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Azienda Sanitaria Firenze 
Dott. Pierluigi Tosi 
Direttore Sanitario ASF 
Firenze, 8 giugno 2011 
Ospedale per Intensità di cure 
Società Italiana di Nefrologia 
«Innovazione e Ricerca in Nefrologia» 
Roma 30 giugno 2011
OBIETTIVO : la reingegnerizzazione 
In Toscana la legge n. 22 (8/3/2000) e la 
successiva n. 40 (24/2/2005) prevedono 
la strutturazione delle attività ospedaliere 
in aree differenziate secondo le modalità 
assistenziali, l’intensità delle cure, la 
durata della degenza e il regime di 
ricovero, superando gradualmente 
l’articolazione per reparti differenziati 
secondo la disciplina specialistica. 
2Azienda Sanitaria Firenze 2
L’innovazione come strumento di crescita, 
Innovazione come strumento di sopravvivenza 
di un sistema sanitario 
pubblico ed universalistico 
di sviluppo, di competitività. 
Azienda Sanitaria Firenze 3
Indice 
11 SSTTRRAATTEEGGIIAA 
22 MMOODDEELLLLOO 
33 PPEERRCCOORRSSOO ddeellll’’ AASSFF 
44 SSUUPPPPOORRTTOO 
Azienda Sanitaria Firenze 4
Strategia Lean 
Governance 
Pianificazione e 
Controllo (dss) 
Lean 
Management 
Risorse Umane 
•Competenze 
•Revisione obiettivi 
•Modello di Sviluppo 
Risorse 
Controllo 
• Controlli interni - Audit 
• Progetti 231 e 262 
• Certificazione di 
Bilancio 
• Audit Esterno 
Risk Management 
and Quality 
Investimenti 
Sanitario 
• Organizzazione Lean 
dell’Assistenza OLA 
• Dipartimenti 
Processi Lean 
Amministrativo 
• Organizzazione Lean 
dell’amministrazione 
• BPR 
DSS 
HTA 
Strumenti 
Cartella Clinica 
Integrata e 
Sistemi Sanitari 
Tecnologie 
• Radiologia 
• Laboratori 
• Chirurgia 
…… 
Azienda Sanitaria Firenze 5
La lean organization 
 Presuppone un nuovo modo di lavorare, con un radicale 
cambiamento di ruoli, professionalità e responsabilità; le azioni da 
intraprendere vanno dal ridisegno dei processi di formazione, al fine di 
favorire la crescita professionale e le capacità di lavorare in team, alla 
applicazione dei nuovi modelli organizzativi coerenti con il cambiamento 
dei ruoli e delle responsabilità. 
 Valorizza la persona (come motore essenziale dell’attività e della 
organizzazione), a qualsiasi livello operi, la sua intelligenza e la sua 
capacità di collaborare per il raggiungimento del successo competitivo 
dell’Azienda. 
 L’obiettivo dell’Azienda è fare in modo che i propri dipendenti 
abbiano una visione globale dei problemi, per ottenere un loro reale 
coinvolgimento ed un maggiore contributo al cambiamento ed al 
miglioramento continuo. 
Azienda Sanitaria Firenze 6 6
La lean organization e l’Azienda Sanitaria di Firenze 
 L’implementazione di questo modello prevede alcune 
implicazioni di carattere organizzativo assolutamente 
determinanti: 
 l’indipendenza, in termini di gestione e di risorse (sale operatorie e 
reparti di degenza,etc), di una linea rispetto all’altra; 
 la necessità di innescare una dinamica pull all’interno dei processi 
delle due linee, al fine di evitare le attese che non diano valore 
aggiunto all’assistito (posto letto, diagnostica, dimissioni, …); 
 la crescita professionale del personale dedicato all’assistenza, 
attraverso un arricchimento multidisciplinare, che consenta di 
superare il modello assistenziale per compiti. 
