L'idea del talk è quella di prendere spunto da alcune osservazioni recenti, su come spesso in fase di preventivazione di un lavoro si tenda a sottovalutare tutta una serie di aspetti e attività apparentemente secondari, ma in realtà con un impatto notevole sull'effort, sul tempo complessivo che sarà necessario dedicare a quell'attività per completare il lavoro richiesto. A partire da queste "osservazioni sul campo" proverò a suggerire alcuni accorgimenti che ho adottato nella mia esperienza per evitare questo "effetto sottovalutazione", coinvolgendo la platea e invitando i partecipanti a discutere e confrontarsi con me su questi e su altri stratagemmi che ho intenzione di provare nel futuro. Scopo del talk è quello di portare all'attenzione degli sviluppatori (ma non solo loro) come questo "difetto" nelle proprie stime abbia impatto non solo sulla remuneratività del proprio lavoro e sul tempo che dedichiamo ad esso, ma soprattutto sulla qualità complessiva del prodotto consegnato al cliente.
Perché a fare i preventivi facciamo così schifo? @CodemotionRoma 2102Codemotion
Perché a fare i preventivi facciamo così schifo?
DI CRISTIANO RASTELLI (WEBDEBS)
L'idea del talk è quella di mostrare come spesso in fase di preventivazione di un lavoro si tenda a sottovalutare tutta una serie di aspetti e attività apparentemente secondari, ma in realtà con un impatto notevole sull'effort. Scopo del talk è quello di portare all'attenzione degli sviluppatori come questo "difetto" nelle proprie stime abbia impatto non solo sulla remuneratività del proprio lavoro, ma soprattutto sulla qualità complessiva del prodotto consegnato al cliente.
Perché a fare i preventivi facciamo così schifo? @BetterSoftware 2102 Cristiano Rastelli
L'idea del talk è quella di mostrare come spesso in fase di preventivazione di un lavoro si tenda a sottovalutare tutta una serie di aspetti e attività apparentemente secondari, ma in realtà con un impatto notevole sull'effort. Scopo del talk è quello di portare all'attenzione degli sviluppatori come questo "difetto" nelle proprie stime abbia impatto non solo sulla remuneratività del proprio lavoro, ma soprattutto sulla qualità complessiva del prodotto consegnato al cliente.L'idea del talk è quella di mostrare come spesso in fase di preventivazione di un lavoro si tenda a sottovalutare tutta una serie di aspetti e attività apparentemente secondari, ma in realtà con un impatto notevole sull'effort. Scopo del talk è quello di portare all'attenzione degli sviluppatori come questo "difetto" nelle proprie stime abbia impatto non solo sulla remuneratività del proprio lavoro, ma soprattutto sulla qualità complessiva del prodotto consegnato al cliente.
נבחנו חיפויי קרקע שתכליתם לשפר את סביבת השתיל על ידי ריכוז מי גשמים וטל ושיפור סביבת השורשים: מתקני טל-יה, יריעות bruash-blanket וחיפוי ברסק עץ. כמו כן, נוסתה העתקת עצים למצע אפר פחם ונטיעה עם גידור פרטני. בחינת הטל-יה בשנה קודמת (2011) הסתיימה בהצלחה חלקית. ב-2012 לא נמצא יתרון לחיפוי זה ואף לא לחיפויים אחרים בתנאים של גידול ללא השקייה [ראה בקישור זה]. הגידול באפר פחם הראה לכאורה יתרון, אולם בניסוי נוסף, גדול יותר, לא נמצא כל יתרון. הגידור הפרטני נמצא כשיטה טובה לגידול שתילים גדולים בתוך שטחי מרעה.
לצפייה באתר ולהורדת הקובץ ראה בקישור הבא:
Look in the site: http://nirforestecosoil.com/
Discover considerations about text messaging for internal communication, plus learn the four keys to use text messaging in your organization. http://goo.gl/vkcl9r
Perché a fare i preventivi facciamo così schifo? @CodemotionRoma 2102Codemotion
Perché a fare i preventivi facciamo così schifo?
