La presentazione descrive i risultati di una ricerca svolta in collaborazione col gruppo Rhizai, per indagare se, quanto e come la pratica del parkour abbia dei risvolti psicologici nella vita quotidinana delle persone che lo praticano
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...Obiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”. Lo Psicologo che lavora nel Counseling Psicologico su tematiche Alimentari si trova molto spesso a confrontarsi con la scarsa motivazione del cliente e con l’alto rischio di abbandono del percorso.
Il Colloquio motivazionale può essere uno strumento molto utile nella valigetta degli strumenti di uno psicologo, per supportare il cliente nel raggiungimento del suo obiettivo e nell’acquisizione di un sano comportamento alimentare.
OBIETTIVI
Fornire informazioni rispetto al lavoro dello psicologo con persone che portano difficoltà alimentari
Formare lo psicologo alle caratteristiche chiave del Colloquio Motivazionale ed al suo uso in un percorso di supporto al benessere alimentare
Fornire strumenti pratici per inquadrare la motivazione del cliente e capire come sostenerlo al meglio
Le attività di Psicoevoluzioni sono unificate da un modello teorico e di intervento riassumibile in tre aspetti fondamentali:
- una visione sistemica del funzionamento psicologico che vede emozioni, cognizioni e comportamenti come tre anelli concatenati: una modificazione di uno qualsiasi dei tre elementi produce necessariamente effetti sugli altri due – conseguenza di ciò è che un’azione terapeutica efficace può partire da uno qualsiasi dei livelli per modificare l’intero assetto emotivo-cognitivo-comportamentale
- l’assunzione della prospettiva bio-psico-sociale, che interpreta il disagio della persona non come “sintomo”, ma come il risultato di interferenze nell’interazione tra i sistemi biologico, psicologico e sociale
- la valorizzazione dell’approccio scientifico all’azione terapeutica: tutti gli interventi sono razionalmente fondati su modelli teorici approvati nella comunità scientifica e sostenuti dalla ricerca sperimentale; inoltre si avvalgono dei metodi della ricerca scientifica nella progettazione, esecuzione e valutazione dell’intervento (obiettivi operativi, variabili misurabili e risultati verificabili).
Sito web: http://www.psicoevoluzioni.it/
Email: francesca.conte@psicoevoluzioni.it
WellBeing Specialist - Lo psicologo esperto di Benessere e CambiamentoRiva Giuseppe
Il corso di WellBeing Specialist, all'interno del corso di PsicoTecnologie per il Benessere, al primo anno della Laurea Magistrale in Psicologia del Benessere, all'Università Cattolica di Milano
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...Obiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”. Lo Psicologo che lavora nel Counseling Psicologico su tematiche Alimentari si trova molto spesso a confrontarsi con la scarsa motivazione del cliente e con l’alto rischio di abbandono del percorso.
Il Colloquio motivazionale può essere uno strumento molto utile nella valigetta degli strumenti di uno psicologo, per supportare il cliente nel raggiungimento del suo obiettivo e nell’acquisizione di un sano comportamento alimentare.
OBIETTIVI
Fornire informazioni rispetto al lavoro dello psicologo con persone che portano difficoltà alimentari
Formare lo psicologo alle caratteristiche chiave del Colloquio Motivazionale ed al suo uso in un percorso di supporto al benessere alimentare
Fornire strumenti pratici per inquadrare la motivazione del cliente e capire come sostenerlo al meglio
Le attività di Psicoevoluzioni sono unificate da un modello teorico e di intervento riassumibile in tre aspetti fondamentali:
- una visione sistemica del funzionamento psicologico che vede emozioni, cognizioni e comportamenti come tre anelli concatenati: una modificazione di uno qualsiasi dei tre elementi produce necessariamente effetti sugli altri due – conseguenza di ciò è che un’azione terapeutica efficace può partire da uno qualsiasi dei livelli per modificare l’intero assetto emotivo-cognitivo-comportamentale
- l’assunzione della prospettiva bio-psico-sociale, che interpreta il disagio della persona non come “sintomo”, ma come il risultato di interferenze nell’interazione tra i sistemi biologico, psicologico e sociale
- la valorizzazione dell’approccio scientifico all’azione terapeutica: tutti gli interventi sono razionalmente fondati su modelli teorici approvati nella comunità scientifica e sostenuti dalla ricerca sperimentale; inoltre si avvalgono dei metodi della ricerca scientifica nella progettazione, esecuzione e valutazione dell’intervento (obiettivi operativi, variabili misurabili e risultati verificabili).
