Pensieri, ricordi, riflessioni, commenti e… stoccate di Massimo D’Alema sulla politica e sulla Sinistra. Mal sopportato, ma anche amato, D'Alema è in ogni caso sempre rispettato e stimato, anche da chi non lo ammetterebbe mai in pubblico. Perché ha la statura politica e intellettuale per assurgere a simbolo di un modo antico di concepire la politica, nel pensiero e nella prassi.
Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della provincia di Torino, si è fatta promotrice di due inchieste riguardanti la distanza tra politica e cittadini e la creatività di Torino; la testimonianze del web sono state raccolte in un e-book scaricabile dal suo sito
اس کتاب میں آپ پڑھ سکیں گے:سند حدیث کی اہمیت، کتب حدیث کی بعض اقسام، خطبہ امام اہلسنت،حدیث کی اقسام اور بہت کچھ ۔ ۔ آپ کے لئے ایک بہت مفید اور اہم کتاب جس کو پڑھنے سے آپ کے علم اور نیکیوں میں ان شاء اللہ عزوجل اضافہ ہوگا۔آپ اس کتاب کو ویب سائٹ پر موجودرہتے ہوئے آن لائن پڑھنے کے لئے Read کے بٹن اور ڈاؤن لوڈ کرنے کے لئے Download کے بٹن پر کلک کریں۔اس کتاب کے بارے میں اپنے تاثرات نیچے دئیے ہوئے Comments Box میں دیں۔برائے کرم اس کتاب کوعلم دین حاصل کرنے کی نیت سے خود بھی پڑھیں اور دوسروں کے ساتھ بھیShare کریں۔
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A short history of the Universal Expositions. Oddities and the inventions that have changed our way of life: the Singer sowing machine displayed in the Expo of Paris of 1855; the light bulbs; the ice-maker and the porcelain teeth presented at the EXPO of 1878; the telephone, the telegraph, the typewriter and... Ketchup. Television, nylon and air-conditioning were presented at this EXPO of New York of 1939. And Milan?
Le ferie retribuite sono un diritto sancito dalla Costituzione Italiana. Sono una conquista che i lavoratori hanno ottenuto a partire dal Novecento, con l’affermarsi dello Stato sociale.
Rappresentanza Permanente d'Italia presso la UEtelosaes
Cos'è la Rappresentanza Permanente. La Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea: struttura e funzioni. Carlo Calenda, il nuovo Rappresentante Permanente italiano presso l’Unione Europea. La nomina di Calenda, un politico estraneo al mondo della diplomazia, è una vera rivoluzione per l’Italia, in quanto il posto di Rappresentante Permanente, è stato storicamente assegnato ad un Ambasciatore. Dopo l’annuncio della nomina, è scoppiato il “caso Calenda”: oltre 250 tra giovani diplomatici e Ambasciatori veterani hanno scritto due diverse lettere al Governo, per manifestare disappunto e preoccupazione...
bibliografia:
Posner G. Labor de Parto y Nacimiento humano.6ta ed.: Amolca; 2015
http://www.facmed.unam.mx/bmnd/catalogo/imprime_todos.php?id_muestra=427
https://biblioceop.files.wordpress.com/2011/02/apunte_goteo_oxitocico_durante_el_trabajo_de_parto.pdf
Quello che pensavate di sapere, ma sicuramente non sapete sull'uomo che si e' immolato per la seconda volta per il bene della Cast.. ehm, della Costituzione.
A short history of the Universal Expositions. Oddities and the inventions that have changed our way of life: the Singer sowing machine displayed in the Expo of Paris of 1855; the light bulbs; the ice-maker and the porcelain teeth presented at the EXPO of 1878; the telephone, the telegraph, the typewriter and... Ketchup. Television, nylon and air-conditioning were presented at this EXPO of New York of 1939. And Milan?
Le ferie retribuite sono un diritto sancito dalla Costituzione Italiana. Sono una conquista che i lavoratori hanno ottenuto a partire dal Novecento, con l’affermarsi dello Stato sociale.
