Aps risk management e problem solving sono due cose diversedrgivan
Ci hanno sempre detto che Risk Management e Problem Solving fossero cose differenti. Non credo sia vero, ci sono molte, anzi, moltissime evidenze che si sbagliavano...
Programma di Formazione Manageriale sviluppato da Modulo Group per sviluppare una Leadership capace di far crescere l'impresa e le sue persone in un contesto instabile e mutevole.
Aps risk management e problem solving sono due cose diversedrgivan
Ci hanno sempre detto che Risk Management e Problem Solving fossero cose differenti. Non credo sia vero, ci sono molte, anzi, moltissime evidenze che si sbagliavano...
Programma di Formazione Manageriale sviluppato da Modulo Group per sviluppare una Leadership capace di far crescere l'impresa e le sue persone in un contesto instabile e mutevole.
Applicare il Problem Solving. Metodo, Applicazioni, Root Causes, Contromisure...drgivan
Applicare il Problem Solving, il libro che illustra la metodologia APS sviluppata in anni di docenze ed esperienze sul campo in contesti organizzativi multinazionali e complessi. La presentazione del libro e dei corsi sul metodo APS ha lo scopo di fornire al lettore o all'allievo una panoramica dei contenuti e dei benefici che possono derivare dal diventare un problem solver, un leader che, forte della chiarezza delle proprie idee e della solidità del proprio metodo di lavoro, possa spiccare ed essere un punto di riferimento in tutte le organizzazioni o i team di lavoro.
Il corso di LEN Formazione rivolto a Team Leader, capi progetto e imprenditori impegnati nella gestione dei collaboratori che desiderano introdurre una nuova metodologia di gestione delle problematiche lavorative aumentando la creatività e la proattività del gruppo di lavoro.
Problem solving creatività pensiero laterale_Coach Pasquale adamoPasquale Adamo
Il PROBLEM SOLVING e la capacità di risolvere i problemi in modo creativo è una di quelle competenze trasversali (soft skills) più richieste nel mondo del lavoro. La maggior parte degli annunci di lavoro riportano la voce: "è richiesta ottima capacità di problem solving" e la maggior parte dei selezionatori, tende a verificare questa abilità nei candidati da selezionare. Un Problem Solver è sicuramente una risorsa con un valore aggiunto.
1. Cosa e' il problem solving? Come funziona e come NON funziona.
2. Panoramica delle strategie (PSS, FARE, PDCA, DMAIC) e degli strumenti piu' comuni (Diagrammi di flusso, Analisi di Pareto, Diagramma causa-effetto, Brainstorming, 5w2h).
3. Un esempio concreto, guida al problem solving per developers.
Problem Solving PowerPoint Presentation Content slides include topics such as: teaching problem solving skills, evaluating how you solve problems, understanding the process: how to solve problems, 8 active listening techniques, primary issues for problem solvers, group or individual brainstorming, the problem solving framework, vertical and lateral thinking, adaptors and innovators as problem solvers, collaborative problem solving, leadership and creative work environments, four models of problem solving, SWOT, the 6 C's of decision making, how to's and much more.
La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili p...CentroMalattieRareFVG
La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili per le famiglie
- Udine, 19 novembre 2014 - Dott.ssa Orietta Sponchiado
Psicologa-psicoterapeuta
“Liquidità” della famiglia ipermoderna. In un intreccio complesso di demografia, storia, norme e valori, la famiglia si mostra oggi come un caleidoscopio, che manifesta una forte tensione per le trasformazioni che sta fronteggiando: si tratta solo di una vera e propria rivoluzionedei punti di riferimento psicologici, che come tale coinvolge il mondo interno e relazionale dell’individuo...
Applicare il Problem Solving. Metodo, Applicazioni, Root Causes, Contromisure...drgivan
Applicare il Problem Solving, il libro che illustra la metodologia APS sviluppata in anni di docenze ed esperienze sul campo in contesti organizzativi multinazionali e complessi. La presentazione del libro e dei corsi sul metodo APS ha lo scopo di fornire al lettore o all'allievo una panoramica dei contenuti e dei benefici che possono derivare dal diventare un problem solver, un leader che, forte della chiarezza delle proprie idee e della solidità del proprio metodo di lavoro, possa spiccare ed essere un punto di riferimento in tutte le organizzazioni o i team di lavoro.
Il corso di LEN Formazione rivolto a Team Leader, capi progetto e imprenditori impegnati nella gestione dei collaboratori che desiderano introdurre una nuova metodologia di gestione delle problematiche lavorative aumentando la creatività e la proattività del gruppo di lavoro.
Problem solving creatività pensiero laterale_Coach Pasquale adamoPasquale Adamo
Il PROBLEM SOLVING e la capacità di risolvere i problemi in modo creativo è una di quelle competenze trasversali (soft skills) più richieste nel mondo del lavoro. La maggior parte degli annunci di lavoro riportano la voce: "è richiesta ottima capacità di problem solving" e la maggior parte dei selezionatori, tende a verificare questa abilità nei candidati da selezionare. Un Problem Solver è sicuramente una risorsa con un valore aggiunto.