Azienda Sanitaria Firenze 7 7
Agisce nei 
presidi 
ospedalieri 
È trasversale 
a più 
Dipartimenti 
350 
300 
250 
200 
150 
100 
50 
0 
È progettata 
sul percorso 
LinLeian edai adtit iavtittiàvità 
Visione del 
processo 
end-to-end 
Ricompone i 
fattori 
produttivi 
necessari 
del paziente 
Attenzione 
costante fino alla 
soluzione 
Lean Organization 
Azienda Sanitaria Firenze 8 
giu-06 
lug-06 
ago-06 
set-06 
ott-06 
nov-06 
dic-06 
gen-07 
feb-07 
mar-07 
apr-07 
mag-07 
giu-07 
lug-07 
ago-07 
set-07 
ott-07 
nov-07 
dic-07 
gen-08 
feb-08 
mar-08 
apr-08 
mag-08 
giu-08 
lug-08 
Visione del 
processo 
end-to-end 
Agisce nei 
presidi 
ospedalieri 
È trasversale 
a più 
Dipartimenti 
Ricompone i 
fattori 
produttivi 
necessari 
È progettata 
sul percorso 
del paziente 
Si avvale di 
settings 
assistenziali 
diversi 
Si avvale di 
settings 
assistenziali 
diversi 
Emergenza Chirurgico Medico Materno 
Infantile 
Terapie 
Intensive 
OncologicoDiagnostica 
Immagini 
Laboratori 
Dipartimenti ospedalieri 
Manager di linea (shusa) 
LinLienae da edlelal lCa hCihruirrugriag ipa rporgorgarmammmataata 
LinLienae ad edlelall aC hCihruirrugriagi ain i nu rugregneznaza 
LinLienae da edlleal lHa iHghig hC aCraer em medeidcaica 
LinLienae aO uOtuptaptaietinetnsts 
PePrecrocrosros oN aNsacsitcaita 
LinLienae aLo Lwow C aCraere 
modello di linea 
modello di cellula 
linee in ospedale 
coinvolgimento 
550 + 100 
re-disegno flussi 
abolizione reparti 
Equipe 
multidisciplinar 
e 
Ogni cosa al 
suo posto 
Ciascun 
paziente è 
l’unico paziente 
modello architettonico 
best practices
Indice 
11 SSTTRRAATTEEGGIIAA 
22 MMOODDEELLLLOO 
33 PPEERRCCOORRSSOO ddeellll’’AASSFF 
44 SSUUPPPPOORRTTOO 
Azienda Sanitaria Firenze 9
ORGANIZZAZIONE SANITARIA 
5 dirigenti 
Infermieristici * 
1 ostetrica 
Direzione 
Infermieristica 
S.C. 
4 dirigenti 
tecnici 
Direzione 
Tecnicosanitari 
a 
S.C. 
Dipartimenti 
Autonomia professionale 
alta integrazione funzionale 
Direzione Sanitaria 
Direzione sanitaria dei Presidi Ospedalieri 
Gestione,coordinamento, verifica 
Azienda Sanitaria Firenze 10
Il modello dipartimentale 
2 
Organizzazione dei Dipartimenti 
I Dipartimenti sono formati da tutte le strutture semplici o complesse che 
afferiscono all’area di competenza 
IL MODELLO 
Organigramma 
DIPARTIMENTALE 
Direttore del Dipartimento 
Referente Infermieristico del Dipartimento (ruolo professional assegnazione 
funzionale) 
Comitato Direttivo del Dipartimento 
Referente Amm.vo dei Dipartimento (assegnazione funzionale) 
Segretaria dei Dipartimento (assegnazione funzionale) 
Azienda Sanitaria Firenze 11
Il modello dipartimentale 2 
Funzioni 
 Assicurazione e coordinamento delle funzioni assistenziali 
assegnate alle strutture complesse 
 Valutazione e verifica della qualità dell’assistenza fornita 
 Riferimento per la gestione dei contingenti quali-quantitativi dei 
fattori produttivi per il conseguimento degli obiettivi aziendali 
 Adattamento degli obiettivi alle strutture afferenti al dipartimento 
con conseguente proposta di ridistribuzione delle risorse e dei fattori 
produttivi idonei al raggiungimento degli obiettivi stessi. 
 Promozione, sviluppo e verifica della continuità assistenziale tra 
territorio ed ospedale 
Fonte: Dr. Pierluigi Tosi 
Azienda Sanitaria Firenze 12
Il modello dipartimentale 
2 
Il Direttore del Dipartimento 
Il Direttore dell’unità dipartimentale esercita la sua attività a 
tempo esclusivo e può essere riconfermato al termine naturale del 
mandato. 
Azienda Sanitaria Firenze 13
D 
I 
P 
. 
