Giorgio Di Ludovico, TECNOVA Migliorare l’isolamento termico degli edifici s...infoprogetto
Fino ad oggi, per isolare termicamente un edificio, era necessario ricorrere a sistemi classici che prevedono un aumento degli spessori. Questa soluzione non è sempre praticabile, per esigenze tecniche ma anche economiche. Oggi è disponibile una nuova, rivoluzionaria tecnologia, che nasce dalla ricerca spaziale della Nasa per la creazione dello scudo termico dello Space Shuttle.
Giorgio Di Ludovico, TECNOVA Migliorare l’isolamento termico degli edifici s...infoprogetto
Fino ad oggi, per isolare termicamente un edificio, era necessario ricorrere a sistemi classici che prevedono un aumento degli spessori. Questa soluzione non è sempre praticabile, per esigenze tecniche ma anche economiche. Oggi è disponibile una nuova, rivoluzionaria tecnologia, che nasce dalla ricerca spaziale della Nasa per la creazione dello scudo termico dello Space Shuttle.
2016 Another way to talk about planning. Technologies and environment are the...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Perchè nel titolo del corso QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI - PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA QUALITÀ AMBIENTALE compare “progettazione” e non “pianificazione”? Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale. Nelle diapositive sono riportati estratti del testo Nelle lezioni tratteremo della RICERCA DI RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI DEL TERRITORIO, attraverso le analisi (GIS, elaborazioni statistiche) a supporto della pianificazione. Nella formazione della conoscenza scientifica dell’urbanistica è necessario riflettere sulle modalità con cui altre discipline leggono territorio e ambiente; bisogna essere consci che per superare il riduzionismo e per approntare una visione generale nella scienza e nelle teorie, si dovrà aprire la discussione sul controllo delle risorse territoriali, sull’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni, sull’armonia delle strategie nella ripartizione delle competenze. Tutto questo per offrire un approccio pragmatico e tecnologico alla produzione del territorio e alla protezione ambientale.
Per una cultura politecnica nelI'urbanistica. le tecnologie di processo (leggi, piani, valutazione strategica e altre tecnologie di controllo, programmazione delle attuazioni) e tecnologie di prodotto (le condizioni generali, le infrastrutture, le opere pubbliche, gli insediamenti).
In queste pagine prosegue il filo del discorso (mio, ma sotto le influenze di scambi di idee con Alfonso Santoriello e Fausto Longo, archeologi e docenti presso l'Università di Salerno) che con voci diverse mi hanno orientato.
In precedenza avevo scritto e pubblicato:
Luca Marescotti, “Luoghi e identità: bene pubblico, patrimonio culturale, memoria e identità sociale”, in Territorio, n. 42, 2007, pp. 7181.
Marescotti Luca, Mascione Maria, “Letture del paesaggio per la pianificazione” in: Casonato Camilla, Salerno Rossella (a cura di), Paesaggi culturali. Cultural Landscape, rappresentazioni. Esperienze. Prospettive, Gangemi editore, Roma, 2008, pp. 123130.
Luca Marescotti, “Patrimonio y memoria. Planificar la conservación para la sustentabilidad y la identidad social”, in: Revista de Arquitectura (numero monografico: Ser Sustentable III) n.250, agosto 2013, pp. 8489.
e poi avevo scritto ma non è ancora pubblicato:
Esperienza umana, paesaggi della biosfera, urbanistica (Redavalle, 10 settembre 2013) con risposte alle domande (3 dubbi e 11 risposte).
Articolo presentato al Seminario conclusivo del progetto PRO.F.USE.
Programma Leonardo da Vinci
progetto pilota “PRO.F.USE” To PROject Friendly and USEfully
convenzione n. 2004 - I / 04 / B / F / PP - 15410
Il progetto prevedeva, tra l'altro, la redazione di una Linea Guida con l'obiettivo di fornire ai progettisti e alle imprese strumenti culturali e tecnici per una progettazione orientata secondo i principi di Universal Design.
