La frase “Entrepreneurs don’t just eat, they like to bake” di Guy Kawasaki illustra perfettamente la figura dell’imprenditore. In particolare, essere uno start-upper vuol dire assecondare consapevolemente il proprio spirito intraprendente e accettare una sfida durissima di sacrificio e di passione. Una vocazione piuttosto che una scelta. Nel corso del seminario sono stati illustrati i tipi di imprenditori e gli errori classici da evitare nel proprio percorso imprenditoriale, in modo da creare valore per sé e per gli altri.
Marketing, Brand e Media: 5 anni per una vera rivoluzione!Claudio Gagliardini
Talkin' About a Revolution
Siamo prossimi ad una nuova e autentica rivoluzione, nel mondo dei media, della comunicazione e del marketing. Una svolta se possibile ancora più impattante dell’invenzione stessa di internet.
La rete sarà presto il campo di gioco privilegiato di “partite” che vedranno sempre più al centro gli individui e sempre più presente la tecnologia.
Quello che ci attende è una sorta di processo di ibridazione tra uomo e macchina, che ci consentirà di fare cose che fino ad oggi ritenevamo impossibili o al limite della fantascienza.
Con quali rischi e con quali prospettive per gli utenti e per le aziende?
Case Study: Marsh and McLennan Wins Big in ITSM by Playing a Team GameCA Technologies
Many IT service management (ITSM) organizations focus on individuals owning and resolving incidents and problems. Recent CA Technologies research points to a team approach to ITSM becoming more mainstream. Hear about these findings, and Marsh and McLennan present their successful team approach to problem management. This session will likely get you considering a similar approach in your ITSM organization.
For more information, please visit http://cainc.to/Nv2VOe
à l'occasion de la sorite de notre livre blanc (téléchargeable sur : www.le-fil.fr/marqueB2B/), l'agence a organisé une matinée le fil sur le thème "la marque B2B & le digital"
La frase “Entrepreneurs don’t just eat, they like to bake” di Guy Kawasaki illustra perfettamente la figura dell’imprenditore. In particolare, essere uno start-upper vuol dire assecondare consapevolemente il proprio spirito intraprendente e accettare una sfida durissima di sacrificio e di passione. Una vocazione piuttosto che una scelta. Nel corso del seminario sono stati illustrati i tipi di imprenditori e gli errori classici da evitare nel proprio percorso imprenditoriale, in modo da creare valore per sé e per gli altri.
Marketing, Brand e Media: 5 anni per una vera rivoluzione!Claudio Gagliardini
Talkin' About a Revolution
Siamo prossimi ad una nuova e autentica rivoluzione, nel mondo dei media, della comunicazione e del marketing. Una svolta se possibile ancora più impattante dell’invenzione stessa di internet.
La rete sarà presto il campo di gioco privilegiato di “partite” che vedranno sempre più al centro gli individui e sempre più presente la tecnologia.
Quello che ci attende è una sorta di processo di ibridazione tra uomo e macchina, che ci consentirà di fare cose che fino ad oggi ritenevamo impossibili o al limite della fantascienza.
Con quali rischi e con quali prospettive per gli utenti e per le aziende?
Case Study: Marsh and McLennan Wins Big in ITSM by Playing a Team GameCA Technologies
Many IT service management (ITSM) organizations focus on individuals owning and resolving incidents and problems. Recent CA Technologies research points to a team approach to ITSM becoming more mainstream. Hear about these findings, and Marsh and McLennan present their successful team approach to problem management. This session will likely get you considering a similar approach in your ITSM organization.
For more information, please visit http://cainc.to/Nv2VOe
à l'occasion de la sorite de notre livre blanc (téléchargeable sur : www.le-fil.fr/marqueB2B/), l'agence a organisé une matinée le fil sur le thème "la marque B2B & le digital"
Nell'era digitale, il marketing deve essere adattivo, il messaggio si deve adattare ai contesti come l'acqua nel recipiente che la contiene
Le immagine utilizzate in questa presentazione sono state reperite in rete, grazie a tutti i contributors.
The images of this presentation have been acquired on web, thanks to all contributors.
