Varie chiavi di lettura per la gestione dell’azienda:
Ecodesign: progetto il mio prodotto per far sì che sia più facilmente smontabile, siano agevolmente separabili le sue parti e componenti e, quindi, sia possibile riciclarle
Approvvigionamento con materie prime seconde
Collaboro con i miei fornitori per ridurre il consumo di materia inutile o sovrabbondante
Efficientamento dei processi: uso meno input produttivi (e così ottengo anche un risparmio economico)
Product service system: non vendo più il prodotto ma il servizio
Simbiosi industriale: collaboro con altre aziende per valorizzare i materiali reciprocamente
Le slide presentano una serie di semplici strumenti per le PMI finalizzati ad analizzare il processo produttivo e a misurare il livello di circolarità, con l’obiettivo di evidenziare le aree e le azioni di miglioramento da attuare per ottimizzare i risultati aziendali
In particolare è stato presentato CircolUP: lo strumento operativo, specifico per il settore del largo consumo, sviluppato Scuola Superiore Sant’Anna per aiutare ogni azienda a misurare il livello di circolarità in tutto il ciclo di vita del prodotto e per facilitare l'implementazione di modelli economici circolari. Lo strumento è stato personalizzato per i settori: Food and beverage, Retail, Home and personal care, Birrificio, Multinazionale del settore energetico, Conciario, Tessile.
Turismo.
Le slides sono state presentate durante un webinar che si inserisce all'interno del Progetto Ambiente organizzato da Fondazione ISI in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare
L'economia circolare come motore di innovazione e sviluppo: quali sfide per l...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Valentina Bramanti, ALTIS Consulting durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
ECO-Innovation - Call 2013
Il Programma CIP-ECO-Innovation della CE finanzia progetti eco-innovativi sulle aree: Riciclo dei materiali, Edilizia e prodotti sostenibili, Food&Drink, Water e Greening business.
È previsto un contributo fino al 50% dei costi totali, la deadline è fissata al 5 Settembre 2013.
Lowendalmasaï supporta le aziende nella definizione e sviluppo di progetti di innovazione e nella ricerca di partner con l’obiettivo di strutturare le proposte conformemente ai requisiti e garantire il successo dell’iniziativa.
Per maggiori informazioni non esitate a contattarci.
gmele@lowendalmasai.com
M. +39 348 6657917
Strumenti operativi di supporto all'economia circolare: approccio Lca, Remade...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Monica Riva, Environmental Sustainability Manager Bureau Veritas Italia durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
Secondo incontro del percorso formativo Economia Circolare: strumenti e buone pratiche.
Intervento di T. Daddi e F. Iannone. 1. L’Ecologia Industriale, la Simbiosi Industriale e i Parchi Eco-Industriali 2. Applicazioni concrete della simbiosi industriale in aziende e aree industriali
La transizione verso un modello di economia circolare presuppone un profondo cambiamento nei modelli di produzione e consumo supportato da adeguate «misure di policy» a livello europeo, nazionale, e locale. In questo modulo vedremo alcuni tra i principali strumenti della «circular economy» dal punto di vista delle imprese e della società civile.
"Economia circolare - Esperienze e prospettive in Emilia-Romagna"AmmLibera AL
Aziende ormai consolidate, start up innovative e cooperative sociali impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, nel riuso e nel riciclaggio.
Se in Europa il dibattito sull’economia circolare è centrale, l’Emilia Romagna punta ad avere in questo dibattito un ruolo da protagonista.
Sono sempre più numerose, infatti, le esperienze di green economy sul nostro territorio: realtà che si ispirano con sempre maggiore convinzione e dichiarato orgoglio ai principi della sostenibilità, e che hanno investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, “chiudendo il cerchio” e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.
Grazie, in particolare, all’attuazione della Legge regionale sui rifiuti e sull’economia circolare - frutto di un’importante Legge del 2015 nata sull’iniziativa popolare di cittadini, comuni e associazioni - le amministrazioni cominciano a rendersi conto che le prestazioni ambientali sui rifiuti hanno ricadute anche in termini economici, e le aziende trovano una nuova motivazione per intraprendere percorsi di sperimentazione e di innovazione.
Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è quindi una strada non solo percorribile ma ampiamente intrapresa anche in Emilia Romagna, come dimostra la tappa del Treno Verde di Legambiente realizzata a Bologna il 20 marzo scorso per dare spazio ai tanti protagonisti del settore che riciclano o utilizzano materie prime seconde che fino a ieri finivano in discarica, e premiare i “campioni dell’economia circolare dell’Emilia Romagna”: I.L.P.A, AIMAG, La Città Verde Cooperativa Sociale e Formula Solidale Cooperativa Sociale Onlus.
Realtà molto diverse tra loro per ispirazione, dimensione aziendale e posizione sul mercato, che ben rappresentano le potenzialità di questo modello economico virtuoso.
Durante greenleather2017, una valutazione di ciò che sarà il futuro di greenlifegreenLIFE project
E poi? Guido Zilli di Conceria Dani, coordinatore del progetto greenLIFE, durante il convegno greenleather2017 riflette sulle cose apprese e sui possibili scenari futuri.
Le slide presentano una serie di semplici strumenti per le PMI finalizzati ad analizzare il processo produttivo e a misurare il livello di circolarità, con l’obiettivo di evidenziare le aree e le azioni di miglioramento da attuare per ottimizzare i risultati aziendali
In particolare è stato presentato CircolUP: lo strumento operativo, specifico per il settore del largo consumo, sviluppato Scuola Superiore Sant’Anna per aiutare ogni azienda a misurare il livello di circolarità in tutto il ciclo di vita del prodotto e per facilitare l'implementazione di modelli economici circolari. Lo strumento è stato personalizzato per i settori: Food and beverage, Retail, Home and personal care, Birrificio, Multinazionale del settore energetico, Conciario, Tessile.
Turismo.
Le slides sono state presentate durante un webinar che si inserisce all'interno del Progetto Ambiente organizzato da Fondazione ISI in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare
L'economia circolare come motore di innovazione e sviluppo: quali sfide per l...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Valentina Bramanti, ALTIS Consulting durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
ECO-Innovation - Call 2013
Il Programma CIP-ECO-Innovation della CE finanzia progetti eco-innovativi sulle aree: Riciclo dei materiali, Edilizia e prodotti sostenibili, Food&Drink, Water e Greening business.
È previsto un contributo fino al 50% dei costi totali, la deadline è fissata al 5 Settembre 2013.
Lowendalmasaï supporta le aziende nella definizione e sviluppo di progetti di innovazione e nella ricerca di partner con l’obiettivo di strutturare le proposte conformemente ai requisiti e garantire il successo dell’iniziativa.
Per maggiori informazioni non esitate a contattarci.
gmele@lowendalmasai.com
M. +39 348 6657917
Strumenti operativi di supporto all'economia circolare: approccio Lca, Remade...FaberLab
Le slide della presentazione della dott.ssa Monica Riva, Environmental Sustainability Manager Bureau Veritas Italia durante il workshop "Economia circolare in Italia: una sfida per le pmi. Crescere tra sostenibilità, innovazione e competitività".
Secondo incontro del percorso formativo Economia Circolare: strumenti e buone pratiche.
Intervento di T. Daddi e F. Iannone. 1. L’Ecologia Industriale, la Simbiosi Industriale e i Parchi Eco-Industriali 2. Applicazioni concrete della simbiosi industriale in aziende e aree industriali
La transizione verso un modello di economia circolare presuppone un profondo cambiamento nei modelli di produzione e consumo supportato da adeguate «misure di policy» a livello europeo, nazionale, e locale. In questo modulo vedremo alcuni tra i principali strumenti della «circular economy» dal punto di vista delle imprese e della società civile.
