La linea del tempo e i ritrovamenti nell'area bresciana.
Ricostruzione di Lorenzo Sostero, Antonio Piscopo, Alberto Guarisco, classe 1^ D Cat dell'Istituto Vincenzo Capirola di Leno, a.s. 2012/2013
La linea del tempo e i ritrovamenti nell'area bresciana.
Ricostruzione di Lorenzo Sostero, Antonio Piscopo, Alberto Guarisco, classe 1^ D Cat dell'Istituto Vincenzo Capirola di Leno, a.s. 2012/2013
'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona PeroloSimona C. Perolo
Vino, banchetti, gioielli: la mostra 'Galati vincenti', al Museo del territorio biellese, rivela il lato nascosto nei nostri 'barbari' antenati, venuti dal Nord
"Sulle tracce di Victimula, un 'percorso romano' nel basso Biellese", di Simo...Simona C. Perolo
La 'Settimana archeologica' propone un viaggio nel passato, tra cultura celtica e romanizzazione, che parte dalla Bessa, aurifodina romana, per toccare la necropoli di Cerrione, e la zona archeologica di Salussola.
Grotte, miniere, ipogei e bottini, in Toscana.
Toscana Underground, valorizza risorse meno conosciute, quelle del sottosuolo, senza trascurare la tutela dell’ambiente, che costituisce un bene prezioso da salvaguardare.
I siti sono diffusi su gran parte del territorio regionale e molti di essi si trovano fuori dalle rotte turistiche tradizionali; peraltro, alcuni sono stati recentemente oggetto di interventi di recupero, messa in sicurezza, infrastrutturazione e meritano di essere valorizzati e fruiti dal pubblico.
Si tratta di luoghi di grande interesse e fascino, che arricchiscono l’offerta turistica del territorio e possono costituire una interessante proposta, non solo per gli amatori, ma anche per una escursione in famiglia o con gli amici e per l’attività didattica delle scuole.
Protagonisti di questa guida sono paesaggi segreti: manifestazioni spontanee e straordinarie della natura, come le grotte carsiche, e spazi sotterranei che raccontano la storia e il lavoro dell’uomo, come le necropoli, le miniere, gli antichi acquedotti.
Comuni di Gorno, Oneta, Oltre il Colle, Promoserio
Convegno, "Il distretto minerario Riso-Parina. Studi, valorizzazione e sviluppo"
Gorno BG, 22 marzo 2014
Dario Roggerini, Ecomuseo Miniere di Gorno, "
Programma: dl.dropboxusercontent.com/u/21632223/Convegno%20miniere%20Gorno%202014/Depliant%20bassa%20sensibile.pdf
Dario Roggerini, Ecomuseo Miniere di Gorno, Apertura dei lavori
Fotografie: picasaweb.google.com/117290793877692021380/IlDistrettoMinerarioRisoParina?authuser=0&feat=directlink
Ecomuseo delle miniere di Gorno: ecomuseominieredigorno.it/cms/
Una storica miniera cinabrifera a Vallalta, nelle dolomiti Bellunesi, un'area molto importante da un punto di vista storico, antropologico e naturalistico che necessiterebbe di maggiori investimenti e potrebbe favorire anche lo sviluppo sostenibile di un territorio tra i più belli d'Italia.
Il Museo della centuriazione di Villadose è nato nell'agosto del 1990. Ora necessita di un rinnovamento e di estendersi sul territorio della grande centuriazione romana di Villadose. Un progetto con valenze culturali, di tutela del territorio e turistiche
'Guerrieri ma non solo: l'altra faccia dei Celti', di Simona PeroloSimona C. Perolo
Vino, banchetti, gioielli: la mostra 'Galati vincenti', al Museo del territorio biellese, rivela il lato nascosto nei nostri 'barbari' antenati, venuti dal Nord
"Sulle tracce di Victimula, un 'percorso romano' nel basso Biellese", di Simo...Simona C. Perolo
La 'Settimana archeologica' propone un viaggio nel passato, tra cultura celtica e romanizzazione, che parte dalla Bessa, aurifodina romana, per toccare la necropoli di Cerrione, e la zona archeologica di Salussola.
Grotte, miniere, ipogei e bottini, in Toscana.
Toscana Underground, valorizza risorse meno conosciute, quelle del sottosuolo, senza trascurare la tutela dell’ambiente, che costituisce un bene prezioso da salvaguardare.
