Procedure primarie di ADR (negoziazione, mediazione e arbitrato) e loro vantaggi; stato della normativa in materia di mediazione e arbitrato; Codice deontologico forense e procedimenti di mediazione e arbitrato; mediation advocacy; parametri forensi e ADR; l'Avvocato-Mediatore e gli Avvocati di parte in mediazione; l'Avvocato-Arbitro; questioni applicative e giurisprudenza in materia di procedimento di mediazione: partecipazione personale delle parti e effettività del tentativo di conciliazione
Il «Decreto del fare» n.69/2013, convertito in legge 98 del 9 agosto 2013, ha reintrodotto l’obbligatorietà del tentativo di mediazione per alcune controversie civili e commerciali: vediamo tutte le novità.
MA TULO SAI CHI LO PAGA IL
GRATUITO PATROCINIO??
Non lo sapete? Senza accesso alla difesa non esiste giustizia, ma questa difesa qualcuno deve pur
garantirla.
RICORSO COLLETTIVO PER IL RICALCOLO DELLE PENSIONI DEI MILITARI EX ART. 54 D.P.R. 1092/1973 per il riconoscimento dei benefici di cui alla aliquota migliorativa prevista per legge
Termine di scadenza per le adesioni: 30 aprile 2019
AGC lancia una nuova azione giudiziaria collettiva: il ricorso collettivo per il riconoscimento del diritto alla liquidazione del trattamento pensionistico secondo il sistema di calcolo previsto dall’art. 54 del d.P.R. n. 1092 del 1973.
L’art. 54 prevede per il personale militare dello Stato un regime pensionistico più favorevole rispetto a quello disciplinato per il personale civile dall’art. 44.
Noi chiederemo giudizialmente di accertare e dichiarare il diritto dei ricorrenti alla corretta applicazione dell'aliquota del 44%, e non del 35% ai pensionati del Comparto Difesa e Sicurezza.
Possono aderire i pensionati la cui pensione è stata liquidata con il sistema misto ed in particolare:
- Esercito, Aeronautica, Marina, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco (possono aderire tutti i pensionati provenienti da tali Comparti)
- Polizia di Stato (possono aderire solo i pensionati arruolati entro e non oltre il 25.06.1982)
- Polizia penitenziaria (possono aderire solo i pensionati arruolati entro e non oltre il 05.12.1992)
RICORSO COLLETTIVO STABILIZZAZIONE E RISARCIMENTO PER I PRECARI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Possono aderire:
tutti i dipendenti pubblici in servizio assunti con contratti di lavoro a tempo determinato per più di 36 mesi anche non consecutivi, ed anche tutti i dipendenti pubblici che abbiano lavorato a tempo determinato per più di 36 mesi anche non consecutivi anche se oggi già stabilizzati a tempo indeterminato
Cosa chiediamo:
Per chi è assunto a tempo determinato chiederemo la conversione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, nonché il risarcimento del danno ed il riconoscimento della anzianità di servizio
Per chi è già stato stabilizzato a tempo indeterminato chiederemo il riconoscimento della anzianità di servizio relativa al periodo di precariato con richiesta di pagamento delle differenze retributive.
Il «Decreto del fare» n.69/2013, convertito in legge 98 del 9 agosto 2013, ha reintrodotto l’obbligatorietà del tentativo di mediazione per alcune controversie civili e commerciali: vediamo tutte le novità.
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Non lo sapete? Senza accesso alla difesa non esiste giustizia, ma questa difesa qualcuno deve pur
garantirla.
RICORSO COLLETTIVO PER IL RICALCOLO DELLE PENSIONI DEI MILITARI EX ART. 54 D.P.R. 1092/1973 per il riconoscimento dei benefici di cui alla aliquota migliorativa prevista per legge
Termine di scadenza per le adesioni: 30 aprile 2019
AGC lancia una nuova azione giudiziaria collettiva: il ricorso collettivo per il riconoscimento del diritto alla liquidazione del trattamento pensionistico secondo il sistema di calcolo previsto dall’art. 54 del d.P.R. n. 1092 del 1973.
L’art. 54 prevede per il personale militare dello Stato un regime pensionistico più favorevole rispetto a quello disciplinato per il personale civile dall’art. 44.
Noi chiederemo giudizialmente di accertare e dichiarare il diritto dei ricorrenti alla corretta applicazione dell'aliquota del 44%, e non del 35% ai pensionati del Comparto Difesa e Sicurezza.
Possono aderire i pensionati la cui pensione è stata liquidata con il sistema misto ed in particolare:
- Esercito, Aeronautica, Marina, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco (possono aderire tutti i pensionati provenienti da tali Comparti)
- Polizia di Stato (possono aderire solo i pensionati arruolati entro e non oltre il 25.06.1982)
- Polizia penitenziaria (possono aderire solo i pensionati arruolati entro e non oltre il 05.12.1992)
RICORSO COLLETTIVO STABILIZZAZIONE E RISARCIMENTO PER I PRECARI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Possono aderire:
tutti i dipendenti pubblici in servizio assunti con contratti di lavoro a tempo determinato per più di 36 mesi anche non consecutivi, ed anche tutti i dipendenti pubblici che abbiano lavorato a tempo determinato per più di 36 mesi anche non consecutivi anche se oggi già stabilizzati a tempo indeterminato
Cosa chiediamo:
Per chi è assunto a tempo determinato chiederemo la conversione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, nonché il risarcimento del danno ed il riconoscimento della anzianità di servizio
Per chi è già stato stabilizzato a tempo indeterminato chiederemo il riconoscimento della anzianità di servizio relativa al periodo di precariato con richiesta di pagamento delle differenze retributive.
LA DOMANDA DI AMMISSIONE AL PATROCINIO A
SPESE DELLO STATO PER IL COA:
COME COMPILARLA E COSA ALLEGARE
A. QUALE DEVE ESSERE IL CONTENUTO DELL’ISTANZA?
B. COSA ALLEGARE ALL’ISTANZA?
C. REDDITO
D. VALIDITÀ DELLA DOMANDA
E. CURATORE SPECIALE DI MINORE
F. CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO - DLG. 3/2012
G. AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
Il diritto al compenso spettante all’Avvocato della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato è sottoposto al regime di prescrizione presuntiva di cui all’art. 2956, comma II, c.c. Il giudice richiesto della liquidazione può, inoltre, rilevare d’ufficio l’intervenuta prescrizione
La conciliazione nel processo tributario: conciliazione stragiudizialeMemento Pratico
E’ possibile trovare un accordo anche in materia tributaria, per evitare i tempi lunghi e i costi del processo. Scopri come fare nella seconda puntata!
RICORSO COLLETTIVO PER L’ADEGUAMENTO DELL’AMMONTARE DELLE PENSIONI A QUELLO DEGLI STIPENDI
Possono aderire i dipendenti pubblici in pensione.
Sono aperte le adesioni al ricorso collettivo per l’adeguamento delle pensioni ai miglioramenti economici degli stipendi, con gli arretrati ed anche per gli aumenti futuri.
I pensionati percepiscono pensioni più basse rispetto al personale in servizio di pari qualifica ed anzianità.
Questa differenza è irragionevole ed ingiusta (Sent. 53/2018 Corte Conti Puglia).
