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N° 9 - Venerdì 13 dicembre 2013
Editoriale
Il regalo
più bello
Luca Di Masi
l mio primo Natale da Presidente dei Grigi è qualcosa
di unico. Miglior regalo non
avrei potuto farmi!! Amo questa maglia, questi colori, questi
tifosi e tutto ciò che circonda
l’universo Grigio. La carica di
adrenalina che mi danno vittorie come quella di domenica
scorsa sono linfa vitale per i
miei e nostri sogni.
Fuori dal campo stiamo lavorando alacremente per poter
dare un’immagine che rispecchi
ciò che ho dentro e ciò che rappresentano i Grigi per noi tifosi.
Spero in questa prima parte di
stagione di aver esaudito qualche desiderio e spero, anche
con qualche pacchetto Grigio in
più sotto l’albero, di riuscire a
coinvolgere grandi e piccini
nell’amare una squadra e una
società che hanno bisogno del
calore di tutti.
L’inizio di dicembre sembrerebbe portare un Natale sereno ma
la bravura nel complicarci la vita o le partite è sempre dietro
l’angolo, quindi finché l’arbitro
non fischia la fine io non sono
mai sereno. Ma la luce di questo periodo è diversa.
Auguro a tutti i tifosi, ai giocatori, allo staff, a tutti coloro i
quali lavorano con me appassionatamente e alla gente di
Alessandria un Natale sereno
con l’augurio di poter trascorrere insieme un 2014 ricco di soddisfazioni calcistiche sempre
più con i Grigi nel cuore.
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2. 2 - venerdì 13 dicembre 2013
Supplemento a ‘Il Piccolo’
numero 120 del 13 dicembre 2013
Grafica e impaginazione
Mauro Risciglione
Antonella Ravazzano
In collaborazione con
Medial Pubblicità Srl
via Parnisetti 12/A - Alessandria
RISULTATI 15ª GIORNATA
PROSSIMO TURNO 15/12/2013
Bassano V.-Torres
2-0
Alessandria-Bra
Bellaria Igea M.-Alessandria
1-5
Castiglione-Pergolettese
Bra-Real Vicenza
0-2
Cuneo-Bellaria Igea M.
Delta Porto Tolle-Castiglione
4-1
Forlì-Delta Porto Tolle
Mantova-Santarcangelo
1-2
Real Vicenza-V.Vecomp Verona
Monza-Forlì
3-0
Renate-Bassano V.
Pergolettese-Renate
0-1
Spal 2013-Mantova
Rimini-Cuneo
0-0
Santarcangelo-Monza
V.Vecomp Verona-Spal 2013
1-2
Torres-Rimini
CALCIO 2ª Divisione Girone A
Squadra
Partite
Reti
P.ti
G.
V.
N.
P.
F.
S.
31
15
9
4
2
23
8
BASSANO V.
31
15
9
4
2
26
13
REAL VICENZA
29
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2
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RIMINI
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7
5
3
22
16
MONZA
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15
6
6
3
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20
SPAL 2013
24
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6
6
3
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RENATE
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6
5
4
16
13
ALESSANDRIA
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15
5
6
4
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17
V.VECOMP VERONA
21
15
6
3
6
17
17
PERGOLETTESE
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5
5
5
13
12
CUNEO
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15
4
7
4
20
17
MANTOVA
19
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4
7
4
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25
FORLÌ
18
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5
3
7
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DELTA PORTO TOLLE
17
15
4
5
6
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TORRES
12
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2
6
7
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BELLARIA IGEA M.
11
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3
3
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CASTIGLIONE
10
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5
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12
13
40
SANTARCANGELO
BRA
MARCATORI
Alessandro (Real Vicenza) 14, Varricchio (Spal) 12, Floriano (Mantova) 11,
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(Alessandria) 4
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3. venerdì 13 dicembre 2013 - 3
Domenica scorsa
__Bra - Real Vicenza 0-2 (0-1)
marcatori: Alessandro al 28',
Strizzolo al 71'.