Strategie di rigenerazione del patrimonio industrialeRoberto Moretto
30 e 31 marzo 2017 Biella
L’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Biella, insieme a Ordine Ingegneri, l’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, il DocBi – Centro Studi Biellesi, il Centro Interdipartimentale di innovazione ICxT dell’Università degli Studi di Torino, il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e L’Università degli Studi di Padova ha organizzato Strategie di rigenerazione del patrimonio industriale. Heritage telling, creative factory, temporary use, business model
La cupola di S. Gaudenzio a Novara, opera di Alessandro Antonelli, è la più completa sintesi architettonica dei profondi rapporti che intercorrono tra meccanica e geometria, tra materia e costruzione, tra scienza e tecnica, un compendio costruito di scienza e arte del costruire. Le complesse interrelazioni tra forma e struttura, tra immagine dell’architettura e costruzione materica, in un complesso giuoco di forme geometriche ed elementi strutturali sono perfettamente evidenti nella complessa costruzione del sistema architettonico-strutturale che costituisce l’ossatura muraria e portante della cupola antonelliana.
arch. Fabio Coracin, studio Fedro AA Associatiinfoprogetto
Quartiere ecosostenibile a basso costo e basso consumo: edifici ad alto comfort abitativo ed elevate prestazioni energetiche per un intervento di edilizia economica e popolare
2016 Another way to talk about planning. Technologies and environment are the...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Perchè nel titolo del corso QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI - PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA QUALITÀ AMBIENTALE compare “progettazione” e non “pianificazione”? Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale. Nelle diapositive sono riportati estratti del testo Nelle lezioni tratteremo della RICERCA DI RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI DEL TERRITORIO, attraverso le analisi (GIS, elaborazioni statistiche) a supporto della pianificazione. Nella formazione della conoscenza scientifica dell’urbanistica è necessario riflettere sulle modalità con cui altre discipline leggono territorio e ambiente; bisogna essere consci che per superare il riduzionismo e per approntare una visione generale nella scienza e nelle teorie, si dovrà aprire la discussione sul controllo delle risorse territoriali, sull’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni, sull’armonia delle strategie nella ripartizione delle competenze. Tutto questo per offrire un approccio pragmatico e tecnologico alla produzione del territorio e alla protezione ambientale.
Per una cultura politecnica nelI'urbanistica. le tecnologie di processo (leggi, piani, valutazione strategica e altre tecnologie di controllo, programmazione delle attuazioni) e tecnologie di prodotto (le condizioni generali, le infrastrutture, le opere pubbliche, gli insediamenti).
In queste pagine prosegue il filo del discorso (mio, ma sotto le influenze di scambi di idee con Alfonso Santoriello e Fausto Longo, archeologi e docenti presso l'Università di Salerno) che con voci diverse mi hanno orientato.
In precedenza avevo scritto e pubblicato:
Luca Marescotti, “Luoghi e identità: bene pubblico, patrimonio culturale, memoria e identità sociale”, in Territorio, n. 42, 2007, pp. 7181.
Marescotti Luca, Mascione Maria, “Letture del paesaggio per la pianificazione” in: Casonato Camilla, Salerno Rossella (a cura di), Paesaggi culturali. Cultural Landscape, rappresentazioni. Esperienze. Prospettive, Gangemi editore, Roma, 2008, pp. 123130.
Luca Marescotti, “Patrimonio y memoria. Planificar la conservación para la sustentabilidad y la identidad social”, in: Revista de Arquitectura (numero monografico: Ser Sustentable III) n.250, agosto 2013, pp. 8489.
e poi avevo scritto ma non è ancora pubblicato:
Esperienza umana, paesaggi della biosfera, urbanistica (Redavalle, 10 settembre 2013) con risposte alle domande (3 dubbi e 11 risposte).
Articolo presentato al Seminario conclusivo del progetto PRO.F.USE.