CON OMOGENEIZZAZIONE DEI COMPORTAMENTI NEGLI OSPEDALI DELL’ASF 
M 
E 
D 
I 
C 
O 
D 
I 
A 
G 
N 
O 
S 
T 
I 
C 
A 
LINEA HIGH CARE MEDICA DI ELEZIONE 
LINEA HIGH CARE MEDICA DI URGENZA 
LINEA DELLA CHIRURGIA DI ELEZIONE 
LINEA DELLA CHIRURGIA DI URGENZA 
I 
M 
M 
A 
G 
I 
N 
I 
D 
I 
P. 
T 
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R 
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P 
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LINEA OUTPATIENTS 
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I 
P. 
O 
N 
C 
O 
L 
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G 
I 
C 
O 
PERCORSO NASCITA 
Azienda Sanitaria Firenze 14
Nutrizi-ne 
Md Riabil Neurologia 
clinica 
Fisio 
.Resp 
S.O.C e S.O.S 
. 
S.Chiara ta.iva 
Implementazione OLA degenza 
IOT 
SMN SGD SMA BSL Ser.rI 
Produzione di prestazioni e gestione delle risorse 
Azienda Sanitaria Firenze 15 
Sviluppo dell’organizzazione lean 
Controller 
Rischio Clinico RAQ e Formazione 
Implementazione OLA outpatiens 
Coordinamento endoscopia digestiva e gastroenterologia 
Macrolinee di competenza 
Dipartimento Medico 
Incarichi professionali a alta 
valenza aziendale 
Coordinamento attività diabetologica
S.O.C e S.O.S 
Implementazione OLA degenza 
Dipartimento Chirurgico 
SMN SGD SMA BSL Ser.rI IOT 
Coordinamento attività fistole artero-venose 
Rischio Clinico RAQ e Formazione 
Implementazione OLA chirurgia ambulatoriale e DS 
Coordinamento attività chirurgia della mammella 
Produzione di prestazioni e gestione delle risorse 
Azienda Sanitaria Firenze 16 
Sviluppo dell’organizzazione lean 
Macrolinee di competenza 
Incarichi professionali a alta 
valenza aziendale 
. 
S.Chiara 
SOS ortopedia 
e 
Traumatologia 
SMN 
ODONT 
OIATRI 
A
Indice 
11 SSTTRRAATTEEGGIIAA 
22 MMOODDEELLLLOO 
33 PPEERRCCOORRSSOO ddeellll’’ AASSFF 
44 SSUUPPPPOORRTTOO 
Azienda Sanitaria Firenze 17
3 
Organizzazione per processi e Manager di Linea 
 Profonda organizzazione per processi 
 Partecipazione sanitaria alla progettazione dei processi 
Concetto di flusso del valore 
 Creazione della figura del manager di linea 
Azienda Sanitaria Firenze 18
Azienda Sanitaria Firenze 19
AREA CHIRURGICA 
Azienda Sanitaria Firenze 20
CHIRURGIA PROGRAMMATA 
La programmazione dei ricoveri chirurgici è ora 
fatta tenendo conto delle classi di priorità 
Azienda Sanitaria Firenze 21
CLASSE A : 
RICOVERO ENTRO 30 gg. (Preosp. entro 15 gg.) 
CHIRURGIA VASCOLARE 
 AAA o ATA con diametro > 6 cm. o con 
morfologia “a rischio” 
 Aneurismi viscerali o periferici con 
diametro > 4 cm 
 Stenosi carotidea > 90% o con placca 
instabile 
 Stenosi carotidea sintomatica : ENTRO 
15 gg. 
 AOCP con ischemia critica 
 Stenosi arterie viscerali sintomatiche 
CHIRURGIA GENERALE 
 PATOLOGIA NEOPLASTICA 
 INSERZIONE E RIMOZIONE DI DISPOSITIVI 
INPIANTABILI PER CHEMIOTERAPIA E DIALISI 
PERITONEALE 
 PATOLOGIA ERNIARIA (COMPRESI LAPAROCELI) 
CON INTASAMENTO O RISCHIO DI STROZZAMENTO 
 PATOLOGIA EMORROIDARIA COMPLICATA DA 
ANEMIA E FLEBITI RICORRENTI 
 PATOLOGIA TIROIDEA CON SINTOMI COMPRESSIVI 
 PATOLOGIE ENDOCRINE FUNZIONANTI 
 ADENOPATIE (biopsie diagnostiche) 
 CALCOLOSI BILIARE COMPLICATA DELLA 
COLECISTI E DELLA VBP 
 PATOLOGIE DELL’APPARATO DIGERENTE 
SANGUINANTI ( ULCERA GASTRODUODENALE, 
ESOFAGITE DA REFLUSSO, DIVERTICOLI 
SANGUINANTI ETC. ) 
 PATOLOGIE INFIAMMATORIE GASTRO-INTESTINALI 
Azienda Sanitaria Firenze 22
AREA MEDICA 
IL 95% DEI RICOVERI AVVIENE TRAMITE DEA (URGENZA) 
Azienda Sanitaria Firenze 23
La linea dell’High Care medica 3 
Team Multidisciplinare 
 Il medico del DEA assegna il paziente al livello di assistenza ed alla UO 
 Il degente assegnato alla High Care non viene spostato per esigenze di 
competenza specialistica, né per variazioni della complessità 
assistenziale (a meno che non sia necessario il passaggio ad altro livello). 