La Social Intelligence per guidare la customer experience nel B2BFreedata Labs
Lo sviluppo di nuovi touch point digitali, la convergenza dei device fissi e mobili e la dimensione social del web portano a considerare il Customer Journey come il
processo fondamentale per guidare le vendite - anche nel B2B.
In questo contesto, la Social Intelligence fornisce metriche fondamentali per ogni fase del Customer Journey. Queste metriche, tradotte in azioni, sono in grado di rendere unica
la customer experience in ogni suo stadio.
Si parte da Big Data non strutturati estratti dal web e si utilizza la metrica del buzz, share of voice e influencer per trarne piani strategici.
Oltre ai parametri quantitativi, ci sono poi quelli qualitativi che comprendono l'analisi semantica delle conversazioni e del loro tone of voice, fino all'analisi delle Content Emotion basata su dizionari psicometrici. Non può mancare il classico Brand Race Quadrant un quadrante “magico” che associa una misura relativa di Buzz e di Advocacy.
Marketing B2B e B2C a confronto. L'importanza della strategia integrata di ma...Gabriele Ferretti
Una lezione dedicata agli studenti del corso di marketing della Facoltà di Economia (Università Degli Studi di Pavia).
Lezione tenuta da Gabriele Ferretti
A recent Octopus Group study of UK marketing directors revealed that changes in the competitive landscape were causing them to lose sleep, with over half stating that differentiation was a major challenge. This webinar will explore:
1) How to use customer insight to formulate a differentiating B2B strategy that strikes the right balance of engaging customers and appeasing internal stakeholders.
2) How to activate differentiating campaigns brilliantly to build brand advocacy quickly.
Based on our experience working on B2B market research in Thailand, we often see companies promoting their brands by focusing on their strengths but fail to recognize how they truly create value for their customers. A market leader may continue to develop their products, therefore, making them more and more expensive and thus failing to increase their market size. A small player may scale their product down too much and make it suitable only among niched customers.
So, we have created a guidebook to help develop marketing strategies, especially for B2B companies to create strong value propositions. Our guidebook is like a quick summary of the tasks you should go through when you have to rebrand your product or challenge a status quo to grow your business.
This workshop was delivered to the Brand Consortium of ISBM. It helped identify the key variables in framing a brand portfolio strategy, including customer segments, product categories, customer end benefits, and price/value tiers. The workshop also helped participants identify the pros and cons associated with various brand portfolio strategies and architectures, and the circumstances where each makes sense. Best practices, guiding principles, case studies and interactive exercises are leveraged throughout…all with a heavy skew toward B2B examples.
Entertainment e metaverso: come cambiano eventi, parchi e cinema con il virtualeFabio Lalli
Il web3 ed il metaverso si apprestano a diventare la prossima evoluzione di Internet, e grazie all’immersività abilitata da realtà aumentata e virtuale entreremo sempre più in un nuovo mondo integrato tra fisico virtuale.
Stiamo vivendo una fase importante. L’hype mediatico, le notizie e soprattutto i nuovi casi e progetti di grandi brand stanno accelerando l’adozione di nuove piattaforme e tecnologie. La maturità dei dispositivi AR/VR è avanzata, ma il limite rimane ancora la diffusione e l’accessibilità economica.
Il metaverso sta mettendo comunque le basi per una nuova trasformazione degli eventi e dell’intrattenimento, dei concerti, dei parchi a tema e del cinema e del teatro.
Come il metaverso e le tecnologie trasformeranno il mondo dell’entertainment?
Ecco alcuni esempi che ho selezionato per dare l'idea di immersività e sviluppo potenzialmente adottabile a livello di mercato con AR/VR, e non solo.
Oltre 4 miliardi di fan, la metà dell'intera popolazione mondiale: il calcio è, di gran lunga, l'entertainment più amato al mondo.
Se ci aggiungiamo quelli delle altre discipline sportive, poi, avremo la misura di quanto la popolarità dello sport sia in crescita e di quanto essa sia strettamente legata all'evoluzione della tecnologia, alla diffusione dei nuovi strumenti ed al crescente uso dei social media.