Rappresentanza Permanente d'Italia presso la UEtelosaes
Cos'è la Rappresentanza Permanente. La Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea: struttura e funzioni. Carlo Calenda, il nuovo Rappresentante Permanente italiano presso l’Unione Europea. La nomina di Calenda, un politico estraneo al mondo della diplomazia, è una vera rivoluzione per l’Italia, in quanto il posto di Rappresentante Permanente, è stato storicamente assegnato ad un Ambasciatore. Dopo l’annuncio della nomina, è scoppiato il “caso Calenda”: oltre 250 tra giovani diplomatici e Ambasciatori veterani hanno scritto due diverse lettere al Governo, per manifestare disappunto e preoccupazione...
bibliografia:
Posner G. Labor de Parto y Nacimiento humano.6ta ed.: Amolca; 2015
http://www.facmed.unam.mx/bmnd/catalogo/imprime_todos.php?id_muestra=427
https://biblioceop.files.wordpress.com/2011/02/apunte_goteo_oxitocico_durante_el_trabajo_de_parto.pdf
Quello che pensavate di sapere, ma sicuramente non sapete sull'uomo che si e' immolato per la seconda volta per il bene della Cast.. ehm, della Costituzione.
Sedici Pagine è un Magazine di cultura, informazione e attualità, nato dall’intuizione di Antonio Molinari e Domenico Stea assieme all’Associazione “Free Space”. La rivista fa la sua prima apparizione in pubblico il 16 Settembre 2016, con la pubblicazione del ‘numero 0’. Il successo dell’esordio proietta il magazine nel mondo delle novità e lo conferma come un progetto ambizioso e di larghe vedute. Particolarità di Sedici Pagine Magazine è la sua “Redazione Instabile”, composta interamente da giovani studenti e neolaureati (come, del resto, tutto il suo nucleo organizzativo), che mese per mese aumentano e si alternano nell’affrontare tematiche d’ogni genere (politiche, sociali, sportive, artistiche ecc…).
On 25 September 2022 Italians voted for a new Chamber of Deputies and the Senate. The centre-right coalition won with an absolute majority in both Houses.This is the first time in Italian history that a woman has been the Head of the Government.
Il 25 settembre 2022 si sono svolte le elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Ha vinto la coalizione di centro-destra, che ha raggiunto la maggioranza assoluta in entrambe le Camere. È la prima volta nella storia d’Italia che una donna è a capo del Governo.
27 July 2022 the Senate Assembly passed a reform of its Rules with 210 votes in favour, 11 against and 2 abstained votes. There will be only 200 Senators in the 19th Legislature, instead of 315, and in the Chamber, 400 Deputies rather than 630.
Il 27 luglio 2022 l’Assemblea del Senato ha approvato, con 210 voti favorevoli, 11 contrari e 2 astensioni, la riforma del proprio Regolamento. I Senatori della XIX legislatura saranno 200, invece di 315, mentre il numero dei Deputati passa da 630 a 400.
Non esiste una definizione giuridica. Secondo il Regolamento della Camera (art. 14) sono “associazioni di Deputati” e “soggetti necessari al funzionamento della Camera”.
Secondo la dottrina sono la proiezione, il riflesso, dei partiti nel Parlamento. Svolgono però un ruolo ben preciso, perché sono un elemento imprescindibile al funzionamento delle Camere.
Parliamentary groups have no legal definition. According to Rule 14 of the Rules of Procedure of the Chamber of Deputies, they are ‘associations of Deputies’ and ‘subjects required for the functioning of the Chamber.’
According to the doctrine, they are the projection, the reflection of the parties
in Parliament.
LEGGE ANNUALE PER IL MERCATO E LA CONCORRENZA Telosaes telosaes
La Legge annuale per il mercato e la concorrenza è stabilita dalla Legge 23 luglio 2009, n. 99. Dovrebbe avere cadenza annuale, ma fino ad oggi ne è stata approvata solo una. Perché? Le ragioni sono tante, ma la prima è la difficoltà di un accordo politico sui settori economici, su quali intervenire e su come farlo.
The annual market and competition law is set forth in Law 23 July 2009, no. 99. Although the Competition Bill is supposed to be tabled annually, only one Competition Law has been passed to date. Why is this? The reasons are many; however, the first is the challenge of agreeing politically on where and how to intervene.
LEGGE ANNUALE PER IL MERCATO E LA CONCORRENZA telosaes
La Legge annuale per il mercato e la concorrenza è stabilita dalla Legge 23 luglio 2009, n. 99. Dovrebbe avere cadenza annuale, ma fino ad oggi ne è stata approvata solo una. Perché? Le ragioni sono tante, ma la prima è la difficoltà di un accordo politico sui settori economici, su quali intervenire e su come farlo.
THE SEVERINO LAW WHAT IT SETS OUT, ACTUAL CASES, OPEN QUESTIONStelosaes
The so-called Severino Law (named after at-the-time Minister of Justice Paola Severino) introduces a comprehensive regime to fight corruption and foster transparency in the Italian Public Administration (PA). The Draft Bill was submitted in 2010by former Minister of Justice Angelino Alfano (IV Berlusconi Government). The Law was passed with a confidence vote by the government after a legislative procedure lasting two years.