Lo scostamento tra il trattamento stipendiale ed il minor trattamento pensionistico è irragionevole e la mancata commisurazione delle pensioni agli stipendi impone l’esigenza di un immediato adeguamento delle prime che permanga anche in relazione ad ulteriori aumenti futuri dei secondi, in corretta applicazione del principio costituzionale di proporzionalità ed adeguatezza della pensione, da garantire non soltanto con riferimento al momento del collocamento a riposo ma anche in prosieguo, in relazione alle variazioni del potere di acquisto della moneta.
Noi depositiamo ricorsi collettivi per ottenere la commisurazione economica delle pensioni agli stipendi.
Professioni - Avvocati e decr. Min. Giustizia n. 104 del 20.07.2012: liquidazione compensi giudiziali - Parametri: a seguito dell'abolizione delle tariffe professionali ecco i criteri per la liquidazione dei compensi professionali in sede giudiziale.
GRATUITO PATROCINIO E REDDITO DEGLI STRANIERI: LA RICHIESTA DI CERTIFICAZIONE CONSOLARE PERMETTE DI AUTOCERTIFICARE?
E SE NON LO PERMETTE, E’ INCOSTITUZIONALE?
RICORSO COLLETTIVO “SBLOCCA PENSIONI” per richiedere la integrale perequazione della pensione per il triennio 2019 – 2021, con arretrati a decorrere dal mese di gennaio 2019 sino alla definizione della causa e comunque per l’intero triennio
Per il triennio 2019 – 2021 la perequazione delle pensioni Inps è stata di nuovo bloccata. Le pensioni superiori ad € 1.539,03 lordi mensili non si rivalutano più al 100% degli indici Istat. Il blocco comporta la perdita di € 95,00 al mese per i prossimi tre anni (con punte di € 580,00 al mese in meno per le pensioni più alte). Questo blocco è più penalizzante del precedente. AGC organizza un nuovo ricorso collettivo denominato “Sblocca Pensioni” al quale è possibile aderire per richiedere che le pensioni dei ricorrenti vengano rivalutate integralmente. Possono aderire sia pensionati provenienti dal comparto pubblico che dal settore privato.
Cambia volto la giustizia civile. A partire dal 20 marzo, infatti, entra in vigore la riforma approvata un anno fa e per un gran numero di cause civili non sarà più possibile far ricorso al giudice senza aver prima tentato la via della conciliazione di fronte ad uno degli organismi abilitati. Solo se l'accordo non si raggiunge si andrà in tribunale.
LA DOMANDA DI AMMISSIONE AL PATROCINIO A
SPESE DELLO STATO PER IL COA:
COME COMPILARLA E COSA ALLEGARE
A. QUALE DEVE ESSERE IL CONTENUTO DELL’ISTANZA?
B. COSA ALLEGARE ALL’ISTANZA?
C. REDDITO
D. VALIDITÀ DELLA DOMANDA
E. CURATORE SPECIALE DI MINORE
F. CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO - DLG. 3/2012
G. AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
Il diritto al compenso spettante all’Avvocato della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato è sottoposto al regime di prescrizione presuntiva di cui all’art. 2956, comma II, c.c. Il giudice richiesto della liquidazione può, inoltre, rilevare d’ufficio l’intervenuta prescrizione
La conciliazione nel processo tributario: conciliazione stragiudizialeMemento Pratico
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RICORSO COLLETTIVO PER L’ADEGUAMENTO DELL’AMMONTARE DELLE PENSIONI A QUELLO DEGLI STIPENDI
Possono aderire i dipendenti pubblici in pensione.
Sono aperte le adesioni al ricorso collettivo per l’adeguamento delle pensioni ai miglioramenti economici degli stipendi, con gli arretrati ed anche per gli aumenti futuri.
I pensionati percepiscono pensioni più basse rispetto al personale in servizio di pari qualifica ed anzianità.
Questa differenza è irragionevole ed ingiusta (Sent. 53/2018 Corte Conti Puglia).
Lo scostamento tra il trattamento stipendiale ed il minor trattamento pensionistico è irragionevole e la mancata commisurazione delle pensioni agli stipendi impone l’esigenza di un immediato adeguamento delle prime che permanga anche in relazione ad ulteriori aumenti futuri dei secondi, in corretta applicazione del principio costituzionale di proporzionalità ed adeguatezza della pensione, da garantire non soltanto con riferimento al momento del collocamento a riposo ma anche in prosieguo, in relazione alle variazioni del potere di acquisto della moneta.
Noi depositiamo ricorsi collettivi per ottenere la commisurazione economica delle pensioni agli stipendi.
Professioni - Avvocati e decr. Min. Giustizia n. 104 del 20.07.2012: liquidazione compensi giudiziali - Parametri: a seguito dell'abolizione delle tariffe professionali ecco i criteri per la liquidazione dei compensi professionali in sede giudiziale.
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E SE NON LO PERMETTE, E’ INCOSTITUZIONALE?
RICORSO COLLETTIVO “SBLOCCA PENSIONI” per richiedere la integrale perequazione della pensione per il triennio 2019 – 2021, con arretrati a decorrere dal mese di gennaio 2019 sino alla definizione della causa e comunque per l’intero triennio
Per il triennio 2019 – 2021 la perequazione delle pensioni Inps è stata di nuovo bloccata. Le pensioni superiori ad € 1.539,03 lordi mensili non si rivalutano più al 100% degli indici Istat. Il blocco comporta la perdita di € 95,00 al mese per i prossimi tre anni (con punte di € 580,00 al mese in meno per le pensioni più alte). Questo blocco è più penalizzante del precedente. AGC organizza un nuovo ricorso collettivo denominato “Sblocca Pensioni” al quale è possibile aderire per richiedere che le pensioni dei ricorrenti vengano rivalutate integralmente. Possono aderire sia pensionati provenienti dal comparto pubblico che dal settore privato.
Cambia volto la giustizia civile. A partire dal 20 marzo, infatti, entra in vigore la riforma approvata un anno fa e per un gran numero di cause civili non sarà più possibile far ricorso al giudice senza aver prima tentato la via della conciliazione di fronte ad uno degli organismi abilitati. Solo se l'accordo non si raggiunge si andrà in tribunale.
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Quarta sessione del convegno di studio di Gardone Riviera su "Le procedure concorsuali verso la storica riforma" - La presentazione dell'intervento di Marcello Pollio sui problemi applicativi della Esecuzione del Concordato preventivo liquidatori e in continuità
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Intervista al dott. Nicola Cerrato, P.M. a Milano, autore delle utili linee guida emesse dalla Procura della Repubblica di Milano sulla materia a cura di Michele Ius Avvocato in Pordenone e Treviso
Ringrazio tutti coloro che lo scorso giovedì erano presenti all'incontro organizzato dalla Commissione Procedure Crisi da Sovraindebitamento dell'Ordine dei Commercialisti di Busto Arsizio. Abbiamo discusso di procedure esecutive e cessione del quinto all'interno della procedura di sovraindebitamento. Per chi fosse interessato, condivido con piacere le slide del mio intervento.
Il documento, realizzato da H2biz in collaborazione con Italia Mediazione, descrive operatività e vantaggi della nuova mediazione civile e commerciale per imprese e professionisti.
