This presentation is taken from part of a master's degree thesis in Tourism. The following work is born from the need to delineate an emerging figure that until a few years ago had no weight: the food tourist. It 'a type of tourist akin to cultural tourist, wants to visit the places of food production (wineries, oil mills, dairies, vineyards, stables ...), discover the history of the food and the community, evoke the traditional flavors and communicate heritage. Another interesting component is the experience, as a feature that goes far beyond the supply of a tourist service.The interest in food is not new, but its importance in the last five years is the basis of a change of values in society and that consequently have also affected the tourism sector. For these reasons it was necessary to conduct a careful analysis of tourists fascinated by good food, as motivation to go on vacation.
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If you are travelling to Italy for the first time and have no idea about the Italian language and dialects spoken there; have no worries. Below are some of the common phrases and words in Italian to ensure you have an exciting trip without feeling alien or lost.
CCJK provides high-quality language translation and I.T services .we have the experience, the professional staff, and the resources to get the job done fast, with low budget, and – most importantly - accurately.
Il turismo nelle politiche di coesione e nella Strategia Nazionale Aree InterneDirezione Generale Turismo
Oriana Cuccu - Comitato Tecnico Aree interne.
Sostenibilità, turismo e beni culturali: la via italiana.
Galleria Nazionale Arte Moderna, Roma, 14 giugno 2017.
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Documento di indirizzo per lo sviluppo turistico della Destinazione Piemonte
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
Questo documento, frutto del lavoro degli uffici regionali della Direzione Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport e della DMO Piemonte Marketing, con il supporto scientifico delle Università piemontesi, realizzato con la partecipazione attiva degli enti e delle categorie interessate al turismo, ha visto l’impiego di una metodologia basata sul coinvolgimento ampio e rappresentativo di soggetti pubblici e privati, recependo spunti, riflessioni e proposte del territorio piemontese.
Tutto ciò coerentemente con il contesto nazionale, che ha dato vita a un Piano Strategico di Sviluppo del Turismo, orientato verso obiettivi attuativi legati a una politica di sostegno ed accompagnamento del turismo nelle sue dinamiche attuali, in una ricerca di maggiore sinergia tra gli attori coinvolti: problemi articolati e complessi richiedono, infatti, l’azione integrata di numerosi soggetti, ottimizzando risorse, energie, investimenti e tempi.
Stati Generali del Turismo per il Piemonte 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it
Con il contributo scientifico di BTO Educational
turismo sostenibile per un territorio di qualitàaminamin102
Negli ultimi anni si è sviluppata l'esigenza di attuare un turismo sostenibile: tollerabile dal punto di vista ecologico, realizzabile sul piano economico, e che sia rispettoso delle popolazioni locali.
ITERR-COST per la valorizzazione degli itinerari dell’architettura romanica dell’Alto Tirreno
Workshop
Itinerari culturali
dalla pianificazione alla valorizzazione e comunicazione
Venerdì 25 Marzo 2K11
Certosa Monumentale di Calci
Regione Siciliana - Piano Regionale propoganda turistica 2012BTO Educational
Documentazione a sostegno dei due incontri operativi per condividere le attività di marketing e comunicazione della Regione a sostegno della Destinazione Sicilia: rivolto agli operatori della lunga filiera turistico ricettiva, agli stakeholders e portatori d’interessi collettivi beneficiari dei risultati che si attendono dalle attività del governo del turismo dell’isola.
http://www.btoeducational.it/calendario/palermo/
http://www.btoeducational.it/calendario/catania/
La presentazione propone alcune riflessioni sulle tendenze del mercato turistico. Evidenzia le peculiarità dei borghi italiani. Infine, presenta l'esperimento del network "Borghi della Lettura" come buona pratica di sviluppo turistico ed inclusivo dei piccoli borghi attraverso la valorizzazione della cultura.
Relazione del Prof. Angelo Presenza alla Borsa Internazionale del Turismo 2019
Il turista ricerca sì una destinazione, ma vuole vivere sempre più un'esperienza, quasi unica, vuole vivere la quotidianità, l'autenticità ed immergersi nelle abitudini e nella cultura degli abitanti del luogo che vogliono scoprire.
Amici della Rete, concittadini, elettori attraverso questo documento potrete leggere le proposte che abbiamo elaborato per la nostra Bracciano. E che vogliamo mettere in atto insieme a voi. Il documento è scaricabile e potrete consultarlo in qualsiasi momento.
