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I raggi X
1895 – scoperta casuale di radiazione ignota da parte 
di  Rontgen  (tubo  termoionico)  durante  lo  studio  della 
ionizzazione dei gas 
Spettro dei raggi X
prodotti da elettroni collidenti con un elemento metallico
min
 corrisponde all'energia cinetica degli elettroni: Ec 
= hc / min
Diagramma dei livelli atomici
La  fastidiosa  notazione 
spettroscopica dei raggi X:
Le  transizioni  atomiche  che 
originano  lo  spettro 
caratteristico  dei  raggi  X  si 
indicano con nomi speciali:
Righe  K:  lo  stato  finale 
dell'elettrone  che  decade  è  il 
livello  K,  cioè  n=1,  (K
 se  il 
livello iniziale è L, K
 se è M,…)
Righe L: lo stato finale è il livello 
L,  cioè  n=2,  (L
 se  il  livello 
iniziale è M, L
 se è N,…)diagramma livelli X
di Mo (Z=42)
Aspetto generale dello spettro
la K
: quella a lunghezza 
d'onda maggiore tra quelle a 
lunghezza d'onda minima
 un gruppo 
di 
transizioni 
a piccola 
no picchi 
a  
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transizioni 
a piu 
grande
UV­vis
(raggi X)
Legge di Moseley
•  Nel  1913  Moseley 
genera  gli  spettri 
caratteristici  di  tutti  gli 
elementi allora noti
• La lunghezza d'onda 
(o  equivalentemente  la 
frequenza    delle  righe 
K
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numero  atomico  Z  e 
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legge  semplice  (e  così 
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I raggi X e la costruzione
della tavola periodica
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R = cost. di Rydberg
    = 10 973 731.6 m­1
I  picchi  caratteristici  nello  spettro  X  sono  la  carta 
d’identità  degli  elementi  chimici.  Hanno  permesso  di 
completare la tavola periodica identificando il valore di 
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•Eccitazione:  si  crea  una 
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Lo spettro di emissione X di un singolo elemento (qui Pb) mostra 
pochi picchi ben identificati.
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I picchi caratteristici di vari elementi si distinguono chiaramente 
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Produzione raggi X
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Spettroscopia ottica
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•lenti,  specchi,  fenditure, 
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Assorbimento di raggi X
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Cessione di energia soprattutto agli elettroni  
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(elettroni valenza)
3p
3s
1s
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2s
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K
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Effetto fotoelettrico
fotone X di bassa energia interagisce con elettrone legato 
cedendo tutta la sua energia
Step  1:  un  elettrone  di  core  è
espulso e si forma una lacuna
Step 2: un elettrone da salta da 
un'orbita  più  alta  a  colmare  la 
lacuna,  con  emissione  X 
caratteristica
Possibilità  di  nuovo  effetto 
fotoelettrico:  si  crea 
possibilità  di  reazione  “a 
catena”  (anche  l'elettrone 
espulso può ionizzare)
Eccitazioni  elettroniche 
ad  alta  energia:  danni 
biologici  se  il  materiale 
bersaglio  consiste  di 
cellule
Spettri caratteristici degli atomi, semplice dipendenza da Z.
Scarsa dipendenza dall'environment chimico.Scarsa dipendenza dall'environment chimico.
Spettri di assorbimento di raggi X
elettrone strappato 
da shell K (n=1)
elettrone strappato 
da shell L (n=2)
L'assorbimento totale 
tende ad aumentare con Z
Effetto Compton
Radiazioni  di  alta  energia.  Il  fotone  cede  parte
della sua energia ad elettroni più esterni (“liberi”)
Il  fotone  diffuso  può 
interagire di nuovo con 
effetto  fotoelettrico  o 
Compton
Spettro continuo
L'intensità di effetto fotoelettrico e Compton aumenta con Z
La  maggior  parte  dei  materiali  biologici  sono  composti 
soprattutto  di  atomi  a  basso  Z  (H  (Z=1),  C  (Z=6),  N  (Z=7),  O 
(Z=8): Compton domina a Efotone
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Legge dell’assorbimento
I = intensità finale dopo spessore x [W/m2
]
I0= intensità iniziale [W/m2
]
x = spessore materiale attraversato [m]
= coefficiente lineare di assorbimento [m­1
]
I=I0 e−μ x
I  due  effetti  implicano  cessione  di  energia  alla  materia  con 
diminuzione di intensità della radiazione incidente
Corpo di vertebrati: la radiazione è assorbita diversamente dai 
diversi tessuti che lo compongono. Ad es. le ossa contengono 
molto  calcio  (Z  =  20)  e  producono  quindi  maggior 
assorbimento ( maggiore) che i muscoli (Z ≃ 6)
 grande = breve percorso della radiazione
 piccolo = percorso della radiazione lungo
Applicazioni: Radiografia
La  pellicola  registra  ombreombre  più  o 
meno  intense  in  un  fascio  circa 
parallelo  di  raggi  X. 