Azienda Sanitaria Firenze 24
AREA MEDICA 3 
Settings 
I settings in cui si eroga l’attività clinica delle varie Unità Operative del 
Dipartimento Medico sono: 
 HDU multispecialistica 
 High Care in ricovero a ciclo continuo 
 High Care in ricovero diurno 
 Day Service 
 Ambulatorio 
Azienda Sanitaria Firenze 25
CRITERI DI ASSEGNAZIONE APPLICATI DAL D.E.A 3 
Medicina Interna: 
 pazienti con diagnosi differenziali 
per sindromi o sintomi 
 pazienti con comorbilità attive 
 pazienti afferenti a malattie di 
organo o apparato senza 
indicazione a ricovero in ambito 
specialistico di disciplina 
Cardiologia: 
 pazienti con cardiopatia 
ischemica 
 scompenso cardiaco di 1° 
diagnosi in assenza di rilevanti 
comorbilità 
 aritmie ipocinetiche che 
richiedono impianto di Pacemaker 
 aritmie ipercinetiche che non 
richiedono monitoraggio continuo 
Azienda Sanitaria Firenze 26
CRITERI DI ASSEGNAZIONE PRATICATI DAL DEA 
NEFROLOGIA 
 sindrome nefrosica 
 insufficienza renale acuta in cui sia da 
chiarire la eziopatogenesi o che necessiti 
di dialisi 
 pazienti con severa insufficienza renale 
cronica e alterazioni elettrolitiche e 
dell’equilibrio acidobase 
 pazienti con trapianto renale 
 pazienti in dialisi peritoneale 
 pazienti dializzati con problematiche 
dell’accesso vascolare (infezioni, trombosi) 
 pazienti in dialisi con gravi alterazioni 
elettrolitiche o in sovraccarico di volume 
 NEUROLOGIA: 
 epilessia 
 polinevriti acute e croniche 
 malattie demielinizzanti 
 sclerosi laterali amiotrofiche 
 morbo di Parkinson 
Azienda Sanitaria Firenze 27
2007 
N.Ric gg.deg DH n. DH.accessi DM Pl.Ord Pl.DH 
Nefr.1 380 3128 150 453 8,2 9 1 
Nefr.2 174 2105 89 147 12,1 7 1 
2010 
N.Ric gg.deg DH n. DH.accessi DM Pl.Ord Pl.DH 
Nefr.1 246 2353 43 93 9,6 8,4 1 
Nefr.2 171 2214 79 123 12,9 7,9 1 
Azienda Sanitaria Firenze 28
La linea dell’High Care medica 3 
Team Multidisciplinare 
 Nuovo schema di relazione fra i vari attori del servizio di degenza, 
superando il classico modello del “giro visita”. 
 Briefing strutturati 
 Gestione integrata delle informazioni relative al paziente. 