Bra (4-4-2) Cicioni; Isoardi Rossi
Prizio Valeriano (dal 69' Sillano);
Diarra (dal 54' Briano) Tettamanti Campanaro Santoni; Fumana Dalla Costa (dal 65' Ferrario) A disp. Gaia Boggione Gul-
Quando il Bra battezzò
la Nuova Alessandria
lino Di Prima (tutti classe 1995)
All. F. Daidola
Real Vicenza (4-4-2) Tomei; Niero Mei (dal 46' Tricoli) Busatto
Porcino; Lavagnoli Bacher Caporali Rebecchi (dal 65' Pradolin);
Strizzolo Alessandro. All. M.Vittadello
Arbitro sig. Mastrodonato di
Molfetta.
__L'ultima volta che il Bra scese al Moccagatta fu il
21 settembre 2003. Data che coincise con il debutto
nella storia calcistica cittadina della Nuova Alessandria. Una stagione anomala, travagliata, contestata,
con la compagine bianco-grigia, nata dalle ceneri del
fallimento, ad annaspare in Eccellenza. Proprio quella domenica i tifosi organizzarono un corteo di prote-
sta, che all'urlo “No Grigi, no calcio”, partì da piazzetta della Lega per giungere a metà ripresa sotto la
gradinata Nord. Il match finì 1-1, con la rete di Rinaldi
per gli ospiti e il pareggio di Scanu per la Nuova Alessandria. Ricordiamo quella formazione: Perrone, Tosques, Boyomo, Fasce, Mancini, Scanu, Cherutti, Tesconi, Papasso (46’st Gagliardi), Dosi, Ruscitto (44’st
Ravera). A disposizione: Di Giorgio. L'allenatore era
Alberto Boggio. La salvezza matematica giunse solo
all'ultima giornata, il 16 maggio 2004. (M.R.)
Bra, al Mocca con orgoglio
Tino Pastorino
l primo maggio 1913 nasce
l'U.S. Braidese, colori sociali bianco-azzurro, che svolge attività a carattere episodico fino al 1926, anno di iscrizione al campionato di terza divisione piemontese. Grazie all'aiuto del conte Enrico Marone,
presidente del Torino e vice presidente della F.I.G.C., si costruisce anche il campo da gioco, dietro al santuario della Madonna
dei Fiori, con le tribune del vecchio campo sportivo granata di
piazza d'armi. Dopo una sola
stagione la Braidese fu ammessa
al campionato di seconda divisione da cui si ritira nel corso del
1933. Il sodalizio rinasce nel
1937 come A.C. Bra, adottando i
colori giallo-rosso. Fluttuando
tra prima e seconda divisione,
nel periodo bellico torna ad assumere la denominazione di
U.S. Braidese, ancora in biancoazzurro e nel 1946, alla ripresa
dell'attività calcistica, si riparte
dalla serie C. Ancora problemi
nel 1949 con un nuovo ritiro dal
campionato e conseguente scioglimento della società. Si ricomincia nel 1951 come Virtus Bra
e negli anni 60, in terza categoria, muta la denominazione in
A.C. Bra, assumendo i definitivi
colori sociali giallo- rossi. Nel
1973 grazie alla fusione con il
Cinzano c'è l'ammissione alla
prima categoria e dopo due anni
il salto il promozione. Sette stagioni da protagonista, uno spa-
kimonoarredobagno
I
FOTO ANDREA LUSSO
reggio perso contro l'Acqui poi il
campionato Interregionale. Nel
1988 con Alessandro Turrini, ex
Como e Milan, nelle doppia veste di giocatore - allenatore riesce l'impresa fallita da Elio Rinero, Giuliano Ciravegna e Carlo
Borsalino: la promozione nel
C.N.D. Retrocesso il Eccellenza
nel 1994, il Bra torna in D sei anni dopo, vincendo lo spareggio
contro il Vado ma subito retrocede dopo il play out perso contro la Sestrese. Nel 2011-12 la
squadra allenata da Fabrizio
Daidola vince il girone B e torna
in serie D dopo 11 anni ed il 28
aprile 2013, pareggiando con il
Bogliasco, il Bra vince il girone A
ottenendo, dopo una sola stagione in D e nell'anno del centenario, la promozione in Lega Pro,
esordio assoluto tra i professionisti.
