E' stata presentata la Roadmap dei pazienti: noi pazienti in prima linea nel sistema delle valutazioni e delle decisioni; accesso omogeneo e paritario delle cure sul territorio nazionale; sostenibilità creando meccanismi virtuosi per generare risparmi attraverso fondi sociali; mappatura dei bisogni dei pazienti che non riguardano solo il percorso terapeutico.
Un impegno che parte da Aip Lmc e La Lampada di Aladino ma aperta a tutte le associazioni di pazienti. Sono intervenuti il Prof. Carlo Gambacorti Passerini, professore di ematologia dell'Ospedale San Gerardo di Monza e UniMib, Roberto Bollina, oncologo medico e DS ASST Rhodense, Davide Petruzzelli, La Lampada di Aladino Onlus e Nicoletta Re, Aip Lmc.
E' stato un momento di vera partecipazione e costruzione tra i relatori e i presenti alla conferenza.
Una riflessione condivisa per definire i primi passi per la conquista di una reale centralità del paziente.
Gli Alzheimer Caffè sono realtà, che nell’ultimo decennio, hanno avuto un grande sviluppo nel nostro contesto nazionale. In quanto progetti bio-psico-sociali si rivolgono principalmente ai caregiver, offrendo loro un supporto nella quotidiana attività di cura, attraverso l’informazione, la formazione e il sostegno psicologico. Ma, rispetto alla prima esperienza olandese del 1997, gli Alzheimer Caffè hanno implementato, in questi anni, le loro attività prevedendo interventi specifici anche per i pazienti affetti da demenza.
E' stata presentata la Roadmap dei pazienti: noi pazienti in prima linea nel sistema delle valutazioni e delle decisioni; accesso omogeneo e paritario delle cure sul territorio nazionale; sostenibilità creando meccanismi virtuosi per generare risparmi attraverso fondi sociali; mappatura dei bisogni dei pazienti che non riguardano solo il percorso terapeutico.
Un impegno che parte da Aip Lmc e La Lampada di Aladino ma aperta a tutte le associazioni di pazienti. Sono intervenuti il Prof. Carlo Gambacorti Passerini, professore di ematologia dell'Ospedale San Gerardo di Monza e UniMib, Roberto Bollina, oncologo medico e DS ASST Rhodense, Davide Petruzzelli, La Lampada di Aladino Onlus e Nicoletta Re, Aip Lmc.
E' stato un momento di vera partecipazione e costruzione tra i relatori e i presenti alla conferenza.
Una riflessione condivisa per definire i primi passi per la conquista di una reale centralità del paziente.
Gli Alzheimer Caffè sono realtà, che nell’ultimo decennio, hanno avuto un grande sviluppo nel nostro contesto nazionale. In quanto progetti bio-psico-sociali si rivolgono principalmente ai caregiver, offrendo loro un supporto nella quotidiana attività di cura, attraverso l’informazione, la formazione e il sostegno psicologico. Ma, rispetto alla prima esperienza olandese del 1997, gli Alzheimer Caffè hanno implementato, in questi anni, le loro attività prevedendo interventi specifici anche per i pazienti affetti da demenza.
Approccio psico-pedagogico alla malattia oncologica terminaleSerena_Berton4060
Le possibilità per il malato terminale: la cura palliativa, l'assistenza, la riabilitazione e proposta di un nuovo supporto al paziente e alla famiglia.
Vivere con una malattia cronica Navigare tra alti e bassi della vita quotidia...Pill Reminder
Vivere con una malattia cronica non è solo fisicamente esauriente, ma anche emotivamente sfidante. Può essere una montagna russa di emozioni che va dalla frustrazione, all'ansia, alla disperazione e alla determinazione. La malattia cronica spesso comporta dolore, limitazioni e imprevedibilità, che possono avere un impatto sulla salute mentale di una persona. In questo articolo, esploreremo il costo emotivo di vivere con una malattia cronica e forniremo strategie per gestire queste emozioni.
La frustrazione è un'emozione comune che le persone con malattia cronica sperimentano. Può essere frustrante avere limitazioni e non essere in grado di fare ciò che si faceva in passato. Può anche essere frustrante quando i medici non riescono a trovare una cura o a fornire un trattamento efficace. Questa frustrazione può spesso portare a rabbia, che può influire negativamente sulla salute mentale di una persona. Un modo per gestire la frustrazione è concentrarsi su ciò che si può fare invece di ciò che non si può fare. Impostare obiettivi realistici e celebrare piccole vittorie può anche aiutare.
Opportunità di business con azienda multinazionale quotata in borsa, prodotti di largo consumo , consumo qoutidiano e di interesse generale.
