Presentazione primo giorno di corso del TECNICO DI AMMINISTRAZIONE PER PICCOLA E MEDIA IMPRESA che si svolgerà presso il CIOFS FP Piemonte CFP Auxilium nell'anno formativo 2008/2009
Presentazione primo giorno di corso del TECNICO DI AMMINISTRAZIONE PER PICCOLA E MEDIA IMPRESA che si svolgerà presso il CIOFS FP Piemonte CFP Auxilium nell'anno formativo 2008/2009
Presentazione Master IPE (Finanza & Risk; Controllo di Gestione; Shipping e L...IPE Business School
La Scuola di Alta Formazione dell’IPE si occupa della formazione post-laurea nel campo dell’economia, della finanza e del management aziendale.
Master della Scuola
Master in Finanza Avanzata Metodi Quantitativi e Risk Management
Master in Bilancio Revisione Contabile e Controllo di Gestione
Master in Shipping Finanza, Logistica e Strategia d’Impresa
Il Network della Scuola
• Università
• Imprese
• Società di revisione e di consulenza
• Banca Centrale Europea
• CONSOB
• Banca D’Italia
• ISVAP
I partner:Banco di Napoli; Banca di Credito popolare; Banca popolare di Ancona; Banca popolare di sviluppo; Banca Promos; Commercio e Finanza; Ferrarelle; Pentar; Unicredit.
I Docenti provengono da:
Università degli Studi di Bari; Università degli Studi di Napoli L'Orientale; Università degli Studi del Sannio; Università commerciale Luigi Bocconi; LUISS-Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli; Università della Calabria; Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"; Università degli Studi di Napoli Federico II; Università degli Studi di Napoli Parthenope
Opportunità per le aziende partner
• Co- progettazione dei contenuti didattici in base anche alle loro esigenze specifiche
• Attività d’aula attraverso seminari aziendali
• Accesso al CV Book dei diplomati Master in via prioritaria
• Realizzazione dei Project Work
• Convenzioni per Stage
Le fasi del programma formativo
• co-progettazione dei moduli formativi con i partner aziendali della Scuola
• realizzazione di project work presso le aziende partner del master
Metodologia didattica
• Lezioni frontali ed esercitazioni
• Testimonianze aziendali
• Case History
• Business case e game
• Visite aziendali
• Simulazione di borsa
• Colloqui di orientamento
• Attività fuori aula
• esame IELTS
• Project work
project work
• Lavoro di consulenza specifico
• Lavoro di gruppo con Tutor aziendale
• Durata di circa 2-3 mesi
• Eventuale pubblicazione su riviste scientifiche
Placement
85% a tre mesi dalla fine del Master e 100% a sei in Società di consulenza 43% banche ed intermediari 41%; Industria 9%; Università e PA 7%
Borse di studio: l’I.P.E. offre a tutti gli allievi, borse di studio per coprire i costi della frequenza ai Master e assegna ulteriori borse di studio al merito.
Associazione Alumni
• Rafforza i rapporti con Aziende e Istituzioni, in Italia e all'estero
• Sviluppa il Network Alumni, per promuovere i rapporti e creare opportunità personali e professionali
• Organizza Iniziative ed Eventi, occasioni di confronto fra gli Alumni
Il Fondo Alumni IPE nasce per sostenere la Scuola con l’erogazione di borse di studio agli allievi dei Master dell’I.P.E. Grazie ai contributi degli ex allievi e delle aziende partner, raccoglie ogni anno 20.000€
Garanzia Giovani: Investire sul capitale umano è decisivo per affrontare il mercato.
Il programma Garanzia Giovani sostiene i progetti di sviluppo delle imprese favorendo l'inserimento in azienda di ragazze e ragazzi tra i 15 e 29 anni con un adeguato supporto all'accrescimento delle loro competenze professionali.
Company profile IFOA.
E' una storia che inizia nel 1971 e che si è rinnovata anno dopo anno.
Lo abbiamo scritto a fianco del nostro logo: sapere utile.
