3. Imparare. Imparare da testi scritti
(prospettiva costruttivista)
“Apprendere significa immagazzinare nella memoria a lungo
termine conoscenze sia dichiarative sia procedurali;
l'apprendimento presuppone un'interazione tra strutture mentali
e nuove informazioni, talvolta con ristrutturazione
dell'organizzazione delle conoscenze.”
Lingua scritta
come veicolo dei contenuti delle discipline
nella nostra società i saperi sono trasmessi attraverso testi scritti
4. Oralità vs scrittura
Quali difficoltà per allievi ?
Lingua orale
Lingua legata al contesto,
situazioni concrete
Si vale di tratti prossemici
Argomenti concreti,
quotidani
Conoscenze condivise
(implicito)
Lingua scritta
Lingua decontestualizzata
Si vale solo di elementi
linguistici e testuali
Saperi
Terminologie
Relazioni logiche tra
informazioni
lingua scritta: struttura il
pensiero e il ragionamento
Gli allievi arrivano a scuola con una certa padronanza della lingua
orale, usata per scopi comunicativi concreti, con interlocutori familiari.
5. Elaborazione dell’informazione
la rappresentazione mentale del significato
Input
Memoria sensoriale
1 sec.
Memoria di lavoro
da 1 a 30 sec
Fino a 7 elementi (chunks)
Memoria a lungo termine
da qualche minuto a tutta la vita
A. meccanico A. significativo
-iconica
-eoica
C
O
D
I
F
I
C
A
attenzione
6. Processo di comprensione
il ruolo delle conoscenze precedenti
Organizzazione informazioni
Comprensione / memorizzazione
inferenze schema
output
input
produzione
Coerenza _ coesione_intertestualitàZanetti M.A. ,
Miazza D., 2004
7. “Schema”
guida la selezione, la codifica, l’integrazione
delle informazioni
Include:
conoscenze del
mondo
conoscenze struttura testi
contenuto anticipazioni
9. I processi della lettura
- Decodifica segni grafici
-Comprensione lineare di informazioni esplicite
-Comprensione locale di dati impliciti per
inferenza interna
-Comprensione globale di tipo integrativo e
interpretativo
-Analisi e interpretazione di elementi interni o
esterni al testo, sulla base di criteri dati.
(Ambel M., 2006 )
10. Lettore esperto
ordina gerarchicamente
a livello più alto:
il tema
a livello intermedio:
l’organizzazione logica
delle informazioni
a livello basso::
i dettagli
“Apprendista lettore”
coglie
a livello più alto:
il tema
a livello basso
i dettagli
Il lettore esperto / l’apprendista lettore
11. Comprendere per imparare
Il lettore
Conoscenze concettuali
Conoscenze linguistiche
Il testo
Argomento
Struttura testo
linguaggio
Il contesto
L’ambiente di apprendimento
Vie per facilitare incontro lettore testo
a. “attrezzare“ il lettore (sempre)
b. “semplificare” il testo (solo in alcuni casi)
12. 1. Imparare. Imparare da testi scritti
2. Lettore, testo, contesto
3. Difficoltà di comprensione
13. Che cosa “è difficile “
per gli allievi ?
……………………………………………………………
………………………………………………………..
……………………………………………………………
……………………………………………………………
14. Quali errori di comprensione ?
- Comprensione parziale (coerente ma
incompleta)
- Selezione marginale (aspetti secondari)
- Fraintendimento (errata comprensione di
parole, termini, rapporti logici tra informazioni)
(Ambel,M., 2006)
15. La comprensione cade
quando ci sono
- difficoltà di decodificazione (segni grafici)
- carenze di comprensione letterale
(attribuire significati a parole e frasi)
- carenze di comprensione inferenziale e integrativa
(non attivare le conoscenze)
- difficoltà di comprensione ricostruttiva
(significati globali, trame concettuali)
- difficoltà di comprensione valutativa
(reagire testo/valutare aspetti tematici)
(Ambel M., 2006)
16. Difficoltà
legate al testo
Leggibilità
Gli aspetti linguistici “di
superficie” del testo
(caratteristiche sintattiche e
lessicali)
Analisi a livello quantitativo
(Lunghezza frasi, parole del
Vocabolario di base attraverso
formule e indici, es. indice di
Gulpease)
Comprensibilità
Organizzazione logico-
semantica, struttura
informativa del testo
Analisi a livello qualitativo
17. Difficoltà
legate al lettore
Conoscenze precedenti
Motivazioni
Conoscenza del
compito criteriale
Scarsa familiarità
forma testuale
Codifica
dell’informazione e
recupero
Scarsa automazione
operazioni linguistico
cognitive complesse
Autocontrollo
metacognitivo
dell’apprendimento
Scarso uso di strategie
18. 1. Imparare. Imparare da testi scritti
2. Lettore, testo, contesto
3. Difficoltà di comprensione
4. Strategie per comprendere e ricordare
19. Strategia
Le strategie sono modi di intervenire,
consapevoli e intenzionali
sul materiale da apprendere
(Mazzoni G., 2000)
…questi modi possono essere considerati strategie
se hanno finalizzazione, regolarità e controllo,
più o meno consapevole
(Cornoldi C., De Beni R., 1993)
20. Strategie di lettura e di rielaborazione
per lo studio
• Lettura orientativa
ricognizione (titoli, paragrafi, illustrazioni)
• Lettura analitica
temi centrali e loro relazioni (ricostruire schema logico del
testo)
• Rielaborazione
schemi / parafrasi, sintesi
• Memorizzazione
21. 1° fase
lettura orientativa
Scorrere il testo e farsi un’idea generale
ATTIVITA’
• Fare previsioni in base agli indici testuali
• Richiamare conoscenze specifiche argomento/
conoscenze più generali del “mondo”
• Fare ipotesi (da verificare sul testo)
• Eventualmente fornire organizzatore anticipativo (uno
schema vuoto che anticipi l’organizzazione delle
informazioni, una illustrazione, …)
22. 2° fase
lettura analitica
come?