Tradizionalmente,  le  immagine 
sono  registrate  con  pellicola 
fotografica negativa:
Zone più chiare: intensità raggi X 
è  minore  (tessuti  con  maggiore 
assorbimento)
Zone più scure: intensità raggi X 
è  maggiore  (tessuti  con  debole 
assorbimento)
Tomografia a scansione parallela
Tomografia assiale computerizzata
(TAC, o CAT – CT in inglese)
Microscopia X
Micro­tomografia a raggi X di una 
cellula  di  lievito.  Sono  visibili  gli 
organelli interni. Rosso: il nucleo e 
un grosso vacuolo. Bianco: gocce 
di lipidi. Arancione/verde: strutture 
citoplasmiche.
http://www.lbl.gov/Science­Articles/Archive/ALS­x­ray­microscopy.html
Microimmagine  a  raggi  X  di 
materiali  biologici  in  un  minerale, 
con  analisi  di  elementi  mediante 
fluorescenza.
http://www.esrf.eu/UsersAndScience/Publications/Highlights/2007/XIM/XIM8
Vantaggio su luce visibile:  minore ⇒ meno diffrazione, più dettaglio
Altre applicazioni dei raggi X:
diffrazione
Si  usano  i  cristalli  come 
reticoli di diffrazione.
Diffrazione  cristallografia
`
1912: von Laue ipotizza che il reticolo cristallino si 
comporti come un reticolo di diffrazione per raggi X
2dsin θ=mλ m=1,2,3....
  è la metà dell'angolo di cambiamento di direzione della radiazione
Diffrazione da cristalli semplici
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2dsin θ=mλ m=1,2,3....
Struttura delle macromolecole
Proteine (es. enzimi) e DNA/RNA 
(es. virus) sono molecole formate 
da  migliaia  di  atomi,  e  formano 
cristalli  molto  complicati, 
composti principalmente di H, C, 
N, O (atomi biologici, basso Z).
Tecnica  degli  atomi  pesanti: 
atomi  ad  alto  Z  diffondono 
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pesanti  (es.  Os,  Pt,  Au,  Hg,  Pb) 
vengono usati come marcatori in 
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struttura delle macromolecole.
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diffrazione  e 
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tridimensionale 
di  lac 
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Diffrazione dalla doppia elica
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  • 1. I raggi X 1895 – scoperta casuale di radiazione ignota da parte  di  Rontgen  (tubo  termoionico)  durante  lo  studio  della  ionizzazione dei gas 
  • 2. Spettro dei raggi X prodotti da elettroni collidenti con un elemento metallico min  corrisponde all'energia cinetica degli elettroni: Ec  = hc / min
  • 3. Diagramma dei livelli atomici La  fastidiosa  notazione  spettroscopica dei raggi X: Le  transizioni  atomiche  che  originano  lo  spettro  caratteristico  dei  raggi  X  si  indicano con nomi speciali: Righe  K:  lo  stato  finale  dell'elettrone  che  decade  è  il  livello  K,  cioè  n=1,  (K  se  il  livello iniziale è L, K  se è M,…) Righe L: lo stato finale è il livello  L,  cioè  n=2,  (L  se  il  livello  iniziale è M, L  se è N,…)diagramma livelli X di Mo (Z=42)
  • 4. Aspetto generale dello spettro la K : quella a lunghezza  d'onda maggiore tra quelle a  lunghezza d'onda minima  un gruppo  di  transizioni  a piccola  no picchi  a   minore altre  transizioni  a piu  grande UV­vis (raggi X)
  • 5. Legge di Moseley •  Nel  1913  Moseley  genera  gli  spettri  caratteristici  di  tutti  gli  elementi allora noti • La lunghezza d'onda  (o  equivalentemente  la  frequenza    delle  righe  K  di  elementi  diversi  dipendono  solo  dal  numero  atomico  Z  e  obbediscono  a  una  legge  semplice  (e  così  fanno tutte le altre righe) Z