"Economia circolare - Esperienze e prospettive in Emilia-Romagna"AmmLibera AL
Aziende ormai consolidate, start up innovative e cooperative sociali impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, nel riuso e nel riciclaggio.
Se in Europa il dibattito sull’economia circolare è centrale, l’Emilia Romagna punta ad avere in questo dibattito un ruolo da protagonista.
Sono sempre più numerose, infatti, le esperienze di green economy sul nostro territorio: realtà che si ispirano con sempre maggiore convinzione e dichiarato orgoglio ai principi della sostenibilità, e che hanno investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, “chiudendo il cerchio” e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare.
Grazie, in particolare, all’attuazione della Legge regionale sui rifiuti e sull’economia circolare - frutto di un’importante Legge del 2015 nata sull’iniziativa popolare di cittadini, comuni e associazioni - le amministrazioni cominciano a rendersi conto che le prestazioni ambientali sui rifiuti hanno ricadute anche in termini economici, e le aziende trovano una nuova motivazione per intraprendere percorsi di sperimentazione e di innovazione.
Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è quindi una strada non solo percorribile ma ampiamente intrapresa anche in Emilia Romagna, come dimostra la tappa del Treno Verde di Legambiente realizzata a Bologna il 20 marzo scorso per dare spazio ai tanti protagonisti del settore che riciclano o utilizzano materie prime seconde che fino a ieri finivano in discarica, e premiare i “campioni dell’economia circolare dell’Emilia Romagna”: I.L.P.A, AIMAG, La Città Verde Cooperativa Sociale e Formula Solidale Cooperativa Sociale Onlus.
Realtà molto diverse tra loro per ispirazione, dimensione aziendale e posizione sul mercato, che ben rappresentano le potenzialità di questo modello economico virtuoso.
Durante greenleather2017, una valutazione di ciò che sarà il futuro di greenlifegreenLIFE project
E poi? Guido Zilli di Conceria Dani, coordinatore del progetto greenLIFE, durante il convegno greenleather2017 riflette sulle cose apprese e sui possibili scenari futuri.
Il progetto europeo greenLIFE presentato in poche slide da Guido Zilli, coordinatore dello stesso, durante il convegno #greenleather2017 del 9 maggio 2017 a Villa Da Porto, a Montorso, in provincia di Vicenza.
Primo appuntamento del percorso formativo Economia Circolare Strumenti e buone pratiche.
T. Daddi e L.Marrucci - Economia circolare: vantaggi e casi pratici
economia circolare definizione
cosa non è l’economia circolare
Economia circolare: chiavi di lettura
5 modelli di business
benefici dell’economia circolare
casi di studio
Terzo incontro del percorso formativo Economia Circolare: strumenti e buone pratiche.
Intervento di F. Iraldo e R. Iovino: Green and circular marketing
Loghi e certificazioni, principi generali per la comunicazione ambientale del prodotto ed esempi di certificazione
Economia circolare nella gestione della risorsa idrica: Ing. Luigi Petta (ENE...Tecnopolo ENEA Bologna
Economia circolare nella gestione della risorsa idrica: Ing. Luigi Petta (ENEA Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali - SSPT - Laboratorio Regionale ENEA-LEA)
http://www.cross-tec.enea.it/tecnopolo/imple/listezoom.asp?xmlsrclista=/tecnopolo/imple/news-lista.xml&lingua=it&k=935&rtdr=/tecnopolo/
Più competitività al made in Italy grazie a una gestione innovativa e sostenibile dei rifiuti, la frontiera dell'economia circolare. E' Waste End, la ricerca di Kinexia e Fondazione Symbola, sintetizzata dalle slide di Duccio Bianchi, coordinatore scientifico della ricerca.
Rapporto sull'economia circolare dell'Osservatorio Bocconi sulla Green EconomyFabio Iraldo
Il Green Economy Observatory (GEO) dello IEFE – Bocconi, ha svolto un approfondimento di ricerca relativo alla circular economy, muovendo dall’identificazione delle principali cause alla base di quelli che vengono definiti i “leakeges”, ovvero tutti quei punti del circolo in cui non vi è “chiusura” (ovvero riuso, recupero o riciclo dei materiali), ma bensì una perdita di efficienza attraverso la fuoriuscita dal sistema produttivo o di consumo di materiale potenzialmente ancora utile e valorizzabile. Lo studio di GEO è quindi proseguito alla ricerca di fattori interni al business che permettano il superamento di tali inerzie, agendo come una forza centripeta opposta, in grado di incentivare gli attori della filiera verso la chiusura del ciclo: ovvero al riuso, recupero, riutilizzo o altra forma di valorizzazione dei materiali e delle risorse che altrimenti andrebbero perse. La ricerca di GEO ha mirato a descrivere best practice relative all’attivazione di fattori aziendali che si rivelino essenziali nell’attivare forme di circolarità, prima di tutto nella gestione delle attività della singola azienda e, di conseguenza, possano essere driver anche per la circolarità dell’economia. Alcune delle best practice studiate sono frutto delle strategie messe in atto da aziende aderenti all’Osservatorio.
Economia Circolare: strumenti e buone pratiche per le imprese Come poter sfruttare il sistema dell'economia circolare riducendo al massimo gli sprechi e rafforzare la propria competitività, creando nuove opportunità commerciali e processi di produzione innovativi e più efficienti.
Ultimo modulo Covid-19 ed economia circolare:
alcune riflessioni sugli impatti che il covid-19 sta avendo e avrà sul sistema economico, e su come sarà possibile trasformare una situazione di emergenza in un’occasione per ripensare il proprio business e costruire nuove basi per modelli resilienti.
Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla praticaRomagna Tech
"Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla pratica", presentazione di Emanuela Scimia, docente ISIA ed esperta LCA. Cosa significa design sostenibile? Perché e come può essere adottato nei processi e nei prodotti di un’impresa? A quali costi e con quali vantaggi? E anche con quali competenze?
Strategie di Eco-Design, Life Cycle Thinking, Life Cycle Assessment, Sostenibilità aziendale, sostenibilità di prodotto/servizio. Approfondimenti teorici e laboratori pratici ci hanno spiegato come.
Una accurata analisi sulla situazione Italiana e Laziale in materia di riciclo, gli esempi virtuosi di Anguillara Sabazia e l'esperimento dei quartieri romani.
http://www.vignaclarablog.it/200902194824/non-bruciamoci-futuro-riciclaggio-non-inceneritori/
Terzo appuntamento del percorso formativo: L'economia circolare in edilizia: eco-progettazione, nuovi materiali e riciclo
L'intervento è focalizzato sulla presentazione di casi applicativi e di buone pratiche di edilizia sostenibile e circolare adottate dalle migliori realtà imprenditoriali in termini di progettazione di soluzioni innovative, ottimizzazione delle risorse produttive utilizzate, scelta, recupero e riciclo dei materiali. Gli edifici costruiti secondo i principi della sostenibilità ambientale utilizzano quantità minori di energia e materiali, offrono ambienti di vita più salubri e confortevoli, risultano meno costosi da mantenere nel lungo periodo e conservano più a lungo il proprio valore.