Il tempo passato, ad esempio, su Twitter dagli appassionati, infatti, aumenta del 67% rispetto a chi non lo è, soprattutto durante gli eventi. Per vivere i quali, seppur davanti alla tv, aumentano le percentuali d'uso, anche in contemporanea, di smartphone e tablet.
In 60 secondi
Sapevate che ogni 60 secondi vengono monitorate nel web più di 700mila ore di video di YouTube? E che ogni minuto vengono caricate circa 400 ore di video?
Ogni 60 secondi su Google vengono effettuati 3,8 milioni (milioni!!!) di ricerche, su Facebook vengono caricate 243mila foto al minuto, su Instagram 65mila e ancora: ogni 60 secondi, 500mila apps scaricate dagli App Store, 200 biglietti venduti su EventBrite, più di 1 milione di foto e 175mila messaggi video condivisi via WhatsApp (fonte: Go-Globe)
Tutti questi dati ci fanno capire che, se da un lato abbinare la tecnologia allo Sport è oggi abbastanza comune, le possibilità che si aprono e che sono ancora del tutto inesplorate potrebbero introdurre una rivoluzione molto potente. E’ forse per questo che si inizia timidamente a parlare di Sport 4.0, quasi facendo il parallelismo con l’Industria 4.0 il processo di innovazione continua accelerato dall’utilizzo delle tecnologie esponenziali che, in tempi molto rapidi, riescono non solo a raggiungere la maturità per poter essere industrializzate e proposte al mercato a costi accessibili, ma risultano così impattanti sulla vita sociale delle persone da costringere letteralmente le aziende a dover trovare nuovi modelli di business, nuove modalità di proposta, nuovi strumenti e strategie per comunicare, interagire, fidelizzare il cliente attraverso strumenti digitali nuovi.
Ecco, lo Sport non è esente da questa rivoluzione 4.0
La fotografia /amatoriale/ al tempo delle reti socialFabio Lalli
MiBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio. Ridefinire la fotografia amatoriale
Definita un tempo vernacolare, e identificata sociologicamente con i suoi praticanti come un’arte media, la fotografia amatoriale si impone oggi per la diffusione e il senso della pratica, piuttosto che per la dimensione estetica. Se la tecnocultura contemporanea rende sempre più labili i confini, è la pratica fotoamatoriale ad imporsi come il perturbante del sistema e delle identità, con la medianità che si riposiziona in termini di centralità in espansione. Alla luce di questa democratizzazione che scardina vecchie regole e sistemi, appropriandosi attraverso le reti social e il self pubblishing di possibilità espressive non più soggette a moderazione e valutazione, occorre dunque riconsiderare la figura del fotoamatore, accompagnato sin dal 1948 in un percorso di consapevolezza culturale dalla Fiaf. Una Federazione che con le sue campagne fotografiche nazionali, e un progetto pilota di alfabetizzazione alle immagini per le scuole, scommette su un modello di “fotografia concerned 2.0”.
Teatro Dovizi - via Rosa Scoti, 21 (Bibbiena) - 16 Settembre 2017 #mibactbibbiena
Nell'era digitale e dell'informazione la produzione di contenuti da parte degli utenti raggiunge livelli inimmaginabili fino a qualche anno fa. Ogni giorno gli utenti producono e fruiscono di contenuti, in ogni momento ed in ogni luogo. Contenuti che non sono più solo ricercati: i contenuti raggiungono l'utente attraverso meccanismi di profilazione sempre più capillari fagocitando così l'attenzione, fino a portarla ad un livello di saturazione. Esser quindi visibili e riuscire a catturare l'attenzione dell'utente è sempre più complesso ed allo stesso tempo determinante per la riuscita di un prodotto, di un servizio o di una comunicazione. Per costruire una esperienza utente funzionante, non bisogna partire più da canali, metriche e tecniche ma dall'utente e dalla sua attenzione. #SMXLMilan
Ride the wave - How to approach a market continuously changeFabio Lalli
A small presentation that aims to highlight the change resulting from arrival of digital and mobile in particular, the impact to the market, businesses and people
Nell'era digitale, il marketing deve essere adattivo, il messaggio si deve adattare ai contesti come l'acqua nel recipiente che la contiene
Le immagine utilizzate in questa presentazione sono state reperite in rete, grazie a tutti i contributors.