Gianpiero
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due appuntamenti per affrontare il tema: Potenza: dalla città complessa alla città desiderata. Analisi e proposte dei cittadini". Il 2 dicembre le analisi, l'8 gennaio le proposte. @com13ott.
Una breve scheda su come ci piacerebbe che il centro storico riviva, attraverso una semplice analisi non già delle fasce di entrata e uscita dalla ZTL, ma delle fasce di utilizzo dei suoi fruitori primari. Conoscere chi frequenta il centro e quali servizi richiede, in dipendenza anche della relativa velocità di fruizione, determina le precondizioni per pensare a successivi processi di sviluppo basati non più su infrastrutture, ma sulle esigenze delle PERSONE.
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rassegna stampa definitiva del Progetto "Quartier generale" che ha previsto ipotesi di riqualificazione progettuale di alcuni quartieri della città di Potenza
2. ELABORARE NUOVE STRATEGIE TURISTICHE
La consapevolezza dell’importanza del turismo per
lo sviluppo economico e la creazione di nuova
occupazione richiede l’elaborazione di nuove
strategie turistiche:
puntare molto sulla qualità dell’offerta, offrire un
nuovo modo di vivere il turismo, cui si accompagna
l’esigenza di valorizzare il patrimonio culturale ed
enogastronomico.
3. SISTEMA TURISTICO UNITARIO
Ci si propone dunque la realizzazione di un sistema turistico
unitario in grado di presentarsi e competere a livello
internazionale con un'offerta di territori, culture e servizi.
Un offerta in grado di esaltare, in una logica di sistema, le differenze,
le tradizioni ed i diversi contesti storico- ambientali, ma in grado
anche di promuovere una rete di servizi organizzati secondo
criteri e standard qualitativi condivisi.
Una politica della qualità, circuiti turistici integrati, "infrastrutture
di collegamento materiali e immateriali", interventi e strumenti
finalizzati al rafforzamento delle relazioni ed alla integrazione
economica e sociale
4. AZIONI
1) Sviluppo e potenziamento di attività turistiche
2) Riqualificazione delle strutture riguardanti il
patrimonio turistico
3) Sostegno all’imprenditoria ad essi legata.
5. OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI
L’obiettivo generale mira a creare un’offerta turistica complessiva
attraverso la messa in rete delle risorse (naturali e culturali) e dei
servizi.
La predisposizione degli Itinerari turistici integrati è inoltre finalizzata
al perseguimento dei seguenti obiettivi specifici:
valorizzare, potenziare e riqualificare l’attività turistica, con
particolare riferimento alle imprese turistiche che operano nell’area
interessata.
promuovere il turismo, la cultura attraverso la valorizzazione
delle risorse naturali e paesaggistiche.
potenziare I flussi turistici verso le aree che si trovano ad un
grado meno elevato di sviluppo turistico, soprattutto nell’entroterra.
allargare la stagione turistica tradizionale attraverso il
potenziamento di tipologie turistiche poco soggette ai ritmi della
stagionalità.
valorizzare il patrimonio naturalistico e storico-culturale, al
rispetto dei quali s’intende informare le attività progettuali, in
un’ottica di turismo sostenibile ed ecocompatibile.
6. METODOLOGIA GENERALE
1 – Analisi delle aree e delle coerenze
interne;
2 – Definizione delle integrazioni;
3 – Studi di prefattibilità;
4 – Attività e strumenti della comunicazione.
7. 1. ANALISI DELLE AREE E DELLE COERENZE INTERNE
Innanzitutto si procederà ad una analisi dei territori, in
modo da pervenire ad un loro inquadramento
generale e verranno evidenziate le risorse
turistiche classificabili secondo varie tipologie.
All’interno dei territori individuati verranno definite
le coerenze interne e le uniformità a livello turistico
che si manifestano e che configurano un sub-sistema
ben individuato all’interno del più ampio sistema
territoriale a cui fanno riferimento.
8. 2. DEFINIZIONE DELLE INTEGRAZIONI
A seguito dell’analisi territoriale, saranno
approfondite le tematiche legate ai settori ed alle
filiere turistiche in modo da individuare ambiti di
intervento in senso orizzontale e verticale e giungere
alla definizione di una serie di interventi, finalizzata ad
esplicitare le linee guida e le integrazioni necessarie
per l’attuazione di interventi.
La definizione degli itinerari che preveda dei nodi
rappresentanti il fulcro attrattivo, seppur non
esaustivo, diventa il passo successivo per la
strutturazione di una rete turistica integrata.
