• I Presidenti delle Giunte regionali e delle Province di Trento e Bolzano
• I Sindaci dei Comuni capoluogo di Regione e di Provincia autonoma
• Due membri eletti tra i componenti del Consiglio regionale (con voto limitato)
• Due sindaci eletti dai sindaci della Regione (con voto limitato)
• Ventuno cittadini nominati dal Presidente della Repubblica, per la durata di sette anni,
che abbiano onorato l’Italia per meriti in campo sociale, artistico, letterario o scientifico
12. RIDUZIONE DEL NUMERO
DEI PARLAMENTARI
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La durata del mandato dei componenti del Senato delle Autonomie
coincide con la durata degli organi delle Istituzioni nelle quali sono stati eletti
• I membri del Senato delle Autonomie, così come i deputati,
hanno potere di iniziativa legislativa
13. RIDUZIONE DEI COSTI DI
FUNZIONAMENTO DELLE ISTITUZIONI
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Ai fini del contenimento dei costi della politica:
i membri del Senato delle Autonomie non ricevono alcuna indennità;
gli emolumenti spettanti al Presidente della Giunta regionale e
ai membri degli organi regionali non possono superare l’importo di quelli
spettanti ai Sindaci dei comuni capoluogo della Regione;
non possono essere corrisposti rimborsi o analoghi trasferimenti monetari in favore
dei gruppi politici rappresentati nei Consigli regionali
14. SOPPRESSIONE DEL CNEL
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Il progetto di revisione costituzionale prevede l’abolizione del
Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, organo che non appare oggi
più rispondente alle esigenze di raccordo con le categorie economiche e sociali
che in origine ne avevano giustificato l’istituzione.
15. LA RIFORMA DEL TITOLO V
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La revisione del Titolo V è volta a definire un sistema di governo multilivello
più ordinato, in grado di bilanciare interessi nazionali, regionali e locali
ed assicurare politiche di programmazione territoriale coordinate.
Ferma restando l’abolizione delle province, che viene confermata,
il progetto di revisione costituzionale prevede il superamento
dell’attuale frammentazione del riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni
16. LA RIFORMA DEL TITOLO V
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Viene superata la rigida ripartizione legislativa per materie in favore di una più moderna
e flessibile ripartizione anche per funzioni che prevede:
L’eliminazione delle competenze legislative “concorrenti” e la conseguente ridefinizione
delle competenze “esclusive” dello Stato e di quelle “residuali” delle Regioni;
L’introduzione di una “clausola di supremazia” della legge statale sulle leggi regionali
L’introduzione della possibilità per lo Stato di delegare, anche temporaneamente,
alle Regioni la funzione legislativa nelle materie di propria competenza esclusiva
17. LA RIFORMA DEL TITOLO V
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Sono materie di esclusiva competenza statale, tra le altre:
coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario
le norme generali sul procedimento amministrativo e sulla disciplina giuridica del lavoro
alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
l’ordinamento scolastico, l’istruzione universitaria e la programmazione strategica della ricerca
l’ordinamento di Comuni, Città metropolitane ed enti di area vasta
il commercio con l’estero, ambiente, ecosistema, beni culturali e paesaggistici
norme generali per la tutela e sicurezza del lavoro