DI CRISTIANO RASTELLI (WEBDEBS)
L'idea del talk è quella di mostrare come spesso in fase di preventivazione di un lavoro si tenda a sottovalutare tutta una serie di aspetti e attività apparentemente secondari, ma in realtà con un impatto notevole sull'effort. Scopo del talk è quello di portare all'attenzione degli sviluppatori come questo "difetto" nelle proprie stime abbia impatto non solo sulla remuneratività del proprio lavoro, ma soprattutto sulla qualità complessiva del prodotto consegnato al cliente.
Perché a fare i preventivi facciamo così schifo? @BetterSoftware 2102 Cristiano Rastelli
L'idea del talk è quella di mostrare come spesso in fase di preventivazione di un lavoro si tenda a sottovalutare tutta una serie di aspetti e attività apparentemente secondari, ma in realtà con un impatto notevole sull'effort. Scopo del talk è quello di portare all'attenzione degli sviluppatori come questo "difetto" nelle proprie stime abbia impatto non solo sulla remuneratività del proprio lavoro, ma soprattutto sulla qualità complessiva del prodotto consegnato al cliente.L'idea del talk è quella di mostrare come spesso in fase di preventivazione di un lavoro si tenda a sottovalutare tutta una serie di aspetti e attività apparentemente secondari, ma in realtà con un impatto notevole sull'effort. Scopo del talk è quello di portare all'attenzione degli sviluppatori come questo "difetto" nelle proprie stime abbia impatto non solo sulla remuneratività del proprio lavoro, ma soprattutto sulla qualità complessiva del prodotto consegnato al cliente.
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SharePoint Saturday Cape Town - Introduction to AngularJS with the Microsoft ...Sébastien Levert
Every developer hears about AngularJS and all the magic it does for you applications. In order to kickstart you AngularJS journey, this session is an introduction to the AngularJS concepts applied to any Office 365 development. Different workloads will be targeted (Mail, Calendar, Files) and the Office 365 API will be our main datasource. We will also cover SharePoint Online specific data access (Office 365 API, REST, CSOM and Search) to meet your current development needs.
The 3 key takeaways of this session are :
- You will understand the basics of the AngularJS framework
- You will learn how to communicate withthe Office 365 through AngularJS
- You will be able to apply those new skills in your next project
POWER Texting: Engaging Your Employees via Text MessagingYarber Creative
Texting is one of the most personal and immediate forms of communication. It's also one of the most effective. If you're responsible for communicating with employees at your company, you might consider using text messaging. This presentation details how you can get started. In it, you'll find the three simple steps that will have on your way to maximize the impact of your text communication.
Master presentazione 1 come nasce un'ideasculling77
Piccola presentazione il cui tema è l'illustrazione di come VIRGOSISTEMI gestisce i Clienti e le loro esigenze fino a farle diventare dei prodotti finiti.
Piccola storia di un bootstrap incredibile: com’è nata WeRoad, la piattaforma...Fabio Bin
Idea, product design, tecnologia, marketing, customer care e operations. Ovvero tutto quello che un piccolo team ha realizzato in un solo anno trasformando un’intuizione in un business con traction.
La versione articolo di queste slide con altre info e extra si può trovare su:
✔️LinkedIn Pulse -->https://www.linkedin.com/pulse/piccola-storia-di-un-bootstrap-incredibile-com%C3%A8-nata-weroad-fabio-bin/
✔️Medium --> https://medium.com/@fabiobin/piccola-storia-di-un-bootstrap-incredibile-com%C3%A8-nata-weroad-la-piattaforma-di-viaggio-per-bddbeb1ce61e
Riconoscere e Gestire il Debito UX - Agile Business Day 2016 #ABD16PRSD
Il debito tecnico è un indice fondamentale per determinare lo stato di salute di un progetto software e ci aiuta a valutare i rischi a cui siamo esposti nelle sue future evoluzioni.
Perchè quello che progettiamo viene spesso percepito dagli utenti in modo differente?
La differenza di esperienza, fra il percepito e l’implementato è il famigerato debito tecnico di UX (UX Debt)
Il debito tecnico UX è l’indicatore fondamentale di quanto ci stiamo discostando dall’esperienza che intendiamo progettare a quello che viene percepito dagli utenti attraverso il prodotto o servizio finale e le sue evoluzioni.
E’ un fattore importantissimo che deve essere tenuto a mente in ogni progetto che abbia una componente UX, ma per essere compreso e gestito, deve essere innanzitutto riconosciuto.