La nostra formazione infatti è prioritariamente orientata al saper fare.
Un saper fare che nasce da una costante e intensa relazione con le aziende.
Lavoriamo tutti i giorni con le imprese e con le persone.
Alle aziende offriamo corsi a catalogo e soluzioni formative su misura.
Alle persone e i giovani, in particolare, offriamo master post laurea e decine di corsi per diplomati finalizzati ad una buona collocazione o ad una soddisfacente crescita professionale.
All'offerta formativa, IFOA affianca inoltre da molti anni rigorosi servizi a supporto dell'inserimento nel mondo del lavoro: ricerca e selezione del personale (con IFOA Management), tirocinio formativo e apprendistato.
Le aree formative in cui operiamo sono: Information e Communication Technology, Marketing Vendite e Internazionalizzazione, Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane, Amministrazione Controllo e Finanza, Operations e Organizzazione Processi Aziendali, Management Skills, Ambiente e Risparmio Energetico, Sicurezza sui luoghi di lavoro, Grande Distribuzione, Agro-Alimentare, Turismo.
IFOA è impegnato in progetti Europei, Nazionali e Regionali, insieme ad una pluralità di soggetti di altri paesi. Con loro realizziamo, in una molteplicità di contesti nazionali, azioni di qualificazione dei sistemi formativi, di istruzione e di sperimentazione nel mercato del lavoro. E' dal 1996 che IFOA è certificato secondo le norme ISO 9001 (e dal 2002 UNI EN ISO 9001:2000).
IFOA è anche socio ASFOR.
L’information technology è da sempre una nostra passione. E' sul campo quindi che abbiamo ottenuto le più importanti e qualificate certificazioni del settore: Microsoft, Cisco, Sun, ECDL, EUCIP, Autodesk, Pearson Vue e Prometric.
IFOA è anche socio e partner tecnologico e metodologico dell'Università telematica Universitas Mercatorum del sistema delle Camere di Commercio Italiane. IFOA è socio e partner tecnologico e metodologico dell'Università telematica Universitas Mercatorum.
Oltre alla sede centrale di Reggio Emilia IFOA è presente in 8 regioni. 2.000 aziende clienti, 800 docenti, 31.839 ore di docenza, 1.890 candidati selezionati per le imprese, 9.000 persone formate di cui 4.800 giovani e 4.200 occupate.
Questi sono solo alcuni dei numeri che ogni anno parlano per IFOA.
Corso gratuito di specializzazione professionale, studiato insieme alle aziende e agli operatori del settore, è finanziato da Regione Lombardia grazie all’iniziativa “Lombardia Plus 2019 – Linea Smart” per favorire l’inserimento lavorativo di giovani disoccupati.
Diapositive della presentazione di supporto al seminario orientativo per il corso TECNICO DI AMMINISTRAZIONE PER LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA. Corso di formazione professionale anno formativo 2013/14. CFP MARIA MAZZARELLO TORINO.
Slide di accompagnamento al SEMINARIO ORIENTATIVO DI PRESENTAZIONE DEL CORSO Tecnico di Amministrazione per la piccola e media impresa Anno Formativo 2012-2013
Presentazione Master IPE (Finanza & Risk; Controllo di Gestione; Shipping e L...IPE Business School
La Scuola di Alta Formazione dell’IPE si occupa della formazione post-laurea nel campo dell’economia, della finanza e del management aziendale.
Master della Scuola
Master in Finanza Avanzata Metodi Quantitativi e Risk Management
Master in Bilancio Revisione Contabile e Controllo di Gestione
Master in Shipping Finanza, Logistica e Strategia d’Impresa
Il Network della Scuola
• Università
• Imprese
• Società di revisione e di consulenza
• Banca Centrale Europea
• CONSOB
• Banca D’Italia
• ISVAP
I partner:Banco di Napoli; Banca di Credito popolare; Banca popolare di Ancona; Banca popolare di sviluppo; Banca Promos; Commercio e Finanza; Ferrarelle; Pentar; Unicredit.