Anche nella filiera edile il modello circolare può giocare un ruolo decisivo nel ridurre l’impatto sull’ambiente dell’attività delle imprese e nel migliorare le loro performance economiche, con applicazioni diverse lungo l’intero ciclo di vita degli edifici: dalla progettazione delle nuove costruzioni all’impiego di materiali innovativi, dal riutilizzo dei rifiuti alla riqualificazione degli edifici a fine vita.
La presentazione, realizzata dalla Scuola Superiore Sant'Anna offre una panoramica dei principali benefici a disposizione delle imprese della filiera edile che intendono riprogettare i propri processi in un’ottica circolare.
Anna Morgante, Docente Università degli Studi “G. D’Annunzio” di ChietiSnpambiente
Quale futuro per le ARPA nell'economia circolare?
Scuola di formazione per l'Alta dirigenza organizzata da AssoArpa e Arta Abruzzo a Pescara il 12 dicembre 2017 su "Il nuovo processo organizzativo delle ARPA: verso la costruzione operativa della rete del Sistema nazionale"
Il progetto europeo greenLIFE presentato in poche slide da Guido Zilli, coordinatore dello stesso, durante il convegno #greenleather2017 del 9 maggio 2017 a Villa Da Porto, a Montorso, in provincia di Vicenza.
Primo appuntamento del percorso formativo Economia Circolare Strumenti e buone pratiche.
T. Daddi e L.Marrucci - Economia circolare: vantaggi e casi pratici
economia circolare definizione
cosa non è l’economia circolare
Economia circolare: chiavi di lettura
5 modelli di business
benefici dell’economia circolare
casi di studio
Terzo incontro del percorso formativo Economia Circolare: strumenti e buone pratiche.
Intervento di F. Iraldo e R. Iovino: Green and circular marketing
Loghi e certificazioni, principi generali per la comunicazione ambientale del prodotto ed esempi di certificazione
Economia circolare nella gestione della risorsa idrica: Ing. Luigi Petta (ENE...Tecnopolo ENEA Bologna
Economia circolare nella gestione della risorsa idrica: Ing. Luigi Petta (ENEA Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali - SSPT - Laboratorio Regionale ENEA-LEA)
http://www.cross-tec.enea.it/tecnopolo/imple/listezoom.asp?xmlsrclista=/tecnopolo/imple/news-lista.xml&lingua=it&k=935&rtdr=/tecnopolo/
Più competitività al made in Italy grazie a una gestione innovativa e sostenibile dei rifiuti, la frontiera dell'economia circolare. E' Waste End, la ricerca di Kinexia e Fondazione Symbola, sintetizzata dalle slide di Duccio Bianchi, coordinatore scientifico della ricerca.
Rapporto sull'economia circolare dell'Osservatorio Bocconi sulla Green EconomyFabio Iraldo
Il Green Economy Observatory (GEO) dello IEFE – Bocconi, ha svolto un approfondimento di ricerca relativo alla circular economy, muovendo dall’identificazione delle principali cause alla base di quelli che vengono definiti i “leakeges”, ovvero tutti quei punti del circolo in cui non vi è “chiusura” (ovvero riuso, recupero o riciclo dei materiali), ma bensì una perdita di efficienza attraverso la fuoriuscita dal sistema produttivo o di consumo di materiale potenzialmente ancora utile e valorizzabile. Lo studio di GEO è quindi proseguito alla ricerca di fattori interni al business che permettano il superamento di tali inerzie, agendo come una forza centripeta opposta, in grado di incentivare gli attori della filiera verso la chiusura del ciclo: ovvero al riuso, recupero, riutilizzo o altra forma di valorizzazione dei materiali e delle risorse che altrimenti andrebbero perse. La ricerca di GEO ha mirato a descrivere best practice relative all’attivazione di fattori aziendali che si rivelino essenziali nell’attivare forme di circolarità, prima di tutto nella gestione delle attività della singola azienda e, di conseguenza, possano essere driver anche per la circolarità dell’economia. Alcune delle best practice studiate sono frutto delle strategie messe in atto da aziende aderenti all’Osservatorio.
Economia Circolare: strumenti e buone pratiche per le imprese Come poter sfruttare il sistema dell'economia circolare riducendo al massimo gli sprechi e rafforzare la propria competitività, creando nuove opportunità commerciali e processi di produzione innovativi e più efficienti.
Ultimo modulo Covid-19 ed economia circolare:
alcune riflessioni sugli impatti che il covid-19 sta avendo e avrà sul sistema economico, e su come sarà possibile trasformare una situazione di emergenza in un’occasione per ripensare il proprio business e costruire nuove basi per modelli resilienti.
Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla praticaRomagna Tech
"Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla pratica", presentazione di Emanuela Scimia, docente ISIA ed esperta LCA. Cosa significa design sostenibile? Perché e come può essere adottato nei processi e nei prodotti di un’impresa? A quali costi e con quali vantaggi? E anche con quali competenze?
Strategie di Eco-Design, Life Cycle Thinking, Life Cycle Assessment, Sostenibilità aziendale, sostenibilità di prodotto/servizio. Approfondimenti teorici e laboratori pratici ci hanno spiegato come.
Una accurata analisi sulla situazione Italiana e Laziale in materia di riciclo, gli esempi virtuosi di Anguillara Sabazia e l'esperimento dei quartieri romani.
http://www.vignaclarablog.it/200902194824/non-bruciamoci-futuro-riciclaggio-non-inceneritori/
Terzo appuntamento del percorso formativo: L'economia circolare in edilizia: eco-progettazione, nuovi materiali e riciclo
L'intervento è focalizzato sulla presentazione di casi applicativi e di buone pratiche di edilizia sostenibile e circolare adottate dalle migliori realtà imprenditoriali in termini di progettazione di soluzioni innovative, ottimizzazione delle risorse produttive utilizzate, scelta, recupero e riciclo dei materiali. Gli edifici costruiti secondo i principi della sostenibilità ambientale utilizzano quantità minori di energia e materiali, offrono ambienti di vita più salubri e confortevoli, risultano meno costosi da mantenere nel lungo periodo e conservano più a lungo il proprio valore.
Anche nella filiera edile il modello circolare può giocare un ruolo decisivo nel ridurre l’impatto sull’ambiente dell’attività delle imprese e nel migliorare le loro performance economiche, con applicazioni diverse lungo l’intero ciclo di vita degli edifici: dalla progettazione delle nuove costruzioni all’impiego di materiali innovativi, dal riutilizzo dei rifiuti alla riqualificazione degli edifici a fine vita.
La presentazione, realizzata dalla Scuola Superiore Sant'Anna offre una panoramica dei principali benefici a disposizione delle imprese della filiera edile che intendono riprogettare i propri processi in un’ottica circolare.
Anna Morgante, Docente Università degli Studi “G. D’Annunzio” di ChietiSnpambiente
Quale futuro per le ARPA nell'economia circolare?
Scuola di formazione per l'Alta dirigenza organizzata da AssoArpa e Arta Abruzzo a Pescara il 12 dicembre 2017 su "Il nuovo processo organizzativo delle ARPA: verso la costruzione operativa della rete del Sistema nazionale"
Design for reuse. Il ruolo del design nello sviluppo di nuove opportunità di ...Elena Gentilini
- con Massimo Germani Architetto. Intervento al seminario "L'economia circolare nella filiera dei servizi per la green economy" Confcooperative ER + Kilowatt 24 febbraio 2017 Cesena
In ufficio si consuma molta energia, si utilizzano notevoli quantità di carta e prodotti contenenti sostanze inquinanti e tossiche. Gli impatti ambientali connessi alla vita di ufficio non sono quindi trascurabili.
