3. • Campo d’intervento peculiarmente rivolto
alla crescita e all’apprendimento del
bambino dalla nascita ai 6/8 anni
• Prima di essere riconosciuta come campo
teorico e di ricerca, la psicomotricità si
riconosce per il suo essere un’esperienza
naturale, la forma originale del bambino di
stare al mondo, di rappresentarselo e di
conoscerlo.
4. La psicomotricità in quanto campo specifico del sapere sul corpo e sul
movimento del bambino reclama una precisa formazione dell’adulto
e una impostazione ben precisa del setting psicomotorio
affinchè il bambino, in una alternanza continua di regressioni e
avanzamenti, possa percorrere tutte le tappe che dal piaceredispiacere sensomotorio iniziale conducono all’autonomia del
pensiero e
dell’azione
5. La psicomotricità si definisce per la sua nondirettività e il suo non – giudizio.
cosa il bambino sa fare
MENTALITA’ PSICOMOTORIA
6. • LA DOMANDA A CUI LA MENTALITA’
PSICOMOTORIA RISPONDE E’:
come e’ il bambino che ho di
fronte?
CHI E’ IL BAMBINO CHE HO DI FRONTE
7. • L’apprendimento raggiunto in autonomia
ha una qualità UNICA: permette al b.o di
diventare
meta-abile: ovvero
apprende come apprendere altre cose
( autonomia nell’apprendimento
generalizzazione)
9. Da dove partiamo………
• Il bambino vive la GLOBALITA’ dell’essere
unità che il bambino esperisce e sostiene quasi
esclusivamente attraverso il piacere del movimento
a liv. tonico - emozionale
10. …dove arriviamo
…….movimento attraverso cui il bambino
può percorrere tutte le tappe che dal
piacere-dispiacere sensomotorio iniziale
conducono all’autonomia del pensiero e
dell’azione
11. SE C’E’ UN CORPO CHE DICE…
..OCCORRE CHE CE NE SIA
UNO CHE ASCOLTI..
12. Un corpo che ascolta è un corpo che educa
L’educatore che ascolta è un educatore che
educa
13. L’apprendimento quale avviene in natura
dipende totalmente dal permesso di fare errori
( R. Alon)
APPRENDIMENTO
Processo che consente una modificazione durevole
del comportamento
per effetto dell’esperienza
Apprendimento
scolastico
Apprendimento
organico
Apprendimento
Percettivo-motorio
15. Apprendimento naturale
(organico)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
È ordinato dalla natura perché il neonato evolva verso la maturità
Dirige il bambino ad impegnarsi spontaneamente verso le attività che lo interessano
È di tipo somatico ( attraverso il corpo)
“ non conta cosa si fa ma come lo sifa”, e il come è una cosa totalmente personale, autentica
e indelebile ( Feldnkrais 1997)
È una necessità ( il bambino impara seguendo il percorso già tracciato dalla storia evolutiva)
Non ha un contenuto educativo specifico: si apprende perché si è attratti da qualcosa ( no
obbiettivi, no risultati da raggiungere). Il bambino non si pone mai l’obbiettivo di imparare
qualcosa, ma semplicemente agisce, si muove e nel fare ciò impara.
È lento e segue i suoi ritmi. L’apprendimento organico dura fino a quando “lo studente” lo fa
durare.
È soggetto ad errori e fallimenti
È possibile solo attraverso la sensorialità e la motricità
Non richiede la presenza di un insegnante come modello. Le informazioni per
l’apprendimento o. sono fornite al bambino dall’esperienza personale.
È caratteristico dell’età infantile….ma l’apprendimento non è legato all’età: si apprende in ogni
istante della vita.
16. La psicomotricità crea un setting nel quale l’apprendimento
organico possa “manifestarsi”.
17. Embodied Cognition
Thelen 1995
• Lo sviluppo cognitivo evolve a partire dalla
percezione del proprio essere, innanzitutto
come corpo fisico.
18. Il pensiero nasce e si sviluppa
dall’interazione del corpo con l’ambiente.
L’individuo agisce nell’ambiente senza possedere una rappresentazione di
natura puramente cognitiva che lo guida, ma compie dei movimenti in base
alle informazioni che gli provengono dall’ambiente stesso, nel momento
della stessa azione.