9. 3. STUDI DI PREFATTIBILITÀ
Un ambito ulteriore nel quale si esplicheranno le
attività progettuali è quello degli studi di prefattibilità ,
cioè di studi di settore specifici per favorire
l’integrazione turistica dei territori.
Sono sostanzialmente riconducibili ad alcuni
argomenti fondamentali quali la qualità, la
formazione, la riqualificazione del patrimonio turistico
ed il sostegno all’imprenditoria turistica
10. 4. ATTIVITÀ E STRUMENTI DELLA COMUNICAZIONE.
Parallelamente e a valle di tutte le attività
progettuali illustrate, si svolge l’attività di
comunicazione, tesa a rafforzare e
qualificare l’immagine dei territori e basata
su di un insieme di strumenti e azioni da
tarare in rapporto alle specificità locali.
11. INDUSTRIA ITALIANA DEL TURISMO
Nonostante l’enorme patrimonio culturale e
ambientale disponibile a fini turistici, il contributo
del settore turismo al complesso dell’economia
italiana appare tuttavia minore rispetto ad altri
Paesi europei ed extraeuropei e ha fatto
registrare qualche flessione nell’ultimo decennio,
anche perché il turismo italiano si trova a
fronteggiare una agguerrita concorrenza
internazionale
12. MIGLIORARE LA COMPETITIVITA’
L’Italia deve dunque migliorare la sua competitività sia
valorizzando al meglio le proprie risorse ambientali e
culturali che migliorando i servizi a disposizione del
turista. In generale, deve rafforzare la propria capacità di
accoglienza puntando ad un maggiore coordinamento
alle varie scale.
da una parte manca una vera e propria strategia
nazionale; dall’altra parte, deve essere rafforzata la
governance alla scala territoriale, con una maggiore
organizzazione delle risorse e valorizzazione del
patrimonio locale
13. PUNTI FORTI – PUNTI DEBOLI
Quello che risente maggiormente di una concorrenza
internazionale in Italia è il turismo balneare, che
presenta un’offerta poco competitiva con le nuove mète
mediterranee e mondiali nel rapporto qualità-costo.
Al contrario il made in Italy – inteso anche come stile
di vita, cultura, paesaggio ed enogastronomia –
esercita grande fascino nei turisti stranieri e interessa
sempre più l’entroterra e le regioni finora meno
esplorate e sviluppate turisticamente
14. ALTERNATIVE AL TURISMO DI MASSA
Dagli anni ’80 sono emerse in Italia tipologie di offerta
alternative al turismo di massa e più favorevoli dal punto di vista
sociale ed ecologico.
Queste forme di turismo – che si richiamano a un approccio
opposto a quello del turismo di massa convenzionale ma si
pongono in posizione di complementarità e non di competitività
con quest’ultimo – nascono dalla domanda di ambienti
incontaminati e prendono in considerazione i bisogni della
popolazione locale.
Quest’approccio più ‘morbido’ pone le risorse naturali e culturali
nella prima fila della programmazione e dello sviluppo invece
che in coda, dando modo ai territori di eliminare le influenze
esterne, di mettere in piedi progetti endogeni partecipando
direttamente al proprio sviluppo e dunque di affermare la propria
autonomia decisionale
15. AGRITURISMO E RICETTIVITA’ COMPLEMENTARE
Negli anni più recenti si è diffuso il modello del “turismo sostenibile”,
che implica una maggiore assunzione di responsabilità da parte
del turista nel rapporto con i territori visitati e una maggiore
integrazione, nelle destinazioni, fra gli interessi del turismo e le
competenze tradizionali delle comunità.
I tipi di turismo che si prestano bene a questo approccio vanno sotto
una serie di nomi diversi, come: turismo rurale, turismo verde,
ecoturismo, geoturismo, turismo agro-culturale ,ecc.
La forma di ricettività più diffusa in Italia per questo tipo di offerta
turistica è quella dell’agriturismo, che si completa con altre forme di
ricettività complementare, quali bed & breakfast, country house,
albergo diffuso
16. IL “PRODOTTO-TERRITORIO”
Gli itinerari turistici sul patrimonio culturale nascono
dal desiderio di recuperare e rendere accessibili a
un’utenza ampia e diversificata il patrimonio culturale
che, sotto forma di beni materiali e immateriali, il
mondo rurale ha espresso attraverso molte
generazioni;
Nella logica del destination marketing si parla di
“prodotto-territorio” come della vera risorsa turistica di
una destinazione
17. ANALISI DELLA DOMANDA
Dal lato della domanda, il viaggiatore si pone
alla ricerca di nuove sensazioni ed emozioni a
cui la complessità culturale del territorio può
rispondere.
