Reputazione Aziendale – Caso aziendale “Sviluppare la reputazione per il cambiamento organizzativo: il caso Azienda Ospedaliera Martino” di Valeria Arena
Ogni anno il percorso formativo dell’Executive Master in Relazioni Pubbliche d’Impresa della Scuola di Comunicazione IULM prevede la stesura da parte dei partecipanti di un project work.
Tratto dal volume “Progetti di comunicazione per la Reputazione Aziendale”, che raccoglie tutti i i project work dell’edizione 2013 del Master, presentiamo il caso dell’Azienda Ospedaliera Martino descritto da un’ex masterina Valeria Arena.
Il web 2.0 sta cambiando i processi di acquisto anche in ambito B2B: le ultime ricerche mostrano come la quasi totalità dei buyer aziendali utilizzi la ricerca su internet prima di iniziare il processo di acquisto e la gran parte di essi dichiari che il passaparola è la fonte informativa più importante. Le informazioni che si trovano in Rete sulle aziende e su che cosa i clienti dicono di loro su blog, forum e social network forniscono quindi l’immagine più fedele di come un brand è percepito sul mercato. E se le aziende hanno sempre ascoltato i propri clienti tramite questionari, ricerche di mercato e customer service, con il web 2.0 l’ascolto è divenuto monitoraggio delle conversazioni che avvengono in maniera continuativa sul web. Il seminario mostrerà che ascoltare il web non significa soltanto avere una tecnologia che consente di estrarre dati di interesse, ma, e soprattutto, avere una strategia che possa tradurre questi dati in azioni e conseguentemente in valore.
In questo seminario si acquisiscono conoscenze specifiche su come:
• Misurare la web reputation aziendale
• Avere informazioni più approfondite sui propri clienti e sui loro comportamenti di acquisto
• Migliorare l’efficacia delle proprie attività di marketing
• Migliorare la soddisfazione dei propri clienti
• Proteggere la reputazione del proprio brand
Social Listening e Brand Reputation: 9 strumenti per cercare le nostre tracce...Giovanni Dalla Bona
9 strumenti utili per monitorare il nostro brand sul web. L'analisi quantitativa e qualitativa dei dati ci permette di sapere quanto il nostro marchio è conosciuto e quale sia la sua reputazion.
Il web 2.0 sta cambiando i processi di acquisto anche in ambito B2B: le ultime ricerche mostrano come la quasi totalità dei buyer aziendali utilizzi la ricerca su internet prima di iniziare il processo di acquisto e la gran parte di essi dichiari che il passaparola è la fonte informativa più importante. Le informazioni che si trovano in Rete sulle aziende e su che cosa i clienti dicono di loro su blog, forum e social network forniscono quindi l’immagine più fedele di come un brand è percepito sul mercato. E se le aziende hanno sempre ascoltato i propri clienti tramite questionari, ricerche di mercato e customer service, con il web 2.0 l’ascolto è divenuto monitoraggio delle conversazioni che avvengono in maniera continuativa sul web. Il seminario mostrerà che ascoltare il web non significa soltanto avere una tecnologia che consente di estrarre dati di interesse, ma, e soprattutto, avere una strategia che possa tradurre questi dati in azioni e conseguentemente in valore.
In questo seminario si acquisiscono conoscenze specifiche su come:
• Misurare la web reputation aziendale
• Avere informazioni più approfondite sui propri clienti e sui loro comportamenti di acquisto
• Migliorare l’efficacia delle proprie attività di marketing
• Migliorare la soddisfazione dei propri clienti
• Proteggere la reputazione del proprio brand
Social Listening e Brand Reputation: 9 strumenti per cercare le nostre tracce...Giovanni Dalla Bona
9 strumenti utili per monitorare il nostro brand sul web. L'analisi quantitativa e qualitativa dei dati ci permette di sapere quanto il nostro marchio è conosciuto e quale sia la sua reputazion.
La mappatura delle competenze contro il rischio di riciclaggioEttore Fareri
L'intermediario finanziario compie il proprio dovere in materia di lotta al riciclaggio quando assicura una collaborazione attiva per sé stesso e le proprie persone. Non deve limitarsi ad adottare regole, processi organizzativi e procedure ma deve assicurarsi che le regole siano accompagnate a tutti i livelli dalla consapevolezza delle loro necessità.Per questo motivo L&P srl ha coniugato le proprie competenze HR con Sinergica S.p.A. e i Membri del Comitato Scientifico sull'Antiriciclaggio dell'Università La Sapienza di Roma in modo da sviluppare un sistema diagnostico che consente di comprendere le divergenze tra le aspettative dell'Organizzazione e i reali comportamenti di coloro che ne fanno parte.
