L'articolo analizza le tendenze relative alla quota di sanità pubblica gestita dai privati e alla compartecipazione alle spese sanitarie da parte delle famiglie.
L'articolo analizza i risultati raggiunti del Reddito di cittadinanza nel suo primo anno di funzionamento sia per quanto riguarda il contrasto alla povertà che la promozione dell'occupazione.
L’integrazione pubblico-privato nel finanziamento della sanità e dell’assiste...Nicola_C_Salerno
Il Quaderno contiene una dettagliata ricostruzione dell’evoluzione del quadro normativo relativo agli strumenti di copertura della spesa privata per sanità e assistenza alla persona: dall’out-of-pocket, ai fondi sanitari vecchi e nuovi, alle società di mutuo soccorso, alle assicurazioni.
Le conclusioni si svolgono attorno a tre questioni su cui si vorrebbe sollecitare il dibattito:
(1) L’introduzione di fondi welfare, che perseguono nel contempo finalità previdenziali sia in ambito pensionistico che sanitario;
(2) La razionalizzazione della fiscalità agevolata, facendo perno sullo schema della detrazione “a piramide”;
(3) La distinzione “doc” / “non doc” di cui si stanno, forse, sottovalutando alcune problematicità, attuali e prospettiche.
Assieme al Quaderno (liberamente scaricabile su www.cermlab.it), si rendono disponibili le slide della presentazione sullo stesso tema tenuta da in Ania il 16 Giugno 2010. Queste slide sono utili anche per una visione sintetica dei contenuti del Quaderno.
L'articolo analizza le tendenze relative alla quota di sanità pubblica gestita dai privati e alla compartecipazione alle spese sanitarie da parte delle famiglie.
L'articolo analizza i risultati raggiunti del Reddito di cittadinanza nel suo primo anno di funzionamento sia per quanto riguarda il contrasto alla povertà che la promozione dell'occupazione.
L’integrazione pubblico-privato nel finanziamento della sanità e dell’assiste...Nicola_C_Salerno
Il Quaderno contiene una dettagliata ricostruzione dell’evoluzione del quadro normativo relativo agli strumenti di copertura della spesa privata per sanità e assistenza alla persona: dall’out-of-pocket, ai fondi sanitari vecchi e nuovi, alle società di mutuo soccorso, alle assicurazioni.
Le conclusioni si svolgono attorno a tre questioni su cui si vorrebbe sollecitare il dibattito:
(1) L’introduzione di fondi welfare, che perseguono nel contempo finalità previdenziali sia in ambito pensionistico che sanitario;
(2) La razionalizzazione della fiscalità agevolata, facendo perno sullo schema della detrazione “a piramide”;
(3) La distinzione “doc” / “non doc” di cui si stanno, forse, sottovalutando alcune problematicità, attuali e prospettiche.
Assieme al Quaderno (liberamente scaricabile su www.cermlab.it), si rendono disponibili le slide della presentazione sullo stesso tema tenuta da in Ania il 16 Giugno 2010. Queste slide sono utili anche per una visione sintetica dei contenuti del Quaderno.
Il documento costituisce la proposta del "Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza". Estensori del documento Cristiano Gori e Franco Pesaresi.
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertàFranco Pesaresi
Gli strumenti e i livelli di programmazione delle politiche per il contrasto alla povertà, le priorità del piano nazionale di contrasto alla povertà, i piani regionali e zonali.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Il nostro White Paper che analizza i principali sistemi sanitari in Europa, mostrando modelli alternativi a quello italiano per fare un confronto.
La Sanità in Italia è quello che è, e tutti noi ce ne lamentiamo continuamente. I difensori del pubblico premono sulla necessità di un sistema universalistico finanziato principalmente attraverso la leva fiscale, i liberisti vorrebbero un sistema gestito sempre più dal settore privato – anche se quasi nessuno ritiene attuabile il sistema statunitense. Ma come funziona negli altri Paesi dell’Unione?
Una breve (e sintetica) guida al funzionamento dei sistemi sanitari di altri cinque Paesi-tipo dell’Unione Europea – Francia, Germania, Regno Unito, Svezia, Paesi Bassi – per vedere come sono organizzati i loro sistemi sanitari nazionali.
http://www.associazioneeuropa2020.eu
Il nostro Sistema Sanitario garantisce prestazioni in maniera uniforme in tutta la penisola? Cosa c'è che non va nella Sanità regionale? Cerchiamo di capirlo nel concreto prendendo tre esempi: Campania, Piemonte ed Emilia Romagna. Successivamente ci soffermeremo su quello che si può fare per migliorare la situazione attuale.
Ipsos per Assidai: L’identità del manager italiano, il best place to work e l...Assidai
"L’identità del manager italiano, il best place to work e l’assistenza sanitaria integrativa"
Indagine realizzata da Ipsos per Assidai - Maggio 2015
Sintesi della ricerca commissionata da Assidai in occasione del 25° anniversario.
