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Ignazio Scimone - Alessandra Peroni
WordPress e EasyPHP
Creazione di blog e siti web
Edizione 2013
"WordPress e EasyPHP - Creazione di blog e siti web" by Ignazio Scimone, Alessandra Peroni
is licensed under a
Creative Commons Attribution - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia License
Sommario
Sommario
Introduzione - Web 2.0
Gestori di informazioni
Introduzione - Scopo del corso
Strutturazione del corso
Perché un server web locale?
1 - EasyPHP
Creazione dell’ambiente locale di sviluppo e gestione di siti web
WAMP
EasyPHP
Installazione di EasyPHP
Elementi base di EasyPHP
Configurazione di EasyPHP
A cosa serve EasyPHP
Uscire da EasyPHP
Configurazione di MySQL
2 - WordPress
Creazione sito
WordPress
WordPress - Installazione
1 - Download di WordPress
2 - Creazione del sito
3 - Creazione di un database in MySQL
4 - Associazione del sito al database
5 - Installazione di WordPress
Wordpress - Bacheca
Blog - Struttura tipica di un sito-blog
Blog - Elementi tipici
WordPress - Pagine e Articoli
Articolo o post
Pagina
WordPress - Commenti
WordPress - Blogroll
WordPress - Feed
WordPress - Permalink
Impostare i permalink
WordPress - Pingbacks e trackbacks
WordPress - Plugin
Procedura di ricerca, scaricamento, estrazione e attivazione del plugin NextGEN:
WordPress - Widget
WordPress - Utenti
Wordpress - Temi
Funzioni e caratteristiche
Scelta
Pagina di gestione del tema
Installazione di un nuovo tema
WordPress - Menù
WordPress - Network
Possibili scenari
Vantaggi
Installazione rete multisito
Operazioni preliminari
Creazione della rete multisito
Amministrazione della rete multisito
Cosa cambia nell’ambiente Wordpress?
3 - Byet Internet Services
Registrazione dominio
Registrare un dominio
Registrazione account
cPanel
Gestione database
Creazione di un database
Cancellazione di un database
Gestione domini
Elenco dei nomi di dominio gratuiti
Definizione di un sub-domain
Gestione file
Online File Manager
FTP Accounts
Software/Services
Script Installer
4 - Byethost e EasyPHP locale
Migrazione del sito
Migrazione del sito da locale a remoto
Operazioni per la migrazione
Esportazione database da EasyPHP locale a disco fisso locale
Creazione del database remoto
Importazione del database: da locale a Byethost
Modifica dei dati di configurazione di WordPress
Accesso al sito
Appendice A - Migrazione tramite FTP
Operazioni per la migrazione
Recupero, installazione e configurazione di un client FTP
Installazione in remoto del CMS di WordPress
Esportazione in locale del database associato al sito: blogweb.sql
Creazione di un database in remoto in cui importare in database blogweb.sql
Importazione del database
Modifica dei parametri di configurazione di wp-config.php su Byethost
Appendice B - Un tuffo dentro a WordPress
Descrizione delle Tabelle
La struttura del filesystem
Il file wp-config.php
Introduzione - Web 2.0
I siti dinamici offrono ai visitatori la possibilità di aggiungere contenuti.
Questa caratteristica ha trasformato il web.
Il web è un’applicazione costituita da un server web (come Apache) e da un client web (un browser come
Mozilla Firefox, Google Chrome o Microsoft Internet Explorer). Questo programma permette di navigare tra
le pagine web di una pletora di siti.
Il server web è il programma che gestisce siti e pagine web.
Il client web, il browser, è il programma che permette ai visitatori di accedere a siti e pagine.
L’applicazione web è eseguita da computer che fanno parte della rete Internet.
Internet è una rete fisica, costituita da cavi, canali wireless e dispositivi che li collegano in una sorta di
ragnatela.
I programmi server dell’applicazione sono installati e eseguiti da macchine dette “server” che fanno parte
dell’infrastruttura Internet.
I programmi client dell’applicazione, i browser, sono installati ed eseguiti dai computer degli internauti, i
“naviganti” del web.
Agli albori del web e fino a qualche anno fa, i siti erano costituiti da pagine che si potevano solo consultare,
leggere, vedere, consumare.
Attualmente, la maggioranza dei siti presenta pagine che:
• richiedono dati, come il nome del visitatore, la sua password, il numero di oggetti che intende
acquistare in un negozio on line
• permettono di “postare”, caricare, commenti, come avviene nei Social Network tipo Facebook, Twitter,
Twoorty
• permettono di pubblicare immagini o video, come Flickr o YouTube
L’applicazione web è cambiata: non solo si consumano i contenuti delle pagine web ma si possono generare
e condividere contenuti.
Questo nuovo web è il Web 2.0.
Gestori di informazioni
I server web, cioè i programmi per gestire le pagine, sono stati affiancati da altri programmi per gestire i
contenuti che dinamicamente vengono a far parte dei siti.
Esempi di contenuti sono i nomi degli utenti, le password, il numero di articoli da acquistare, i commenti o i
post da pubblicare in un blog o in un social network.
Tutte queste informazioni sono memorizzate in database gestiti da programmi detti DBMS, DataBase
Managemet System, come MySQL.
Introduzione - Scopo del corso
L’obiettivo di questo corso è quello di presentare e usare un ambiente completo per lo sviluppo e la
gestione di siti web 2.0.
I prodotti software proposti sono:
• un server web, programma per la gestione dei siti
• un DBMS, programma per la gestione di contenuti e dati
• un CMS, Content Management System, programma per la costruzione e gestione di siti
Per poter gestire le pagine web, i dati e i contenuti associati è necessario scrivere tali pagine. Questo è
realizzato facendo ricorso a particolari linguaggi di programmazione, quali:
• il linguaggio HTML, Hyper Text Markup Language, per scrivere le pagine
• i CSS, Cascade Style Sheets, per dare uno stile estetico alle pagine
• il JavaScript, per rendere dinamiche le pagine lato client, cioè presso il browser
• un linguaggio per rendere dinamiche le pagine lato server, cioè per interfacciare il programma web
server con il DBMS e il CMS.
Strutturazione del corso
Il corso prevede:
1. la creazione dell’ambiente locale di sviluppo e gestione di siti web su chiavetta USB.
Questo verrà realizzato facendo ricorso ad un WAMP, cioè ad un pacchetto di programmi che
comprende server web, DBMS, linguaggio lato server.
2. la creazione di un sito web 2.0.
Si farà ricorso ad uno dei CMS più diffusamente utilizzati al mondo: WordPress
3. la creazione di un account gratuito per l’hosting del sito creato
4. il caricamento del sito sulla macchina ospite in Internet
Perché un server web locale?
E’ fondamentale avere una copia di WordPress in locale perché permette di fare tutte le prove in locale sul
proprio blog “copia”, prima di farle online sul blog vero e proprio.
A volte succede, infatti, di apportare modifiche che scombussolano tutto. Poiché è auspicabile non
procedere a tentativi on-line, mentre il sito è visitato dagli utenti, è opportuno imparare a installare
WordPress in locale. Così sarà possibile effettuare e testare tutte le modifiche off-line, prima di aggiornare
la versione del sito on-line.
1 - EasyPHP
Creazione dell’ambiente locale di sviluppo e gestione di siti web
WAMP
Ambiente di sviluppo di siti web per Windows
WAMP è una pacchetto di programmi indipendenti per lo sviluppo e la gestione di siti web dinamici,
installabile su piattaforma Microsoft Windows.
WAMP trasforma un computer in un server web in grado di ospitare e gestire siti web.
WAMP è un acronimo formato dalle iniziali dei programmi che lo compongono e del sistema operativo che
lo ospita:
• Windows, sistema operativo ospite
• Apache, il server web (il programma con cui parla ciascun browser)
• MySql, RDBMS Relational DataBase Management System (il programma che gestisce la base di dati
associata ai siti)
• Php, (ma anche Perl o Python a seconda delle distribuzioni) linguaggio di programmazione lato server
che, insieme a MySQL, permette l’interattività propria del web 2.0.
Esistono diversi ambienti WAMP gratuiti e disponibili in rete. Essi si differenziano per la frequenza di
aggiornamento dei pacchetti e per la varietà dei componenti aggiuntivi a corredo.
Il pacchetto WAMP che utilizzeremo in questa guida si chiama EasyPHP.
EasyPHP
EasyPHP fornisce i moduli server richiesti in termini dei seguenti programmi:
• server web -> Apache
• server DBMS -> MySQL
• linguaggio di programmazione lato server -> PHP
• ambiente per la gestione-amministrazione del DBMS -> PhpMyAdmin
Nota. EasyPHP è un pacchetto completo, software bundle, che, attraverso un’applicazione dedicata,
installa i software preconfigurati, senza richiedere o richiedendo solo in minima parte l’intervento
dell’utente. Non è EasyPHP che viene installato ma vengono installati i programmi Apache e MySQL.
Il sito di riferimento è http://www.easyphp.org/
Per scaricare l’ultima versione del pacchetto WAMP EasyPHP, seguire il seguente link
http://www.easyphp.org/download.php
Cliccare sull’icona per scaricare i software che, al momento della stesura di questa dispensa, sono alle
seguenti versioni:
Installazione di EasyPHP
Prima di lanciare l’installazione di EasyPHP, è opportuno chiudere eventuali applicazioni web in esecuzione
di tipo peer-to-peer come Skype.
Eseguito il download di EasyPHP, si lancia l’esecuzione del programma di installazione:
Durante l’esecuzione-installazione di EasyPHP, viene visualizzata una sequenza di finestre:
• finestra per la selezione della lingua, inglese o francese, usata durante l’installazione
• finestra per l’accettazione dei termini della licenza di utilizzo di EasyPHP
• finestra con informazioni relative all’utilizzo di EasyPHP, in cui lo si definisce uno strumento per lo
sviluppo e non per l’hosting di siti web
• finestra per selezionare il percorso di installazione di EasyPHP, cioè la cartella in cui verranno
memorizzati tutti i suoi file. Eccola:
E’ possibile creare una versione portatile, portable, dell’ambiente. E’ sufficiente indicare come destinazione
una cartella su un disco rimovibile o su una memoria USB (di almeno 1 GB). La scelta del percorso viene
fatta cliccando su “Browse...” e selezionando la cartella voluta.
In questo testo viene scelta l’installazione portable su una chiavetta USB. Supponendo che questa sia
indicata con la lettera “E”, il percorso scelto potrebbe essere E:ServerWeb, come mostrato nella figura
seguente:
La finestra successiva chiede di specificare il nome della cartella dove creare l’icona per lanciare il
programma:
L’installazione può richiedere tempi diversi a seconda del supporto di memorizzazione scelto (disco fisso,
disco rimovibile, chiavetta USB).
Conclusa l’installazione, sfogliando la chiavetta USB si trova la cartella ”ServerWeb”, scelta come
destinazione dell’installazione di EasyPHP:
Ecco il contenuto della cartella “ServerWeb”:
Qui viene fornita una descrizione dei contenuti delle cartelle create:
apache
Contiene tutti i file del web server Apache
conf_fikes
Contiene i file di configurazione della piattaforma: Apache (httpd.conf), MySQL (my.ini) e PHP
(php.ini)
home
Contiene i file necessari all’interfaccia web di gestione di EasyPHP
modules
Contiene i moduli aggiuntivi della piattaforma. All’inizio è presente solo PhpMyAdmin. Successivamente è
possibile installarvi altri moduli
mysql
Contiene i file del DBMS MySQL
php
Contiene i file del processore del linguaggio di scripting lato server PHP
tmp
E’ utilizzata per il salvataggio temporaneo di file
www
Contiene i siti della piattaforma. E’ detta document root e rappresenta il punto di accesso ai siti, ciascuno
dei quali è costituito da una cartella qui contenuta.
xdebug
Contiene i file di debug
Elementi base di EasyPHP
Al termine del processo di installazione di EasyPHP, sulla chiavetta USB è possibile verificare la presenza
dell’ambiente di gestione di siti completo.
Tutti i componenti software si trovano nella cartella di installazione “ServerWeb”.
Per disinstallare EasyPHP si utilizza unins000.exe.
Per avviare EasyPHP si manda in esecuzione il file EasyPHP-12.1.exe (nome variabile in funzione della
versione del pacchetto).
Una volta avviato EasyPHP, sulla system tray bar, vassoio, di Windows appare l’icona qui sotto indicata
Cliccando su questa icona, appare la finestra di servizio di EasyPHP, da dove è possibile controllare lo stato
dei due servizi principali, il server web Apache e il DBMS MySQL:
Configurazione di EasyPHP
Cliccando con il tasto destro del mouse sull’icona , appare il menù di gestione del pacchetto. Eccolo:
Configuration
Il link Configuration permette di accedere al menù per la configurazione di tutti i componenti software del
pacchetto installato. Ecco la lista dei programmi configurabili:
Se si seleziona la voce EasyPHP, appare il seguente menù contestuale con i parametri che si possono
impostare
E’ possibile scegliere l’italiano come lingua di interfaccia del pacchetto.
Nota. E’ possibile impostare Apache e MySQL come servizi. In questo caso i programmi vengono avviati
automaticamente all’avvio del sistema operativo Windows. Nel caso di installazione portable, cioè su
supporto rimovibile, ciò non è però possibile e le due voci risultano disattivate.
Administration
Seguendo il link Administration, si apre, nel browser predefinito sul computer, la pagina web di gestione
dell’ambiente di sviluppo di siti web.
Da questa pagina sarà possibile gestire i siti locali, i moduli installati e accedere all’help e ai forum di
EasyPHP.
A cosa serve EasyPHP
EasyPHP è un pacchetto di sviluppo - gestione - amministrazione di siti web dinamici, dove:
• Sviluppare un sito web significa “scrivere” le pagine web che lo costituiscono.
• Gestire un sito web significa “scrivere” il codice per l’elaborazione dei dati e dei contenuti che,
dinamicamente, vengono aggiunti o tolti, tramite le pagine web, dai visitatori del sito.
• Amministrare un sito web significa definire permessi e autorizzazioni di ciascun utente del sito.
Uscire da EasyPHP
L’installazione di EasyPHP su chiavetta USB pone un problema: quando si spegne il computer è
assolutamente necessario chiudere il servizio per non incorrere in problemi (è infatti possibile che la basi di
dati in uso si corrompa e non permetta più l’accesso). Per chiudere il servizio è sufficiente cliccare su Chiudi:
Configurazione di MySQL
Durante l’installazione di MySQL, viene creato un utente amministratore, di nome root, senza password.
E’ opportuno associargli una password. A questo scopo è necessario, per prima cosa, modificare il file di
configurazione di PhpMyAdmin, config.inc.php.
Ci si porta nella seguente cartella:
Nota. Il percorso dipende dall’installazione e ha una forma generale de tipo:
Disco_di_installazione:Cartella_di_installazionemodulesphpmyadminxxxxxxxxxxxx
Il file config.inc.php va aperto con un editor di testi, come Notepad o WordPad. Il problema è che, avendo
estensione .php, non viene automaticamente aperto. E’ possibile usare un applicazione di editing specifico
per programmi, come TextPad o CodeLobster, oppure si può modificare l’estensione .php in .txt, usare
WordPad per modificarlo (NotePad è meglio evitarlo, perché presenta il contenuto del testo in modo poco
leggibile) e poi riportare l’estensione a .php.
Nota. Sia TextPad che CodeLobster esistono in versione portable, così da poter essere installati sulla
chiavetta USB su cui è stato installato EasyPHP.
Aperto il file con l’editor di testi scelto, bisogna cercare e modificare il file, come qui sotto illustrato:
Si salva il file, quindi, se si è usato WordPad, se ne cambia l’estensione.
E’ possibile ora modificare la password di root. Per fare ciò, si segue il link “Administration“, provocando
così l’apertura della pagina web di gestione di EasyPHP.
Cliccare ora sul link “Open” associato ai moduli, Modules, di amministrazione di MySQL:
Si apre la finestra di accesso a PHPMyAdmin, che è il programma di amministrazione di MySQL. Si può
scegliere l’italiano come lingua di interfaccia e poi inserire le credenziali: root per il nome e nulla per la
password.
Con “Esegui” si accede alla finestra di amministrazione di MySQL da cui è possibile cambiare la password:
Da questo momento in poi, l’accesso a PHPMyAdmin richiede le credenziali di root: “root” + “passnet”, in
questo caso.
2 - WordPress
Creazione sito
WordPress
WordPress è un CMS nato per la creazione e gestione di blog.
Blog, web log, è un particolare contenuto visualizzato su un sito in ordine cronologico inverso
(dall’ultimo al primo). La singola unità di contenuto è chiamata articolo o post ed è associata ad una data
di pubblicazione.
I termini “articolo” e “post” sono sinonimi e saranno usati in modo intercambiabile.
WordPress fornisce:
• le funzionalità per creare siti
• le funzionalità per scrivere, organizzare e gestire post
• le funzionalità per personalizzare l'aspetto estetico del sito
• le funzionalità per creare e gestire gli utenti del sito
Nota. Il termine utente si riferisce a persone registrate nel sito e che hanno delle mansioni nella sua
gestione. Il termine visitatore è invece riferito a persone che accedono alle pagine del sito ed,
eventualmente, lasciano commenti ai contenuti scritti dagli utenti.