ASL4Liguria TLS Tigullio luogo di salute - tele-riconciliazione in Asl 4 LiguriaAleBrioschi
Il progetto è caratterizzato dall’ampliamento di una infrastruttura tecnologica avanzata, un ecosistema sociosanitario digitale, basato su tecnologie innovative per potenziare l’interconnessione della rete con le strutture intermedie e l’assistenza domiciliare, determinando una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei LEA.
In questa nuvola digitale, si inserisce la tele-riconciliazione farmacologica, sviluppata non come servizio di verifica e monitoraggio terapeutico, ma come strumento "visual" che permetta la presa in carico proattiva, monitorando aderenza alle terapie e allineamento alla riconciliazione farmacologica effettuata in fase di dimissione, verifica della effettiva fruizione di prestazioni di monitoraggio per i pazienti cronici, ecc.
Il primo “target pilota” individuato è costituito dai pazienti over 65 post-acuti, politrattati (con utilizzo di 5-6 diversi farmaci) che in fase di dimissione hanno avuto una riconciliazione farmacologica delle terapie.
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L'intermediario finanziario compie il proprio dovere in materia di lotta al riciclaggio quando assicura una collaborazione attiva per sé stesso e le proprie persone. Non deve limitarsi ad adottare regole, processi organizzativi e procedure ma deve assicurarsi che le regole siano accompagnate a tutti i livelli dalla consapevolezza delle loro necessità.Per questo motivo L&P srl ha coniugato le proprie competenze HR con Sinergica S.p.A. e i Membri del Comitato Scientifico sull'Antiriciclaggio dell'Università La Sapienza di Roma in modo da sviluppare un sistema diagnostico che consente di comprendere le divergenze tra le aspettative dell'Organizzazione e i reali comportamenti di coloro che ne fanno parte.
ASL4Liguria TLS Tigullio luogo di salute - tele-riconciliazione in Asl 4 LiguriaAleBrioschi
Il progetto è caratterizzato dall’ampliamento di una infrastruttura tecnologica avanzata, un ecosistema sociosanitario digitale, basato su tecnologie innovative per potenziare l’interconnessione della rete con le strutture intermedie e l’assistenza domiciliare, determinando una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei LEA.
In questa nuvola digitale, si inserisce la tele-riconciliazione farmacologica, sviluppata non come servizio di verifica e monitoraggio terapeutico, ma come strumento "visual" che permetta la presa in carico proattiva, monitorando aderenza alle terapie e allineamento alla riconciliazione farmacologica effettuata in fase di dimissione, verifica della effettiva fruizione di prestazioni di monitoraggio per i pazienti cronici, ecc.
Il primo “target pilota” individuato è costituito dai pazienti over 65 post-acuti, politrattati (con utilizzo di 5-6 diversi farmaci) che in fase di dimissione hanno avuto una riconciliazione farmacologica delle terapie.
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Reputazione Aziendale – Caso aziendale “Sviluppare la reputazione per il cambiamento organizzativo: il caso Azienda Ospedaliera Martino” di Valeria Arena
1. e x e c u t i v e
MARPI
REPUTAZIONE AZIENDALE
Caso aziendale: “Azienda Ospedaliera Martino”
di Valeria Arena
2. L’AZIENDA
•
•
L’Azienda Ospedaliera G.
Martino è una realtà
ospedaliera
universitaria, che vede
ogni giorno convivere
attività didattiche e di
ricerca con funzioni
assistenziali.
Fattore, quest’ultimo, che
suscita nella popolazione
un’elevata aspettativa.
2
3. IL CASO
•
•
•
Il 26 agosto del 2010 un grave episodio ha visto
coinvolta l’UOC di Ginecologia e Ostetricia dell’AOU G.
Martino.
La “lite in sala parto”. È con questa espressione che la
stampa ha sintetizzato quanto accaduto.
Ruoli e competenze non rispettate, inadeguata
organizzazione interna,mancanza di comunicazione.
Sono solo alcuni dei difetti emersi dopo una più precisa
ricostruzione dei fatti.