Sito web: http://www.psicoevoluzioni.it/
Email: francesca.conte@psicoevoluzioni.it
WellBeing Specialist - Lo psicologo esperto di Benessere e CambiamentoRiva Giuseppe
Il corso di WellBeing Specialist, all'interno del corso di PsicoTecnologie per il Benessere, al primo anno della Laurea Magistrale in Psicologia del Benessere, all'Università Cattolica di Milano
Trasforma la tua laurea in una professione: Scuola di Counseling PsicologicoObiettivo Psicologia Srl
In questo webinar GRATUITO, la Dott.ssa Sara Eba Di Vaio e il Dott. Edoardo Ercoli daranno alcune indicazioni sugli aspetti che caratterizzano il Counseling Psicologico e presenteranno gli obiettivi formativi della Scuola Biennale di Counseling Psicologico di Obiettivo Psicologia, con riferimento alla metodologia didattica che verrà usata.
Ricerca qualitativa svolta nell'ambito del master in "Sistemi Sanitari Medicine Tradizionali e non Convenzionali", dell'Università di Milano Bicocca (ed.2012-2013), presso l'Associazione Asia Dojo di Modena.
Il quesito di ricerca, da cui siamo partiti, è stato volto a verificare l'ipotesi che la pratica meditativa possa incrementare la resilienza.
Le domande che abbiamo inteso approfondire e sviluppare sono state orientate a comprendere in primo luogo se effettivamente la resilienza sia una caratteristica innata o modificabile attraverso l'acquisizione di nuove competenze.
Le altre domande sono state rivolte alla comprensione del " se e come" la pratica della meditazione possa apportare dei cambiamenti significativi nella personalità dell'individuo e quindi influire nel suo percorso esistenziale e ,nello specifico, in che modo la meditazione possa contribuire a facilitare il superamento delle difficoltà della vita in maniera maggiormente costruttiva e trasformativa del sé della persona, diventando una risorsa di resilienza.
Alla fine di questo percorso, possiamo sicuramente affermare dall'analisi delle interviste effettuate che la meditazione incrementi in maniera significativa la resilienza.
Tramite una pratica di meditazione approfondita in anni (10,9 anni di media di pratica nel gruppo esaminato), i meditanti, hanno acquisito notevoli strumenti per affrontare e superare le difficoltà della vita: una maggiore autoconoscenza e comprensione di quelli che sono i propri limiti, un maggiore equilibrio, un'accresciuta fiducia in se stessi, una maggiore accettazione e comprensione di se stessi, degli altri e dell'esistenza in generale, un nuovo valore della propria vita capace di incidere profondamente soprattutto nei momenti più difficili.
I “traguardi” raggiunti si discostano naturalmente dalle diverse motivazioni che hanno spinto i praticanti ad iniziare o che li sostengono nel proseguire.
La resilienza più che come tratto statico di personalità, può essere sicuramente intesa quale processo dinamico che si sviluppa anche in relazione all'ambiente.
In tal senso la pratica meditativa può fungere da fattore protettivo, facilitando il superamento delle difficoltà della vita in maniera non solo costruttiva ma anche trasformativa del sé della persona.
Depliant per la prossima edizione del percorso Practitioner in PNL.
Diventando certificato in PNL, avrai la capacità di gestire con più efficacia le sfide e difficoltà della vita lavorativa e personale.
Il risveglio delle illimitate possibilità.
La vita è qualcosa da vivere nella sua pienezza, nelle sue diverse sfaccettature. Tre di queste sono:
- il rapporto con te stesso
- il rapporto con gli altri significativi
- il rapporto con le cose di cui occuparsi (professione, hobby, ecc.)
E se riuscissi a rapportarti in modo più flessibile e rispettoso, ti porterebbe a più soddisfazioni? Se fossi in grado di tenere in mente che siamo tutti interconnessi, che nessuno di noi è un'isola a parte, ti porterebbe a più profonda realizzazione di te stesso? E non ti piacerebbe aver più voce nel creare il futuro che realmente desideri?
Sarebbe come sentire suonare la canzone della tua vita, il motivo per il quale sei qui, su questa terra. Questo risveglio darebbe un senso di aprire le porte verso un mondo di illimitate possibilità. E permetterebbe di sentirti più parte di un universo a cui voler appartenere e contribuire.
Questo "cammin' di vita" è il focus e la musa ispiratrice delle ricerche e del lavoro di Arthur A. Sackrule, che sarà felice di condividere anche con te.
Se anche tu ti senti ispirato, vieni ad approfondire questi temi insieme a lui, in un percorso che inizierà il 22 gennaio prossimo. È un percorso di 7 moduli, in un gruppo di dimensioni contenute, in cui esploreremo diverse tecniche per gestire le sfaccettature e le complessità della vita.
È un percorso che porta alla certificazione di Practitioner in PNL (Programmazione NeuroLinguistica).
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In questo webinar GRATUITO, la Dott.ssa Sara Eba Di Vaio e il Dott. Edoardo Ercoli daranno alcune indicazioni sugli aspetti che caratterizzano il Counseling Psicologico e presenteranno gli obiettivi formativi della Scuola Biennale di Counseling Psicologico di Obiettivo Psicologia, con riferimento alla metodologia didattica che verrà usata.
