I diversi protocolli per la valutazione del rischio di violenza e molestie messi a punto da Cesvor.
I protocolli differiscono per il grado di dettaglio della valutazione del rischio.
Una valutazione preliminare basata su dati oggettivi può avvalersi di una matrice qualitativa (valutazione preliminare di base) o semiquantitativa (valutazione preliminare avanzata); entrambe si basano su un audit.
Una valutazione del rischio approfondita aggiunge un'analisi di aspetti soggettivi tramite un questionario e focus group.
1. I protocolli di Cesvor per la
valutazione del rischio violenza e molestie
sul lavoro
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DepositPhotos.com
www.cesvor.com
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2. Perché fare una valutazione del rischio
violenza e molestie sul lavoro (1 di 2)
• La valutazione del rischio violenza e molestie è richiesta o suggerita
nei seguenti sistemi:
Prassi di riferimento UNI 125
Certificazione di genere
Fattori di rischio per la
salute e la sicurezza
(Decreto 81/08, ISO 45003)
Prassi indicate nella
convenzione ILO 190
(L. 4/21) eliminazione
violenza e molestie sul
lavoro
Sostenibilità (SDG n. 5) e sue
rendicontazioni
Diversità e inclusione
(ISO 30415)
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3. Perché fare una valutazione del rischio
violenza e molestie sul lavoro (2 di 2)
• Consente di gestire i rischi arginandone gli impatti.
Migliore clima organizzativo
e senso di appartenenza
Effetto positivo sullo stress
da lavoro e sul fenomeno
incidentale
Evitamento delle
implicazioni legali derivanti
dalla violenza e molestie sul
lavoro
Possibilità di definire azioni
di contrasto al fenomeno,
basate su evidenze
Maggiore prontezza di
reazione di fronte a episodi,
maggiore capacità di
prevenirli
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4. I due livelli di valutazione preliminare
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5. Due approcci per la valutazione preliminare
Sono possibili due livelli di dettaglio per la valutazione preliminare.
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Tipo di valutazione preliminare Quando serve
Valutazione del rischio in base a
matrice qualitativa (valutazione
preliminare di base)
Consente di inquadrare con uno sforzo limitato il livello di rischio residuo
di un gruppo omogeneo.
Può tendere a sopravvalutare il rischio per tutelare maggiormente le
parti interessate.
Valutazione del rischio in base a
matrice semiquantitativa
(valutazione preliminare
avanzata)
Consente un maggiore grado di dettaglio e una più elevata profondità di
analisi, giungendo a variabili continue che vengono trasformate in classi
di rischio.
Rispetto alla valutazione con matrice qualitativa richiede una raccolta di
dati più dettagliata, ed è più aderente allo stato del rischio.
Nelle pagine successive una descrizione dei due sistemi di valutazione preliminare
6. Valutazione preliminare di base (1 di 2)
È stata messa a punto per la divulgazione alla
comunità scientifica e professionale.
La pubblicazione è avvenuta su:
Bisio C., Somma R., ‘Violenza e molestie sul lavoro:
una proposta operativa per la VdR’, in ISL Igiene e
Sicurezza sul Lavoro, IPSOA Wolters Kluver Italia,
12/2023, pagg. 651-657.
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7. Valutazione preliminare di base (2 di 2)
Utilizza una matrice di rischio qualitativa, per ogni gruppo omogeneo individuato,
basata su due dimensioni:
✓Livello di esposizione (caratteristiche del compito, condizioni di lavoro e
organizzative)
✓Livello di vulnerabilità (aspetti organizzativi per la preparazione alla risposta)
Distingue una matrice per le violenze di origine interna e una per le violenze di
origine esterna.
Si basa su un audit (interviste a un ristretto numero di testimoni qualificati, analisi di
documenti al bisogno, raccolta di alcuni eventi sentinella).
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8. Valutazione preliminare avanzata (1 di 2)
Attualmente questo sistema è riservato ai progetti svolti da Cesvor.
Utilizza una matrice di rischio semiquantitativa, per ogni gruppo omogeneo
individuato (vedi pagina seguente).
Distingue una matrice per le violenze di origine interna e una per le violenze di
origine esterna.
Si basa su un audit di maggior dettaglio rispetto alla valutazione preliminare di base.
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9. Valutazione preliminare avanzata (2 di 2)
Tiene in considerazione gli aspetti:
• Organizzativi
• Sociali
• Ambientali
Come suggerito dalla ISO 45003(1).
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(1) – Non si tratta di un’applicazione completa delle indicazioni della ISO 45003. Per tale applicazione occorre
operare secondo il protocollo di valutazione approfondita (vedi oltre).
11. La valutazione approfondita (1 di 2)
Utilizza una matrice di rischio per ogni gruppo omogeneo individuato che tiene
conto dei seguenti aspetti:
✓Livello di esposizione (caratteristiche del compito, condizioni sociali e
organizzative, condizioni ambientali)
✓Danno storico (accadimento di episodi)
✓Vulnerabilità (capacità individuale di risposta soggettiva)
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12. La valutazione approfondita (2 di 2)
Distingue diverse matrici per le diverse categorie di violenze o molestie.
Per il danno storico applica una valutazione parametrica basata su un confronto con
i dati internazionali.
Si basa su una raccolta di dati sia oggettivi (audit in base a checklist) che soggettivi
(survey, focus group).
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È adatta per una puntuale implementazione delle prassi indicate nella ISO 45003
13. Documenti di riferimento
I metodi si basano:
✓sulla letteratura specialistica
✓sulle pubblicazioni delle istituzioni internazionali (es. EU-OSHA)
✓sulla normativa tecnica (ISO) pertinente
✓sulle esperienze fatte in passato
Sono stati concepiti per essere coerenti con le richieste dei documenti cogenti nel
campo della sicurezza e salute sul lavoro e sui sistemi di parità di genere, inclusione,
ISO 45001 e 45003, sostenibilità, ecc.
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14. Integrazione con la valutazione rischio stress
La valutazione preliminare avanzata e la valutazione approfondita sono
integrabili con il protocollo di Cesvor sulla valutazione del rischio
stress lavoro-correlato.
Ciò consente una più organica modalità di valutazione e gestione dei
fattori psicosociali di rischio come auspicato dalla ISO 45003.
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15. L’autore
• Carlo Bisio è Psicologo delle Organizzazioni, Master universitario biennale in Ergonomia
(CNAM, Parigi), International Diploma NEBOSH in Occupational Health and Safety.
• Ha insegnato per più di 10 anni presso l’Università di Milano Bicocca come docente a
contratto, e occasionalmente presso altri atenei.
• È ergonomo iscritto al registro europeo (Eur.Erg.), è Graduate Member of IOSH, socio AIAS
e socio SIE.
• Esperto di valutazione dei rischi. Esempi di altri suoi protocolli sono il metodo Cesvor per
la valutazione del rischio stress lavoro-correlato utilizzato dal 2009, il metodo VIRA
(Videoterminal Integrated Risk Assessment) scritto con il dott. Paolo Santucci.
• Ha pubblicato numerosi scritti sui temi dei fattori psicosociali e organizzativi, sulla
gestione della sicurezza e la valutazione dei rischi.
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16. Cesvor
• Cesvor è la società di consulenza e formazione fondata da Carlo Bisio nel 2006.
• Si occupa di valutazione e gestione dei fattori psicosociali di rischio (stress,
violenza e molestie, ecc.), di ergonomia applicata agli aspetti cognitivi o
biomeccanici, di cultura della sicurezza, competenze manageriali, competenze
non-tecniche applicate alla sicurezza e salute sul lavoro, di management
strategico della sicurezza.
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