Percorso di formazione per avvocati iscritti all’albo, in osservanza dell’art. 16, comma 4bis D. Lgs. 28/2010 e dell’art. 55 bis del Codice Deontologico Forense, nel rispetto della Circolare 6C/2014 del Consiglio Nazionale Forense
AZIONE GIUDIZIARIA COLLETTIVA CONTRO IL BLOCCO DEGLI STIPENDI STATALI
Lo Studio Legale Rocco – Testini promuove azioni giudiziarie collettive contro il blocco degli stipendi statali.
L’art. 24 della Legge 23 dicembre 1998, n.448 stabilisce che i dipendenti statali hanno diritto a beneficiare ogni anno dell’adeguamento retributivo rispetto all'aumento del costo della vita calcolato in base agli indici ISTAT.
L’art. 9 comma 17 del Decreto Legge 78/2010 convertito dall’art 1 comma 1 della Legge n. 122/2010 ha disposto il blocco degli stipendi statali dall’anno 2010.
La sentenza della Corte Costituzionale n. 178 del 24.06.2015 ha sancito l’illegittimità costituzionale delle norme che avevano disposto il blocco della contrattazione collettiva nel pubblico impiego.
I dipendenti pubblici e gli ex dipendenti pubblici hanno, pertanto, diritto ad ottenere il risarcimento del danno e l’indennizzo dovuti a seguito del mancato rinnovo dei contratti pubblici sin dal 2010.
La quantificazione economica del risarcimento e dell’indennizzo ammonta approssimativamente ad € 10.000,00 per ogni dipendente statale in servizio o in pensione.
Per ulteriori informazioni e per aderire alla azione giudiziaria collettiva compilare, spedire o consegnare il modulo scaricabile al link:
www.avvocato.tel
OUA sostiene una proposta di legge per consentire l'immediata e contestuale liquidazione della prestazione del patrocinio a spese dello Stato al momento del deposto del provvedimento che definisce la fase a cui esse sono inerenti, ovvero per inserire alla fine dell’art. 83 del Dpr 115/2002, dopo il comma 3, il seguente articolo: “3 bis. Il decreto di pagamento è emesso dal Giudice contestualmente alla pronuncia del provvedimento che chiude la fase cui si riferisce la relativa richiesta".
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il livello della complessità dell'incarico, fornendo
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Presentazione del Codice di condotta per la tutela e la prevenzione del mobbing, delle molestie morali e sessuali dell'Università degli studi di Urbino Carlo Bo: il ruolo del Consigliere di Fiducia
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Guida breve gratuita alla mediazione in materia civile e commercialeGiuseppe Briganti
La Guida si propone di offrire una semplice introduzione alla mediazione in materia civile e commerciale regolata dal decreto legislativo 28/2010 e che tanto sta facendo parlare di sé negli ultimi mesi.
Gli argomenti della Guida: Premessa - 1 Che cosa si intende per mediazione? E per mediatore? Le definizioni del decreto legislativo 28/2010 - 2 Chi puo’ accedere alla mediazione? - 3 Quale disciplina si applica al procedimento di mediazione? - 4 Come si propone la domanda di mediazione? Che cosa occorre indicare? - 5 Quali sono gli obblighi dell’avvocato in tema di mediazione? L’obbligo di informare l’assistito in vigore dal 20/03/2010 - 6 Per quali controversie e’ obbligatorio il procedimento di mediazione? Quando il giudice puo’ invitare le parti a procedere alla mediazione? Quali sono i rapporti con il processo? - 7 Quale e’ la durata massima del procedimento di mediazione? Quali sono gli effetti sulla ragionevole durata del processo? - 8 Come si svolge il procedimento di mediazione? Quali sono i compiti del mediatore? Cosa succede se una parte rifiuta di partecipare? - 9 Cosa e’ previsto in merito alla riservatezza? - 10 Le informazioni acquisite nel procedimento sono utilizzabili in giudizio? Il mediatore puo’ deporre su quanto appreso nel corso del procedimento di mediazione? - 11 Cosa succede se viene raggiunto un accordo amichevole? E se non viene raggiunto l’accordo? Cos’e’ la proposta del mediatore? - 12 Il verbale di accordo deve essere omologato dal tribunale? Costituisce titolo esecutivo? - 13 Quali effetti sulle spese di lite? - 14 Quali sono gli obblighi del mediatore? - 15 Quali i rapporti con la class action? - 16 Quali le regole per gli organismi di mediazione e gli enti formatori? - 17 Quali le agevolazioni fiscali? Come sono regolate le indennita’ spettanti all’organismo di mediazione e ai mediatori? - 18 Chi puo’ istituire organismi di mediazione presso i tribunali? - 19 I consigli degli ordini professionali possono istituire organismi di mediazione? Gli organismi istituiti dalle CCIAA possono essere iscritti nel registro? - 20 Cosa e’ previsto in tema di credito d’imposta? - 21 Quali i rapporti con i procedimenti di conciliazione e mediazione già previsti? - 22 Cosa e’ previsto per l’entrata in vigore? - 23 La guida on-line sulla mediazione di Iusreporter.it
Relazione dell'Avv. Giuseppe Briganti in occasione dell'evento formativo "Utilizzo della videosorveglianza e dei nuovi sistemi di controllo a distanza in azienda, rapporti fra Statuto dei lavoratori e privacy" organizzato da Digitrust presso la sede dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pesaro-Urbino in data 10 marzo 2011
La videosorveglianza in azienda: aspetti normativi
La deontologia dell'Avvocato nei procedimenti di mediazione (e arbitrato)
1. La deontologia
dell'Avvocato nei
procedimenti di
mediazione (e
arbitrato)
Avv. Giuseppe Briganti
Segretario dell’Organismo forense di
mediazione e arbitrato di Urbino
E-mail: avv.briganti@gmail.com
Urbino, 16 ottobre 2015
2. Modi alternativi di risoluzione delle
controversie: procedure primarie di ADR
Negoziazione
(se fallisce la negoziazione passa alla)
Mediazione
(se fallisce la mediazione passa all’)
Arbitrato
(o esci dal sistema di ADR e passa al giudizio)
3. Modi alternativi di risoluzione delle
controversie: procedure primarie di ADR
Pensiero diffuso:
Se le trattative tra Avvocati sono fallite (esito
negativo della negoziazione)
A cosa serve passare per la mediazione?
4. Stato della normativa in materia di
mediazione
“Decreto del Fare” → D.L. 21 giugno 2013 n.
69, conv., con mod., dalla Legge 9 agosto
2013, n. 98, intervenuto in materia dopo la nota
sentenza della Corte Cost.