Ricerca qualitativa svolta nell'ambito del master in "Sistemi Sanitari Medicine Tradizionali e non Convenzionali", dell'Università di Milano Bicocca (ed.2012-2013), presso l'Associazione Asia Dojo di Modena.
Il quesito di ricerca, da cui siamo partiti, è stato volto a verificare l'ipotesi che la pratica meditativa possa incrementare la resilienza.
Le domande che abbiamo inteso approfondire e sviluppare sono state orientate a comprendere in primo luogo se effettivamente la resilienza sia una caratteristica innata o modificabile attraverso l'acquisizione di nuove competenze.
Le altre domande sono state rivolte alla comprensione del " se e come" la pratica della meditazione possa apportare dei cambiamenti significativi nella personalità dell'individuo e quindi influire nel suo percorso esistenziale e ,nello specifico, in che modo la meditazione possa contribuire a facilitare il superamento delle difficoltà della vita in maniera maggiormente costruttiva e trasformativa del sé della persona, diventando una risorsa di resilienza.
Alla fine di questo percorso, possiamo sicuramente affermare dall'analisi delle interviste effettuate che la meditazione incrementi in maniera significativa la resilienza.
Tramite una pratica di meditazione approfondita in anni (10,9 anni di media di pratica nel gruppo esaminato), i meditanti, hanno acquisito notevoli strumenti per affrontare e superare le difficoltà della vita: una maggiore autoconoscenza e comprensione di quelli che sono i propri limiti, un maggiore equilibrio, un'accresciuta fiducia in se stessi, una maggiore accettazione e comprensione di se stessi, degli altri e dell'esistenza in generale, un nuovo valore della propria vita capace di incidere profondamente soprattutto nei momenti più difficili.
I “traguardi” raggiunti si discostano naturalmente dalle diverse motivazioni che hanno spinto i praticanti ad iniziare o che li sostengono nel proseguire.
La resilienza più che come tratto statico di personalità, può essere sicuramente intesa quale processo dinamico che si sviluppa anche in relazione all'ambiente.
In tal senso la pratica meditativa può fungere da fattore protettivo, facilitando il superamento delle difficoltà della vita in maniera non solo costruttiva ma anche trasformativa del sé della persona.
Depliant per la prossima edizione del percorso Practitioner in PNL.
Diventando certificato in PNL, avrai la capacità di gestire con più efficacia le sfide e difficoltà della vita lavorativa e personale.
Il risveglio delle illimitate possibilità.
La vita è qualcosa da vivere nella sua pienezza, nelle sue diverse sfaccettature. Tre di queste sono:
- il rapporto con te stesso
- il rapporto con gli altri significativi
- il rapporto con le cose di cui occuparsi (professione, hobby, ecc.)
E se riuscissi a rapportarti in modo più flessibile e rispettoso, ti porterebbe a più soddisfazioni? Se fossi in grado di tenere in mente che siamo tutti interconnessi, che nessuno di noi è un'isola a parte, ti porterebbe a più profonda realizzazione di te stesso? E non ti piacerebbe aver più voce nel creare il futuro che realmente desideri?
Sarebbe come sentire suonare la canzone della tua vita, il motivo per il quale sei qui, su questa terra. Questo risveglio darebbe un senso di aprire le porte verso un mondo di illimitate possibilità. E permetterebbe di sentirti più parte di un universo a cui voler appartenere e contribuire.
Questo "cammin' di vita" è il focus e la musa ispiratrice delle ricerche e del lavoro di Arthur A. Sackrule, che sarà felice di condividere anche con te.
Se anche tu ti senti ispirato, vieni ad approfondire questi temi insieme a lui, in un percorso che inizierà il 22 gennaio prossimo. È un percorso di 7 moduli, in un gruppo di dimensioni contenute, in cui esploreremo diverse tecniche per gestire le sfaccettature e le complessità della vita.
È un percorso che porta alla certificazione di Practitioner in PNL (Programmazione NeuroLinguistica).
Similar to Parkour e vita quotidiana: risvolti psicologici della pratica del parkour (20)
Parkour e vita quotidiana: risvolti psicologici della pratica del parkour
1.
2. FOCUS
Il parkour ha dei
risvolti sulla vita
quotidiana di chi lo
pratica? E, se sì, sono
di natura psicologica?