La cognizione nasce e progredisce tramite l’esperienza e la percezione del
mondo circostante e inoltre mediante l’azione su di esso.
I simboli con i quali opera l’attività cognitiva si costruiscono e trovano una loro
collocazione proprio a partire dal livello sensomotorio
La cognizione è intrinsecamente incarnata e che non possiamo studiare le
funzioni mentali indipendentemente dal corpo che le esprime.
19. Apprendimento percettivo motorio 1
La sua caratteristica
confronto con una soluzione
problematica che implica da parte
del bambino la libera assunzione di
informazioni
solo lo scopo viene esplicitato
20. Apprendimento percettivo motorio 2
(metodologia)
•
1. scelta della situazione problema ( una situazione in cui il soggetto non
può fornire una risposta di adattamento utilizzando direttamente gli
automatismi di cui già dispone)
•
2. Fase di risoluzione del problema
–
–
–
–
Determinazione dell’obbiettivo da raggiungere
Fase di esplorativa dell’apprendimento
Fase percettiva dell’apprendimento
Conseguenze auspicabili (ipotesi spaziali, temporali e di natura energetica)
21. Apprendimento percettivo motorio 3
l’atteggiamento dell’educatore
• Ruolo di rassicurazione, di stimolo o di controllo, per favorire l’esperienza di
confronto con il problema
funzione affettiva
• Ruolo di aiutare il bambino nell’orientare nel modo migliore i propri sforzi ela
sua attenzione percettiva ( non sostituirsi al bambino per insegnargli la
giusta soluzione)
funzione operativa
22. • Lancio, salto, passar sotto, strisciare,
arrampicarsi, entrare ed uscire da un tunnel,
contenitore etc…
Il piacere di scoprire le possibilità motorie del
proprio corpo e dell’ambiente esterno,
attraverso le sensazioni che esso offre
sicurezza delle capacità motorie
“allenamento emozionale”
23. L’approccio psicomotorio non consiste
nell’inventare qualcosa di nuovo, ma
semplicemente nell’organizzare le cose in
modo che il b.o possa fare ciò che ha sempre
fatto e continuerà a fare :
GIOCHI NATURALI
Si tratta di organizzare ( attraverso il tempo, lo spazio, il materiale, la
disponibilità dell’ins.) ciò che il b.o già farebbe da solo.
24. CHE COS’E’ L’EDUCAZIONE
PSICOMOTORIA
•
•
•
Non è una ginnastica
Non è un addestramento
Non è una psicoterapia
• E’ uno stimolo
• E’ un’esperienza
• E’ un’occasione
Proposta in una
situazione di
gruppo, si rivolge
all’individuo nella
sua unicità
25. Obbiettivi
• Gioco
• Costruzione di una immagine positiva
( dar fiducia al bambino)
• Rispetto del percorso evolutivo e del tempo
soggettivo di ciascun bambino
26.
27. In psicomotricità il gioco non è un
mezzo per raggiungere obbiettivi, ma è
l’obbiettivo in sè.
• Occorre che l’adulto sappia giocare
• Occorre che l’adulto sappia osservare il
gioco
30. Quali tipologie di gioco
• Gioco sensomotorio
• Gioco di
costruzione
• Gioco con regole
• Gioco simbolico
• Giochi universali
31. Giochi universali
•
•
•
•
•
•
Giocare il piacere sensomotorio
Giocare ad avvolgersi
Giocare a nascondersi
Giocare ad essere inseguiti
Giocare ad identificarsi con l’aggressore
Giocare a riempire/vuotare, riunire e
separare
32. • Giocare a costruire la casa
Rappresenta un involucro. Spazio di protezione. Simboleggia il corpo
in relazione ( parti chiuse e parti aperte)
• Giocare a distruggere.
Poter distruggere senza sensi di colpa. Distruggere non significa
perdere definitivamente ( ciò che è distrutto – torre – può essere
ricostruito).
Il piacere del distruggere allevia le tensioni toniche del b/o, procurate
da emozioni trattenute, aprendolo ad una fluidità tonica che lo rende
disponibile all’azione e alla trasformazione tonico-emozionale.
33. Gioco senso-motorio
• Per l’integrazione e costituzione del sè corporeo
• Per conoscere i propri limiti
• Per affrontare le proprie paure
• Punto nodale per il cambiamento del il b/o: fonte di
evoluzione
34. Il piacere senso-motorio
• L’attenzione non è nel risultato ma
nella cosa in se , per il semplice
piacere di usare le potenzialità del
proprio corpo.
