CRISI ECOLOGICA E SOCIALE - UN FUTURO SOSTENIBILE IN EUROPA? M. Morosini, ...morosini1952
Come ospitare degnamente 9-10 miliardi di abitanti della Terra, quanti arriveremo a essere nel 2050, senza stravolgere gli equilibri ecologici su cui si fondano l’alimentazione, il benessere e l’intera economia? Il progetto «Futuro sostenibile» da cui è scaturito un rapporto 1 del Wuppertal Institut 2 (cfr la scheda a p. XXX) vuole dare una risposta a questa domanda drammatica, offrendo un’opportunità di condurre anche in Italia una campagna per una svolta del nostro Paese verso la sostenibilità sociale ed ecologica secondo criteri d’equità globale. In questo momento storico il conflitto tra ecologia e giustizia palesa la sostenibilità come vero programma di sopravvivenza, perché la drammatica alternativa è tra la sostenibilità o l’autodistruzione. Lungi dal servire solo alla protezione dei panda e delle balene, l’ecologia è l’unica opzione per garantire sulla Terra il diritto d’ospitalità a un numero crescente di esseri umani. «Dobbiamo portare davanti agli occhi dell’opinione pubblica due ingiustizie: che i beni di questo mondo siano ripartiti in modo così sproporzionato e che quest’iniqua distribuzione non venga modificata». Quando nel 1958 il cardinale Joseph Frings pronunciò queste parole nel discorso di fondazione di Misereor, l’organizzazione tedesca cattolica per la cooperazione allo sviluppo che finanziò lo studio del 1996, forse non immaginava che 50 anni dopo i numeri di miliardari e di malnutriti nonché il grado di disuguaglianza che li separa avrebbero raggiunto record storici su un pianeta che già oggi potrebbe nutrire tutti i suoi abitanti. Fedele a quella consegna del 1958, lo scienziato tedesco Wolfgang Sachs Sachs, curatore del progetto, documenta l’evoluzione globale di povertà e ricchezza, constata l’inadeguatezza di molte ricette di sviluppo e conclude che «voler mitigare la povertà senza mitigare la ricchezza è ipocrisia» 3. Quel fuoco d’artificio di risorse che l’Europa brucia non è ripetibile nel mondo, non di certo con un numero crescente d’esseri umani. I due patrimoni che permisero l’ascesa dell’Europa non sono più a disposizione all’infinito: i combustibili fossili destabilizzano il clima e vanno esaurendosi, e per le materie prime biotiche 4 non sono più disponibili colonie oltreoceano. È questa la tragedia attuale: l’immaginario dei Paesi emergenti s’ispira alla civiltà euroatlantica, ma i mezzi per la sua realizzazione non sono più a disposizione. I ceti dei consumatori globali nel Nord e nel Sud, degli imprenditori e degli investitori sono chiamati a cedere alla natura e a chi sta peggio nel mondo una parte del loro potere in termini di capitale e confort. Se non lo faranno, resterà ben poco di ciò che ora rende la loro posizione così desiderabile. Il vero problema non è se vi sono risorse sufficienti, ma a chi sono destinate e per che cosa esse sono ripartite quando diventano scarse. Una politica ambientale che non si occupi anche di politica sociale non avrà successo.