Ma come si può dar vita ad un ufficio ecologico, attento nei confronti dell’ambiente e ad un uso responsabile delle risorse?
Si può iniziare attuando una politica di acquisti verdi, scegliendo tra l’ampia offerta di prodotti a ridotto impatto ambientale messi oggi a disposizione dal mercato: carta riciclata, cancelleria ecologica, arredo certificato in base ai principi di gestione forestale sostenibile, apparecchiature elettroniche a basso consumo energetico.
La presentazione delle tematiche affrontate da Waste Italia al convegno Autogrill.10 "Pratiche e progetti sostenibili nella gestione degli scarti dell'industria alimentare".
Questo speciale propone una tipologia di “acquisti verdi” ancora poco diffusa tra le Pubbliche Amministrazioni che hanno avviato o intendono avviare progetti di Green Public Procurement (GPP): i pannolini lavabili.
LifeGate è un’impresa la cui mission è “promuovere lo sviluppo sostenibile per un mondo migliore. Tracciare un nuovo stile di vita”.
In quest’ottica quando ancora nel 2002 parlando di anidride carbonica venivano solo in mente le bollicine dell’acqua gasata, LifeGate ha deciso di varare il progetto Impatto Zero®. La necessità era quella di far parlare delle emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera, di far acquisire consapevolezza alle aziende e a ognuno di noi che ogni cosa ha un impatto ambientale. E che è necessario e urgente prima ridurlo, poi compensarlo.
Similar to F. Iraldo: La circular economy come volano per la crescita economica del territorio (20)
S. Diella - Ora o mai più-Il PNRR per superare il gender gap nelle imprese - 8 marzo 2023
Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, prevede importanti opportunità per le imprese femminili.
Le slide presentano l’investimento “Sistema nazionale di certificazione della parità di genere” di cui Unioncamere è il soggetto attuatore.
L’investimento incentiva le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche in ambito lavorativo. Le politiche per le donne come priorità trasversale del Piano Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assieme alle politiche giovanili e alla riduzione del divario di cittadinanza. Investimenti finalizzati al sostegno alle pari opportunità nelle Missioni 1, 4, 5 e 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le slides sono state presentate in occasione della festa della donna l'8 marzo 2023 durante un webinar "Opportunità per le imprese femminili grazie al PNRR"
Le slide presentano la classificazione dei sottoprodotti di lavorazione industriale offrendo una panoramica sulla normativa vigente per la corretta gestione e valorizzazione dei sottoprodotti, con l’obiettivo di illustrare i benefici economici derivanti da pratiche virtuose di economia circolare e simbiosi industriale. In collaborazione con la Regione Toscana sono state individuate 10 filiere rappresentative del sistema produttivo della Toscana:
• Arezzo e Siena - Orafo, edilizia e Vitivinicolo
• Firenze – Agroalimentare e Vitivinicolo
• Livorno e Grosseto - Agroalimentare
• Pistoia e Prato – Florovivaismo e Tessile
• Lucca, Massa Carrara e Pisa - Nautica, Lapideo e Conciario
Le slides sono state presentate durante un webinar che si inserisce all'interno del Progetto Ambiente organizzato da Fondazione ISI in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare
Webinar 30 novembre 2021 - Il Budget di cassa
Relatore Ivan Fogliata Infinance
Il Webinar ha fornito informazioni utili per la predisposizione di un budget di cassa concretamente applicabili realtà aziendale e in linea con il codice della crisi e dell'insolvenza, muovendo dai più basilari problemi di recupero e ordinamento dei dati di base sino alla prospettazione di un modello di analisi.
Il budget di cassa rappresenta uno strumento irrinunciabile di controllo di gestione, e in particolare del monitoraggio e dell'evoluzione delle esigenze di tesoreria. Quando è ben costruito, il budget di cassa consente di prevedere tensioni o eccessi di liquidità, su un arco temporale di almeno sei mesi, rispondendo pienamente a quanto richiesto dalla riforma della crisi d’impresa in particolare dagli indicatori di allerta precoce. Per accrescere l'efficacia dell'intervento, il programma del webinar prevede sia una parte di inquadramento generale sia il trasferimento delle logiche di costituzione dello strumento su piattaforma excel.
Webinar 7 aprile 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: L'elicicoltura
Relatrice Antonia Coscetti
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 6 aprile 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: il formaggio
Analisi sensoriale applicata ai formaggi e formaggi a denominazione di origine della Provincia di Pisa
Relatore Marco Franchini - Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio)
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 6 aprile 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: il tartufo
Relatore Andrea Acciai - Vice Presidente Associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 31 marzo 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: Il Vino III parte
La cucina pisana incontra i vini delle Terre di Pisa; vino storytelling e proposte di turismo esperienziale
Relatore Andrea Acciai - Presidente Strada del Vino delle Colline Pisane
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 30 marzo 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: Il Vino I e II parte
Vini, cantine e territorio vitivinicolo Terre di Pisa
Relatore Andrea Acciai - Presidente Strada del vino delle Colline Pisane
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 30 marzo 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: Il Vino I e II parte
Il consorzio Vini Terre di Pisa
Relatore Alessandro Balducci - Delegato Ais di Pisa
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Slide A. Balducci
Webinar 30 marzo 2021 - Risorse enogastronomiche delle Terre di Pisa: Il Vino I e II parte
Relatore Alessandro Balducci - Delegato Ais di Pisa
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa
Webinar 26 marzo 2021 L’orto Botanico di Pisa: museo botanico
Relatore Roberta Vangelisti - Sistema museale di ateneo
Gli incontri dedicati all'Orto Botanico di Pisa sono organizzati in collaborazione con l'Università di Pisa Sistema Museale di Ateneo.
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa.
Webinar 24 marzo 2021 L’orto Botanico di Pisa: visita virtuale I parte
Relatore Raffaella Grassi - Sistema museale di ateneo
Gli incontri dedicati all'Orto Botanico di Pisa sono organizzati in collaborazione con l'Università di Pisa Sistema Museale di Ateneo.
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa.
Webinar 25 marzo 2021 L'ORTO BOTANICO DI PISA: L’orto Botanico di Pisa: visita virtuale II parte
Relatore Giada Cordoni - Servizi Educativi Orto e Museo Botanico
Gli incontri dedicati all'Orto Botanico di Pisa sono organizzati in collaborazione con l'Università di Pisa Sistema Museale di Ateneo.
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa.
Webinar 23 marzo 2021 L'ORTO BOTANICO DI PISA: dalla fondazione ai giorni nostri.
Relatore Marco D'Antraccoli - Curatore dell'Orto Botanico
Gli incontri dedicati all'Orto Botanico di Pisa sono organizzati in collaborazione con l'Università di Pisa Sistema Museale di Ateneo.
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa.