• È un’esperienza gratuita, all’esclusiva
ricerca del piacere
35. Il gioco senso-motorio – il piacere sensomotorio
pongono le basi per il processo attraverso cui il
b.o da essere dipendente
( anche a livello
psichico) arriva ad esser autonomo
costruzione della proprio Io
È uno strumento molto importante a disposizione del b.o per costruire la propria identità: essa è costituita non solo da una
dimensione psichica, ma anche da una dimensione corporea
36. Questa modalità di gioco è universalmente
diffusa, vissuta con tanto piacere e
refrattaria ad essere incanalata in stretti
percorsi educativi.
37. Questa modalità di gioco è universalmente diffusa, vissuta con tanto
piacere e refrattaria ad essere incanalata in stretti percorsi educativi.
“ lasciamolo sfogare….così dopo sarà più disponibile alle vere
attività scolastiche”….
l’adulto e il b.o sono su due binari
separati, ognuno persegue obbiettivi e fini diversi!!
38. Gioco senso-motorio
• Giochi di equilibrio e disequilibrio
( salti, rotoloni, capriole, scivolamenti, cadute, appendersi alle sbarre)
• Giochi di investimento motorio attivo
( lanciare, tirare, abbattere, spingere, buttare, far rumore)
• Giochi di investimento sullo spazio
( correre, andare in bicicletta, tirare una macchinina)
• Giochi di ricerca di effetti sensoriali
( camminare a piedi nudi nella sabbia, nell’acqua, nei colori, manipolare il riso,
farina, l’acqua, stropicciare o stracciare la carta, esplorare con la bocca..)
39. • Cosa coinvolge?
• Con cosa gioca il bambino? ( materiale
psicomotorio)
• Dove? ( setting psicomotorio)
41. SETTING PSICOMOTORIO
•
Dimensione spazio/temporale e relazionale all’interno del
quale il bambino sperimenta se stesso e trova per se stesso
le risposte ai suoi bisogni evolutivi.
1.
2.
3.
4.
Sala psicomotoria
Materiale psicomotorio
Dall’educatore con la sua mentalità psicomotoria
Dalle regole ( poche, essenziali ed esplicitate all’inizio di ogni seduta)
42. è il luogo del bambino…….
•
•
•
•
del piacere senso-motorio
dell’espressività motoria
della comunicazione
di desiderio
43. MENTALITA’ PSICOMOTORIA
Non è un modo di pensare, ma un modo d’essere che appartiene per
natura al bambino e che l’educatore deve riscoprire.
Si basa su:
•
L’osservazione del bambino ( osservazione psicomotoria)
•
Conoscenza delle tappe evolutive del bambino
( poter individuare dove si trova il bambino in quel momento)
1.
2.
3.
RISPETTO del bambino nella sua globalità ( non atteggiamento
valutativo dell’espressività del bambino)
NON SOSTITUZIONE ( lasciare che il bambino si sperimenti in
maniera autonoma)
OSSERVAZIONE DI NOI STESSI
44. Materiale 1
(a disposizione del bambino)
• Arredi particolari:spalliera, specchio, lavagna a parete, strutture per
l’equilibrio e/o il salti
• Materiali morbidi: cuscini in gomma piuma, tappeti
• Teli colorati
• Palline di varie dimensioni,bobath, cerchi,
bastoni, corde, mattonelle o cubi in
legno/plastica,catenelle
• Contenitori di varie forme e dimensioni ( secchi in
plastica in cui poter entrare, scatoloni..), oggetti da trasportare,
• Costruzioni in legno
45.
46. FASI DELLA SEDUTA
• Rito iniziale
• Fase centrale: gioco libero e/o gioco
guidato
• Fase di rielaborazione
• Riordino del materiale
• Rito finale
47. LE REGOLE
• “NON POSSIAMO FARCI MALE”
• “NON POSSIAMO ROMPORE LE COSE”
• “QUANDO IO PARLO DOBBIAMO ASCOLTARE”
48. la fase della rielaborazione è di assoluta
appartenenza del bambino:
Es. non “fai quello che ti è piaciuto di più”
ma
“fai quello che vuoi”
Editor's Notes
Apprendimento scolastico: avviene con insegnanti, ha contenuti esterni cioè stabiliti dalla società esterna, prevede un curriculum da terminare in un certo tempo, è fatto di esercizi da svolgere, ha risultati valutati con prove.