CRISI ECOLOGICA E SOCIALE - UN FUTURO SOSTENIBILE IN EUROPA? M. Morosini, ...morosini1952
Come ospitare degnamente 9-10 miliardi di abitanti della Terra, quanti arriveremo a essere nel 2050, senza stravolgere gli equilibri ecologici su cui si fondano l’alimentazione, il benessere e l’intera economia? Il progetto «Futuro sostenibile» da cui è scaturito un rapporto 1 del Wuppertal Institut 2 (cfr la scheda a p. XXX) vuole dare una risposta a questa domanda drammatica, offrendo un’opportunità di condurre anche in Italia una campagna per una svolta del nostro Paese verso la sostenibilità sociale ed ecologica secondo criteri d’equità globale. In questo momento storico il conflitto tra ecologia e giustizia palesa la sostenibilità come vero programma di sopravvivenza, perché la drammatica alternativa è tra la sostenibilità o l’autodistruzione. Lungi dal servire solo alla protezione dei panda e delle balene, l’ecologia è l’unica opzione per garantire sulla Terra il diritto d’ospitalità a un numero crescente di esseri umani. «Dobbiamo portare davanti agli occhi dell’opinione pubblica due ingiustizie: che i beni di questo mondo siano ripartiti in modo così sproporzionato e che quest’iniqua distribuzione non venga modificata». Quando nel 1958 il cardinale Joseph Frings pronunciò queste parole nel discorso di fondazione di Misereor, l’organizzazione tedesca cattolica per la cooperazione allo sviluppo che finanziò lo studio del 1996, forse non immaginava che 50 anni dopo i numeri di miliardari e di malnutriti nonché il grado di disuguaglianza che li separa avrebbero raggiunto record storici su un pianeta che già oggi potrebbe nutrire tutti i suoi abitanti. Fedele a quella consegna del 1958, lo scienziato tedesco Wolfgang Sachs Sachs, curatore del progetto, documenta l’evoluzione globale di povertà e ricchezza, constata l’inadeguatezza di molte ricette di sviluppo e conclude che «voler mitigare la povertà senza mitigare la ricchezza è ipocrisia» 3. Quel fuoco d’artificio di risorse che l’Europa brucia non è ripetibile nel mondo, non di certo con un numero crescente d’esseri umani. I due patrimoni che permisero l’ascesa dell’Europa non sono più a disposizione all’infinito: i combustibili fossili destabilizzano il clima e vanno esaurendosi, e per le materie prime biotiche 4 non sono più disponibili colonie oltreoceano. È questa la tragedia attuale: l’immaginario dei Paesi emergenti s’ispira alla civiltà euroatlantica, ma i mezzi per la sua realizzazione non sono più a disposizione. I ceti dei consumatori globali nel Nord e nel Sud, degli imprenditori e degli investitori sono chiamati a cedere alla natura e a chi sta peggio nel mondo una parte del loro potere in termini di capitale e confort. Se non lo faranno, resterà ben poco di ciò che ora rende la loro posizione così desiderabile. Il vero problema non è se vi sono risorse sufficienti, ma a chi sono destinate e per che cosa esse sono ripartite quando diventano scarse. Una politica ambientale che non si occupi anche di politica sociale non avrà successo.
2016 Environmental technologies. Basic knowledge: the breath of the biosphere...Luca Marescotti
Concetti base: rifiuti, scarti, pericolo, risorse, equilibrio, equilibrio stabile instabile metastabile. Catastrofe. Cicli ecologici. Tecnologie e gestione del rischio.
Le dinamiche delll'atmosfera e gli impatti: inquinamento e danni diretti e indiretti alla salute e al benessere di persone animali e vegetali.
DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA.
Questo documento rappresenia la linea programmatica di Federnatura di fronte ai principali problemi di gestione di salvaguardia dell’ambiente; con esso l’opinione pubblica risulta informata in maniera chiara della posizione della Federazione. A tale posizione dovranno attenersi tutti coloro che, in varie circostanze, possono trovarsi a parlare in suo nome. Il documento va considerato e utilizzato nella sua unitarietà.
Cetri educational awards e premio speciale rinnovabili.it si premia il futuroRinnovabiliIT
Premiati il 15 marzo alle ore 11, nella sala Koch del Senato, i tre progetti vincitori dell’edizione 2016 dei CETRI Educational Awards
Al docufilm “BRING THE SUN HOME” assegnata la prima edizione del Premio Speciale Rinnovabili.it, nuovo riconoscimento per la comunicazione ambientale
Design, Comunità, Territorio (18/10/2006 @ Politecnico di Milano)Massimo Menichinelli
La mia prima lezione, tenuta al Laboratorio di Sintesi Finale Uomo<>Product Design<>Territorio, Politecnico di Milano, Facoltà del Design, A.A. 2006/2007
2016 Environmental technologies. Basic knowledge: the breath of the biosphere...Luca Marescotti
Concetti base: rifiuti, scarti, pericolo, risorse, equilibrio, equilibrio stabile instabile metastabile. Catastrofe. Cicli ecologici. Tecnologie e gestione del rischio.
