Venerdì 25 marzo 2022 Landexplorer è stata ospite dell'Istituto Ferrini-Franzosini di Verbania ed ha avuto modo di chiacchierare con i ragazzi delle classi terze e quarte.
Questo è il set di slide presentato ai ragazzi delle classi terza ad indirizzo turistico. Ci siamo confrontati sul turismo per i territori lenti, come promuovere nuovi itinerari, la cultura e la tradizione dei nostri piccoli territori fruendo dei new media e della User Generated Content. Abbiamo analizzato anche il mercato e le fasi in cui si divide il turismo entrando nel dettaglio del ruolo della percezione nella pratica turistica.
2. Samuel Piana
● Laureato in scienze economico-aziendali (settore turismo)
● Tesi di marketing territoriale sulla Valle Strona (Sindaco
Valentino Valentini) divenuta piano strategico per gli incontri
Stato-Regione-Enti locali
● Fonda nel 2011 Landexplorer: agenzia di marketing
territoriale
● Neo socio SISTUR: Società Italiana di Scienze del Turismo
● Ha collaborato con TeamWork, FormazioneTurismo.com,
Google, Regione Piemonte
● Svolge intensa attività di formazione sulle tematiche di web
marketing turistico e territoriale
● Ha partecipato al progetto AttivAree (Valle Trompia e Valle
Sabbia - Sopra Brescia)
3. Dove mi trovate
Youtube
Podcast
S.M.A.R.T.
FaceBook (pagina aziendale)
FaceBook (profilo personale)
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Linkedin (pagina aziendale)
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email: info@landexplorer.it
cellulare: 379-1286124 - www.landexplorer.it
4. AIUTO!!! La tribù dei turisti!
• I turisti si fanno una “idea mentale” della
comunità ospitante
• La comunità ospitante si fa una “idea
mentale” del turista
• Duccio Canestrini (antropologo)
afferma: anche i turisti possono definirsi
una tribù e in quanto tale bisogna
iniziare a studiarla!
• Queste due idee quasi sempre sono in
contrapposizione
• Ma si sa…due poli opposti si attraggono!
• Quindi basta dare le giuste “coordinate”
per creare la giusta relazione!
26. Marketing territoriale
Il marketing territoriale può essere definito come un
insieme di operazioni, nate dalla concertazione di tutti gli
stakeholder presenti in un dato territorio, finalizzate, nel
medio-lungo periodo, alla promozione e sviluppo sia di
attività presenti sul territorio sia di opportunità che si
innescano grazie al contesto ed alle variabili endogene che
caratterizzano l’ambiente territoriale in oggetto.
27. Marketing territoriale: caratteristiche
●Insieme di operazioni: non esiste una sola azione nel
marketing territoriale (es. l’invenzione o riscoperta di un
dolce e la sua promozione da sole non bastano)
●Diverse conoscenze/competenze
●Fine: promozione di un territorio
●Opportunità che si innescano da varie situazioni e dalla
collaborazione tra stakeholder
42. Risultati
in pillole
Challenge completato
100 video prodotti
in 100 giorni
1.3 mio. di views
in 100 giorni su FB,
Instagram e Youtube
500 persone
coinvolte nel progetto (12 anni il più
giovane, 70 il più anziano)
Fonte:
www.keynote.ticino.ch/100x100
45. Virtual Tour: turisti e residenti
alla scoperta del territorio
Quando sentieri ed antiche passeggiate vengono
riscoperte da turisti e residenti grazie alle nuove
tecnologie!
Dott. Samuel Piana – DC di Nonio (VB)
46. Cos’è un Virtual Tour? Quanto costa?
▪ I Virtual Tour più semplici sono alla portata di tutti, basta avere un PC, connessione
internet, Google Earth e un po’ di pazienza!
▪ L’estensione con cui viene creato il file è il “classico” .KML di Google Earth, interessante
notare che il .KML può essere compresso creando un file
▪ .KMZ.
▪ I Virtual Tour creati possono essere condivisi in tanti modi: dall’allegato via email, ad una
sezione download del sito internet, alla condivisione diretta (via Google Earth) della
cartella “percorsi condivisi” tra utenti, senza dimenticare anche i siti di sharing dei
percorsi
▪ Interessante notare anche la possibile integrazione di dati GPS (raccolti con GPS
tracker), software GIS e Google Earth
▪ Google, negli ultimi anni, ha permesso anche la “partecipazione” di personale
esterno qualificato alla integrazione della cartografia…soprattutto per sentieri (attraverso
mappatura con zaino tecnologico)
47. Il Virtual Tour è alla portata di tutti?
▪ I Virtual Tour più semplici sono alla portata di tutti, basta avere un PC,
connessione internet, Google Earth e un po’ di pazienza!