Percorso formativo Azioni per l'Economia Circolare - approfondimenti sulle certificazioni per la filiera conciaria - incontro sul tema delle pelli ecologiche
Francesco Pepe - ICEC Istituto di Certificazione della qualità per l'industria Conciaria
Temi trattati:
Green marketing
Comunicazione green
Percorso formativo Azioni per l'Economia Circolare - approfondimenti sulle certificazioni per la filiera conciaria - incontro sul tema delle pelli ecologiche
Aldo Cavezzali - ICEC Istituto di Certificazione della qualità per l'industria Conciaria
Temi trattati:
La norma UNI 11427
Modalità di verifica
Tempi di verifica
Classificazione rilievi
Certificato
Percorso formativo Azioni per l'Economia Circolare - approfondimenti sulle certificazioni per la filiera conciaria - incontro sul tema delle pelli ecologiche
Sabrina Frontini - ICEC Istituto di Certificazione della qualità per l'industria Conciaria
Temi trattati:
Progetto di qualifica terzisti settore concerie
Percorso formativo Azioni per l'Economia Circolare - approfondimenti sulle certificazioni per la filiera conciaria - incontro sul tema delle pelli ecologiche
Sabrina Frontini - ICEC Istituto di Certificazione della qualità per l'industria Conciaria
Temi trattati:
- Decreto Legislativo n. 68 9 giugno 2020 disposizioni in materia di utilizzo dei termini cuoio, pelle, pelliccia
Le slide presentano applicazioni concrete di edilizia sostenibile e bioedilizia. L'esperienza di Casa Ilaria ed il progetto di recupero del complesso Badia di Carigi nel Comune di Palaia (Pisa).
OUTLINE
Il Concetto di Sostenibilita’
La Sostenibilita’ in Edilizia: Consumi ed Emissioni degli Edifici
Paradigmi Progettuali e Soluzioni Tecniche
Patrimonio Edilizio Esistente
Quanto Disperde un Edificio?
Paradigmi Progettuali e Soluzioni Tecniche
Requisiti e Prestazioni di Una Chiusura Verticale
Isolamento Termico degli Edifici
Isolamento Termico
Tecniche di Isolamento dall’Esterno
Isolamento Termico degli Edifici dall’Esterno
Differenze Tecnologiche
Paradigmi Progettuali e Soluzioni Tecniche
Le Strategie della Circolarità nel Settore Edilizio
Utilizzo di Materiali Provenienti dal Riciclo in Edilizia
Premesse: le Novità Del Decreto «Rilancio»
Le Tipologie degli Interventi Incentivati
Interventi Trainanti
Condizioni di Accesso al Superbonus
La presentazione si inserisce all'interno del percorso organizzato in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare nell'edilizia: soluzioni e tecniche di bioedilizia nel quadro dell'ecobonus 2020
G.Fusco - Edilizia sostenibile casi pratici in Toscana- 30 novembre 2020
F. Iraldo: La circular economy come volano per la crescita economica del territorio
1. geo- THE gREEN eCONOMY oBSERVATORY
La Circular Economy
come volano per la crescita economica
Prof. Fabio Iraldo
Istituto di Management, Scuola Superiore
Sant’Anna
2. Cominciamo dalla visione di uno
studioso di management:
“Pollution is a manifestation of economic waste and involves
unnecessary, inefficient or incomplete utilization of resources.
In many cases, emissions are a sign of inefficiency and force a
firm to perform non-value-creating activities such as handling,
storage and disposal. Efforts to reduce waste and maximize
profits share the same basic principles, including the efficient
use of inputs, substitution of less expensive materials and the
minimization of unneeded activities”.
Michael Porter, 1995
3. Modello BAU:
Take – make - dispose
Modello circolare
Come dovrebbe essere
Modello circolare
Come realmente è
Economia circolare: sfide e opportunità
Generazione di trend
globali e sfide
Nuove
opportunità
4. Quali le cause?
• Le forze centrifughe e i “leakages”
Technology: limits to
innovation peace
Market barriers: price bias, lack of demand
Rules: constraints in using
secondary raw materials
Culture and habits:
consumer behavior
Information: asymmetries relating to
environmental impact
Geography and infrastructure: globalization
and lock-ins preventing reverse logistic
Business priorities: emphasis on
short run performance
5. Economia circolare: cosa NON è!
• Un nuovo adempimento o obbligo di legge
• Una moda (in realtà esiste da secoli)
• Una questione solo legata ai rifiuti non parliamo più solo di riciclo
o recupero, ma di ottimizzazione degli input produttivi e di riutilizzo e
durabilità dei materiali (affinché divengano rifiuti il più tardi possibile)
• Una opportunità solo per le Grandi Imprese (in realtà le esperienze di
maggiore successo vengono dalle PMI!)
6. Economia circolare: chiavi di lettura
• Varie chiavi di lettura per la gestione dell’azienda:
Ecodesign: progetto il mio prodotto per far sì che sia più facilmente
smontabile, siano agevolmente separabili le sue parti e componenti e, quindi,
sia possibile riciclarle
Approvvigionamento con materie prime seconde collaboro con i miei
fornitori per ridurre il consumo di materia inutile o sovrabbondante
Efficientamento dei processi: uso meno input produttivi (e così ottengo
anche un risparmio economico)
Product service system: non vendo più il prodotto ma il servizio
Simbiosi industriale: collaboro con altre aziende per valorizzare i materiali
reciprocamente
7. Approvvigionamento
MAPEI: progetto RE-CONzero
• Calcestruzzo: materiale da costruzione più utilizzato;
ogni anno, in tutto il mondo, ne vengono prodotti 10
miliardi di m3.
• Problematiche ambientali: contributo al riscaldamento
globale, sfruttamento delle risorse naturali per la
coltivazione delle cave e produzione di rifiuti
• Principale rifiuto cosiddetto calcestruzzo reso, calcestruzzo fresco che, per vari motivi (residui su fondo
betoniera o carico non conforme), non viene posta in opera in cantiere e ritorna all’impianto di produzione
all’interno dell’autobetoniera.
• Rappresenta il 5% della produzione totale negli USA, il 2% in Giappone ed in Europa.
8. Approvvigionamento
• RE-CON ZERO: additivo innovativo che trasforma
il calcestruzzo reso in un materiale granulare che
può essere integralmente utilizzato come
aggregato per la produzione del calcestruzzo,
senza alcuna produzione di rifiuti, né liquidi né
solidi.
• I componenti di RE-CON ZERO assorbono l’acqua
libera dell’impasto e trasformano 1 metro cubo di
calcestruzzo in 2.3 tonnellate di un materiale
granulare in cui l’aggregato grosso costituisce il
nucleo centrale e le frazioni fini lo strato esterno.
Gli aggregati prodotti possono essere utilizzati in
parziale o totale sostituzione degli aggregati
naturali per la produzione di calcestruzzo.
• Risparmio fino a 265 Kg di CO2 per m3 di
calcestruzzo reso.
9. Design
Manifattura Maiano
• Anni Novanta linea di isolanti per l’edilizia ecosostenibili, mantenendo le elevate
prestazioni termiche ed acustiche (isolamento termico, fonoassorbimento e
fonoisolamento).
• Utilizzati in tutte le tipologie edilizie: nuove costruzioni, ristrutturazione, bioedilizia,
per applicazioni in coperture, pareti e solai.
10. Produzione
Barilla Progetto Cartacrusca
• In collaborazione con Favini - Recupero della crusca (derivante dalla
macinazione di grano, orzo, segale e altri cereali) non più considerata
adatta all’alimentazione, e successiva lavorazione della stessa, assieme
alla cellulosa, per renderla materia prima per la produzione di carta.
• Il 17% di fibre cellulose sono sostituite da crusca e mixate con cellulosa
vergine e fibre post-consumo riciclate e certificate FSC.
• emessa una quantità di CO2 equivalenti per
tonnellata di prodotto pari a circa il 22% in meno
rispetto all’emissione di CO2 eq. dovuta alla
produzione di una tonnellata di carta standard
Favini a parità di impianto
11. Produzione
Design
Production
Distribution
Collection
Recycling
Il Gruppo Aquafil impiega per la
produzione di nylon 6 ECONYL®
materie prime al 100% rigenerate a
partire da:
- rifiuti post-consumo, cioè prodotti
finiti composti in tutto o in parte da
poliammide 6 e giunti a fine vita, tra
cui reti da pesca, fluff (parte
superiore di tappeti e moquette) e
tessuti rigidi;
- rifiuti pre-consumo, generati dal
ciclo produttivo del nylon 6.