Le dinamiche delll'atmosfera e gli impatti: inquinamento e danni diretti e indiretti alla salute e al benessere di persone animali e vegetali.
DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA.
Questo documento rappresenia la linea programmatica di Federnatura di fronte ai principali problemi di gestione di salvaguardia dell’ambiente; con esso l’opinione pubblica risulta informata in maniera chiara della posizione della Federazione. A tale posizione dovranno attenersi tutti coloro che, in varie circostanze, possono trovarsi a parlare in suo nome. Il documento va considerato e utilizzato nella sua unitarietà.
Cetri educational awards e premio speciale rinnovabili.it si premia il futuroRinnovabiliIT
Premiati il 15 marzo alle ore 11, nella sala Koch del Senato, i tre progetti vincitori dell’edizione 2016 dei CETRI Educational Awards
Al docufilm “BRING THE SUN HOME” assegnata la prima edizione del Premio Speciale Rinnovabili.it, nuovo riconoscimento per la comunicazione ambientale
Design, Comunità, Territorio (18/10/2006 @ Politecnico di Milano)Massimo Menichinelli
La mia prima lezione, tenuta al Laboratorio di Sintesi Finale Uomo<>Product Design<>Territorio, Politecnico di Milano, Facoltà del Design, A.A. 2006/2007
1. Green Economy
La Green Economy è una strategia di sviluppo basata sul connubio tra crescita in termini economici e utilizzo
moderato delle risorse offerte dall’ambiente.
Precisamente è una forma di economia che prevede investimenti pubblici e privati in favore di atti che mirino ad
avere una maggiore efficienza energetica, portino alla riduzione delle emissioni di CO2 e cerchino di salvaguardare
l’ecosistema.
2. Energy Manager
La Green Economy trova supporto in un crescente interesse da parte delle aziende nei confronti di sostenibilitàed
efficienza.
Per rendere un impresa sostenibile, importante è la figura dell’ energy manager.L’energy manager è una figura che
nasce nel 1973, il cui compito è quello di fornire supporto a colui che prende decisioni circa l’utilizzodi energia nella
struttura di sua competenza.
L’energy manager guadagna dai 30.000 ai 60.000 euro all’anno, ma nel campo dei green job arriva a guadagnare
anche e 90.000 euro annui.
3. Gabriele D’Annunzio
La natura regala da sempre scenari che hanno meravigliatoe ispirato gli uomini di ogni tempo. Numerosi sono gli esempi nell’ambito
dell’arte e della letteratura. Tra gli autori che hanno mostrato un certo interesse verso l’ambiente naturale c’è Gabriele D’Annunzio, che ha
spesso posto al centro delle sue opere il legame tra uomo e natura.
Nel componimento “La sera fiesolana” il poeta descrive l’incredibile spettacolo della natura e permette la totale immersione nell’immagine
della sera da lui descritta.Anche ne « La pioggia del pineto» i protagonisti sembrano diventare parte della natura, e gli elementi naturali
vengono amplificati e resi espressivigrazie alla musicalità del componimento.
Un atteggiamento artistico che si sviluppa in età decadente è il panismo. La poetica dannunziana fa riferimento a questo sentimento
naturalistico, in quanto l’affermazione del proprio essere è proprio permessa da questo contatto profondo ed intimo tra l’uomo e la natura.
Questa fusione spirituale è innescata dall’abilitàdel poeta nel saper usare la parola, che assume un valore magico e suggestivo.
4. Rivoluzione industriale
Come ben si sa, le norme e i provvedimenti adottati per ridurre l’impattoambientale
sono fenomeni contemporanei. In passato, si sono verificati grandi cambiamenti che
hanno avuto un impatto negativo sull’ambiente: un esempio ne è la rivoluzione
industriale.