I Docenti provengono da:
Università degli Studi di Bari; Università degli Studi di Napoli L'Orientale; Università degli Studi del Sannio; Università commerciale Luigi Bocconi; LUISS-Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli; Università della Calabria; Seconda Università degli Studi di Napoli; Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"; Università degli Studi di Napoli Federico II; Università degli Studi di Napoli Parthenope
Opportunità per le aziende partner
• Co- progettazione dei contenuti didattici in base anche alle loro esigenze specifiche
• Attività d’aula attraverso seminari aziendali
• Accesso al CV Book dei diplomati Master in via prioritaria
• Realizzazione dei Project Work
• Convenzioni per Stage
Le fasi del programma formativo
• co-progettazione dei moduli formativi con i partner aziendali della Scuola
• realizzazione di project work presso le aziende partner del master
Metodologia didattica
• Lezioni frontali ed esercitazioni
• Testimonianze aziendali
• Case History
• Business case e game
• Visite aziendali
• Simulazione di borsa
• Colloqui di orientamento
• Attività fuori aula
• esame IELTS
• Project work
project work
• Lavoro di consulenza specifico
• Lavoro di gruppo con Tutor aziendale
• Durata di circa 2-3 mesi
• Eventuale pubblicazione su riviste scientifiche
Placement
85% a tre mesi dalla fine del Master e 100% a sei in Società di consulenza 43% banche ed intermediari 41%; Industria 9%; Università e PA 7%
Borse di studio: l’I.P.E. offre a tutti gli allievi, borse di studio per coprire i costi della frequenza ai Master e assegna ulteriori borse di studio al merito.
Associazione Alumni
• Rafforza i rapporti con Aziende e Istituzioni, in Italia e all'estero
• Sviluppa il Network Alumni, per promuovere i rapporti e creare opportunità personali e professionali
• Organizza Iniziative ed Eventi, occasioni di confronto fra gli Alumni
Il Fondo Alumni IPE nasce per sostenere la Scuola con l’erogazione di borse di studio agli allievi dei Master dell’I.P.E. Grazie ai contributi degli ex allievi e delle aziende partner, raccoglie ogni anno 20.000€
Garanzia Giovani: Investire sul capitale umano è decisivo per affrontare il mercato.
Il programma Garanzia Giovani sostiene i progetti di sviluppo delle imprese favorendo l'inserimento in azienda di ragazze e ragazzi tra i 15 e 29 anni con un adeguato supporto all'accrescimento delle loro competenze professionali.
Company profile IFOA.
E' una storia che inizia nel 1971 e che si è rinnovata anno dopo anno.
Lo abbiamo scritto a fianco del nostro logo: sapere utile.
La nostra formazione infatti è prioritariamente orientata al saper fare.
Un saper fare che nasce da una costante e intensa relazione con le aziende.
Lavoriamo tutti i giorni con le imprese e con le persone.
Alle aziende offriamo corsi a catalogo e soluzioni formative su misura.
Alle persone e i giovani, in particolare, offriamo master post laurea e decine di corsi per diplomati finalizzati ad una buona collocazione o ad una soddisfacente crescita professionale.
All'offerta formativa, IFOA affianca inoltre da molti anni rigorosi servizi a supporto dell'inserimento nel mondo del lavoro: ricerca e selezione del personale (con IFOA Management), tirocinio formativo e apprendistato.
Le aree formative in cui operiamo sono: Information e Communication Technology, Marketing Vendite e Internazionalizzazione, Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane, Amministrazione Controllo e Finanza, Operations e Organizzazione Processi Aziendali, Management Skills, Ambiente e Risparmio Energetico, Sicurezza sui luoghi di lavoro, Grande Distribuzione, Agro-Alimentare, Turismo.
IFOA è impegnato in progetti Europei, Nazionali e Regionali, insieme ad una pluralità di soggetti di altri paesi. Con loro realizziamo, in una molteplicità di contesti nazionali, azioni di qualificazione dei sistemi formativi, di istruzione e di sperimentazione nel mercato del lavoro. E' dal 1996 che IFOA è certificato secondo le norme ISO 9001 (e dal 2002 UNI EN ISO 9001:2000).