Le caratteristiche principali di WordPress si possono sintetizzare in:
• Semplicità di installazione ed utilizzo.
• Estensibilità delle funzioni di base attraverso plugin.
• Estetica facilmente modificabile attraverso l’installazione di template.
• Costo praticamente nullo. E’ rilasciato con licenza GPL, General Public License, ed è free, come la
maggior parte dei plugin e molti temi, template.
• Supporto costante da parte della comunità che lo sviluppa. E’ possibile accedere a molti forum e servizi
di supporto, anche in italiano, attraverso i siti di riferimento http://it.wordpress.org/ e
http://www.wpitaly.it/
• Sicurezza dell’ambiente grazie al codice altamente professionale, affidabile, costantemente aggiornato
anche grazie alle segnalazioni degli utenti. Esistono plugin che estendono la sicurezza ed forniscono filtri
antispam che evitano commenti indesiderati e non correlati agli articoli e contenuti del sito.
• Multilingua a livello di sistema.
WordPress - Installazione
Le attività che verranno ora svolte sono finalizzate a recuperare il software di WordPress e ad associare
WordPress con EasyPHP, così da completare l’ambiente di sviluppo web che si sta creando.
Le attività necessarie per realizzare questo, sono:
1. download del software di WordPress
2. creazione del sito WordPress nella document root
3. creazione di un database in MySQL, da associare al sito
4. associazione database MySQL con il sito WordPress
5. installazione WordPress
Per recuperare il software è necessario andare nel sito ufficiale di WordPress all’indirizzo
https://wordpress.org.
Ecco come si presenta il sito:
Nota. Con la locuzione, di origine anglosassone, stato dell'arte (da state of the art) si intende il più alto
livello di sviluppo o conoscenza finora raggiunto da una tecnologia. E’ sinonimo di "all'avanguardia",
"dell'ultima generazione", "eccellenza".
1 - Download di WordPress
La prima cosa da fare è eseguire il download, scaricamento, del pacchetto per l’installazione di WordPress.
Per la versione in italiano seguire il seguente link, presente nella pagina principale del sito WordPress Italia:
Per salvare il file zip sulla chiavetta USB.
Un file scaricato è in formato compresso. E’ quindi necessario procedere all’estrazione dei file (fase di unzip
o spacchettamento).
2 - Creazione del sito
La creazione effettiva di un sito con WordPress si realizza creando una cartella nella document root e
copiandovi i file contenuti nel file .zip.
La document root corrisponde al punto di accesso ai siti da parte del programma server web (Apache nel
caso del pacchetto EasyPHP). Il nome della document root in EasyPHP è “www”.
Il processo di creazione di una cartella a partire da un file zip, non è unico. Qui si descrive la modalità più
semplice:
• cliccare con il tasto destro del mouse sul file zip
• cliccare su “Apri con” e scegliere “Esplora risorse”
• click di destro e selezionare la voce “Copia”
• chiudere la finestra e andare nella document root. Click di destro e selezionare “Incolla”
• rinominare la cartella da “wordpress” al nome che si vuole dare al proprio sito, qui “corsoweb”
Il nome del sito è detto nome di dominio. Il nome della cartella creata è il nome del sito.
Ecco il processo di estrazione in atto:
Al termine della procedura di creazione e rinomina della cartella di WordPress, è possibile accedere al
contenuto della cartella:
La cartella wp-admin contiene i file necessari per l’amministrazione del sito.
La cartella wp-content contiene i file del plugin, dei modelli o temi, template o theme, dei dizionari delle
lingue ed dei media (video, immagini,...) degli utenti.
La cartella wp-includes contiene le librerie utilizzate da WordPress.
3 - Creazione di un database in MySQL
E’ necessario creare la base di dati che sarà associata al sito che andremo a sviluppare con WordPress.
La base di dati è di tipo MySQL.
Il programma di gestione ed amministrazione di MySQL è PhpMyAdmin.
PhpMyAdmin fa parte del pacchetto EasyPHP.
Si accede, come prima visto, alla pagina web di gestione di EasyPHP e si apre PhpMyAdmin dando le
corrette credenziali (utente root + password, passnet in questo caso).
A questo punto si seleziona la cartella “Database” e, fornito il nome della base di dati -“corsoweb” in
questo caso-, si avvia la sua creazione:
All’inizio, il database sarà ovviamente vuoto. Un database organizza i dati in tabelle tra loro correlate.
Queste tabelle verranno create in fase di sviluppo del sito.
4 - Associazione del sito al database
Aprire il browser, se non già aperto, e in una nuova scheda inserire nella barra degli indirizzi il nome di
dominio del sito creato, “corsoweb”, preceduto dal nome del computer su cui è installato il server web.
Nota. Nel caso di installazione portable, il computer su cui si trova il server web è quello locale che,
indipendentemente dall’effettivo dispositivo, prende il nome di localhost e corrisponde all’indirizzo IP
127.0.0.1.
Nel caso in cui l’installazione di EasyPHP sia avvenuta con programmi come Skype in esecuzione,
l’indirizzo associato al server web sarà del tipo 127.0.0.1:8080, e non solo 127.0.0.1.
Questa installazione associa 8080 ad Apache:
Inserito l’indirizzo, appare la seguente schermata che segnala la mancanza del file di configurazione
necessario. E’ necessario crearlo seguendo il link “Crea un file di configurazione” indicato in figura:
Questa è la pagina che si apre:
Come qui sopra riportato, le informazioni necessarie per la fase di installazione di WordPress sono:
• nome della base di dati creata: “corsoweb”
• nome di un utente registrato in PhpMyAdmin: per ora è presente solo root
• password dell’utente: qui la password di root “passnet”
• nome del computer su cui è installato il database: localhost in questo caso, corrispondente all’indirizzo
standard IP 127.0.0.1
Si procede cliccando sul bottone “Iniziamo!”, come indicato nella figura.
Si apre la pagina che permette di collegare la base di dati MySQL, creata con PhpMyAdmin, e WordPress.
I valori dei vari campi vanno sostituiti con quelli corretti, come nell’immagine seguente:
Cliccando su “Invia”, ci appare un messaggio di conferma di avvenuta connessione WordPress - DataBase:
5 - Installazione di WordPress
E’ finalmente giunto il momento dell’installazione di WordPress, il CMS.
E’ l’ultimo componente necessario per avere un ambiente completo di sviluppo . gestione e
amministrazione di siti.
Cliccare sul bottone “Esegui ed installa”.
Si apre una finestra nella quale vengono chiesti i dati relativi al sito che si sta creando e all’utente creatore.
Nota. Il nome della base di dati creata è “corsoweb”, il nome del sito creato (corrispondente al nome
della cartella in “www”) è “corsoweb”, il titolo del sito è “corsoweb”. Si è usato lo stesso nome per
realizzare una correlazione tra queste tre componenti, diverse ma logicamente correlate.
Al termine dell’installazione appare il seguente messaggio, che comunica l’esito positivo dell’operazione:
Cliccando sul bottone “Collegati”, compare la finestra di autenticazione a WordPress:
E’ ora possibile accedere all’ambiente di sviluppo del sito. E’ sufficiente cliccare su “Collegati”.
Il sito è già stato creato con un aspetto e una struttura organizzativa di default.
Wordpress - Bacheca
WordPress è nato, come detto, come CMS per blog. La sua evoluzione lo ha però trasformato in un
ambiente con il quale è possibile sviluppare siti con caratteristiche diverse da quelle tipiche dei blog.
La pagina di accesso al sito è detta Bacheca nella versione in italiano e Dashboard in quella inglese. E’ il
pannello di controllo o di amministrazione, admin panel, di WordPress.
La Bacheca è la pagina dalla quale si gestisce il sito, da dove si elabora l’aspetto del blog, dove si scrivono e
si organizzano i contenuti.
Nota. Per accedere alla bacheca è sufficiente posporre la seguente stringa “/wp-admin” al nome di
dominio del sito. Ad esempio http://127.0.0.1:8080/corsoweb/wp-admin.
Fornite le credenziali di accesso, si entra nel pannello di controllo che ha il seguente aspetto:
Sulla sinistra si trova il menù dei comandi tramite cui è possibile gestire le funzionalità del sito.
Sopra il menù dei comandi, indipendentemente dalla pagina del sito su cui ci si trova, è posizionata la
toolbar, la barra degli strumenti, che dà accesso veloce ad una serie di comandi, come qui sotto riportato:
Cliccando sul bottone “corsoweb” -> “Visualizza sito” si apre il sito creato di default con la procedura fin qui
seguita. Eccolo:
Blog - Struttura tipica di un sito-blog
I siti per blog tendono ad avere alcuni elementi comuni:
• un area principale per i contenuti, nella quale gli articoli sono presentati in una lista ordinata
cronologicamente. Spesso gli articoli sono organizzati in categorie
• un archivio per i vecchi articoli
• una modalità che permette ai visitatori del blog di lasciare commenti
• un elenco di link ad altri siti correlati. Questa lista di collegamenti è detta blogroll e viene
generalmente messa in una barra laterale, sidebar, del sito
• uno o più feed come RSS, Real Simple Syndication
Blog - Elementi tipici
Un sito di tipo blog presenta alcuni elementi caratteristici:
• articoli o post
• commenti
• blogroll
• permalink
• pingback e trackback
• feed
Nel seguito descriveremo sia questi componenti che altri, usati in ogni tipo di sito.
WordPress - Pagine e Articoli
Sono due diverse modalità con cui possono essere presentati i contenuti.
Articolo o post
Gli articoli sono gli elementi tipici dei blog, perché appaiono in ordine cronologico.
Un articolo è quindi associato all’istante temporale in cui viene creato.
WordPress fornisce il supporto alla categorizzazione degli articoli. E’ infatti possibile classificare un articolo
in base alle categorie. Questo permette di organizzarli in aree diverse logicamente distinte. I visitatori del
blog possono, grazie a questo meccanismo, accedere alla sotto area di loro interesse con facilità.
Pagina
Le pagine sono oggetti statici. Per questo motivo si usano per contenuti che non cambiano nel tempo
oppure richiedono modifiche molto sporadiche.
Una pagina di WordPress è una normale pagina web. I siti non blog sono tipicamente costituiti da una
collezione di pagine.
Un sito commerciale può non avere alcun articolo ma essere costituito da sole pagine.
Un blog invece potrebbe avere molti articoli e, al limite, nessuna pagina. In genere però anche un blog
presenta alcune pagine. Tipiche sono la Home e la About Me o About Us.
Sebbene pagine e articoli presentino grosse differenze e vengano trattati diversamente, la procedura di
creazione e scrittura è simile.
Creazione di una nuova pagina:
Creazione di un nuovo articolo:
Una pagina o un articolo può essere:
• pubblicato sul sito
• salvato come bozza per ulteriori modifiche o per essere approvato
• visto in anteprima per vedere come apparirà una volta pubblicato
• eliminato
WordPress - Commenti
Uno degli aspetti più interessanti dei blog è la possibilità, per i lettori degli articoli, di lasciare commenti. In
questo modo si instaura una forte interattività tra gli autori dei post e i loro lettori. Spesso un visitatore di
un blog ha anche la possibilità di raccomandare l’articolo letto, condividendolo nel proprio blog o sui social
network.
All’autore di un blog può essere notificato il fatto che un suo articolo è stato citato da un altro blogger. Per
realizzare questo WordPress prevede due modalità, note come trackbacks e pingbacks. Entambe le
tecniche aggiungono un commento all’articolo citato.
WordPress, così come la maggioranza dei CMS per blog, permette agli autori dei post di controllare i
commenti ricevuti e autorizzarne o meno la pubblicazione.
Esiste un aspetto critico del meccanismo dei commenti, noto come “comment spam”. Si ha spamming
quando commenti indesiderati sono inviati a un blog. Esistono plugin che consentono di gestire questa
eventualità.
WordPress - Blogroll
Un blogroll è una lista, a volte categorizzata, di collegamenti interessanti o utili a pagine web che un
blogger, cioè un autore di blog inserisce nel proprio sito. I collegamenti di un blogroll sono spesso link a
blog che trattano argomenti simili. Tipicamente un blogroll viene messo in una barra laterale del sito o in
una pagina dedicata. WordPress è fornito di uno strumento per costruire facilmente i blogroll.
WordPress - Feed
Un feed è una funzione che permette ai lettori di accedere ad un sito per controllare automaticamente se ci
sono nuovi aggiornamenti.
Un feed è uno speciale contenuto (tipicamente in XML) che può essere letto da particolari applicazioni,
dette feedreader - lettori di feed.
Un utente può registrarsi presso un feedreader (come Google Reader) e collegarlo, subscribe, a più blog
attraverso il meccanismo dei feed. Periodicamente il feedreader verifica la pubblicazione di aggiornamenti
nei feed seguiti e, in caso, ne registra i link e avvisa l’utente.
Esistono feed per post di blog, per headline di articoli di giornale, per audio e video
Questo meccanismo permette di seguire più blog e siti in contemporanea, senza doverli visitare
continuamente per vedere se sono stati pubblicati nuovi articoli.
Con i feed, è il contenuto che va all’utente.
I feed possono essere scritti seguendo formati differenti, come RSS, Rich Site Summary o Really Simple
Syndication, o Atom.
WordPress genera i feed in automatico.
WordPress - Permalink
Una qualsiasi risorsa web, come una pagina o un’immagine, è individuata attraverso un indirizzo chiamato
URL, Uniform Resource Locator, e a volte detto indirizzo web.
Un permalink è l’indirizzo web utilizzabile per individuare un articolo nel web.
Questi link sono usati da chiunque, autore del blog o un altro weblogger, per fare riferimento ad un certo
articolo. Possono essere pubblicati sui social media o in un blogroll piuttosto che inviati in una email per
condividere, con altre persone, l’articolo associato. L’indirizzo dell’URL, usato nei link, deve essere
permanente, cioè valido per un tempo lungo. E’ per questo motivo che si chiama permalink.
I feedreader memorizzano il collegamenti, link, ai nuovi articoli.
In un sito WordPress gli articoli e le pagine sono individuabili tramite URL che associano dei numeri a
queste risorse, come ad esempio http://localhost/corsoweb/?page_id=29.
Usare numeri è facile per i computer e per i programmi ma non è molto piacevole né agevole per le
persone. E’ questo il motivo per cui WordPress permette di impostare gli URL così da essere “leggibili”.
Ecco come potrebbe presentarsi l’indirizzo precedente: http://localhost/corsoweb/newsletter.
Impostare i permalink
Dalla bacheca di WordPress si clicca Impostazioni -> Permalink
e si seleziona l’opzione desiderata:
In tutti i casi in cui viene impostato un permalink diverso da “Predefinito”, WordPress crea il file
.htaccess nella cartella radice del sito. Questo file è usato per associare l’url personalizzato al numero
usato internamente al database.
WordPress - Pingbacks e trackbacks
Sistemi di notifica usati per comunicare ad un blogger di essere stato citato in un articolo di un altro
blogger.
WordPress li supporta entrambi.
Pingback: si realizza inserendo il permalink dell’articolo da citare nel proprio post. La notifica viene inviata
in automatico da WordPress.
Trackback: si realizza inviando un’esplicita notifica all’autore dell’articolo citato, inserendo il permalink del
post in un’apposita finestra di trackback.
In entrambi i casi, la citazione, in caso di approvazione, viene a far parte dei commenti associati all’articolo
citato.
Nota. Citare un articolo significa inserirne il permalink nel proprio post.
Per attivare la gestione di questi sistemi di notifica è già attivata di default, come possiamo vedere in
“Impostazioni” -> “Discussione”:
le seguenti opzioni sono già spuntate:
E’ invece necessario abilitare il trackback e le discussioni negli articoli. Per far questo, espandere la finestra
“Impostazioni schermo” dalla pagina Articoli, cliccando sulla freccina in alto a destra della pagina, e
spuntare le opzioni qui sotto indicate:
Una volta fatto ciò, nella pagina dell’articolo appaiono due nuove sezioni. Eccole:
Quando un articolo viene citato, inserendone il permalink in un post, il sistema di notifica invia
automaticamente un avviso di citazione, pingback, al blog dell’articolo. Questo avviso, se approvato, verrà
inserito tra i commenti del post citato.
Quando si usa trackback, invece, l’invio dell’avviso di citazione va eseguito in modo esplicito, inserendo il
permalink dell’articolo, seguito da /trackback/, nell’apposita sezione “Invia trackback”:
Nota. Quando viene inviato un trackback, il sito che lo riceve ne memorizza il link di provenienza. Questa
caratteristica viene sfruttata dagli spammer per inondare i blog di commenti-spam. Questo fenomeno è
noto come spamtracking. Per rimediare a questo diffuso quanto fastidioso fenomeno sono stati
sviluppati plugin anti-spam come Askimet.
WordPress - Plugin
Un plugin è un programma che fornisce funzionalità addizionali al sito creato con WordPress, che diventa
così uno strumento potente per la pubblicazione di contenuti.
Le funzionalità di base di WordPress si riferiscono alla gestione
• di pagine e articoli
• degli utenti
• dell’interfaccia grafica
• di elementi opzionali: widget e plugin
Grazie ai plugin, WordPress permette di creare siti anche molto diversi in termini di funzionalità, così da
adattarsi a qualsiasi esigenza.
