1. ☭ La Rivoluzione Russa ☭
La Grande guerra causògrandissimi danni economici ma anche in termini di popolazione riportando 12 milioni
di morti. L’economia a pezzi porta gli operai e gli industriali a scioperare e ad insorgere quindi nella capitale,
ribattezzata all’inizio della guerra come Pietrogrado,inizia una vera e propria rivoluzione. Lo Zar Nicola II
dichiara lo stato di assedio e manda l’esercito contro i rivoltosi. Sfortunatamente per lo zar, l’esercito si allea
con i rivoltosi costringendolo ad abdicare ea cedere il potere a suo fratello, il granduca Michele. Michele
Romanov decide di accettare solo se la corona gli fosse stata offerta da un’assemblea costituente che in quel
momento era impossibile da reperire perciò la scelta di Michele verrà considerata come un rifiuto: da qui la
dinastia Romanov esce per sempre dalla politica.
Alla caduta del regime zarista segue una repubblica instituita dalla Duma nella quale si distinguono i social-
rivoluzionari e i soviet. I soviet erano comitati di operai e soldati che si distinguevano in 2 fazioni: i
menscevichi, che rappresentavano la maggioranza dei soviet ed erano di aspirazione socialista moderata, ei
bolscevichi,una minoranza più radicale ed estremista guidata da Lenin. I soviet riescono ad impadronirsi dei
mezzi di comunicazione e delle ferrovie riuscendo a fomentare anche le zone più rurali nominandosi “soviet
degli operai e dei soldati”.
Nel resto d’Europa imperversa ancora la guerra ma i tedeschi capiscono che questa rivoluzione può tornare
utile: infatti Lenin era in esilio in Svizzera dal 1907 e con l’aiuto dei tedeschi ritorna in Russia il 4 aprile 1917
giorno nel quale espone le cosiddette “Tesi di aprile” con le quali dichiara di voler uscire dalla guerra.
Le tesi d’aprile si scontrano però con le idee interventiste dei Menscevichi e dei social rivoluzionari che in
maggio instaurano un governo provvisorio per continuare a combattere. Questa idea non viene accettata dal
popolo che si unisce sempre di più tra le fila dei Bolscevichi che riescono ad organizzare un’armata di 10.000
uomini definita Armata rossa finanziata da Lenin stesso.
Nell’estate del 1917 i menscevichi e i social rivoluzionari tentano un colpo di stato che viene sventato per poco
e allora Lenin approfittando della situazione nella notte tra il 24 e il 25 ottobre attua un golpe riuscendo ad
impadronirsi del palazzo d’inverno e ad arrestare tutti gli oppositori, instaurando un governo con lui a capo,
Trotskijcome ministro degli esteri e Stalin come ministro degli interni. Il programma su cui si fonda il nuovo
governo è basato su due punti:
- Uscire dalla guerra senza annessioni e senza indennizzi,
- Ritirare i territori dei grandi proprietari terrieri e della chiesa per ridistribuirli ad ogni contadino in
modo da essere autonomo ed autosufficiente;
Tutto ciò viene promosso con lo slogan di “Terra ai contadini” viene creduta una grande mossa,intuizione che
si rivelerà errata: durante le elezioni i contadini votano per i social rivoluzionari e i menscevichi, pochissimi
votano per i bolscevichi e ne escono vincitori solo i social rivoluzionari democratici.
I bolscevichi non si arrendono e sciolgono con la forza l’assemblea costituente instaurando una dittatura a
singolo partito definita comunista.
Nel novembre del 1917 i russi si ritirano ufficialmente dalla guerra ma sono costretti a cedere la Finlandia, la
polonia e l’ucraina ai tedeschi e quindi, con la modifica dei confini, sono costretti a cambiare la capitale che
diventerà Mosca. Con il trasferimento della capitale il partito bolscevica cambia nome in Partito comunista.
I conflitti sembrerebbero terminati ma i contro-rivoluzionari si uniscono e formano l’armata bianca in
opposizione a quella rossa. Lenin vedendosi accerchiato decide di affidare l’esercito Trotskij che, con
pochissime risorse e tempo, riesce a creare un esercito di 5.000.000 di soldati, uomini e donne e volontari,
affiancando ad esso un controllo capillare grazie a 48.000 ex ufficiali zaristi comandati grazie al ricatto e alle
minacce.
2. Le armate bianco sono molto più svantaggiante poiché non munite di un controllo capillare, soldati inesperti e
inferiorità numerica. Nel 1920 le armate bianche sono quasi del tutto sconfitte ma ciò nonostante la le razioni
sono sempre limitate perciò si fa uso del “comunismo di guerra” tattica tesa a razionare il cibo e che dà il
potere ai comitati operai per compiere i ritiri; però questa tattica tende a creare un forte sviluppo del mercato
nero e del contrabbando dei quali si occuperà la polizia politica, la Ceka.