IFOA è anche socio ASFOR.
L’information technology è da sempre una nostra passione. E' sul campo quindi che abbiamo ottenuto le più importanti e qualificate certificazioni del settore: Microsoft, Cisco, Sun, ECDL, EUCIP, Autodesk, Pearson Vue e Prometric.
IFOA è anche socio e partner tecnologico e metodologico dell'Università telematica Universitas Mercatorum del sistema delle Camere di Commercio Italiane. IFOA è socio e partner tecnologico e metodologico dell'Università telematica Universitas Mercatorum.
Oltre alla sede centrale di Reggio Emilia IFOA è presente in 8 regioni. 2.000 aziende clienti, 800 docenti, 31.839 ore di docenza, 1.890 candidati selezionati per le imprese, 9.000 persone formate di cui 4.800 giovani e 4.200 occupate.
Questi sono solo alcuni dei numeri che ogni anno parlano per IFOA.
Corso gratuito di specializzazione professionale, studiato insieme alle aziende e agli operatori del settore, è finanziato da Regione Lombardia grazie all’iniziativa “Lombardia Plus 2019 – Linea Smart” per favorire l’inserimento lavorativo di giovani disoccupati.
Diapositive della presentazione di supporto al seminario orientativo per il corso TECNICO DI AMMINISTRAZIONE PER LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA. Corso di formazione professionale anno formativo 2013/14. CFP MARIA MAZZARELLO TORINO.
Slide di accompagnamento al SEMINARIO ORIENTATIVO DI PRESENTAZIONE DEL CORSO Tecnico di Amministrazione per la piccola e media impresa Anno Formativo 2012-2013
Il Master Tagliacarne di Sviluppo Economico è accreditato ASFOR secondo il modello General Management e ha l’obiettivo di formare giovani neolaureati sui temi della pianificazione e gestione dei processi di crescita dell’impresa.
Il master si rivolge a quanti vogliono lavorare in Azienda, Enti e Centri di Ricerca Statistico-economica.
La formazione per la logistica al servizio del sistema economico piacentino.
Un bilancio del secondo anno di corso IFTS “Tecnico superiore della logistica integrata”.
(RER 427/2009)
Il 3 ottobre 2017 la Camera di Commercio di Pisa, in collaborazione con la Fondazione di partecipazione per l'Innovazione e lo Sviluppo Imprenditoriale -ISI, ha presentato le iniziative del sistema camerale in tema di alternanza scuola lavoro rivolte agli Istituti superiori della Provincia di Pisa.
In particolare saranno presentati il Sistema Informativo Excelsior, il Premio "Storie di alternanza" ed il Programma "Impresa in azione" assieme ad altri progetti che la Fondazione e la Camera di Commercio di Pisa porteranno avanti.
Mini Guida FAD - Calcolare INPS-IRPEF in busta pagaSilvio Grosso
Mini Guida in FAD per il corso Tecnico Amministrazione per la piccola e media impresa
Come calcolare la quota INPS a carico del dipendente in busta paga.
Come calcolare la ritenuta d'acconto dell'IRPEF in busta paga.