Esistono migliaia di plugin che svolgono attività come la gestione di gallerie fotografiche, l’organizzazione
degli articoli, la gestione di social media, la gestione dei SEO, Search Engine Optimization, per ottimizzare il
sito ai fini i una buona localizzazione nei motori di ricerca, la gestione delle attività di e-commerce e molto
altro. L’installazione di un certo insieme di plugin consente di dare ad un sito WordPress un profilo e una
finalità propri.
Sul sito ufficiale di WordPress, all’indirizzo http://wordpress.org/extend/plugins/, sono reperibili moltissimi
plugin gratuiti. Nel web sono inoltre reperibili plugin sviluppati da software house, a volte distribuiti a
pagamento.
Ecco come trovare i plugin installati in un sito WordPress accedendovi dalla Bacheca:
Per cercare un plugin è sufficiente andare da “Bacheca” in “Plugin” -> “Aggiungi nuovo”. Nel campo “Cerca”
è possibile inserire delle parole chiave del plugin cercato. Si ottiene un elenco di plugin alternativi tra cui
scegliere. L’elenco fornisce anche una descrizione delle funzionalità offerte dal plugin e le sue
caratteristiche, oltre a una valutazione, di tipo star rating, data dagli utenti.
Questa è la pagina di ricerca e installazione di nuovi plugin:
Procedura di ricerca, scaricamento, estrazione e attivazione del plugin NextGEN:
I plugin sono sempre forniti in file compressi (.zip). La loro installazione prevede l’estrazione dei file nella
cartella wp-content/plugins/nome del plugin. Questa operazione è eseguita in automatico.
Nel caso del sito “corsoweb”, i plugin presenti sono quello di default, akismet, e quello appena installato,
nextGEN. Eccoli:
Un plugin presente nel sito può essere Attivo o Disattivo.
Per default nessun plugin risulta attivo. NextGEN è stato installato esplicitamente.
Un plugin disattivo può essere eliminato con il comando “Cancella”:
L’eliminazione di un plugin comporta, in genere, anche la rimozione di tutti i dati ad esso associati. E’ quindi
necessario prestare molta attenzione. Un’alternativa alla cancellazione, che preserva i dati ma rimuove le
funzionalità del plugin, è la sua disattivazione.
WordPress permette di cercare e scaricare plugin da qualsiasi fonte sul web. Un plugin è sempre fornito
come file compresso. Per installarlo è sufficiente copiare e decomprimere il file .zip nella cartella
Elenco di utili plugin:
• Calendario: All-in-One Event Calendar
• Wysiwyg editor avanzato: TinyMCE Advanced
• Forum: bbPress
• Newsletter: Wysija Newsletters
• Allegati ai post: EG-Attachments
• Generatore di form: WordPress form manager
• Galleria fotografica: NextGEN Gallery
• Repository: Wordpress Download Monitor
WordPress - Widget
Un widget (gadget in terminologia Windows) è un blocco di codice che “fa qualcosa”. A differenza dei
plugin, un widget non è un programma indipendente vero e proprio. E’ semplicemente uno script (blocco di
istruzioni) che viene inserito nel codice del tema, così da aggiungergli una piccola funzionalità fruibile dal
visitatore del sito.
Perché possa lavorare, il widget ha bisogno di essere inserito in una parte del sito, tipicamente nelle barre
laterali: da solo non fa nulla né serve a nulla. Il widget è usato dai visitatori del sito.
• plugin: programma che viene affiancato al sito. Un plugin aggiunge funzionalità a WordPress.
• widget: script che viene inserito nel sito e che può essere usato dai visitatori del sito.
WordPress fornisce una serie di widget:
Per accedere ai widget e inserirli nel sito, ci si deve portare sulla loro pagina di gestione da Aspetto ->
Widget:
Ecco la pagina di gestione dei widget:
Nella parte di sinistra si trovano tutti i widget disponibili nel sito: quelli di default di WordPress quelli forniti
dai plugin installati.
Nella parte di destra sono indicati i possibili “contenitori” di widget. Ecco le aree per widget associate al
tema corrente:
• Barra laterale principale
• Prima area widget pagina iniziale
• Seconda area widget pagina iniziale
La posizione di queste aree cambia a seconda del tema.
L’inserimento di un widget si realizza con il drag-and-drop, trascina-e-rilascia, sull’area di destinazione: si
porta il mouse sul widget scelto, si schiaccia il tasto destro e, tenendo premuto il tasto, si trascina l’oggetto
fino all’area voluta. Quindi si rilascia il tasto.
Appare una finestra per le impostazioni del widget.
Ecco un esempio. Widget RSS per collegarsi ad un feed inserito nella “Barra laterale principale”:
Ecco come si presenta nel sito:
WordPress - Utenti
Un sito WordPress non è ad uso esclusivo del suo creatore e degli eventuali visitatori.
WordPress prevede la possibilità di creare più utenti di un sito, che rivestono ruoli diversi. Ad ogni ruolo è
associato un insieme di attività che l’utente può eseguire (esistono plugin che consentono di modificare le
autorizzazioni di default).
All’atto della installazione di WordPress viene aggiunto al sistema un unico utente che ha i permessi di
Amministratore.
E’ sempre possibile aggiungere (da Utenti -> Aggiungi nuovo) nuovi utenti a ciascuno dei quali viene
associato un certo profilo e un certo ruolo:
Campi obbligatori, per la creazione di un utente, sono il Nome Utente, l’E-mail e la Password.
Vengono dati suggerimenti per la scelta della password. Si consiglia di inserire una password che venga
giudicata con forza almeno Media.
E’ possibile richiedere l’invio di una mail con le credenziali scelte. Questo è consigliabile, soprattutto nel
caso in cui sia un Amministratore a scegliere e inserire i dati del nuovo utente.
Nota. Esistono dei plugin che permettono la creazione massiva di utenti, importando i dati da file, ad
esempio, MS Excel.
E’ possibile vedere, ed eventualmente modificare, il profilo di ciascun utente del sito. Ecco il profilo
dell’utente creato precedentemente:
I tipi di ruoli previsti per gli utenti sono:
Amministratore:
• ha il pieno controllo del blog
• è il solo che possa installare - cancellare e attivare - disattivare i plugin.
• può gestire il tema del sito
• può installare i widget
• può aggiungere altri utenti e modificarne il profilo
Editore:
• è il responsabile della componente comunicativa/redazionale del sito
• ha il pieno controllo di articoli, pagine, commenti, categorie, tag e media pubblicati sul sito
Autore:
• redige il contenuti del sito
• può pubblicare e gestire i propri articoli
Collaboratore:
• partecipa alla redazione dei contenuti del sito
• può gestire i propri contenuti ma non può pubblicarli direttamente, per questa operazione ha bisogno
dell’approvazione di un Autore, Editore o Amministratore
Sottoscrittore:
• sono previsti nel caso in cui l’accesso al sito, da parte dei visitatori, sia possibile solo su registrazione -
iscrizione
• possono leggere e commentare articoli
Per maggiori informazioni sui ruoli ed le relative specifiche capacità si può fare riferimento al sito ufficiale di
WordPress al sito http://codex.wordpress.org/Roles_and_Capabilities
La gestione degli utenti avviene dal pannello di amministrazione
Wordpress - Temi
Funzioni e caratteristiche
Quando viene creato, un blog ha un certo layout e aspetto che sono definiti da un modello, template, detto
Wordpress theme, tema di Wordpress.
Un tema definisce:
• la struttura fisica: dove le varie componenti (testata, area contenuti, barre di navigazione, ...) vengono
visualizzate sullo schermo del sito (layout)
• le caratteristiche estetiche: come le varie componenti vengono visualizzate sullo schermo del sito
(aspetto).
WordPress e la sua comunità mettono a disposizione un numero molto elevato, e in continuo aumento, di
temi tra cui scegliere.
Un tema definisce il formato delle pagine, dei menù e degli oggetti grafici come lo sfondo e l’immagine
della testata.
Il tema stabilisce quante colonne sono presenti nella pagina (una, due o più), dove è possibile inserire i
widget e dove e quanti menù creare. Un tema può essere compatibile o meno con alcuni plugin. Per questo
motivo, prima di cambiare tema al proprio blog, è necessario verificare che supporti tutti i plugin utilizzati.
Il tema rappresenta quindi l’organizzazione, con una forte componente estetica, con cui tutti gli elementi,
che costituiscono un sito, “appaiono” al visitatore.
Scelta
Di default, WordPress fornisce tre temi tra cui scegliere:
• Twenty Ten -2010
• Twenty Eleven - 2011
• Twenty Twelve - 2012
Quest’ultimo tema non prevede immagini di default. Qui ne è stata caricata una da computer.
Un tema di WordPress è costituito da una serie di file contenuti in una cartella dentro a:
nomesito/wp-content/themes
I file del tema, scritti nei classici linguaggi per il web (html, php, css, Javascript) sono molteplici e variabili da
tema a tema. Sempre presenti sono
• index.php
Questo file rappresenta la pagina di accesso al sito, l’home page.
• header.php
Rappresenta la testata delle pagine del sito.
• footer.php
Rappresenta il piè di pagina.
• sidebar.php
Rappresenta la barra laterale, spesso indicata anche come barra di navigazione.
• function.php
Contiene il codice delle funzioni di programma usate dalle altre pagine, compreso quello dei widget.
• style.css
E’ il foglio degli stili, CSS - Cascading Style Sheet, del tema.
Tutti questi file possono essere modificati per personalizzare il tema corrispondente.
Pagina di gestione del tema
Il tema del sito può essere cambiato e anche personalizzato.
La pagina di WordPress, preposta alla gestione del tema, è raggiungibile da Aspetto -> Temi:
La pagina cui si accede mostra il tema corrente. Da qui è possibile:
• personalizzare il tema
• aggiungere widget
• modificare il menù
• modificare la testata
• cambiare lo sfondo
Sotto la sezione relativa al tema corrente, si trovano i temi installati ma non attivi.
E’ possibile sostituire il tema in uso, con uno di quelli presenti nel sistema, semplicemente cliccando sul
link “Attiva” sotto il tema scelto:
Installazione di un nuovo tema
Sopra il tema corrente, si trova il link alla pagina di ricerca e installazione di nuovi temi:
Nella pagina di Installazione temi è possibile procedere alla ricerca di un tema:
• in base a parole chiave
• in base a specifiche caratteristiche
• scegliendo tra temi “Segnalati”, “Nuovi” o “Aggiornati di recente”
Al termine della ricerca, lanciata con una delle modalità possibili, WordPress visualizza tutti i temi che
soddisfano i criteri indicati. E’ ora possibile installare un tema seguendo il link “Installa adesso” sotto quello
scelto.
E’ anche possibile “Caricare” un tema, costituito da un file compresso, presente sul disco locale:
e quindi cercando il file .zip su memoria di massa:
WordPress - Menù
Il menù di WordPress costituisce lo strumento che permette di personalizzare la navigazione all’interno del
sito.
Un menù è un elemento che può essere aggiunto ad un tema, così da fornire strade nuove e diverse per
accedere alle varie parti del sito.
Posizione e numero di menù sono stabiliti dal tema in uso.
L’inserimento di un menù prevede i seguenti passi:
1. Creazione menù
2. Posizionamento menù nel tema
3. Aggiunta voci al menù
... Salvataggio di tutte le attività
1. Creazione
La pagina per la gestione dei menù è raggiungibile da Aspetto -> Menu.
2. Posizionamento
Creato il menù, qui “About me”, è necessario posizionarlo nel tema. In questo caso non c’è molta scelta:
3. Aggiunta voci
Ora si possono aggiungere voci al menù. Alcuni elementi, come gli articoli, non possono essere usati come
voci di menù.
Gli elementiche possono rappresentare voci valide per i menù, sono mostrati nella sezione di sinistra della
pagina. In questo caso sono:
• Link personalizzati
• Pagine
• Categorie (quindi indirettamente anche gli articoli)
Per inserire una voce, è sufficiente selezionarla e cliccare su “Aggiungi al menu”.
Ecco il menù dopo l’aggiunta di più elementi:
Ecco come appare il sito con il menù appena creato:
E’ sempre possibile cancellare un menù:
Menù multi-livello
WordPress permette di modificare l’ordine delle voci di menù, con un semplice drag-and-drop (trascina-e-
rilascia) di una voce sopra o sotto un’altra.
WordPress permette anche la creazione di menù multi livello. E’ sufficiente fare drag-and-drop a destra di
una voce per creare un livello inferiore.
Ecco un esempio.
Qui è stata creata la Categoria “Generazione web”, usata come voce di primo livello. I link personalizzati
“WikiWiki” e “questbase” sono stati inseriti sotto “Generazione web” come voci di secondo livello.
Il risultato finale:
Questo è l’aspetto che il menù assume nel sito:
Tema con più menù
Alcuni temi permettono di inserire più menù in varie parti della pagina del sito.
Ecco un esempio di sito WordPress con un tema che prevede tre menù, qui indicati con M1, M2 e M3:
WordPress - Network
Il termine Network, rete, in WordPress è usato per definire la modalità di installazione multisito, disponibile
dalla versione 3.0.
Un network è una collezione di siti separati, creati in una singola installazione WordPress.
I siti, appartenenti ad un network, non sono interdipendenti. Sono realtà separate, amministrate da utenti
anche diversi:
• gli utenti di un network possono creare i loro siti senza preoccuparsi di installare l’ambiente di hosting,
cioè evitando la parte di creazione dell’ambiente Web Server, qui realizzata con EasyPHP. Non devono
preoccuparsi di installare WordPress e di creare un database per ogni sito
• è anche possibile creare un network multisito a proprio uso e consumo. In questo caso, solo il creatore
della rete aggiungerà siti al network.
Così come viene condivisa l’installazione di WordPress, in una rete multisito è anche possibile condividere
plugin e temi.
In terminologia WordPress Network, sito è la rete multisito mentre blog è ciascun sito al suo interno.
Mentre molte delle cartelle dell’installazione sono comuni a tutti i siti-blog, una rete multisito preved,e per
ogni sito, cartelle separate per i file caricati (media) e tabelle separate nell’unico database.
Possibili scenari
L’installazione di WordPress in versione multisito, è particolarmente indicata nell’uso didattico dei blog.
Una scuola potrebbe realizzare un’unica installazione multisito e permettere la creazione di blog diversi per
ciascuna classe.
Vantaggi
Ecco una lista di vantaggi nell’uso di reti multisito:
• ottimizzazione in termini di occupazione di memoria di massa. Molti file e cartelle sono infatti condivisi
tra tutti i siti
• ottimizzazione negli aggiornamenti. Sia il core di WordPress che i plugin e i temi vengono aggiornati
nella singola installazione di WordPress
• ottimizzazione nella gestione del network. L’installazione di WordPress in versione multisito prevede il
ruolo: il super amministratore, che è colui che gestisce, in modo centralizzato, tutti i siti della rete.
Installazione rete multisito
L’installazione di WordPress in versione multisito prevede una procedura particolare.
Le finestre che appaiono e le informazioni richieste per la configurazione della rete multisito, cambiano a
seconda che la si crei:
• in locale con EasyPHP
• in remoto sul server web di hosting.
Operazioni preliminari
Si parte da un’installazione base di Wordpress (estrazione file + creazione database + collegamento
WordPress - database).
Si modifica il file wp-config.php, al quale va aggiunta la seguente riga di codice:
define('WP_ALLOW_MULTISITE',true);
Riaperto il sito in modalità amministratore (corsoweb/wp-admin), si può notare che viene una nuova
funzionalità sotto la voce Strumenti:
Creazione della rete multisito
Selezionando la voce “Configurazione della rete”, appare la seguente finestra:
Nel caso di una installazione locale come questa, gli URL possono essere solo di tipo sottodirectory.
Proseguendo la procedura di configurazione della rete, l’attuale installazione di WordPress viene convertita
in versione multisito.
Ecco il punto in cui inserire il nuovo codice in wp-config.php:
E questo è .htaccess modificato:
Una volta apportate le modifiche, ricollegarsi a sito.
Nella toolbar appare la nuova voce “I miei siti”, dalla quale è possibile accedere alla rete multisito:
Amministrazione della rete multisito
Nella nuova configurazione, WordPress fornisce le funzionalità, tra le quali quella di aggiungere nuovi siti
alla rete:
Le informazioni richieste per la creazione di un sito sono Indirizzo, Titolo e Email dell’amministratore:
Dopo aver creato i due siti “corsoweb” e “blogweb”, ecco come si presenta la rete:
Notare gli URL di tipo sottodirectory:
Qui si può vedere la differenza tra utente super amministratore e utente normale:
Per accedere ad uno dei siti interni alla rete si usa, come di consueto, il suo URL:
In una rete multisito è possibile aggiungere pagine, articoli e media. E’ possibile gestire i commenti. Temi e
plugin sono invece risorse installabili solo a livello centrale dal super amministratore. Gli amministratori dei
singoli siti potranno semplicemente abilitarli o disabilitarli, così come impostare le loro opzioni.
Cosa cambia nell’ambiente Wordpress?
Quando si crea un network multisito, si ha una sola installazione di Wordpress e un solo database.
Diversa è invece l’organizzazione dei file dei media (ad esempio i file immagine) caricati dai singoli siti della
rete.
Ogni sito creato è individuato interamente da un indice numerico.