Programma Leonardo da Vinci
progetto pilota “PRO.F.USE” To PROject Friendly and USEfully
convenzione n. 2004 - I / 04 / B / F / PP - 15410
Il progetto prevedeva, tra l'altro, la redazione di una Linea Guida con l'obiettivo di fornire ai progettisti e alle imprese strumenti culturali e tecnici per una progettazione orientata secondo i principi di Universal Design.
Strategie di rigenerazione del patrimonio industrialeRoberto Moretto
30 e 31 marzo 2017 Biella
L’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Biella, insieme a Ordine Ingegneri, l’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, il DocBi – Centro Studi Biellesi, il Centro Interdipartimentale di innovazione ICxT dell’Università degli Studi di Torino, il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e L’Università degli Studi di Padova ha organizzato Strategie di rigenerazione del patrimonio industriale. Heritage telling, creative factory, temporary use, business model
La cupola di S. Gaudenzio a Novara, opera di Alessandro Antonelli, è la più completa sintesi architettonica dei profondi rapporti che intercorrono tra meccanica e geometria, tra materia e costruzione, tra scienza e tecnica, un compendio costruito di scienza e arte del costruire. Le complesse interrelazioni tra forma e struttura, tra immagine dell’architettura e costruzione materica, in un complesso giuoco di forme geometriche ed elementi strutturali sono perfettamente evidenti nella complessa costruzione del sistema architettonico-strutturale che costituisce l’ossatura muraria e portante della cupola antonelliana.
arch. Fabio Coracin, studio Fedro AA Associatiinfoprogetto
Quartiere ecosostenibile a basso costo e basso consumo: edifici ad alto comfort abitativo ed elevate prestazioni energetiche per un intervento di edilizia economica e popolare
2. • INVOLUCRO EDILIZIO
Ovvero il contenitore delle funzioni ( umane ) indipendentemente
dalla tipologia costruttiva
• INVOLUCRO ENERGETICO
Ovvero lo spazio entro il quale avvengono processi energetici regolati e disciplinati
in grado di soddisfare il comfort ambientale
• INVOLUCRO A VALENZA ARCHITETTONICA
L’edificio nella sua complessità formale, storica, semantica etc.
Un “prodotto culturale” indispensabile alla crescita dell’uomo ma mai disgiunto
dal contesto controllato dall’uomo.
3. • Il clima ed i bisogni degli individui
condizionano il fabbisogno
energetico
• Un clima che limita il bisogno
primario di energia favorisce la
limitazione dei bisogni reali ed
indotti.
• La tecnologia può venire
applicata diversamente
• I bisogni primari limitati
influiscono sulle forme
dell’abitare.
• La tecnologia limita il suo
dominio, si ri(con)duce a tecnica.
4. Oppure con evidenti
contestualizzazioni, l’uno di fronte
all’altro, tecniche e tecnologie
differenti
che pongono in evidenza tutte le
problematiche relative all’involucro
sotto il profilo energetico
nelle versioni e forme che
conosciamo dalla storia
8. o a quelle di sapore eclettico
(la pelle dell’involucro si spinge a modificare l’involucro stesso)
9. oppure ove la facciata raccoglie spunti ed opportunità per
rapportarsi al contesto, citandolo
10. E citando intere parti di architetture presenti, con involucri trasparenti usati come
connessioni e, nel contempo, mistificazioni dello spazio di riferimento
12. E riproducendo luoghi analoghi ed analogie di luoghi, ovvero diffondendo
caratteri ritenuti universali, quindi facilmente “omologabili“ e standardizzabili
13. ovvero utilizzando schemi strutturali di facciata con precisi rapporti
tra le parti secondo alcune lezioni dei maestri
dell’Architettura Moderna ( ma non contemporanea )
14. È sempre più sottile il limite
interpretativo della architettura anche
legato agli stilemi racchiusi nella “
facciata”.