L’apprendimento organico:
È ordinato dalla natura perché il neonato evolva verso la maturità
Dirige il b. ad iimpegnarsi in attività che lo interessano
È di tipo somatico ( tutto attraverso il corpo)
La conoscenza delo spazio deve avvenire in un contesto di sicurezza, in base alle reali capacità del b.o di sperimentare lo spazio.. La conquista dello spazio si riduce ad un saprsi allontanare senza perdersi, rimanendo in contatto con se stessi e con le proprie sensazioni di piacere, nel piacere e nella fiducia in se e delle proprie capacità. Ecco perché è importante che le esperienze senso-motorie siano adeguate al livello di sviluppo del b.o: un ostacolo da superare dipende anche dalla memoria corporea inscritta nel proprio corpo da vissuti emozionali colorati da queste esperienze primarie.
Gioco di costruzione: i b/i liberi di costruire elaborano il progetto dlla costruzione mentre costruiscono. A 5 anni è possibile chiedere di dire cosa costruiranno..di cosa varanno bisogno..e poi vedere la realizzazione.
Proposta pedagogica: dare delle bigli e chiedere di costruire un circuitao per far rotolare le biglie senza che queste escano dal circuito
Evoluzione:
3 anni: orizzontalmente: a liv. Cognitivo: selezione e raggrupppamento di ogg con un’unica proprietà sono collegabili all’aggiungere e al sommare
Orozzontale/verticale
La simmetria. Essa facilita la conquista della lateralizzazione. Sembra che la presa di coscienza dell’asse di simmetria nella costruzione sia un fattore importante per la scelta della dx e o sx
nb: ciò che si costruisce non si distrugge, ma si smonta ( Pratica Psicomotoria)
Che non dipendono dalle influenza culturali, che si sviluppano dai 6/8mesi fino ai 2/3 anni. A. dice: “ collegati alla paura di perdere la madre e di essere distrutti e provocano fortissime scariche emozionali
Nascondersi: Il piacere di essere ritrovati. A. “ simboleggia la ricerca della presenza e l’angoscia dell’assenza”
Identificaz. Con aggressore: attesta la conquista da parte del b/o della fiducia in se stesso. Sdrammatizza la paura di essere aggredito. Aiuta il b/o a prendere emozionalmente le distanze dalla paura
A: dopo il rito inziale i b/i distruggono ciò che l’edu ha costruito..fase iniziale..quando i b/i hanno regolato i conti con il distruggere questa fase dura un po di meno..
b/i che distruggono con impulsività e violenza…
b/i spaventati
b/i che osservano gli altri distruggere…ma partecipano emotivamente
Costruire la casa: a che gioco gioca nella casa/ il b/o che non riesce a costruire la sua casa/ al b/o che distrugge la casa altrui
1) Poiché crea nel b/o la fusione tra le sensazioni corporee e gli stati tonico-emozionali
Per favorire questo luogo magico fondamentale 2 fattori:
- Che la sala sia sempre la stessa e con lo stesso ordine di materiali
- Avviso che la seduta terminerà tra 5 minuti+ riodino materiali
..è come se il bambino vivesse una favola che a suo piacimento potrà riprendere alla prox seduta.
Il materiale psicomototio:
Max limitazione di funzionalità prestabilita, al fine di non indurre le attività secondo la funzione dell’oggetto..limitazione creatività
Espressività motoria: è il modo attraverso il quale il b/o può manifestare il piacere di essere se stesso, di diventare autonomo di scoprire il mondo che lo circonda
Desiderio di ritornare ogni sett in quel luogo
Per conoscere occorre :
Un oggetto ( che è il bambino) e un soggetto ( che siamo noi). Noi dobbiamo far parte della scena
2. ma intervenire al momento giusto ( “Sbagliando s’impara..ma a volte si impara peggio”).
Non essere sempre gratificanti
Questa modalità d’essere permette al bambino:
Di imparare e ascoltare perché è stato ascoltato
Di rispettare perché è stato rispettato
Di attendere perche è stato atteso