Tale indice è usato nella struttura gerarchica del file system relativo a WordPress. Infatti i file caricati in ogni
sito vengono memorizzati nella cartella wp-content/uploads/sites/indice sito. La gestione dei file,
poi, segue le stesse regole organizzative di un normale sito WordPress.
e dentro ogni sito si riproduce la gestione gerarchica classica anno -> mese:
L’indice numerico associato ad ogni sito è usato anche come identificatore delle tabelle del database, unico
per l’intera rete. Ecco il database che rappresenta le tabelle della rete prima creata:
3 - Byet Internet Services
Registrazione dominio
Registrare un dominio
L’installazione di un server web locale è la soluzione richiesta per la creazione si siti o blog in una intranet.
Nota. Una intranet è una rete locale, LAN, gestita con gli stessi protocolli usati in Internet. I protocolli
sono dei programmi che regolano la comunicazione in rete. I protocolli standard di Internet sono noti
con il nome di TCP/IP.
La gestione interna dell’ambiente server web pone diversi problemi di infrastruttura hardware,
configurazione e sicurezza. Questo comporta la presenza di personale correttamente addestrato e
preparato.
Una soluzione alternativa è quella di progettare, creare e gestire il sito ma non l’infrastruttura software e
hardware. In questo caso è possibile rivolgersi ad uno dei tanti fornitori di servizi Internet che offre il
servizio di hosting, housing o colocation, dove:
Hosting:
una singola macchina “server web”, di proprietà del fornitore di servizi, ospita parecchi siti. In questo caso
i siti condividono le risorse del computer: spazio su disco, memoria RAM, processore e connessione verso
Internet.
I servizi di hosting possono essere gratuiti o a pagamento. Questi ultimi offrono generalmente migliori
prestazioni, fornendo requisiti hardware garantiti.
Housing:
il fornitore dei servizi fornisce una macchina “server web” ad uso esclusivo del sito o dei siti della società
o ente richiedente. E’ una soluzione che fornisce prestazioni decisamente maggiori, anche se più costosa.
Colocation:
soluzione simile all’housing, prevede l’installazione dei siti su macchine della società richiedente ma
collocate negli ambienti climatizzati del fornitore di servizi.
Il servizio di hosting, proposto e usato in questa dispensa, è Byet Internet Services, Byethost, raggiungibile
al link http://byethost.com/
Qui verrà usato il servizio di free hosting, cioè la modalità gratuita, che fornisce:
• possibilità di pubblicazione di 5 siti su domini di terzo livello
• possibilità di creazione di 5 database
• 1 account FTP, per la gestione dei siti da remoto
• 1 GB di spazio su disco
• 50 GB di traffico mensili
• 10 MB di dimensione massima per i file
Registrazione account
Dalla home page di Bytehost.com, si segue il link “Free Host Sign Up”, per creare un account gratuito:
Per la registrazione è necessario riempire il modulo, detto form in inglese, che appare:
La registrazione prevede tempi di elaborazione piuttosto elevati. Byethost invia una mail, alla casella
indicata nel form di registrazione, che in molti casi viene recapitata tra le mail spam. In attesa di ricevere la
mail, il sito visualizza la seguente pagina:
Ecco la mail arrivata tra la spam:
Concludere le operazioni di registrazione seguendo il link contenuto nella mail ricevuta:
Nel giro di quattro minuti viene conclusa la registrazione:
Questi sono i dati di registrazione che vengono forniti.
E’ opportuno stampare o salvare questa pagina perché contiene i dati per l’accesso al servizio di hosting.
E’ ora possibile accedere alla pagina, Control Panel, con URL http://cpanel.byethost7.com sopra indicato.
Vengo richieste le credenziali di accesso:
cPanel
Questo è il pannello di controllo, detto cPanel, di ByetHost:
Questa è la pagina Home di cPanel. Navigando tra le pagine è sempre possibile tornare a questa pagina
cliccando sull’icona home, sempre presente in alto ad ogni altra pagina:
Da questo pannello di controllo è possibile gestire lo spazio di hosting: definire nomi di dominio per i propri
siti, caricarli da locale, caricare file, eseguire il backup del sito e molte altre cose.
Non si esamineranno tutte le funzionalità ma solo quelle necessarie a permettere il caricamento del sito
creato in locale, cui si assegnerà un nome di dominio di tipo sub-domain, cioè di terzo livello.
Le funzionalità necessarie riguardano:
• creazione di una base di dati MySQL
• definizione di un nome di dominio di tipo sub-domain
• gestione dei file, per il caricamento da locale a remoto
• installazione del software del CMS (qui WordPress)
Gestione database
La gestione dei database avviene cliccando sull’icona MySQL Databases dalla sezione Databases, come qui
sotto indicato:
Si apre la finestra di gestione dei database, dalla quale è possibile creare o cancellare le basi di dati
associate al sito:
Creazione di un database
Cancellazione di un database
Gestione domini
Byethost permette la definizione di 5 domini per un account gratuito, free hostimg:
I domini possono essere di tipo diverso:
Dominio o nome di dominio è la stringa che identifica un sito in Internet.
Un nome di dominio deve essere unico in Internet. Per questo motivo, esiste un’organizzazione, la ICANN
(Internet Corporation for Names and Numbers) che gestisce i domini e le regole per la loro definizione e
assegnazione.
Il nome di dominio deve essere associato ad un indirizzo IP, che identifica il computer in Internet su cui si
trova il sito.
Su un computer (un solo indirizzo IP), che svolge il ruolo di web server e che ospita molteplici siti (molti
nomi di dominio), l’associazione <nome di dominio - indirizzo IP> deve essere tale da permettere
l’individuazione dei vari siti. E’ questo il motivo per cui, in caso di web hosting gratuito, il dominio è
normalmente di terzo livello: il secondo livello individua il computer attraverso l’indirizzo IP, il terzo livello
individua la sottocartella, sub-directory, in cui si trova il sito sub-domain.
Sub Domains: qui è possibile creare domini di terzo livello, dove:
Primo livello: .com, .org, ...
Secondo livello: byethost16.com, iblogger.org, ...
Terzo livello: corsoweb. byethost16.com, blogweb. iblogger.org, ...
Il sito è memorizzato sui computer di Byethost e il nome di dominio di secondo livello è uno di quelli
forniti da Byethost.
Addon Domains: da qui è possibile creare un sito assegnandogli un nome di dominio ottenuto da un
registrar, cioè un’organizzazione o un ente commerciale preposto alla registrazione dei nomi di dominio. E’
così possibile sfruttare l’hardware e il software offerti da Byethost per creare un sito con un nome già
registrato altrove.
Il sito è memorizzato sui computer di Byethost ma il nome è stato ottenuto altrove.
Parked Domains: un sito creato su Byethost può essere raggiunto attraverso nomi di dominio anche diversi.
Il sito è memorizzato sui computer di Byethost ma il nome è di dominio non è di quelli offerti da Byethost.
Redirects: è possibile accedere ad un sito creato in un altro web server con un nome Byethost.
Il nome di dominio è di quelli offerti da Byethost ma il sito è altrove.
Elenco dei nomi di dominio gratuiti
Qui sotto sono elencati i nomi di dominio tra cui scegliere, oltre a byethost16.com. “you-choose” sarà
naturalmente sostituito con il nome desiderato, in base alle disponibilità.
Definizione di un sub-domain
Con la seguente procedura si definisce un nome di sotto-dominio per il proprio sito:
1.
2.
3.
4.
5.
Gestione file
Le funzionalità, offerte da Byethost, relative alla gestione dei file e che interesseranno la pubblicazione del
sito sono:
Online File Manager
E’ un’applicazione web fornita da Byethost per navigare nella parte di disco remoto riservato all’account di
hosting.
Ecco l’interfaccia di gestione dei file:
Per ciascun sito creato in Byethost (tipo sub-domain o parked) verrà aggiunta una cartella con lo stesso
nome del dominio associato.
FTP Accounts
Qui sono recuperabili i dati necessari ad impostare una sessione dal client FTP locale.
Un FTP Client è un programma che deve essere installato sul computer locale, così da “parlare” con il
programma FTP Server già presente sul web server di Byethost. L’applicazione FTP, che usa il protocollo FTP
per il trasferimento di file, è usata in Internet per eseguire l’upload o il download di file tra due computer.
Questi sono i dati per la sessione FTP:
Sarà necessario avere un FTP client per migrare il sito dal computer locale al web server di hosting remoto.
Seguendo il link Free FTP Software è proposta una serie di programmi tra cui scegliere. Nel seguito
useremo WinSCP nella versione portable.
Software/Services
In questa sezione del pannello di controllo si trova la funzionalità necessaria a installare il CMS usato per la
creazione e gestione del proprio sito.
Script Installer
La procedura di installazione del CMS WordPress richiede quattro passi:
Step 1:
Step 2:
Step 3:
Step 4:
Come consigliato, salvare o stampare i dati di accesso a WordPress.
4 - Byethost e EasyPHP locale
Migrazione del sito
Migrazione del sito da locale a remoto
I passi fin ora fatti sono stati:
1. creazione di un web server locale, su chiavetta USB
2. installazione di un CMS, WordPress, e creazione di un sito web in locale
3. registrazione di un account di hosting gratuito presso Byethost.com, definizione di un nome di dominio
per il sito e installazione del software di WordPress su Byethost
Resta la fase conclusiva: migrare il sito da locale al server hoster Byethost.
Operazioni per la migrazione
1. Esportazione in locale del database associato al sito: blogweb.sql
2. Creazione di un database in remoto in cui importare in database blogweb.sql
3. Importazione del database
4. Modifica dei parametri di configurazione di wp-config.php su Byethost
Esportazione database da EasyPHP locale a disco fisso locale
Questa operazione serve ad ottenere un file con i dati associati al sito messo a punto in locale. Il file creato
avrà estensione .sql.
Aprire EasyPHP in locale e aprire il database da esportare:
Ora cliccare su Esporta o Export:
Confermare l’esportazione:
Viene richiesto il salvataggio del file blogweb.sql:
Ecco il file creato sul disco locale:
Creazione del database remoto
Ora si deve creare il database su Byethost che ospiterà i dati del sito che si sono appena esportati.
Ci si porta nel cPanel di Byethost e si clicca su MySQL Databases. Si inserisce il nome del database e si avvia
la procedura di creazione:
Importazione del database: da locale a Byethost
Da cPanel si va in phpMyAdmin, si sceglie il database in cui importare i dati e di clicca su Connect now!
Appare la seguente finestra:
Seguire Browse e scegliere il file blogweb.sql prima esportato da phpMyAdmin locale.
Quindi cliccare su Go in fondo alla finestra:
Modifica dei dati di configurazione di WordPress
In cPanel, seguire il link Online File Manager e accedere ai file del sito creato. Navigare nel file system fino
a raggiungere wp-config.php di blogweb.
Selezionare il file wp-config.php e cliccare su Edit:
Modificare i dati di configurazione con quelli di Byethost:
Accesso al sito
Il sito è ora pubblicato nel web e lo si può aprire nel browser con il suo nome di dominio:
Questo il sito visto dal web:
Appendice A - Migrazione tramite FTP
In questo capitolo viene descritto il processo di migrazione del sito,che ci rende necessario quando il
fornitore del servizio di hosting non preveda, come invece Byethost, l’installazione del CMS (WordPress) dal
proprio cPanel.
In questo caso sarà necessario ricorrere ad un’applicazione per il trasferimento file (FTP Client).
Operazioni per la migrazione
1. Recupero e installazione di un client FTP sul computer locale
2. Installazione in remoto del CMS di WordPress
3. Esportazione in locale del database associato al sito: blogweb.sql
4. Creazione di un database in remoto in cui importare in database blogweb.sql
5. Importazione del database
6. Modifica dei parametri di configurazione di wp-config.php su Byethost
Recupero, installazione e configurazione di un client FTP
Recupero
Accedendo a Free FTP Software da cPanel, è possibile trovare un elenco di applicazioni FTP Client
consigliate da Byethost.
Un FTP Client è un programma che deve essere installato sul computer locale, così da “parlare” con il
programma FTP Server già presente sul web server di Byethost. Sarà necessario avere un FTP client per
migrare il sito dal computer locale al web server di hosting remoto
L’applicazione FTP, che usa il protocollo FTP per il trasferimento di file, è usata in Internet per eseguire
l’upload o il download di file tra due computer.
Scegliendo WinSCP, si seguirà il link e si eseguirà il download del programma nella versione portable, così
da installarlo sulla chiavetta USB.
Installazione
Il client FTP è fornito in versione compressa. Il file .zip scaricato va spostato sulla chiavetta USB e qui
decompresso.
Esecuzione e configurazione
Il file da mandare in esecuzione è quello indicato qui sotto:
Lanciato l’FTP client, si apre la pagina di gestione dell’applicazione che permette di trasferire file tra
computer in una rete.
E’ utile salvare i dati di sessione relativi al proprio account FTP su Byethost.
Questi sono recuperabili in cPanel -> Files -> FTP Accounts:
E’ ora sufficiente inserirli in WinSCP e salvarli:
Installazione in remoto del CMS di WordPress
Nel caso in cui la società presso cui ci si appoggia per l’hosting del sito non preveda la procedura
automatica di installazione del CSM, sarà necessario provvedervi “manualmente”.
Lanciare a tal fine l’FTP client WinCPS, selezionare la sessione prima salvata e premere il bottone Login, in
basso alla finestra, per collegare il computer locale con il server FTP di Byethost.
Si apre la seguente finestra:
Aprire la cartella locale che contiene tutti i file da caricare su Bytehost. Selezionare tutti i file e trascinarli
nella cartella di destinazione:
Il tempo di trasferimento varia in dipendenza della dimensione dei file. Può essere anche di alcune ore.
Esportazione in locale del database associato al sito: blogweb.sql
Fare riferimento all’analoga sezione Esportazione database da EasyPHP locale a disco fisso locale nel
capitolo precedente.
Creazione di un database in remoto in cui importare in database
blogweb.sql
Fare riferimento all’analoga sezione Creazione del database remoto
.
Importazione del database
Fare riferimento all’analoga sezione Importazione del database: da locale a Byethost.
Modifica dei parametri di configurazione di wp-config.php su
Byethost
Fare riferimento all’analoga sezione Modifica dei dati di configurazione di WordPress.
Appendice B - Un tuffo dentro a WordPress
WordPress è un CSM, cioè un programma per la gestione di contenuti. Qui sotto è riportato il diagramma
del database usato per immagazzinare i dati degli utenti, gli articoli (comprese le revisioni), i contenuti delle
pagine, le impostazioni del layout, i dati di configurazione del sito e dei plugin.
Descrizione delle Tabelle
La struttura del filesystem
La struttura del file system creata durante l’installazione di WordPress è la seguente:
Le cartelle wp-admin e wp-includes costituiscono il core di WordPress. E’ opportuno non apportarvi
modifiche, perché si potrebbe compromettere il corretto funzionamento del sito. Eventuali modifiche sono
comunque annullate durante gli aggiornamenti periodici del software.
La cartella wp-content contiene i file associati al sito. Cambiano in dipendenza della sua organizzazione. E’
possibile intervenire sui file qui presenti. In questa cartella sono presenti, appena dopo l’installazione di
WordPress, i seguenti elementi:
Dopo aver caricato file, come ad esempio immagini per la testata del tema, vengono aggiunte altre cartelle.
Ecco la nuova situazione:
• cartella languages, risiedono i file relativi alle lingue usate nelle pagine di controllo e amministrazione
del sito
• cartella plugins, sono contenuti i plugin installati
• cartella themes, sono contenuti I temi installati
• cartella upgrade, utilizzata da WordPress per gli aggiornamenti. All’atto dell’installazione, questa
cartella non è presente. Viene creata in seguito alla primo aggiornamento fatto.
• cartella uploads, rappresenta il repository, il magazzino, di tutti i media, cioè dei file come immagini e
video, caricati nel sito ed associati a pagine o articoli. I media sono organizzati in sottocartelle attraverso
un ordine cronologico (anno/mese). Inizialmente non presente, questa cartella viene creata quando viene
caricato il primo file.
Backup
E’ consigliabile eseguire periodicamente il backup del sito.
Queste sono le operazioni da fare:
• esportazione del database MySQL associato al sito, tramite PhpMyAdmin.
• eseguire la copia della cartella wp-content/uploads, per salvare tutti i file dei media associati al sito
Ogni volta che si apportano modifiche al tema o ai plugin, è anche opportuno
• eseguire copia dell’intera cartella wp-content.
Questi elementi permettono di ricostruire velocemente il sito in caso di malfunzionamenti o
compromissioni di qualsiasi tipo.
Il file wp-config.php
Il file wp-config.php contiene la configurazione di base del sito.
Analizziamone il contenuto per una migliore conoscenza dell’ambiente.
1. informazioni per la connessione con la base di dati:
Quando un sito WordPress viene pubblicato, hosting, presso un ISP, Internet Service Provider, cioè un
fornitore di servizi Internet, si ricevono i dati di accesso alla base di dati associata. Questi valori vanno
sostituiti a quelli presenti in figura e corrispondenti ai parametri DB_NAME, DB_USER, DB_PASSWORD,
DB_HOST. In questo modo sarà possibile la connessione con il database.
Nel caso di sito installato in locale, come “corsoweb”, i dati sono richiesti e definiti in fase di installazione e
scritti automaticamente nel file wp-config.php.
2. chiavi di codifica
Chiavi usate per generare cookie cifrati. E’ sempre possibile, come indicato nel file, cambiarle per invalidare
i cookie esistenti.