Con Econyl si possono realizzare
tappeti, vestiti e capi di
abbigliamento sportivi
Da cui si può nuovamente
recuperare il nylon per
reimmetterlo nel ciclo
produttivo
12. Distribuzione
Philips - Lighting as a service
• Nuovo programma, modificando le proprie strategie di business, che
contempla la vendita di un servizio in sostituzione della vendita di
prodotti.
• Fissato la tracciabilità relativa alla raccolta e al riciclo delle lampadine,
stabilendo un coinvolgimento diretto in 22 organizzazioni di raccolta e
di servizi a livello europeo, che raccolgono il 40% delle lampadine a
mercurio immesse sul mercato, con un tasso di riciclabilità di oltre il
95%.
• Nuova strategia che prevede la vendita di prodotti di illuminazione
come servizio. In tal modo i clienti non devono affrontare l’elevato
costo d’acquisto iniziale e sono esimiti dalla gestione del fine vita del
prodotto stesso, che l’azienda pone invece in capo a se stessa. Si tratta
di una nuova modalità per far raggiungere anche ai consumatori i
propri obiettivi di sostenibilità: alte performance del prodotto,
associate ad alta efficienza energetica e soprattutto ad un basso
impatto ambientale.
13. Consumo
• Nato nei Paesi Bassi nel 2007, e ora presente in più di 12 paesi, Repair Café è un’organizzazione senza scopo
di lucro che riunisce volontari e persone che preferiscono riparare i propri piccoli elettrodomestici e altri
dispositivi, piuttosto che sostituirli. Si tratta di un servizio fornito gratuitamente, trattandosi di una no-profit,
sponsorizzato da piccole e grandi società.
• Esempio efficace di coinvolgimento dei consumatori
• In Svezia, durante un periodo promozionale di due mesi,
IKEA ha reso la propria pagina Facebook una sorta di
mercato delle pulci digitale, in cui i clienti potevano
vendere e acquistare mobili usati dell’azienda. La
campagna era mirata proprio ad ispirare i consumatori a
vivere e consumare in modo più sostenibile e
consapevole, dando una seconda vita ai propri arredi
ancora utili, e non destinandoli alla discarica.
- Collaborative
consumption
- Sharing economy
14. Consumo
Progetto Refilly
‒ Illy ha lanciato Refilly, la ricarica di caffè da
inserire all’interno del barattolo standard di
caffè Illy, che diventa, quindi, un contenitore
riutilizzabile.
‒ La quantità di alluminio impiegata per la
produzione Refilly è inferiore dell’80% rispetto
a quella usata per i barattoli standard.
Pellicola Smile Lite
‒ Smilesys ha relizzato una pellicola in
PET riciclabile al 100%, con capacità
adesive che le consentono di
richiudere le confezioni di prodotti
fino a 25 volte, prevenendo lo
spreco alimentare
‒ Richiede il 40% in meno di plastica
rispetto alle pellicole tradizionali
15. Raccolta e Riciclo
Raccolta capi usati
- Campagna per ritiro nei loro punti
vendita di costumi da bagno e intimo
usati in cambio di buoni sconto
azienda specializzata in
operazioni di riciclo.
Con i capi raccolti realizza:
Materiali isolanti per costruzioni,
Imbottitura per giocattoli e borse,
Rivestimenti per auto ,
Materiale per carta pregiata
16. L’economia circolare produce spinte innovative e
benefici competitivi?
• Risposte positive dal progetto CERCA, condotto nel 2017 insieme ad
Assolombarda.
Risparmio generato dai Fusti Draught Master M20 rispetto a:
Fusti in Acciaio Bottiglie in Vetro Lattine in alluminio
CONSUMI IDRICI (litri) - 27,99 % - 21,83 % - 27,32 %
CONSUMI ENEGETICI (MJ) - 19,86 % - 41,02 % - 33,17 %
POTENZIALE DI RISCALDAMENTO GLOBALE (kg CO2
eq.)
- 28,58 % - 49,11 % - 25,84 %
ACIDIFICAZIONE (kg SO2 eq.) - 11,53 % - 31,68 % - 7,57 %
TOTALE RIFIUTI (kg) - 18,92 % - 85,66 % - 86,97 %
TOTALE RIFIUTI PERICOLOSI (kg) - 45,99 % - 43,51 % - 36,36 %
17. L’economia circolare produce spinte innovative e
benefici competitivi?
• Risposte positive dal progetto CERCA, condotto nel 2017 insieme ad
Assolombarda.
Categoria di impatto (indicatore
Differenza %
(Circular Economy vs As is)
Potenziale di Effetto Serra (kg CO2 eq.) -30,76 %
Potenziale di Acidificazione (kg SO2 eq.) -31,34 %
Potenziale di Formazione di Ossidanti Fotochimici (kg C2H4
eq.)
-30,55 %
Potenziale di Eutrofizzazione (kg PO4-3 eq.) -30,46%
18. E sempre in tema di economia circolare…
• … abbiamo misurato i benefici ambientali della «simbiosi industriale»:
https://www.researchgate.net/publication/312541536_Using_Life_Cycle_Assessment_LCA_to_measure_the_environmental_benefits_of_industrial_symbiosis_in_an_industrial_cluster_of_SMEs
19. Livello di circolarità nelle imprese italiane
• Nel 2017 su incarico di Conai abbiamo misurato
il livello di «circolarità» nell’economia italiana
attraverso una survey su 3.800 aziende.