LA LEGGE SEVERINO. COSA STABILISCE, CASI CONCRETI, QUESTIONI APERTEtelosaes
La Legge Severino introduce una disciplina organica per il contrasto della corruzione e la trasparenza della PA. Il Disegno di Legge fu proposto nel 2010, dall’allora Ministro della Giustizia, Angelino Alfano (Governo Berlusconi IV). La Legge è stata approvata con l’apposizione della questione di fiducia da parte del Governo, dopo un iter durato due anni.
The CONSOB (Commissione Nazionale per la Società e la Borsa is an Independent Administrative Authority that oversees the Italian financial markets in order to protect investors and ensure the market’s proper functioning.
La CONSOB è l’Autorità amministrativa indipendente che controlla il mercato finanziario italiano, per tutelare gli investitori e garantire il buon funzionamento del sistema finanziario
Cosa significa fare il lobbista? Cosa vuol dire occuparsi di public affairs? Dal dialogo interno e dalla collaborazione dei membri del Gruppo di Lavoro Public Affairs è nato un documento, redatto con grande cura e pazienza da AmCham, che riprendiamo e articoliamo qui.
What does it mean to be a lobbyist? What does it mean to work in public affairs? This internal dialogue and our collaboration with the members of the Public Affairs Work Group form the basis of a report which we quote and elaborate below.
The State General Accounting Department is the Institution that ensures the proper planning and rigorous management of public funds. It oversees state accounts. The State Accountant General, appointed by the government on the recommendation of the Minister of the Economy and Finance, is in charge of the Department. The organisational structure of the General Accounting Department is complex and connected to other institutions at both the central and local level. In 2019 the State General Accounting Department celebrated its 150 year anniversary.
È l’Istituzione che garantisce la programmazione corretta e la gestione rigorosa delle risorse pubbliche. è l’organo che controlla i conti dello Stato. È diretta da un Ragioniere Generale dello Stato. Ha un’articolazione complessa ed è integrata con le altre Istituzioni a livello centrale e sul territorio. Nel 2019 si sono svolti i festeggiamenti per la ricorrenza dei 150 anni dall'istituzione della Ragioneria.
La Corte dei Conti è un organo di rilievo costituzionale indipendente al quale la Costituzione affida importanti funzioni di controllo e giurisdizionali. Fu istituita nel 1862
The Court of Auditors is an institution of constitutional importance. As set forth in the Italian Constitution, it has key review and jurisdictional functions. It was established in 1862.
For Draghi, gender quotas are not the right instrument to close the gender gap. So, how do you ensure women have equal representation in both politics and in the labour market?
2. MASSIMO D’ALEMA, CHI È
Per alcuni il più “Comunista” e, proprio per questo, un pericolo
da combattere o, semplicemente, un ostacolo al cambiamento
da rimuovere. Per altri, un dirigente e un uomo di Governo non
abbastanza di Sinistra o, semplicemente, uno di quei “leader con cui
non vinceremo mai”.
Mal sopportato da tanti compagni di partito, giornalisti e intellettuali,
amato forse più di quanto non si pensi dalla base del PCI-PDS-DS,
rispettato e stimato anche da chi non lo ammetterebbe mai in pubblico,
Massimo D’Alema ha la statura politica e intellettuale per assurgere a
simbolo di un modo antico di concepire la politica, nel pensiero e nella
prassi.
3. UN MODERNO AIACE TELAMONIO?
con Aiace Telamonio, l’eroe
che nell’Iliade salva le navi
achee dall’incendio, fosse da
leggere in controluce l’ultima
missione che si è assegnato.
Per usare le sue parole, il 4
Dicembre il solitario, pugnace
epigono della Sinistra italiana
«ha battuto un colpo che
lascerà il segno».
L’ era dei social media non ha intaccato
le sue convinzioni: con l’orgogliosa
consapevolezza dell’inattualità del
suo pensiero, D’Alema parla di
selezione delle classi dirigenti, della
funzione insostituibile dei partiti,
dell’identità della Sinistra come
forza dell’eguaglianza e della giustizia
sociale.
Si direbbe che il confronto, a volte
impietoso, tra i princìpi che propugna
e la realtà che osserva, lo incoraggino
a perseverare, quasi che nel paragone
4. LA MALATTIA DEL PD
Constatato di che pasta fosse fatto ormai il gruppo dirigente, si capisce
meglio perché l’anima profonda del partito, la sua vera base (non
quella finta, mediatica), sia sempre stata, per anni, prevalentemente
dalemiana. Perché Massimo D’Alema è stato l’unico ad ereditare non
solo i limiti ma anche le virtù (forza, serietà, realismo, indisponibilità a
piegarsi ai diktat di piazza o di giornali e intellettuali fiancheggiatori)
che caratterizzarono molti del gruppo dirigente del Partito comunista.