La squadra
Fanalino di coda con 5 punti ottenuti tutti in casa battendo la
Torres e pareggiando con Verona e Cuneo, 13 gol segnati, 40
quelli subiti per un destino che
pare segnato. Il Presidente è Giacomo Germanetti; Marco Rizzieri il Direttore Sportivo; in panchina Fabrizio Daidola, un passato da goleador nei campionati
dilettanti, coadiuvato dai tecnici
Maurizio Calamita e Marco Mo-
retti. Tatticamente la squadra adotta il classico 4-4-2 con una rosa dove sono rimasti solo 5 protagonisti della promozione e con
giocatori che già stanno smobilitando per il mercato di gennaio
come il portiere Vavassori (92)
ex Pro Patria ed i difensori Passerò (91) e Serino (90) ex Cuneo.
Tra i pali il titolare è Cristian Cicioni (91) dalla Carrarese ex Valenzana. I quattro difensori sono
Il campionato in salita
non spaventa. Cattivi
e determinati sempre
e comunque
Luca Isoardi (93) dal Valle d'Aosta, Alessandro Rossi (94) terzo
anno; Stefano Prizio (88) dal
Chiavari ex Pro Vercelli; Carlo
Valeriano (94) secondo anno; essendo squalificato Rossi rimangono a disposizione Andrea Botturi (91) dalla Pro Patria ex Aquanera Novi; Matteo Berteina
(95) dal Torino, ovvero un solo
cambio di ruolo. A centrocampo
dopo le polemiche rientrate la
settimana scorsa, la guida dovrebbe tornare a Mauro Briano
(75) da Carmagnola, terza stagione a Bra con 48 presenze e un
gol (e che gol) in maglia grigia; i
laterali sono Boubakary Diarra
(93) del Malì in prestito dal Torino e Stefano Santoni (89) dal
Real Vicenza, 14 presenze ed 1
gol ad Alessandria; Giovanni
Campanaro (92) ex Milazzo e
Daniele Tettamanti (91) dal Borgosesia, 4 reti in stagione, a contendersi una maglia. A disposizione Alessandro Barbaro (93)
secondo anno, che rientra da
squalifica; Filippo Giai Baudissard (93) ex Lucento in Eccellenza; Manuele Sillano (91) dall'Imperia che potrebbe essere dirottato in difesa. Ai box Daniele
Galfrè (92) per 2 turni di squalifica. In attacco in tre per due
ruoli: Giorgio Fumana (94) dalla
Primavera del Torino, Marco
Dalla Costa (88), 3 reti in stagione, secondo anno ex Pro Patria e
Renate, Carlo Emanuele Ferrario (86), 3 gol all'attivo anche per
lui, arrivato dal Cuneo ex Monza.
Il benessere comincia da qui.
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4. 4 - venerdì 13 dicembre 2013
venerdì 13 dicembre 2013 - 5
Tredici domande a...
Michele Marconi
Tredici domande a...
Michele Valentini
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Nato a
Cesena
Data di nascita
9 giugno 1986
Fidanzato/sposato/libero
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Prima società
Cesena
Primo ruolo
Difensore
Squadra del cuore
Milan
Momento top
della carriera
Playoff a Teramo
L’avversario/compagno
che ha fatto più carriera
Giaccherini
Il mister più importante
Cappellacci
Passatempo
Computer, lettura
Attrice preferita
Anne Hathaway
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Will Smith
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Michael Jackson
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Nato a
Massa M.