The images of this presentation have been acquired on web, thanks to all contributors.
La Social Intelligence per guidare la customer experience nel B2BFreedata Labs
Lo sviluppo di nuovi touch point digitali, la convergenza dei device fissi e mobili e la dimensione social del web portano a considerare il Customer Journey come il
processo fondamentale per guidare le vendite - anche nel B2B.
In questo contesto, la Social Intelligence fornisce metriche fondamentali per ogni fase del Customer Journey. Queste metriche, tradotte in azioni, sono in grado di rendere unica
la customer experience in ogni suo stadio.
Si parte da Big Data non strutturati estratti dal web e si utilizza la metrica del buzz, share of voice e influencer per trarne piani strategici.
Oltre ai parametri quantitativi, ci sono poi quelli qualitativi che comprendono l'analisi semantica delle conversazioni e del loro tone of voice, fino all'analisi delle Content Emotion basata su dizionari psicometrici. Non può mancare il classico Brand Race Quadrant un quadrante “magico” che associa una misura relativa di Buzz e di Advocacy.
Marketing B2B e B2C a confronto. L'importanza della strategia integrata di ma...Gabriele Ferretti
Una lezione dedicata agli studenti del corso di marketing della Facoltà di Economia (Università Degli Studi di Pavia).
Lezione tenuta da Gabriele Ferretti
A recent Octopus Group study of UK marketing directors revealed that changes in the competitive landscape were causing them to lose sleep, with over half stating that differentiation was a major challenge. This webinar will explore:
1) How to use customer insight to formulate a differentiating B2B strategy that strikes the right balance of engaging customers and appeasing internal stakeholders.
2) How to activate differentiating campaigns brilliantly to build brand advocacy quickly.
Based on our experience working on B2B market research in Thailand, we often see companies promoting their brands by focusing on their strengths but fail to recognize how they truly create value for their customers. A market leader may continue to develop their products, therefore, making them more and more expensive and thus failing to increase their market size. A small player may scale their product down too much and make it suitable only among niched customers.
So, we have created a guidebook to help develop marketing strategies, especially for B2B companies to create strong value propositions. Our guidebook is like a quick summary of the tasks you should go through when you have to rebrand your product or challenge a status quo to grow your business.
This workshop was delivered to the Brand Consortium of ISBM. It helped identify the key variables in framing a brand portfolio strategy, including customer segments, product categories, customer end benefits, and price/value tiers. The workshop also helped participants identify the pros and cons associated with various brand portfolio strategies and architectures, and the circumstances where each makes sense. Best practices, guiding principles, case studies and interactive exercises are leveraged throughout…all with a heavy skew toward B2B examples.
Entertainment e metaverso: come cambiano eventi, parchi e cinema con il virtualeFabio Lalli
Il web3 ed il metaverso si apprestano a diventare la prossima evoluzione di Internet, e grazie all’immersività abilitata da realtà aumentata e virtuale entreremo sempre più in un nuovo mondo integrato tra fisico virtuale.
Stiamo vivendo una fase importante. L’hype mediatico, le notizie e soprattutto i nuovi casi e progetti di grandi brand stanno accelerando l’adozione di nuove piattaforme e tecnologie. La maturità dei dispositivi AR/VR è avanzata, ma il limite rimane ancora la diffusione e l’accessibilità economica.
Il metaverso sta mettendo comunque le basi per una nuova trasformazione degli eventi e dell’intrattenimento, dei concerti, dei parchi a tema e del cinema e del teatro.
Come il metaverso e le tecnologie trasformeranno il mondo dell’entertainment?
Ecco alcuni esempi che ho selezionato per dare l'idea di immersività e sviluppo potenzialmente adottabile a livello di mercato con AR/VR, e non solo.
Oltre 4 miliardi di fan, la metà dell'intera popolazione mondiale: il calcio è, di gran lunga, l'entertainment più amato al mondo.