 team condivide le clinical pathways 
Azienda Sanitaria Firenze 29
Indice 
11 SSTTRRAATTEEGGIIAA 
22 MMOODDEELLLLOO 
33 PPEERRCCOORRSSOO 
44 SSUUPPPPOORRTTOO 
Azienda Sanitaria Firenze 30
Soluzioni organizzative-tecnologiche 
 Software e numero di hardware idoneo 
 Software unico con cartella clinica ed infermieristica e disegno del percorso 
 Clinical pathway predeterminate e schematizzate su cartella computerizzata 
 Programmazione all’ingresso in base alla C.P. determinata della diagnostica, 
dei prelievi ematici,etc 
 Esami ematochimici : risposte in cartella 
 Programmazione all’ingressa della dimissione e prenotazione (se 
necessario) di letti lungodegenza,riabilitazione domiciliare,etc 
( progetto un solo paziente) 
 A regime il sistema di programmazione automatica degli esami presso i 
servizi 
 Tempi di risposta degli esami radiologici ordinari entro 24 ore e referti in 
cartella 
Azienda Sanitaria Firenze 31
LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE OPERA PER PROCESSI 
LO SVILUPPO DI CARRIERA IN SENSO GESTIONALE 
TRADIZIONALE NON SODDISFA LE ASPETTATIVE 
SI INDIVIDUANO RESPONSABILITA’ PREVALENTEMENTE 
PROFESSIONALI SULLA DIREZIONE DEI PROCESSI 
RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI COME SVILUPPO DI 
CARRIERA 
Azienda Sanitaria Firenze 32

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Tosi convegno roma nefrologia

  • 1. Azienda Sanitaria Firenze Dott. Pierluigi Tosi Direttore Sanitario ASF Firenze, 8 giugno 2011 Ospedale per Intensità di cure Società Italiana di Nefrologia «Innovazione e Ricerca in Nefrologia» Roma 30 giugno 2011
  • 2. OBIETTIVO : la reingegnerizzazione In Toscana la legge n. 22 (8/3/2000) e la successiva n. 40 (24/2/2005) prevedono la strutturazione delle attività ospedaliere in aree differenziate secondo le modalità assistenziali, l’intensità delle cure, la durata della degenza e il regime di ricovero, superando gradualmente l’articolazione per reparti differenziati secondo la disciplina specialistica. 2Azienda Sanitaria Firenze 2
  • 3. L’innovazione come strumento di crescita, Innovazione come strumento di sopravvivenza di un sistema sanitario pubblico ed universalistico di sviluppo, di competitività. Azienda Sanitaria Firenze 3
  • 4. Indice 11 SSTTRRAATTEEGGIIAA 22 MMOODDEELLLLOO 33 PPEERRCCOORRSSOO ddeellll’’ AASSFF 44 SSUUPPPPOORRTTOO Azienda Sanitaria Firenze 4
  • 5. Strategia Lean Governance Pianificazione e Controllo (dss) Lean Management Risorse Umane •Competenze •Revisione obiettivi •Modello di Sviluppo Risorse Controllo • Controlli interni - Audit • Progetti 231 e 262 • Certificazione di Bilancio • Audit Esterno Risk Management and Quality Investimenti Sanitario • Organizzazione Lean dell’Assistenza OLA • Dipartimenti Processi Lean Amministrativo • Organizzazione Lean dell’amministrazione • BPR DSS HTA Strumenti Cartella Clinica Integrata e Sistemi Sanitari Tecnologie • Radiologia • Laboratori • Chirurgia …… Azienda Sanitaria Firenze 5
  • 6. La lean organization  Presuppone un nuovo modo di lavorare, con un radicale cambiamento di ruoli, professionalità e responsabilità; le azioni da intraprendere vanno dal ridisegno dei processi di formazione, al fine di favorire la crescita professionale e le capacità di lavorare in team, alla applicazione dei nuovi modelli organizzativi coerenti con il cambiamento dei ruoli e delle responsabilità.  Valorizza la persona (come motore essenziale dell’attività e della organizzazione), a qualsiasi livello operi, la sua intelligenza e la sua capacità di collaborare per il raggiungimento del successo competitivo dell’Azienda.  L’obiettivo dell’Azienda è fare in modo che i propri dipendenti abbiano una visione globale dei problemi, per ottenere un loro reale coinvolgimento ed un maggiore contributo al cambiamento ed al miglioramento continuo. Azienda Sanitaria Firenze 6 6
