1. Osservazione del giocoOsservazione del giocoOsservazione del giocoOsservazione del giocoOsservazione del giocoOsservazione del giocoOsservazione del giocoOsservazione del gioco
2. Testo di riferimento:Testo di riferimento:
L. D’Odorico e R. Cassibba,
Osservare per educare,
Carocci
(cap.3)
3. Nel periodo della prima infanzia, i bambini
occupano gran parte del loro tempo nel
gioco e nell’esplorazione di oggetti. Queste
attività sono fondamentali nel favorire lo
sviluppo successivo; esse promuovono,
infatti, la comparsa di strategie necessarie
per l’interazione con la realtà.
4. Nel corso dello sviluppo, si osserva la
comparsa di una sequenza di atti di
gioco sempre più sofisticati, che
indica il raggiungimento di particolari
tappe evolutive, rilevabili in altri
aspetti dello sviluppo cognitivo
(linguaggio, problem solving,
competenze motorie, ecc.).
5. Evoluzione del gioco:Evoluzione del gioco:
a) Attività orientata agli oggetti, di tipo indifferenziato (es:
portare alla bocca o sbattere un singolo oggetto alla volta);
b) Comportamenti esplorativi adeguati alle caratteristiche
funzionali dei singoli oggetti (scuotere un sonaglio o pigiare i
tasti di un telefono);
c) Messa in relazione di due o più oggetti in maniera
appropriata (es: mettere il coperchio ad una pentolina);
d) Uso simbolico e decontestualizzato degli oggetti, indirizzato
dapprima ad un unico oggetto e poi a più oggetti
contemporaneamente,
DECENTRAMENTO
DECONTESTUALIZZAZIONE
INTEGRAZIONE
6. Il comportamento di gioco assumeIl comportamento di gioco assumeIl comportamento di gioco assumeIl comportamento di gioco assume
un ruolo centrale nellaun ruolo centrale nellaun ruolo centrale nellaun ruolo centrale nella
valutazione dello sviluppo,valutazione dello sviluppo,valutazione dello sviluppo,valutazione dello sviluppo,
soprattutto in fasi precoci,soprattutto in fasi precoci,soprattutto in fasi precoci,soprattutto in fasi precoci,
quando le limitazioniquando le limitazioniquando le limitazioniquando le limitazioni
linguistiche e concettuali proprielinguistiche e concettuali proprielinguistiche e concettuali proprielinguistiche e concettuali proprie
dei bambini non permettono didei bambini non permettono didei bambini non permettono didei bambini non permettono di
considerare affidabili altriconsiderare affidabili altriconsiderare affidabili altriconsiderare affidabili altri
strumenti di valutazione basatistrumenti di valutazione basatistrumenti di valutazione basatistrumenti di valutazione basati
sullsullsullsull’’’’espressione verbale.espressione verbale.espressione verbale.espressione verbale.
7. Il giocoIl gioco ““suggeritosuggerito””
Quella che utilizzeremo è una procedura di
valutazione dell’abilità di gioco mirata a
stimolare il bambino alla produzione del
livello massimo di gioco di cui è capace. Si
basa su una strategia di “modellamento”,
che prevede la dimostrazione pratica di
atti di gioco via via più sofisticati e/o la
descrizione verbale degli stessi.
8. Si stimola il bambino a produrre il massimo livello di gioco di
cui è capace
SITUAZIONE STRUTTURATA IN 4 FASI:
1. FAMILIARIZZAZIONE – Il bambino può esplorare i giocattoli
messi a sua disposizione
2. MODELLAMENTO – l’osservatore dà la dimostrazione di una
serie di atti di finzione (es: bere, mangiare, lavare) indirizzati ad
agenti diversi (sé, la bambola, oggetti vari).
3. GIOCO SPONTANEO – il bambino è libero di giocare
spontaneamente con il materiale
4. FASE DI RICHIESTA – l’osservatore incoraggia il bambino
all’imitazione di specifici atti di gioco precedentemente mostrati
OSSERVAZIONE DEL GIOCOOSSERVAZIONE DEL GIOCO
SUGGERITOSUGGERITO
9. GIOCO SUGGERITOGIOCO SUGGERITO
OSS. 3
Gioco di
finzione
gerarchico
Gioco
simbolico
combinato
TOTOSS. 4OSS. 2OSS. 1
Gioco
simbolico
decentrato
Schema
simbolico
rivolto a sé
stesso
Schema
presimbolico
semplice
10. 5 MACROCATEGORIE COMPORTAMENTALI
• SCHEMI PRESIMBOLICI SEMPLICI – il bambino riconosce l’uso corretto degli
oggetti (avvicinare una tazza vuota alla bocca);
• SCHEMI SIMBOLICI RIVOLTI A SE’ – comportamenti di finzione legati alla
propria persona (avvicinare una tazza alla bocca accompagnando l’azione con
suoni o espressioni facciali che testimoniano l’aspetto di finzione);
• GIOCO SIMBOLICO DECENTRATO – il bambino estende i comportamenti di
finzione oltre la propria persona (dare da mangiare alla bambola);
• GIOCO SIMBOLICO COMBINATO – unico comportamento di finzione rivolto a
diversi agenti esterni (dare da mangiare prima alla mamma poi alla bambola),
produzione di schemi di azione simbolici in sequenza corretta (dare da mangiare
alla bambola e poi pulirle la bocca), o, ancora, messa in atto di schemi di azione
diversi nell’ordine corretto (adagiare la bambola nella carrozzina e poi spingere la
carrozzina);
• GIOCO DI FINZIONE GERARCHICO – il gioco di finzione sottende una
struttura gerarchica che può essere espressa in modi diversi (ad es. esplicitando
verbalmente o tramite la ricerca del materiale di gioco necessario, un piano
dazione prima che il comportamento di finzione effettivo venga prodotto)