9. Contenuti I contenuti che vengono erogati sono: Specifici e strettamente mirati al settore di appartenenza. La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
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11. Le fondamenta E’ importante notare e ricordare che: “ La Formazione Professionale si basa sulle conoscenze acquisite nella scuola … … e le utilizza per “guardare” in direzione del mondo del lavoro.” La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
12. La formazione professionale Pertanto si può dire che “ La formazione professionale insegna a nuotare… … lo stile che l’utente dovrà poi adottare dipenderà dall’azienda in cui si troverà ad operare.” La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
13. Slogan F.P. Se ascolto dimentico… La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
14. Slogan F.P. se vedo ricordo… La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
15. Slogan F.P. se faccio capisco. La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
16. Slogan F.P. La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
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29. I nostri docenti (TAP e PMI) Lucia Baretto – Formatrice Esperta in contabilità e normativa fiscale Enrica Montini – Formatrice Esperta sistemi informatici Adriana Todisco – Formatrice Esperta in contabilità e qualità La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione Maria Rita Filosi – Consulente del lavoro Esperta amministrazione e gestione del personale Veronica Di Salvo – Formatrice Esperta in sicurezza sul lavoro Fabio D’anghela – Dottore Commercialista Esperto amministrazione contabile e bilancio Silvio Grosso – Formatore Esperto informatica gestionale Sr Teresa Murru – Formatrice Orientatrice, esperta counselling
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33. La struttura del PMI La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione Il Corso avrà una durata di 1.000 ore che verranno sviluppate dal 16 novembre 2009 al 8 luglio 2010. Ore in presenza: 590 dal lunedì al venerdì con orario 9.00 – 15.00 Ore in formazione a distanza: 50 con orario a scelta dell’allievo in periodi prefissati Ore di stage in azienda: 360 8 ore giornaliere con orario concordato in azienda
34. La struttura del TAP La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione Il Corso avrà una durata di 800 ore che verranno sviluppate dal 16 novembre 2009 al 8 luglio 2010. Ore in presenza: 460 dal lunedì al venerdì con orario 9.00-14.00 e 9.00-13.00 Ore in formazione a distanza: 40 con orario a scelta dell’allievo in periodi prefissati Ore di stage in azienda: 300 7 ore giornaliere con orario concordato in azienda
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37. Gli applicativi usati nei due percorsi formativi La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione SOFTWARE GESTIONALI PER PROFESSIONISTI
38. Materiali didattici La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
39. Le metodologie didattiche Le innovazioni La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione ADI.SP. Ambiente Didattico Innovativo per lo Sviluppo della Professionalità simulazione aziendale lavorare In gruppo tecnologie informatiche
40. Le metodologie didattiche La formazione a distanza La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione F.A.D. Formazione A Distanza E-learning
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43. La patente europea del computer La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione European Computer Driving Licence La Patente Europea del Computer: certifica la capacità di usare il personal computer per le applicazioni d'ufficio AICA Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico
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Editor's Notes
Ormai da 2 anni ed esattamente da giugno del 2003 il CIOFS FP Piemonte e l’UCIIM collaborano al fine di realizzare un progetto che ha l’obiettivo di diffondere nelle scuole secondarie piemontesi le buone pratiche sulle Formazione a distanza. Inizialmente ci sembrava un progetto molto ambizioso, fin troppo, successivamente lo abbiamo affrontato con piccoli passi, mantenendo fermi alcuni principi e alcune idee maturate sulla formazione a distanza, sempre rispettando le esigenze e le sollecitazioni dei colleghi interessati alle attività. Per capire meglio il progetto, le scelte che abbiamo intrapreso e le attività che abbiamo svolto, vi presentiamo il contesto in cui abitualmente svolgiamo la nostra attività e le peculiarità che caratterizzano l’esperienza del CIOFSFP Piemonte.
CIOFS FP PIEMONTE ovvero Centro Italiano Opere Femminili Salesiane. E’ una associazione senza scopo di lucro costituita nel 1967 che coordina le attività delle figlie di Maria ausiliatrice, meglio conosciute come suore salesiane.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
CIOFS FP PIEMONTE ovvero Centro Italiano Opere Femminili Salesiane. E’ una associazione senza scopo di lucro costituita nel 1967 che coordina le attività delle figlie di Maria ausiliatrice, meglio conosciute come suore salesiane.
Consideriamo importante partire dalla Mission del nostro ente, ovvero dalle linee che guidano l’ispirazione di ogni nostra attività. Il CIOFS FP Piemonte persegue finalità istituzionali di orientamento, di formazione, di aggiornamento professionale, di ricerca e di sperimentazione. Tutte queste attività vengono svolte considerando come punto di partenza la centralità della persona. L’ accoglienza, la cura e l’attenzione ai rapporti umani - tra docenti e discenti. Il tutto in piena sintonia con lo spirito salesiano.