  • 7. La lean organization e l’Azienda Sanitaria di Firenze  L’implementazione di questo modello prevede alcune implicazioni di carattere organizzativo assolutamente determinanti:  l’indipendenza, in termini di gestione e di risorse (sale operatorie e reparti di degenza,etc), di una linea rispetto all’altra;  la necessità di innescare una dinamica pull all’interno dei processi delle due linee, al fine di evitare le attese che non diano valore aggiunto all’assistito (posto letto, diagnostica, dimissioni, …);  la crescita professionale del personale dedicato all’assistenza, attraverso un arricchimento multidisciplinare, che consenta di superare il modello assistenziale per compiti. Azienda Sanitaria Firenze 7 7
  • 8. Agisce nei presidi ospedalieri È trasversale a più Dipartimenti 350 300 250 200 150 100 50 0 È progettata sul percorso LinLeian edai adtit iavtittiàvità Visione del processo end-to-end Ricompone i fattori produttivi necessari del paziente Attenzione costante fino alla soluzione Lean Organization Azienda Sanitaria Firenze 8 giu-06 lug-06 ago-06 set-06 ott-06 nov-06 dic-06 gen-07 feb-07 mar-07 apr-07 mag-07 giu-07 lug-07 ago-07 set-07 ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag-08 giu-08 lug-08 Visione del processo end-to-end Agisce nei presidi ospedalieri È trasversale a più Dipartimenti Ricompone i fattori produttivi necessari È progettata sul percorso del paziente Si avvale di settings assistenziali diversi Si avvale di settings assistenziali diversi Emergenza Chirurgico Medico Materno Infantile Terapie Intensive OncologicoDiagnostica Immagini Laboratori Dipartimenti ospedalieri Manager di linea (shusa) LinLienae da edlelal lCa hCihruirrugriag ipa rporgorgarmammmataata LinLienae ad edlelall aC hCihruirrugriagi ain i nu rugregneznaza LinLienae da edlleal lHa iHghig hC aCraer em medeidcaica LinLienae aO uOtuptaptaietinetnsts PePrecrocrosros oN aNsacsitcaita LinLienae aLo Lwow C aCraere modello di linea modello di cellula linee in ospedale coinvolgimento 550 + 100 re-disegno flussi abolizione reparti Equipe multidisciplinar e Ogni cosa al suo posto Ciascun paziente è l’unico paziente modello architettonico best practices
  • 9. Indice 11 SSTTRRAATTEEGGIIAA 22 MMOODDEELLLLOO 33 PPEERRCCOORRSSOO ddeellll’’AASSFF 44 SSUUPPPPOORRTTOO Azienda Sanitaria Firenze 9
  • 10. ORGANIZZAZIONE SANITARIA 5 dirigenti Infermieristici * 1 ostetrica Direzione Infermieristica S.C. 4 dirigenti tecnici Direzione Tecnicosanitari a S.C. Dipartimenti Autonomia professionale alta integrazione funzionale Direzione Sanitaria Direzione sanitaria dei Presidi Ospedalieri Gestione,coordinamento, verifica Azienda Sanitaria Firenze 10
  • 11. Il modello dipartimentale 2 Organizzazione dei Dipartimenti I Dipartimenti sono formati da tutte le strutture semplici o complesse che afferiscono all’area di competenza IL MODELLO Organigramma DIPARTIMENTALE Direttore del Dipartimento Referente Infermieristico del Dipartimento (ruolo professional assegnazione funzionale) Comitato Direttivo del Dipartimento Referente Amm.vo dei Dipartimento (assegnazione funzionale) Segretaria dei Dipartimento (assegnazione funzionale) Azienda Sanitaria Firenze 11
  • 12. Il modello dipartimentale 2 Funzioni  Assicurazione e coordinamento delle funzioni assistenziali assegnate alle strutture complesse  Valutazione e verifica della qualità dell’assistenza fornita  Riferimento per la gestione dei contingenti quali-quantitativi dei fattori produttivi per il conseguimento degli obiettivi aziendali  Adattamento degli obiettivi alle strutture afferenti al dipartimento con conseguente proposta di ridistribuzione delle risorse e dei fattori produttivi idonei al raggiungimento degli obiettivi stessi.  Promozione, sviluppo e verifica della continuità assistenziale tra territorio ed ospedale Fonte: Dr. Pierluigi Tosi Azienda Sanitaria Firenze 12