A causa dell’industrializzazione e dell’aumento di popolazione, in Europa e negli
USA si verificò una massiccia distruzione dell’ambiente: furono abbattuti molti
boschi in modo da ottenere territori per coltivare prodotti agricoli su larga scala e
anche per ricavarne il legname e si verificarono fenomeni di erosione con
conseguenti frane e alluvioni.
Un’altra conseguenza dell’industrializzazione fu l’inquinamento che nell’Ottocento
divenne particolarmente grave nelle città industriali. Le industrie scaricavano le
acque utilizzate per le loro lavorazioni direttamente nei fiumi; gli scarichi delle
ciminiere avvelenavano l’aria, compromettendo la salute e colpendo soprattutto
l’apparato respiratorio.
La produzione di materiali plastici,non esistenti in natura, anche se ancora molto
ridotta, pose tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento un nuovo problema,
che sarebbe diventato gravissimoal giorno d’oggi: le sostanze plastiche, a
differenza di quelle naturali, costituivano dei rifiuti di non facile eliminazione, perché
non biodegradabili,ovvero non attaccabili dai batteri e, perciò, inquinanti.
5. Charles Dickens
The society of this precise historical context is highly criticized by Charles Dickens in Coketown.
Coketown is the most incisive metaphor produced by Charles Dickens to describe the negative
aspects of industrialization. Coketown is the city where the Hard Times social criticism novel is set.
Charles Dickens describes Coketown - or the city of coal - made of brick buildings that would have
been red if it weren't for the smoke and ash. A city full of machinery and tall chimneys from which
they emerged like snakes of smoke.
There was a black canal and a stinking purple river, clusters of buildings and windows that shook all
day. The streets - whether they were wide or narrow - were all the same.
6. Una scoperta rivoluzionaria
Quando nasce la connessione? Già dalla seconda metà del 600 venivano
utilizzati apparecchi acustici per mettere la connessione tra due o più
interlocutori.
Meucci nel 1834 costruì un telefono acustico per connettere palcoscenico e
addetti alla scenografia.
Negli anni successivi al 1848 creò un collegamento telefonico
permanente tra il suo laboratorio (esterno alla casa) e la stanza della
moglie, costretta a letto da una grave malattia.
Il 1865 fu un anno importante: Meucci riuscì a costruire un prototipo
praticamente perfetto, pressoché identico ai moderni telefoni.
Più avanti, con la nascita dell’informatica, il termine connessione assumerà
un significato concreto.
Oggi per connessione si intende un’associazione tra 2 layer con lo scopo di
cambiare informazioni tra i rispettivi sistemi di comunicazione.
I layer costituiscono i sistemi e comunicano tra loro grazie ad «interfacce»
2 layer appartenenti a due diversi sistemi comunicano utilizzando regole
note come «protocolli»
Basta pensare all’ IP , termine molto noto ai giorni d’oggi : esso indica un
protocollo per l’indirizzamento dei dati e la connessione a internet.
7. Friedrich Nietzsche
Anche nel campo della filosofia nacquero forti
movimenti di opposizione al positivismo che
rifiutavano le leggi secondo il quale l’uomo fosse
assoggettato alla natura ed inserito in una realtà
meccanica che si costituiva e si evolveva
indipendentemente dalla partecipazione cosciente
dell’individuo.Un esempio calzante è Friedrich
Nietzsche.
La filosofia di Nietzsche vede nella società
occidentale fanatismo e superstizione e realizza una
critica alla razionalità.
Il filosofo afferma che tutte le intuizioni e le idee
nascono da una particolare prospettiva. Questo
significa che esistono molti possibili schemi
concettuali, o prospettive in cui può essere
formulato un giudizio di verità o di valore.
Detto ciò, non esistono quindi verità oggettive e il
sistema di valori del mondo occidentale risulta non
autentico e mascherato da fini ed interessi egoistici.