Quelli, a differenza di questi, «davano la linea», non se la facevano
dare.
Angelo Panebianco, La Repubblica è sospesa nel vuoto, “Corriere della Sera”,
20 Aprile 2013
6. DI CROSTATA E ALTRE STORIE
(parlando di Berlusconi) Non
è stato messo (da Renzi)
nel paginone dei cattivi: l’ho
trovato significativo da parte
del Presidente del Consiglio,
perché vuol dire che lo
considera un cattivo non
irrecuperabile.
“OttoeMezzo”,22Novembre2016
Lilly Gruber. A proposito di battute, Renzi
ha detto oggi: «Vi ricordate il patto della
crostata tra D’Alema e Berlusconi? è
sparito il patto e si sono mangiati pure
la crostata». Lei come interpreta questa
battuta?
Massimo D’Alema. È una delle ragioni
per cui è bene che io non faccia dibattiti
con Renzi. Siccome Renzi è stato
definito da Severgnini appassionato
e competente, se la sua passione e
le sue competenze si esprimono in
queste frasi qui, è meglio che dibatta
da solo.
“Otto e Mezzo”, 22 Novembre 2016
7. IL COMPAGNO PYATAKOV
È proprio vero che nel momento in
cui stiamo dimenticando molti dei
valori della Sinistra, le cose peggiori
le stiamo coltivando [...] torneremo
al compagno Pyatakov, che rimane
alla storia per avere pronunciato la
seguente frase:
Quando il Partito dice che il bianco è
nero, bisogna convincersi che è nero.
Adesso abbiamo Lotti al posto di
Pyatakov.
Festa dell’Unità. Firenze, 12 settembre 2015
(Renzi) indubbiamente ha delle
grandi qualità: dal punto di
vista della sua forza politica
lo definirei un grande tattico.
Quello che gli manca è la
coerenza dei princìpi e una
visione strategica.
La tattica e la comunicazione
sono molto importanti nella
vita politica ma non sono
sufficienti.
Vicenza, 29 Agosto 2016
8. REALTÀ E REALISMO POLITICO
Una componente minoritaria, ancorché temporaneamente, in un partito
a forte conduzione personale, gestito con un certo carico di arroganza,
può avere un peso soltanto se si muove con coerenza e con assoluta
In-Tran-Si-Gen-Za.
Io non credo che il Segretario del Partito abbia unito il PD nell’elezione
del Capo dello Stato per un afflato unitario, che sia ripetibile sulla base
di appelli.
Ha scelto quella strada quando ha capito che su un’altra strada
probabilmente avrebbe perso. Per cui non si annunciano ultimatum: si
danno dei colpi quando è necessario, cercando di fare in modo che
lascino il segno.
Marzo 2015
9. Devo confessare che sono un sincero ammiratore dell’oratoria del
segretario del nostro partito che giustamente, secondo una visione
moderna,sirivolgepiùcheanoichesiamoqui,adunvastopubblicoche
èfuoridiqui.Tuttavia,ilfascinodell’oratoriaqualchevolta,all’ascoltatore
attento, non riesce a far sì che ci sia una qualche attinenza tra una
parte, almeno, delle affermazioni che vengono fatte e la realtà.
Voi mi scuserete questa osservazione che può sembrare molto poco
poetica, tuttavia penso che il dibattito politico, soprattutto quando si
tratta del dibattito di chi ha la responsabilità di governare il Paese,
debba mantenere un forte aggancio alla realtà.
Direzione PD - 29 Settembre 2014
FATTI O PAROLE?
10. Ho sempre molto apprezzato il linguaggio immaginoso e spesso
affascinante di Gianni (Cuperlo); io ho sempre avuto una tendenza
alla prosa, diciamo. E penso che una minoranza, innanzi tutto, oltre
ad aspirare a diventare un pensiero debba aspirare a diventare una
maggioranza. Un pensiero banale, me ne rendo conto. Il pensiero lo
vedo più come uno strumento che come un fine.
[...] (Diventare maggioranza) è un fine dal quale non ci si deve fare
assillare, ha i suoi tempi che sono i tempi della politica, ma considero
l’essere minoranza accidente e non sostanza, come avrebbero detto
i filosofi medievali, e comunque una condizione nella quale io non mi
trovo particolarmente a mio agio, diciamo.