  • 13. Il modello dipartimentale 2 Il Direttore del Dipartimento Il Direttore dell’unità dipartimentale esercita la sua attività a tempo esclusivo e può essere riconfermato al termine naturale del mandato. Azienda Sanitaria Firenze 13
  • 14. D I P . CON OMOGENEIZZAZIONE DEI COMPORTAMENTI NEGLI OSPEDALI DELL’ASF M E D I C O D I A G N O S T I C A LINEA HIGH CARE MEDICA DI ELEZIONE LINEA HIGH CARE MEDICA DI URGENZA LINEA DELLA CHIRURGIA DI ELEZIONE LINEA DELLA CHIRURGIA DI URGENZA I M M A G I N I D I P. T E R A P I E I N T E N S I V E D I P. M A T E R N O I N F A N T I L E D I P. C H I R U R G I C O D I P. S A L U T E M E N T A L E D I P. C A R D I O L O G I C O D I P . P A T O L O G I A LINEA OUTPATIENTS C LI N . D I P . C U R E P R I M A R I E D I P. T O S D I P E N D E N Z E D I P. D E L F A R M A C O D I P E M E R G E N Z A U R G E N Z A D I P. O N C O L O G I C O PERCORSO NASCITA Azienda Sanitaria Firenze 14
  • 15. Nutrizi-ne Md Riabil Neurologia clinica Fisio .Resp S.O.C e S.O.S . S.Chiara ta.iva Implementazione OLA degenza IOT SMN SGD SMA BSL Ser.rI Produzione di prestazioni e gestione delle risorse Azienda Sanitaria Firenze 15 Sviluppo dell’organizzazione lean Controller Rischio Clinico RAQ e Formazione Implementazione OLA outpatiens Coordinamento endoscopia digestiva e gastroenterologia Macrolinee di competenza Dipartimento Medico Incarichi professionali a alta valenza aziendale Coordinamento attività diabetologica
  • 16. S.O.C e S.O.S Implementazione OLA degenza Dipartimento Chirurgico SMN SGD SMA BSL Ser.rI IOT Coordinamento attività fistole artero-venose Rischio Clinico RAQ e Formazione Implementazione OLA chirurgia ambulatoriale e DS Coordinamento attività chirurgia della mammella Produzione di prestazioni e gestione delle risorse Azienda Sanitaria Firenze 16 Sviluppo dell’organizzazione lean Macrolinee di competenza Incarichi professionali a alta valenza aziendale . S.Chiara SOS ortopedia e Traumatologia SMN ODONT OIATRI A
  • 17. Indice 11 SSTTRRAATTEEGGIIAA 22 MMOODDEELLLLOO 33 PPEERRCCOORRSSOO ddeellll’’ AASSFF 44 SSUUPPPPOORRTTOO Azienda Sanitaria Firenze 17
  • 18. 3 Organizzazione per processi e Manager di Linea  Profonda organizzazione per processi  Partecipazione sanitaria alla progettazione dei processi Concetto di flusso del valore  Creazione della figura del manager di linea Azienda Sanitaria Firenze 18
  • 20. AREA CHIRURGICA Azienda Sanitaria Firenze 20
  • 21. CHIRURGIA PROGRAMMATA La programmazione dei ricoveri chirurgici è ora fatta tenendo conto delle classi di priorità Azienda Sanitaria Firenze 21
  • 22. CLASSE A : RICOVERO ENTRO 30 gg. (Preosp. entro 15 gg.) CHIRURGIA VASCOLARE  AAA o ATA con diametro > 6 cm. o con morfologia “a rischio”  Aneurismi viscerali o periferici con diametro > 4 cm  Stenosi carotidea > 90% o con placca instabile  Stenosi carotidea sintomatica : ENTRO 15 gg.  AOCP con ischemia critica  Stenosi arterie viscerali sintomatiche CHIRURGIA GENERALE  PATOLOGIA NEOPLASTICA  INSERZIONE E RIMOZIONE DI DISPOSITIVI INPIANTABILI PER CHEMIOTERAPIA E DIALISI PERITONEALE  PATOLOGIA ERNIARIA (COMPRESI LAPAROCELI) CON INTASAMENTO O RISCHIO DI STROZZAMENTO  PATOLOGIA EMORROIDARIA COMPLICATA DA ANEMIA E FLEBITI RICORRENTI  PATOLOGIA TIROIDEA CON SINTOMI COMPRESSIVI  PATOLOGIE ENDOCRINE FUNZIONANTI  ADENOPATIE (biopsie diagnostiche)  CALCOLOSI BILIARE COMPLICATA DELLA COLECISTI E DELLA VBP  PATOLOGIE DELL’APPARATO DIGERENTE SANGUINANTI ( ULCERA GASTRODUODENALE, ESOFAGITE DA REFLUSSO, DIVERTICOLI SANGUINANTI ETC. )  PATOLOGIE INFIAMMATORIE GASTRO-INTESTINALI Azienda Sanitaria Firenze 22
  • 23. AREA MEDICA IL 95% DEI RICOVERI AVVIENE TRAMITE DEA (URGENZA) Azienda Sanitaria Firenze 23
