Tecnologie e multimedialità per documentare l'innovazione didattica.
I format di documentazione didattica multimediale elaborati nel Progetto Pr.I.Mul.E. (Processi Innovativi Multimediali Educativi, 2005-2007, http://gold.indire.it/primule/) da INDIRE e IRRE delle diverse regioni italiane.
Caratteristiche ed esempi realizzati nel medesimo progetto e nella Selezione Qualità 2008 del Proggetto GOLD (Global On line Documentation, http://gold.indire.it/), Archivio Nazionale di Buone Pratiche Didattiche.
Tecnologie e multimedialità per documentare l'innovazione didattica.
I format di documentazione didattica multimediale elaborati nel Progetto Pr.I.Mul.E. (Processi Innovativi Multimediali Educativi, 2005-2007, http://gold.indire.it/primule/) da INDIRE e IRRE delle diverse regioni italiane.
Caratteristiche ed esempi realizzati nel medesimo progetto e nella Selezione Qualità 2008 del Proggetto GOLD (Global On line Documentation, http://gold.indire.it/), Archivio Nazionale di Buone Pratiche Didattiche.
Il podcast (file audio o video messo a disposizione su Internet) è solo uno degli aspetti di un fenomeno più vasto che coinvolge l’evoluzione del Web negli ultimi anni: nuove forme di comunicazione e condivisione gratuite o a basso costo stanno crescendo a ritmo vertiginoso. Fra queste innovazioni del cosiddetto Web 2.0, quello collaborativo, interattivo e dei social network, il podcast occupa un posto di rilievo perché può innovare fortemente la prassi educativa e didattica in aula. L\'intervento si propone di discutere se sia possibile sfruttare efficacemente questa nuova tecnologia nell’apprendimento attraverso la descrizione di un’esperienza che si svolge in una scuola secondaria di secondo grado.
Una introduzione per spiegare cosa sia Moodle tramite analogia del lego. Molto simpatica e sorprendentemente completa. E' la traduzione dell'omonima presentazione di Tomas Lazic
Il 28 marzo presso l’Aula Magna dell’IIS “C. Pisacane” di Sapri si è svolto il Seminario di Formazione docenti dal titolo “La documentazione dei percorsi didattici sul Web”.
Apprendimento e digitale: strumenti versatili e gratuiti (da "Il manuale dell...Matteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra insegnanti e bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro.
Il focus è, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
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Il podcast (file audio o video messo a disposizione su Internet) è solo uno degli aspetti di un fenomeno più vasto che coinvolge l’evoluzione del Web negli ultimi anni: nuove forme di comunicazione e condivisione gratuite o a basso costo stanno crescendo a ritmo vertiginoso. Fra queste innovazioni del cosiddetto Web 2.0, quello collaborativo, interattivo e dei social network, il podcast occupa un posto di rilievo perché può innovare fortemente la prassi educativa e didattica in aula. L\'intervento si propone di discutere se sia possibile sfruttare efficacemente questa nuova tecnologia nell’apprendimento attraverso la descrizione di un’esperienza che si svolge in una scuola secondaria di secondo grado.
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Apprendimento e digitale: strumenti versatili e gratuiti (da "Il manuale dell...Matteo Uggeri
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra insegnanti e bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro.
Il focus è, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che è al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
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3. Analizziamo un booktrailer
3
1) All’inizio o in seguito compare un “amo” che cattura la tua attenzione?
2) Le immagini (foto, video) sono “coinvolgenti”? Sono di buona qualità?
3) È presente una voce narrante? Che caratteristiche ha?
4) Ci sono musiche di sottofondo e altri suoni o rumori? Che atmosfera evocano?
4) Il testo è comprensibile e leggibile?
5) Il ritmo è adeguato?
6) La visione ha suscitato in te delle domande?
7) Quali emozioni ti ha lasciato il booktrailer?
8) Dopo la visione, quanto vorresti leggere il libro da 1 a 10?
4. Il Booktrailer
4
Un trailer, ovvero una rappresentazione cinematografica a scopo
promozionale, di un libro
Cattura l’essenza del libro (l’atmosfera, i personaggi, i temi)
attraverso una rielaborazione creativa: li evoca ma non li svela
Viene diffuso in prevalenza in rete
Obiettivo: informare sui contenuti del libro e invogliare lo spettatore
all’acquisto o alla lettura del libro
Durata: di solito 2-3 minuti
5. Breve storia del Booktrailer
5
● Nasce in California negli anni novanta come videoproiezione utilizzata durante la
presentazione di libri
● Il primo vero booktrailer è prodotto nel 1994 per il thriller Amnesia di Douglas Cooper:
fu un successo e portò all’esaurimento delle vendite del libro
● Uno dei primi booktrailer a livello internazionale è del romanzo Life of Pi di Yann
Martel (2002) prodotto nel 2003
● Negli anni successivi in USA cresce l’interesse di editori e autori nel booktrailer per
raggiungere nuovi lettori. Le prime sperimentazioni degli editori e videomaker italiani
sono del 2004 (Marsilio)
● Il booktrailer si diffonde come mezzo di espressione tra gli utenti comuni grazie a
