Partecipazione delle classi 1^B e 1^G dell'Istituto Comprensivo di Leno, Scuola secondaria di I grado, al progetto didattico 2013-14 "Dall'archivio, alla scuola, al territorio". insegnanti Daniela Bigi, Eleonora Lorandi, Mirella Cremonesi, Claudio Bertolini
Partecipazione delle classi 1^B e 1^G dell'Istituto Comprensivo di Leno, Scuola secondaria di I grado, al progetto didattico 2013-14 "Dall'archivio, alla scuola, al territorio". insegnanti Daniela Bigi, Eleonora Lorandi, Mirella Cremonesi, Claudio Bertolini
La collana « Inventario illustrato » ha riscontrato un notevole successo per l’originalità didattica e l’eleganza della grafica a china. Questo Inventario illustrato delle meraviglie del mondo ci porta in giro per il pianeta alla scoperta dei monumenti classificati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Dal Colosseo alla Grande muraglia, da Machu Picchu alle misteriose statue dell’Isola di Pasqua, un viaggio fra vestigia del passato e capolavori dell’architettura contemporanea riprodotti con grande cura.
Specializzata nell’illustrazione medico-scientifica, Emmanuelle Tchoukriel riproduce i soggetti con l’arte e la precisione degli esploratori naturalisti del Settecento. Se il suo tratto è un misto di penna Rotring e china, l’effetto traslucido dei suoi disegni è dato dai colori ad acquerello.
La storia rivista con i nostri occhi - Salerno - Il villaggio marino-sanatori...ISEA ODV
La storia rivista con i nostri occhi - Salerno - Il villaggio marino-sanatoriale di Torre Angellara
Lavoro associativo realizzato per ricordare gli eventi che dagli anni '30 del novecento fino ad oggi hanno caratterizzato questo "villaggio".
La collana « Inventario illustrato » ha riscontrato un notevole successo per l’originalità didattica e l’eleganza della grafica a china. Questo Inventario illustrato delle meraviglie del mondo ci porta in giro per il pianeta alla scoperta dei monumenti classificati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Dal Colosseo alla Grande muraglia, da Machu Picchu alle misteriose statue dell’Isola di Pasqua, un viaggio fra vestigia del passato e capolavori dell’architettura contemporanea riprodotti con grande cura.
Specializzata nell’illustrazione medico-scientifica, Emmanuelle Tchoukriel riproduce i soggetti con l’arte e la precisione degli esploratori naturalisti del Settecento. Se il suo tratto è un misto di penna Rotring e china, l’effetto traslucido dei suoi disegni è dato dai colori ad acquerello.
La storia rivista con i nostri occhi - Salerno - Il villaggio marino-sanatori...ISEA ODV
La storia rivista con i nostri occhi - Salerno - Il villaggio marino-sanatoriale di Torre Angellara
Lavoro associativo realizzato per ricordare gli eventi che dagli anni '30 del novecento fino ad oggi hanno caratterizzato questo "villaggio".
Una breve presentazione dell'Amphiteatrum Caesareum, meglio conosciuto come "Colosseo", preparata per la Summer School dell'Univ. di Roma "La Sapienza".
Note storiche, architettoniche, decorative ed una breve introduzione alla gladiatura.
Immagini per lo più di dominio pubblico, alcune sono tratte dalle pubblicazioni segnalate nella bibliografia in nota ai fini scientifici della presentazione stessa.
I lettori ci segnalino palesi errori contenuti nella presentazione. Gli aventi diritto sulle immagini citate potranno liberamente chiedere la loro rimozione.
Il 15 giugno 1910 il re Vittorio Emanuele III pose solennemente la prima pietra dell’ospedale, ma fu un fatto prettamente simbolico in quanto non erano state demolite neppure alcune casette sulla Giovecca per far posto al nuovo complesso.
Come vedremo, l'odierno Arcispedale Sant’Anna sorse poco dopo e occupò gran parte dell'area compresa tra Corso Giovecca, Rampari di San Rocco, via Mortara e via Fossato di Mortara, acquisendo alcune proprietà private. Un tempo vi insistevano, tra l’altro, alcuni complessi religiosi: i conventi di San Silvestro, di San Bernardino e di San Rocco, in gran parte demoliti nel XIX secolo.
Testi a cura di Francesco Scafuri - Comune di Ferrara
2. Le prime notizie relative a Castel Sant'Elmo risalgono al 1275. Nel 1329 Roberto d'Angiò
affida l'incarico del suo ampliamento allo scultore e architetto senese Tino di Camaino che
trasforma l'edificio in un vero e proprio palatium per il re e per la corte, a pianta
quadrilatera, con due torri; nel 1348 viene definito nei documenti come castrum Sancti
Erasmi, per la presenza in quel luogo di una cappella dedicata a Sant'Erasmo.
Nel 1456 un terremoto ne provoca il crollo delle torri e di alcune cortine murarie con relativi
interventi di restauro a cura degli Aragonesi. Durante il viceregno spagnolo (1504-1707) il
castello, chiamato Sant'Ermo e poi Sant'Elmo, forse per la corruzione del nome Erasmo,
viene trasformato in fortezza difensiva per volere di Don Pedro de Toledo (viceré dal 1532
al 1553) e il progetto affidato a Pedro Luis Escrivà, ingegnere militare di Valencia. La
costruzione dell'edificio nell'attuale configurazione, a pianta stellare, inizia nel 1537 e nel
1538 viene posta sul portale di ingresso l'epigrafe, sormontata dallo stemma di Carlo V con
l'aquila bicipite asburgica.
Nel 1547 Pietro Prato costruisce la chiesa, distrutta nel 1587 da un fulmine con gli alloggi
militari e la palazzina del castellano. Tra il 1599 ed il 1610 il castello è interessato da lavori
di restauro, opera di Domenico Fontana, nel cui ambito viene riedificata la chiesa all'interno
del piazzale, la dimora del castellano e il ponte levatoio.
Dal 1860, allontanatosi l'ultimo presidio borbonico, Castel Sant'Elmo è stato adibito a
carcere militare fino al 1952. Successivamente la fortezza è passata al demanio militare
fino al 1976, anno in cui ha avuto inizio un imponente intervento di restauro ad opera del
Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania. I lavori, durati sette anni, hanno reso
possibile il recupero dell'originaria struttura, rendendo visibili gli antichi percorsi, i
camminamenti di ronda e gli ambienti sotterranei.