1. Cosa e' il problem solving? Come funziona e come NON funziona.
2. Panoramica delle strategie (PSS, FARE, PDCA, DMAIC) e degli strumenti piu' comuni (Diagrammi di flusso, Analisi di Pareto, Diagramma causa-effetto, Brainstorming, 5w2h).
3. Un esempio concreto, guida al problem solving per developers.
Problem Solving PowerPoint Presentation Content slides include topics such as: teaching problem solving skills, evaluating how you solve problems, understanding the process: how to solve problems, 8 active listening techniques, primary issues for problem solvers, group or individual brainstorming, the problem solving framework, vertical and lateral thinking, adaptors and innovators as problem solvers, collaborative problem solving, leadership and creative work environments, four models of problem solving, SWOT, the 6 C's of decision making, how to's and much more.
La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili p...CentroMalattieRareFVG
La sessualità e l’affettività del disabile intellettivo: percorsi possibili per le famiglie
- Udine, 19 novembre 2014 - Dott.ssa Orietta Sponchiado
Psicologa-psicoterapeuta
“Liquidità” della famiglia ipermoderna. In un intreccio complesso di demografia, storia, norme e valori, la famiglia si mostra oggi come un caleidoscopio, che manifesta una forte tensione per le trasformazioni che sta fronteggiando: si tratta solo di una vera e propria rivoluzionedei punti di riferimento psicologici, che come tale coinvolge il mondo interno e relazionale dell’individuo...
Disturbi e difficolta dell apprendimento - il ruolo della famigliaTania Krevaika
Il fatto che il figlio ha dei disturbi dell’ apprendimento significa che impara delle cose specifiche in modo diverso dagli altri figli. Ciò non significa che non le può imparare. Mentre i disturbi dell’ apprendimento non possono essere curati, ma possono essere configurati con il supporto e gli interventi realizzati con l'aiuto degli specialisti.
Promozione di percorsi di uscita dalla violenza : scambio di buone prassi e l...aoriani
Descrizione del lavoro di rete che effettua un centro contro la violenza alle donne; lo scambio di buone pratiche e le relazioni con i soggetti pubblici e privati è una strategia efficace per il percorso di una donna in uscita dalla violenza
“Liquidità” della famiglia ipermoderna. In un intreccio complesso di demografia, storia, norme e valori, la famiglia si mostra oggi come un caleidoscopio, che manifesta una forte tensione per le trasformazioni che sta fronteggiando: si tratta solo di una vera e propria rivoluzionedei punti di riferimento psicologici, che come tale coinvolge il mondo interno e relazionale dell’individuo. Lo psicologo si trova quindi a confrontarsi ormai quotidianamente con questioni che necessitano un’adeguata consapevolezza delle complesse dinamiche in gioco, in anticipo e al di là della pur necessaria sintonizzazione sui bisogni della persona e sulla domanda che sta porgendo.
1. Strategie e percorsi per
integrare i bambini con
disabilità al nido
Brindisi,18-19 Febbraio 2016
2. Gloria Guadalupi
Pedagogista clinico
Mediatore familiare, scolastico,
sociale e penale
Sostegno genitoriale
Disagio minorile
Formazione
Paolo Carrone
Psicologo clinico
Sostegno genitoriale
Disagio minorile
Formazione
3. Struttura del modulo
Piano legislativo
Decreto del Presidente della Repubblica 24/2/94
Le parti in gioco nella presa in carico di un bambino con disabilità
Gestione del primo incontro tra nido e famiglia
Laboratorio esperienziale
4. Piano legislativo
Il DPR 24/2/1994: “Atto di indirizzo e
coordinamento relativo ai compiti delle unità
sanitarie locali in materia di alunni portatori di
handicap"
La legge 104/92: “Legge quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate”
Garantisce l’accesso del bambino disabile all’asilo
nido (art.12)
Tutela l’integrazione nel nido per sviluppare le
potenzialità della persona disabile
Promuove l’integrazione tramite gli altri bambini
Equipara gli asili nido alle altre scuole per
quanto concerne la tutela legale tramite la
legge 104/94
Sistematizza la struttura del Profilo Dinamico-
Funzionale (PDF) necessario per il Piano
Educativo Individualizzato (PEI)
5. DPR 24/2/1994
Certificato della situazione
di disabilità con Diagnosi
Funzionale (DF)
Profilo Dinamico-
Funzionale (PDF)
Piano Educativo
Individualizzato (PEI)
Descrizione analitica della
compromissione funzionale dello
stato psicofisico dell'alunno in
situazione di handicap al momento
in cui accede alla struttura
sanitaria (medici e operatori ASL)
Anamnesi
Diagnosi clinica
Potenzialità
Indica le caratteristiche fisiche, psichiche e
sociali ed affettive dell’alunno e pone in