Il CIOFS è un ente di formazione presente su tutto il territori italiano con sedi operative in ben 15 regioni. Il coordinamento nazionale ha sede in Roma. Tra le regioni, la regione piemonte, con il CIOFS FP Piemonte.
La sede regionale del CIOFS FP Piemonte si trova a Torino. Dalla sede regionale dipendono 11 centri di cui 3 a Torino ed altri 8 presenti in 5 provincie piemontesi.
Passi fondamentali per la storia e l’organizzazione del nostro ente sono stati l’acquisizione della certificazione di qualità nell’anno 2000 ed in particolare l’accreditamento presso la regione piemonte avvenuto nel 2002. Accreditamento relativo ai servizi formativi, ai servizi orientativi ed all’erogazione di percorsi in Formazione a Distanza.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
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Prima di passare a raccontare l’esperienza della scuola on line ci sembra doveroso affrontare il tema del perché un Ente quale il CIOFS ha deciso di puntare sull’e-learning. La domanda: perché la FAD al CIOFS? è ricorsa più volte. Noi stessi ci siamo posti questa domanda, così come ci è stata posta dall’esterno. La domanda suonava più o meno così: “Come mai un ente quale il ciofs che ha tra le proprie peculiarità la centralità della persona dovrebbe investire in una metodologia che di per sé sembra assolutamente incorente con questo obiettivo? Basta pensare al nome FAD per capire che si tende ad allontanare, a tenere a distanza il discente dal docente.” La risposta in realtà è stata più semplice del previsto. Noi non abbiamo deciso di fare formazione a distanza MA DI UTILIZZARE GLI STRUMENTI TIPICI della Formazione a distanza per supportare le attività svolte in presenza. Le attività in presenza rimangono il fulcro di quanto svolgiamo, ed i nostri operatori hanno a disposizione degli strumenti di comunicazione, degli strumenti di cooperazione e una serie di modalità operative in più per poter raggiungere gli obiettivi formativi. Pertanto usare la FAD o ancor meglio usare i punti di forza dell’e-learning per supportare la didattica, supportare la comunicazione e supportare la cooperazione del gruppo classe. Quindi permettere ai nostri allievi di prendere piena coscienza dell’utilizzo collaborativo delle nuove tecnologie ed in particolar e avere a disposizione una serie di strumenti di comunicazione per scegliere con consapevolezza e facilità gli strumenti maggiormente coerenti con il proprio modo di essere. Permettere ai nostri allievi di comprendere e sperimentare la forza del gruppo virtuale e pertanto del gruppo reale come veicolo per il potenziamento del proprio processo di apprendimento. Permettere ai nostri allievi di avere piena coscienza di quali siano i punti di forza di un percorso di formazione a distanza in maniera da poter scegliere consapevolmente tra i diversi percorsi offerti dal mercato formativo. A conferma di quanto detto ci sembra interessante mostrare un esempio di uno dei 25 percorsi svolti in blended learning. Si tratta di un corso di 120 ore per lo sviluppo delle competenze di base relative alla patente europea del computer. Utenti adulti occupati e disoccupati. Fino a qualche anno fa erogavamo questo percorso completamente in presenza riuscendo a raggiungere l’obiettivo di permettere a quasi la totalità dei corsisti di conseguire la patente europea del PC. Da qualche anno utilizziamo la FAD come supporto a questo corso. Vengono sviluppate 85 ore in presenza e 25 a distanza. Ora gli obiettivi raggiunti diventano 2. Il conseguimento della patente europea del PC e il permettere agli allievi di far proprio e naturale l’uso degli strumenti informatici per comunicare ed apprendere. Per esempio questo corso, è terminato nel mese di maggio 2005. Quasi la totalità degli allievi ha continuato ad utilizzare i forum del corso per “tenersi in contatto” e condividere le proprie esperienze successive al corso. Quasi 300 messaggi.
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Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
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