Realizzazione dello studio Ipsos Italia, maggio 2015
Direzione di ricerca:
Nando Pagnoncelli
Fabio Era
Monica Mantovani
Coordinamento e supervision:
Marco Rossetti
Marilena Albanese
------------------------------
In occasione del suo venticinquesimo anniversario e dell’evento “Il profilo e le esigenze dei manager di oggi e di domani: da 25 anni Assidai tutela la loro salute e il loro benessere”, Assidai ha voluto sviluppare con IPSOS uno studio scientifico sui tratti distintivi e le esigenze del manager italiani, analizzando quali caratteristiche deve avere il “best place to work” e soprattutto evidenziando il ruolo dell’assistenza sanitaria integrativa oggi in Italia.
Per analizzare le necessità del manager e dell’azienda nella realtà odierna, IPSOS ha svolto una indagine su un campione di oltre 3.000 persone, fra i quali dirigenti e quadri, responsabili delle risorse umane, imprenditori e opinion leader.
L’analisi ha rilevato un quadro chiaro dello scenario manageriale italiano, identificando quali sono le principali necessità richieste dalle alte professionalità come dirigenti e quadri nell’individuare il best place to work. Fra le diverse opzioni risulta come saliente la presenza dai benefit aziendali legati all’assistenza sanitaria, condizione sine qua non che si accentua fra le figure professionali più giovani (meno di 41 anni).
Inoltre si è potuto evidenziare quali caratteristiche proprietarie deve avere un fondo per essere selezionato da una azienda oppure direttamente da un manager italiano, innanzitutto la possibilità di estendere l’assistenza sanitaria ai propri familiari, punto di forza che contraddistingue oggi la proposta di Assidai nello scenario del welfare sanitario integrativo italiano e che lo identifica come attore protagonista a complemento del sistema sanitario nazionale.
-----------------------------
I contenuti della suddetta ricerca sono di proprietà di Assidai.
In caso di utilizzo, dovrà esserne citata la fonte (ricerca svolta da Ipsos per conto di Assidai).
La nota informativa relativa all’indagine è stata inviata all’AGCOM.
Il documento costituisce la proposta del "Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza". Estensori del documento Cristiano Gori e Franco Pesaresi.
Programmazione degli interventi di contrasto alla povertàFranco Pesaresi
Gli strumenti e i livelli di programmazione delle politiche per il contrasto alla povertà, le priorità del piano nazionale di contrasto alla povertà, i piani regionali e zonali.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può provare al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Il nostro White Paper che analizza i principali sistemi sanitari in Europa, mostrando modelli alternativi a quello italiano per fare un confronto.
La Sanità in Italia è quello che è, e tutti noi ce ne lamentiamo continuamente. I difensori del pubblico premono sulla necessità di un sistema universalistico finanziato principalmente attraverso la leva fiscale, i liberisti vorrebbero un sistema gestito sempre più dal settore privato – anche se quasi nessuno ritiene attuabile il sistema statunitense. Ma come funziona negli altri Paesi dell’Unione?
Una breve (e sintetica) guida al funzionamento dei sistemi sanitari di altri cinque Paesi-tipo dell’Unione Europea – Francia, Germania, Regno Unito, Svezia, Paesi Bassi – per vedere come sono organizzati i loro sistemi sanitari nazionali.
http://www.associazioneeuropa2020.eu
Il nostro Sistema Sanitario garantisce prestazioni in maniera uniforme in tutta la penisola? Cosa c'è che non va nella Sanità regionale? Cerchiamo di capirlo nel concreto prendendo tre esempi: Campania, Piemonte ed Emilia Romagna. Successivamente ci soffermeremo su quello che si può fare per migliorare la situazione attuale.
Ipsos per Assidai: L’identità del manager italiano, il best place to work e l...Assidai
"L’identità del manager italiano, il best place to work e l’assistenza sanitaria integrativa"
Indagine realizzata da Ipsos per Assidai - Maggio 2015
Sintesi della ricerca commissionata da Assidai in occasione del 25° anniversario.
Realizzazione dello studio Ipsos Italia, maggio 2015
Direzione di ricerca:
Nando Pagnoncelli
Fabio Era
Monica Mantovani
Coordinamento e supervision:
Marco Rossetti
Marilena Albanese
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In occasione del suo venticinquesimo anniversario e dell’evento “Il profilo e le esigenze dei manager di oggi e di domani: da 25 anni Assidai tutela la loro salute e il loro benessere”, Assidai ha voluto sviluppare con IPSOS uno studio scientifico sui tratti distintivi e le esigenze del manager italiani, analizzando quali caratteristiche deve avere il “best place to work” e soprattutto evidenziando il ruolo dell’assistenza sanitaria integrativa oggi in Italia.
Per analizzare le necessità del manager e dell’azienda nella realtà odierna, IPSOS ha svolto una indagine su un campione di oltre 3.000 persone, fra i quali dirigenti e quadri, responsabili delle risorse umane, imprenditori e opinion leader.
L’analisi ha rilevato un quadro chiaro dello scenario manageriale italiano, identificando quali sono le principali necessità richieste dalle alte professionalità come dirigenti e quadri nell’individuare il best place to work. Fra le diverse opzioni risulta come saliente la presenza dai benefit aziendali legati all’assistenza sanitaria, condizione sine qua non che si accentua fra le figure professionali più giovani (meno di 41 anni).