Art. 84 → Modifiche al D.lgs. 28/2010
Art. 84-bis → Introduce il n. 12-bis nell’art. 2643
c.c., prevedendo la trascrivibilità degli accordi
di mediazione che accertano l’usucapione
5. Cosa s’intende per mediazione?
Art. 1 D.lgs. 28/2010 → Definizione di
mediazione riformulata dal Decreto del Fare:
“l'attivita', comunque denominata, svolta da un
terzo imparziale e finalizzata ad assistere due
o piu' soggetti nella ricerca di un accordo
amichevole per la composizione di una
controversia, anche con formulazione di una
proposta per la risoluzione della stessa”
6. Le statistiche dell'Organismo forense di
Urbino per la mediazione civile
Periodo considerato ottobre 2013 – giugno 2015
MATERIA ACCORDO
(percentuale su
definiti – e su avviati)
Condominio 0
Diritti reali 28,95% - 68,75%
Divisione 18,18% - 66,67%
Successioni ereditarie 7,69% - 50%
Patti di famiglia 0
Locazione 13,33% - 66,67%
Comodato 50% - 100%
Affitto di aziende 0
Responsabilità medica 0
Diffamazione a mezzo stampa 0
7. Le statistiche dell'Organismo forense di
Urbino per la mediazione
Periodo considerato ottobre 2013 – giugno 2015
MATERIA ACCORDO
(percentuale su
definiti – e su avviati)
Contratti assicurativi 5,56% - 100%
Contratti bancari 0
Contratti finanziari 0
Altre nature della controversia 17,39% - 80%
8. Le statistiche dell'Organismo forense di
Urbino per la mediazione
Periodo considerato ottobre 2013 – giugno 2015
Percentuale accordo su definiti: 14,01%
Percentuale accordo su avviati (= adesione + assenso
delle parti all’avvio espresso al primo incontro):
64,71% (statistiche ministeriali nazionali primo trim. 2015:
42,7% )
Percentuale accordo su proc. in cui vi è stata adesione,
indipendentemente dall’avvio: 27,85% (statistiche
ministeriali nazionali primo trim. 2015: 21,4%)
10. Controversie oggetto di mediazione
Art. 2 D.lgs. 28/2010:
“Chiunque puo' accedere alla mediazione per la
conciliazione di una controversia civile e
commerciale vertente su diritti disponibili,
secondo le disposizioni del presente decreto”
Ma v. Trib. Milano, sez. IX civ., ord. 15/07/2015, secondo cui
al Giudice è consentito invitare le parti ad avviare il
procedimento di mediazione civile anche quando il
procedimento ha ad oggetto diritti indisponibili
11. Controversie arbitrabili
Art. 806 c.p.c.:
“Le parti possono far decidere da arbitri le
controversie tra di loro insorte che non abbiano
per oggetto diritti indisponibili, salvo espresso
divieto di legge.
Le controversie di cui all'articolo 409 possono
essere decise da arbitri solo se previsto dalla
legge o nei contratti o accordi collettivi di
lavoro”
12. Ambito di applicazione del nuovo Codice
deontologico forense
Nuovo Codice deontologico forense
approvato dal Consiglio nazionale forense nella seduta
del 31/01/2014 ed entrato in vigore il 15/12/2014
Art. 2: Le norme deontologiche si applicano a tutti gli
avvocati nella loro attività professionale, nei
reciproci rapporti e in quelli con i terzi; si applicano
anche ai comportamenti nella vita privata, quando ne
risulti compromessa la reputazione personale o
l’immagine della professione forense
13. Responsabilità disciplinare per atti di
associati, collaboratori e sostituti: art. 7 Cod.
deont.
L’avvocato è personalmente responsabile per
condotte, determinate da suo incarico, ascrivibili a
suoi associati, collaboratori e sostituti, salvo che il
fatto integri una loro esclusiva e autonoma
responsabilità
14. Informalità e flessibilità del procedimento di
mediazione
Art. 3 D.lgs. 28/2010
Al procedimento di mediazione si applica il regolamento
dell'organismo scelto dalle parti
Il regolamento deve in ogni caso garantire la riservatezza
del procedimento ai sensi dell'articolo 9, nonche' modalita'
di nomina del mediatore che ne assicurano l'imparzialita' e
l'idoneita' al corretto e sollecito espletamento dell'incarico
Gli atti del procedimento di mediazione non sono
soggetti a formalita'
La mediazione puo' svolgersi secondo modalita'
telematiche previste dal regolamento dell'organismo
15. Il ruolo dell’Avvocato in mediazione
(mediation advocacy)
Il ruolo dell’Avvocato nel procedimento di mediazione
(procedimento non avversariale) è diverso rispetto a
quello che il professionista ha nei procedimenti
avversariali (arbitrato, giudizio)
Non vi è un soggetto che decide e che deve essere
convinto della bontà delle pretese dell’assistito
Procedimento non avversariale: win-win
Procedimento avversariale: win-lose
16. Il ruolo dell’Avvocato in mediazione
(mediation advocacy)
Alcuni aspetti da considerare:
La preparazione all’incontro di mediazione
Preparare il cliente alla mediazione
Comportamenti negoziali delle parti in mediazione
Tecniche di negoziazione (dal negoziato competitivo al
negoziato collaborativo)
Tecniche per “allargare la torta”
Tecniche per gestire le emozioni
Tipi e modelli di mediazione (facilitativa/valutativa; problem
solving, trasformativa...)
17. Dovere di diligenza e di competenza
dell'Avvocato
Art. 12 Cod. deont.: l’avvocato deve svolgere la
propria attività con coscienza e diligenza,
assicurando la qualità della prestazione
professionale
Art. 14 Cod. deont.: l’avvocato, al fine di
assicurare la qualità delle prestazioni
professionali, non deve accettare incarichi
che non sia in grado di svolgere con
adeguata competenza
18. Adempimento del mandato: art. 26 Cod.
deont. forense
1. L’accettazione di un incarico professionale
presuppone la competenza a svolgerlo
2. L’avvocato, in caso di incarichi che
comportino anche competenze diverse dalle
proprie, deve prospettare al cliente e alla
parte assistita la necessità di integrare
l’assistenza con altro Collega in possesso di
dette competenze
19. Adempimento del mandato: art. 26 Cod.
deont. forense
3. Costituisce violazione dei doveri professionali
il mancato, ritardato o negligente compimento di
atti inerenti al mandato o alla nomina, quando
derivi da non scusabile e rilevante
trascuratezza degli interessi della parte assistita
20. Adempimento del mandato: art. 26 Cod.
deont. forense
5. La violazione dei doveri di cui ai commi 1 e 2
comporta l’applicazione della sanzione
disciplinare dell’avvertimento. La violazione dei
doveri di cui ai commi 3 e 4 comporta
l’applicazione della sanzione disciplinare della
censura
21. Vantaggi del buon uso della mediazione (da
parte di tutti i soggetti coinvolti)
Procedura semplice
Tempi rapidi
Costi contenuti
Maggior soddisfazione del cliente
Maggior soddisfazione dell’Avvocato
22. Compensi per mediazione e arbitrato
Art. 10 DM 55/2014, parametri per l’arbitrato:
“1. Per i procedimenti arbitrali rituali ed irrituali,
agli arbitri sono di regola dovuti i compensi
previsti sulla base dei parametri numerici di cui
alla tabella allegata.