Come tutte le incognite di progetto, sottovalutarlo pone grandi rischi alla manutenibilità di quello che creiamo.
In queste due ore, impareremo che cos’e’, come riconoscerlo nelle sue varie forme e come gestirlo trasformandolo in una variabile controllata di progetto.
Riconoscere e Gestire il Debito UX - Agile Business Day 2016 #ABD16Hoang Huynh
Il debito tecnico è un indice fondamentale per determinare lo stato di salute di un progetto software e ci aiuta a valutare i rischi a cui siamo esposti nelle sue future evoluzioni.
Perchè quello che progettiamo viene spesso percepito dagli utenti in modo differente?
La differenza di esperienza, fra il percepito e l’implementato è il famigerato debito tecnico di UX (UX Debt)
Il debito tecnico UX è l’indicatore fondamentale di quanto ci stiamo discostando dall’esperienza che intendiamo progettare a quello che viene percepito dagli utenti attraverso il prodotto o servizio finale e le sue evoluzioni.
E’ un fattore importantissimo che deve essere tenuto a mente in ogni progetto che abbia una componente UX, ma per essere compreso e gestito, deve essere innanzitutto riconosciuto.
Come tutte le incognite di progetto, sottovalutarlo pone grandi rischi alla manutenibilità di quello che creiamo.
In queste due ore, impareremo che cos’e’, come riconoscerlo nelle sue varie forme e come gestirlo trasformandolo in una variabile controllata di progetto.
SharePoint Saturday Cape Town - Introduction to AngularJS with the Microsoft ...Sébastien Levert
Every developer hears about AngularJS and all the magic it does for you applications. In order to kickstart you AngularJS journey, this session is an introduction to the AngularJS concepts applied to any Office 365 development. Different workloads will be targeted (Mail, Calendar, Files) and the Office 365 API will be our main datasource. We will also cover SharePoint Online specific data access (Office 365 API, REST, CSOM and Search) to meet your current development needs.
The 3 key takeaways of this session are :
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- You will learn how to communicate withthe Office 365 through AngularJS
- You will be able to apply those new skills in your next project
POWER Texting: Engaging Your Employees via Text MessagingYarber Creative
Texting is one of the most personal and immediate forms of communication. It's also one of the most effective. If you're responsible for communicating with employees at your company, you might consider using text messaging. This presentation details how you can get started. In it, you'll find the three simple steps that will have on your way to maximize the impact of your text communication.
Master presentazione 1 come nasce un'ideasculling77
Piccola presentazione il cui tema è l'illustrazione di come VIRGOSISTEMI gestisce i Clienti e le loro esigenze fino a farle diventare dei prodotti finiti.
Piccola storia di un bootstrap incredibile: com’è nata WeRoad, la piattaforma...Fabio Bin
Idea, product design, tecnologia, marketing, customer care e operations. Ovvero tutto quello che un piccolo team ha realizzato in un solo anno trasformando un’intuizione in un business con traction.
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Riconoscere e Gestire il Debito UX - Agile Business Day 2016 #ABD16PRSD
Il debito tecnico è un indice fondamentale per determinare lo stato di salute di un progetto software e ci aiuta a valutare i rischi a cui siamo esposti nelle sue future evoluzioni.
Perchè quello che progettiamo viene spesso percepito dagli utenti in modo differente?
La differenza di esperienza, fra il percepito e l’implementato è il famigerato debito tecnico di UX (UX Debt)
Il debito tecnico UX è l’indicatore fondamentale di quanto ci stiamo discostando dall’esperienza che intendiamo progettare a quello che viene percepito dagli utenti attraverso il prodotto o servizio finale e le sue evoluzioni.
E’ un fattore importantissimo che deve essere tenuto a mente in ogni progetto che abbia una componente UX, ma per essere compreso e gestito, deve essere innanzitutto riconosciuto.
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In queste due ore, impareremo che cos’e’, come riconoscerlo nelle sue varie forme e come gestirlo trasformandolo in una variabile controllata di progetto.
Riconoscere e Gestire il Debito UX - Agile Business Day 2016 #ABD16Hoang Huynh
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Ldb Make Your Own Collaborative place_Elaborazione e analisi di uno speech - ...laboratoridalbasso
Docenti:
Augusto Pirovani e Matteo Uguzzoni
Argomenti:
- presentazione progetto Livello7 (http://www.livello7.it/)
- workshop di elaborazione e analisi di uno speech
Guida SCOSTUMATA al marketing turistico | Webers Brand AgencyWebersBrandAgency
Sei davvero sicuro che Facebook sia il social di riferimento e che basti essere presenti lì per risolvere tutti i tuoi problemi di visibilità?