Inoltre si è potuto evidenziare quali caratteristiche proprietarie deve avere un fondo per essere selezionato da una azienda oppure direttamente da un manager italiano, innanzitutto la possibilità di estendere l’assistenza sanitaria ai propri familiari, punto di forza che contraddistingue oggi la proposta di Assidai nello scenario del welfare sanitario integrativo italiano e che lo identifica come attore protagonista a complemento del sistema sanitario nazionale.
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I contenuti della suddetta ricerca sono di proprietà di Assidai.
In caso di utilizzo, dovrà esserne citata la fonte (ricerca svolta da Ipsos per conto di Assidai).
La nota informativa relativa all’indagine è stata inviata all’AGCOM.
Quanto si spende in Italia nel settore della sanità?Quattrogatti.info
L’Italia possiede un sistema sanitario pubblico universalistico. Cosa comporta per il nostro paese? Quanto ci costa? Vedremo come, nonostante tutte le inefficienze, il nostro sistema ha ancora ottimi livelli di qualità.
4° episodio della miniserie di presentazioni dedicate al tema dell'integrazione ospedale - territorio.
Quali sono gli ostacoli da superare per raggiungere un modello di sanità diffusa e come farlo grazie a una piattaforma IT per integrare processi e servizi.
3° episodio della miniserie di presentazioni dedicate al tema dell'integrazione ospedale - territorio.
Continuità della cura e Piano di Assistenza Individuale: i due elementi chiave per innovare la sanità
Partnership e Innovazione nelle Aziende Sanitarie e OspedaliereGiuseppe Orzati
La strategia di innovazione di un'Azienda Sanitaria e Ospedaliera può essere accelerata ed avere maggiore qualità se è aperta e partecipata.
Una grande Azienda Sanitaria Pubblica, quella di Firenze, intende posizionarsi come azienda innovativa di rilievo nazionale e internazionale attraverso il brand "LIS - Laboratorio di Innovazione per la Salute". Nel farlo vuole coinvolgere primari partner privati nell'ambito della tecnologia, industria e del commercio, dei servizi, della farmaceutica e della comunicazione che condividono il progetto strategico e che intendono contribuire a realizzarlo con risorse e conoscenze. dott. Mario Cecchi convegno "lean thinking in ospedale" Firenze 14-15 dicembre 2009" www.asf.toscana.it
La legge di Stabilità 2015 ha introdotto un fondo biennale per il rimborso (in concorso con le Regioni) per l’acquisto di medicinali innovativi, per gli anni 2015 e 2016: 500 milioni ogni anno. Con il Decreto “Enti Locali” del 2015 si è provveduto alla razionalizzazione della spesa sanitaria dello scorso anno. Oltre a contenere la spesa nel breve periodo, si è cercato di realizzare un sistema di governo unitario dei consumi di dispositivi medici, tramite l’istituzione di un organo deputato ad assicurare una regia nazionale.
Questa newsletter offre svariati spunti di riflessione: dalla presentazione della nuova Commissione Federmanager per la messa a punto di soluzioni innovative per la salute, alla crescente necessità di un secondo pilastro a sostegno del Sistema sanitario nazionale. Del resto, come emerge da un’indagine che riportiamo in questa newsletter, sono sempre più gli italiani che si indebitano per curarsi. Ulteriori elementi di analisi vengono poi forniti dall'intervista al Responsabile Risorse Umane di Techno Sky, Giancarlo Gugliotta e dall’intervento del Presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, sul welfare integrativo.Infine, un punto sui convenzionamenti diretti e su un’altra novità, non certo secondaria: dal primo febbraio sul portale di Assidai è disponibile l’applicazione che consentirà alle Associazioni Territoriali Federmanager di offrire ai propri iscritti il servizio di caricamento on line delle domande di rimborso. In ultimo segnaliamo che è ormai al cancelletto di partenza il II° Campionato Nazionale di Sci di Federmanager, che si terrà tra il 17 e il 20 marzo nella prestigiosa cornice di Cortina d’Ampezzo.
Buona lettura!
Assidai
Marcella Marletta - IX Conferenza Nazionale sui Dispositivi MediciMarcella Marletta
La traccia del discorso tenuto dalla dottoressa Marcella Marletta in occasione della IX Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici, importante evento di settore.
slides informative sull'incontro del 28 giugno 2016 tra organizzazioni sindacali e azienda per l'aggiornamento della proposta del fondo sanitario peri dipendenti del gruppo poste
Il primo passo obbligato per la spending review in sanità è l\'inserimento di principi di selettività nell\'offerta delle prestazioni. Dall\'universalismo assoluto all\'universalismo selettivo.
Associazione Iniziativa 21058
Organizza la Conferenza
L’ Italia che Cambia
il Federalismo (Fiscale) che Verrà
Senatore Fabio Rizzi (Lega Nord)
Vice Presidente della 12ª Commissione permanente (Igiene e sanita')
Segretario Commissione di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale
Consigliere Regionale Alessandro Alfieri (Partito Democratico)
Commissione I Programmazione e Bilancio Regione Lombardia
Presidente del Comitato di Controllo e Valutazione
Arch. Giorgio Volpi (Popolo della Libertà)
Sindaco di Olgiate Oolona
Coordina il dibattito
Dottor Roberto Saporiti (Iniziativa 21058)
Lunedì, 15 NOVEMBRE 2010
Ore: 21.00
Centro Socio-Culturale
Via Patrioti, 31 Solbiate Olona (VA)
MB Assicurazioni nasce dall’esigenza di offrire soluzioni competitive in ambito sanitario.
