Settima Giornata Italiana della Statistica
La Toscana regione d’Europa
Firenze, 27 ottobre 2017
Università di Firenze
Polo Universitario delle Scienze Sociali Aula Magna
via Delle Pandette, 9
Settima Giornata Italiana della Statistica
La Toscana regione d’Europa
Firenze, 27 ottobre 2017
Università di Firenze
Polo Universitario delle Scienze Sociali Aula Magna
via Delle Pandette, 9
Settima Giornata Italiana della Statistica
Le Marche regione d’Europa
Ancona, 24 ottobre 2017
Università Politecnica delle Marche
Facoltà di Economia Aula B
piazzale Martelli 8
Settima Giornata Italiana della Statistica
Le Marche regione d’Europa
Ancona, 24 ottobre 2017
Università Politecnica delle Marche
Facoltà di Economia Aula B
piazzale Martelli 8
MILeS2016 | Milano 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’Istat sta investendo in risorse umane e strumentali al fine di ampliare le statistiche da fonte amministrativa per rispondere alla crescente richiesta di informazioni statistiche nuove in un contesto di minore disponibilità di risorse. ArchIMEDe – Archivio Integrato di Microdati Economici e Demografici - è uno dei progetti Istat tesi ad ampliare l’offerta informativa dell’Istituto tramite lo sfruttamento e integrazione di basi di dati amministrative da fonti diverse. I dati secondari non sempre soddisfano le richieste di rilevanza, accuratezza e completezza dell’informazione statistica. La conoscenza e l’azione locale di chi opera nel territorio permettono di migliorare la qualità degli archivi. Come esempio di questa potenzialità sono esaminate, attraverso “la lente del territorio”, le informazioni presenti nella base dati del progetto ArchIMEDe, relative agli ESL (Early School Leavers) e NEET (Not in Education, Employment or Training). Le stime dei fenomeni citati presentano valori elevati sui confini nazionali con la Svizzera, non del tutto coerenti con le aspettative basate sulla conoscenza del territorio. Si ritiene che la sovrastima degli indicatori sia dovuta alla presenza del fenomeno dello «studio e lavoro oltre confine». In particolare, il fenomeno dei «frontalieri» è difficilmente catturabile sia dalle statistiche ufficiali di tipo campionario (ISTAT - Indagine continua Forze di Lavoro - RCFL) per problemi di rappresentatività, sia da ArchIMEDE a causa della attuale assenza di fonti secondarie adeguate. Statistiche attendibili sono però disponibili: ISTAT (Censimento Popolazione); UST - Ufficio Federale di Statistica svizzero e USTAT - Ufficio di Statistica del Canton Ticino (Statistiche sui Frontalieri). Tuttavia, considerata la cadenza decennale del Censimento della popolazione, occorrerebbe integrare ArchIMEDE con dati provenienti da fonti estere (es. SIMIC – Sistema di informazione centrale sulla migrazione della Svizzera - UST) al fine migliorare la qualità delle informazioni su base annua. Le sperimentazioni presentate mostrano come la conoscenza del territorio possa essere utile per il miglioramento dei processi e dei metodi di costruzione di basi dati secondarie finalizzate allo sfruttamento statistico del dato amministrativo.
