di Antonietta Lombardi
In questi anni le idee e gli esperimenti non sono mancati: laboratori multimediali, ipertesti, server di rete, reti didattiche, internet, eLearning, community, lavagne interattive ed eBook. Ciononostante le TIC sono rimaste confinate nell'ora di informatica che i ragazzi hanno fatto solo quando i laboratori erano disponibili, quando i computer erano funzionanti e quando il docente era appassionato.
Ma oggi i computer da zainetto sono una realtà e si stanno già usando in tre scuole piemontesi (il 1°circolo di Rivoli, la direzione didattica D’Andrade di Pavone Canavese e il 1° Circolo di Novi Ligure)
di Antonietta Lombardi
In questi anni le idee e gli esperimenti non sono mancati: laboratori multimediali, ipertesti, server di rete, reti didattiche, internet, eLearning, community, lavagne interattive ed eBook. Ciononostante le TIC sono rimaste confinate nell'ora di informatica che i ragazzi hanno fatto solo quando i laboratori erano disponibili, quando i computer erano funzionanti e quando il docente era appassionato.
Ma oggi i computer da zainetto sono una realtà e si stanno già usando in tre scuole piemontesi (il 1°circolo di Rivoli, la direzione didattica D’Andrade di Pavone Canavese e il 1° Circolo di Novi Ligure)
Ability to manage positively conflicts and differences is a crosscutting expertise, unavoidable for the multicultural world of Information Technology to become more efficient in situations needing communication between persons of different social-cultural background. This ability is an important component of tutors’ capabilities in sustaining an high motivational level between leaners with conflictual differences (implied or explicit ones).
Didattica senza barriere (libro di Andrea Mangiatordi)Simone Aliprandi
Titolo: Didattica senza barriere
Sottotitolo: Universal design, tecnologie e risorse sostenibili
Autore: Andrea Mangiatordi (www.mangiatordi.net)
Editore: ETS -- Collana: Education -- Anno edizione: 2017
Pagine: 124 p., ill. , Brossura -- EAN: 9788846747754
Abstract
L'uso che si può fare delle tecnologie nella didattica è vario, così come sono molto diversi i contesti in cui ci si può trovare a operare. Questo dipende da molteplici aspetti, spesso derivanti dal fatto di coinvolgere persone portatrici di concezioni, pratiche e abilità diverse. Un elemento che invece rimane costante, a prescindere dalla situazione, è il fatto che con le tecnologie digitali sia possibile offrire molteplici possibilità di interazione con i contenuti didattici. Un elemento interessante per tutti, non soltanto per chi ha una difficoltà. Un ambiente di apprendimento che tenga in considerazione la diversità, fin dalla sua progettazione, può fare la differenza in ottica di inclusione. Eppure la realizzazione di risorse digitali accessibili non è sempre semplice né immediata: richiede conoscenza delle problematiche di un contesto, competenza nell'uso degli strumenti, disponibilità di risorse materiali e non. Leggendo queste problematiche attraverso la lente della progettazione universale è possibile anticipare la presenza di barriere nei contesti di apprendimento, individuare possibili soluzioni e metterle in pratica. Questo libro vuole essere una guida in questo senso, con particolare attenzione alla sostenibilità dell'intervento, nella convinzione che per cambiare sia importante una maggiore consapevolezza delle potenzialità presenti negli strumenti e nelle pratiche che già conosciamo. Prefazione di Marco Lazzari.
Ability to manage positively conflicts and differences is a crosscutting expertise, unavoidable for the multicultural world of Information Technology to become more efficient in situations needing communication between persons of different social-cultural background. This ability is an important component of tutors’ capabilities in sustaining an high motivational level between leaners with conflictual differences (implied or explicit ones).
Didattica senza barriere (libro di Andrea Mangiatordi)Simone Aliprandi
Titolo: Didattica senza barriere
Sottotitolo: Universal design, tecnologie e risorse sostenibili
Autore: Andrea Mangiatordi (www.mangiatordi.net)
Editore: ETS -- Collana: Education -- Anno edizione: 2017
Pagine: 124 p., ill. , Brossura -- EAN: 9788846747754
Abstract
L'uso che si può fare delle tecnologie nella didattica è vario, così come sono molto diversi i contesti in cui ci si può trovare a operare. Questo dipende da molteplici aspetti, spesso derivanti dal fatto di coinvolgere persone portatrici di concezioni, pratiche e abilità diverse. Un elemento che invece rimane costante, a prescindere dalla situazione, è il fatto che con le tecnologie digitali sia possibile offrire molteplici possibilità di interazione con i contenuti didattici. Un elemento interessante per tutti, non soltanto per chi ha una difficoltà. Un ambiente di apprendimento che tenga in considerazione la diversità, fin dalla sua progettazione, può fare la differenza in ottica di inclusione. Eppure la realizzazione di risorse digitali accessibili non è sempre semplice né immediata: richiede conoscenza delle problematiche di un contesto, competenza nell'uso degli strumenti, disponibilità di risorse materiali e non. Leggendo queste problematiche attraverso la lente della progettazione universale è possibile anticipare la presenza di barriere nei contesti di apprendimento, individuare possibili soluzioni e metterle in pratica. Questo libro vuole essere una guida in questo senso, con particolare attenzione alla sostenibilità dell'intervento, nella convinzione che per cambiare sia importante una maggiore consapevolezza delle potenzialità presenti negli strumenti e nelle pratiche che già conosciamo. Prefazione di Marco Lazzari.
OLPC, acronimo di One Laptop Per Child , è una associazione non-profit fondata da N. Negroponte, docente del MIT di Boston. Il suo obiettivo è quello di fornire uno strumento (il computer) ai bambini delle aree del mondo in via di sviluppo, partendo dalla constatazione che una enorme quantità di questi bambini riceve un’istruzione non adeguata o non ne riceve affatto. Nell’ultimo numero della rivista Wired Italia c’è un’intervista a Negroponte, nella quale si pone direttamente il tema dell’opportunità di inviare computer in paesi le cui condizioni sono davvero spesso terribili e dove nelle case manca non solo l’elettricità, ma perfino l’acqua. L’educazione è importante quanto la casa e il cibo, dice, Negroponte. Se siamo d’accordo su questa affermazione, comprendiamo la portata del progetto.
Nota Il fatto che non esista una catena di assistenza e di vendita, significa innanzitutto che per acquistare XO ci si deve appoggiare a Enti pubblici o privati disposti ad acqusitare un certo numero di pezzi. Alcuni computer dovranno poi essere usati come pezzi di ricambio.
1. il computer viene usato come strumento quotidiano di supporto della didattica, sotto la guida del docente; Cioè 1:1 - 24/7! 2. vengono utilizzati i software che consentono la produzione libera di materiale, non quelli che adottano soluzioni precostituite; 3. va rivisto e superato il concetto di laboratorio di informatica, così come concepito oggi nella scuola e andrebbe ripensato lo spazio medesimo dell’aula; 4. l’attenzione resta sui processi di apprendimento e insegnamento, non sullo strumento; 5. il docente sfrutta l’entusiasmo che le nuove tecnologie inducono negli studenti per aumentare la motivazione allo studio; 6. il docente cerca di sviluppare forme di cooperative/collaborative learning , aumentare la comunicazione e la relazione interpersonale, anche in tempi non scolastici