I servizi riguardano la consulenza assicurativa e contrattualistica, la tutela legale, le coperture di RC professionale, mentre una particolare attenzione è riservata al Risk Management e all’Area Sanità.
MB Assicurazioni, avvalendosi della sua esperienza pluriennale sul mercato, è in grado di garantire ai suoi assicurati le migliori condizioni per la copertura dei rischi, grazie ad un’offerta di prodotti e polizze in costante evoluzione ed in grado di rispondere alle più disparate esigenze strategiche del cliente.
La perdurante crisi del Servizio Sanitario Nazionale è, ormai, un dato di fatto con il quale sia i professionisti del settore medico sia i singoli utenti devono far fronte nella quotidianità. I continui tagli al bilancio dello Stato hanno, infatti, eroso la complessiva efficacia della Sanità Pubblica, la cui inadeguatezza intacca giorno dopo giorno le prestazioni in settori chiave quali: le strutture, l’assistenza e i tempi d’attesa.
Attraverso la stipula di una convenzione tra l’AslBi e Uib sono stati attivati uno sportello sanitario e un numero verde dedicati a tutti i soci e relativi dipendenti/familiari Uib. Due i vantaggi: accesso ai dati personali; prenotazione di visite specialistiche e a pagamento, sia ambulatoriali che domiciliari, a condizioni speciali applicate anche in caso di possesso di polizze sanitarie integrative. L’Asl si pone al centro quale erogatrice di servizi che in modo circolare possono indirizzarsi su tutte le realtà associative. Il bacino di utenza, al momento di circa 15mila persone, è destinato ad ampliarsi contribuendo a ridurre le liste d'attesa. La percentuale di ricavo che l'Asl percepisce dalle prestazioni erogate viene utilizzata per rendere sostenibile le spese legate al personale -dirigente e non- impegnato a svolgere fuori orario di servizio le prestazioni aggiuntive contemplate nelle agende. In accordo con I sindacati le ore vengono erogate in forma di incentivo.
Per comprendere il perché delle politiche di austerità applicate nel mondo Occidentale e, in particolare, in Unione Europea, è necessario ripercorre la storia degli avvenimenti e delle politiche che sono state sviluppate negli ultimi anni. In questa parte ci si occupa, con una breve digressione, delle cause dalla crisi finanziaria del 2008, che ha dato il via alla crisi economica in cui la maggior parte delle economie mondiali ancora si dibattono.
Una serie di articoli sulle politiche di gestione e controllo dei bilanci nazionali nell'ambito dell'Unione Europea, partendo dal Trattato di Maastricht fino ad arrivare al Meccanismo europeo di Stabilità (MES), approfondendo di volta in volta i temi più rilevanti.
In questo primo numero si affronta il Trattato di Maastricht e la sua implementazione attraverso il Patto di Stabilità e Crescita, con approfondimenti sui limiti del 3% di deficit e del 60% debito/PIL
Le diseguaglianze sociali sono un problema sempre più grave in tutto il mondo, e stanno assumendo dimensioni preoccupanti soprattutto in quelli che sono tradizionalmente definiti come “Paesi ricchi”: lo spread tra i redditi molto alti – il cosiddetto 1% più ricco – e quelli “normali” è sempre maggiore, ma la quantità di ricchezza complessiva è sempre la stessa. Gli effetti negativi di tali diseguaglianze sono devastanti, come evidenziato dai vari studi presentati nel Journal for a Progressive Economy, di cui si cerca di dare una sintesi in questo paper (e nel successivo).
White Paper - La responsabilità civile e penale del personale sanitarioAssociazione Europa2020
White Paper - La responsabilità civile e penale del personale sanitario
La Legge Balduzzi, introdotta nell’ambito del Decreto Sanità del 2013, ha portato ad una profonda riforma del sistema sanitario, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti giuridici della professione sanitaria. La definizione delle linee guida come linea di demarcazione per le responsabilità mediche in caso di colpa lieve (e in certi casi anche di colpa grave) e l’estensione del criterio civilistico all’ambito penale della colpa grave hanno portato a grandi dibattiti giurisprudenziali. In questo paper si cerca di dare una panoramica sulla questione senza addentrarsi nelle complessità giuridiche della questione.
http://www.associazioneeuropa2020.eu
Horizon 2020 marco cortopassi european commission dg research and innovationAssociazione Europa2020
HORIZON 2020
Marco Cortopassi
European Commission
DG Research and Innovation
Directorate for Bioeconomy
Societal Challenge 2: Food Security, Sustainable Agriculture and Forestry, Marine and Maritime and Inland Water Research and the Bioeconomy
Horizon 2020: Le opportunità dell'UE per la ricerca e l'innovazione delle imp...Associazione Europa2020
Il DOCUMENTO dell'iInfo-day tenutosi a Napoli il 7 febbraio organizzato da Associazione Europa2020 e Enco
Il nuovo programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 rappresenta uno strumento per la crescita e l'occupazione dell'UE ed è dotato di un budget totale di 79,4 miliardi di euro.