Nota. Con il termine “salt”, nel file tradotto con un terribile “sale” e “salatura”, in crittografia si intende
un numero casuale usato per la generazione di valori hash di password o passphrase.
3. Prefisso dei nomi delle tabelle del database
E’ possibile modificare questo suffisso così da mantenere tabelle di più siti nello stesso database. Questo è
utile per aggirare il limite del numero massimo di database previsto da alcuni contratti di hosting.
Con il termine hosting ci si riferisce al servizio, offerto da molti ISP, di ospitare, gratuitamente o a
pagamento, siti presso le loro macchine web server.

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Manuale EasyPHP e Wordpress

  • 1.
  • 2. Ignazio Scimone - Alessandra Peroni WordPress e EasyPHP Creazione di blog e siti web Edizione 2013
  • 3. "WordPress e EasyPHP - Creazione di blog e siti web" by Ignazio Scimone, Alessandra Peroni is licensed under a Creative Commons Attribution - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia License
  • 4. Sommario Sommario Introduzione - Web 2.0 Gestori di informazioni Introduzione - Scopo del corso Strutturazione del corso Perché un server web locale? 1 - EasyPHP Creazione dell’ambiente locale di sviluppo e gestione di siti web WAMP EasyPHP Installazione di EasyPHP Elementi base di EasyPHP Configurazione di EasyPHP A cosa serve EasyPHP Uscire da EasyPHP Configurazione di MySQL 2 - WordPress Creazione sito WordPress WordPress - Installazione 1 - Download di WordPress 2 - Creazione del sito 3 - Creazione di un database in MySQL 4 - Associazione del sito al database 5 - Installazione di WordPress Wordpress - Bacheca Blog - Struttura tipica di un sito-blog Blog - Elementi tipici WordPress - Pagine e Articoli Articolo o post Pagina WordPress - Commenti
  • 5. WordPress - Blogroll WordPress - Feed WordPress - Permalink Impostare i permalink WordPress - Pingbacks e trackbacks WordPress - Plugin Procedura di ricerca, scaricamento, estrazione e attivazione del plugin NextGEN: WordPress - Widget WordPress - Utenti Wordpress - Temi Funzioni e caratteristiche Scelta Pagina di gestione del tema Installazione di un nuovo tema WordPress - Menù WordPress - Network Possibili scenari Vantaggi Installazione rete multisito Operazioni preliminari Creazione della rete multisito Amministrazione della rete multisito Cosa cambia nell’ambiente Wordpress? 3 - Byet Internet Services Registrazione dominio Registrare un dominio Registrazione account cPanel Gestione database Creazione di un database Cancellazione di un database Gestione domini Elenco dei nomi di dominio gratuiti Definizione di un sub-domain Gestione file
  • 6. Online File Manager FTP Accounts Software/Services Script Installer 4 - Byethost e EasyPHP locale Migrazione del sito Migrazione del sito da locale a remoto Operazioni per la migrazione Esportazione database da EasyPHP locale a disco fisso locale Creazione del database remoto Importazione del database: da locale a Byethost Modifica dei dati di configurazione di WordPress Accesso al sito Appendice A - Migrazione tramite FTP Operazioni per la migrazione Recupero, installazione e configurazione di un client FTP Installazione in remoto del CMS di WordPress Esportazione in locale del database associato al sito: blogweb.sql Creazione di un database in remoto in cui importare in database blogweb.sql Importazione del database Modifica dei parametri di configurazione di wp-config.php su Byethost Appendice B - Un tuffo dentro a WordPress Descrizione delle Tabelle La struttura del filesystem Il file wp-config.php
  • 7. Introduzione - Web 2.0 I siti dinamici offrono ai visitatori la possibilità di aggiungere contenuti. Questa caratteristica ha trasformato il web. Il web è un’applicazione costituita da un server web (come Apache) e da un client web (un browser come Mozilla Firefox, Google Chrome o Microsoft Internet Explorer). Questo programma permette di navigare tra le pagine web di una pletora di siti. Il server web è il programma che gestisce siti e pagine web. Il client web, il browser, è il programma che permette ai visitatori di accedere a siti e pagine. L’applicazione web è eseguita da computer che fanno parte della rete Internet. Internet è una rete fisica, costituita da cavi, canali wireless e dispositivi che li collegano in una sorta di ragnatela. I programmi server dell’applicazione sono installati e eseguiti da macchine dette “server” che fanno parte dell’infrastruttura Internet. I programmi client dell’applicazione, i browser, sono installati ed eseguiti dai computer degli internauti, i “naviganti” del web. Agli albori del web e fino a qualche anno fa, i siti erano costituiti da pagine che si potevano solo consultare, leggere, vedere, consumare. Attualmente, la maggioranza dei siti presenta pagine che:
  • 8. • richiedono dati, come il nome del visitatore, la sua password, il numero di oggetti che intende acquistare in un negozio on line • permettono di “postare”, caricare, commenti, come avviene nei Social Network tipo Facebook, Twitter, Twoorty • permettono di pubblicare immagini o video, come Flickr o YouTube L’applicazione web è cambiata: non solo si consumano i contenuti delle pagine web ma si possono generare e condividere contenuti. Questo nuovo web è il Web 2.0. Gestori di informazioni I server web, cioè i programmi per gestire le pagine, sono stati affiancati da altri programmi per gestire i contenuti che dinamicamente vengono a far parte dei siti. Esempi di contenuti sono i nomi degli utenti, le password, il numero di articoli da acquistare, i commenti o i post da pubblicare in un blog o in un social network. Tutte queste informazioni sono memorizzate in database gestiti da programmi detti DBMS, DataBase Managemet System, come MySQL.
  • 9. Introduzione - Scopo del corso L’obiettivo di questo corso è quello di presentare e usare un ambiente completo per lo sviluppo e la gestione di siti web 2.0. I prodotti software proposti sono: • un server web, programma per la gestione dei siti • un DBMS, programma per la gestione di contenuti e dati • un CMS, Content Management System, programma per la costruzione e gestione di siti Per poter gestire le pagine web, i dati e i contenuti associati è necessario scrivere tali pagine. Questo è realizzato facendo ricorso a particolari linguaggi di programmazione, quali: • il linguaggio HTML, Hyper Text Markup Language, per scrivere le pagine • i CSS, Cascade Style Sheets, per dare uno stile estetico alle pagine • il JavaScript, per rendere dinamiche le pagine lato client, cioè presso il browser • un linguaggio per rendere dinamiche le pagine lato server, cioè per interfacciare il programma web server con il DBMS e il CMS. Strutturazione del corso Il corso prevede: 1. la creazione dell’ambiente locale di sviluppo e gestione di siti web su chiavetta USB. Questo verrà realizzato facendo ricorso ad un WAMP, cioè ad un pacchetto di programmi che comprende server web, DBMS, linguaggio lato server. 2. la creazione di un sito web 2.0. Si farà ricorso ad uno dei CMS più diffusamente utilizzati al mondo: WordPress 3. la creazione di un account gratuito per l’hosting del sito creato 4. il caricamento del sito sulla macchina ospite in Internet Perché un server web locale? E’ fondamentale avere una copia di WordPress in locale perché permette di fare tutte le prove in locale sul proprio blog “copia”, prima di farle online sul blog vero e proprio. A volte succede, infatti, di apportare modifiche che scombussolano tutto. Poiché è auspicabile non procedere a tentativi on-line, mentre il sito è visitato dagli utenti, è opportuno imparare a installare WordPress in locale. Così sarà possibile effettuare e testare tutte le modifiche off-line, prima di aggiornare la versione del sito on-line.
  • 10. 1 - EasyPHP Creazione dell’ambiente locale di sviluppo e gestione di siti web
  • 11. WAMP Ambiente di sviluppo di siti web per Windows WAMP è una pacchetto di programmi indipendenti per lo sviluppo e la gestione di siti web dinamici, installabile su piattaforma Microsoft Windows. WAMP trasforma un computer in un server web in grado di ospitare e gestire siti web. WAMP è un acronimo formato dalle iniziali dei programmi che lo compongono e del sistema operativo che lo ospita: • Windows, sistema operativo ospite • Apache, il server web (il programma con cui parla ciascun browser) • MySql, RDBMS Relational DataBase Management System (il programma che gestisce la base di dati associata ai siti) • Php, (ma anche Perl o Python a seconda delle distribuzioni) linguaggio di programmazione lato server che, insieme a MySQL, permette l’interattività propria del web 2.0. Esistono diversi ambienti WAMP gratuiti e disponibili in rete. Essi si differenziano per la frequenza di aggiornamento dei pacchetti e per la varietà dei componenti aggiuntivi a corredo. Il pacchetto WAMP che utilizzeremo in questa guida si chiama EasyPHP.
  • 12. EasyPHP EasyPHP fornisce i moduli server richiesti in termini dei seguenti programmi: • server web -> Apache • server DBMS -> MySQL • linguaggio di programmazione lato server -> PHP • ambiente per la gestione-amministrazione del DBMS -> PhpMyAdmin Nota. EasyPHP è un pacchetto completo, software bundle, che, attraverso un’applicazione dedicata, installa i software preconfigurati, senza richiedere o richiedendo solo in minima parte l’intervento dell’utente. Non è EasyPHP che viene installato ma vengono installati i programmi Apache e MySQL. Il sito di riferimento è http://www.easyphp.org/ Per scaricare l’ultima versione del pacchetto WAMP EasyPHP, seguire il seguente link http://www.easyphp.org/download.php Cliccare sull’icona per scaricare i software che, al momento della stesura di questa dispensa, sono alle seguenti versioni: Installazione di EasyPHP Prima di lanciare l’installazione di EasyPHP, è opportuno chiudere eventuali applicazioni web in esecuzione di tipo peer-to-peer come Skype. Eseguito il download di EasyPHP, si lancia l’esecuzione del programma di installazione:
  • 13. Durante l’esecuzione-installazione di EasyPHP, viene visualizzata una sequenza di finestre: • finestra per la selezione della lingua, inglese o francese, usata durante l’installazione • finestra per l’accettazione dei termini della licenza di utilizzo di EasyPHP • finestra con informazioni relative all’utilizzo di EasyPHP, in cui lo si definisce uno strumento per lo sviluppo e non per l’hosting di siti web • finestra per selezionare il percorso di installazione di EasyPHP, cioè la cartella in cui verranno memorizzati tutti i suoi file. Eccola: E’ possibile creare una versione portatile, portable, dell’ambiente. E’ sufficiente indicare come destinazione una cartella su un disco rimovibile o su una memoria USB (di almeno 1 GB). La scelta del percorso viene fatta cliccando su “Browse...” e selezionando la cartella voluta. In questo testo viene scelta l’installazione portable su una chiavetta USB. Supponendo che questa sia indicata con la lettera “E”, il percorso scelto potrebbe essere E:ServerWeb, come mostrato nella figura seguente:
  • 14. La finestra successiva chiede di specificare il nome della cartella dove creare l’icona per lanciare il programma: L’installazione può richiedere tempi diversi a seconda del supporto di memorizzazione scelto (disco fisso, disco rimovibile, chiavetta USB). Conclusa l’installazione, sfogliando la chiavetta USB si trova la cartella ”ServerWeb”, scelta come destinazione dell’installazione di EasyPHP: Ecco il contenuto della cartella “ServerWeb”:
  • 15. Qui viene fornita una descrizione dei contenuti delle cartelle create: apache Contiene tutti i file del web server Apache conf_fikes Contiene i file di configurazione della piattaforma: Apache (httpd.conf), MySQL (my.ini) e PHP (php.ini) home Contiene i file necessari all’interfaccia web di gestione di EasyPHP modules Contiene i moduli aggiuntivi della piattaforma. All’inizio è presente solo PhpMyAdmin. Successivamente è possibile installarvi altri moduli mysql Contiene i file del DBMS MySQL php Contiene i file del processore del linguaggio di scripting lato server PHP tmp E’ utilizzata per il salvataggio temporaneo di file www
  • 16. Contiene i siti della piattaforma. E’ detta document root e rappresenta il punto di accesso ai siti, ciascuno dei quali è costituito da una cartella qui contenuta. xdebug Contiene i file di debug Elementi base di EasyPHP Al termine del processo di installazione di EasyPHP, sulla chiavetta USB è possibile verificare la presenza dell’ambiente di gestione di siti completo. Tutti i componenti software si trovano nella cartella di installazione “ServerWeb”. Per disinstallare EasyPHP si utilizza unins000.exe. Per avviare EasyPHP si manda in esecuzione il file EasyPHP-12.1.exe (nome variabile in funzione della versione del pacchetto). Una volta avviato EasyPHP, sulla system tray bar, vassoio, di Windows appare l’icona qui sotto indicata Cliccando su questa icona, appare la finestra di servizio di EasyPHP, da dove è possibile controllare lo stato dei due servizi principali, il server web Apache e il DBMS MySQL: Configurazione di EasyPHP
  • 17. Cliccando con il tasto destro del mouse sull’icona , appare il menù di gestione del pacchetto. Eccolo: Configuration Il link Configuration permette di accedere al menù per la configurazione di tutti i componenti software del pacchetto installato. Ecco la lista dei programmi configurabili: Se si seleziona la voce EasyPHP, appare il seguente menù contestuale con i parametri che si possono impostare
  • 18. E’ possibile scegliere l’italiano come lingua di interfaccia del pacchetto. Nota. E’ possibile impostare Apache e MySQL come servizi. In questo caso i programmi vengono avviati automaticamente all’avvio del sistema operativo Windows. Nel caso di installazione portable, cioè su supporto rimovibile, ciò non è però possibile e le due voci risultano disattivate. Administration Seguendo il link Administration, si apre, nel browser predefinito sul computer, la pagina web di gestione dell’ambiente di sviluppo di siti web. Da questa pagina sarà possibile gestire i siti locali, i moduli installati e accedere all’help e ai forum di EasyPHP. A cosa serve EasyPHP EasyPHP è un pacchetto di sviluppo - gestione - amministrazione di siti web dinamici, dove: • Sviluppare un sito web significa “scrivere” le pagine web che lo costituiscono. • Gestire un sito web significa “scrivere” il codice per l’elaborazione dei dati e dei contenuti che, dinamicamente, vengono aggiunti o tolti, tramite le pagine web, dai visitatori del sito.
  • 19. • Amministrare un sito web significa definire permessi e autorizzazioni di ciascun utente del sito. Uscire da EasyPHP L’installazione di EasyPHP su chiavetta USB pone un problema: quando si spegne il computer è assolutamente necessario chiudere il servizio per non incorrere in problemi (è infatti possibile che la basi di dati in uso si corrompa e non permetta più l’accesso). Per chiudere il servizio è sufficiente cliccare su Chiudi:
  • 20. Configurazione di MySQL Durante l’installazione di MySQL, viene creato un utente amministratore, di nome root, senza password. E’ opportuno associargli una password. A questo scopo è necessario, per prima cosa, modificare il file di configurazione di PhpMyAdmin, config.inc.php. Ci si porta nella seguente cartella: Nota. Il percorso dipende dall’installazione e ha una forma generale de tipo: Disco_di_installazione:Cartella_di_installazionemodulesphpmyadminxxxxxxxxxxxx Il file config.inc.php va aperto con un editor di testi, come Notepad o WordPad. Il problema è che, avendo estensione .php, non viene automaticamente aperto. E’ possibile usare un applicazione di editing specifico per programmi, come TextPad o CodeLobster, oppure si può modificare l’estensione .php in .txt, usare WordPad per modificarlo (NotePad è meglio evitarlo, perché presenta il contenuto del testo in modo poco leggibile) e poi riportare l’estensione a .php. Nota. Sia TextPad che CodeLobster esistono in versione portable, così da poter essere installati sulla chiavetta USB su cui è stato installato EasyPHP. Aperto il file con l’editor di testi scelto, bisogna cercare e modificare il file, come qui sotto illustrato:
  • 21. Si salva il file, quindi, se si è usato WordPad, se ne cambia l’estensione. E’ possibile ora modificare la password di root. Per fare ciò, si segue il link “Administration“, provocando così l’apertura della pagina web di gestione di EasyPHP. Cliccare ora sul link “Open” associato ai moduli, Modules, di amministrazione di MySQL: Si apre la finestra di accesso a PHPMyAdmin, che è il programma di amministrazione di MySQL. Si può scegliere l’italiano come lingua di interfaccia e poi inserire le credenziali: root per il nome e nulla per la password. Con “Esegui” si accede alla finestra di amministrazione di MySQL da cui è possibile cambiare la password:
  • 22. Da questo momento in poi, l’accesso a PHPMyAdmin richiede le credenziali di root: “root” + “passnet”, in questo caso.