Data di nascita
13 maggio 1985
Fidanzato/sposato/libero
Sposato
Prima società
Atalanta
Primo ruolo
Attaccante
Squadra del cuore
Nessuna
Momento top
della carriera
La A con l’Atalanta
e il gol al Genoa
L’avversario/compagno
che ha fatto più carriera
Bonaventura
Il mister più importante
Del Neri
Passatempo
Famiglia
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Angelina Jolie
Attore preferito
Denzel Washington
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5. 6 - venerdì 13 dicembre 2013
Un giro a Porto Tolle
__Delta del Po, terra tra mare e
campagna, paesaggio suggestivo
con una storia che parla di Venezia
che, per non vedere la laguna interrata dai detriti portati dallo stesso
Po, ne devia il corso e crea questa
immensa distesa, in cui s'insedieranno le famiglie aristocratiche della
città. L'identità di Porto Tolle e le
sue frazioni che sono isole, sta nella
cucina di Arcadia, in via Longo al
29: cozze del Delta, tanto per cominciare, gratinate o al salto con
pomodori e zafferano e poi bisato
arrosto (anguilla), il baccalà e le alici marinate. E in inverno, se la pesca non da buona resa, selvaggina
con folaga, germano reale e fischione.
GiocAlMocca 2.0
Gigi Poggio
a sempre, la possibilità
di entrare in contatto
con il mondo della
scuola è stato ritenuto
un momento imprescindibile per
allargare la sfera di consenso e
interesse di una società di calcio.
L'Alessandria calcio in questi anni ha promosso in tal senso diverse iniziative, peraltro sempre
molto riuscite per il calore e la vivacità degli incontri. In queste
circostanze il calcio ha confermato, una volta di più, se necessario, la propria valenza comunicativa, con la capacità di veicolare messaggi e ricevere riscontri e
risposte sempre attente e stimolanti. Un contesto sul quale investire, elaborando concetti e azio-
D
ni che non si limitassero alla testimonianza di questo o quel giocatore ma fornissero qualche
strumento in più. Da questa ri-
flessione, è partita la storia di
GiocAlMocca, l'iniziativa che la
società ha pensato per le scuole
della città. E GiocAlMocca, si può
dire, a buon diritto, è stato una
delle direttrici principali sulle
quali ha cominciato a muoversi il
cammino della nuova società. I
contatti con le diverse realtà scolastiche alessandrine prima e gli
incontri che poi ne sono seguiti
hanno dunque cercato di sviluppare l'idea di un calcio da vivere
come un gioco, in serenità, con
attenzione e impegno, nel rispetto di comportamenti e stili di vita
sempre corretti, con un attenzione particolare a un'alimentazione sana e naturale. Un'idea che è
cresciuta nella consapevolezza
della società, in relazione anche
ai contatti sviluppatisi con l'Uf-
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ficio Scolastico Provinciale nelle
persone del Dirigente Reggente,
Dottor Meduri e del Professor
Guazzotti che della promozione
dello sport ha fatto quasi la missione della propria vita professionale e non. I primi incontri
nelle scuole e poi le visite dei
bambini al Moccagatta hanno
confermato che l'idea poteva svilupparsi nei contenuti e nella riuscita, con nuove proposte e nuove occasioni, integrata nelle opportunità, anche se legata ai concetti originali. E qui l'incontro
con la Centrale del Latte di Alessandria e Intesa Sanpaolo che
hanno sposato i presupposti del
progetto per il messaggio che
portava con sè, anche in relazione alle loro rispettive strategie economiche e aziendali.