Salute,benessere, forma fisica, sano stile di vita, sport, fitness,controllo del peso,energia.
Guadagno immediato con possibilità di carriera.
Investire nella formazione degli operatori diminuisce il burden e contribuisce a prevenire il burnout. L'esperienza del Centro anziani Don Guanella di Bari.
Learning Tool "Sistemi di Salute e di Cura Sociale".
Made in the framework of the IENE7 project funded with support from the European Commission.
This publication reflects the views only of the author, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein.
Please, visit www.iene7.eu
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologoObiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
La Psicologia dell’Alimentazione: aree di intervento e competenze professionaliObiettivo Psicologia Srl
In Italia, esattamente come accade per la sessuologia, non esistono scuole di formazione riconosciute.
Nonostante ciò la domanda da parte della popolazione è presente e la figura dello psicologo/psicoterapeuta è, da sempre, prevista nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione.
Inoltre, il professionista psicologo è richiesto nel protocollo di intervento per la chirurgia dell’obesità sia negli aspetti valutativi (idoneità all’intervento) sia come funzione di supporto per la dieta e per le problematiche connesse ai rapidi cambiamenti corporei conseguenti alla perdita di peso.
A quanto detto dobbiamo aggiungere gli altri settori di intervento della psicologia in campo alimentare:
- Tutti i casi in cui le persone devono aderire ad una dieta specifica a lungo termine e modificare “stabilmente” il comportamento alimentare (diabetici, celiaci, obesi non adatti alla chirurgia bariatrica);
- Tutte quelle richieste di consulenza per l’alimentazione del bambino (fobie del cibo, mangiare troppo, mangiare troppo poco, non riuscire a mangiare frutta e verdura);
- Tutte quelle situazioni nelle quali l’alimentazione è condizionata da esperienze emotive (emotional eating);
- Tutti i contesti di campagne di prevenzione ed educazione alimentare nelle quali, la psicologia, deve dare il suo contributo;
- Tutte quelle situazioni di “ossessione” nei confronti del cibo (es. ortoressia).
Nella trattazione di questi ambiti, particolare attenzione sarà data:
All’alimentazione: interazioni possibili con dietologo, nutrizionista, chirurgo bariatrico, gastroenterologo, diabetologo, medico di medicina generale, al pediatra, all’operatore sportivo;
Ai disturbi della percezione corporea: interazioni possibili con psichiatra, chirurgo plastico, chirurgo estetico.
Project Work Scienziati in Azienda IRON DEFICIENCY AWARENESSFree Your Talent
Iron Deficiency Awareness: L’inizio di un percorso di cura. Project Work Scienziati in Azienda a cura di Bruno Angela, Calia Lorella, Cannalire Maria
Lepore Marianna, Prisco Luisanna, Rescio Martina
Approccio psico-pedagogico alla malattia oncologica terminaleSerena_Berton4060
Le possibilità per il malato terminale: la cura palliativa, l'assistenza, la riabilitazione e proposta di un nuovo supporto al paziente e alla famiglia.
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Vivere con una malattia cronica non è solo fisicamente esauriente, ma anche emotivamente sfidante. Può essere una montagna russa di emozioni che va dalla frustrazione, all'ansia, alla disperazione e alla determinazione. La malattia cronica spesso comporta dolore, limitazioni e imprevedibilità, che possono avere un impatto sulla salute mentale di una persona. In questo articolo, esploreremo il costo emotivo di vivere con una malattia cronica e forniremo strategie per gestire queste emozioni.
La frustrazione è un'emozione comune che le persone con malattia cronica sperimentano. Può essere frustrante avere limitazioni e non essere in grado di fare ciò che si faceva in passato. Può anche essere frustrante quando i medici non riescono a trovare una cura o a fornire un trattamento efficace. Questa frustrazione può spesso portare a rabbia, che può influire negativamente sulla salute mentale di una persona. Un modo per gestire la frustrazione è concentrarsi su ciò che si può fare invece di ciò che non si può fare. Impostare obiettivi realistici e celebrare piccole vittorie può anche aiutare.
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Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
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Nonostante ciò la domanda da parte della popolazione è presente e la figura dello psicologo/psicoterapeuta è, da sempre, prevista nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione.
Inoltre, il professionista psicologo è richiesto nel protocollo di intervento per la chirurgia dell’obesità sia negli aspetti valutativi (idoneità all’intervento) sia come funzione di supporto per la dieta e per le problematiche connesse ai rapidi cambiamenti corporei conseguenti alla perdita di peso.