All'Info-day, aperto dal benvenuto del presidente del Banco di Napoli Maurizio Barracco e dal saluto dei rappresentanti regionali di Confindustria, CNA e Confapi, l'europarlamentare Andrea Cozzolino ha presentato l'Associazione Europa2020 da lui fondata e presieduta.
Il programma Horizon 2020 prende il posto sinora occupato dai Programmi Quadro per la ricerca e l'innovazione giunti, sino al 2013, alla settima edizione e costituisce un'evoluzione rispetto al passato perché:
• Unisce la ricerca all'innovazione, dalla ricerca alla vendita al dettaglio e tutte le forme di innovazione;
• Si focalizza su sfide sociali che attendono la società europea, ad esempio salute, energia pulita e trasporti;
• Sostiene l’accesso semplificato, per tutte le aziende, Università, Istituti di tutti i Paesi europei e non solo.
• Riunisce tre programmi/iniziative distinte (Excellent Science, Societal challenges, Industrial leadership).
Marco Cortopassi, funzionario della Commissione europea - DG Ricerca&Innovazione, collegato in videoconferenza da Bruxelles, ha illustrato quali opportunità sono offerte dal Programma Horizon 2020 e l'ing. Giampiero de la Feld, CEO della Enco, ha discusso in merito alle tematiche delle call aperte per Horizon 2020, illustrando le metodologie di accesso, i criteri di eleggibilità e le regole di finanziamento nonchè lo SME instrument, uno strumento concreto per le PMI.
Horizon 2020: Le opportunità dell'UE per la ricerca e l'innovazione delle imp...
e-Book - La sanità integrativa - Una guida alla sua creazione e diffusione
1. La Sanità Integrativa
Una guida alla sua creazione e diffusione
Associazione Europa2020 – www.associazioneeuropa2020.eu
2. Introduzione
COPERTURA SPESA
SANITARIA
La richiesta di servizi sanitari continuerà ad aumentare in
modo costante nei prossimi anni, sia in qualità che in quantità
dell’offerta, andando ben oltre l’attuale capacità del Servizio
Sanitario Nazionale e delle sue possibili evoluzioni negli anni a
venire – se si mantiene l’attuale vincolo di bilancio imposto
dalle norme sul controllo dei bilanci.
Spesa pubblica
Polizze assicurative, fondi e mutue
Out-of-pocket
L’incremento dell’offerta sanitaria sarebbe possibile solo
nell’ottica di un aumento della tassazione – come mezzo per
espandere le disponibilità economiche delle Regioni in materia
di Sanità – ma questa strada non è politicamente perseguibile
dato il già elevatissimo tasso di pressione fiscale cui siamo
sottoposti in Italia.
L’unica strada alternativa possibile è quella della Sanità
integrativa, da perseguirsi attraverso lo spostamento della già
ampia spesa privata in sanità verso Fondi e assicurazioni
private che compensino il deficit di spesa del settore pubblico
senza gravare sul cittadino.
24%
3%
Associazione Europa2020 – www.associazioneeuropa2020.eu
73%
3. L’evoluzione normativa
Decreto Legislativo 502/92
Introduceva la possibilità di istituire fondi integrativi sanitari attraverso:
• Contratti e accordi collettivi – aziendali o nazionali
• Accordi tra lavoratori autonomi – almeno su base provinciale
• Regolamenti di enti, società, enti locali, associazioni senza scopo di lucro, cooperative, società di mutuo soccorso
Decreto Legislativo 229/99, art. 9
Introduce la distinzione tra fondi Doc e non-Doc, i primi istituiti con lo scopo di
«potenziare l’erogazione delle forme di assistenza sanitaria», integrandola con
servizi aggiuntivi laddove possibile; i fondi definiti non-Doc sono invece tutti quei
fondi riconosciuti con il precedente decreto.
Decreto Legislativo 56/2000
Introduce un progressivo aumento della deducibilità fiscale dei versamenti su Fondi
Doc, con una parallela riduzione di quella dei Fondi non-Doc, con l’obiettivo di
rafforzare la tendenza verso i fondi Doc nel 2008.