La verità è che Facebook "si vende bene", ma ciò di cui hanno davvero bisogno hotel, ville, enti turistici o altre organizzazioni del settore è ben altro.
Scoprilo nella "Guida scostumata" della Webers - Brand Agency.
Le slide presentate all'Agile UX Italia 2013 in un talk sul mondo della Data Visualization. Cos'è e come funziona la visualizzazione dei dati e come utilizzarla nell' UX design? Daremo uno sguardo all'evoluzione della disciplina, alle pietre miliari e alle nuove tendenze, fino ad arrivare a scoprire come, partendo dai dati, sia possibile costruire un'esperienza utente del tutto nuova.
FaberLab: Business Model Canvas e l'Arte di InnovareGiovanni Caruso
Se volete lanciare una nuova idea di business o volete rivedere il vostro modo di fare impresa, in questo intervento al FaberLab di Varese, si introducono i metodi, i processi e gli strumenti più innovativi per farlo.
Similar to Perché a fare i preventivi facciamo così schifo? (20)
In the last few months there's been a growing friction between those who see CSS as an untouchable layer in the "separation of concerns" paradigm, and those who have simply ignored this golden rule and found different ways to style the UI, typically applying CSS styles via JavaScript.
This debate is getting more and more intense, fiery and harsh every day, bringing division in a community that used to be immune to this kind of “wars”.
Is there anything practical that we can do, here and now, to stop it?
This talk will be my attempt to bring peace between the two fronts, help these two opposite factions to understand and listen to each other, see the counterpart's points of views, find the good things they have in common, and learn something from that.
## This talk has been presented at London CSS Meetup. ##
Video of the talk: https://www.youtube.com/watch?v=bb_kb6Q2Kdc
Style Guides, Pattern Libraries, Design Systems and other amenities.Cristiano Rastelli
Style guides and component libraries are the new trend in front-end development.
Everyone is into "Atomic Design" and "Modular CSS" nowadays.
But how did we get to this “hype”, and why? What is a style guide, what is its value and where are the benefits of introducing one in a project? And are them useful only for the web, or can be employed by other platforms too?
I'll try to give an answer to all these questions in this presentation – directed to designers, web developers but also iOS/Android/Win developers – and I'll show how our Mobile Web team in Badoo has developed his first style guide and how is using it to catch bugs and create a shared pattern library.
My kick-off presentation at IxDA London Meetup October 2015.
The subject of the evening was inspired by Russel Davies' post “Software Above the Level of a Single Man” — a provocation with amazingly simplicity but very deep in its implications.
The main point we wanted to discuss was the shift as designers from "design for my phone, for my watch, for my [personal context here]" to "design for our car, our home, our office/workplace, our classroom, our [shared space/context here]".
Because as soon as you move away from the "level of a single man", you have to deal with (and design for) the complexity of “human interactions”. And it's not only a matter of defining personas, contexts, use cases; but also of understanding relationships, hierarchies, “meanings”, emotions.
Are we ready to deal with this change of paradigm? What are the complexities that we have to take into account? Are there already studies, real projects, examples of possible solutions, and what can we learn from them?
An internal talk for VisuaDNA about Smart Cities, Open-Data, Connected Objects, Quantified Self, Internet of Things, and other ideas for the future of Big Data.
Presented on December 2013.
This is going to be a very personal and opinionated talk, on what I foresee as a "senior" developer for the future of our profession: fears, risks, opportunities and challenges.
A talk about the personal responsibilities that we - as software developers - have. Not only to create better software, but to create a better software industry for us and for the future generations. A talk about the temptations we have to adopt approaches, processes and mental models typical of the Industrial era, instead of building our own "rules of the game" and decide on which values we want to ground our profession. A talk about the importance of the communities, the open source, the culture of making and sharing the knowledge, instead of simply re-sharing or re-using someone else's work.
Because, in the software industry, take away the technology and all that remains are again the persons, with their knowledge, their passions and their ethic.