A quanto detto dobbiamo aggiungere gli altri settori di intervento della psicologia in campo alimentare:
- Tutti i casi in cui le persone devono aderire ad una dieta specifica a lungo termine e modificare “stabilmente” il comportamento alimentare (diabetici, celiaci, obesi non adatti alla chirurgia bariatrica);
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Nella trattazione di questi ambiti, particolare attenzione sarà data:
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Similar to Nicoletta Re aip lmc_festa10anni_05_10_2019 (20)
E’ arrivata l’estate, come nutrirsi?
Ce lo racconta Federica Pessina, nostra dietista, mentre Chiara Zanotti ci accompagnerà nella preparazione di gustose ricette, facili da preparare, fresche e nutrienti.
Potete sbizzarrivi con leggere le slide di Federica e preparare le ricette autonomamente oppure seguire Chiara passo dopo passo nella preparazione delle ricette.
La prevenzione inizia dalla tavola e in estate la parola d’ordine è: Idratazione!
Buona estate
Link: colazione con Chiara Zanotti www.aipleucemiamieloidecronica.it/cooking-academy-con-chiara-focaccia-proteica-al-quark-e-frutti-di-bosco/
Link: piatto unico ideale per il pranzo o la cena con Chiara Zanotti www.aipleucemiamieloidecronica.it/cooking-academy-con-chiara-riso-venere-con-seppie-e-gamberi-di-mazara-del-vallo/
“Sospensione della terapia: sempre sicura?”
Carlo Gambacorti Passerini
Professore di Ematologia (Uni Milano Bicocca)
Direttore Ematologia, Ospedale San Gerardo,
Monza
This document summarizes updates from clinical trials studying treatment-free remission in chronic myeloid leukemia patients. It discusses reasons to stop tyrosine kinase inhibitor treatment, results from major trials like STIM1 and ENESTfreedom showing 42-50% of patients remain in remission 1-5 years after stopping treatment. Key factors for successful treatment cessation include sustained deep molecular response for multiple years. The document outlines safety and predictive factors as well as future research directions in working towards potentially curing CML.
2. Obiettivo: migliorare la «Qualità della vita»
significa aiutare noi pazienti a ritrovare una nuova dimensione di
vita a livello psicologico, nutrizionale, fisico, sociale e lavorativo.
.
3. Supporto psico-oncologico
• Crisi: «avevo una paura folle», «é stato devastante»,
• Speranza: «individuazione del centro di cura e di medici competenti»
• Adattamento: «convivere con il farmaco non è semplice»
«nei primi due anni gli effetti collaterali del farmaco sono stati acuti e devastanti»
• Socialità: «veramente pochi sanno che ho questo problema»
• Incertezza: «mi è venuta molta paura a fare nuove cose»
Dare significato alla malattia
e vivere con una nuova
consapevolezza
4. Nutrirsi nel modo corretto.
• La salute passa attraverso la nostra tavola.
• Siamo consapevoli di ciò che compriamo e di ciò che mangiamo?
• Gestione degli effetti collaterali attraverso la dieta
5. Attività motoria
• E’ un toccasana per tenere lontano depressione e malattie
• Aiuta a superare i momenti di crisi e a rafforzare mente e corpo
• Momento di socializzazione
6. I diritti in ambito lavorativo
• Ho diritto all’invalidità e come posso ottenerla?
Ignoriamo tutta una serie di diritti che ne conseguono
• Spesso non diciamo che siamo malati sul posto di lavoro:
temiamo il licenziamento
• Supporto di legali per conoscere i propri diritti e come
affrontare la nuova situazione
in ambito lavorativo
7. Reinserimento lavorativo
• Alcuni di noi perdono il posto di lavoro e devono trovare una nuova
occupazione.
• Dobbiamo sentirci utile alla società. Dobbiamo essere «inclusi».
• Coordinamento con assistenti sociali,
psicologi del servizio inserimenti socio-lavorativi
e centri per l’impiego.
• Progetti con altre associazioni
«Sole e Terre»
8. Rete tra associazioni
• Ho perso la casa
• Sono solo/a in una città che non conosco e non so dove alloggiare
per le cure
• Ho difficoltà economiche e devo trovare una sistemazione post-
trapianto
9. Creazione del Gruppo Neoplasie Ematologiche
• Le associazioni di pazienti in ambito ematologico si sono unite per
essere più forti nei confronti delle istituzioni e dare risposte concrete
ai bisogni di noi pazienti.
• Presentazione del gruppo a Roma il 28 novembre 2019 e dei risultati
del sondaggio
11. La cura della malattia non è sufficiente, occorre la
cura della persona
Team di specialisti che lavorano con il paziente
Insieme
alle associazioni di pazienti