Nel 1920 il comunismo diventa un regime e assume pienamente il potere iniziando con la nazionalizzazione
delle fabbriche, la redistribuzione dei terreni e fermando il comunismo di guerra imponendo un’imposta in
natura ai contadini anche se molto inferiore alla precedente.Nelluglio del 1918 viene approvata la costituzione
Il dopoguerra
Alla fine della grande guerra i paesi europei sono devastati economicamente e politicamente tranne gli USA
che ne sono i veri vincitori, infatti gli stati europei hanno chiesto prestiti e accumulato debiti per il commercio
poiché le proprie industrie erano state riconvertite per le armi. La Germania che ne era uscita sconfitta
attraverso, il trattato di Versailles, viene costretta a pagare i risarcimenti agli stati vincitori. Risarcimenti che
ammontano a 132.000.000.000 di marchi, una cifra che la nazione non può pagare se non in piccolissima parte.
La via individuata per uscire dalla crisi è la svalutazione del marco attraverso una produzione eccessiva di
cartamoneta oltre le riserve auree massime, ciò porta ad una gravissima inflazione creando povertà e aumenta
spropositatamente il costo della vita arrivando a far costare un 1 kg di pane 428 milioni di marchi. Gli stati
creditori non possono più aspettare perché gli USA spingono peravere il loro denaro in questo modo la Francia
compie una mossa che in seguito si rivelerà avventata, cioè l’invasione della Ruhr, una zona industriale e
carbonifera della Germania molto produttiva. I tedeschi non volendo cedere niente ai francesi, bloccano la
produzione e il lavoro nella zona invasa creando la necessità di un sussidio stabile per i minatori e gli operai
della Ruhr: l’inflazione cresce. Nell’autunno del 1923 i tedeschidecidono di fermare la politica inflazionistica
instaurando delle pesanti imposte e costringendo a imprenditori e finanzieri a riportare i loro patrimoni in
patria avviando così una vera e propria rivalutazione del marco. Questa azione è coadiuvata dalla conferenza
per le riparazioni di guerra di Parigi che mette in atto prima il piano Dawes,rivalutazione e stabilizzazione
del marco con avvio degli investimenti di altri paesi (USA). Ora si è formato un ciclo che permette a tutti di
guadagnare: gli USA molto ricchi investono nella Germania che guadagna e si riprende dalla crisi risanando i
debiti di guerra con gli stati vincitori che a loro volta sono indebitati con gli USA.Nel1929 questo meccanismo
verrà perfezionato grazie al Piano Young.
FRANCIA
Il quadro politico è molto vario e frammentato e porta a governi effimeri ed instabili con conseguenze come
la Ruhr. Il governo Poincaré inasprisce di molto le tasse ed è per questo che i radicali e i socialisti francesi
formano il “cartello delle sinistre”:nonostante questa unione le idee politiche all’interno del cartello sono
troppo differenti e creano molta instabilità così in Francia tra il 1924 e 1926 si succedo 7 governi finché nel
luglio del 1926 non si instaura un governo conservatore che rimane in carica per 28 mesi riuscendo,attraverso
le imposte e un controllo della monetizzazione, a ristabilire il valore del Franco.
IL BIENNIO ROSSO
La Germania è chiaramente il paese più colpito dalla crisi del dopoguerra che oltre ad un grandissimo problema
economico, presenta anche un’instabilità politica rilevante: avvengono infatti due tentativi di rivoluzione
3. sovietica guidati, uno da Béla Kun e uno da Rosa Luxemburg e Karl Liebknetch, vengono entrambi
stroncati con la violenza dai Freikorps ex soldati anti sovietici che non esitano ad eccedere con la violenza.
Dopo la repressione dei tentativi comunisti il presidente del governo provvisorio Ebert forma un’assemblea
costituente che nel 1919 a Weimar lo elegge come presidente della nuova Repubblica di Weimar. La
repubblica è costantemente sotto tentativi di colpi insurrezionali di estrema destra, tra questi ricordiamo
quello di Adolf Hitler, a Monaco di baviera, capo del Partito nazional socialista dei lavoratori tedeschi,
movimento nazionalista ed antisemita dotato di un programma in 25 punti.
Nel 1921 Hitler riuscirà ad imporsi come Fuhrer e a fornirsi di una forza paramilitare, i reparti d’assalto.
Questi finanziamenti arrivano da grandi industriali che appoggiano Hitler per le idee.
Nel 1923 durante l’occupazione della Ruhr Hitler decide di mettersi in contatto con ufficiali di stanza nella
zona invasa per compiere un colpo di stato, che però si rifiutano di aiutarlo, cosi nella notte dell’8 novembre
1923 entra in una birreria dove si stava svolgendo una manifestazione per arrestare tre autorità e costringerli a
compiere il colpo di stato. Il tentativo fallisce e si conclude con 9 mesi di reclusione per Hitler, mesi nei quali
inizierà a scrivere il Mein Kampf.