L'investimento è come noto il procedimento con cui ognuno di noi sposta nel tempo le disponibilità che ha, rinunciando a spenderle oggi, in vista di un consumo futuro e questo in cambio di un maggior potere d'acquisto differito nel tempo, ovvero di un rendimento. Un rendimento che comunemente ricerca investendo in differenti strumenti (depositi di liquidità, obbligazioni, azioni, immobili, ecc.) sia in forma diretta che sottoforma di prodotti gestiti. L'investimento in quanto tale può essere perciò...
Ho detto spesso che quando qualcuno viene nominato membro della Federal Reserve, viene portato in una stanza sul retro e gli viene completamente cambiato il DNA. Ma una volta che escono da quella stanza, le persone non sono più semplicemente simili a me e a voi, con la sola eccezione di Fisher e Lacker e alcuni loro colleghi che sembra siano stati in grado di resistere all\’infezione. Questa settimana vedremo la recente azione della Fed e la utilizziamo come punto di partenza per riflettere su quanto possa essere efficace la politica della Fed, in un periodo di riduzione della leva finanziaria.
L'investimento è come noto il procedimento con cui ognuno di noi sposta nel tempo le disponibilità che ha, rinunciando a spenderle oggi, in vista di un consumo futuro e questo in cambio di un maggior potere d'acquisto differito nel tempo, ovvero di un rendimento. Un rendimento che comunemente ricerca investendo in differenti strumenti (depositi di liquidità, obbligazioni, azioni, immobili, ecc.) sia in forma diretta che sottoforma di prodotti gestiti. L'investimento in quanto tale può essere perciò...
Ho detto spesso che quando qualcuno viene nominato membro della Federal Reserve, viene portato in una stanza sul retro e gli viene completamente cambiato il DNA. Ma una volta che escono da quella stanza, le persone non sono più semplicemente simili a me e a voi, con la sola eccezione di Fisher e Lacker e alcuni loro colleghi che sembra siano stati in grado di resistere all\’infezione. Questa settimana vedremo la recente azione della Fed e la utilizziamo come punto di partenza per riflettere su quanto possa essere efficace la politica della Fed, in un periodo di riduzione della leva finanziaria.
Un'analisi in 42 pagine di oltre 32.000 portafogli finanziari strutturati per misurare gli effetti su rendimenti e rischio delle componenti timing, orizzonte temporale e profilo di rischio.
L'analisi inizia l'1 gennaio 2001 e termina il 30 ottobre 2015.
Seminario FIMIT SGR - Antonio Finocchiaro - BENI REALI E STRUMENTI FINANZIARI...Seminario FIMIT
Antonio Finocchiaro (Presidente COVIP): Trascrizione saluto con intervento dal titolo "BENI REALI E STRUMENTI FINANZIARI. GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI" al Seminario FIMIT SGR - Fondi Immobiliari Italiani, presso il Forte Village a Santa Margherita di Pula (CA).
Investire oggi o aspettare? di Gianfranco Mozzalistefano basso
Investire oggi o aspettare? Una domanda che molte persone si pongono e l’altra che si pongono è come investire al meglio?. Abbiamo vissuto per più di un anno con un mercato azionario in crescita nel primo semestre. Poi abbiamo iniziato con la crisi della Grecia, per seguire con il crollo dalle borse orientali e in particolare da quella cinese. Sembrava che il mercato potesse riprendersi ma la caduta dell’azione Volkswagen ha nuovamente aperto un periodo “orso”. Si capiva che lo scenario non era tranquillo, bastava vedere le tensioni sui tassi delle valute, in particolare le aspettative sul dollaro. Siamo così arrivati a fine ed inizo anno con la tempesta economica finanziaria, che sta continuando e non sembra diminuire. Dopo gli anni pesanti appena passati, la fiducia sembrava ritornata. Invece siamo ripiombati nell'incertezza, ma è veramente così?
"Una cosa è avere un parere da un punto di vista macro, ma cosa molto diversa è agire come se questo fosse corretto."
Howard Marks, Oaktree Capital Management
Può essere frustrante ed anche un po' futile l'esperienza di essere un economista. I mercati finanziari non sempre si comportano come se ci fosse un collegamento tra i fondamentali economici e i prezzi delle azioni.
Un'analisi in 42 pagine di oltre 32.000 portafogli finanziari strutturati per misurare gli effetti su rendimenti e rischio delle componenti timing, orizzonte temporale e profilo di rischio.
L'analisi inizia l'1 gennaio 2001 e termina il 30 ottobre 2015.
Seminario FIMIT SGR - Antonio Finocchiaro - BENI REALI E STRUMENTI FINANZIARI...Seminario FIMIT
Antonio Finocchiaro (Presidente COVIP): Trascrizione saluto con intervento dal titolo "BENI REALI E STRUMENTI FINANZIARI. GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI" al Seminario FIMIT SGR - Fondi Immobiliari Italiani, presso il Forte Village a Santa Margherita di Pula (CA).