2. Agli avvocati chiamati a difendere in arbitrati,
rituali o irrituali, sono di regola liquidati i
compensi previsti dai parametri di cui alla tabella
n. 2 [giudizi di cognizione innanzi al tribunale]”
23. Compensi per mediazione e arbitrato
Artt. 18 ss. DM 55/2014 (attività
stragiudiziale), parametri per la mediazione
→ Tabella 25:
24. La domanda di mediazione
Art. 4 D.lgs. 28/2010, modificato dal D. del fare:
La domanda di mediazione relativa alle controversie di cui
all'articolo 2 e' presentata mediante deposito di un'istanza
presso un organismo nel luogo del giudice
territorialmente competente per la controversia. In
caso di piu' domande relative alla stessa controversia, la
mediazione si svolge davanti all'organismo territorialmente
competente presso il quale e' stata presentata la prima
domanda. Per determinare il tempo della domanda si ha
riguardo alla data del deposito dell'istanza
L'istanza deve indicare l'organismo, le parti, l'oggetto e
le ragioni della pretesa
25. La domanda di mediazione
Il modulo per la domanda di mediazione
dell’Organismo forense di Urbino è disponibile nella
Sezione dedicata alla mediazione del sito web
dell’Ordine degli Avvocati di Urbino
Le previsioni del D.lgs. 28/2010 vanno integrate con
quanto previsto dal Regolamento dell’Organismo,
ugualmente disponibile sul sito web
All’atto del deposito della domanda o dell’adesione la parte
deve versare le spese amministrative previste dalla Tabella
delle indennità
26. Mediazione “obbligatoria” → Materie
Art. 5, c. 1-bis, D.Lgs. 28/2010, (re-)introdotto
dal D. del fare:
Chi intende esercitare in giudizio un'azione relativa a una
controversia in materia di condominio, diritti reali,
divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia,
locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento
del danno derivante da responsabilita' medica e
sanitaria e da diffamazione con il mezzo della stampa
o con altro mezzo di pubblicita', contratti assicurativi,
bancari e finanziari, e' tenuto, assistito dall'avvocato,
preliminarmente a esperire il procedimento di
mediazione...
27. Mediazione “obbligatoria” → Sperimentazione
Art. 5, c. 1-bis, D.Lgs. 28/2010, (re-)introdotto
dal D. del fare:
L'esperimento del procedimento di mediazione e'
condizione di procedibilita' della domanda
giudiziale. La presente disposizione ha efficacia per i
quattro anni successivi alla data della sua entrata in
vigore (settembre 2013). Al termine di due anni dalla
medesima data di entrata in vigore e' attivato su
iniziativa del Ministero della giustizia il monitoraggio
degli esiti di tale sperimentazione
28. Mediazione “obbligatoria” → Improcedibilità
Art. 5, c. 1-bis, D.Lgs. 28/2010, (re-)introdotto
dal D. del fare:
L'improcedibilita' deve essere eccepita dal convenuto, a
pena di decadenza, o rilevata d'ufficio dal giudice, non
oltre la prima udienza. Il giudice ove rilevi che la
mediazione e' gia' iniziata, ma non si e' conclusa, fissa la
successiva udienza dopo la scadenza del termine di cui all'
art. 6 . Allo stesso modo provvede quando la mediazione
non e' stata esperita, assegnando contestualmente alle
parti il termine di quindici giorni per la presentazione
della domanda di mediazione
29. Mediazione prescritta dal Giudice
Art. 5, c. 2, D.Lgs. 28/2010, modificato dal D.
del fare:
Il giudice, anche in sede di giudizio di appello, valutata la
natura della causa, lo stato dell'istruzione e il
comportamento delle parti, puo' disporre l'esperimento
del procedimento di mediazione; in tal caso,
l'esperimento del procedimento di mediazione e'
condizione di procedibilita' della domanda giudiziale
anche in sede di appello. Il provvedimento di cui al
periodo precedente e' adottato prima dell'udienza di
precisazione delle conclusioni ovvero, quando tale udienza
non e' prevista, prima della discussione della causa
30. Mediazione prescritta dal Giudice
Art. 5, c. 2, D.Lgs. 28/2010, modificato dal D.
del fare:
Il giudice fissa la successiva udienza dopo la scadenza
del termine di cui all'articolo 6 e, quando la mediazione
non e' gia' stata avviata, assegna contestualmente alle
parti il termine di quindici giorni per la
presentazione della domanda di mediazione
31. Mediazione: avveramento della condizione di
procedibilità
Art. 5, c. 2-bis, D.Lgs. 28/2010, introdotto dal D.
del fare:
Quando l'esperimento del procedimento di mediazione
e' condizione di procedibilita' della domanda giudiziale
la condizione si considera avverata se il primo
incontro dinanzi al mediatore si conclude senza
l'accordo
32. Durata del procedimento di mediazione
Art. 6 D.Lgs. 28/2010, modificato dal D. del
fare:
Il procedimento di mediazione ha una durata non
superiore a tre mesi
Il termine decorre dalla data di deposito della domanda di
mediazione, ovvero dalla scadenza di quello fissato dal
giudice per il deposito della stessa e non e' soggetto a
sospensione feriale
33. Svolgimento del procedimento di
mediazione
Art. 8 D.Lgs. 28/2010, modificato dal D. del
fare:
All'atto della presentazione della domanda di
mediazione, il responsabile dell'organismo designa
un mediatore e fissa il primo incontro tra le parti
non oltre trenta giorni dal deposito della domanda
La domanda e la data del primo incontro sono
comunicate all'altra parte con ogni mezzo idoneo
ad assicurarne la ricezione, anche a cura della parte
istante
34. L'Avvocato-mediatore: art. 62 Cod. deont.
1. L’avvocato che svolga la funzione di
mediatore deve rispettare gli obblighi dettati
dalla normativa in materia e le previsioni del
regolamento dell’organismo di mediazione,
nei limiti in cui queste ultime previsioni non
contrastino con quelle del Codice deont.
2. L’avvocato non deve assumere la funzione di
mediatore in difetto di adeguata competenza
35. L'Avvocato-mediatore: art. 62 Cod. deont.
3. Non deve assumere la funzione di mediatore
l’avvocato:
a) che abbia in corso o abbia avuto negli ultimi
due anni rapporti professionali con una delle
parti;
b) se una delle parti sia assistita o sia stata
assistita negli ultimi due anni da professionista
di lui socio o con lui associato ovvero che
eserciti negli stessi locali
36. L'Avvocato-mediatore: art. 62 Cod. deont.
In ogni caso costituisce condizione ostativa
all’assunzione dell’incarico di mediatore la
ricorrenza di una delle ipotesi di ricusazione
degli arbitri previste dal codice di rito
37. L'Avvocato-mediatore: art. 62 Cod. deont.
4. L’avvocato che ha svolto l’incarico di
mediatore non deve intrattenere rapporti
professionali con una delle parti:
a) se non siano decorsi almeno due anni dalla
definizione del procedimento;
b) se l’oggetto dell’attività non sia diverso da
quello del procedimento stesso.