3. SPUNTI DA LETTERATURA
EFFETTI PSICOLOGICI ESERCIZIO FISICO (Pierantoni, 2012)
• Miglioramento prestazioni cognitive (attenzione,
memoria, ecc)
• Incremento autostima (valori positivi di sé)
• Incremento autostima fisica (valori positivi del proprio
corpo)
• Incremento senso di padronanza (cosa sono in grado di
fare)
RISVOLTI NEL PRATICARE PARKOUR (Bavington, 2007)
• Parkour Vision
• Propositività (ogni ostacolo è un’opportunità)
4. L’INDAGINE
DATI
Risposte a una domanda
aperta («Cosa ti porti del
parkour nella vita
quotidiana?») facente
parte di un questionario
su esperienza soggettiva
nel praticare parkour
METODO
Qualitativo e
interpretativo:
individuazione di
parole chiave ed
analisi di frequenza e
distribuzione tra i
partecipanti.
Fini esplorativi e non
esplicativi, obiettivo è
fornire spunti di
riflessione
5. PARTECIPANTI
Collaborazione con Rhizai
23 praticanti:
- 19 maschi (83%) e 4 femmine
(17%)
- Età: dai 17 ai 44 (69,5% tra i 20 e i
30 anni)
- Mesi di pratica: da 5 a >48 (65%
6. RISULTATI
19 partecipanti su 23 (83%) hanno affermato che il
parkour ha portato nella loro vita quotidiana delle
qualità dal punto di vista psicologico
3 partecipanti su 23 (13%) hanno descritto il saper
riconoscere nuovi ostacoli nell’ambiente urbano
(Parkour Vision) come unica caratteristica della
pratica trasferita nel contesto quotidiano
1 partecipante su 23 (4%) ha dichiarato che il parkour
non ha apportato nulla alla sua vita quotidiana
Nessuno dei partecipanti ha menzionato attributi fisici
8. PRECISAZIONI (1)
Le sottolineature indicano categorie concettuali
utilizzate per raggruppare in un’unica parola uno
stesso concetto espresso diversamente nelle risposte
dei partecipanti.
1) Forza interiore: intesa come forza di volontà, il
mollare mai», la determinazione.
«Mi ricordo una volta in azienda, mi hanno portato 100 pezzi
meccanici da smussare a mano e mi ero imposto di finirli
finisse il turno lavorativo giornaliero, credevo di non farcela
cominciato subito a pensare al Parkour, al modo in cui mi
ad un ostacolo. Ho raggiunto il mio obbiettivo e l'ho superato»
9. PRECISAZIONI (2)
2) Coraggio: inteso come consapevolezza delle proprie
capacità
«Nella vita quotidiana mi porto principalmente l’idea di
voler superare gli ostacoli (non fisici naturalmente)»
«Nella vita mi porto il non tirarmi indietro di fronte
a qualsiasi tipo di ostacolo o di contrattempo»
3) Problem solving: intesa come capacità di cercare e
trovare risorse per risolvere i problemi
«Sicuramente mi porto l’attitudine a studiare
le varie problematiche e cercare/trovare soluzioni.»
10. FREQUENZE DELLE PAROLE CHIAVE
20%
14%
14%
8%
5%
6%
6%
3%3%3%3%
3%
9%
3%
Forza interiore
Coraggio
Dedizione
Problem Solving
Propriocezione
Condivisione
Rispetto
Accettazione
Positività
Libera espressività
Autocritica
Gradualità
Fiducia in sé
Spensieratezza
11. DIFFERENZE IN BASE A GENERE,
ETA’ E MESI DI PRATICA
GENERE
Le parole chiave che esprimono qualità di tipo
psicosociale, ovvero condivisione, rispetto,
accettazione, sono state indicate per l’80% da
praticanti di genere femminile.
Le categorie «coraggio» e «problem solving»
raccolgono risposte di praticanti esclusivamente
maschili
ETA’/MESI DI PRATICA
Rispetto ad età e mesi di pratica le parole chiave si
12. CONCLUSIONI
• Da questa prima indagine pare che la pratica
del parkour abbia dei risvolti positivi (e in
alcuni casi anche un «potenziamento») di
tipo psicologico nella vita quotidiana della
maggior parte dei partecipanti (83%);
• Questi risvolti sembra vadano oltre i classici
benefici psicologici dell’esercizio fisico,
sembrando toccare un livello più profondo
legato al rapporto con sé stessi e col proprio
ambiente;
13. • Confrontando le parole chiave citate da
praticanti maschi e praticanti femmine
emergono alcune differenze di genere: le
femmine sembrano aver interiorizzato
maggiormente la dimensione pro-sociale
della pratica, mentre i maschi dimensioni
più «strategiche» legate all’adattamento
CONCLUSIONI(2)
14. SPUNTI DI RIFLESSIONE
• L’esperienza di parkour viene vissuta
differentemente a seconda del genere?
• Cosa fa sì che il parkour venga vissuto in
maniera più intima, andando oltre la mera
creatività di movimento?
• Il parkour può assumere il ruolo di
dispositivo formativo/terapeutico in contesti
diversi da quello del tempo libero (es. scuola,
aziende, comunità)?