  • 6. I raggi X e la costruzione della tavola periodica 1 λ =R  1 m2 − 1 n2 Z−b2 Z = numero atomico b = schermatura ≃ 1 R = cost. di Rydberg     = 10 973 731.6 m­1 I  picchi  caratteristici  nello  spettro  X  sono  la  carta  d’identità  degli  elementi  chimici.  Hanno  permesso  di  completare la tavola periodica identificando il valore di  Z (carica nucleare) di tutti gli elementi. Mediante i picchi X si sono identificati nuovi elementi
  • 7. Confronto spettro ottico - raggi X Raggi X  •livelli più interni (di core) •frequenze/energie  elevate  (h > 50 eV) •poco  influenzati  dai  legami  chimici   •poche righe ben identificate •Eccitazione:  si  crea  una  lacuna  (hole)  in  un  livello  profondo  (di  core)  portando  l'elettrone in un livello vuoto Spettri ottici •livelli più esterni (valenza) •frequenze/energie  ottiche  (1 eV < h < 20 eV) •cambiano  molto  nelle  molecole rispetto agli atomi •tantissime righe •Eccitazione:  si  promuove  un  elettrone  di  valenza  ad  un livello vuoto più alto
  • 8. Esempi di spettri di emissione (fluorescenza) X Lo spettro di emissione X di un singolo elemento (qui Pb) mostra  pochi picchi ben identificati. Nella fluorescenza X gli atomi sono eccitati da raggi X, invece  che dai soliti elettroni. Vantaggio: non serve vuoto. L'isotopo  109 Cd  è  spesso  usato  come  sorgenti  di  raggi  X  ()  a  214 keV. Vantaggio: portabilità.
  • 9. Esempi di spettri di fluorescenza X I picchi caratteristici di vari elementi si distinguono chiaramente  nello spettro di emissione: un ottimo tool analitico.
  • 12. Confronto spettro ottico - raggi X: differenze tecnologiche Spettroscopia X  •vuoto •monocromatori a cristalli (Si) •sorgenti:  anodo  rotante,  decadimenti  nucleari  (109 Cd),  sincrotroni •lenti  inefficienti  (n  ~  1:  solo  Fresnel),  specchi  inefficienti  (solo  cristalli,  di  solito  Si)  e  ingombranti,  fenditure  scatterano  e  emettono  elettroni, “finestre” inefficienti  di Be. Spettroscopia ottica •aria •monocromatori a reticolo •luminose  &  efficienti  sorgenti  standard  (lampade/laser) •lenti,  specchi,  fenditure,  “finestre”  semplici,  standard,  economici  &  efficienti
  • 13. Assorbimento di raggi X Interazione raggi X­ materia Cessione di energia soprattutto agli elettroni   interni, con possibile eccitazione degli atomi Atomo  eccitato  diventa  instabile  e  poi  decade... Due processi importanti:Due processi importanti: EffettoEffetto fotoelettricofotoelettrico (elettroni interni) EffettoEffetto ComptonCompton (elettroni valenza) 3p 3s 1s 2p 2s 4s 3d K L M 4p
  • 14. Effetto fotoelettrico fotone X di bassa energia interagisce con elettrone legato  cedendo tutta la sua energia Step  1:  un  elettrone  di  core  è espulso e si forma una lacuna Step 2: un elettrone da salta da  un'orbita  più  alta  a  colmare  la  lacuna,  con  emissione  X  caratteristica Possibilità  di  nuovo  effetto  fotoelettrico:  si  crea  possibilità  di  reazione  “a  catena”  (anche  l'elettrone  espulso può ionizzare) Eccitazioni  elettroniche  ad  alta  energia:  danni  biologici  se  il  materiale  bersaglio  consiste  di  cellule
  • 15. Spettri caratteristici degli atomi, semplice dipendenza da Z. Scarsa dipendenza dall'environment chimico.Scarsa dipendenza dall'environment chimico. Spettri di assorbimento di raggi X elettrone strappato  da shell K (n=1) elettrone strappato  da shell L (n=2) L'assorbimento totale  tende ad aumentare con Z