Se ci aggiungiamo quelli delle altre discipline sportive, poi, avremo la misura di quanto la popolarità dello sport sia in crescita e di quanto essa sia strettamente legata all'evoluzione della tecnologia, alla diffusione dei nuovi strumenti ed al crescente uso dei social media.
Il tempo passato, ad esempio, su Twitter dagli appassionati, infatti, aumenta del 67% rispetto a chi non lo è, soprattutto durante gli eventi. Per vivere i quali, seppur davanti alla tv, aumentano le percentuali d'uso, anche in contemporanea, di smartphone e tablet.
In 60 secondi
Sapevate che ogni 60 secondi vengono monitorate nel web più di 700mila ore di video di YouTube? E che ogni minuto vengono caricate circa 400 ore di video?
Ogni 60 secondi su Google vengono effettuati 3,8 milioni (milioni!!!) di ricerche, su Facebook vengono caricate 243mila foto al minuto, su Instagram 65mila e ancora: ogni 60 secondi, 500mila apps scaricate dagli App Store, 200 biglietti venduti su EventBrite, più di 1 milione di foto e 175mila messaggi video condivisi via WhatsApp (fonte: Go-Globe)
Tutti questi dati ci fanno capire che, se da un lato abbinare la tecnologia allo Sport è oggi abbastanza comune, le possibilità che si aprono e che sono ancora del tutto inesplorate potrebbero introdurre una rivoluzione molto potente. E’ forse per questo che si inizia timidamente a parlare di Sport 4.0, quasi facendo il parallelismo con l’Industria 4.0 il processo di innovazione continua accelerato dall’utilizzo delle tecnologie esponenziali che, in tempi molto rapidi, riescono non solo a raggiungere la maturità per poter essere industrializzate e proposte al mercato a costi accessibili, ma risultano così impattanti sulla vita sociale delle persone da costringere letteralmente le aziende a dover trovare nuovi modelli di business, nuove modalità di proposta, nuovi strumenti e strategie per comunicare, interagire, fidelizzare il cliente attraverso strumenti digitali nuovi.
Ecco, lo Sport non è esente da questa rivoluzione 4.0
La fotografia /amatoriale/ al tempo delle reti socialFabio Lalli
MiBACT per la fotografia: nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio. Ridefinire la fotografia amatoriale
Definita un tempo vernacolare, e identificata sociologicamente con i suoi praticanti come un’arte media, la fotografia amatoriale si impone oggi per la diffusione e il senso della pratica, piuttosto che per la dimensione estetica. Se la tecnocultura contemporanea rende sempre più labili i confini, è la pratica fotoamatoriale ad imporsi come il perturbante del sistema e delle identità, con la medianità che si riposiziona in termini di centralità in espansione. Alla luce di questa democratizzazione che scardina vecchie regole e sistemi, appropriandosi attraverso le reti social e il self pubblishing di possibilità espressive non più soggette a moderazione e valutazione, occorre dunque riconsiderare la figura del fotoamatore, accompagnato sin dal 1948 in un percorso di consapevolezza culturale dalla Fiaf. Una Federazione che con le sue campagne fotografiche nazionali, e un progetto pilota di alfabetizzazione alle immagini per le scuole, scommette su un modello di “fotografia concerned 2.0”.
Teatro Dovizi - via Rosa Scoti, 21 (Bibbiena) - 16 Settembre 2017 #mibactbibbiena
Nell'era digitale e dell'informazione la produzione di contenuti da parte degli utenti raggiunge livelli inimmaginabili fino a qualche anno fa. Ogni giorno gli utenti producono e fruiscono di contenuti, in ogni momento ed in ogni luogo. Contenuti che non sono più solo ricercati: i contenuti raggiungono l'utente attraverso meccanismi di profilazione sempre più capillari fagocitando così l'attenzione, fino a portarla ad un livello di saturazione. Esser quindi visibili e riuscire a catturare l'attenzione dell'utente è sempre più complesso ed allo stesso tempo determinante per la riuscita di un prodotto, di un servizio o di una comunicazione. Per costruire una esperienza utente funzionante, non bisogna partire più da canali, metriche e tecniche ma dall'utente e dalla sua attenzione. #SMXLMilan
Ride the wave - How to approach a market continuously changeFabio Lalli
A small presentation that aims to highlight the change resulting from arrival of digital and mobile in particular, the impact to the market, businesses and people
Sull'onda del cambiamento - Affrontare il mercato e le sue onde.Fabio Lalli
Il digitale ha modificato il mercato, le abitudini delle persone e la sostenibilità di molti modelli di business, creando delle onde che oggi devastano aziende esistenti o consentono la creazione di nuove società in brevissimo tempo. Cavalcare le onde, riuscire a comprenderne la dimensione o crearne nuove è molto complesso e non tutte le aziende stanno modificando processi e modelli per adeguarsi a questo cambiamento.