I siti sono diffusi su gran parte del territorio regionale e molti di essi si trovano fuori dalle rotte turistiche tradizionali; peraltro, alcuni sono stati recentemente oggetto di interventi di recupero, messa in sicurezza, infrastrutturazione e meritano di essere valorizzati e fruiti dal pubblico.
Si tratta di luoghi di grande interesse e fascino, che arricchiscono l’offerta turistica del territorio e possono costituire una interessante proposta, non solo per gli amatori, ma anche per una escursione in famiglia o con gli amici e per l’attività didattica delle scuole.
Protagonisti di questa guida sono paesaggi segreti: manifestazioni spontanee e straordinarie della natura, come le grotte carsiche, e spazi sotterranei che raccontano la storia e il lavoro dell’uomo, come le necropoli, le miniere, gli antichi acquedotti.
Comuni di Gorno, Oneta, Oltre il Colle, Promoserio
Convegno, "Il distretto minerario Riso-Parina. Studi, valorizzazione e sviluppo"
Gorno BG, 22 marzo 2014
Dario Roggerini, Ecomuseo Miniere di Gorno, "
Programma: dl.dropboxusercontent.com/u/21632223/Convegno%20miniere%20Gorno%202014/Depliant%20bassa%20sensibile.pdf
Dario Roggerini, Ecomuseo Miniere di Gorno, Apertura dei lavori
Fotografie: picasaweb.google.com/117290793877692021380/IlDistrettoMinerarioRisoParina?authuser=0&feat=directlink
Ecomuseo delle miniere di Gorno: ecomuseominieredigorno.it/cms/
Una storica miniera cinabrifera a Vallalta, nelle dolomiti Bellunesi, un'area molto importante da un punto di vista storico, antropologico e naturalistico che necessiterebbe di maggiori investimenti e potrebbe favorire anche lo sviluppo sostenibile di un territorio tra i più belli d'Italia.
Il Museo della centuriazione di Villadose è nato nell'agosto del 1990. Ora necessita di un rinnovamento e di estendersi sul territorio della grande centuriazione romana di Villadose. Un progetto con valenze culturali, di tutela del territorio e turistiche
"I trekkers stranieri salvano la stagione", di Simona PeroloSimona C. Perolo
Anche in alta quota, il turismo è sempre più 'mordi e fuggi'. Sulle montagne biellesi, i rifugi sopravvivono grazie agli stranieri. Gli italiani sono pochi, e vanno di fretta.
'Il Sacro Monte di Oropa ritrova l'antico colore', di Simona Perolo
Museo dell'oro e della Bessa di Vermogno
1. 32 | Eco di Biella | GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE 2019VIAGGIO NEGLI ECOMUSEI BIELLESI
MUSEO DELL’ORO E DELLA BESSA DI VERMOGNO/24
In Bessa, lungo l’Elvo rivive
il mito della corsa all’oro
C
Un museo dedi-
cato all’oro non
poteva che nascere
nella Bessa: oggi Riserva
naturale, ma in epoca ro-
mana, tra i II e il I secolo
a.C., una grande aurifo-
dina - una miniera a cielo
aperto - dove enormi cu-
muli di ciottoli furono ac-
catastati per setacciare il
terreno ricco di oro al-
luvionale. E infatti fin dal
1985 un gruppo di ap-
passionati biellesi ha ini-
ziato a raccogliere stru-
menti, testimonianze, tec-
niche sulla ricerca e l’e-
strazione del prezioso me-
tallo, organizzandosi poi
nell’Associazione biellese
cercatori d’oro che, insieme
all’Ecomuseo della vale El-
vo e Serra, ha dato vita ad
una cellula museale nella
piccola e caratteristica fra-
zione di Vermogno.
Nei locali del Museo del-
l’Oro sono raccolte le te-
stimonianze di duemila an-
ni di ricerca aurifera nel
Biellese e nell’Italia setten-
trionale. Si parte da una
sezione dedicata all’aspetto
geologico, in cui si spiega in
particolare l’origine dell’oro
sulle colline della Serra,
chiarendo la differenza tra
oro nativo (quello presente
nei giacimenti auriferi alle
falde del Monte Rosa) e oro
alluvionale, trasportato a
valle dal ghiacciaio Balteo e
disseminato nei fiumi e nei
terreni circostanti sotto for-
ma di pagliuzze.