15. Dal tempio al curtain wall, il passaggio si è fatto molto articolato
sia per il modificarsi dei radicali bisogni indotti dalle mutazioni sociali ed economiche,
sia per l’appropriarsi da parte dell’uomo, della tecnica e della tecnologia
in una trascendenza che ha visto sostituire il carattere espressivo della
manualità a quello sublime degli effetti tecnologici.
Leggere la facciata come parte dell’involucro edilizio anche nella
versione più nobile di involucro architettonico, attraverso il
modificarsi dei linguaggi, delle tecniche applicate e rese evidenti
come paradigmi della architettura stessa, corre sovente il rischio di
far dimenticare la valenza energetica dell’involucro e la sua
riconduzione alla originalità dell’architettura la quale è innanzi tutto
“ in un rapporto con l’ambiente “, il contesto, il patrimonio di culture
materiali, esperienze, trasformazioni ed elaborazioni di spazi
funzionali al vivere ed alla socializzazione.
16. la verticalità, amplificando la
trasparenza, annullando
significativamente la mediazione del
rapporto tra interno ed esterno,
modificando la materialità
dell’involucro……
17. uniformando gli spazi e le superfici, azzerandone ogni carattere
interpretativo, annullandone di fatto i limiti fisici: una fisicità utile,
invece, al riconoscimento della diversità.
18. Involucri che (non) comunicano mediante le trasparenze, rendendo
fragile anche la percezione e la materialità della realtà urbana,
21. Tutto questo sembra venire affrontato con una certa disinvoltura, ovvero con quei
paradigmi che sono legati al progetto in cui l’espressività spesso pura e semplice prevale
sulla essenza, sulle regole “ semplici” che individuano nel luogo e nelle sue
caratteristiche ambientali il referente oggettivo.
Vi sono esempi interessanti di mediazione tra
preesistenze, dialogo tra parti, nuovo ed antico
22. involucro nell’involucro. Una mediazione in grado di usare il
pre-testo per non azzerare i significati ma tentarne anzi la
integrazione dialettica.
23. LA VALENZA ARCHITETTONICA, DUNQUE, RIESCE A DARE QUALITA’ ALL’INVOLUCRO là
DOVE E’CHIARA LA COMPOSIZIONE DEL LINGUAGGIO
Evidentemente un linguaggio che intenda comunicare all’individuo – fruitore (si diceva
un tempo) il significato “ culturale” dell’opera, andando oltre il significato
“merceologico”, rifacendosi giustamente ad uno dei caratteri universali dell’architettura
più legato alla rappresentazione tridimensionale che non a quella materiale, effettiva,
fruibile e conservabile nel tempo e nello spazio.
Un esempio di classificazione interpretativa dell’involucro (in un certo qual senso
l’insieme delle facciate ancor prima della pelle) qui di seguito riportato, ci permette di
comprendere come, passando nella storia dell’architettura, l’involucro perde per strada
le regole della lettura, che poi sostanzialmente sono quelle paradigmatiche
dell’architettura. Fino ad arrivare alla pura trasparenza.
Insomma: se l’involucro architettonico deve riconoscersi e trasmettere …sensazioni,
emozioni, storia, umanità etc. etc. presentarsi con la sola trasparenza e forse anche
leggerezza (visiva) non solo non corrisponde ai “canoni” contemporanei, ma pone
l’interpretazione stessa al livello
(purtroppo) della semplice spettacolarità.
24.
25.
26. AD OGNI MUTAMENTO DEL RAPPORTO TRA PARETE E BUCATURA,
DOVUTO AI SISTEMI COSTRUTTIVI,
MUTANO I LINGUAGGI,
EVOLVONO SINO AD ANNULLARSI,
LASCIANDO EVIDENTE PERO’ LA
“ contraddizione “
Vale a dire
PIU’ L’INVOLUCRO SI APRE, TRASPARE, SI ALLEGGERISCE
PIU’ OCCORRE FARE RICORSO ALLA TECNOLOGIA
(e sappiamo quanto sia maledettamente contraddittoria la tecnologia,
per le illusioni e per la sua materialità)
27. COSTRUIRE UN EQUILIBRIO
Costruire l’equilibrio è l’imperativo della contemporaneità; proprio alla luce della
tecnologia, delle sue grandi potenzialità ; equilibrio che possiamo definire
“energetico”.