Il divieto si estende ai professionisti soci,
associati ovvero che esercitino negli stessi
locali
38. L'Avvocato-mediatore: art. 62 Cod. deont.
5. L’avvocato non deve consentire che
l’organismo di mediazione abbia sede, a
qualsiasi titolo, o svolga attività presso il suo
studio o che quest’ultimo abbia sede presso
l’organismo di mediazione
39. L'Avvocato-mediatore: art. 62 Cod. deont.
La violazione dei doveri e divieti di cui ai commi
1 e 2 comporta l’applicazione della sanzione
disciplinare della censura;
la violazione dei divieti di cui ai commi 3, 4 e 5
comporta l’applicazione della sanzione
disciplinare della sospensione dall’esercizio
dell’attività professionale da due a sei mesi
40. L'Avvocato-mediatore e gli Avvocati in
mediazione
Art. 14-bis DM 180/2010 Incompatibilità e
conflitti di interesse (attualmente pende
giudizio innanzi al Tar):
Il mediatore non puo' essere parte ovvero
rappresentare o in ogni modo assistere parti in
procedure di mediazione dinanzi all'organismo
presso cui e' iscritto o relativamente al quale e'
socio o riveste una carica a qualsiasi titolo; il
divieto si estende ai professionisti soci, associati
ovvero che esercitino la professione negli stessi
locali
41. L'Avvocato-mediatore e gli Avvocati in
mediazione
Art. 14-bis DM 180/2010 → Circolare
Ministero Giustizia 14 luglio 2015:
Difensore del chiamato in mediazione, iscritto come
mediatore presso l’organismo prescelto dall’istante:
opera il divieto
Non è possibile sottoscrivere tra le parti in mediazione
accordi derogatori del divieto di cui all’art. 14-bis
L’organismo di mediazione deve rifiutare di ricevere le
istanze di mediazioni nelle quali si profilano ipotesi di
incompatibilità di cui all’art. 14-bis
42. L'Avvocato-mediatore e gli Avvocati in
mediazione
Art. 14-bis DM 180/2010 → Circolare
Ministero Giustizia 14 luglio 2015:
La ratio sottesa a tale norma risiede nell’esigenza di
garantire la sussistenza dei requisiti di terzietà e
imparzialità dell’organismo di mediazione e dei suoi
mediatori
Deve ritenersi che l’art. 14-bis miri ad assicurare che
l’attività di mediazione sia svolta da un soggetto che
offra garanzie, anche sul piano dell’apparenza, di
indipendenza e terzietà
43. L'Avvocato-mediatore e gli Avvocati in
mediazione
Art. 6 Cod. deont. forense (Dovere di evitare
incompatibilità): “2. L'avvocato non deve svolgere
attività comunque incompatibili con i doveri di
indipendenza, dignità e decoro della professione
forense”
Art. 9 (Doveri di probità, dignità, decoro e
indipendenza): “1. L’avvocato deve esercitare l’attività
professionale con indipendenza, lealtà, correttezza,
probità, dignità, decoro, diligenza e competenza,
tenendo conto del rilievo costituzionale e sociale della
difesa, rispettando i principi della corretta e leale
concorrenza”
44. L'Avvocato-mediatore e gli Avvocati in
mediazione
Alla luce dell’art.14-bis DM 180/10, nel verbale di
mediazione dell’Organismo forense di Urbino viene
richiesto agli Avvocati di parte di rendere la seguente
dichiarazione: “Gli avvocati presenti dichiarano che
non sussistono ragioni di loro incompatibilità nei
confronti dell’Organismo di mediazione ai sensi
dell’art. 14-bis DM 180/2010, sotto la propria
esclusiva responsabilità”
45. L'Avvocato-mediatore: il DM 180/2010
Art. 14-bis DM 180/2010 Incompatibilità e
conflitti di interesse:
Non puo' assumere la funzione di mediatore colui il quale
ha in corso ovvero ha avuto negli ultimi due anni rapporti
professionali con una delle parti, o quando una delle parti
e' assistita o e' stata assistita negli ultimi due anni da
professionista di lui socio o con lui associato ovvero che
ha esercitato la professione negli stessi locali; in ogni
caso costituisce condizione ostativa all'assunzione
dell'incarico di mediatore la ricorrenza di una delle ipotesi
di cui all'articolo 815, primo comma, numeri da 2 a 6,
del codice di procedura civile
46. L'Avvocato-mediatore: il DM 180/2010
Art. 14-bis DM 180/2010 Incompatibilità e
conflitti di interesse:
Chi ha svolto l'incarico di mediatore non puo'
intrattenere rapporti professionali con una delle parti se
non sono decorsi almeno due anni dalla definizione del
procedimento. Il divieto si estende ai professionisti soci,
associati ovvero che esercitano negli stessi locali
47. L'Avvocato-arbitro: art. 61 Cod. deont.
1. L’avvocato chiamato a svolgere la funzione di
arbitro deve improntare il proprio comportamento a
probità e correttezza e vigilare che il procedimento
si svolga con imparzialità e indipendenza
2. L’avvocato non deve assumere la funzione di
arbitro quando abbia in corso, o abbia avuto negli
ultimi due anni, rapporti professionali con una delle
parti e, comunque, se ricorre una delle ipotesi di
ricusazione degli arbitri previste dal codice di rito
48. L'Avvocato-arbitro: art. 61 Cod. deont.
3. L’avvocato non deve accettare la nomina ad arbitro
se una delle parti del procedimento sia assistita, o sia
stata assistita negli ultimi due anni, da altro
professionista di lui socio o con lui associato, ovvero
che eserciti negli stessi locali.
In ogni caso l’avvocato deve comunicare per iscritto
alle parti ogni ulteriore circostanza di fatto e ogni
rapporto con i difensori che possano incidere sulla sua
indipendenza, al fine di ottenere il consenso delle parti
stesse all’espletamento dell’incarico
49. L'Avvocato-arbitro: art. 61 Cod. deont.
4. L’avvocato che viene designato arbitro deve
comportarsi nel corso del procedimento in modo
da preservare la fiducia in lui riposta dalle
parti e deve rimanere immune da influenze e
condizionamenti esterni di qualunque tipo
50. L'Avvocato-arbitro: art. 61 Cod. deont.
5. L’avvocato nella veste di arbitro:
a) deve mantenere la riservatezza sui fatti di cui
venga a conoscenza in ragione del
procedimento arbitrale;
b) non deve fornire notizie su questioni attinenti
al procedimento;
c) non deve rendere nota la decisione prima
che questa sia formalmente comunicata a tutte
le parti
51. L'Avvocato-arbitro: art. 61 Cod. deont.
6. L’avvocato che ha svolto l’incarico di arbitro
non deve intrattenere rapporti professionali con
una delle parti:
a) se non siano decorsi almeno due anni dalla
definizione del procedimento;
b) se l’oggetto dell’attività non sia diverso da
quello del procedimento stesso
7. Il divieto si estende ai professionisti soci,
associati ovvero che esercitino negli stessi locali
52. L'Avvocato-arbitro: art. 61 Cod. deont.
8. La violazione dei doveri e divieti di cui ai
commi 1, 3, 4, 5, 6 e 7 comporta l’applicazione
della sanzione disciplinare della sospensione
dall’esercizio dell’attività professionale da
due a sei mesi.
La violazione del divieto di cui al comma 2
comporta l’applicazione della sanzione
disciplinare della sospensione dall’esercizio
dell’attività professionale da sei mesi a un
anno
53. Svolgimento del procedimento di
mediazione
Occorre integrare le previsioni del D.lgs.
28/2010 con quanto previsto dal Regolamento
dell’Organismo di mediazione
54. Doveri di lealtà e correttezza dell'Avvocato
verso i Colleghi e le Istituzioni forensi (art.