https://www.researchgate.net/publication/316994452_L%27Economia_Circolare_in_Italia
20. DRIVERS
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Ridurre la dipendenza dell’azienda dalle materie prime
Prendere esempio dai principali concorrenti
Presenza di finanziamenti pubblici (europei/nazionali/regionali)
Rispondere a richieste del consumatore pubblico (acquisti pubblici…
Ridurre i rischi connessi alle fasi di fornitura materie prime
Aumentare la capacità dell’azienda di attrarre personale qualificato
Anticipare futuri obblighi di legge
Attuare i valori dell’azienda in tema di economia circolare
Acquisire un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza
Necessità di conformarsi a prescrizioni di legge
Ridurre l’impronta ambientale dei propri prodotti
Ridurre gli impatti ambientali dell’azienda
Migliorare l’immagine aziendale
Aumentare la soddisfazione dei clienti
Aumentare l’efficienza (ridurre i costi)
In completo disaccordo
In disaccordo
Incerto
D’accordo
Completamente d’accordo
21. DRIVERS
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Ridurre la dipendenza dell’azienda dalle materie prime
Prendere esempio dai principali concorrenti
Presenza di finanziamenti pubblici (europei/nazionali/regionali)
Rispondere a richieste del consumatore pubblico (acquisti pubblici…
Ridurre i rischi connessi alle fasi di fornitura materie prime
Aumentare la capacità dell’azienda di attrarre personale qualificato
Anticipare futuri obblighi di legge
Attuare i valori dell’azienda in tema di economia circolare
Acquisire un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza
Necessità di conformarsi a prescrizioni di legge
Ridurre l’impronta ambientale dei propri prodotti
Ridurre gli impatti ambientali dell’azienda
Migliorare l’immagine aziendale
Aumentare la soddisfazione dei clienti
Aumentare l’efficienza (ridurre i costi)
In completo disaccordo
In disaccordo
Incerto
D’accordo
Completamente d’accordo
22. DRIVERS
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Ridurre la dipendenza dell’azienda dalle materie prime
Prendere esempio dai principali concorrenti
Presenza di finanziamenti pubblici (europei/nazionali/regionali)
Rispondere a richieste del consumatore pubblico (acquisti pubblici…
Ridurre i rischi connessi alle fasi di fornitura materie prime
Aumentare la capacità dell’azienda di attrarre personale qualificato
Anticipare futuri obblighi di legge
Attuare i valori dell’azienda in tema di economia circolare
Acquisire un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza
Necessità di conformarsi a prescrizioni di legge
Ridurre l’impronta ambientale dei propri prodotti
Ridurre gli impatti ambientali dell’azienda
Migliorare l’immagine aziendale
Aumentare la soddisfazione dei clienti
Aumentare l’efficienza (ridurre i costi)
In completo disaccordo
In disaccordo
Incerto
D’accordo
Completamente d’accordo
23. DRIVERS
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Ridurre la dipendenza dell’azienda dalle materie prime
Prendere esempio dai principali concorrenti
Presenza di finanziamenti pubblici (europei/nazionali/regionali)
Rispondere a richieste del consumatore pubblico (acquisti pubblici…
Ridurre i rischi connessi alle fasi di fornitura materie prime
Aumentare la capacità dell’azienda di attrarre personale qualificato
Anticipare futuri obblighi di legge
Attuare i valori dell’azienda in tema di economia circolare
Acquisire un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza
Necessità di conformarsi a prescrizioni di legge
Ridurre l’impronta ambientale dei propri prodotti
Ridurre gli impatti ambientali dell’azienda
Migliorare l’immagine aziendale
Aumentare la soddisfazione dei clienti
Aumentare l’efficienza (ridurre i costi)
In completo disaccordo
In disaccordo
Incerto
D’accordo
Completamente d’accordo
24. DRIVERS
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Ridurre la dipendenza dell’azienda dalle materie prime
Prendere esempio dai principali concorrenti
Presenza di finanziamenti pubblici (europei/nazionali/regionali)
Rispondere a richieste del consumatore pubblico (acquisti pubblici…
Ridurre i rischi connessi alle fasi di fornitura materie prime
Aumentare la capacità dell’azienda di attrarre personale qualificato
Anticipare futuri obblighi di legge
Attuare i valori dell’azienda in tema di economia circolare
Acquisire un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza
Necessità di conformarsi a prescrizioni di legge
Ridurre l’impronta ambientale dei propri prodotti
Ridurre gli impatti ambientali dell’azienda
Migliorare l’immagine aziendale
Aumentare la soddisfazione dei clienti
Aumentare l’efficienza (ridurre i costi)
In completo disaccordo
In disaccordo
Incerto
D’accordo
Completamente d’accordo
25. BARRIERE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Mancata disponibilità di mps di qualità
Skills e Know-how insufficienti per identificare nuove soluzioni in fase di design che
faciliterebbero il disassemblaggio (per esempio nel caso di imballaggi compositi) ed il…
Assenza di fiducia tra gli attori della filiera ad impegnarsi in relazioni di lungo termine
Strategie aziendali focalizzate su obiettivi a brevissimo termine
Presenza di vincoli normativi che rendono difficile la sostituzione delle materie prime
Difficoltà nel reperire finanziamenti sul mercato dei capitali
Assenza di cooperazione tra gli attori della filiera (e.g. mancanza di coordinazione, mancanza
di fiducia, scarsa consapevolezza dei benefici dell’economia circolare)
Assenza di attori nella filiera in grado di coordinare azioni di collaborazione
Scarsa consapevolezza degli attori sui benefici economici e ambientali di iniziative di simbiosi
industriale
Limitato apprezzamento da parte dei clienti delle iniziative intraprese in ambito di economia
circolare
Gli attuali prezzi delle materie prime NON incoraggiano investimenti per aumentare il
recupero delle mps in nuovi prodotti
Elevati costi di investimento e/o di trasformazione.
Mancanza di adeguati incentivi (dovuti ad esempio alla mancata internalizzazione delle
esternalità all’interno delle politiche pubbliche) o presenza di incentivi “perversi” (ad…
Completamente
d’accordo
D’accordo
Incerto
In disaccordo
In completo
disaccordo
26. BARRIERE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Mancata disponibilità di mps di qualità
Skills e Know-how insufficienti per identificare nuove soluzioni in fase di design che
faciliterebbero il disassemblaggio (per esempio nel caso di imballaggi compositi) ed il…
Assenza di fiducia tra gli attori della filiera ad impegnarsi in relazioni di lungo termine
Strategie aziendali focalizzate su obiettivi a brevissimo termine
Presenza di vincoli normativi che rendono difficile la sostituzione delle materie prime
Difficoltà nel reperire finanziamenti sul mercato dei capitali
Assenza di cooperazione tra gli attori della filiera (e.g. mancanza di coordinazione, mancanza
di fiducia, scarsa consapevolezza dei benefici dell’economia circolare)
Assenza di attori nella filiera in grado di coordinare azioni di collaborazione
Scarsa consapevolezza degli attori sui benefici economici e ambientali di iniziative di simbiosi
industriale
Limitato apprezzamento da parte dei clienti delle iniziative intraprese in ambito di economia
circolare
Gli attuali prezzi delle materie prime NON incoraggiano investimenti per aumentare il
recupero delle mps in nuovi prodotti
Elevati costi di investimento e/o di trasformazione.
Mancanza di adeguati incentivi (dovuti ad esempio alla mancata internalizzazione delle
esternalità all’interno delle politiche pubbliche) o presenza di incentivi “perversi” (ad…
Completamente
d’accordo
D’accordo
Incerto
In disaccordo
In completo
disaccordo
27. BARRIERE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Mancata disponibilità di mps di qualità
Skills e Know-how insufficienti per identificare nuove soluzioni in fase di design che
faciliterebbero il disassemblaggio (per esempio nel caso di imballaggi compositi) ed il…
Assenza di fiducia tra gli attori della filiera ad impegnarsi in relazioni di lungo termine
Strategie aziendali focalizzate su obiettivi a brevissimo termine
Presenza di vincoli normativi che rendono difficile la sostituzione delle materie prime
Difficoltà nel reperire finanziamenti sul mercato dei capitali
Assenza di cooperazione tra gli attori della filiera (e.g. mancanza di coordinazione, mancanza
di fiducia, scarsa consapevolezza dei benefici dell’economia circolare)
Assenza di attori nella filiera in grado di coordinare azioni di collaborazione
Scarsa consapevolezza degli attori sui benefici economici e ambientali di iniziative di simbiosi
industriale
Limitato apprezzamento da parte dei clienti delle iniziative intraprese in ambito di economia
circolare
Gli attuali prezzi delle materie prime NON incoraggiano investimenti per aumentare il
recupero delle mps in nuovi prodotti
Elevati costi di investimento e/o di trasformazione.