La mostra illustra poi l’e-
voluzione nei secoli del-
l’attività estrattiva: si va
dall’epoca romana, di cui
gli scavi archeologici in Bes-
sa hanno restituito nume-
rose testimonianze, per poi
passare ai documenti con
cui, a partire dal Medioevo,
i vari imperatori concede-
vano lo sfruttamento dei
fiumi a vescovi e nobili
locali, e infine, durante l’Ot-
tocento e il Novecento, al-
l’epoca dell’estrazione in-
dustriale, da parte di società
italiane e straniere.
A raccontare questa storia,
insieme a documenti, re-
perti e disegni, sono ri-
produzioni in miniatura del-
le tecniche e dei macchinari
utilizzati, oltre alla rico-
struzione in scala reale del-
l’estrazione in miniera e
della ricerca dell’oro nei
fiumi, dove tuttora sono
utilizzati gli strumenti tra-
dizionali: in particolare il
piatto (batea) e la scaletta
per separare le pagliuzze,
oltre ad attrezzi curiosi,
come il corno di bue per
raccogliere i frammenti.
E dal momento che lo
scopo degli ecomusei è quel-
lo di rendere vivo il tema
trattato, con i laboratori -
proposti su prenotazione al-
le scuole e ai gruppi di
visitatori - c’è la possibilità
di sperimentare di persona
l’ebbrezza di estrarre dal-
l’acqua i preziosi frammen-
ti. Perché, sebbene il mito
della ‘corsa all’oro’ sia nato
e tramontato nel Klondike
di fine Ottocento, la figura
del cercatore d’oro oggi è
tutt’altro che scomparsa.
L’attività infatti prosegue,
seppure solo a livello ama-
toriale, a pieno ritmo - si è
appena concluso in Finlan-
dia il Campionato mondiale
- e l’Associazione dei cer-
catori d’oro di Vermogno vi
svolge un ruolo di primo
piano, con corsi per adulti e
bambini, gite, appuntamen-
ti: il prossimo proprio que-
sta domenica (vedi sopra).
Ma le esperienze ‘sul cam-
po’ alla Bessa non man-
cano, a partire dai diversi
itinerari per addentrarsi al-
l’interno della Riserva na-
turale, che offre molteplici
elementi di interesse. In
primis dal punto di vista
paesaggistico, con le dune di
ciottoli multicolore trasci-
nati fin qui dalle montagne,
tra le quali sono visibili le
forme delle capanne uti-
lizzate come ricovero tem-
poraneo dai lavoratori lo-
cali, forse i mitici Salassi,
impiegati nella miniera. A
fare ipotizzare una frequen-
tazione ancora più antica
della zona sono poi le oltre
600 incisioni rupestri, ben
visibili sui grossi massi er-
ratici che costellano il sito.
Ma nella Bessa non ci sono
solo sassi: i cumuli di ciot-
toli hanno infatti dato luo-
go, nei secoli, ad habitat
molto particolari - dall’am-
biente ostile delle pietraie
alle piccole vallette boschive
fino alle zone umide - che
ospitano specie botaniche
difficilmente presenti sul re-
sto del territorio, oltre a un
campionario di fauna tipica
della zona.
l Simona Perolo
A VERMOGNO Bianca, guida museale, illustra la storia della
ricerca dell’oro; sopra, la ricostruzione dell’ambiente della
miniera, in cui si estraeva l’oro ‘nativo’. In basso, cercatori
d’oro in azione nell’Elvo
SCHEDA
EVENTO ALL’ECOMUSEO
Domenica la ricerca dell’oro
Alla Bessa, domenica prossima, con partenza alle 9 dal mu-
nicipio di Cerrione, giornata di ricerca libera dell’oro sul tor-
rente Elvo, aperta a cercatori d’oro esperti e principianti alle
prime armi, assistiti da istruttori. Info: www.cercatoridoro.it
Nelle foto: alcuni strumenti per la ricerca dell’oro esposti a
Vermogno, corso per aspiranti cercatori e raffigurazione in
scala reale del tipico ‘cercatore d’oro’ con il kit di strumenti.
INFO PRATICHE
DOVE: Via Debernardi
50, Frazione Vermogno,
Zubiena
QUANDO: fino al 13 ot-
tobre, ogni domenica
14.30-18.30 visita gui-
data gratuita
INGRESSO: con offerta
libera
CONTATTI: 335-
7042007
FACEBOOK: @MuseoO-
ro
ircVCWsqHD+s1NYD4GmZPjYPGpD1X3OSAuhdH923p3k=