Maggio 2014
MAGGIORANZA, DICIAMO!
12. Io penso che la politica deve essere un’attività il più possibile svolta da
tutti i cittadini. Allo scopo di consentire a tutti i cittadini che lo vogliono
di fare politica, un ristretto numero di persone lo deve fare di mestiere,
allo scopo di crearne le condizioni.
Il Partito (Comunista) era un partito di massa, aveva 1 milione 600 mila
iscritti; era una grande organizzazione di cittadini, non di professionisti,
ma per mantenere un’organizzazione di questo genere occorreva che
ci fosse un ristretto numero di persone che lo facevano per professione.
[…] Non si diceva Politico di professione, si diceva Rivoluzionario
di professione, nella nostra scuola. Politico è una parola generica,
nessuno di noi avrebbe accettato di farsi chiamare così: noi eravamo
Comunisti e quindi Rivoluzionari di professione.
segue
POLITICO O RIVOLUZIONARIO?
13. Oltretutto la parola Professione è una cattiva traduzione da una parola
tedesca, Beruf, che vuol dire Vocazione e non soltanto professione – la
politica è una Vocazione, qualcosa quasi come la vocazione religiosa,
alla quale si sacrificava tutto.
Nella dimensione della politica come Vocazione, l’interesse privato era
totalmente cancellato, tutto era darsi ad una causa comune – in questo
c’era anche qualcosa di profondamente distorsivo: la causa comune
non era l’Italia, era il Partito innanzi tutto. Poi il partito si preoccupava
dell’Italia, ma tu ti legavi ad un partito, la causa che diventava il tutto,
invadeva la tua vita.
2012
POLITICA COME VOCAZIONE
14. Oramai in Italia vale l’idea che il miglior leader politico è quello che non
si è mai occupato di politica. Questo è un concetto innovativo, diciamo.
[...]IoricordounabellapaginadiBenedettoCroce,chedicechesarebbe
come se uno entrando in sala operatoria, dovendo essere operato
d’urgenza, si trovasse di fronte uno con un coltello che gli dicesse:
«Stia tranquillo, non sono un chirurgo».
Festa dell’Unità, 2007 – Intervista a Bianca Berlinguer
IL CHIRURGO DI CROCE
15. La politica, contando sempre di meno, ha subìto un processo di crescita
ipertrofica: è diventata tanta e ha perso di qualità.
Bisognerebbe avere un ceto politico molto più ristretto [...] e così cercare
di restituire prestigio ed autorevolezza alla politica.
Però io non credo che il problema sia il mestiere della politica. Fino a
quando abbiamo avuto dei partiti che producevano una classe dirigente
di politici professionali, attraverso una selezione che era anche fatta di
sacrifici e di studio, noi abbiamo avuto una politica migliore.
La politica è peggiorata quando vi è entrata in massa la cosiddetta
società civile.
segue
POCHI MA BUONI
16. I politici professionali non esistono più, il Parlamento si compone in
gran parte di imprenditori, professionisti, avvocati, medici, eccetera.
La politica professionale dei grandi partiti che hanno ricostruito la
democrazia era molto più efficace, c’era una classe dirigente di più
alta qualità.
[…] La crisi dei partiti ha fatto venire meno una classe dirigente
che veniva selezionata con severità [...] io penso, come è noto
immodestamente, che nel panorama della politica italiana quelli che
reggono sono quelli (che sono pochi) che vengono da una scuola di
questo tipo.
“Crozza Italia”, 2007
18. AMARCORD
Quando ero ragazzo, convivevo con una ragazza molto giovane.
Quando diventai Consigliere comunale e capogruppo del PCI al
Comune di Pisa – avevo 21 anni –, il Segretario della Federazione mi
chiamò e mi disse che dovevo sposarmi.
Mi disse: «Il Partito pensa che ti devi sposare, perché siccome sei un
uomo pubblico e convivi con una ragazza, questo fatto può suscitare
critiche, soprattutto in una piccola città come è Pisa».
Ed io mi sposai: perché non si discuteva se il Partito decideva una cosa.
Io vedo anche quanto ci fosse di sbagliato in questo, o comunque di
non più proponibile oggi, ma allora era così.
2012
19. TIMORE REVERENZIALE
la Russia sovietica, la lotta
partigiana – si alza e si
avvicina con passo grave.
Viene davanti a me, piglia
questi foglietti e li strappa
tutti. E mi fa: «Ricordati: solo
le spie prendono appunti!».
Quello fu il primo contatto
umano dopo alcuni mesi che
stavo lì!