Mancanza di adeguati incentivi (dovuti ad esempio alla mancata internalizzazione delle
esternalità all’interno delle politiche pubbliche) o presenza di incentivi “perversi” (ad…
Completamente
d’accordo
D’accordo
Incerto
In disaccordo
In completo
disaccordo
28. BARRIERE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Mancata disponibilità di mps di qualità
Skills e Know-how insufficienti per identificare nuove soluzioni in fase di design che
faciliterebbero il disassemblaggio (per esempio nel caso di imballaggi compositi) ed il…
Assenza di fiducia tra gli attori della filiera ad impegnarsi in relazioni di lungo termine
Strategie aziendali focalizzate su obiettivi a brevissimo termine
Presenza di vincoli normativi che rendono difficile la sostituzione delle materie prime
Difficoltà nel reperire finanziamenti sul mercato dei capitali
Assenza di cooperazione tra gli attori della filiera (e.g. mancanza di coordinazione, mancanza
di fiducia, scarsa consapevolezza dei benefici dell’economia circolare)
Assenza di attori nella filiera in grado di coordinare azioni di collaborazione
Scarsa consapevolezza degli attori sui benefici economici e ambientali di iniziative di simbiosi
industriale
Limitato apprezzamento da parte dei clienti delle iniziative intraprese in ambito di economia
circolare
Gli attuali prezzi delle materie prime NON incoraggiano investimenti per aumentare il
recupero delle mps in nuovi prodotti
Elevati costi di investimento e/o di trasformazione.
Mancanza di adeguati incentivi (dovuti ad esempio alla mancata internalizzazione delle
esternalità all’interno delle politiche pubbliche) o presenza di incentivi “perversi” (ad…
Completamente
d’accordo
D’accordo
Incerto
In disaccordo
In completo
disaccordo
29. BARRIERE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Mancata disponibilità di mps di qualità
Skills e Know-how insufficienti per identificare nuove soluzioni in fase di design che
faciliterebbero il disassemblaggio (per esempio nel caso di imballaggi compositi) ed il…
Assenza di fiducia tra gli attori della filiera ad impegnarsi in relazioni di lungo termine
Strategie aziendali focalizzate su obiettivi a brevissimo termine
Presenza di vincoli normativi che rendono difficile la sostituzione delle materie prime
Difficoltà nel reperire finanziamenti sul mercato dei capitali
Assenza di cooperazione tra gli attori della filiera (e.g. mancanza di coordinazione, mancanza
di fiducia, scarsa consapevolezza dei benefici dell’economia circolare)
Assenza di attori nella filiera in grado di coordinare azioni di collaborazione
Scarsa consapevolezza degli attori sui benefici economici e ambientali di iniziative di simbiosi
industriale
Limitato apprezzamento da parte dei clienti delle iniziative intraprese in ambito di economia
circolare
Gli attuali prezzi delle materie prime NON incoraggiano investimenti per aumentare il
recupero delle mps in nuovi prodotti
Elevati costi di investimento e/o di trasformazione.
Mancanza di adeguati incentivi (dovuti ad esempio alla mancata internalizzazione delle
esternalità all’interno delle politiche pubbliche) o presenza di incentivi “perversi” (ad…
Completamente
d’accordo
D’accordo
Incerto
In disaccordo
In completo
disaccordo
30. BARRIERE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Mancata disponibilità di mps di qualità
Skills e Know-how insufficienti per identificare nuove soluzioni in fase di design che
faciliterebbero il disassemblaggio (per esempio nel caso di imballaggi compositi) ed il…
Assenza di fiducia tra gli attori della filiera ad impegnarsi in relazioni di lungo termine
Strategie aziendali focalizzate su obiettivi a brevissimo termine
Presenza di vincoli normativi che rendono difficile la sostituzione delle materie prime
Difficoltà nel reperire finanziamenti sul mercato dei capitali
Assenza di cooperazione tra gli attori della filiera (e.g. mancanza di coordinazione, mancanza
di fiducia, scarsa consapevolezza dei benefici dell’economia circolare)
Assenza di attori nella filiera in grado di coordinare azioni di collaborazione
Scarsa consapevolezza degli attori sui benefici economici e ambientali di iniziative di simbiosi
industriale
Limitato apprezzamento da parte dei clienti delle iniziative intraprese in ambito di economia
circolare
Gli attuali prezzi delle materie prime NON incoraggiano investimenti per aumentare il
recupero delle mps in nuovi prodotti
Elevati costi di investimento e/o di trasformazione.
Mancanza di adeguati incentivi (dovuti ad esempio alla mancata internalizzazione delle
esternalità all’interno delle politiche pubbliche) o presenza di incentivi “perversi” (ad…
Completamente
d’accordo
D’accordo
Incerto
In disaccordo
In completo
disaccordo
31. BARRIERE
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Mancata disponibilità di mps di qualità
Skills e Know-how insufficienti per identificare nuove soluzioni in fase di design che
faciliterebbero il disassemblaggio (per esempio nel caso di imballaggi compositi) ed il…
Assenza di fiducia tra gli attori della filiera ad impegnarsi in relazioni di lungo termine
Strategie aziendali focalizzate su obiettivi a brevissimo termine
Presenza di vincoli normativi che rendono difficile la sostituzione delle materie prime
Difficoltà nel reperire finanziamenti sul mercato dei capitali
Assenza di cooperazione tra gli attori della filiera (e.g. mancanza di coordinazione, mancanza
di fiducia, scarsa consapevolezza dei benefici dell’economia circolare)
Assenza di attori nella filiera in grado di coordinare azioni di collaborazione
Scarsa consapevolezza degli attori sui benefici economici e ambientali di iniziative di simbiosi
industriale
Limitato apprezzamento da parte dei clienti delle iniziative intraprese in ambito di economia
circolare
Gli attuali prezzi delle materie prime NON incoraggiano investimenti per aumentare il
recupero delle mps in nuovi prodotti
Elevati costi di investimento e/o di trasformazione.
Mancanza di adeguati incentivi (dovuti ad esempio alla mancata internalizzazione delle
esternalità all’interno delle politiche pubbliche) o presenza di incentivi “perversi” (ad…
Completamente
d’accordo
D’accordo
Incerto
In disaccordo
In completo
disaccordo
32. Chekup tool Economia Circolare – GEO
• material intensity dei prodotti o servizi
dell’azienda
• percentuale di utilizzo di materie prime
seconde
• potenzialità di incremento
• diagnosi e mappatura di potenziali
sostituti di materie prime vergini
• barriere all’utilizzo: costi, logistica
dell’approvvigionamento, normativa, etc.
• soluzioni “circolari” alternative e disegno
del network
• etc.
33. • Presenza in gamma di prodotti rispondenti a
criteri di “circolarità”
• Inserimento di tali criteri nella progettazione
• Flussi di eventuali sottoprodotti e co-prodotti
• Analisi della composizione materiale e delle
funzioni dell’imballaggio
• Leakages (perdite di materiali e di risorse) nelle
modalità di utilizzo del prodotto
• Perimetrazione delle destinazioni a fine vita
• Barriere al riutilizzo/recupero/riciclo (presenza di
sostanze e materiali critici)
• Etc.
Chekup tool Economia Circolare – GEO
34. • Bilancio di massa e di materia del ciclo produttivo
• Inventario delle “fonti”: materie prime, ausiliari, prodotti
intermedi, packaging, etc.
• Mappatura delle fasi di processo di origine degli scarti
• “flussometria” degli scarti in uscita dal processo
produttivo e relative destinazioni
• Ottimizzazione e relative opportunità di riduzione
• Livello di chiusura dei cicli delle risorse impiegate
• Potenzialità di reimpiego interno degli scarti (o flussi in
uscita delle risorse materiali e naturali) e relative barriere
• Potenzialità di riutilizzo/recupero/riciclo nella filiera e
relative barriere
• Mappatura delle opportunità, partnership esterne e
disegno del network
• Etc.
Chekup tool Economia Circolare – GEO