(per lettore esperto è la lettura silenziosa)
• Identificare parole non note
• Individuare paragrafi /informazione centrale
• Riconoscere tema generale/sottotemi
• Collegare informazioni verbali, illustrazioni
Attività
• Fare previsioni sul significato delle parole
• Parole chiave, sottolineare,scrivere titoletti relativi ai capoversi
• Rispondere a domande locali
23. 3° fase
rielaborazione e memorizzazione
La rielaborazione rende più facile la fissazione
in memoria e il riutilizzo delle informazioni
Attività
• via grafica: completamento di schemi, mappe
• via verbale: risposte a domande, parafrasi, sintesi
• ripassare ampie porzioni di testo
24. 4° fase
riflessione metacognitiva
• Riconoscere difficoltà incontrate/ Capire di non capire
• Riflettere e esplicitare strategie utilizzate e che si
possono utilizzare:
- che cosa è difficile?
- che cosa ho fatto?
- che cosa d’altro si può fare?
-come mi sono sentito nell’affrontare questo compito?
25. Per facilitare
la comprensione e il ricordo
• Attirare l’attenzione su specifiche informazioni
sottolineature (argomenti non noti)
prima gerarchizzazione info/ facilita il seguire la progress. tematica
• Segmentare il testo
evita sovraccarico informazioni in memoria con limitate risorse
• Migliorare la possibilità di integrare le informazioni
- diminuire il numero inferenze che il lettore deve fare
-stabilire chiara continuità tra proposizioni successive
-dare organizzatori anticipativi (sommari, schemi, illustrazioni)
aiutano la selezione informazioni rilevanti
DIDATTICA METACOGNITIVA
27. Verso il controllo autonomo delle difficoltà:
il ragionamento collaborativo
“Sollecitare gli alunni a elaborare ipotesi significa farli
ragionare sulle parole, sui significati, sui legami tra
parole, frasi, porzioni di testo. […]
Nei confronti di eventuali ostacoli alla comprensione si
lavora mediante la messa in atto di una serie ordinata
di attività di lettura in grado di sollecitare un controllo
autonomo delle difficoltà … attraverso il ragionamento
collaborativo.”
(Ferreri S., 2002)
28. Difficoltà relative al lessico
(Attribuzione di significati - livello: parola )
Lessico non noto (disciplinare/formale)
Terminologie
Immaginabilità
Lessico metaforico
29. Attività possibili
•“indovinare il significato” da morfemi (parole composte e derivate)
• ricostruire il significato dal contesto
• usare termini specialistici sapendo che hanno significato univoco
(Cloze, uso glossari)
• conoscere le relazioni di significato tra le parole
(generalizzare/specificare attraverso iperonimi e iponimi)
• “sciogliere” figure retoriche, metafore
30. Difficoltà relative a organizzazione logica
coesione testuale
• Attribuzione ruoli tematici, relazioni tra informazioni (a
livello di frase)
• Esplicitazione legami tra frasi e porzioni di testo ( livello di
testo)
• Complessità sintattica: -difficoltà a mantenere in memoria di
lavoro informazioni a causa di lunghezza periodi e sintassi a
incastro; -difficoltà a sciogliere nessi sintattici, -difficoltà a
sciogliere nominalizzazioni
• Difficoltà a ricostruire la rete delle informazioni per
densità informativa
31. Attività possibili
• Cloze su nessi sintattici (per risolverlo occorre
percorrere il testo “avanti e indietro”, formulare ipotesi,
ricostruire i nessi, fare attenzione indizi grammaticali
concordanze, relazioni semantiche)
• Schematizzazione di periodi complessi: le relazioni tra
parti costituenti, livelli subordinazione, …..
• Scioglimento di nessi sintattici impliciti, di
nominalizzazioni
32. Strategie di ripasso
• “Recuperare” paragrafi, capitoli; prevedere i
tempi
• Usare titoli, sommari, schemi riassuntivi
• Titoli, “frasi conclusive” fine paragrafi, indice
• Costruzione mappa concettuale relativa
all’argomento
33. Attività di gruppo
Analisi del testo
………………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………….
Facilitare la comprensione, il ricordo, il riutilizzo delle
informazioni
……………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………
34. Riferimenti
• Ambel M., 2006, Quel che ho capito, Roma, Carocci
• Colombo A., 2002, Leggere. Capire e non capire,
Bologna, Zanichelli
• Ferreri S., 2002, Non uno di meno, Firenze, La Nuova
Italia
• Mariani L., Pozzo G., 2002, Stili, strategie e strumenti
nell’apprendimento linguistico, Firenze, La Nuova Italia
• Mazzoni G., 2000, L’apprendimento, Roma, Carocci
• Orsolini M.,Fanari R., Maronato C., 2005, Difficoltà di
lettura nei bambini, Roma, Carocci
• Scalisi T., Pelagaggi D., Fanini S., 2003, Apprendere la
lingua scritta: le abilità di base, Roma, Carocci
• Zanetti M.A., Miazza D., 2004, La comprensione del
testo, Roma, Carocci