Settima Giornata Italiana della Statistica
Essere giovani in Europa: conoscere e dare valore ai numeri
Pescara, 27 ottobre 2017
Aurum – Comune di Pescara
largo Gardone Riviera Pescara
Bes delle province è un impegno della rete degli Uffici di statistica provinciali che l’hanno intrapreso e realizzato con il coordinamento metodologico e il supporto tecnico dell’Istat
Settima Giornata Italiana della Statistica
La Toscana regione d’Europa
Firenze, 27 ottobre 2017
Università di Firenze
Polo Universitario delle Scienze Sociali Aula Magna
via Delle Pandette, 9
Settima Giornata Italiana della Statistica
Le Marche regione d’Europa
Ancona, 24 ottobre 2017
Università Politecnica delle Marche
Facoltà di Economia Aula B
piazzale Martelli 8
Settima Giornata Italiana della Statistica
Le Marche regione d’Europa
Ancona, 24 ottobre 2017
Università Politecnica delle Marche
Facoltà di Economia Aula B
piazzale Martelli 8
MILeS2016 | Milano 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
L’Istat sta investendo in risorse umane e strumentali al fine di ampliare le statistiche da fonte amministrativa per rispondere alla crescente richiesta di informazioni statistiche nuove in un contesto di minore disponibilità di risorse. ArchIMEDe – Archivio Integrato di Microdati Economici e Demografici - è uno dei progetti Istat tesi ad ampliare l’offerta informativa dell’Istituto tramite lo sfruttamento e integrazione di basi di dati amministrative da fonti diverse. I dati secondari non sempre soddisfano le richieste di rilevanza, accuratezza e completezza dell’informazione statistica. La conoscenza e l’azione locale di chi opera nel territorio permettono di migliorare la qualità degli archivi. Come esempio di questa potenzialità sono esaminate, attraverso “la lente del territorio”, le informazioni presenti nella base dati del progetto ArchIMEDe, relative agli ESL (Early School Leavers) e NEET (Not in Education, Employment or Training). Le stime dei fenomeni citati presentano valori elevati sui confini nazionali con la Svizzera, non del tutto coerenti con le aspettative basate sulla conoscenza del territorio. Si ritiene che la sovrastima degli indicatori sia dovuta alla presenza del fenomeno dello «studio e lavoro oltre confine». In particolare, il fenomeno dei «frontalieri» è difficilmente catturabile sia dalle statistiche ufficiali di tipo campionario (ISTAT - Indagine continua Forze di Lavoro - RCFL) per problemi di rappresentatività, sia da ArchIMEDE a causa della attuale assenza di fonti secondarie adeguate. Statistiche attendibili sono però disponibili: ISTAT (Censimento Popolazione); UST - Ufficio Federale di Statistica svizzero e USTAT - Ufficio di Statistica del Canton Ticino (Statistiche sui Frontalieri). Tuttavia, considerata la cadenza decennale del Censimento della popolazione, occorrerebbe integrare ArchIMEDE con dati provenienti da fonti estere (es. SIMIC – Sistema di informazione centrale sulla migrazione della Svizzera - UST) al fine migliorare la qualità delle informazioni su base annua. Le sperimentazioni presentate mostrano come la conoscenza del territorio possa essere utile per il miglioramento dei processi e dei metodi di costruzione di basi dati secondarie finalizzate allo sfruttamento statistico del dato amministrativo.
Settima Giornata Italiana della Statistica
Essere giovani in Europa: conoscere e dare valore ai numeri
Pescara, 27 ottobre 2017
Aurum – Comune di Pescara
largo Gardone Riviera Pescara
Bes delle province è un impegno della rete degli Uffici di statistica provinciali che l’hanno intrapreso e realizzato con il coordinamento metodologico e il supporto tecnico dell’Istat
La relazione ha presentato le potenzialità del Bes per l’analisi territoriale a livello regionale. L’analisi del benessere delle regioni mostra un quadro di luci ed ombre, di tendenze positive di lungo periodo e di altre profondamente segnate dalla crisi economica come il lavoro e la condizione economica delle famiglie.
L’intervento illustra i principali risultati dell’analisi svolta nel fascicolo nazionale Il Benessere equo e sostenibile delle province 2015, che mette in luce le principali e più significative somiglianze e differenze della struttura del benessere tra territori provinciali al fine di individuare le tipologie di profilo di benessere cha accomunano le province italiane.