Festa dell’Unità - Firenze, 2007
Quando io entrai nella direzione del
PCI (avevo 26 anni) c’erano Amendola,
Ingrao, Terracini, Colombi [...] erano un
pezzo di storia. Io non ebbi il coraggio
di prendere la parola per sei mesi:
eppure, sono uno ciarliero ed anche
piuttosto sicuro di sé
[...] Ricordo che prendevo appunti
durante le riunioni, visto che non
parlavo. [...] E vedevo che nessuno
prendeva appunti. Ad un certo punto
Colombi, che era Presidente della
Commissione centrale di controllo –
uno che aveva fatto l’antifascismo,
20. CLASSE DIRIGENTE
La selezione della classe dirigente (nel PCI) non era democratica?
Sì, certo, non era democratica. Però era meritocratica, ferocemente
meritocratica. La battaglia politica era un modo per formare la classe
dirigente e metterla alla prova.
Quando ho smesso di fare il segretario della FGCI, mestiere nel quale
sono stato seguito e non di rado rimbrottato (ma sempre con rispetto,
ma non perché ero io, ma perché ci si occupava dei giovani) [...] mi
dissero:
Ci hanno chiesto che tu vada in Piemonte, ma lì tu peggioreresti i tuoi
difetti perché c’è già una deriva di Sinistra, e quindi noi ti manderemo
in Puglia ad imparare.
E tu partivi, prendevi la valigia e andavi e imparavi.
segue
21. Loro però (il gruppo dirigente) ti seguivano, leggevano quello che dicevi,
ascoltavano i tuoi discorsi, ti lasciavano parlare anche quando dicevi
cose che ritenevano sbagliate (e ti rispondevano). C’era una dialettica
tra le generazioni, non c’era la logica del “levati tu che mi ci metto io”,
c’era un confronto che aveva una forza educativa.
Presentazione del volume “La famiglia Amendola: una scelta di vita per l‘Italia”
- Roma, 5 giugno 2012
22. Questa storia dei Dalemiani mi ha sempre dato fastidio, dà l’idea di
una corrente. Io non ho mai voluto fare il capo-corrente, non ho mai
fatto le riunioni! Io vengo in Puglia per fare riunioni di partito, non ho
mai fatto le riunioni dei Dalemiani: non saprei nemmeno chi invitare e
chi non invitare! Semmai parto dall’idea che dovrei essere un punto
di riferimento un po’ per tutti, a volte mi stupisco che non è così e me
ne ho a male, perché ho sempre cercato di mettere a disposizione di
tutti il mio lavoro. Ma non ho mai organizzato una corrente, giusto o
sbagliato che fosse. In certi momenti ho chiamato a raccolta le forze,
nei congressi; e tutte le volte che ho chiamato a raccolta le forze, le
forze erano soverchianti, questo sì [...] il che vuol dire una certa forza di
convocazione [...] Però non ho mai trasformato questo in una corrente
organizzata: normalmente questi Dalemiani vengono scoperti essere
Dalemiani quando si hanno dei guai, per attribuirli a me! Lasciamo
stare i Dalemiani [...]
2012
LE CORRENTI? NO, GRAZIE
23. Quando vedo le persone
vere, che partecipano, che
spendono una parte del loro
tempo per il bene del Paese,
non per la carriera, quelle
sono le persone cui mi sento
vicino e verso le quali sento
di avere un dovere.
“L’aria che tira”, intervista a Myrta
Merlino, 30 Novembre 2016
(rispondendo alla domanda sull’affermazione:
«L’unico Dalemiano in circolazione seppur
critico sono io»)
Io voglio stare da solo: da solo e con
tutti i cittadini, che non sono pochi. Non
mi piacciono le correnti, non mi piace il
branco.
Se Lei ci pensa, gli animali veramente
nobili vanno da soli. E poi io voglio un
rapporto con i cittadini, questo sì.
PERSONE VERE
24. (sul futuro dell’Ulivo)
Noi non siamo la società civile contro i partiti. Noi siamo i partiti. È
una verità indiscutibile. Perlomeno se c’è qualcosa che somiglia di
più ai partiti nella dialettica italiana siamo noi, non sono gli altri. Non
possiamo raccontarci queste storie tardo-sessantottesche.
[...] Io non conosco questa cosa, questa politica che viene fatta dai
cittadini e non dalla politica. La politica è un ramo specialistico delle
professioni intellettuali. E fino a questo momento non si conoscono
società democratiche che hanno potuto fare diversamente.