  • 24. La linea dell’High Care medica 3 Team Multidisciplinare  Il medico del DEA assegna il paziente al livello di assistenza ed alla UO  Il degente assegnato alla High Care non viene spostato per esigenze di competenza specialistica, né per variazioni della complessità assistenziale (a meno che non sia necessario il passaggio ad altro livello). Azienda Sanitaria Firenze 24
  • 25. AREA MEDICA 3 Settings I settings in cui si eroga l’attività clinica delle varie Unità Operative del Dipartimento Medico sono:  HDU multispecialistica  High Care in ricovero a ciclo continuo  High Care in ricovero diurno  Day Service  Ambulatorio Azienda Sanitaria Firenze 25
  • 26. CRITERI DI ASSEGNAZIONE APPLICATI DAL D.E.A 3 Medicina Interna:  pazienti con diagnosi differenziali per sindromi o sintomi  pazienti con comorbilità attive  pazienti afferenti a malattie di organo o apparato senza indicazione a ricovero in ambito specialistico di disciplina Cardiologia:  pazienti con cardiopatia ischemica  scompenso cardiaco di 1° diagnosi in assenza di rilevanti comorbilità  aritmie ipocinetiche che richiedono impianto di Pacemaker  aritmie ipercinetiche che non richiedono monitoraggio continuo Azienda Sanitaria Firenze 26
  • 27. CRITERI DI ASSEGNAZIONE PRATICATI DAL DEA NEFROLOGIA  sindrome nefrosica  insufficienza renale acuta in cui sia da chiarire la eziopatogenesi o che necessiti di dialisi  pazienti con severa insufficienza renale cronica e alterazioni elettrolitiche e dell’equilibrio acidobase  pazienti con trapianto renale  pazienti in dialisi peritoneale  pazienti dializzati con problematiche dell’accesso vascolare (infezioni, trombosi)  pazienti in dialisi con gravi alterazioni elettrolitiche o in sovraccarico di volume  NEUROLOGIA:  epilessia  polinevriti acute e croniche  malattie demielinizzanti  sclerosi laterali amiotrofiche  morbo di Parkinson Azienda Sanitaria Firenze 27
  • 28. 2007 N.Ric gg.deg DH n. DH.accessi DM Pl.Ord Pl.DH Nefr.1 380 3128 150 453 8,2 9 1 Nefr.2 174 2105 89 147 12,1 7 1 2010 N.Ric gg.deg DH n. DH.accessi DM Pl.Ord Pl.DH Nefr.1 246 2353 43 93 9,6 8,4 1 Nefr.2 171 2214 79 123 12,9 7,9 1 Azienda Sanitaria Firenze 28
  • 29. La linea dell’High Care medica 3 Team Multidisciplinare  Nuovo schema di relazione fra i vari attori del servizio di degenza, superando il classico modello del “giro visita”.  Briefing strutturati  Gestione integrata delle informazioni relative al paziente.  team condivide le clinical pathways Azienda Sanitaria Firenze 29
  • 30. Indice 11 SSTTRRAATTEEGGIIAA 22 MMOODDEELLLLOO 33 PPEERRCCOORRSSOO 44 SSUUPPPPOORRTTOO Azienda Sanitaria Firenze 30
  • 31. Soluzioni organizzative-tecnologiche  Software e numero di hardware idoneo  Software unico con cartella clinica ed infermieristica e disegno del percorso  Clinical pathway predeterminate e schematizzate su cartella computerizzata  Programmazione all’ingresso in base alla C.P. determinata della diagnostica, dei prelievi ematici,etc  Esami ematochimici : risposte in cartella  Programmazione all’ingressa della dimissione e prenotazione (se necessario) di letti lungodegenza,riabilitazione domiciliare,etc ( progetto un solo paziente)  A regime il sistema di programmazione automatica degli esami presso i servizi  Tempi di risposta degli esami radiologici ordinari entro 24 ore e referti in cartella Azienda Sanitaria Firenze 31
  • 32. LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE OPERA PER PROCESSI LO SVILUPPO DI CARRIERA IN SENSO GESTIONALE TRADIZIONALE NON SODDISFA LE ASPETTATIVE SI INDIVIDUANO RESPONSABILITA’ PREVALENTEMENTE PROFESSIONALI SULLA DIREZIONE DEI PROCESSI RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI COME SVILUPPO DI CARRIERA Azienda Sanitaria Firenze 32

Editor's Notes

  1. La linea di attività è progettata sul percorso del paziente e ricompone i fattori produttivi in modo che il processo sia visibile dall’inizio alla fine. In genere, vari dipartimenti gestiscono le fasi del processo, e vengono impiegati diversi settings assistenziali e livelli di intensità di cura.