rilievo sia le difficoltà sia le capacità
possedute che devono essere sostenute
(famiglia, educatori, equipe sanitaria)
Difficoltà di apprendimento
Capacità possedute
Possibilità di recupero
Rappresenta il progetto educativo
dell’alunno sulla base dei propri
limiti e risorse a livello biologico
psicologico e sociale (educatori,
famiglia)
Analisi del funzionamento
Strategie d’intervento
e facilitatori
Obiettivi educativi specifici
Modalità di verifica
6. Le parti in gioco
Bambino
con
disabilità
Genitori
Famiglia
Scuola
Strutture
riabilitative
7. Genitori
Ruolo nei confronti del figlio
con disabilità
Fornire protezione e sicurezza
Dare rinforzo emotivo
Promuovere esplorazione e
svincolo
Bisogni in relazione
all’accudimento
Conoscere le specifiche della
disabilità
Poter contare su una rete di
supporto
Sviluppare competenze
specifiche in rapporto alla
disabilità
Ricevere rassicurazioni e
normalizzare l’esperienza
Criticità potenziali nella
relazione col figlio
Difficoltà stress correlate
Rifiuto della disabilità
Rifiuto del figlio
Iper-accudimento e
sostituzione al figlio
Crisi di coppia/famigliare
Ritiro sociale
Senso di fallimento
Madre, padre, figure di attaccamento primario
8. Famiglia
Ruolo nei confronti del parente
con disabilità
Proteggere e rinforzare
Fornire supporto
Promuovere l’appartenenza
Stimolare il confronto
Introdurre la
differenziazione/diversità
Bisogni in relazione
all’accudimento
Fratelli, nonni, zii, cugini, amici di famiglia
Informazione sulle specifiche
della disabilità
Sviluppare competenze
specifiche di relazione
Rimodulare i ruoli
Ricevere rassicurazioni e
normalizzare l’esperienza
Criticità potenziali nella
relazione dei parenti
Rifiuto del bambino/famiglia
Invischiamento e confusione
dei ruoli
Mantenere l’equilibrio tra
tutti i membri
Eccessiva presa in carico
9. Scuola Coordinatore, educatori, cuoca, operatori ausiliari
Ruolo nei confronti della famiglia
e del bambino con disabilità
Stimolare l’integrazione sociale
Promuovere le potenzialità
Fornire supporto
Sensibilizzare al tema della disabilità
Realizzare un progetto educativo
individualizzato
Entrare in relazione con tutti gli enti
che hanno in carico il bambino
Bisogni in relazione
alla presa in carico
Formazione e informazione sulla
disabilità specifica
Supporto dagli enti del territorio
Relazione di cooperazione con la
famiglia
Condividere la responsabilità
formativa tra i membri
dell’equipe
Criticità potenziali nella
presa in carico
Focus sul bambino escludendo
famiglia e rete
Difficoltà stress correlate
Rigidità sui limiti causati dalla
disabilità
Sovraccarico auto-etero-
attribuito di responsabilità
10. Strutture Riabilitative Medici, psicologi, operatori socio-sanitari
Ruolo nei confronti della famiglia
e del bambino con disabilità
Diagnosticare e definire la
disabilità
Restituire la diagnosi
Orientare alla rete di supporto
Bisogni in relazione
alla presa in carico
Supporto dagli enti del territorio
Relazione di cooperazione con la
famiglia
Criticità potenziali nella
presa in carico
Scarsa considerazione del vissuto
emotivo famigliare
Supporto continuativo con la
famiglia
Rigidità diagnostica
Tempistiche d’intervento
11. «Chi aiuta non può approfittare del bisogno di aiuto dell’altro;
chi aiuta è tenuto a sospendere il giudizio sull’altro; la
relazione di aiuto chiede che nessuno sia sconfitto; chi viene
aiutato deve misurarsi nel ruolo di aiutante; un aiuto offerto
non può essere né diventare l’aiuto; chi aiuta deve trovare
nell’altro un’identità che va oltre a quella monocorde e
spersonalizzata del bisognoso e del disagiato; la relazione
d’aiuto non si muove con dinamiche di assolutezza ma con
dinamiche di complementarietà»
Caldin «introduzione alla pedagogia speciale»
12. Primo incontro con i genitori
Accoglienza
Promuovere un’esposizione libera
Compilazione questionario d’ingresso
Inserimento
Ascoltare i loro bisogni
Comprendere le loro aspettative
Esplorare le loro emozioni
Presentare la struttura
Proporre il progetto educativo individualizzato
Incontrare il personale del nido
13. Laboratorio
Riunitevi in gruppi in base al nido di appartenenza e
collaborate liberamente per svolgere le attività richieste
14. Bibliografia di riferimento
Bichi I. (2011) Disabilità e pedagogia della famiglia, madri e padri di figli speciali. ETS: Pisa.
Caldin R. P. (2001) Introduzione alla pedagogia speciale. CLEUP: Padova.
Cesaro A. (2015) Asilo nido e integrazione del bambino con disabilità. Carocci Faber: Roma.
Crispiani P. (2008) Pedagogia clinica della famiglia con handicap. Edizioni Junior: Azzano S. Paolo.
Elia G. (2012) Questionari di pedagogia speciale. Progedit: Bari.