Progetto Archivio: percorso ciclopedonale Leno/Milzanello ; Presentazione a cura della classe 3^ B Cat dell'Istituto Vincenzo Capirola di Leno, a.s. 2015/2016
Partecipazione delle classi 1^B e 1^G dell'Istituto Comprensivo di Leno, Scuola secondaria di I grado, al progetto didattico 2013-14 "Dall'archivio, alla scuola, al territorio". insegnanti Daniela Bigi, Eleonora Lorandi, Mirella Cremonesi, Claudio Bertolini
Brochure realizzata dagli alunni dell' IC Anzio 3 – Scuola secondaria di 1° grado nell'ambito del modulo «Indiana Jones 3.0» - Progetto PON «Trapassato, presente, futuro…occhio al territorio»
Progetto Archivio: percorso ciclopedonale Leno/Milzanello ; Presentazione a cura della classe 3^ B Cat dell'Istituto Vincenzo Capirola di Leno, a.s. 2015/2016
Partecipazione delle classi 1^B e 1^G dell'Istituto Comprensivo di Leno, Scuola secondaria di I grado, al progetto didattico 2013-14 "Dall'archivio, alla scuola, al territorio". insegnanti Daniela Bigi, Eleonora Lorandi, Mirella Cremonesi, Claudio Bertolini
Brochure realizzata dagli alunni dell' IC Anzio 3 – Scuola secondaria di 1° grado nell'ambito del modulo «Indiana Jones 3.0» - Progetto PON «Trapassato, presente, futuro…occhio al territorio»
La storia rivista con i nostri occhi - Salerno - Il villaggio marino-sanatori...ISEA ODV
La storia rivista con i nostri occhi - Salerno - Il villaggio marino-sanatoriale di Torre Angellara
Lavoro associativo realizzato per ricordare gli eventi che dagli anni '30 del novecento fino ad oggi hanno caratterizzato questo "villaggio".
File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
La 3^A dell'I.P.S.S.A.R. "Manlio Rossi Doria" di Montoro Inferiore ci guida attraverso Avellino, Montoro Superiore e Inferiore, tutte le zone intorno alla loro scuola.
File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
La 2^B dell'I.T.I.S. "Pacinotti" consegna un'analisi approfondita di Fondi e su come i turisti possano amare questa città
FORTIFICAZIONI - LA GRANDE MURAGLIA DI GENOVALiForYou
La grande muraglia di Genova è la più lunga fortificazione eretta in Europa a difesa di una città: oltre 19 chilometri. E per metà è tuttora esistente, nonostante il degrado
Milano
- Quando c'eran le cascine e i corsi d'acqua
- Olona fiume di Milano, fiume che scompar
- Quando la ferrovia cingeva Milano
- Fabbriche, industrie, artigiani, case, operai
- Storia di comunità e mutamenti
Le Pedamentine furono create dagli Spagnoli alla fine del 1500 per consentire il defluire delle acque e connettere la parte alta di Napoli con la zona costiera. Molto interessante
2. Inglobato nel castrum lucullanum (villa di Lucullo che si estendeva fino all’isola di Megaride) in Età
Imperiale, ospitò i famosi giardini luculliani, pieni di piante esotiche e rare specie avicole.Il villaggio
era collegato con la spiaggia e il porto da una sola via di accesso, comodo approdo alle foci del
fiume Sebeto, protetto dal colle stesso. Questo primo nucleo abitativo, baluardo militare, è stato
semi abbandonato alla metà del VI secolo a.C. Insediamento satellite di una ben più ampia città, ha
ripreso a vivere con la fondazione di Neapolis, nel 474 a.C., con il nome di Palepoli.Monte Echia
(detto anche Pizzofalcone o Monte di Dio) è uno sperone roccioso, interamente in tufo giallo
napoletano, ubicato nella parte meridionale della città di Napoli con direzione nord-sud.È delimitato
a sud da un pontile che lo collega all’isolotto di Megaride che può essere considerato una
prosecuzione del promontorio.L’antico nome del monte, Platamon (sopravvissuto nel toponimo
della via che corre alla sua base, via Chiatamone), significa "rupe scavata da grotte". All'interno di
monte Echia si aprono infatti innumerevoli cavità, abitate sin dalla preistoria e fino all’età classica.
Successivamente divennero sede di riti mitriaci, di cenobiti nel Medioevo e di orge nel XVI secolo.
Queste ultime destarono enorme scandalo, spingendo il viceré Pedro de Toledo alla loro
ostruzione.Al medesimo viceré Don Pedro si deve l’ampliamento cinquecentesco che per la prima
volta inglobò all’interno delle mura il monte Echia, ancora in epoca aragonese fortezza militare siti
Perillos, propaggine esterna della città.In seguito alla frana verificatasi la sera del 28 gennaio 1868, il
Genio militare compì diverse perizie, volte ad accertare se l’evento catastrofico fosse stato
determinato da un’errata costruzione dei muri di sostegno della scarpata; in quella occasione fu
redatta, dall’ingegnere Alfonso Guerra, la prima pianta delle grotte del Monte Echia, per
documentare l’esistenza di cavità alle quali si aveva accesso dagli edifici collocati lungo via Santa
Lucia e via Chiatamone.Alla fine del XIX secolo, con la costruzione di via Caracciolo e la colmata a
mare, lo sperone del monte nei pressi di via Chiatamone fu ridimensionato.
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5. La bravissima Dott. Angela Catini ci accompagna ed erudisce in questo
percorso
39. Villa Ebe (anche nota come Castello di Pizzofalcone) è una palazzina
neogotica che sorge sul fianco occidentale del Monte Echia a Napoli, in
cima alle antiche rampe di Pizzofalcone.
40. Fu costruita nel 1922, secondo il gusto e lo stile vittoriano dell'architetto ed
urbanista Lamont Young, che la progettò come sua residenza personale e
che la abitò fino alla scomparsa, avvenuta per suicidio proprio nella villa. Il
nome è mutuato da quello dell'allora giovane moglie di Young, che continuò
a dimorarvi fino al 1970;
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63. In seguito, i suoi eredi ne alienarono la proprietà al comune di Napoli. Nel
2000 un incendio doloso la danneggiò profondamente devastandone le sale
interne e distruggendo completamente l'incantevole scala elicoidale.
64. Da ora vi lascerò ammirare gli scorci e apprezzare la storia di Napoli che
trasuda dal tufo
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102. Abbiamo superato la parte alta, quella raggiungibile –come si narrava- solo
dai falconi ma tra un pochino percorreremo il “ Pallonetto di S.Lucia”.La
attesa sarà breve. Antonio
antonio.florino@gmail.com