UN APPROCCIO “ ENERGETICO” ALL’INVOLUCRO NEL RISPETTO DELLA QUALITA’
AMBIENTALE
( contenitore in cui produrre e conservare )
<COMFORT>
28.
29. una ricerca di equilibrio tra forma, rapporto interno esterno,
trasparenza ed opacità, energia,..anche se
31. ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL COMFORT
Le categorie che agiscono sul comfort sono:
I parametri ambientali
I fattori di comfort dell’utenza
I parametri ambientali sono manifestazioni energetiche che esprimono caratteristiche fisiche ed
ambientali di un determinato spazio (unità ambientale)
i fattori di comfort dell’utente sono condizioni esterne all’ambiente
che influiscono sulla sua valutazione
comfort visivo (illuminamento- livello luminoso- abbagliamento)
luce naturale e luce artificiale
comfort acustico (dal rumore al suono)
comfort climatico
temperatura dell’aria, umidità relativa, tipologia di attività, etc.
(la somma = comfort globale)
l’ambiente esterno, naturale ed edificato
l’analisi del contesto e le sue condizioni ambientali, stabiliscono i termini generali
dell’approccio progettuale per quale involucro?
32. FACCIAMO UNA TIPOLOGIA DI INVOLUCRO
MASSIVO ?
(fondamentalmente legato ai materiali locali, alle tradizioni, ai metodi costruttivi
con prevalente presenza di “ acqua “, con forte inerzia termica)
42. O FORSE MEGLIO L’INVOLUCRO STRATIFICATO?
(ovvero una struttura leggera, telai leggeri, spessori piccoli, assemblaggio di parti a
secco, connessioni meccaniche a secco, bassa energia incorporata, reversibilità del
sistema, razionale utilizzo dei materiali, adozione della “ lastra “, pacchetti con
prestazioni elevate, involucro formato da strati che interagiscono con l’ambiente
esterno, involucro formato da strati che interagiscono con l’interno, razionalizzazione
degli impianti e loro autonomia effettiva)
53. In una chiara distinzione tra involucro
energetico e la sua forma
54. UN APPROCCIO ALL’INVOLUCRO, insomma, CHE SODDISFI IL COMFORT AMBIENTALE
NELLE ACCEZIONI SIN QUI ESPRESSE
(processi costruttivi, flessibilità esecutiva, rispetto dei paradigmi progettuali, etc. )
- che comprenda -
LA COSI’- DETTA SOSTENIBILITA’-
PUO’ESSERE IL PARADIGMA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA ?
(ci potremmo anche accontentare del “costruire” contemporaneo)
64. A patto che, il percorso non raggiunga traguardi incomprensibili e giustificati solamente da ambizioni
concorsuali o sostenuto da un fondamentalismo ideologico.
“rispecchia moduli interpretativi contemporanei con l’esplicitazione di una architettura che ambisce
alla raffinatezza e all’eleganza attraverso mezzi compositivi”.………
“che coniuga brani di architettura contemporanea calibrati ed efficaci con l’edificio preesistente e i
suoi valori storico-architettonici” ………
“vigorosa espressione di temi architettonici nel continuum di elementi strutturali, nella composizione
di elaborati rapporti figura/sfondo a forte carattere per gli esterni, con un attento studio degli
interni”.
“Protagonista del progetto è il tema della fluidità, a partire dalla relazione tra edificio e piazza, fino
all'elemento più complesso da realizzare, ossia la pelle dell'edificio, che è definita da una successione
di sinuose ondulazioni, pieghe e biforcazioni. L'obiettivo principale è stato fare riferimento a linee,
geometrie e motivi ornamentali tipici della cultura islamica”
?