Investire oggi o aspettare? di Gianfranco Mozzalistefano basso
Investire oggi o aspettare? Una domanda che molte persone si pongono e l’altra che si pongono è come investire al meglio?. Abbiamo vissuto per più di un anno con un mercato azionario in crescita nel primo semestre. Poi abbiamo iniziato con la crisi della Grecia, per seguire con il crollo dalle borse orientali e in particolare da quella cinese. Sembrava che il mercato potesse riprendersi ma la caduta dell’azione Volkswagen ha nuovamente aperto un periodo “orso”. Si capiva che lo scenario non era tranquillo, bastava vedere le tensioni sui tassi delle valute, in particolare le aspettative sul dollaro. Siamo così arrivati a fine ed inizo anno con la tempesta economica finanziaria, che sta continuando e non sembra diminuire. Dopo gli anni pesanti appena passati, la fiducia sembrava ritornata. Invece siamo ripiombati nell'incertezza, ma è veramente così?
"Una cosa è avere un parere da un punto di vista macro, ma cosa molto diversa è agire come se questo fosse corretto."
Howard Marks, Oaktree Capital Management
Può essere frustrante ed anche un po' futile l'esperienza di essere un economista. I mercati finanziari non sempre si comportano come se ci fosse un collegamento tra i fondamentali economici e i prezzi delle azioni.
Nel 2013, in altro contesto, usavo questa slide all'interno di una presentazione più ampia. Citavo Whatsapp, Grom e Cruciani come esempi di aziende di grande successo che, in campi diversi, non avevano inventato nulla: lo avevano semplicemente ripensato. Alcuni mesi dopo Whatsapp venne venduta a Facebook, oggi è stata la volta di Grom con Unilever. Cruciani, ti stiamo aspettando.
1. Numero 1 del 1° marzo 2013 Marcello Agnello
Alla domanda se, a loro avviso, ritenevano la propria
banca solida dal punto di vista economico e
finanziario, i risparmiatori hanno risposto con un
plebiscito: il 90% di loro la considera stabile, al pari
delle altre presenti sul mercato (grafico a lato). Non
saprei dire quanto inaspettato sia l’esito,
considerando il momentum e arrivando, tra l’altro, da
un paio di anni dove le banche sono finite nell’occhio
del ciclone; chi ha risposto però ha certamente
dimostrato sufficiente maturità senza quindi farsi
condizionare dalle roboanti notizie dei media.
Successivamente agli stessi investitori è stata posta
una seconda domanda riferita a quanta fiducia loro
ripongano nella banca quando questa propone
prodotti d’investimento. In questo caso le risposte
sono andate nella direzione che noi, addetti ai lavori,
sappiamo: la fiducia è sicuramente scarsa (grafico a
lato).
Infatti, il 60% dichiara di fidarsi poco o nulla,
percentuale che arriva all’87% se sommato al dato di
chi si fida a sufficienza, una montagna troppo alta da
scalare anche per quel 3% che ripone molta fiducia
Sicurezza e fiducia
Un recentissimo sondaggio realizzato presso gli investitori dall’agenzia IPR Marketing per Il Sole 24 Ore, nei
giorni caldi dello scandalo MPS, ha evidenziato due aspetti meritevoli di riflessione.
I due aspetti che emergono, fiducia nella solidità della banca e sfiducia nei consigli della stessa, sono in
contraddizione o semplicemente sono le due facce della stessa medaglia ? Perché i clienti continuano a seguire i
consigli di chi non ritengono particolarmente credibile invece di affidarsi, a parità di garanzie, a chi considerano
più affidabile professionalmente ? Se il 94% circa del mercato finanziario italiano da anni è nelle mani delle
banche, e solo il 6% è gestito da promotori e consulenti, un motivo ci sarà.
Delle due, l’una: o non ritengono sufficientemente solide dal punto di vista finanziario le alternative sul
mercato, o non ritengono abbastanza credibili gli interlocutori che lavorano in realtà diverse dalle banche. Ci
sta anche l’insieme delle due cose, ma non facciamoci troppo male per adesso.
A mio parere ci sono fondamenta di verità in entrambi gli aspetti; e anche se sappiamo che gli investimenti
affidati a intermediari terzi, quali le SIM e quindi i promotori, hanno garanzie pari a quelli effettuati in banca,
sappiamo anche come vi sia grande differenza tra conoscere la realtà e saperla comunicare.
Aggiungerei poi, in conclusione, che tipicamente l’(investitore) italiano è abitudinario, poco portato ai
cambiamenti e poco avvezzo a dedicare tempo a una materia a lui sconosciuta; il tutto condito da un’età media,
di chi detiene le maggiori risorse finanziarie, certamente elevata.
Accettiamo supinamente lo stato dell’arte oppure proviamo a fare qualcosa di diverso, quantomeno facendo in
altro modo quello che abbiamo sempre fatto ? Ne parleremo prossimamente.
90%
10%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
SI (molto, come le altre) NO (non molto, molto poco)
Ritieni la tua banca solida dal punto di vista
economico e finanziario ?
38%
22%
27%
3%
10%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
Poco Per niente A
sufficienza
Molto Senza
opinione
Ti fidi quando ti vengono proposti prodotti di
investimento ?