Associazione Europa2020 – www.associazioneeuropa2020.eu
4. Legge Finanziaria 2004
Equipara i Fondi Doc e non-Doc dal punto di vista della deducibilità fiscale
Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (art. 1, co. 197, lettere a e b) che ha
sostituito, rispettivamente, lettera e-ter, art. 10 e lettera a, art. 51 del tuir
917/86,
ha di fatto completato l’equiparazione di Fondi Doc e non-Doc
Decreto 31 marzo 2008
•Individua gli ambiti operativi dei Fondi e delle Casse con fini puramente assistenziali
•Impone un tetto minimo del 20% di spesa per Fondi, Enti e Casse di Mutuo Soccorso in prestazioni sanitarie non
comprese nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), siano esse prestazioni volte a garantire il recupero della salute e della
mobilità (fisioterapia, cure termali, altri tipi di intervento) o prestazioni odontoiatriche
•Viene introdotto l’Anagrafe dei Fondi Sanitari
•http://www.salute.gov.it/portale/ministro/p4_8_0.jsp?lingua=italiano&label=servizionline&idMat=PS&idAmb=AFIS&idSrv=01&flag
=P
Decreto 27 ottobre 2009
Introduce lievi modifiche alle normative preesistenti sui Fondi Sanitari, creando una
disciplina teoricamente unica
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5. L’anagrafe dei Fondi Sanitari integrativi
L’Anagrafe dei Fondi Sanitari svolge una serie di importanti funzioni, tra cui:
• Censisce i soggetti operanti nel settore sanitario in correlazione al Servizio Sanitario
Nazionale
• Valuta gli elementi di connessione tra il Servizio Sanitario Nazionale e la Sanità
integrativa (settore privato)
• Controlla che siano rispettate le soglie di risorse vincolate a fini esclusivamente
assistenziali
All’Anagrafe possono iscriversi:
• Fondi Sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale che si siano configurati
nell’ambito delle norme stabilite dell’art. 9 DL 20 novembre 1992 n. 502, e successive
norme
• Gli Enti, le Casse e le Società di Mutuo Soccorso aventi esclusivamente fine
assistenziale (art. 51 comma 2, lettera a del DPR 917/1986)
La gestione delle iscrizioni è affidata al Ministero della Sanità, che vaglia la
documentazione trasmessa – secondo la procedura definita dal Decreto
Ministeriale del 27 ottobre 2009.
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6. Fondi Sanità integrativa e deducibilità fiscale
Uno dei punti più vantaggiosi dei Fondi per la Santità integrativa è la loro deducibilità fiscale – fissata a
3.615,20€ al 2013. Sono infatti deducibili per legge sia i Fondi Doc che i Fondi non-Doc (entro questo
massimale) e, punto importante,
le somme di denaro versate in Fondi iscritti all’Anagrafe sono esenti da imposte.
Esempio
Modalità contributiva «diretta»
Il datore di lavoro versa i soldi in busta paga
€200
Circa €400
€300
•L’azienda decide di
versare €300 ad ogni
lavoratore come
contributo sanitario
•Le imposte e la
contribuzione
previdenziale fanno
aumentare la cifra
pagata dall’azienda
•Tasse ed imposizioni
fiscali colpiscono anche
il lavoratore, che vede
decurtarsi la cifra finale
€200 persi
•Complessivamente, si
sono andati a perdere
circa 200€ in tasse, con
danno per l’azienda e
per il lavoratore
€ 300
€330
€300
•L’azienda decide di
versare €300 ad ogni
lavoratore come
contributo sanitario
N.B. Eventuali spese sanitarie aggiuntive sostenute
dal lavoratore ma non copertae dal Fondo saranno
comunque detraibili al 19% fino al tetto dei €3615,20.
•L’azienda versa i €300
in un fondo sanitario,
e paga solo il 10% di
contribuzione
previdenziale
•Il lavoratore si trova
una contribuzione
versata sul suo fondo
sanitario di €300, per
cui non pagherà tasse
Modalità contributiva via Fondo
Il datore di lavoro versa i soldi in un Fondo
Sanitario aziendale
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7. Fondi Sanitari e Politica Regionale
Costi e benefici della creazione di un Fondo Sanitario
(che gli amministratori locali devono considerare)
Le informazioni presenti in questo documento sono tratte dal volume «Diritto alla Salute in Europa» della Delegazione Italiana del Partito Democratico al Parlamento Europeo
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8. Inquadramento della questione
Come già detto precedentemente, le disponibilità economiche per la Sanità sono andate soggette ad una
riduzione costante nella loro disponibilità. Questo ha portato – e porta – sempre più amministratori locali,
soprattutto regionali, a ricercare fonti alternative per finanziare il Servizio Sanitario senza andare ad intaccare il
proprio consenso politico.
La strada più utilmente perseguibile al riguardo sembra essere quella dei Fondi Integrativi, anche se la scelta
tra Fondi Doc e Fondi non-Doc rimane uno dei punti oscuri su cui dibattere e decidere di caso in caso. Tra le
variabili da considerare si annoverano:
• Costi
• Attuabilità
• Vantaggi/svantaggi politici
I Fondi Doc garantiscono un servizio di copertura sanitaria maggiormente integrata a quella del Servizio
Sanitario Nazionale, ma sono più complessi da attivare e più lenti ad entrare a regime – di fatto, non sono
pressoché presenti nel panorama nazionale.
I Fondi non-Doc, di contro, presentano minori difficoltà di attivazione e messa a regime, ma non si integrano in
modo così efficiente con il Servizio Sanitario Nazionale, ed anzi in molti casi non ne garantiscono neanche la
stessa universalità: basti considerare, come esempio, che tra i Fondi non-Doc rientrano anche le assicurazioni
commerciali, che hanno elevate barriere all’accesso.
In ogni caso, la decisione varia da Regione a Regione sulla base di una serie di considerazioni che il decisore
deve effettuare di volta in volta rispetto alla sua realtà regionale.
Associazione Europa2020 – www.associazioneeuropa2020.eu
9. Questa differenziazione regionalistica deriva dal processo di riforma in senso federale che è stato avviato dal
2009 nel nostro Paese. In questo senso vanno lette anche le riforme da attuare nel sistema sanitario, in
particolare nel settore della Sanità integrativa: mentre alcune Regioni godono di un gettito fiscale tale da
garantire un Sistema Sanitario Regionale efficiente, altre soffrono di costanti deficit sanitari che rendono
difficile l’erogazione anche dei servizi minimi, e provocano interminabili liste d’attesa e un sempre maggiore
ricorso al privato (per chi se lo può permettere).