Some tips on how to make you presentation look better (and why you should). An internal presentation I gave in VisualDNA, during the "Let's Talk" series of lectures about how to give good presentations and do public speaking.
Un recente libro di Luke Wroblewski, intitolato "Mobile First" ha coniato questa definizione di un approccio alla progettazione che poi è stato dato per scontato dalla maggior parte degli interaction/ux/web designer. In questo talk vorrei invece portare la mia esperienza nella realizzazione di diversi siti web "responsive" che è invece diametralmente opposto, spiegando le ragioni che mi hanno portato a questa scelta e il metodo che ho adottato e consolidato negli ultimi mesi.
Il mini-talk che ho portato al Methodcamp 2012, per discutere assieme agli altri partecipanti e confrontarmi con loro sul metodo di esplorazione che tipicamente adotto nella fase iniziale di un progetto di design.
In questa presentazione, ho provato a percorrere la strada che ha portato dal modello "classico" della Human-Computer-Interaction all'attuale modello dello User-Experience Design, un "cappello" multi-disciplinare sotto il quale oggi si raccolgono diverse competenze, pratiche e metodologie (architettura delle informazioni, etnografia, interaction design, graphic and visual design, web/software design and development, user-testing, per dirne alcune) utilizzate per la progettazione e la realizzazione non solo di interfacce (software/applicative, web, mobile, ecc.) ma anche e soprattutto di servizi (cross-canale, cross-device, multi-ambiente) e di vere e proprie "esperienze utente". Da qui, ho provato a guardare al futuro, dallo UXD delle reti sociali alle contraddizioni fra convergenza delle metafore d'interazione e frammentazione dei medium di fruizione, per arrivare a immaginare di poter parlare un giorno di "Humanity-Cloud Interaction".
In questa presentazione, ho provato a percorrere la strada che ha portato dal modello "classico" della Human-Computer-Interaction all'attuale modello dello User-Experience Design, un "cappello" multi-disciplinare sotto il quale oggi si raccolgono diverse competenze, pratiche e metodologie (architettura delle informazioni, etnografia, interaction design, graphic and visual design, web/software design and development, user-testing, per dirne alcune) utilizzate per la progettazione e la realizzazione non solo di interfacce (software/applicative, web, mobile, ecc.) ma anche e soprattutto di servizi (cross-canale, cross-device, multi-ambiente) e di vere e proprie "esperienze utente". Da qui, ho provato a guardare al futuro, dallo UXD delle reti sociali alle contraddizioni fra convergenza delle metafore d'interazione e frammentazione dei medium di fruizione, per arrivare a immaginare di poter parlare un giorno di "Humanity-Cloud Interaction".
In questa presentazione condivido la mia "esperienza sul campo" nel prendere un sito web (www.nosqlday.it) inizialmente realizzato in HTML5+CSS3 ma con il solo target "desktop", e renderlo non solo compatibile o ottimizzato, ma addirittura "speciale" per la visualizzazione su dispositivi mobili.
Il racconto a posteriori (questa presentazione fa seguito a quella tenuta poco più di un anno fa, sempre in occasione della UGIALT.net Conference) di quello che è stato effettivamente lo sviluppo e l'adozione di questo linguaggio, che ormai molti indicano come la vera piattaforma di sviluppo del futuro, il rischio che si intravede di una nuova buzzword stile "web 2.0", alcune esperienze dirette e le lezioni che ne ho potuto trarre.
Presentazione tenuta in occasione del seminario "Lost in translation: la comunicazione aumentativa e alternativa per l’inclusione sociale di adulti e anziani" nell'ambito di HANDImatica 2010, mostra-convegno nazionale dedicata alle tecnologie ICT per le persone disabili.
E' l'evoluzione della presentazione tenuta allo UXCamp 2009 a Firenze.
La presentazione che ho tenuto allo UX Camp Italia 2010 a Firenze, sul tema della qualità e dell'eccellenza nel design (user-centered design, user-experience design, user-interface design, web design, ecc.) e dei rischi connessi al perdere di vista la vera natura del proprio lavoro e le richieste del committente.
La presentazione che ho tenuto all'ExperienceCamp 2010 presso Sketchin (Manno, CH) a tema percezione della "qualità" della user-experience da parte degli utenti e valore che ad essa assegniamo come sviluppatori/designer.