L’idea che si possa eliminare la politica come ramo specialistico per
restituirla tout-court ai cittadini è un mito estremista che ha prodotto
o dittature sanguinarie o Berlusconi e il “comitato” è un sottoprodotto
rispetto a queste due tragedie.
IL PD: SE QUESTO È UN PARTITO…
segue
25. La politica professionale è esattamente quella struttura che consente
ai cittadini di accedere alla politica, perché se manca quella struttura
non vi accedono.
Si parte con l’idea che devono governare le cuoche e nel frattempo si
governa con la polizia politica [...] e noi abbiamo una certa esperienza
nel nostro campo. Poi magari questa transizione dura settant’anni
perché nel frattempo ci si dimentica il programma originario.
Discorso al Castello di Gargonza, 9 Marzo 1997
26. Non sono ulivista.
Preferisco essere ulivicoltore,
far fruttificare la pianta.
Primo congresso dei DS,
13 Febbraio 1998
Mettiamo un po’ di ambientalismo,
perché va di moda [...] poi siamo un po’
di Sinistra, ma come Blair - perché è
sufficientemente lontano [...] Poi siamo
anche un po’ eredi della tradizione del
Cattolicesimo democratico, ci mettiamo
anche un po’ di giustizialismo che va di
moda e abbiamo fatto un nuovo partito.
Lo chiamiamo in un modo che non
dispiace a nessuno, perché Verdi è
duro, Sinistra suona male, Democratici
siamo tutti! E chi può essere contrario
ad un prodotto così straordinariamente
perfetto? C’è tutto dentro!
Auguri [...] però io non ci credo.
13 Marzo 1999
ULIVO E ULIVI
27. (Replica a Dario Franceschini che, durante il Congresso del 2009, lo aveva
paragonato allo scorpione che si fa traghettare da una rana, ma non può fare
a meno di pungerla, uccidendo entrambi).
Io sono un ariete, non uno scorpione.
Sonounarietesoprattuttodicarattereenonsolocomesegnozodiacale.
E per una rana è difficile portare un ariete sulle spalle.
È una favola triste perché alla fine tutti e due vanno a fondo, bisogna
invece lavorare tutti insieme e vincere nel PD.
Apertura della campagna per Bersani Segretario - Milano, 6 Settembre 2009
CHE ANIMALE SEI?
28. Se dovessi fare un film su questa storia inizierebbe con questa scena.
Io mi trovavo a Narni, sul corso del borgo medievale. A Narni si fa il
più bel corteo storico, in costume medievale, che si faccia in Umbria e
quindi forse in Italia.
[...] Ero appoggiato alla transenna. Ad un certo punto si stacca dal
corteo un uomo non altissimo, ma massiccio, con una giacca di cuoio
e una cotta di ferro sopra, un elmo e una lancia. Viene diretto verso di
me; ho pensato: «Qui finisce male».
Arriva davanti a me, si piazza davanti con la lancia, mi guarda e dice:
«Io mi chiamo Palmiro: hai capito da che famiglia vengo?».
E io: «Certo: o tu’ pa’ ti voleva male o ha un senso politico».
«Esatto – mi fa – io, mia moglie, i miei figli, le mie nuore, tutti noi, non
vi votiamo più. Né ora, né mai più. Hai capito? Ciao!».
segue
“NANNI” D’ALEMA
29. Noncenefreganiente?Andiamoavantiversoilnuovo?Èrobavecchia?
Io vorrei far presente ai dirigenti del nostro Partito, sempre con l’acribia
di chi ha la curiosità di guardare i numeri, che l’età media degli elettori
del PD è 56 anni e mentre perdiamo i Palmiri, li rimpiazziamo con i
Verdini, che però sono molti di meno.
E non voglio nemmeno fare un discorso qualitativo, perché l’idea di
stare in un Partito che prende i Cicchitto e i Verdini e abbandona i
Palmiri mi crea un problema proprio qui (indica lo stomaco, tra gli applausi
della platea).
[...] Ma al di là dell’aspetto qualitativo è l’aspetto quantitativo a
preoccupare: stiamo reclutando ceto politico a Destra e perdendo
elettori a Sinistra.
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30. Se andiamo avanti così, avremo fatto una Costituzione che dà i poteri
al Capo del Governo, una legge elettorale che dà la maggioranza
assoluta del Parlamento a una piccola minoranza di elettori e dopo
aver costruito tutto questo bel marchingegno noi, come Willy il Coyote,
ci cadremo dentro, e il Movimento 5 Stelle andrà al Governo del Paese.
Perché quando arriveremo alla stretta, noi ballottaggi con il Movimento
5 Stelle ne abbiamo fatti 20 e ne abbiamo persi 19.
Io ho detto: «Quello che ha vinto facciamolo vicesegretario del Partito».