3
4. L’OBIETTIVO DEL PROGETTO
•
•
Definire più da vicino le azioni che la Direzione
Aziendale sta portando avanti per innescare un
cambiamento sul piano comportamentale,
aspetto fondante della reputation.
Il progetto intrapreso è volto proprio a dimostrare la
profonda differenza esistente tra immagine e
reputazione.
4
5. LA REPUTAZIONE1
•
•
Si forma solo con il passare del tempo e la si può
perdere, ma non la si può migliorare rapidamente
Si fonda sui comportamenti e sulle azioni compiute
dall’organizzazione e quindi sulla storia reale.
1Invernizzi E., Romenti S., Relazioni pubbliche e corporate communication. La gestione dei servizi specializzati, McGraw-Hill, Milano 2012
5
7. I PROCESSI PER ALIMENTARE I CAMBIAMENTI
ORGANIZZATIVI.
•
Le azioni intraprese:
•
•
•
•
•
•
La sospensione di tutti i soggetti coinvolti nel caso di
malasanità (compreso il primario) e la nomina di un nuovo
direttore.
L’adozione di nuove modalità operative.
La costituzione di un gruppo di lavoro, che ha avuto il
compito di analizzare procedure, protocolli e linee guida per
revisionarle e per redigerne di nuove.
L’adozione di azioni per creare un maggiore clima
collaborativo all’interno della struttura.
La programmazione di incontri periodici per condividere
attività, obiettivi e progetti.
La comprensione del ruolo e delle competenze dei singoli
professionisti.
7
8. I PROCESSI PER ALIMENTARE I CAMBIAMENTI
ORGANIZZATIVI.
•
L’audit clinico:
•
L’ascolto di esigenze fino a quel momento non espresse e la
volontà di partecipazione da soddisfare.
•
•
•
•
L’audit interno: finalizzati alla revisione delle attività svolte dagli
operatori interni per esaminare e valutare appropriatezza, efficacia e
sicurezza delle prestazioni erogate.
L’audit clinico: direttamente governato da professionisti sanitari e
focalizzato su tematiche relative all’area clinica di riferimento.
L’audit clinico valuta gli scostamenti della pratica clinica rispetto a
standard universalmente riconosciuti.
Si tratta di un processo finalizzato a migliorare le cure offerte al
paziente.
8
9. I PROCESSI PER ALIMENTARE I CAMBIAMENTI
ORGANIZZATIVI.
•
Le procedure:
•
La presenza di procedure cliniche assistenziali
codificate, ma nei fatti poco applicate.
• Sono state così riformulate procedure specifiche per
l'accettazione e il ricovero, per l'induzione del travaglio
di parto, di consenso per il parto cesareo e di consenso
per l'isterectomia.
• L'elemento che di certo costituisce una novità rispetto al
passato è legato al termine "condivisione”. La logica
del confronto trova una reale applicazione nella prassi
quotidiana.
• La qualità diventa il parametro misurabile per la
costruzione della reputazione.
9
10. I PROCESSI PER ALIMENTARE I CAMBIAMENTI
ORGANIZZATIVI.
•
Il riassetto dell’organigramma interno e la creazione
di ambulatori dedicati:
•
La razionalizzazione delle risorse attraverso una rete
di punti nascita dove vi sia un numero di parti tale da
garantire il giusto standard di sicurezza.
• L’ottimizzazione del rapporto numerico tra
personale e numeri di posti letto.
• L’istituzione di nuove attività ambulatoriali, fino a quel
momento mancanti.
10
11. CONCLUSIONI
•
•
L'obiettivo principale è quello di sviluppare la
reputazione aziendale e cioè modificare
comportamenti consolidati nel tempo.
E’ importante agire su due fronti:
•
I medici, infermieri, operatori sanitari, personale
amministrativo, che manifestano attraverso le proprie
azioni comportamenti funzionali e realmente efficaci ai
fini della sicurezza e della salute.
• Il "paziente" che è il principale attore che può davvero
incidere sul piano della reputazione. Un paziente che
sempre più spesso dice la sua e che in molti casi
“scrive” per esprimere i propri diritti.
“Patientempowerment”.
11
12. e x e c u t i v e
MARPI
Il caso è stato tratto dal libro:
“Progetti di comunicazione per la Reputazione Aziendale”
Emanuele Invernizzi e Stefania Romenti
Franco Angeli
Edizione 2013
12