Esperienza utente e fruizione dei contenuti nei quotidiani online in Italia.Cristiano Rastelli
Partendo dall’esperienza acquisita e vissuta in prima persona durante i due anni di lavoro che hanno portato prima alla realizzazione e poi al successivo mantenimento del sito web di un piccolo giornale d’opinione a diffusione nazionale, cercheremo di portare la nostra analisi sul rapporto fra esperienza utente e fruizione dei contenuti anche ai siti web dei principali quotidiani presenti in Italia, per provare a immaginare come i nuovi modelli di business che stanno facendo breccia nel mondo dell’editoria impongano necessariamente un nuovo approccio verso qualità, quantità e fruibilità dei contenuti offerti al lettore/consumatore/cliente, e quindi un nuovo spazio di intervento per chi si occupa di architettura dell’informazione e design dell’esperienza utente.
Cosa possiamo imparare dal metodo di lavoro degli artisti più famosi? Quali sono le connessioni e le analogi fra arte e metodologie agili?
Presentazione tenuta all'AgileCamp 2010 presso Sketchin (Lugano)
1. PERCHÉ A FARE I PREVENTIVI
FACCIAMO COSÌ SCHIFO? CRISTIANO RASTELLI
2. Table of contents
Flying to the moon
Una piccola storia
Il nervo scoperto
Coders are special
My experience
Let’s play “quote”
Costi nascosti
Side-effects
Conclusioni
4. Flying to the moon
I progetti “Mercury” e “Gemini”, a cui si riferiscono queste
immagini, sono state due serie di missioni spaziali, condotte
dalla NASA con lo scopo di acquisire il know-how e le
competenze necessarie per portare, in poco meno di dieci
anni, il primo uomo sulla Luna.
Hanno ottenuto risultati mai raggiunti prima d’allora:
primo equipaggio in orbita attorno alla terra
prima “camminata” di un astronauta nello spazio
primo rendez-vous e attracco fra due veicoli spaziali
5. Flying to the moon
25 maggio 1961
“I believe that this nation should
commit itself to achieving
the goal, before this decade is out,
of landing a man on the moon
and returning him safely to the earth”
President John F. Kennedy
6. Flying to the moon
E’ stato il maggior sforzo economico, tecnologico e
scientifico mai sostenuto dagli USA, assieme al Progetto
Manhattan e alla costruzione dello stretto di Panama.
Costo del Programma Apollo (miliardi di dollari)
30
25
20
15
10
5
0
Stima iniziale Stima J. Webb Stima finale Costo finale
7. Preventivare
non si può “andare corti”
budget stanziati dal committente
Prevedere *
Occorre sapere valutare e analizzare:
ogni minimo dettaglio (dalla vite allo stadio propulsivo)
ogni possibile/probabile futura necessità
tutti i possibili casi, non solo il “best-case scenario”.
* Non significa essere degli indovini o fare oracoli sul futuro...
11. Una piccola storia / 1
Una sera, mentre stavamo facendo una conference-call via
Skype per l’organizzazione della Node.js Conference, si
stava parlando di totem da piazzare agli ingressi della sala.
Io sostenevo che meno cose c’erano da fare, meglio era
(c’erano altre mille cose da fare, ricordare, organizzare).
A un certo punto Cirpo se ne è uscito con questa frase:
“Ma sì, ma quanto vuoi metterci? Tanto le fa Riccardo”.
E qui mi si è accesa una lampadina: stava completamente
tralasciando tutti gli aspetti collaterali dell’attività che non
fossero la semplice, mera esecuzione materiale.
12. Una piccola storia / 2
E mi sono fatto questa domanda: ma perché i DEV in
particolare – ma gli esseri umani in generale – sono così
pessimi a fare stime e preventivi?
Forse, ho pensato, c’è un motivo antropologico, qualcosa
che condiziona il nostro cervello e lo induce a sottovalutare
sistematicamente gli sforzi (gli “effort”) per permettere agli
uomini di osare di più, di fare cose che normalmente non
farebbero e “selezionare la specie” più intraprendente?
In ogni caso, mi sono proposto che avrei tenuto un talk su
questo tema, in cui fare “pelo e contropelo” ai DEV.
Perciò, eccomi qui!
14. Il nervo scoperto
Un “uccellino” mi ha detto che questa sessione è stata in
assoluto la più votata fra quelle proposte per la UGIALT.