Non è soltanto una questione di tecnologia. L'experience come elemento strat...Fabio Lalli
Negli ultimi anni la rivoluzione tecnologica ha generato molti cambiamenti. La tecnologia, i social e le dinamiche di engagement sono state i principali vettori di questo cambiamento. Ma il mobile e la disponibilità di connessione everywhere ha generato un nuovo modello di processo di adozione dei servizi e dei prodotti, non più fatto ad onde di lungo termine, ma basato su sequenze di onde caratterizzate da una alta frequenza ed una ampiezza maggiore. Onde che hanno cambiato i modelli di business, la sostenibilità di alcune aziende, le tecniche di marketing ed innovazione, ma anche il comportamento degli utenti, le aspettative e la reattività. Ma se l'utente cambia, cambiano le modalità con cui si interagisce, le modalità con cui si entra contatto ma soprattutto la modalità attraverso la quale si costruisce una relazione di lungo termine. Ed è qui che nasce l'esigenza di rivedere i processi, l'approccio e la cultura delle aziende per costruire servizi e prodotti in grado di dare all'utente una esperienza unica.
La tecnologia è la risposta. Ma... la quale è la domanda? #SharitalyFabio Lalli
In una era in cui la tecnologia diventa pervasiva ed ogni giorno emergono nuove soluzioni, l'idea che la tecnologia sia la risposta a tutto si fa sempre più tangibile. Ma il dubbio che emerge è se l'utilizzo della tecnologia poi sia utilizzata concretamente, per rispondere a domande reali. La digital strategy , intesa come utilizzo degli strumenti digitali, diventa fondamentale non solo per definire se esserci, ma come e quando esserci. La trasformazione digitale a cui le aziende stanno andando incontro diventa sempre più un tema cardine: affrontare il mercato senza un corretto approccio, una modalità snella, agile ed incrementale, basata sulla sperimentazione, rischia di diventare un suicidio e un naufragio del progetto stesso. Oggi le aziende che vogliono rimanere al passo devono pensare ed agire in modo progressivo, sperimentare in real time, adattarsi in funzione delle esigenze, non mettendo solo la tecnologia al primo posto nelle scelte, ma le persone e le loro esperienze.
Molti brand importanti come Apple, Ferrari o Harley Davison attivano nei propri fan delle reazioni emotive, non molto lontane da quelle di un devoto religioso. Come fanno? Trasformano i propri fan i brand ambassador ed attivisti attraverso meccaniche di loyalty ed engagement
From Mobile Revolution To eXperience Evolution #Wud15Fabio Lalli
Il mobile ha generato uno shift culturale, un cambiamento epocale di atteggiamento e comportamento delle persone.
Il dispositivo è diventato di fatto una vera estensione del cervello, rivoluzionando completamente la vita delle persone.
Abilitare comportamenti di consumo attraverso Mobile e non solo - BeWizard Ri...Fabio Lalli
Abilitare comportamenti di consumo attraverso Mobile e non solo. Un percorso per riflettere sui cambiamenti derivanti dal digitale e dalle evoluzioni dirompenti che stiamo vivendo con un focus principale sull'esperienza dell'utente. La tecnologia è un abilitatore di comportamenti. Le nuove esperienze devono esser progettate, non improvvisate, integrando processi, tecnologie e persone.