L’obiettivo dell’amministratore locale deve essere quello di reindirizzare questa spesa privata verso i Fondi di
Sanità Integrativa che consentano un miglioramento nella qualità della Sanità pubblica nella propria Regione e,
contemporaneamente, un alleggerimento del carico sulla stessa senza però danneggiarla. Il come è la
questione che si vuole affrontare in questo testo.
Il primo passo da compiere, prima ancora di definire se optare per Fondi Doc, Fondi non-Doc o una soluzione
mista, è procedere ad una definizione della domanda di sanità regionale, ossia:
• Comprendere la distribuzione di ricchezza a livello regionale, e quindi come si distribuisce la richiesta di Sanità
pubblica e Sanità privata
•
Per definire questo punto in genere si può partire dall’assunto che chi può spendere di più opterà per il privato, che garantisce migliori servizi
alberghieri (per la degenza post-operatoria/day hospital) e maggiore scelta del medico
• Analizzare il tipo di servizi maggiormente richiesti, e individuare se questi rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza
o meno
Inoltre, può essere molto utile effettuare un controllo sull’efficienza amministrativa del Sistema Sanitario
Regionale.
Associazione Europa2020 – www.associazioneeuropa2020.eu
10. Fondi Doc e Fondi non-Doc: pro e contro
Fondi Doc
+ Universalità d’accesso
+ Facili da integrare con il Sistema
Sanitario Nazionale
- I Fondi Doc non coprono le prestazioni
LEA (Livello Essenziale di Assistenza)
erogate in strutture non
convenzionate
- Offrono una minore libertà di scelta
per l’utente
- Possono dover richiedere un Fondo di
Compensazione per coprire le perdite
Fondi non-Doc
+ Offrono una maggiore libertà di
scelta per l’utente
+ Non richiedono un Fondo di
Compensazione
+ Coprono le prestazioni mediche
erogate anche nelle strutture non
convenzionate
- Sono più difficilmente integrabili
con il Sistema Sanitario Nazionale
- Possono presentare barriere
all’accesso
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11. La creazione di un sistema di Sanità integrativa
parte 1: espandere la domanda
Convincere le persone a sottoscrivere un sistema
di sanità integrativa può rivelarsi un’impresa
meno facile di quello che possa sembrare in
teoria. A tal fine sono tre le macro-strategie
perseguibili:
• Politiche informative
• Politiche di contenimento dei premi
• Politiche fiscali
Le politiche informative sono orientate alla
diffusione della conoscenza (in senso positivo)
della Sanità integrativa, mostrando i vantaggi
fiscali e motivazionali della sottoscrizione di
tali Fondi, in particolare per le imprese che
vogliano introdurli nei propri contratti.
Politica informativa
Punti di forza
Punti di debolezza
Comunicazione dei vantaggi per
gli utenti
Ritorno di
immagine
Risultati incerti
Comunicazione dei vantaggi per
le imprese
Costo contenuto
Risultati incerti
Comunicazione dei vantaggi
degli adempimenti obbligatori
per le imprese nell’ambito della
Sanità integrativa
Costo contenuto
Elevata possibilità
di successo
Modifica
dell’equilibrio del
mercato della
Sanità integrativa
Come evidenziato dalla tabella, la strategia di maggior successo per un
amministratore locale che decida di perseguire una politica informativa è
quella di optare sull’obbligatorietà di tale sistema di sanità integrativa, in
modo che le imprese lo adottino.
Tale politica garantisce anche vantaggi di immagine per la Regione, che
assume l’immagine di Regione virtuosa, in quanto obbliga le imprese a
tutelare i dipendenti.
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12. Il secondo sistema di espansione della domanda consiste nelle politiche di contenimento dei premi
assicurativi.
Posto che il prezzo di un’assicurazione sanitaria varia sulla base di vari fattori, tra cui
• Tipologia organizzativa
• Prestazioni coperte
• Appartenenza o meno a forme di assicurazione collettiva
la Regione può intervenire su questi prezzi in tre modi:
• Calmierando i prezzi – metodo di difficile applicazione
• Promuovendo cambiamenti organizzativi/strutturali – metodo che può rivelarsi funzionale
• Utilizzando la leva fiscale – metodo che rientra nelle metodologie fiscale
Le assicurazioni sanitarie soffrono di moral hazard (azzardo morale, ossia tendenza da parte degli individui a
fingere sinistri o altro per ottenere rimborsi) e selezione avversa (le assicurazioni tendono a limitare il campo
dei possibili fruitori eliminando – paradossalmente – quelli che ne avrebbero maggiormente bisogno). Al fine di
contrastare questi due fenomeni, le assicurazioni dovrebbero puntare sull’integrazione tra profit e non-profit e
sulle politiche di aggregazione.
Per quanto riguarda le politiche di aggregazione, queste sono di due tipi – e vanno condotte di pari passo: da
un lato la creazione di Fondi «piccoli», poiché più sono piccole le comunità minori sono i rischi di moral hazard;
dall’altro, questi piccoli Fondi devono essere aggregati organizzativamente al fine di ridurre i costi di gestione
ottenendo economie di scala (entro certi limiti).