GiocALMocca dunque prose-
gue il suo cammino con molte
frecce al proprio arco, arricchendosi di nuove proposte e occasioni. Quindi gli incontri con le classi, coi giocatori a raccontare il loro lavoro, dai primi passi alla
professione, ma poi anche momenti di vero e proprio gioco, in
palestra, con gli istruttori dell'Alessandria calcio per capire il calcio, i suoi segreti e le sue giocate,
con l'aiuto di Acerbis, sponsor
tecnico dell'Alessandria e infine
la visita al Moccagatta, lo stadio
dei Grigi, per giocare sul prato,
all'aria aperta. In attesa della festa finale, sempre allo stadio, con
mamma e papà, in un grande
happening nel segno dell'allegria e dello sport, con tutte le
scuole della città. Perché Gioca(re)AlMocca è la cosa più bella
che c'è...
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6. venerdì 13 dicembre 2013 - 7
Valerio Bertotto
__È nato a Torino il 15 gennaio 1973, iniziando la carriera professionistica nel 1990-91
con l'Alessandria, con cui ha collezionato 28
presenze in totale. Dopo tre stagioni è passato all'Udinese, con cui ha esordito in serie A il
5 settembre 1993 in Cagliari-Udinese 1-2. Da
giocatore, Bertotto ha militato nel club friulano per tredici anni ed è tuttora il calciatore
che ha indossato per più volte la maglia bian-
conera. Alla fine della stagione 2005-2006 i
dissensi con l'allenatore Giovanni Galeone,
che aveva escluso Bertotto dalla formazione
titolare, lo hanno convinto a lasciare Udine
per trasferirsi al Siena, insieme al compagno
di squadra Vincent Candela. Scaduti i due anni di contratto, è stato svincolato dal 2008 al
2009. Il 31 gennaio 2009 firma per il Venezia, ma a causa del fallimento dei lagunari, rimane svincolato. Tra il 2000 e il 2001 Bertot-
to ha vestito per 4 volte la maglia della nazionale; un infortunio al ginocchio rimediato in
campionato gli ha precluso la partecipazione
alla Coppa del Mondo FIFA 2002. Il 5 luglio
2012 ha acquisito a Coverciano il titolo di allenatore di Prima Categoria UEFA Pro e quindi il diritto di ricoprire il ruolo di tecnico in una squadra della massima serie. Il 9 agosto
successivo è diventato il nuovo selezionatore
della Rappresentativa Nazionale di Lega Pro.
Bertotto, dal grigio all’azzurro
Gigi Poggio
a poco più di un
anno,
Valerio
Bertotto è l’allenatore delle nazionali di Lega Pro. Incontrarlo e parlare della sua
attività è stata l’occasione
per tante riflessioni sul
calcio di questi anni, a cominciare dalle influenze
che questa esperienza ha
esercitato nel suo nuovo
ambito di lavoro.
La storia del Bertotto
calciatore è ricca di maestri importanti. Immagino
che il vissuto di questa
carriera si riveli oggi utilissimo… “Si, ovviamente.