«No – mi hanno risposto – non è iscritto al PD”.
Vicenza, 29 Agosto 2016
32. (duranteunamanifestazioneperilNOalreferendumsullariformacostituzionale)
Ha chiesto la parola una ragazza e mi ha detto:
Voi avevate il diritto di scegliere i vostri parlamentari: a noi questo diritto
è stato negato. Voi avevate il diritto, sul luogo di lavoro, di essere tutelati
contro un licenziamento ingiusto: a noi questo diritto è stato tolto. Voi
avevate il diritto ad una pensione dignitosa: io non credo che noi l’avremo.
Quando la finirete di toglierci tutti i diritti di cui la vostra generazione ha
goduto e di cui noi non vedremo neppure l’ombra?
Eraunmessaggiomoltodoloroso,moltoforte,chetoccalaresponsabilità
di tutti noi.
[...] Giustamente i ragazzi percepiscono in questa riforma una ulteriore
sottrazione di diritti, un’altra possibilità in meno di partecipare alla vita
pubblica, la sensazione di un sistema politico che si chiude sempre più
in se stesso, che diventa sempre più autoreferenziale.
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IL PARLAMENTO NON SI TOCCA
33. È questo il senso della riforma, è per questo che piace a Schäuble:
perché Schäuble dice che più contano i cittadini e i Parlamenti, più è
difficile imporre la politica di austerità, e siccome loro hanno in mente
questa idea dell’Europa, vogliono riformare anche le nostre istituzioni
perché contino di meno i cittadini e i Parlamenti.
“L’aria che tira”, intervista a Myrta Merlino - 30 Novembre 2016
34. Stiglitz dice che il mercato del lavoro non si riforma quando c’è la
recessione,maquandoc’èlacrescita.Perchéquandoc’èlarecessione,
introdurre maggiore flessibilità normalmente incide negativamente sulla
domanda.
Un lavoratore che si sente dire dal Presidente del Consiglio «È giusto
che i padroni possano licenziare chi vogliono, poi ci penserà lo Stato!»
(e lo Stato non ha i soldi per pensarci, perché con quest’ordine di
grandezze non può fare nulla), quel lavoratore sarà oltretutto indotto a
consumare di meno. Pensa Stiglitz.
[...] lo capisco che Stiglitz è un vecchio rottame della Sinistra, diciamo,
però ha avuto quel premio Nobel di cui i nostri giovani consiglieri finora
non hanno avuto la possibilità di essere insigniti, quindi forse una
qualche considerazione la merita.
Direzione PD, 29 Settembre 2014
STIGLITZ. QUEL VECCHIO ROTTAME
35. E lei che gli ha risposto?
«La ringrazio: se volesse fare
un’intervista per spiegare
questo concetto anche a
qualche elettore di sinistra...».
Intervista a Maria Teresa Meli -
“Corriere della Sera”, 1 Maggio
2013
Durante l’elezione per il capo dello
Stato, il presidente Berlusconi ha avuto
la cortesia di chiamarmi al telefono
per spiegarmi le ragioni per le quali
non riteneva possibile la convergenza
sul mio nome: «La maggior parte dei
nostri elettori non capirebbe, perché la
considerano uno dei nostri avversari
più pericolosi».
AVVERSARIO PER ECCELLENZA
36. Visto che al Governo ci siete
tu, Dini e Napolitano, sarà
meglio che ci sia anche
qualcuno di Sinistra.
Frase riportata da “La Stampa”
del 12 Maggio 1996.
D’Alema l’avrebbe detta a Walter
Veltroni durante le consultazioni
che portarono alla formazione
del primo Governo Prodi. Mai
confermata,cipiacepensareche
sia stata realmente pronunciata.
Io ci sono. [...] L’Iliade è piena di
straordinari personaggi, tutti ricordano
i più famosi: Achille, Agamennone,
Ulisse.
[...] A me è sempre piaciuto uno che
non ricorda nessuno: Aiace Telamonio.
Se Lei va a leggere il testo scoprirà che
quando i Troiani stavano per bruciare le
navi, ci fu lui ad impedirlo.
Orvieto, 21 Maggio 2009
L’ALTRO AIACE
38. Io sono sempre stato contrario all’arroganza del potere.
Magari soffro di una certa arroganza intellettuale.
Sì, una certa spocchia intellettuale ogni tanto mi viene, lo ammetto.
D’altro canto succede, a chi legge i libri, quando deve discutere con
quelli che fanno i tweet.
LIBRI E TWEET
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