  • 24. WordPress WordPress è un CMS nato per la creazione e gestione di blog. Blog, web log, è un particolare contenuto visualizzato su un sito in ordine cronologico inverso (dall’ultimo al primo). La singola unità di contenuto è chiamata articolo o post ed è associata ad una data di pubblicazione. I termini “articolo” e “post” sono sinonimi e saranno usati in modo intercambiabile. WordPress fornisce: • le funzionalità per creare siti • le funzionalità per scrivere, organizzare e gestire post • le funzionalità per personalizzare l'aspetto estetico del sito • le funzionalità per creare e gestire gli utenti del sito Nota. Il termine utente si riferisce a persone registrate nel sito e che hanno delle mansioni nella sua gestione. Il termine visitatore è invece riferito a persone che accedono alle pagine del sito ed, eventualmente, lasciano commenti ai contenuti scritti dagli utenti. Le caratteristiche principali di WordPress si possono sintetizzare in: • Semplicità di installazione ed utilizzo. • Estensibilità delle funzioni di base attraverso plugin. • Estetica facilmente modificabile attraverso l’installazione di template. • Costo praticamente nullo. E’ rilasciato con licenza GPL, General Public License, ed è free, come la maggior parte dei plugin e molti temi, template. • Supporto costante da parte della comunità che lo sviluppa. E’ possibile accedere a molti forum e servizi di supporto, anche in italiano, attraverso i siti di riferimento http://it.wordpress.org/ e http://www.wpitaly.it/ • Sicurezza dell’ambiente grazie al codice altamente professionale, affidabile, costantemente aggiornato anche grazie alle segnalazioni degli utenti. Esistono plugin che estendono la sicurezza ed forniscono filtri antispam che evitano commenti indesiderati e non correlati agli articoli e contenuti del sito. • Multilingua a livello di sistema.
  • 25. WordPress - Installazione Le attività che verranno ora svolte sono finalizzate a recuperare il software di WordPress e ad associare WordPress con EasyPHP, così da completare l’ambiente di sviluppo web che si sta creando. Le attività necessarie per realizzare questo, sono: 1. download del software di WordPress 2. creazione del sito WordPress nella document root 3. creazione di un database in MySQL, da associare al sito 4. associazione database MySQL con il sito WordPress 5. installazione WordPress Per recuperare il software è necessario andare nel sito ufficiale di WordPress all’indirizzo https://wordpress.org. Ecco come si presenta il sito:
  • 26. Nota. Con la locuzione, di origine anglosassone, stato dell'arte (da state of the art) si intende il più alto livello di sviluppo o conoscenza finora raggiunto da una tecnologia. E’ sinonimo di "all'avanguardia", "dell'ultima generazione", "eccellenza". 1 - Download di WordPress La prima cosa da fare è eseguire il download, scaricamento, del pacchetto per l’installazione di WordPress. Per la versione in italiano seguire il seguente link, presente nella pagina principale del sito WordPress Italia: Per salvare il file zip sulla chiavetta USB. Un file scaricato è in formato compresso. E’ quindi necessario procedere all’estrazione dei file (fase di unzip o spacchettamento). 2 - Creazione del sito La creazione effettiva di un sito con WordPress si realizza creando una cartella nella document root e copiandovi i file contenuti nel file .zip. La document root corrisponde al punto di accesso ai siti da parte del programma server web (Apache nel caso del pacchetto EasyPHP). Il nome della document root in EasyPHP è “www”. Il processo di creazione di una cartella a partire da un file zip, non è unico. Qui si descrive la modalità più semplice: • cliccare con il tasto destro del mouse sul file zip • cliccare su “Apri con” e scegliere “Esplora risorse” • click di destro e selezionare la voce “Copia” • chiudere la finestra e andare nella document root. Click di destro e selezionare “Incolla” • rinominare la cartella da “wordpress” al nome che si vuole dare al proprio sito, qui “corsoweb” Il nome del sito è detto nome di dominio. Il nome della cartella creata è il nome del sito.
  • 27. Ecco il processo di estrazione in atto: Al termine della procedura di creazione e rinomina della cartella di WordPress, è possibile accedere al contenuto della cartella:
  • 28. La cartella wp-admin contiene i file necessari per l’amministrazione del sito. La cartella wp-content contiene i file del plugin, dei modelli o temi, template o theme, dei dizionari delle lingue ed dei media (video, immagini,...) degli utenti. La cartella wp-includes contiene le librerie utilizzate da WordPress. 3 - Creazione di un database in MySQL E’ necessario creare la base di dati che sarà associata al sito che andremo a sviluppare con WordPress. La base di dati è di tipo MySQL. Il programma di gestione ed amministrazione di MySQL è PhpMyAdmin. PhpMyAdmin fa parte del pacchetto EasyPHP. Si accede, come prima visto, alla pagina web di gestione di EasyPHP e si apre PhpMyAdmin dando le corrette credenziali (utente root + password, passnet in questo caso). A questo punto si seleziona la cartella “Database” e, fornito il nome della base di dati -“corsoweb” in questo caso-, si avvia la sua creazione:
  • 29. All’inizio, il database sarà ovviamente vuoto. Un database organizza i dati in tabelle tra loro correlate. Queste tabelle verranno create in fase di sviluppo del sito. 4 - Associazione del sito al database Aprire il browser, se non già aperto, e in una nuova scheda inserire nella barra degli indirizzi il nome di dominio del sito creato, “corsoweb”, preceduto dal nome del computer su cui è installato il server web. Nota. Nel caso di installazione portable, il computer su cui si trova il server web è quello locale che, indipendentemente dall’effettivo dispositivo, prende il nome di localhost e corrisponde all’indirizzo IP 127.0.0.1. Nel caso in cui l’installazione di EasyPHP sia avvenuta con programmi come Skype in esecuzione, l’indirizzo associato al server web sarà del tipo 127.0.0.1:8080, e non solo 127.0.0.1. Questa installazione associa 8080 ad Apache: Inserito l’indirizzo, appare la seguente schermata che segnala la mancanza del file di configurazione necessario. E’ necessario crearlo seguendo il link “Crea un file di configurazione” indicato in figura: Questa è la pagina che si apre:
  • 30. Come qui sopra riportato, le informazioni necessarie per la fase di installazione di WordPress sono: • nome della base di dati creata: “corsoweb” • nome di un utente registrato in PhpMyAdmin: per ora è presente solo root • password dell’utente: qui la password di root “passnet” • nome del computer su cui è installato il database: localhost in questo caso, corrispondente all’indirizzo standard IP 127.0.0.1 Si procede cliccando sul bottone “Iniziamo!”, come indicato nella figura. Si apre la pagina che permette di collegare la base di dati MySQL, creata con PhpMyAdmin, e WordPress. I valori dei vari campi vanno sostituiti con quelli corretti, come nell’immagine seguente:
  • 31. Cliccando su “Invia”, ci appare un messaggio di conferma di avvenuta connessione WordPress - DataBase: 5 - Installazione di WordPress E’ finalmente giunto il momento dell’installazione di WordPress, il CMS. E’ l’ultimo componente necessario per avere un ambiente completo di sviluppo . gestione e amministrazione di siti. Cliccare sul bottone “Esegui ed installa”. Si apre una finestra nella quale vengono chiesti i dati relativi al sito che si sta creando e all’utente creatore.
  • 32. Nota. Il nome della base di dati creata è “corsoweb”, il nome del sito creato (corrispondente al nome della cartella in “www”) è “corsoweb”, il titolo del sito è “corsoweb”. Si è usato lo stesso nome per realizzare una correlazione tra queste tre componenti, diverse ma logicamente correlate. Al termine dell’installazione appare il seguente messaggio, che comunica l’esito positivo dell’operazione:
  • 33. Cliccando sul bottone “Collegati”, compare la finestra di autenticazione a WordPress: E’ ora possibile accedere all’ambiente di sviluppo del sito. E’ sufficiente cliccare su “Collegati”. Il sito è già stato creato con un aspetto e una struttura organizzativa di default.
  • 34. Wordpress - Bacheca WordPress è nato, come detto, come CMS per blog. La sua evoluzione lo ha però trasformato in un ambiente con il quale è possibile sviluppare siti con caratteristiche diverse da quelle tipiche dei blog. La pagina di accesso al sito è detta Bacheca nella versione in italiano e Dashboard in quella inglese. E’ il pannello di controllo o di amministrazione, admin panel, di WordPress. La Bacheca è la pagina dalla quale si gestisce il sito, da dove si elabora l’aspetto del blog, dove si scrivono e si organizzano i contenuti. Nota. Per accedere alla bacheca è sufficiente posporre la seguente stringa “/wp-admin” al nome di dominio del sito. Ad esempio http://127.0.0.1:8080/corsoweb/wp-admin. Fornite le credenziali di accesso, si entra nel pannello di controllo che ha il seguente aspetto: Sulla sinistra si trova il menù dei comandi tramite cui è possibile gestire le funzionalità del sito.
  • 35. Sopra il menù dei comandi, indipendentemente dalla pagina del sito su cui ci si trova, è posizionata la toolbar, la barra degli strumenti, che dà accesso veloce ad una serie di comandi, come qui sotto riportato: Cliccando sul bottone “corsoweb” -> “Visualizza sito” si apre il sito creato di default con la procedura fin qui seguita. Eccolo:
  • 36.
  • 37. Blog - Struttura tipica di un sito-blog I siti per blog tendono ad avere alcuni elementi comuni: • un area principale per i contenuti, nella quale gli articoli sono presentati in una lista ordinata cronologicamente. Spesso gli articoli sono organizzati in categorie • un archivio per i vecchi articoli • una modalità che permette ai visitatori del blog di lasciare commenti • un elenco di link ad altri siti correlati. Questa lista di collegamenti è detta blogroll e viene generalmente messa in una barra laterale, sidebar, del sito • uno o più feed come RSS, Real Simple Syndication
  • 38. Blog - Elementi tipici Un sito di tipo blog presenta alcuni elementi caratteristici: • articoli o post • commenti • blogroll • permalink • pingback e trackback • feed Nel seguito descriveremo sia questi componenti che altri, usati in ogni tipo di sito.
  • 39. WordPress - Pagine e Articoli Sono due diverse modalità con cui possono essere presentati i contenuti. Articolo o post Gli articoli sono gli elementi tipici dei blog, perché appaiono in ordine cronologico. Un articolo è quindi associato all’istante temporale in cui viene creato. WordPress fornisce il supporto alla categorizzazione degli articoli. E’ infatti possibile classificare un articolo in base alle categorie. Questo permette di organizzarli in aree diverse logicamente distinte. I visitatori del blog possono, grazie a questo meccanismo, accedere alla sotto area di loro interesse con facilità. Pagina Le pagine sono oggetti statici. Per questo motivo si usano per contenuti che non cambiano nel tempo oppure richiedono modifiche molto sporadiche. Una pagina di WordPress è una normale pagina web. I siti non blog sono tipicamente costituiti da una collezione di pagine. Un sito commerciale può non avere alcun articolo ma essere costituito da sole pagine. Un blog invece potrebbe avere molti articoli e, al limite, nessuna pagina. In genere però anche un blog presenta alcune pagine. Tipiche sono la Home e la About Me o About Us. Sebbene pagine e articoli presentino grosse differenze e vengano trattati diversamente, la procedura di creazione e scrittura è simile. Creazione di una nuova pagina:
  • 40. Creazione di un nuovo articolo: Una pagina o un articolo può essere: • pubblicato sul sito • salvato come bozza per ulteriori modifiche o per essere approvato • visto in anteprima per vedere come apparirà una volta pubblicato • eliminato
  • 41.
  • 42. WordPress - Commenti Uno degli aspetti più interessanti dei blog è la possibilità, per i lettori degli articoli, di lasciare commenti. In questo modo si instaura una forte interattività tra gli autori dei post e i loro lettori. Spesso un visitatore di un blog ha anche la possibilità di raccomandare l’articolo letto, condividendolo nel proprio blog o sui social network. All’autore di un blog può essere notificato il fatto che un suo articolo è stato citato da un altro blogger. Per realizzare questo WordPress prevede due modalità, note come trackbacks e pingbacks. Entambe le tecniche aggiungono un commento all’articolo citato. WordPress, così come la maggioranza dei CMS per blog, permette agli autori dei post di controllare i commenti ricevuti e autorizzarne o meno la pubblicazione. Esiste un aspetto critico del meccanismo dei commenti, noto come “comment spam”. Si ha spamming quando commenti indesiderati sono inviati a un blog. Esistono plugin che consentono di gestire questa eventualità.
  • 43. WordPress - Blogroll Un blogroll è una lista, a volte categorizzata, di collegamenti interessanti o utili a pagine web che un blogger, cioè un autore di blog inserisce nel proprio sito. I collegamenti di un blogroll sono spesso link a blog che trattano argomenti simili. Tipicamente un blogroll viene messo in una barra laterale del sito o in una pagina dedicata. WordPress è fornito di uno strumento per costruire facilmente i blogroll.
  • 44. WordPress - Feed Un feed è una funzione che permette ai lettori di accedere ad un sito per controllare automaticamente se ci sono nuovi aggiornamenti. Un feed è uno speciale contenuto (tipicamente in XML) che può essere letto da particolari applicazioni, dette feedreader - lettori di feed. Un utente può registrarsi presso un feedreader (come Google Reader) e collegarlo, subscribe, a più blog attraverso il meccanismo dei feed. Periodicamente il feedreader verifica la pubblicazione di aggiornamenti nei feed seguiti e, in caso, ne registra i link e avvisa l’utente. Esistono feed per post di blog, per headline di articoli di giornale, per audio e video Questo meccanismo permette di seguire più blog e siti in contemporanea, senza doverli visitare continuamente per vedere se sono stati pubblicati nuovi articoli. Con i feed, è il contenuto che va all’utente. I feed possono essere scritti seguendo formati differenti, come RSS, Rich Site Summary o Really Simple Syndication, o Atom. WordPress genera i feed in automatico.
  • 45. WordPress - Permalink Una qualsiasi risorsa web, come una pagina o un’immagine, è individuata attraverso un indirizzo chiamato URL, Uniform Resource Locator, e a volte detto indirizzo web. Un permalink è l’indirizzo web utilizzabile per individuare un articolo nel web. Questi link sono usati da chiunque, autore del blog o un altro weblogger, per fare riferimento ad un certo articolo. Possono essere pubblicati sui social media o in un blogroll piuttosto che inviati in una email per condividere, con altre persone, l’articolo associato. L’indirizzo dell’URL, usato nei link, deve essere permanente, cioè valido per un tempo lungo. E’ per questo motivo che si chiama permalink. I feedreader memorizzano il collegamenti, link, ai nuovi articoli. In un sito WordPress gli articoli e le pagine sono individuabili tramite URL che associano dei numeri a queste risorse, come ad esempio http://localhost/corsoweb/?page_id=29. Usare numeri è facile per i computer e per i programmi ma non è molto piacevole né agevole per le persone. E’ questo il motivo per cui WordPress permette di impostare gli URL così da essere “leggibili”. Ecco come potrebbe presentarsi l’indirizzo precedente: http://localhost/corsoweb/newsletter. Impostare i permalink Dalla bacheca di WordPress si clicca Impostazioni -> Permalink e si seleziona l’opzione desiderata:
  • 46. In tutti i casi in cui viene impostato un permalink diverso da “Predefinito”, WordPress crea il file .htaccess nella cartella radice del sito. Questo file è usato per associare l’url personalizzato al numero usato internamente al database.
  • 47. WordPress - Pingbacks e trackbacks Sistemi di notifica usati per comunicare ad un blogger di essere stato citato in un articolo di un altro blogger. WordPress li supporta entrambi. Pingback: si realizza inserendo il permalink dell’articolo da citare nel proprio post. La notifica viene inviata in automatico da WordPress. Trackback: si realizza inviando un’esplicita notifica all’autore dell’articolo citato, inserendo il permalink del post in un’apposita finestra di trackback. In entrambi i casi, la citazione, in caso di approvazione, viene a far parte dei commenti associati all’articolo citato. Nota. Citare un articolo significa inserirne il permalink nel proprio post. Per attivare la gestione di questi sistemi di notifica è già attivata di default, come possiamo vedere in “Impostazioni” -> “Discussione”: le seguenti opzioni sono già spuntate: E’ invece necessario abilitare il trackback e le discussioni negli articoli. Per far questo, espandere la finestra “Impostazioni schermo” dalla pagina Articoli, cliccando sulla freccina in alto a destra della pagina, e spuntare le opzioni qui sotto indicate: Una volta fatto ciò, nella pagina dell’articolo appaiono due nuove sezioni. Eccole:
  • 48. Quando un articolo viene citato, inserendone il permalink in un post, il sistema di notifica invia automaticamente un avviso di citazione, pingback, al blog dell’articolo. Questo avviso, se approvato, verrà inserito tra i commenti del post citato. Quando si usa trackback, invece, l’invio dell’avviso di citazione va eseguito in modo esplicito, inserendo il permalink dell’articolo, seguito da /trackback/, nell’apposita sezione “Invia trackback”: Nota. Quando viene inviato un trackback, il sito che lo riceve ne memorizza il link di provenienza. Questa caratteristica viene sfruttata dagli spammer per inondare i blog di commenti-spam. Questo fenomeno è noto come spamtracking. Per rimediare a questo diffuso quanto fastidioso fenomeno sono stati sviluppati plugin anti-spam come Askimet.