▪ L’estensione con cui viene creato il file è il “classico” .KML di Google Earth,
interessante notare che il .KML può essere compresso creando un file
.KMZ.
▪ I Virtual Tour creati possono essere condivisi in tanti modi: dall’allegato via
email, ad una sezione download del sito internet, alla condivisione diretta
(via Google Earth) della cartella “percorsi condivisi” tra utenti, senza
dimenticare anche i siti di sharing dei percorsi
▪ Interessante notare anche la possibile integrazione di dati GPS (raccolti con
GPS tracker), software GIS e Google Earth
▪ Google, negli ultimi anni, ha permesso anche la “partecipazione” di
personale esterno qualificato alla integrazione della cartografia…soprattutto
per sentieri (attraverso mappatura con zaino tecnologico)
48. A chi può interessare questa tecnologia?
▪ A tutti coloro che vogliono muoversi su un territorio che non
conoscono utilizzando una “traccia” semplice e abbastanza precisa!
▪ Alle guide turistiche e accompagnatori naturalistici: i Virtual Tour
sono ottimi strumenti per dare informazioni al gruppo prima di una
escursione
▪ Alle agenzie di viaggio di incoming: personale esperienza, come
guida, spesso rilascio alle mie agenzie alcuni “contenuti premium”
del Virtual Tour
▪ A tutte le associazioni culturali e sportive: manifestazioni come Trail,
camminate attorno al paese (Girolago, camminar mangiando, ecc…)
▪ Ad enti pubblici sia a livello di promozione turistica, sia a livello di
conoscenza del patrimonio viario e “sentieristico”.
56. La ricerca delle proprie origini
In un momento di incertezza si ricerca le proprie origini:
cotrascendenza, co-discendenza e co-residenza
I luoghi culturali per eccellenza sono i musei
Le piccole realtà devono “ingegnarsi” (con risorse nulle) per non perdere
la relazione instauratasi con il proprio pubblico
La pandemia diventa una opportunità per attirare i giovani (grazie a
forme di visita più congeniali) e a renderli “ambasciatori” del proprio
territorio!
57. Associazione “Felice
Pattaroni” Museo chiuso…e
adesso?
Come raccontare le nostre iniziative?
Come tenerci in contatto con il nostro pubblico?
Il territorio e la comunità si modifica?
58. Da esperimento a best practice!
● Si creano due dirette su FaceBook con la semplice idea di “tenere
compagnia” ed invece diventano occasione di dibattito sull’evoluzione
territoriale
● Le fabbriche spariscono, arrivano i centri commerciali
● il territorio cambia forma, destinazione d’uso
● …e la comunità perde i suoi riferimenti e ne crea altri
59. La navetta racconta il lavoro femminile…ma non solo!
La navetta o spoletta diventa il
totem con cui raccontare il lavoro
delle donne nella filanda con i casi
della Guidotti e Pariani e Furter &
Bebié
Oggi di quella affascinante storia
troviamo poche testimonianze
nella città…al loro posto un
cambio di destinazione
urbanistica…ed addirittura un
nuovo cambio all’orizzonte
Fabbriche - centri commerciali - ???
62. Gli Scalpellini che
costruiscono la diga di Assuan
Sull’onda del successo della
prima diretta dagli archivi
dell’Associazione…cercand
o negli archivi..
…si scopre la storia della diga
di Assuan
Gli scalpellini del territorio
hanno saputo costruire la più
grande e moderna diga sul Nilo!
63. I risultati
Il museo da luogo di reperti
e luogo austero a “museo di
comunità”
41 persone raggiunte 24
interazioni creatasi durante
la diretta ad oltre 1086
persone e 170 interazioni in
7 giorni
64. L’inaspettato!
Il comitato sicentifico di “Musei Emotivi”, ci
invitano a presentare questo esempio al
convegno “MuseiEmotivi e motivi post-
covid-19”
Il professor Massimo Negri (noto museografo e
museologo italiano” ci chiede di inserire il caso
nella sua ricerca internazionale intitolata:
Museums and the web at the times of the
Corona Virus. Lasting museological innovations
come about during the years of crisis” –
promosso dal Master Erasmus Mundus
inTechniques, Heritage, Industrial Landscapes,
della Università di Padova e dalla European
Museum Academy Foundation