YouTube e altre piattaforme
6. Perché lavorare con i booktrailer a scuola?
6
Coinvolgere alla lettura attraverso un’esperienza multimediale
Apprendimento profondo (Dakich, 2008)
Comunicare, interagire, collaborare (Mello, 2001)
Project management (Sadik, 2008)
Problem solving creativo e competenze trasversali (soft skills)
Competenze digitali (digital literacy, information literacy)
7. L’incrocio tra Costruttivismo e booktrailer
7
“Un luogo dove le persone che apprendono possono lavorare insieme
e supportarsi reciprocamente, mentre usano una varietà di
strumenti e risorse informative nel loro percorso guidato verso gli
obiettivi di apprendimento e nelle attività di problem solving.”
(Wilson, 1996)
“Gli ambienti di apprendimento dovrebbero offrire un apprendimento
costruttivo, attivo, intenzionale, collaborativo, complesso,
conversazionale, contestualizzato e riflessivo.”
(Jonassen, 1999)
8. Multimedialità
8
Formato di rappresentazione delle informazioni che utilizza più canali
sensoriali
Processo cognitivo dinamico che integra le informazioni provenienti
da diversi canali sensoriali in un'unica rappresentazione mentale
coerente utile all’apprendimento
10. Apprendimento MM efficace (Mayer, 2000)
10
Si apprende meglio se il contenuto multimediale è contraddistinto da:
1-Multimedialità: associare testo a immagini e/o audio invece che utilizzare un solo
canale
2-Vicinanza spaziale e temporale: parole e immagini sono accostate in modo
coerente sullo schermo
3-Rilevanza del materiale: presentare le informazioni importanti e in numero non
eccessivo
4-Modalità diversificata: non sovraccaricare un unico sistema sensoriale ma
suddividere le informazioni tra i canali visivo e uditivo
5-Ridondanza: non presentare la stessa informazione in troppi formati
6-Personalizzazione: usare uno stile diretto e informale
11. I 7 elementi di una storia digitale efficace
11
1. Il punto di vista
2. La domanda cruciale
3. Contenuti emotivi
4. Il dono della voce
5. Il potere della colonna sonora
6. Economia della narrazione
7. Il ritmo narrativo
http://digitalstorytelling.coe.uh.edu/page.cfm?id=27&cid=27&sublinkid=31
12. Il setting della classe
12
Proiettore o LIM con altoparlanti
Banchi a isola per lavoro in team
Connessione a Internet stabile
Microfoni (integrati o
esterni) e cuffie per
ogni gruppo
Computer portatili o fissi
di “buon livello”
Software di editing audio e
video
Opzionali:
registratori,
fotocamera,
videocamera
È utile avere spazi aggiuntivi protetti
acusticamente per registrazioni audio
13. Il processo
13
1. Scegliere e analizzare il libro
2. Ricercare informazioni
3. Scrivere il soggetto del booktrailer
4. Scrivere lo storyboard
5. Raccogliere/produrre le risorse digitali
(immagini, audio, video)
6. Montaggio audio video
7. Condividere/pubblicare il booktrailer
8. Raccogliere feedback, migliorare il
booktrailer
14. Un’esperienza didattica con il booktrailer
14
Modulo “Pagine Animate”
I.C. Giacomo Leopardi, Sarnano
PON Per la scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento,
2014-2020
Avviso 16/09/2016 “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio”
Durata: 30 ore (10 incontri in orario pomeridiano)
Destinatari: classi seconde della scuola
secondaria di 1° grado (circa 20 studenti)
15. Finalità e obiettivi
15
Finalità:
Invitare alla lettura i ragazzi nell’ottica dell’integrazione tra libro e nuove tecnologie.
Obiettivi:
- accrescere l’interesse verso la lettura;
- stimolare un approccio attivo e creativo con le tecnologie digitali;
- far acquisire competenze digitali (operazioni e applicativi di base, ricerca nel web,
uso di software per l’elaborazione audio-video);
- promuovere le competenze trasversali (comunicative-relazionali, problem solving,
autonomia, progettazione);
- accrescere il livello di inclusione tra gli studenti;
- rafforzare il legame di appartenenza con l’istituto scolastico.
16. 1. Introduzione
16
Gioco di conoscenza del gruppo
Test di valutazione iniziale (conoscenze in
ingresso, esperienza con il digitale, aspettative)
Che cos’è un booktrailer?