  • 49. WordPress - Plugin Un plugin è un programma che fornisce funzionalità addizionali al sito creato con WordPress, che diventa così uno strumento potente per la pubblicazione di contenuti. Le funzionalità di base di WordPress si riferiscono alla gestione • di pagine e articoli • degli utenti • dell’interfaccia grafica • di elementi opzionali: widget e plugin Grazie ai plugin, WordPress permette di creare siti anche molto diversi in termini di funzionalità, così da adattarsi a qualsiasi esigenza. Esistono migliaia di plugin che svolgono attività come la gestione di gallerie fotografiche, l’organizzazione degli articoli, la gestione di social media, la gestione dei SEO, Search Engine Optimization, per ottimizzare il sito ai fini i una buona localizzazione nei motori di ricerca, la gestione delle attività di e-commerce e molto altro. L’installazione di un certo insieme di plugin consente di dare ad un sito WordPress un profilo e una finalità propri. Sul sito ufficiale di WordPress, all’indirizzo http://wordpress.org/extend/plugins/, sono reperibili moltissimi plugin gratuiti. Nel web sono inoltre reperibili plugin sviluppati da software house, a volte distribuiti a pagamento. Ecco come trovare i plugin installati in un sito WordPress accedendovi dalla Bacheca: Per cercare un plugin è sufficiente andare da “Bacheca” in “Plugin” -> “Aggiungi nuovo”. Nel campo “Cerca” è possibile inserire delle parole chiave del plugin cercato. Si ottiene un elenco di plugin alternativi tra cui
  • 50. scegliere. L’elenco fornisce anche una descrizione delle funzionalità offerte dal plugin e le sue caratteristiche, oltre a una valutazione, di tipo star rating, data dagli utenti. Questa è la pagina di ricerca e installazione di nuovi plugin: Procedura di ricerca, scaricamento, estrazione e attivazione del plugin NextGEN: I plugin sono sempre forniti in file compressi (.zip). La loro installazione prevede l’estrazione dei file nella cartella wp-content/plugins/nome del plugin. Questa operazione è eseguita in automatico. Nel caso del sito “corsoweb”, i plugin presenti sono quello di default, akismet, e quello appena installato, nextGEN. Eccoli:
  • 51. Un plugin presente nel sito può essere Attivo o Disattivo. Per default nessun plugin risulta attivo. NextGEN è stato installato esplicitamente. Un plugin disattivo può essere eliminato con il comando “Cancella”: L’eliminazione di un plugin comporta, in genere, anche la rimozione di tutti i dati ad esso associati. E’ quindi necessario prestare molta attenzione. Un’alternativa alla cancellazione, che preserva i dati ma rimuove le funzionalità del plugin, è la sua disattivazione. WordPress permette di cercare e scaricare plugin da qualsiasi fonte sul web. Un plugin è sempre fornito come file compresso. Per installarlo è sufficiente copiare e decomprimere il file .zip nella cartella Elenco di utili plugin: • Calendario: All-in-One Event Calendar • Wysiwyg editor avanzato: TinyMCE Advanced • Forum: bbPress • Newsletter: Wysija Newsletters • Allegati ai post: EG-Attachments • Generatore di form: WordPress form manager
  • 52. • Galleria fotografica: NextGEN Gallery • Repository: Wordpress Download Monitor
  • 53. WordPress - Widget Un widget (gadget in terminologia Windows) è un blocco di codice che “fa qualcosa”. A differenza dei plugin, un widget non è un programma indipendente vero e proprio. E’ semplicemente uno script (blocco di istruzioni) che viene inserito nel codice del tema, così da aggiungergli una piccola funzionalità fruibile dal visitatore del sito. Perché possa lavorare, il widget ha bisogno di essere inserito in una parte del sito, tipicamente nelle barre laterali: da solo non fa nulla né serve a nulla. Il widget è usato dai visitatori del sito. • plugin: programma che viene affiancato al sito. Un plugin aggiunge funzionalità a WordPress. • widget: script che viene inserito nel sito e che può essere usato dai visitatori del sito. WordPress fornisce una serie di widget: Per accedere ai widget e inserirli nel sito, ci si deve portare sulla loro pagina di gestione da Aspetto -> Widget: Ecco la pagina di gestione dei widget:
  • 54. Nella parte di sinistra si trovano tutti i widget disponibili nel sito: quelli di default di WordPress quelli forniti dai plugin installati. Nella parte di destra sono indicati i possibili “contenitori” di widget. Ecco le aree per widget associate al tema corrente: • Barra laterale principale • Prima area widget pagina iniziale • Seconda area widget pagina iniziale La posizione di queste aree cambia a seconda del tema. L’inserimento di un widget si realizza con il drag-and-drop, trascina-e-rilascia, sull’area di destinazione: si porta il mouse sul widget scelto, si schiaccia il tasto destro e, tenendo premuto il tasto, si trascina l’oggetto fino all’area voluta. Quindi si rilascia il tasto. Appare una finestra per le impostazioni del widget. Ecco un esempio. Widget RSS per collegarsi ad un feed inserito nella “Barra laterale principale”:
  • 55. Ecco come si presenta nel sito:
  • 56. WordPress - Utenti Un sito WordPress non è ad uso esclusivo del suo creatore e degli eventuali visitatori. WordPress prevede la possibilità di creare più utenti di un sito, che rivestono ruoli diversi. Ad ogni ruolo è associato un insieme di attività che l’utente può eseguire (esistono plugin che consentono di modificare le autorizzazioni di default). All’atto della installazione di WordPress viene aggiunto al sistema un unico utente che ha i permessi di Amministratore. E’ sempre possibile aggiungere (da Utenti -> Aggiungi nuovo) nuovi utenti a ciascuno dei quali viene associato un certo profilo e un certo ruolo: Campi obbligatori, per la creazione di un utente, sono il Nome Utente, l’E-mail e la Password. Vengono dati suggerimenti per la scelta della password. Si consiglia di inserire una password che venga giudicata con forza almeno Media. E’ possibile richiedere l’invio di una mail con le credenziali scelte. Questo è consigliabile, soprattutto nel caso in cui sia un Amministratore a scegliere e inserire i dati del nuovo utente. Nota. Esistono dei plugin che permettono la creazione massiva di utenti, importando i dati da file, ad esempio, MS Excel.
  • 57. E’ possibile vedere, ed eventualmente modificare, il profilo di ciascun utente del sito. Ecco il profilo dell’utente creato precedentemente: I tipi di ruoli previsti per gli utenti sono: Amministratore: • ha il pieno controllo del blog • è il solo che possa installare - cancellare e attivare - disattivare i plugin. • può gestire il tema del sito • può installare i widget • può aggiungere altri utenti e modificarne il profilo Editore:
  • 58. • è il responsabile della componente comunicativa/redazionale del sito • ha il pieno controllo di articoli, pagine, commenti, categorie, tag e media pubblicati sul sito Autore: • redige il contenuti del sito • può pubblicare e gestire i propri articoli Collaboratore: • partecipa alla redazione dei contenuti del sito • può gestire i propri contenuti ma non può pubblicarli direttamente, per questa operazione ha bisogno dell’approvazione di un Autore, Editore o Amministratore Sottoscrittore: • sono previsti nel caso in cui l’accesso al sito, da parte dei visitatori, sia possibile solo su registrazione - iscrizione • possono leggere e commentare articoli Per maggiori informazioni sui ruoli ed le relative specifiche capacità si può fare riferimento al sito ufficiale di WordPress al sito http://codex.wordpress.org/Roles_and_Capabilities La gestione degli utenti avviene dal pannello di amministrazione
  • 59. Wordpress - Temi Funzioni e caratteristiche Quando viene creato, un blog ha un certo layout e aspetto che sono definiti da un modello, template, detto Wordpress theme, tema di Wordpress. Un tema definisce: • la struttura fisica: dove le varie componenti (testata, area contenuti, barre di navigazione, ...) vengono visualizzate sullo schermo del sito (layout) • le caratteristiche estetiche: come le varie componenti vengono visualizzate sullo schermo del sito (aspetto). WordPress e la sua comunità mettono a disposizione un numero molto elevato, e in continuo aumento, di temi tra cui scegliere. Un tema definisce il formato delle pagine, dei menù e degli oggetti grafici come lo sfondo e l’immagine della testata. Il tema stabilisce quante colonne sono presenti nella pagina (una, due o più), dove è possibile inserire i widget e dove e quanti menù creare. Un tema può essere compatibile o meno con alcuni plugin. Per questo motivo, prima di cambiare tema al proprio blog, è necessario verificare che supporti tutti i plugin utilizzati. Il tema rappresenta quindi l’organizzazione, con una forte componente estetica, con cui tutti gli elementi, che costituiscono un sito, “appaiono” al visitatore. Scelta Di default, WordPress fornisce tre temi tra cui scegliere: • Twenty Ten -2010
  • 61. • Twenty Twelve - 2012 Quest’ultimo tema non prevede immagini di default. Qui ne è stata caricata una da computer. Un tema di WordPress è costituito da una serie di file contenuti in una cartella dentro a: nomesito/wp-content/themes I file del tema, scritti nei classici linguaggi per il web (html, php, css, Javascript) sono molteplici e variabili da tema a tema. Sempre presenti sono • index.php Questo file rappresenta la pagina di accesso al sito, l’home page. • header.php Rappresenta la testata delle pagine del sito. • footer.php Rappresenta il piè di pagina.
  • 62. • sidebar.php Rappresenta la barra laterale, spesso indicata anche come barra di navigazione. • function.php Contiene il codice delle funzioni di programma usate dalle altre pagine, compreso quello dei widget. • style.css E’ il foglio degli stili, CSS - Cascading Style Sheet, del tema. Tutti questi file possono essere modificati per personalizzare il tema corrispondente. Pagina di gestione del tema Il tema del sito può essere cambiato e anche personalizzato. La pagina di WordPress, preposta alla gestione del tema, è raggiungibile da Aspetto -> Temi: La pagina cui si accede mostra il tema corrente. Da qui è possibile: • personalizzare il tema • aggiungere widget • modificare il menù • modificare la testata • cambiare lo sfondo Sotto la sezione relativa al tema corrente, si trovano i temi installati ma non attivi. E’ possibile sostituire il tema in uso, con uno di quelli presenti nel sistema, semplicemente cliccando sul link “Attiva” sotto il tema scelto:
  • 63. Installazione di un nuovo tema Sopra il tema corrente, si trova il link alla pagina di ricerca e installazione di nuovi temi: Nella pagina di Installazione temi è possibile procedere alla ricerca di un tema: • in base a parole chiave • in base a specifiche caratteristiche • scegliendo tra temi “Segnalati”, “Nuovi” o “Aggiornati di recente”
  • 64. Al termine della ricerca, lanciata con una delle modalità possibili, WordPress visualizza tutti i temi che soddisfano i criteri indicati. E’ ora possibile installare un tema seguendo il link “Installa adesso” sotto quello scelto. E’ anche possibile “Caricare” un tema, costituito da un file compresso, presente sul disco locale: e quindi cercando il file .zip su memoria di massa:
  • 65. WordPress - Menù Il menù di WordPress costituisce lo strumento che permette di personalizzare la navigazione all’interno del sito. Un menù è un elemento che può essere aggiunto ad un tema, così da fornire strade nuove e diverse per accedere alle varie parti del sito. Posizione e numero di menù sono stabiliti dal tema in uso. L’inserimento di un menù prevede i seguenti passi: 1. Creazione menù 2. Posizionamento menù nel tema 3. Aggiunta voci al menù ... Salvataggio di tutte le attività 1. Creazione La pagina per la gestione dei menù è raggiungibile da Aspetto -> Menu. 2. Posizionamento Creato il menù, qui “About me”, è necessario posizionarlo nel tema. In questo caso non c’è molta scelta: 3. Aggiunta voci Ora si possono aggiungere voci al menù. Alcuni elementi, come gli articoli, non possono essere usati come voci di menù.
  • 66. Gli elementiche possono rappresentare voci valide per i menù, sono mostrati nella sezione di sinistra della pagina. In questo caso sono: • Link personalizzati • Pagine • Categorie (quindi indirettamente anche gli articoli) Per inserire una voce, è sufficiente selezionarla e cliccare su “Aggiungi al menu”. Ecco il menù dopo l’aggiunta di più elementi:
  • 67. Ecco come appare il sito con il menù appena creato: E’ sempre possibile cancellare un menù: Menù multi-livello WordPress permette di modificare l’ordine delle voci di menù, con un semplice drag-and-drop (trascina-e- rilascia) di una voce sopra o sotto un’altra.
  • 68. WordPress permette anche la creazione di menù multi livello. E’ sufficiente fare drag-and-drop a destra di una voce per creare un livello inferiore. Ecco un esempio. Qui è stata creata la Categoria “Generazione web”, usata come voce di primo livello. I link personalizzati “WikiWiki” e “questbase” sono stati inseriti sotto “Generazione web” come voci di secondo livello. Il risultato finale: Questo è l’aspetto che il menù assume nel sito:
  • 69. Tema con più menù Alcuni temi permettono di inserire più menù in varie parti della pagina del sito. Ecco un esempio di sito WordPress con un tema che prevede tre menù, qui indicati con M1, M2 e M3:
  • 70. WordPress - Network Il termine Network, rete, in WordPress è usato per definire la modalità di installazione multisito, disponibile dalla versione 3.0. Un network è una collezione di siti separati, creati in una singola installazione WordPress. I siti, appartenenti ad un network, non sono interdipendenti. Sono realtà separate, amministrate da utenti anche diversi: • gli utenti di un network possono creare i loro siti senza preoccuparsi di installare l’ambiente di hosting, cioè evitando la parte di creazione dell’ambiente Web Server, qui realizzata con EasyPHP. Non devono preoccuparsi di installare WordPress e di creare un database per ogni sito • è anche possibile creare un network multisito a proprio uso e consumo. In questo caso, solo il creatore della rete aggiungerà siti al network. Così come viene condivisa l’installazione di WordPress, in una rete multisito è anche possibile condividere plugin e temi. In terminologia WordPress Network, sito è la rete multisito mentre blog è ciascun sito al suo interno. Mentre molte delle cartelle dell’installazione sono comuni a tutti i siti-blog, una rete multisito preved,e per ogni sito, cartelle separate per i file caricati (media) e tabelle separate nell’unico database. Possibili scenari L’installazione di WordPress in versione multisito, è particolarmente indicata nell’uso didattico dei blog. Una scuola potrebbe realizzare un’unica installazione multisito e permettere la creazione di blog diversi per ciascuna classe. Vantaggi Ecco una lista di vantaggi nell’uso di reti multisito: • ottimizzazione in termini di occupazione di memoria di massa. Molti file e cartelle sono infatti condivisi tra tutti i siti • ottimizzazione negli aggiornamenti. Sia il core di WordPress che i plugin e i temi vengono aggiornati nella singola installazione di WordPress • ottimizzazione nella gestione del network. L’installazione di WordPress in versione multisito prevede il ruolo: il super amministratore, che è colui che gestisce, in modo centralizzato, tutti i siti della rete.
  • 71. Installazione rete multisito L’installazione di WordPress in versione multisito prevede una procedura particolare. Le finestre che appaiono e le informazioni richieste per la configurazione della rete multisito, cambiano a seconda che la si crei: • in locale con EasyPHP • in remoto sul server web di hosting. Operazioni preliminari Si parte da un’installazione base di Wordpress (estrazione file + creazione database + collegamento WordPress - database). Si modifica il file wp-config.php, al quale va aggiunta la seguente riga di codice: define('WP_ALLOW_MULTISITE',true);
  • 72. Riaperto il sito in modalità amministratore (corsoweb/wp-admin), si può notare che viene una nuova funzionalità sotto la voce Strumenti: Creazione della rete multisito Selezionando la voce “Configurazione della rete”, appare la seguente finestra:
  • 73. Nel caso di una installazione locale come questa, gli URL possono essere solo di tipo sottodirectory. Proseguendo la procedura di configurazione della rete, l’attuale installazione di WordPress viene convertita in versione multisito. Ecco il punto in cui inserire il nuovo codice in wp-config.php:
  • 74. E questo è .htaccess modificato: Una volta apportate le modifiche, ricollegarsi a sito. Nella toolbar appare la nuova voce “I miei siti”, dalla quale è possibile accedere alla rete multisito: Amministrazione della rete multisito
  • 75. Nella nuova configurazione, WordPress fornisce le funzionalità, tra le quali quella di aggiungere nuovi siti alla rete: Le informazioni richieste per la creazione di un sito sono Indirizzo, Titolo e Email dell’amministratore: Dopo aver creato i due siti “corsoweb” e “blogweb”, ecco come si presenta la rete: Notare gli URL di tipo sottodirectory:
  • 76. Qui si può vedere la differenza tra utente super amministratore e utente normale: Per accedere ad uno dei siti interni alla rete si usa, come di consueto, il suo URL: In una rete multisito è possibile aggiungere pagine, articoli e media. E’ possibile gestire i commenti. Temi e plugin sono invece risorse installabili solo a livello centrale dal super amministratore. Gli amministratori dei singoli siti potranno semplicemente abilitarli o disabilitarli, così come impostare le loro opzioni. Cosa cambia nell’ambiente Wordpress? Quando si crea un network multisito, si ha una sola installazione di Wordpress e un solo database. Diversa è invece l’organizzazione dei file dei media (ad esempio i file immagine) caricati dai singoli siti della rete. Ogni sito creato è individuato interamente da un indice numerico. Tale indice è usato nella struttura gerarchica del file system relativo a WordPress. Infatti i file caricati in ogni sito vengono memorizzati nella cartella wp-content/uploads/sites/indice sito. La gestione dei file, poi, segue le stesse regole organizzative di un normale sito WordPress.
  • 77. e dentro ogni sito si riproduce la gestione gerarchica classica anno -> mese: L’indice numerico associato ad ogni sito è usato anche come identificatore delle tabelle del database, unico per l’intera rete. Ecco il database che rappresenta le tabelle della rete prima creata:
  • 78.
