Architects : Nuovostudio (Gianluca Bonini, Francesco Muti, Emilio Rambelli).
Designation : DUE VILLE URBANE E UNA GALLERIA D’ARTE IN EMILIA ROMAGNA , Italy.
Architects : Gilles Perraudin et Françoise Jourda architectes associés
Designation : Croix-Rousse social housing ( HLM ). Quartier de la Croix-Rousse, Lyon, Rhône, France.
Un caso di edificio storico: Palazzo CamponeschiFranco Bontempi
Corso di Alta Formazione in:
DIAGNOSTICA E VERIFICA STRUTTURALE DI COSTRUZIONI STORICHE E MONUMENTALI "MARCELLO CIAMPOLI"
Lezione del 1°giugno 2019 Prof. Ing. Franco Bontempi
Architects : Gilles Perraudin et Françoise Jourda architectes associés
Designation : Croix-Rousse social housing ( HLM ). Quartier de la Croix-Rousse, Lyon, Rhône, France.
Un caso di edificio storico: Palazzo CamponeschiFranco Bontempi
Corso di Alta Formazione in:
DIAGNOSTICA E VERIFICA STRUTTURALE DI COSTRUZIONI STORICHE E MONUMENTALI "MARCELLO CIAMPOLI"
Lezione del 1°giugno 2019 Prof. Ing. Franco Bontempi
Decorazione architettonica romana: dalla regola alle eccezioniMarina Milella
Conferenza lezione di Marina Milella (http://www.DecArch.it) per il corso di "Principi di linguaggio architettonico", cattedra di Archeologia classica (Patrizio Pensabene, Francesca Caprioli), Sapienza Università di Roma, Facoltà di Lettere, Aula di Archeologia, 5 giugno 2012 (licenziata in CC 3.0 by-sa)
Manuale per lo studio della decorazione architettonica romana e perché vale la pena di occuparsene.
Conferenza lezione di Marina Milella (http://www.DecArch.it) per la scuola di dottorato in archeologia (Eugenio La Rocca), Sapienza Università di Roma, 19 giugno 2015 (licenziata in CC 4.0 by-sa)
Politecnico di Milano, Restauración del Complejo San Pedro de LambayequeRESTAURO S.A.C.
La presentazione powerpoint per la tesi di laurea nel anno 2004 al Politecnico di Milano. Voto 10/10
La presentación para optar por el grado de arquitecto en el Politecnico di Milano, año 2004.
Eccezioni e regole nella decorazione architettonica romanaMarina Milella
Le forme della decorazione architettonica romana mutano nel tempo e nello spazio: le novità diventano modelli, regole. In seguito nuove variazioni, eccezioni, creano nuovi modelli e nuove regole.
Decorazione architettonica romana: dalla regola alle eccezioniMarina Milella
Conferenza lezione di Marina Milella (http://www.DecArch.it) per il corso di "Principi di linguaggio architettonico", cattedra di Archeologia classica (Patrizio Pensabene, Francesca Caprioli), Sapienza Università di Roma, Facoltà di Lettere, Aula di Archeologia, 5 giugno 2012 (licenziata in CC 3.0 by-sa)
Manuale per lo studio della decorazione architettonica romana e perché vale la pena di occuparsene.
Conferenza lezione di Marina Milella (http://www.DecArch.it) per la scuola di dottorato in archeologia (Eugenio La Rocca), Sapienza Università di Roma, 19 giugno 2015 (licenziata in CC 4.0 by-sa)
Politecnico di Milano, Restauración del Complejo San Pedro de LambayequeRESTAURO S.A.C.
La presentazione powerpoint per la tesi di laurea nel anno 2004 al Politecnico di Milano. Voto 10/10
La presentación para optar por el grado de arquitecto en el Politecnico di Milano, año 2004.
Eccezioni e regole nella decorazione architettonica romanaMarina Milella
Le forme della decorazione architettonica romana mutano nel tempo e nello spazio: le novità diventano modelli, regole. In seguito nuove variazioni, eccezioni, creano nuovi modelli e nuove regole.
Numa cidade marcada pelo vertiginoso desenvolvimento urbano e pelas leis do mercado, Renato Anelli faz uma reflexão sobre o contraste entre a autenticidade e a reprodutibilidade de projetos arquitetônicos
CO : Règlement Sécurité incendie ERP Construction - CO 34 à 56.
Établissements Recevant du Public Articles CO Construction dispositions constructives dégagements issues de secours
Isolation acoustique des façades : Guide technique et administratif pour le traitement des Points Noirs Bruit.