How to be a Religion - O meglio, cosa fare per trasformare un brand in una re...Fabio Lalli
Esiste un marketing della religione?
E' possibile associare una religione ad un brand?
E se si, cosa hanno in comune?
Tutto è partito da queste domande.
E dopo uno studio di qualche mese, passato ad analizzare diverse religioni e filosofie, ho provato ad estrarre una serie di caratteristiche per poi associarle - in questa presentazione - ad un brand e al suo potere. In particolare ho messo a confronto la religione cristiana ed un brand importante come APPLE.
C'è molto da imparare dalle religioni e possono esser ispirazione per la costruzione di un brand importante.
Ma se ci domandiamo se un brand può diventare una religione, a mio avviso la risposta è no.
Non è tutto tech quello che luccica #turismostartapp #wamiFabio Lalli
Sempre più spesso ci si focalizza su tecnologia, applicazioni e nuova comunicazione ma si perde l'attenzione su Utente, Ambiente e Processi. La chiave per il successo oggi è la customer experience.
Nuove esperienze nei processi di pagamento - Abi Eventi 2013, sessione Mobile...Fabio Lalli
La tecnologia è un abilitatore di nuovi comportamenti e attivatore di nuovi processi e sta cambiando il modo in cui l'utente interagisce con l'ambiente attraverso atteggiamenti più naturali, il contesto informa, dialoga e permette una maggiore interazione ed i processi sono facilitati tanto da cambiare la percezione e l'esperienza. Chi non progetta nuove soluzioni partendo dall'utente e per l'utente è destinato a soccombere.
Harry potter e le tecnologie incantevoli // #turismostartappFabio Lalli
Le aziende sempre più spesso utilizzano piattaforme e tecnologie solo perchè di moda o perchè affascinati dalla "magia" dei numeri di concorrenti ed aziende note in altre settori. L'errore più grande è legato alla mancanza di conoscenza di altre tecnologie, strumenti e piattaforme derivante dalla poca capacità di ricerca dell'innovazione continua. L'azienda che oggi segue il mercato e ne diventa follower è una azienda che rischia di non emergere: per differenziare, creare valore per l'utente ed esser visibili è necessario ricercare continuamente nuove possibilità, sistemi, strumenti e dispositivi in grado di esser integrati ed adattati alla propria strategia.
StartupPorn - 10 consigli per una startup un po' pornFabio Lalli
StartupPorn è una presentazione che non parla di una startup porno, ma vuol suggerire al pubblico come rendere un po' porn una startup. La presentazione parte dalla lettura del libro "Io Vivo nel Futuro" di Nick Bilton. Ho approfondito lo studio incronciando Innovazione e editoria a luci rosse, arrivando a riassumere in 10 punti cosa si può imparare dall'industria del porno. Enjoy!
Slide utilizzate all'evento di Business International di Milano in occasione del Web Marketing Evolution 2013. L'obiettivo della presentazione è quello di stimolare il marketing all'utilizzo di nuove tecnologie abbinate alle strategie ormai tradizionali come social e applicazioni. RFID, NFC, QR, Sensoristica e mobile payments
Bit2013 - Harry Potter non aveva lo smartphoneFabio Lalli
L'obiettivo del talk era stimolare curiosità verso nuove tecnologie da abbinare alle strategie e ai progetti di comunicazione. Spesso ci si focalizza solo su cose "già" utilizzate da altri senza capire che si potrebbe generare più entusiasmo negli utenti ed avere dei risultati più efficaci facendo qualcosa di più innovativo, andando un po' oltre. Buona lettura ;)
1. Life is a continuous pivoting
Iniziare, sperimentare, fallire, ricominciare. Fare.
Roma, 9 ottobre 2012 - Hack4School Fabio Lalli
martedì 9 ottobre 12
2. Fabio Lalli
Fondatore e Presidente
Associazione Indigeni Digitali
CoFounder IQUI, Followgram
CoAutore “Geolocalizzazione e Mobile
Marketing”
Geek. Hacker. Papà.
Twitter: @fabiolalli
Blog: fabiolalli.com
Slide: http://www.slideshare.net/
fabius77/
martedì 9 ottobre 12