Il periodo in cui ho giocato è stato un periodo ricco
di talenti in campo e in
panchina. Con alcuni ho
lavorato; altri li ho incontrati da avversario. E, in
queste occasioni, ho potuto “respirare” un’aria davvero particolare, crescendo e formandomi. Se devo
fare dei nomi, ne dico tre:
Zaccheroni, Guidolin e
Spalletti. Tutti e tre, a modo loro, mi hanno insegnato tanto, facendomi
migliorare, stimolandomi,
educandomi. Ognuno, ripeto, con approcci e metodi diversi, sia sotto il profilo tattico che nel lavoro
quotidiano. E non posso
dimenticare anche i com-
D
pagni…” Le faccio tre nomi io: Bierhoff, De Sanctis
e Jorgensen. “Beh, tre esempi grandiosi. Tre professionisti, tre giocatori
intelligenti, sempre pronti
a mettersi in discussione e
a lavorare per crescere”. E
degli avversari cosa ricorda? Dalle sue parti, in quegli anni, circolava gente
del calibro di Ronaldo e
Schevchenko… “Grandi
duelli, ovviamente. Campioni di levatura inimmaginabile. Più in generale,
un periodo di cambiamenti, in cui il campione era
un pezzo del mosaico, certamente decisivo ma comunque sempre funzionale al gioco della squadra. E
poi talenti straordinari, a
prescindere, capaci di giocate e colpi mai prevedibili”. Dicevamo di un periodo di cambiamenti. Si riferisce alla necessità di gestire il gruppo, fuoriclasse
compresi? “Si ma non solo. Ovviamente governare
spogliatoi con personaggi
di quel talento e di quel
carisma era difficile. E qui
anche gli allenatori sono
cresciuti e migliorati, mettendoci maggiore attenzione, malizia e personalità, dovendo gestire uomini che erano testimonial
importanti, in alcuni casi,
autentici simboli del calcio mondiale. Ma anche la
periferia si è evoluta; anzi,
è stata costretta ad evolversi” E qui arriva l’Udinese… “Si, l’Udinese si ritagliò uno spazio importante, facendo scuola sotto
molti profili. Penso al 3-43 di Zaccheroni ma anche
all’organizzazione di quella formidabile rete di
scouting che ancora oggi
produce risultati determinanti, sia sotto il profilo
tecnico che sotto quello economico”. Una nuova idea di lavoro, dunque...
“Gli anni 90 sono stato de-
cisivi, una vera svolta. Il
lavoro si faceva ancora al
campo ma ora l’organizzazione delle sedute di allenamento diventava oggetto di preparazione a tavolino; più programmazione, lavoro individuale sui
giocatori, tattica sui reparti, decisioni e scelte
prese in staff. In poche parole, il calcio che si rinnova per arrivare ai giorni
nostri”.
Bertotto
allenatore
porta con sé questo immenso bagaglio di cono-
scenze e parte, come mister, da una realtà comunque particolare: lavorare
coi giovani, e, ancor prima, riuscire a trovarli e
poi lanciarli, senza contare l’ampiezza del raggio
d’azione di questo lavoro… “E’ un’esperienza che
comunque mi affascina e
mi appassiona; col mio
staff ci si muove e si lavora
tanto ma è inevitabile dovendo monitorare 69 società. Lega Pro è una realtà in grande movimento.
La sua audience è in costante crescita perché c’è
la consapevolezza che da
questi campionati passino
giocatori di prospettiva e
l’impegno delle società e
dei tecnici possa dare buoni frutti”. Domanda banale: con quali sbocchi?
“Non ci poniamo limiti.
Stiamo formando una generazione di calciatori
ambiziosi e sicuri di sé.
Negli stages coinvolgiamo
giovani a cui cerchiamo di
inculcare una cultura che
sposi impegno e professio-
“Io... e i Grigi”
L’allenatore delle
nazionali di Lega Pro
ci racconta il suo
calcio di ieri, oggi...
e domani
nalità, abnegazione e duttilità tattica. Calciatori
che sappiano giocare a
calcio, in più modi, gente
versatile e pronta a crescere e imparare”. Bertotto
allenatore e coach… “Si,
per forza ma è un impegno che non mi pesa e che
svolgo con la consapevolezza di avere una grande
opportunità professionale, a cui far seguire risultati. Senza dimenticare la
ricchezza e la vivacità del
mondo di Lega Pro, con le
sue iniziative sociali e la
sua voglia di dare un’immagine rinnovata e più
presente.” Mestiere difficile quello del selezionatore. Molti dopo averlo vissuto, dicono che l’adrenalina dell’allenamento quotidiano ha una magia tutta sua. Bertotto non pensa
a una panchina e a una società, per cui fare il mister
tutti i giorni? “Inevitabile
che sia tra i miei obiettivi,
nel lungo periodo. Qui il
lavoro da fare è tanto e
spero di essere all’altezza.