19 Cod. deont.)
L’Avvocato deve mantenere nei confronti dei
Colleghi e delle Istituzioni forensi un
comportamento ispirato a correttezza e lealtà
55. Divieto di uso di espressioni offensive o
sconvenienti (art. 52 Cod. deont. forense)
L’Avvocato deve evitare espressioni
offensive o sconvenienti negli scritti in
giudizio e nell’esercizio dell’attività
professionale nei confronti di Colleghi,
Magistrati, controparti o terzi
La violazione del divieto comporta
l’applicazione della sanzione disciplinare della
censura
56. Rapporti con i Magistrati (art. 53 Cod. deont.
forense)
1. I rapporti con i Magistrati devono essere improntati
a dignità e a reciproco rispetto
2. L’Avvocato, salvo casi particolari, non deve
interloquire con il Giudice in merito al procedimento in
corso senza la presenza del Collega avversario
4. L’Avvocato non deve approfittare di rapporti di
amicizia, familiarità o confidenza con i Magistrati per
ottenere o richiedere favori e preferenze, né ostentare
l’esistenza di tali rapporti
57. Rapporti con arbitri, conciliatori, mediatori,
periti e c.t. (art. 54 Cod. deont. forense)
I divieti e doveri di cui all’art. 53, commi 1, 2 e
4, si applicano anche ai rapporti dell’Avvocato
con arbitri, conciliatori, mediatori, periti,
consulenti tecnici d’ufficio e della controparte
La violazione dei divieti e doveri di cui al
presente articolo comporta l’applicazione della
sanzione disciplinare della censura
58. Svolgimento del procedimento di
mediazione
Art. 8 D.Lgs. 28/2010, modificato dal D. del
fare:
Al primo incontro e agli incontri successivi, fino al termine
della procedura, le parti devono partecipare con
l'assistenza dell'avvocato
Durante il primo incontro il mediatore chiarisce alle parti
la funzione e le modalita' di svolgimento della
mediazione. Il mediatore, sempre nello stesso primo
incontro, invita poi le parti e i loro avvocati a esprimersi
sulla possibilita' di iniziare la procedura di mediazione
e, nel caso positivo, procede con lo svolgimento
59. Svolgimento del procedimento di
mediazione
Se dunque all’esito del primo incontro l’istante e
la parte invitata alla mediazione che abbia
aderito non sono d’accordo per proseguire oltre
e svolgere le sessioni di mediazione, il
procedimento si conclude immediatamente
con verbale negativo per insussistenza di
accordo sull’avvio e la condizione di
procedibilità si considera avverata (?)
In tal caso, la spesa per le parti è limitata alle sole
spese amministrative già versate
60. Svolgimento del procedimento di
mediazione
Nel caso le parti siano invece d’accordo per
procedere con le sessioni di mediazione, il
procedimento potrà proseguire
Da tale momento le parti saranno obbligate
al pagamento delle spese di mediazione
secondo la tariffa dell’Organismo, in aggiunta
alle spese amministrative già versate
Le tariffe dell’Organismo forense di Urbino prevedono
la possibilità di optare, su accordo delle parti, per il
conveniente sistema di tariffazione “a incontro”
61. Svolgimento del procedimento di
mediazione
Art. 8 D.Lgs. 28/2010, modificato dal D. del
fare:
Il procedimento si svolge senza formalita' presso la
sede dell'organismo di mediazione o nel luogo
indicato dal regolamento di procedura dell'organismo
Il mediatore si adopera affinche' le parti raggiungano
un accordo amichevole di definizione della
controversia
62. Confidenzialità del procedimento di
mediazione
Artt. 9 (“Dovere di riservatezza”) e 10
(“Inutilizzabilità e segreto professionale”)
D.Lgs. 28/2010
Art. 7 del Regolamento dell’Organismo:
“Il procedimento di mediazione è riservato e tutto
quanto viene dichiarato nel corso degli incontri o nelle
sessioni separate non può essere registrato o
verbalizzato, salvo quanto previsto nel presente
regolamento. Solo su espresso accordo di tutte le parti
del procedimento è possibile inserire stringate
dichiarazioni nel verbale conclusivo”
63. Dovere di segretezza e riservatezza
dell’Avvocato (artt. 13 e 28 Cod. deont.)
L’avvocato è tenuto, nell’interesse del cliente e
della parte assistita, alla rigorosa osservanza
del segreto professionale e al massimo
riserbo su fatti e circostanze in qualsiasi modo
apprese nell’attività di rappresentanza e
assistenza in giudizio, nonché nello
svolgimento dell’attività di consulenza legale e
di assistenza stragiudiziale e comunque per
ragioni professionali
64. Conclusione del procedimento di
mediazione
Art. 11 D.lgs. 28/2010, modificato dal D. del
fare:
Se e' raggiunto un accordo amichevole, il mediatore
forma processo verbale al quale e' allegato il testo
dell'accordo medesimo
Se e' raggiunto l'accordo amichevole ovvero se
tutte le parti aderiscono alla proposta del mediatore, si
forma processo verbale che deve essere
sottoscritto dalle parti e dal mediatore, il quale
certifica l'autografia della sottoscrizione delle parti
o la loro impossibilita' di sottoscrivere
65. Conclusione del procedimento di
mediazione
Art. 11 D.lgs. 28/2010, modificato dal D. del
fare:
Se con l'accordo le parti concludono uno dei contratti
o compiono uno degli atti previsti dall'articolo
2643 del codice civile, per procedere alla
trascrizione dello stesso la sottoscrizione del
processo verbale deve essere autenticata da un
pubblico ufficiale a cio' autorizzato
L'accordo raggiunto, anche a seguito della proposta, puo' prevedere il
pagamento di una somma di denaro per ogni violazione o
inosservanza degli obblighi stabiliti ovvero per il ritardo nel loro
adempimento
66. Conclusione del procedimento di
mediazione
Art. 11 D.lgs. 28/2010, modificato dal D. del
fare:
Se la conciliazione non riesce, il mediatore forma
processo verbale con l'indicazione della (eventuale)
proposta; il verbale e' sottoscritto dalle parti e dal
mediatore, il quale certifica l'autografia della
sottoscrizione delle parti o la loro impossibilita' di
sottoscrivere. Nello stesso verbale, il mediatore da'
atto della mancata partecipazione di una delle parti al
procedimento di mediazione
67. Conclusione del procedimento di
mediazione
Art. 11 D.lgs. 28/2010, modificato dal D. del
fare:
Il processo verbale e' depositato presso la
segreteria dell'Organismo e di esso e' rilasciata
copia alle parti che lo richiedono
In base al Regolamento dell’Organismo, il quale si e’
avvalso di una facolta’ concessa dal DM 180/2010, il
rilascio del verbale avviene in ogni caso solo dopo il
saldo delle indennita’ di mediazione dovute
68. Verbale di conciliazione: efficacia esecutiva
Art. 12 D.lgs. 28/2010, modificato dal D. del
fare:
Ove tutte le parti aderenti alla mediazione siano
assistite da un avvocato, l'accordo che sia stato
sottoscritto dalle parti e dagli stessi avvocati
costituisce titolo esecutivo per l'espropriazione
forzata, l'esecuzione per consegna e rilascio,
l'esecuzione degli obblighi di fare e non fare, nonche'
per l'iscrizione di ipoteca giudiziale
Gli avvocati attestano e certificano la conformita'
dell'accordo alle norme imperative e all'ordine
pubblico
69. Verbale di conciliazione: efficacia esecutiva
Art. 12 D.lgs. 28/2010, modificato dal D. del
fare:
In tutti gli altri casi l'accordo allegato al verbale e'
omologato, su istanza di parte, con decreto del
presidente del tribunale, previo accertamento della
regolarita' formale e del rispetto delle norme
imperative e dell'ordine pubblico
Il verbale (omologato) costituisce titolo esecutivo per
l'espropriazione forzata, per l'esecuzione in forma
specifica e per l'iscrizione di ipoteca giudiziale
70. Verbale di conciliazione: efficacia esecutiva
Non vi è apposizione di formula esecutiva
Art. 12 D.L.vo 28/2010, come modificato dalla
L. 162/2014: L'accordo di conciliazione deve
essere integralmente trascritto nel precetto
ai sensi dell'articolo 480, secondo comma, del
codice di procedura civile
71. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Presenza personale delle parti agli incontri di
mediazione:
“il legale, nelle mediazioni c.d. obbligatorie, tanto
quelle ex lege, ovvero per materia, ex art. 5, co. 1 bis,
D.Lgs. 28/2010, quanto quelle iussu iudicis, relative a
mediazioni demandate, ex art. 5, co. 2, D.Lgs. cit., ha
una mera funzione di assistenza della parte
comparsa e non di sua sostituzione e
rappresentanza”; l’assenza della parte assistita
determina l’improcedibilità della domanda (Trib.