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13. Il secondo passaggio è l’integrazione tra profit e non-profit in modo da esaltare i vantaggi competitivi reciproci:
un sistema integrato garantirebbe infatti una netta riduzione dei costi di gestione per le assicurazioni, con una
conseguente riduzione dei premi assicurativi.
Inoltre, le assicurazioni otterrebbero vantaggi dalla riduzione dei costi commerciali e di Front-end, oltre ad una
sensibile riduzione dei costi derivanti dal moral hazard.
Servizi Sanitari
Copertura
Enti non-profit (Fondi, Casse e Mutue)
Gestione sinistri
back-end
Gestione Sinistri
front-end
Vendita
Promozione
Enti Profit (Assicurazioni commerciali)
In ogni caso, l’integrazione tra Fondi profit e non-profit è un processo difficile da attuare in mancanza di una
forte volontà politica a livello regionale e di appositi strumenti fiscali che incentivino un tale processo.
Emerge quindi la necessità di importanti politiche fiscali come mezzo per stimolare la domanda di sanità
integrativa, se non fosse che mancano strumenti specifici per favorire lo sviluppo di Fondi per la Sanità
Integrativa a livello Regionale.
L’unico strumento attualmente disponibile sono le detrazioni IRAP per le aziende che sottoscrivono accordi con
Fondi Sanitari integrativi. In ogni caso si tratterebbe di perdite nel bilancio regionale, motivo per cui è
necessario praticare un attento calcolo di fattibilità.
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14. La creazione di un sistema di Sanità integrativa
parte 2: espandere l’offerta
Le politiche per l’incremento dell’offerta di Sanità Integrativa sono di due tipi: indirette e dirette.
Politiche indirette
• Incentivi per la nascita di nuovi soggetti
Questi incentivi sono possibili in varie forme – detrazioni IRAP e contributi, ad esempio – per spingere le aziende ad aderire a questi Fondi
sanitari interprofessionali (che a loro volta sarebbero incentivati come start-up). Nel decidere una simile strategia è comunque necessario
tenere presente la disciplina nazionale e regionale a riguardo, oltre che agli interessi da parte dei privati ad operare in questo campo.
• Promozione della professione intramuraria
La creazione di un «sistema binario» nell’ambito sanitario in cui all’offerta di base si affianca la possibilità di un’offerta extra – migliori servizi e
scelta del medico dietro pagamento, seppure ad una cifra inferiore rispetto a quella pagata al settore privato. Tale scelta è basata sulla
considerazione che gli utenti, in certi casi, sono disposti a spendere di più in cambio di un servizio migliore (ad esempio, al momento del parto).
Questo sistema garantirebbe una maggiore liberta di scelta per il cittadino e maggiori entrate per le casse regionali, senza contraccolpi politici
se la questione viene gestita entro la creazione di fondi per la sanità integrativa.
La conseguente politica sanitaria si dovrebbe articolare in:
• Riqualificazione delle strutture pubbliche in funzione di una maggiore offerta
• Creazione di un albo dei medici che possono operare nel nuovo regime intramurario
• Promozione di queste nuove strutture come enti parte del Sistema Sanitario Nazionale Integrativo (sia profit che non-profit)
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15. Una simile manovra deve essere però valutata attentamente per evitare un eccesso di spesa regionale; a tal fine sarebbe da
considerare l’ipotesi di un coinvolgimento dei privati al fine di ridurre la spesa.
N.B. Questo sistema non mira a migliorare la qualità del Servizio Sanitario Nazionale, ma la sua profittabilità: riuscendo a rendere positivi i
bilanci delle ASL attraverso questo ricorso parziale al semi-privato si potrebbe migliorare l’offerta gratuita di base; inoltre, consentirebbe
l’accesso al mercato del lavoro ad una serie di giovani medici che avrebbero altrimenti maggiori difficoltà ad entrare di ruolo.
• Creazione di un Fondo di compensazione regionale
Un fondo di compensazione regionale svolgerebbe un’importante funzione di copertura finanziaria per i Fondi
Sanitari e le ASL; sarebbe inoltre un incentivo allo sviluppo ed alla sottoscrizione dei Fondi integrativi stessi,
soprattutto nell’ottica della diffusione delle Long Term Care. È comunque importante in quest’ambito
l’istituzione di un organo di vigilanza che sorvegli il funzionamento di questo Fondo.
Politiche dirette
L’azione diretta della Regione per creare ulteriore offerta di Sanità integrativa può assumere cinque forme:
• Fondo a gestione diretta regionale per i dipendenti dell’Ente Regione, con possibilità di estendere la copertura ad altri enti
locali
• Fondo gestito dalla Regione ma aperto a tutti, a partecipazione diretta o indiretta (attraverso le aziende o assicurazioni
commerciali)
• Mutue pubbliche (per i dipendenti dei vari enti regionali)
• Fondo Regionale gestito da un operatore esterno per i dipendenti regionali e degli altri enti
• Fondo Regionale gestito da un operatore esterno per tutti i cittadini della Regione (magari con preadesione da parte delle
aziende)
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