Vi faccio notare che questo non è un talk tecnico, come gli
altri. Cosa vuol dire secondo voi?
Evidentemente è un’esigenza, un problema, una necessità,
c’è un “sentire comune” che in fondo non siamo poi tanto
bravi a fare preventivi*.
Insomma ho toccato il classico “nervo scoperto” (e
francamente, non immaginavo fosse così scoperto!).
* Non credo di essermi sbagliato poi molto nel dare il titolo a questo talk, no?
17. Coders are not special!
Da che mondo e mondo pittori, artisti, artigiani, architetti,
ingegneri, costruttori, tutti quanti hanno dovuto produrre
progetti e stime di costo ex-ante.
Tutti coloro che devono “creare” qualcosa che prima non
esisteva, che disegnano e progettano soluzioni su misura,
che producono e realizzano prodotti “non standardizzati”.
In molti casi (la buona parte?) hanno sbagliato stima.
Noi non facciamo eccezione.
Il punto qui però è: come fare un preventivo che abbia il
minor margine di errore possibile?
19. Nessuno ti può insegnare
La verità è che fare preventivi è come educare i figli: puoi
trovare manuali ovunque, puoi chiedere consigli a chiunque
ma alla fine qualunque “metodo” deciderai di adottare ti
sembrerà comunque imperfetto, troppo “astratto”, che non
tiene conto del tuo caso particolare/speciale.
Perché, come per i figli, fare un preventivo ti tocca da
vicino, ha a che fare con il tuo “vissuto quotidiano”.
Con le tue esperienze pregresse.
Con il tuo senso di auto-stima.
Con l’amore per il tuo lavoro.
Con il tuo conto in banca.
21. My experience
Quindi non son qui
per darvi nessun
tipo di “lezione”.
Tantomeno per
esporvi teorie su
come elaborare il
preventivo perfetto
e infallibile.
Sono qui per
raccontarvi la
mia esperienza.
22. 3... 2... 1... Via!
Sono tante slide, potete saltare pure alla n. 89 senza perdervi niente... ;-)
90. Cosa ho imparato
Separare mentalmente (e fisicamente) il ragionamento
fra le attività da realizzare (quindi il progetto) e il
tempo che occorre a realizzarle (quindi il preventivo)
In questo modo si perde meno di vista l’obiettivo del preventivo, che è
quello di fornire una stima/valutazione economica al proprio cliente dei
costi di ideazione/progettazione/realizzazione di una determinata attività.
Ragionare in termini di giorno-uomo ideale (di 8 ore)*
(poi magari ce ne impieghi 12, ma quello è comunque il tuo parametro di
riferimento temporale, la tua “unità di misura” di base)
Tenere sempre a bada la vocina che è in noi.
Quella che ormai riconosciamo, quella che ci fa dire “ma sì, ma cosa vuoi
metterci a” oppure “non sarà caro? e se poi per il cliente è troppo?” e alla
fine ci porta a sottostimare gli effort di un progetto, specie se complesso.
91. Cosa ho imparato
Il cliente guarda la cifra in basso a destra.
Non c’è nulla da fare, è un dato di fatto oggettivo. Come il sole che sorge
e tramonta. Occorre farsene una ragione e agire di conseguenza.
Decidere (a seconda del cliente) cosa mostrare e cosa
invece omettere (o non specificare affatto)
Ad esempio la suddivisione del progetto in sotto-attività oppure il numero
di giornate previste per ogni singola voce e/o il costo a giornata.
Ci sono tipi diversi di clienti.
A noi il compito di capire chi è l’interlocutore che abbiamo di fronte, cosa
ci sta chiedendo, che tipo di risposta dare, in che forma comunicargli la
nostra proposta progettuale/economica.
A noi il compito di decidere se e quanto del nostro tempo dedicare
(ovvero investire) nella redazione del preventivo.
94. Let’s play “quote”
Decidere assieme allo staff se fare le magliette per la conferenza
• Fare email allo staff + polling/doodle
Chiedere se qualcuno ha conoscenza/esperienza di stampatori di t-shirt
Chiedere preventivo a 2 o 3 diversi stampatori di magliette
• Fare email in cui si spiega cosa serve, come saranno le magliette, ecc.