● Visione di booktrailer professionali e amatoriali
● Analisi degli elementi dei booktrailer (elementi
efficaci, errori da evitare…)
Giochi di drammatizzazione e dibattiti sul
booktrailer
Definire in gruppo gli elementi fondamentali per
un booktrailer efficace
17. 2. Progettazione del booktrailer
17
Formazione dei team (3-4 studenti) e scelta del libro
Analisi del libro
● individuare i personaggi, il plot, l’ambientazione (luogo, tempo), l’atmosfera
● quali sono i temi principali (sceglierne 1-2)?
● quali sono i punti forti del libro (personaggi, ambientazione, atmosfera…)?
● ci sono altre informazioni utili sul libro (sull’autore, trasposizioni nel cinema,
recensioni e critiche ricevute…)?
Definizione dell’idea progettuale (target, linguaggio, ritmi, stile)
18. 3. Laboratorio di editing audio-video
18
Esercitazioni sulle funzioni di base del software di editing audio “Audacity”
(https://www.audacityteam.org/), un programma open source e multi-piattaforma che consente
di registrare ed elaborare tracce audio in multitraccia.
19. 3. Laboratorio di editing audio-video
19
Sfida: creare una traccia audio di un
notiziario radio
21. 3. Laboratorio di editing audio-video
21
Esercitazioni sulle funzioni di base del software di editing audio-video “Kdenlive”, un software
open source e multi-piattaforma (https://kdenlive.org/it/).
22. 3. Laboratorio di editing audio-video
22
Sfida: creare la sigla della “casa produttrice” del booktrailer
23. 4. Il soggetto e lo storyboard
23
Scrittura del soggetto:
● descrivere lo svolgimento del booktrailer (1 pagina)
● definire l’arco narrativo del booktrailer
● scrittura del documento
● condivisione tra gruppi
24. 4. Il soggetto e lo storyboard
24
Creazione dello storyboard, il documento che descrive
nel dettaglio come i vari elementi del booktrailer
(immagini, musiche, testi…) sono combinati nella
sequenza delle scene.
25. 5. Ricerca e produzione delle risorse
25
Si possono utilizzare molte repository di risorse digitali (audio/foto/video) con licenze
aperte (Creative Commons)
Educare al rispetto del diritto d’autore e all’uso della citazione
Gestione e organizzazione delle risorse digitali (scaricamento, sistema di cartelle,
trasferimenti…)
26. 5. Ricerca e produzione delle risorse
26
Effetti sonori e rumori
Free sound: https://freesound.org/
SoundBible: http://soundbible.com/
GRSites: www.grsites.com/archive/sounds/
BBC Sound Effects: http://bbcsfx.acropolis.org.uk/
FreeSFX: https://www.freesfx.co.uk/
Brani musicali con licenza aperta
Free Music Archive: http://freemusicarchive.org/
Bensound: https://www.bensound.com/
CC Mixer: http://ccmixter.org/
Jamendo: https://www.jamendo.com/
27. 5. Ricerca e produzione delle risorse
27
Immagini
Google Immagini: https://www.google.it/imghp?hl=it
Wikimedia Commons: https://commons.wikimedia.org/wiki/Main_Page
Creative Commons: https://search.creativecommons.org/
Video
https://pixabay.com/en/videos/
https://www.videezy.com/
https://videos.pexels.com/
http://www.orangehd.com/
https://www.videvo.net/
28. La valutazione di un booktrailer: una o tante?
28
Chi valuta?
● gli autori → checklist, auto-valutazione intermedia e finale
● gli spettatori in classe e fuori → feedback per le revisioni,
valutazione sul prodotto finale
● l’insegnante →valutazioni formative e sommativa sul processo e
sul prodotto finale
● gli esperti → valutazione tecnica sul prodotto
29. La valutazione di un booktrailer: una o tante?
29
Quando valutare?
http://digitalstorytelling.coe.uh.edu
30. La valutazione di un booktrailer: una o tante?
30
Cosa e come valutare?
Un esempio di rubrica per la valutazione del prodotto
32. La valutazione di un booktrailer: una o tante?
32
La valutazione del processo
Monitoraggio: C’è stato un monitoraggio in tutte le fasi di realizzazione che consente di
stabilire la coerenza del percorso?
Socializzazione: La scelta e le modalità di analisi dei contenuti è stata anche il risultato di
un’interazione continua con il gruppo?
Riflessione: La creazione della storia digitale ha generato un’attività riflessiva volta a
stimolare un possibile cambiamento?
Cambiamento: L’attività ha in qualche modo modificato i comportamenti e gli
atteggiamenti delle persone coinvolte sugli argomenti trattati?
Diffusione: Le storie digitali sono state diffuse sul web, sono liberamente accessibili?
Interazione: Le storie digitali sul web sono inserite in contesti di interazione (blog, wiki...)
per cui è possibile per chiunque commentarli liberamente e avere un feedback?
Tratto da “Narrare con il digital storytelling a scuola e nelle organizzazioni”, C. Petrusco e M. De Rossi, Carocci Editore.
33. Tanti software per tante esigenze diverse...
33
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