Pavia, ord. 14/09/2015)
72. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Presenza personale delle parti agli incontri di
mediazione:
La mediazione non potrà considerarsi esperita con un
semplice incontro preliminare tra i soli legali delle parti;
il mediatore è tenuto a verbalizzare le eventuali
assenze ingiustificate e quale, tra le parti presenti,
dichiari di non voler proseguire nella mediazione
oltre l’incontro preliminare (Trib. Pavia, ord.
18/05/2015)
73. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Presenza personale delle parti agli incontri di
mediazione:
“le parti dovranno essere presenti dinanzi al mediatore
personalmente e con l’assistenza legale di un avvocato
iscritto all’Albo e che la mancata partecipazione personale
delle parti senza giustificato motivo al primo incontro di
mediazione può costituire, per la parte attrice, causa di
improcedibilità della domanda e, in ogni caso, per tutte le
parti costituite, presupposto per l’irrogazione – anche nel
corso del giudizio – della sanzione pecuniaria prevista
dall’art. 8, comma 4 bis, D. Lgs. n. 28/10, oltre che fattore
da cui desumere argomenti di prova, ai sensi dell’art.
116, secondo comma, c.p.c. ...”
74. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Presenza personale delle parti agli incontri di
mediazione:
“... Invita, in ogni caso, il mediatore ad adottare ogni
opportuno provvedimento finalizzato ad assicurare la
presenza personale delle parti, ad esempio disponendo
– se necessario – un rinvio del primo incontro o
sollecitando anche informalmente il difensore della parte
assente a stimolarne la comparizione ovvero dando atto a
verbale che, nonostante le iniziative adottate, la parte a ciò
invitata non ha inteso partecipare personalmente agli
incontri, né si è determinata a nominare un suo delegato
(diverso dal difensore), per il caso di assoluto
impedimento a comparire ...”
75. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Presenza personale delle parti agli incontri di
mediazione:
“... Invita, altresì, il mediatore a verbalizzare i motivi
eventualmente addotti dalle parti assenti per
giustificare la propria mancata comparizione
personale, precisando che ogni documentazione a tal fine
rilevante dovrà essere prodotta in giudizio dalla parte
costituita entro la prossima udienza, allo scopo di
consentire al giudice un’adeguata valutazione in vista delle
determinazioni da assumere in caso di assenza
ingiustificata delle parti al procedimento di mediazione ...”
76. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Presenza personale delle parti agli incontri di
mediazione:
“... Prescrive, altresì, che - in caso di effettivo svolgimento
della mediazione che non si concluda con il
raggiungimento di un accordo amichevole - il mediatore
provveda comunque alla formulazione di una proposta
di conciliazione, anche in assenza di una concorde
richiesta delle parti ... ” (Trib. Vasto, ord. 23/06/2015)
77. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Effettività del procedimento di mediazione:
“per ‘mediazione’ [e dunque per ritenersi soddisfatta la
condizione di procedibilità] si intende che il tentativo di
mediazione sia effettivamente avviato e che le parti –
anziché limitarsi ad incontrarsi e informarsi, non aderendo
poi alla proposta del mediatore di procedere – adempiano
effettivamente partecipando alla vera e propria
procedura di mediazione”; “le parti dovranno essere
presenti dinanzi al mediatore personalmente e munite di
assistenza legale di un avvocato iscritto all’Albo” (Trib.
Firenze, ord. 26/11/2014)
78. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Primo incontro, spese e rinvii → Art. 8
Regolamento Organismo forense Urbino:
All’esito del primo incontro il mediatore, chiarite alle
parti la funzione e le modalità di svolgimento della
mediazione, invita le parti e i loro avvocati a esprimersi
sulla possibilità di iniziare il procedimento di
mediazione. La risposta delle parti all'invito viene
riportata a verbale, con un semplice “sì” o “no”,
distinguendo per ciascuna parte
79. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Primo incontro, spese e rinvii → Art. 8
Regolamento Organismo forense Urbino:
In caso di accordo di tutte le parti della controversia
sull'avvio delle sessioni di mediazione, le parti
medesime sono in ogni caso obbligate al versamento
delle spese di mediazione dovute nel termine
fissato dal mediatore, in solido tra loro,
indipendentemente dall'esito del procedimento e
anche se lo stesso venga abbandonato
successivamente al primo incontro
80. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Primo incontro, spese e rinvii → Art. 8
Regolamento Organismo forense Urbino:
Il primo incontro di mediazione può essere differito, anche
per la sua prosecuzione, per non più di una volta solo
su espressa concorde richiesta di tutte le parti,
adeguatamente motivata sulla base di impedimenti
oggettivi, e comunque deve esaurirsi entro il termine di tre
mesi dal deposito dell'istanza di mediazione. Tale ultimo
termine può essere superato, in relazione al differimento
per una sola volta del primo incontro, solo per comprovate
eccezionali ragioni e solo su accordo delle parti
accompagnato dall’assenso del mediatore e del
responsabile dell'ODM
81. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Primo incontro, spese e rinvii → Art. 8
Regolamento Organismo forense Urbino:
Al termine di ciascun incontro il mediatore dà atto per iscritto dei
soggetti presenti all’incontro o della mancata partecipazione
Il mediatore, nel caso in cui vi sia accordo di tutte le parti della
controversia sull'avvio delle sessioni di mediazione all'esito del
primo incontro, dà corso immediatamente alle sessioni di
mediazione (da considerarsi come incontro distinto) e/o può
fissare uno o più incontri successivi. Eventuali richieste di rinvio
delle sessioni di mediazione già fissate devono essere
formulate su intesa di tutte le parti, devono essere motivate, e
devono pervenire all'ODM con almeno cinque giorni di anticipo
82. Alcune questioni emerse nella prassi e
giurisprudenza
Raccolta gratuita on-line di giurisprudenza in
materia di mediazione a cura di ADR Center:
www.mondoadr.it/cms/giurisprudenza
83. Prossime iniziative dell’Organismo forense
di mediazione e arbitrato di Urbino
Attivazione del servizio di mediazione familiare,
intesa come procedimento per il raggiungimento di
accordi tra coniugi o conviventi finalizzati alla
riorganizzazione dei legami familiari, in particolare
nei casi di separazione personale, divorzio o
cessazione della convivenza
Avviamento della procedura per l’accreditamento
come organismo di composizione delle crisi da
sovraindebitamento di cui alla legge 3/2012
84. La deontologia dell'Avvocato nei
procedimenti di mediazione
(e arbitrato)
Grazie per l’attenzione
Avv. Giuseppe Briganti
E-mail: avv.briganti@gmail.com