Confrontare fra loro i tre preventivi ricevuti
• Cercare su internet il prezzo medio di una maglietta, per confronto
• Decidere assieme agli altri membri dello staff quale scegliere
Preparare le bozze grafiche delle magliette (con diverse soluzioni)
• Cercare su internet i colori disponibili per le magliette
• Scegliere il colore e ideare la grafica da far stampare sulle magliette
• Realizzare i file grafici (vettoriali e/o bitmap alta risoluzione)
95. Let’s play “quote”
Decidere la grafica finale delle magliette
• Sottoporre via email le soluzioni ideate/create ai membri dello staff
• Leggere risposte/commenti e rispondere a propria volta
• Modificare la bozza sulla base delle indicazioni ricevute
• Scegliere soluzione definitiva assieme allo staff (con polling/doodle)
Raccogliere le prenotazioni per le magliette
• Creare form online con Google Docs
• Creare pagina web per embedding e raccolta dati “clienti”
Decidere quante magliette far stampare
• Estrarre da foglio di calcolo i numeri aggregati per sesso, taglia, colore
• Calcolare numero magliette aggiuntive da vendere il giorno della conf
Ordinare le magliette allo stampatore
• Mandare numeri e grafica finale allo stampatore per quotazione finale
96. Let’s play “quote”
Preparare i file grafici definitivi per lo stampatore (in diversi formati)
• Inviare email allo stampatore con i dettagli tecnici dei file allegati
Passare dallo stampatore per accordarsi, firmare l’ordine e dare l’acconto
• Passare da chi ha la cassa per prendere i soldi da dare allo stampatore
Chiamare stampatore per avere conferma della data di consegna
Chiamare stampatore per accordarsi sul ritiro delle magliette
Passare a ritirare le magliette dallo stampatore
• Verificare la stampa delle magliette, pagare e caricare gli scatoloni
Consegnare le magliette a chi le “venderà” il giorno della conferenza
• Preparare foglio excel con la lista delle prenotazioni effettuate
• Portare scatoloni a casa degli incaricati, per permettergli di suddividere
le magliette per tipo, colore, taglia, ecc.
98. Costi nascosti
Incontri preliminari
Presentazione, raccolta dei requisiti, redazione del preventivo,
illustrazione dell’offerta, trattative per definizione budget finale.
Attività kickoff
Pianificazione delle attività, boostrap del progetto, attribuzione dei task.
Riunioni in corso d’opera
Incontri per richieste di modifiche, attività integrative, raccolta feedback,
avanzamento lavori, consegna del prodotto, eventuale formazione.
Gestione del progetto
Mantenimento delle relazioni con il cliente ed eventuali suoi fornitori di
servizi, coordinamento delle attività dei propri collaboratori, redazione
documenti di progetto, lettura/scrittura delle email.
99. Costi nascosti
Attività non previste
Richieste e/o modifiche e/o integrazioni in corso d’opera.
Variazione degli obiettivi di progetto al mutare degli interlocutori.
Attività sottovalutate
“Beh, ma quanto vuoi metterci a...”.
Tempi di acquisizione di nuove competenze.
Curve di apprendimento più lunghe del previsto.
Attività collaterali/a conclusione del progetto
Registrazione nei motori di ricerca, attivazione statistiche, creazione di
account e configurazione profili su social network e servizi online.
Varie ed eventuali
Tempi di trasferta, anticipi economici (acquisto servizi/prodotti per conto
del cliente, iva, tasse, ecc.), solleciti dei pagamenti, recupero crediti.
101. Side-effects
Ritardo nella consegna
• (e nell’avvio dei progetti successivi)
Credibilità personale
Professionalità dimostrata
Remuneratività del lavoro
Qualità complessiva
102. Il problema della qualità
qualità
perfezione
1
10
10 10
lavoro/tempo
103. L’effetto più importante
Sbagliare l’effort
di un preventivo
ha impatto diretto
sulla qualità
del lavoro ultimato.
105. Consigli
1. Prevedere. Non solo preventivare.
2. Numeri. Non solo funzionalità.
3. Non sottovalutate gli effort.
4. Non mettetevi nei panni del cliente, ma nei vostri!
5. E’ un processo “trial & error”, rassegnatevi.
6. Non perdete mai di vista la qualità finale del prodotto.
7. Piuttosto meno cose, se dovete stare in un budget.