Il bilancio di competenze rappresenta una pratica sempre più richiesta all’interno di iniziative di orientamento professionale, sia a livello nazionale che europeo. L’efficacia di tale metodologia è, infatti, legata alla possibilità, per il disoccupato, tanto di identificare e riconoscere le proprie competenze quanto di comprendere in quali contesti lavorativi esse possono essere valorizzate, facilitando l’attivazione della persona nella realizzazione di un proprio obiettivo professionale e, con essa, l’inserimento lavorativo.
La valutazione del potenziale per gli studenti della scuola mediaPatrizia Lombardi
“Alla ricerca del meglio di me”
Progetto sperimentale di Rilevazione e Valutazione del potenziale svolto in una scuola media statale.
La sfida: verificare se fosse possibile rilevare e valutare il potenziale in una fascia così critica come l’adolescenza.
I risultati sono andati oltre le previsioni!
Dal convegno GIDP del 12 marzo a Milano, ecco le slide della presentazione di Paolo Serreri, docente di Metodologie e tecniche per l’orientamento degli adulti e coordinatore del Laboratorio di Bilancio delle Competenze – Università di Roma TRE – Roma; Presidente della Federazione Europea Bilancio delle Competenze e Orientamento Professionale –FECBOP.
Il tema è quello del Bilancio di competenze in azienda per l'identificazione, la validazione e la mappatura delle competenze comportamentali.
Le slide dell'intervento della prof.ssa Patrizia Magnoler dell'Università degli Studi di Macerata per la prima giornata nazionale per referenti della Formazione Neoassunti 2015/2016 organizzata a Roma il 18 Febbraio 2016.
Lezione 10 maggio 2013. La valorizzazione e il bilancio delle competenze.
Organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane.
Università degli Studi di Brescia. Dipartimento Economia e Management
Il talento è “l’inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività” (Wikipedia).
Non è una Persona e tantomeno una “super Persona”, è una potenzialità. Alla base delle politiche di Talent Management spesso c’è l’idea di cercare, trattenere e coltivare “Persone di talento” che diventano facilmente “Persone con potenzialità” e quindi “giovani”.
Noi, in linea con le più recenti best practices internazionali, proponiamo di focalizzarci su una interpretazione più orientata alla gestione dei talenti delle Persone. Questo punto di vista spinge a considerare centrale lo sviluppo del talento/caratteristica più che della “Persona” e sfuma l’attenzione dalle “Persone con potenzialità” (giovani) aprendo alla considerazione del talento in tutte le fasce di età e di seniority.
Il bilancio di competenze rappresenta una pratica sempre più richiesta all’interno di iniziative di orientamento professionale, sia a livello nazionale che europeo. L’efficacia di tale metodologia è, infatti, legata alla possibilità, per il disoccupato, tanto di identificare e riconoscere le proprie competenze quanto di comprendere in quali contesti lavorativi esse possono essere valorizzate, facilitando l’attivazione della persona nella realizzazione di un proprio obiettivo professionale e, con essa, l’inserimento lavorativo.
La valutazione del potenziale per gli studenti della scuola mediaPatrizia Lombardi
“Alla ricerca del meglio di me”
Progetto sperimentale di Rilevazione e Valutazione del potenziale svolto in una scuola media statale.
La sfida: verificare se fosse possibile rilevare e valutare il potenziale in una fascia così critica come l’adolescenza.
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Il tema è quello del Bilancio di competenze in azienda per l'identificazione, la validazione e la mappatura delle competenze comportamentali.
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Lezione 10 maggio 2013. La valorizzazione e il bilancio delle competenze.
Organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane.
Università degli Studi di Brescia. Dipartimento Economia e Management
Il talento è “l’inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività” (Wikipedia).
Non è una Persona e tantomeno una “super Persona”, è una potenzialità. Alla base delle politiche di Talent Management spesso c’è l’idea di cercare, trattenere e coltivare “Persone di talento” che diventano facilmente “Persone con potenzialità” e quindi “giovani”.
Noi, in linea con le più recenti best practices internazionali, proponiamo di focalizzarci su una interpretazione più orientata alla gestione dei talenti delle Persone. Questo punto di vista spinge a considerare centrale lo sviluppo del talento/caratteristica più che della “Persona” e sfuma l’attenzione dalle “Persone con potenzialità” (giovani) aprendo alla considerazione del talento in tutte le fasce di età e di seniority.
Self Leadership e Gestione della Complessità - Un progetto di Open Sky Formaz...Fabiana D'Onofrio
Un progetto di sviluppo rivolto a manager e professionisti, HR manager, HR business partners, HR professional che già operano all’interno di organizzazioni o che abbiano interesse a inserirsi in ruoli di responsabilità in ambito organizzativo.
Per informazioni e approfondimenti:
f.donofrio@openskyformazione.it - 335-8487597
info@periagoge.it - 335-8469815
Le organizzazioni cambiano, la funzione HR può rimanere quella di sempre? E verso quale direzione questa può evolvere? Quali le competenze e gli strumenti da acquisire?
Ogni organizzazione, azienda, impresa, è un microcosmo, che definisce e genera la propria cultura specifica, dotata di una propria identità, con caratteristiche non tutte definibili in sede di programmazione e determinazione delle finalità. Le tecniche e gli strumenti gestionali ed organizzativi concorrono al loro pieno raggiungimento ed al miglioramento aziendale, se e soltanto se si fanno carico di una complessità che è la vera “madre” dei successi che si conseguono.
Le organizzazioni stanno spostando sempre di più investimenti e risorse dal training (l’apprendimento che avviene in uno spazio-tempo dedicato e differenziato dall’esperienza di lavoro) al learning (l’apprendimento realizzato on the job in cui l’esperienza di lavoro è allo stesso tempo un momento formativo).
Mida opera in questa prospettiva da tempo e propone in particolare una metodologia innovativa e di grande efficacia, che, nel solco dell'action-learning, integra l'apprendimento individuale e di gruppo con lo sviluppo organizzativo e del business: il Project System Learning.
La presentazione di Giuseppe Rossi dell'Università di Macerata alla seconda giornata nazionale per i referenti della formazione Neoassunti 2015/2016 organizzata a Napoli il 10 marzo 2016.
Executive Master in Direzione delle Risorse Umane
Un’opportunità per chi vuole lavorare nell’ambito delle Risorse Umane
Business M@ster in collaborazione con Plan
Materiale didattico di tutti i relatori al seminario
NUOVI SCENARI DELLA FORMAZIONE CONTINUA, PILLS EXPERIENCES AND NETWORKING
organizzato da ETAss il 5 Marzo 2012
www.etass.it
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info@periagoge.it - 335-8469815
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Ogni organizzazione, azienda, impresa, è un microcosmo, che definisce e genera la propria cultura specifica, dotata di una propria identità, con caratteristiche non tutte definibili in sede di programmazione e determinazione delle finalità. Le tecniche e gli strumenti gestionali ed organizzativi concorrono al loro pieno raggiungimento ed al miglioramento aziendale, se e soltanto se si fanno carico di una complessità che è la vera “madre” dei successi che si conseguono.
Le organizzazioni stanno spostando sempre di più investimenti e risorse dal training (l’apprendimento che avviene in uno spazio-tempo dedicato e differenziato dall’esperienza di lavoro) al learning (l’apprendimento realizzato on the job in cui l’esperienza di lavoro è allo stesso tempo un momento formativo).
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7. Il progetto - articolazione Fase 1 Focus su: Project Work etnografico