Poi vedremo. Lo vedo come una delle tappe della
mia crescita, senza pormi
limiti ma con grande umiltà, a piccoli passi.”
Sembra proprio di sentire
parlare ancora quel giovanotto in maglia grigia…
quanti anni sono passati?
Venti?
Per
un
L’Espresso italiano si presenta alla vista con una crema di colore
nocciola, tendente al testa di moro e distinta da riflessi fulvi.
Questa crema ha una tessitura finissima, vale a dire che
le sue maglie sono strette e sono assenti bolle più o meno grandi.
All’olfatto ha un profumo intenso che evidenzia note di fiori, frutta,
pane tostato e cioccolato, tutte sensazioni che si avvertono anche
dopo la deglutizione, nel lungo aroma che permane per decine
di secondi, a volte per minuti. Il gusto è rotondo, consistente
e vellutato, l’acido e l’amaro risultano bilanciati senza
che vi sia prevalenza dell’uno sull’altro e l’astringente
è assente o comunque di ridottissima percezione.
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Bianchi Francesco, Bonzano Mario,
Cannistrà Daniele, Conte Giacomo,
Lagrasta Luca, Lenzi Alessio, Pirrone
Massimo, Romano Mattia.
Centrocampisti: Cocchi Luca, Crispoltoni Riccardo, Gatti Federico, Piromalli Enrico, Salaniti Enzo, Spriano
Davide Luigi, Viscomi Francesco, Pillonca Simone, Romano Matteo. Attaccanti: Bertucci Cristian, Bronchi Valerio, Carlomagno Giuseppe, Panicucci
Matteo. Staff: Allenatore Salvaggio
Gianfranco. Dirigenti: Cannistrà Giuseppe e Nizza Giampiero. Massaggiatore Lanzoni Pier Paolo. Preparatore
Atletico Ghezzi Serena. Preparatore
dei portieri Merlone Marco
Gli Esordienti vincono
il Trofeo “Gigi Meroni”
__Domenica 8 dicembre, gli Esordienti 2002 si
sono aggiudicati il Trofeo “Gigi Meroni” a Sale.
Nella prima gara, i Grigi hanno sconfitto la formazione del Sale per 8-0. A segno Gallo (2),
Gaggero (2), Brollo (2), Filip e Chiesa. Nel secondo incontro, superati i pari leva del Genoa 1-0: il
goal porta la firma di Chiesa. Sabato 7 dicembre
si è disputato allo stadio Moccagatta un triangolare amichevole tra formazioni Allievi Fascia B
1998 di Alessandria, Novara e Varese. Alessandria-Novara 1-1, a segno Bertucci. Novara-Varese 0-0. Alessandria-Varese 1-0, gol di Spriano.
Domenica 15 dicembre: alle ore 14,30 per il
campionato Berretti, Pavia-Alessandria. Campionato Allievi Nazionali: Alessandria-Varese.
Campionato Giovanissimi Nazionali, ore 11, Alessandria-Varese.
Allievi: lavorando s’impara
Michela Amisano
ontinuiamo a scoprire
le formazioni del Settore Giovanile dell’Alessandria Calcio. Questa
settimana è la volta degli Allievi
Fascia B ’98, allenati da mister
Gianfranco Salvaggio.
Mister, lo scorso anno la sua
prima esperienza con i 2001,
quest’anno invece la panchina
degli Allievi Fascia B ’98. Quali
cambiamenti ha dovuto affrontare?
“Ogni categoria impone inevitabilmente una gestione diversa. Con i 2001 è stata la mia prima stagione ad Alessandria e, in
quel caso, si doveva lavorare sulla tecnica perchè i bambini sono
ancora piccoli e vanno accompagnati nella crescita. Con i ’98, oltre al lavoro tecnico, c’è anche
un lavoro psicologico, perché sono ragazzi che entrano in una fase dello sviluppo personale delicata, l’adolescenza e quindi devono essere seguiti e guidati.