18. ANALISI DELL’OFFERTA
Dal lato dell’offerta, le comunità, gli enti locali, le imprese e
le associazioni tendono a costituire o rafforzare delle
relazioni di cooperazione che permettono la messa sul
mercato di un sistema competitivo dell’offerta turistica;
l’instaurarsi di rapporti basati sulla COOPETITION
permette anche un accesso facilitato agli strumenti di
finanziamento che sostengono le nuove forme di
partenariato locale.
Il territorio non può essere considerato come una
piattaforma fisica su cui tracciare itinerari turistici disegnati
a tavolino, tanto meno può essere visto come un qualcosa
lontano dall’agire dell’uomo, in quanto esso è frutto della
cultura e delle dinamiche economiche di una società,
della proiezione di immagini create da chi ci vive.
19. PIANIFICAZIONE STRATEGICA DEI TERRITORI
Una attenta pianificazione strategica di una destinazione turistica
deve basarsi su politiche che operano direttamente sul
territorio-destinazione, sul contesto socio-culturale e su quello
economico.
nella costruzione di itinerari turistici, pare opportuno quindi mirare
all’integrazione di tutte quelle risorse che stanno in relazione
con la destinazione per favorire nei visitatori un apprezzamento a
tutto tondo dei valori agro-culturali che il territorio è capace di
esprimere:
dai saperi sviluppati sui rimedi naturali fino alle produzioni artigianali
di prodotti tipici e molto altro ancora, facendo comprendere come
questi vari elementi possono essere valorizzati pienamente solo
all’interno di sistematici percorsi di conoscenza
20. COSTRUIRE UN’IMMAGINE EFFICACE
Una volta individuato il ventaglio delle risorse da
offrire al turista, è possibile costruire un’immagine
efficace del territorio di riferimento e attuare una
concreta politica di promozione della destinazione
anche attraverso la proposta di specifici itinerari.
Tale politica non può comunque limitarsi ad una
campagna pubblicitaria o ad un’azione mirata sugli
intermediari turistici, ma deve attivare una gestione
coordinata e continuativa di tutte le iniziative
promovendo una collaborazione di tutti i soggetti locali
21. CHI SONO GLI STAKEHOLDERS
Un’integrazione delle risorse implica quindi anche una
cooperazione dei diversi soggetti:
imprenditori che operano nel settore turistico (albergatori,
ristoratori, erogatori di servizi di vario genere) e in quello agricolo
(aziende vitivinicole e agroalimentari, fattorie didattiche),
enti che gestiscono le risorse ambientali (parchi e riserve
naturali) e il patrimonio storico-artistico (musei, siti archeologici),
associazioni che si occupano della promozione del territorio e di
eventi (pro-loco, agenzie di promozione turistica, associazioni
culturali),
la comunità con le sue istituzioni laiche e religiose
22. IL VISITATORE AL CENTRO
Il coinvolgimento dell’intera comunità rappresenta
un fattore basilare dello sviluppo turistico.
Se l’obiettivo è quello di fare apprezzare i
paesaggi, bisogna favorire una immersione
nell’ambiente che deve essere colto nella sua
multidimensionalità, organizzando la visita a varie
attività culturali, artigianali e commerciali,
lasciando al visitatore il tempo necessario per
entrare nello spirito del luogo
23. SCALA DI VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI
In conseguenza di quanto ora esposto, la scala più
pertinente su cui costruire itinerari di questo tipo è quella
territoriale, tipica del geoitinerario ;
una scala che permetta ai turisti del nuovo millennio di
ottenere – in una vacanza di alcuni giorni – un’immagine
organica penetrando nello spirito dei luoghi e apprezzando
i valori estetici e culturali dei paesaggi agrari;
una scala che consenta di sviluppare in maniera
coordinata politiche di valorizzazione turistica e di
valorizzazione culturale e una integrazione territoriale
basata sul partenariato tra pubblico e privato
24. LE VIE DEL GUSTO
Il caso delle “vie del gusto” o “strade dei sapori”,
e in particolare delle “strade del vino” (che negli
ultimi anni hanno conosciuto una notevole
diffusione in Italia), è un esempio emblematico di
come la valorizzazione dei valori agro-culturali di
un territorio si fondi sulla conoscenza e
l’apprezzamento degli aspetti vari e
complementari che caratterizzano il cosiddetto
terroir