  • 79. 3 - Byet Internet Services Registrazione dominio
  • 80. Registrare un dominio L’installazione di un server web locale è la soluzione richiesta per la creazione si siti o blog in una intranet. Nota. Una intranet è una rete locale, LAN, gestita con gli stessi protocolli usati in Internet. I protocolli sono dei programmi che regolano la comunicazione in rete. I protocolli standard di Internet sono noti con il nome di TCP/IP. La gestione interna dell’ambiente server web pone diversi problemi di infrastruttura hardware, configurazione e sicurezza. Questo comporta la presenza di personale correttamente addestrato e preparato. Una soluzione alternativa è quella di progettare, creare e gestire il sito ma non l’infrastruttura software e hardware. In questo caso è possibile rivolgersi ad uno dei tanti fornitori di servizi Internet che offre il servizio di hosting, housing o colocation, dove: Hosting: una singola macchina “server web”, di proprietà del fornitore di servizi, ospita parecchi siti. In questo caso i siti condividono le risorse del computer: spazio su disco, memoria RAM, processore e connessione verso Internet. I servizi di hosting possono essere gratuiti o a pagamento. Questi ultimi offrono generalmente migliori prestazioni, fornendo requisiti hardware garantiti. Housing: il fornitore dei servizi fornisce una macchina “server web” ad uso esclusivo del sito o dei siti della società o ente richiedente. E’ una soluzione che fornisce prestazioni decisamente maggiori, anche se più costosa. Colocation: soluzione simile all’housing, prevede l’installazione dei siti su macchine della società richiedente ma collocate negli ambienti climatizzati del fornitore di servizi. Il servizio di hosting, proposto e usato in questa dispensa, è Byet Internet Services, Byethost, raggiungibile al link http://byethost.com/ Qui verrà usato il servizio di free hosting, cioè la modalità gratuita, che fornisce: • possibilità di pubblicazione di 5 siti su domini di terzo livello • possibilità di creazione di 5 database • 1 account FTP, per la gestione dei siti da remoto • 1 GB di spazio su disco • 50 GB di traffico mensili • 10 MB di dimensione massima per i file
  • 81. Registrazione account Dalla home page di Bytehost.com, si segue il link “Free Host Sign Up”, per creare un account gratuito: Per la registrazione è necessario riempire il modulo, detto form in inglese, che appare:
  • 82. La registrazione prevede tempi di elaborazione piuttosto elevati. Byethost invia una mail, alla casella indicata nel form di registrazione, che in molti casi viene recapitata tra le mail spam. In attesa di ricevere la mail, il sito visualizza la seguente pagina: Ecco la mail arrivata tra la spam: Concludere le operazioni di registrazione seguendo il link contenuto nella mail ricevuta:
  • 83. Nel giro di quattro minuti viene conclusa la registrazione: Questi sono i dati di registrazione che vengono forniti.
  • 84. E’ opportuno stampare o salvare questa pagina perché contiene i dati per l’accesso al servizio di hosting. E’ ora possibile accedere alla pagina, Control Panel, con URL http://cpanel.byethost7.com sopra indicato. Vengo richieste le credenziali di accesso: cPanel Questo è il pannello di controllo, detto cPanel, di ByetHost:
  • 85. Questa è la pagina Home di cPanel. Navigando tra le pagine è sempre possibile tornare a questa pagina cliccando sull’icona home, sempre presente in alto ad ogni altra pagina:
  • 86. Da questo pannello di controllo è possibile gestire lo spazio di hosting: definire nomi di dominio per i propri siti, caricarli da locale, caricare file, eseguire il backup del sito e molte altre cose. Non si esamineranno tutte le funzionalità ma solo quelle necessarie a permettere il caricamento del sito creato in locale, cui si assegnerà un nome di dominio di tipo sub-domain, cioè di terzo livello. Le funzionalità necessarie riguardano: • creazione di una base di dati MySQL • definizione di un nome di dominio di tipo sub-domain • gestione dei file, per il caricamento da locale a remoto • installazione del software del CMS (qui WordPress) Gestione database La gestione dei database avviene cliccando sull’icona MySQL Databases dalla sezione Databases, come qui sotto indicato: Si apre la finestra di gestione dei database, dalla quale è possibile creare o cancellare le basi di dati associate al sito:
  • 87. Creazione di un database Cancellazione di un database
  • 88. Gestione domini Byethost permette la definizione di 5 domini per un account gratuito, free hostimg: I domini possono essere di tipo diverso: Dominio o nome di dominio è la stringa che identifica un sito in Internet. Un nome di dominio deve essere unico in Internet. Per questo motivo, esiste un’organizzazione, la ICANN (Internet Corporation for Names and Numbers) che gestisce i domini e le regole per la loro definizione e assegnazione. Il nome di dominio deve essere associato ad un indirizzo IP, che identifica il computer in Internet su cui si trova il sito. Su un computer (un solo indirizzo IP), che svolge il ruolo di web server e che ospita molteplici siti (molti nomi di dominio), l’associazione <nome di dominio - indirizzo IP> deve essere tale da permettere l’individuazione dei vari siti. E’ questo il motivo per cui, in caso di web hosting gratuito, il dominio è normalmente di terzo livello: il secondo livello individua il computer attraverso l’indirizzo IP, il terzo livello individua la sottocartella, sub-directory, in cui si trova il sito sub-domain. Sub Domains: qui è possibile creare domini di terzo livello, dove: Primo livello: .com, .org, ... Secondo livello: byethost16.com, iblogger.org, ... Terzo livello: corsoweb. byethost16.com, blogweb. iblogger.org, ...
  • 89. Il sito è memorizzato sui computer di Byethost e il nome di dominio di secondo livello è uno di quelli forniti da Byethost. Addon Domains: da qui è possibile creare un sito assegnandogli un nome di dominio ottenuto da un registrar, cioè un’organizzazione o un ente commerciale preposto alla registrazione dei nomi di dominio. E’ così possibile sfruttare l’hardware e il software offerti da Byethost per creare un sito con un nome già registrato altrove. Il sito è memorizzato sui computer di Byethost ma il nome è stato ottenuto altrove. Parked Domains: un sito creato su Byethost può essere raggiunto attraverso nomi di dominio anche diversi. Il sito è memorizzato sui computer di Byethost ma il nome è di dominio non è di quelli offerti da Byethost. Redirects: è possibile accedere ad un sito creato in un altro web server con un nome Byethost. Il nome di dominio è di quelli offerti da Byethost ma il sito è altrove. Elenco dei nomi di dominio gratuiti Qui sotto sono elencati i nomi di dominio tra cui scegliere, oltre a byethost16.com. “you-choose” sarà naturalmente sostituito con il nome desiderato, in base alle disponibilità.
  • 90. Definizione di un sub-domain Con la seguente procedura si definisce un nome di sotto-dominio per il proprio sito: 1. 2.
  • 91. 3. 4. 5. Gestione file Le funzionalità, offerte da Byethost, relative alla gestione dei file e che interesseranno la pubblicazione del sito sono: Online File Manager
  • 92. E’ un’applicazione web fornita da Byethost per navigare nella parte di disco remoto riservato all’account di hosting. Ecco l’interfaccia di gestione dei file: Per ciascun sito creato in Byethost (tipo sub-domain o parked) verrà aggiunta una cartella con lo stesso nome del dominio associato. FTP Accounts Qui sono recuperabili i dati necessari ad impostare una sessione dal client FTP locale. Un FTP Client è un programma che deve essere installato sul computer locale, così da “parlare” con il programma FTP Server già presente sul web server di Byethost. L’applicazione FTP, che usa il protocollo FTP per il trasferimento di file, è usata in Internet per eseguire l’upload o il download di file tra due computer. Questi sono i dati per la sessione FTP: Sarà necessario avere un FTP client per migrare il sito dal computer locale al web server di hosting remoto. Seguendo il link Free FTP Software è proposta una serie di programmi tra cui scegliere. Nel seguito useremo WinSCP nella versione portable. Software/Services
  • 93. In questa sezione del pannello di controllo si trova la funzionalità necessaria a installare il CMS usato per la creazione e gestione del proprio sito. Script Installer La procedura di installazione del CMS WordPress richiede quattro passi: Step 1: Step 2: Step 3:
  • 94. Step 4: Come consigliato, salvare o stampare i dati di accesso a WordPress.
  • 95. 4 - Byethost e EasyPHP locale Migrazione del sito
  • 96. Migrazione del sito da locale a remoto I passi fin ora fatti sono stati: 1. creazione di un web server locale, su chiavetta USB 2. installazione di un CMS, WordPress, e creazione di un sito web in locale 3. registrazione di un account di hosting gratuito presso Byethost.com, definizione di un nome di dominio per il sito e installazione del software di WordPress su Byethost Resta la fase conclusiva: migrare il sito da locale al server hoster Byethost. Operazioni per la migrazione 1. Esportazione in locale del database associato al sito: blogweb.sql 2. Creazione di un database in remoto in cui importare in database blogweb.sql 3. Importazione del database 4. Modifica dei parametri di configurazione di wp-config.php su Byethost Esportazione database da EasyPHP locale a disco fisso locale Questa operazione serve ad ottenere un file con i dati associati al sito messo a punto in locale. Il file creato avrà estensione .sql. Aprire EasyPHP in locale e aprire il database da esportare: Ora cliccare su Esporta o Export:
  • 97. Confermare l’esportazione: Viene richiesto il salvataggio del file blogweb.sql: Ecco il file creato sul disco locale:
  • 98. Creazione del database remoto Ora si deve creare il database su Byethost che ospiterà i dati del sito che si sono appena esportati. Ci si porta nel cPanel di Byethost e si clicca su MySQL Databases. Si inserisce il nome del database e si avvia la procedura di creazione: Importazione del database: da locale a Byethost Da cPanel si va in phpMyAdmin, si sceglie il database in cui importare i dati e di clicca su Connect now! Appare la seguente finestra:
  • 99. Seguire Browse e scegliere il file blogweb.sql prima esportato da phpMyAdmin locale. Quindi cliccare su Go in fondo alla finestra: Modifica dei dati di configurazione di WordPress In cPanel, seguire il link Online File Manager e accedere ai file del sito creato. Navigare nel file system fino a raggiungere wp-config.php di blogweb.
  • 100. Selezionare il file wp-config.php e cliccare su Edit: Modificare i dati di configurazione con quelli di Byethost: Accesso al sito Il sito è ora pubblicato nel web e lo si può aprire nel browser con il suo nome di dominio:
  • 101. Questo il sito visto dal web:
  • 102. Appendice A - Migrazione tramite FTP In questo capitolo viene descritto il processo di migrazione del sito,che ci rende necessario quando il fornitore del servizio di hosting non preveda, come invece Byethost, l’installazione del CMS (WordPress) dal proprio cPanel. In questo caso sarà necessario ricorrere ad un’applicazione per il trasferimento file (FTP Client). Operazioni per la migrazione 1. Recupero e installazione di un client FTP sul computer locale 2. Installazione in remoto del CMS di WordPress 3. Esportazione in locale del database associato al sito: blogweb.sql 4. Creazione di un database in remoto in cui importare in database blogweb.sql 5. Importazione del database 6. Modifica dei parametri di configurazione di wp-config.php su Byethost Recupero, installazione e configurazione di un client FTP Recupero Accedendo a Free FTP Software da cPanel, è possibile trovare un elenco di applicazioni FTP Client consigliate da Byethost. Un FTP Client è un programma che deve essere installato sul computer locale, così da “parlare” con il programma FTP Server già presente sul web server di Byethost. Sarà necessario avere un FTP client per migrare il sito dal computer locale al web server di hosting remoto L’applicazione FTP, che usa il protocollo FTP per il trasferimento di file, è usata in Internet per eseguire l’upload o il download di file tra due computer. Scegliendo WinSCP, si seguirà il link e si eseguirà il download del programma nella versione portable, così da installarlo sulla chiavetta USB.
  • 103. Installazione Il client FTP è fornito in versione compressa. Il file .zip scaricato va spostato sulla chiavetta USB e qui decompresso. Esecuzione e configurazione Il file da mandare in esecuzione è quello indicato qui sotto:
  • 104. Lanciato l’FTP client, si apre la pagina di gestione dell’applicazione che permette di trasferire file tra computer in una rete. E’ utile salvare i dati di sessione relativi al proprio account FTP su Byethost. Questi sono recuperabili in cPanel -> Files -> FTP Accounts: E’ ora sufficiente inserirli in WinSCP e salvarli: Installazione in remoto del CMS di WordPress Nel caso in cui la società presso cui ci si appoggia per l’hosting del sito non preveda la procedura automatica di installazione del CSM, sarà necessario provvedervi “manualmente”. Lanciare a tal fine l’FTP client WinCPS, selezionare la sessione prima salvata e premere il bottone Login, in basso alla finestra, per collegare il computer locale con il server FTP di Byethost.
  • 105. Si apre la seguente finestra: Aprire la cartella locale che contiene tutti i file da caricare su Bytehost. Selezionare tutti i file e trascinarli nella cartella di destinazione:
  • 106. Il tempo di trasferimento varia in dipendenza della dimensione dei file. Può essere anche di alcune ore. Esportazione in locale del database associato al sito: blogweb.sql Fare riferimento all’analoga sezione Esportazione database da EasyPHP locale a disco fisso locale nel capitolo precedente. Creazione di un database in remoto in cui importare in database blogweb.sql Fare riferimento all’analoga sezione Creazione del database remoto . Importazione del database Fare riferimento all’analoga sezione Importazione del database: da locale a Byethost. Modifica dei parametri di configurazione di wp-config.php su Byethost Fare riferimento all’analoga sezione Modifica dei dati di configurazione di WordPress.
  • 107. Appendice B - Un tuffo dentro a WordPress WordPress è un CSM, cioè un programma per la gestione di contenuti. Qui sotto è riportato il diagramma del database usato per immagazzinare i dati degli utenti, gli articoli (comprese le revisioni), i contenuti delle pagine, le impostazioni del layout, i dati di configurazione del sito e dei plugin.
  • 109. La struttura del filesystem La struttura del file system creata durante l’installazione di WordPress è la seguente: Le cartelle wp-admin e wp-includes costituiscono il core di WordPress. E’ opportuno non apportarvi modifiche, perché si potrebbe compromettere il corretto funzionamento del sito. Eventuali modifiche sono comunque annullate durante gli aggiornamenti periodici del software. La cartella wp-content contiene i file associati al sito. Cambiano in dipendenza della sua organizzazione. E’ possibile intervenire sui file qui presenti. In questa cartella sono presenti, appena dopo l’installazione di WordPress, i seguenti elementi:
  • 110. Dopo aver caricato file, come ad esempio immagini per la testata del tema, vengono aggiunte altre cartelle. Ecco la nuova situazione: • cartella languages, risiedono i file relativi alle lingue usate nelle pagine di controllo e amministrazione del sito • cartella plugins, sono contenuti i plugin installati • cartella themes, sono contenuti I temi installati • cartella upgrade, utilizzata da WordPress per gli aggiornamenti. All’atto dell’installazione, questa cartella non è presente. Viene creata in seguito alla primo aggiornamento fatto. • cartella uploads, rappresenta il repository, il magazzino, di tutti i media, cioè dei file come immagini e video, caricati nel sito ed associati a pagine o articoli. I media sono organizzati in sottocartelle attraverso un ordine cronologico (anno/mese). Inizialmente non presente, questa cartella viene creata quando viene caricato il primo file. Backup E’ consigliabile eseguire periodicamente il backup del sito. Queste sono le operazioni da fare: • esportazione del database MySQL associato al sito, tramite PhpMyAdmin. • eseguire la copia della cartella wp-content/uploads, per salvare tutti i file dei media associati al sito Ogni volta che si apportano modifiche al tema o ai plugin, è anche opportuno • eseguire copia dell’intera cartella wp-content. Questi elementi permettono di ricostruire velocemente il sito in caso di malfunzionamenti o compromissioni di qualsiasi tipo. Il file wp-config.php Il file wp-config.php contiene la configurazione di base del sito. Analizziamone il contenuto per una migliore conoscenza dell’ambiente.
  • 111. 1. informazioni per la connessione con la base di dati: Quando un sito WordPress viene pubblicato, hosting, presso un ISP, Internet Service Provider, cioè un fornitore di servizi Internet, si ricevono i dati di accesso alla base di dati associata. Questi valori vanno sostituiti a quelli presenti in figura e corrispondenti ai parametri DB_NAME, DB_USER, DB_PASSWORD, DB_HOST. In questo modo sarà possibile la connessione con il database. Nel caso di sito installato in locale, come “corsoweb”, i dati sono richiesti e definiti in fase di installazione e scritti automaticamente nel file wp-config.php. 2. chiavi di codifica Chiavi usate per generare cookie cifrati. E’ sempre possibile, come indicato nel file, cambiarle per invalidare i cookie esistenti. Nota. Con il termine “salt”, nel file tradotto con un terribile “sale” e “salatura”, in crittografia si intende un numero casuale usato per la generazione di valori hash di password o passphrase.
  • 112. 3. Prefisso dei nomi delle tabelle del database E’ possibile modificare questo suffisso così da mantenere tabelle di più siti nello stesso database. Questo è utile per aggirare il limite del numero massimo di database previsto da alcuni contratti di hosting. Con il termine hosting ci si riferisce al servizio, offerto da molti ISP, di ospitare, gratuitamente o a pagamento, siti presso le loro macchine web server.