Come ha trovato il suo gruppo all’inizio della preparazione e
quali cambiamenti ha notato in
questi mesi?
All’inizio della preparazione,
io e lo staff abbiamo riscontrato
che i ragazzi erano poco predisposti al lavoro ma, da subito, ho
visto che c’erano buoni margini
di miglioramento; ora non posso
lamentarmi, anzi, sono soddisfatto, perché i ragazzi hanno
fatto sempre tutto quello che gli
è stato chiesto, e nel modo mi-
C
gliore”.
Cosa cerca di trasmettere mister Selvaggio e quali sono gli obiettivi che si è dato all’inizio
della stagione?
“Il lavoro è il filo conduttore
per tutte le categorie, dai pulcini
alla prima squadra. Per migliorare e passare dagli Allievi Fascia B ai Nazionali, ad esempio,
devi seguire un processo e io e
tutto lo staff, Serena Ghezzi e
Marco Merlone, stiamo cercando di preparare questi ragazzi
perché possano fare quel salto di
qualità che gli permetta di far
parte degli Allievi Nazionali prima, poi della Berretti e, magari,
della prima squadra. Il nostro o-
biettivo è quello di creare più
possibilità per loro, per dare
all’Alessandria nei prossimi anni buono giocatori, senza doverli
andare a cercare altrove. Stiamo
lavorando in prospettiva e questo gratifica più di qualsiasi risultato, senza dimenticare però
che il risultato ti aiuta nel lavoro
settimanale, perché la vittoria è
il premio per il lavoro svolto in
allenamento e per i sacrifici che
Un gruppo giovane
con molti margini
di miglioramento nelle
considerazioni del mister
ognuno di noi fa”.
Che tipo di campionato state
affrontando?
“Abbiamo scelto, in accordo
con il Responsabile Organizzativo del Settore Giovanile, Alberto
Sala, di giocare un campionato
“sotto leva” perché in questo
modo possono emergere quelle
caratteristiche che in questo
gruppo, soprattutto all’inizio,
mancavano e parlo del carattere,
l’aggressività e la determinazione. Ho fatto una scelta dopo la
gara che abbiamo vinto, pur non
giocando bene contro il Cuneo:
se avessimo continuato su quella strada non avremmo perseguito l’obiettivo di crescere i gio-
catori, perciò, dopo aver parlato
con i ragazzi, abbiamo iniziato a
lavorare pensando che si può arrivare al risultato solo attraverso
il gioco.
Sabato scorso una buona prestazione nel triangolare amichevole al Moccagatta con Varese e
Novara. E’ soddisfatto?
“Con Novara e Varese ci siamo comportati bene, non siamo
mai andati in affanno, ci siamo
contrapposti nel modo giusto a
due squadre superiori per il loro
trascorso. Tutto ciò mi fa ben
pensare riguardo al progetto che
ci siamo prefissati in comune accordo con la società”.
Al termine della scorsa stagione è rimasto all’Alessandria.
Quali sono stati i motivi della
sua scelta?
“Premetto che per me l’Alessandria rappresenta il sogno di
quando ero bambino. Io sono di
Valenza e ho vestito questi colori
nelle giovanili. Le emozioni che
mi ha dato questa maglia le porto con me da sempre; sabato
scorso quando la squadra ha
giocato al Moccagatta è stato
piacevole rivivere i momenti che
ho vissuto quando giocavo qui.
Ho scelto di rimanere perché
questo era il mio obiettivo da
quando ho cominciato ad allenare e ringrazio la Società per avermi dato questa possibilità,
senza dimenticare la possibilità
di lavorare nel migliore dei modi
per poter dare a questi ragazzi
l’occasione di realizzare i loro
sogni”.
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Direttore Sanitario: Dott.ssa Paola Monti Medico Chirurgo Odontoiatra • Autorizzazione sanitaria prot. N. 18477 del 2/11/2012 - Acqui Terme