CEREMA - Direction technique Territoires et ville
DUE VILLE URBANE E UNA GALLERIA D’ARTE IN EMILIA ROMAGNA
1. NUOVOSTUDIO - DUE VILLE URBANE E UNA GALLERIA D’ARTE IN EMILIA
ROMAGNA
La Raccolta Lercaro a Bologna e due ville urbane a Ravenna, Casa Rutherford, nel cuore del centro storico, e casa
Gamberini, nella zona della Darsena: tre edifici che spiccano, per interesse e qualità, nella notevole produzione
architettonica di Nuovostudio (Gianluca Bonini, Francesco Muti, Emilio Rambelli).
Le due ville – progetti di ampliamento di edifici esistenti - si sviluppano attorno a spazi introversi, che sono poi la
risultante del completamento di preesistenze o di muri di confine del lotto. Spazi introversi, quindi, ricomposti
attorno a corti interne e pur tuttavia estremamante aperti e trasparenti, a ribadire la protezione dall’esterno e,
per contrasto, la permeabilità degli spazi domestici, tra dentro e fuori.
La luce - attraverso l’elemento architettonico della vetrata, attraverso tagli di volumi che le permettono di fluire
dal tetto fino a terra - costituisce il fulcro ideativo di entrambi i progetti: valorizza i materiali, esalta il tratto
pulito di un’architettura minimale ma mai scarna, definendone i volumi. La piscina nel patio-giardino di casa
Gamberini, sembra riflettere la stessa trasparenza della parete vetrata a tutt’altezza della facciata sul cortile: la
luce sembra qui poter attraversare, con naturale continuità, entrambi gli elementi (vetro, acqua).
Entrambi gli interni, di rigorosa corbusieriana sobrietà, alternano materiali di pacato lusso – legno, pietra, profili
metallici sottili in risalto sul bianco abbagliante dei muri - a tagli di superfici che danno profondità ai volumi,
arricchendone lo spazio. Lusso contemporaneo, che deriva principalmente dalla qualità composita dello spazio, da
dettagli raffinati; mai da ostentata abbondanza.
In casa Rutherford, il progetto ha operato su due livelli: il restauro accurato sul corpo principale, che ha rivelato
un inaspettato muro in mattoni di origine quattrocentesca, che funge da quinta al soggiorno; e l’ampliamento ex
novo, che si salda all’esistente attraverso la «sutura» dell’ampia vetrata in profilo metallico. In un equilibrio di
continuità, integrazione e compostezza.
Le due ville, per molteplici versi assai simili tra loro, presentano una peculiare differenza, che dimostra il valore
aggiunto e la qualità complessiva che buon disegno e progettazione possono apportare all’architettura. La
differenza riguarda il costo complessivo dei due progetti: contenuto per casa Gamberini, realizzata con materiali e
prodotti correnti, quasi “poveri”; decisamente superiore per casa Rutherford, dove sono state utilizzate finiture
fuoriclasse, dettagli su misura costosi, legni pregiati e rari – come l’essenza di ebano makassar, quella di Mies,
usata per quinte scorrevoli e boiseries. Eppure, il risultato per alcuni aspetti, presenta interessanti analogie. Si
esalta, infatti, in questo modo, la necessità intrinseca della progettazione, la funzione stessa dell’architetto, nel
saper dare qualità allo spazio, indipendentemente dalle risorse economiche disponibili. E’ ciò che Nuovostudio
riassume - ironicamente ma non troppo - nel termine “ikeizzazione” del progetto o del prodotto.
Un analogo registro progettuale e compositivo si ritrova nella Raccolta Lercaro a Bologna, che ospita una rilevante
collezione di scultura moderna – da Alberto Giacometti a Giacomo Manzù, da Marino Marini ad Arturo Martini.
Anche in questo caso, si tratta di un intervento contemporaneo, che si innesta sapientemente su un’architettura
degli anni Cinquanta. Grandissime vetrate attingono luce naturale dal cortile interno; il legno della pavimentazione, i
volumi bianchi, sono lo sfondo più adatto ad esporre le sculture della raccolta: la neutralità – in senso positivo - del
contenitore rispetto al contenuto, quale regola fondamentale dei migliori spazi espositivi. Aperture, percorsi, livelli
si incastrano a formare uno spazio ampio e luminoso, dove campeggiano le sculture, poggiate con classica semplicità
su sobri piedestalli bianchi. La galleria interna si dilata all’aperto, nel cortile pavimentato a ghiaia bianca, pietra ed
erba, e in un terrazzo pensile, ulteriore spazio espositivo della collezione.