  • 16. Effetto Compton Radiazioni  di  alta  energia.  Il  fotone  cede  parte della sua energia ad elettroni più esterni (“liberi”) Il  fotone  diffuso  può  interagire di nuovo con  effetto  fotoelettrico  o  Compton Spettro continuo L'intensità di effetto fotoelettrico e Compton aumenta con Z La  maggior  parte  dei  materiali  biologici  sono  composti  soprattutto  di  atomi  a  basso  Z  (H  (Z=1),  C  (Z=6),  N  (Z=7),  O  (Z=8): Compton domina a Efotone  > 300 keV
  • 17. Legge dell’assorbimento I = intensità finale dopo spessore x [W/m2 ] I0= intensità iniziale [W/m2 ] x = spessore materiale attraversato [m] = coefficiente lineare di assorbimento [m­1 ] I=I0 e−μ x I  due  effetti  implicano  cessione  di  energia  alla  materia  con  diminuzione di intensità della radiazione incidente Corpo di vertebrati: la radiazione è assorbita diversamente dai  diversi tessuti che lo compongono. Ad es. le ossa contengono  molto  calcio  (Z  =  20)  e  producono  quindi  maggior  assorbimento ( maggiore) che i muscoli (Z ≃ 6)  grande = breve percorso della radiazione  piccolo = percorso della radiazione lungo
  • 18. Applicazioni: Radiografia La  pellicola  registra  ombreombre  più  o  meno  intense  in  un  fascio  circa  parallelo  di  raggi  X.  Tradizionalmente,  le  immagine  sono  registrate  con  pellicola  fotografica negativa: Zone più chiare: intensità raggi X  è  minore  (tessuti  con  maggiore  assorbimento) Zone più scure: intensità raggi X  è  maggiore  (tessuti  con  debole  assorbimento)
  • 20. Tomografia assiale computerizzata (TAC, o CAT – CT in inglese)
  • 21. Microscopia X Micro­tomografia a raggi X di una  cellula  di  lievito.  Sono  visibili  gli  organelli interni. Rosso: il nucleo e  un grosso vacuolo. Bianco: gocce  di lipidi. Arancione/verde: strutture  citoplasmiche. http://www.lbl.gov/Science­Articles/Archive/ALS­x­ray­microscopy.html Microimmagine  a  raggi  X  di  materiali  biologici  in  un  minerale,  con  analisi  di  elementi  mediante  fluorescenza. http://www.esrf.eu/UsersAndScience/Publications/Highlights/2007/XIM/XIM8 Vantaggio su luce visibile:  minore ⇒ meno diffrazione, più dettaglio
  • 22. Altre applicazioni dei raggi X: diffrazione Si  usano  i  cristalli  come  reticoli di diffrazione.
  • 24. Diffrazione da cristalli semplici SiC, polvere o policristallo Si (direz. 111), monocristallo 2dsin θ=mλ m=1,2,3....
  • 25. Struttura delle macromolecole Proteine (es. enzimi) e DNA/RNA  (es. virus) sono molecole formate  da  migliaia  di  atomi,  e  formano  cristalli  molto  complicati,  composti principalmente di H, C,  N, O (atomi biologici, basso Z). Tecnica  degli  atomi  pesanti:  atomi  ad  alto  Z  diffondono  maggiormente  i  raggi  X.  Atomi  pesanti  (es.  Os,  Pt,  Au,  Hg,  Pb)  vengono usati come marcatori in  punti caratteristici della molecola. Studio  della  differenza  delle  figure  di  diffrazione  con  e  senza  marcatori  dà  informazioni  sulla  struttura delle macromolecole. Pattern  di  diffrazione  e  struttura  tridimensionale  di  lac  repressor
  • 26. Diffrazione dalla doppia elica Il  pattern  di  diffrazione  originale che ha permesso  di costruire il modello della  doppia elica. Maurice Wilkins & Rosalind Franklin esperimenti nel 1950 ­ 52 Watson, Crick, and Wilson: Nobel Prize 1962