L’intervento illustra la base informativa statistica del Bes delle Province, specificandone gli obiettivi e il percorso che ha portato alla sua implementazione
C. Capogrossi, 4 marzo 2021 -
Il censimento nei Comuni: peculiarità e caratteristiche della popolazione secondo la strategia nazionale delle aree interne
Rapporto MEV(i) 2016 e Focus su tumori, incidenti, suicidiNatalia Buzzi
Indicatore di sintesi ~ Rispetto al precedente rapporto, a livello nazionale si registra una lieve ma evidente riduzione del fenomeno della mortalità evitabile, sia per i maschi che per le femmine: i giorni di vita perduti pro-capite per decessi contrastabili con interventi di sanità pubblica (prevenzione primaria, diagnosi precoce e terapia e altra assistenza sanitaria) scendono dai quasi 21 del 2014 a meno di 20 per i maschi e da 12 a 11 per le femmine; come di consueto, tuttavia, attorno a questi valori i dati regionali confermano una interessante eterogeneità.
Classifica regionale ~ La classifica maschile MEV(i) 2016 è aperta dalla Toscana che, insieme ad altre cinque regioni, scende al di sotto della soglia dei 18 giorni; la classifica femminile è invece guidata dal Veneto, con un valore inferiore a 10 giorni (come le successive tre regioni); per entrambi i generi il peggior dato registrato è quello della Campania.
Classifica provinciale ~ Scarica il rapporto per consultare i risultati per provincia.
Approfondimenti ~ Tumori vie respiratorie e mammella e utero; incidenti stradali, suicidi e lesioni autoinflitte. È stato inoltre elaborato l'indicatore anni di vita perduti per deceduto.
Elettori PD in Emilia Romagna: 1 su 2 resta a casa
Solo 1 elettore su 3 riconferma il voto al M5S
Boom della Lega
Metà del Paese avvolto nell'insicurezza
Settima Giornata Italiana della Statistica
Evento Territoriale "L’Umbria regione d’Europa"
Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Economia | Aula 1 - via Alessandro Pascoli
Perugia, 23 ottobre 2017
Ottava giornata italiana della statistica
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Pisa, 25 ottobre 2018 Università di Pisa
Dipartimento di Economia e Management
Aula A Via Cosimo Ridolfi, 10
La relazione ha presentato le potenzialità del Bes per l’analisi territoriale a livello regionale. L’analisi del benessere delle regioni mostra un quadro di luci ed ombre, di tendenze positive di lungo periodo e di altre profondamente segnate dalla crisi economica come il lavoro e la condizione economica delle famiglie.
L’intervento illustra i principali risultati dell’analisi svolta nel fascicolo nazionale Il Benessere equo e sostenibile delle province 2015, che mette in luce le principali e più significative somiglianze e differenze della struttura del benessere tra territori provinciali al fine di individuare le tipologie di profilo di benessere cha accomunano le province italiane.
L’intervento illustra la base informativa statistica del Bes delle Province, specificandone gli obiettivi e il percorso che ha portato alla sua implementazione
C. Capogrossi, 4 marzo 2021 -
Il censimento nei Comuni: peculiarità e caratteristiche della popolazione secondo la strategia nazionale delle aree interne
Rapporto MEV(i) 2016 e Focus su tumori, incidenti, suicidiNatalia Buzzi
Indicatore di sintesi ~ Rispetto al precedente rapporto, a livello nazionale si registra una lieve ma evidente riduzione del fenomeno della mortalità evitabile, sia per i maschi che per le femmine: i giorni di vita perduti pro-capite per decessi contrastabili con interventi di sanità pubblica (prevenzione primaria, diagnosi precoce e terapia e altra assistenza sanitaria) scendono dai quasi 21 del 2014 a meno di 20 per i maschi e da 12 a 11 per le femmine; come di consueto, tuttavia, attorno a questi valori i dati regionali confermano una interessante eterogeneità.
Classifica regionale ~ La classifica maschile MEV(i) 2016 è aperta dalla Toscana che, insieme ad altre cinque regioni, scende al di sotto della soglia dei 18 giorni; la classifica femminile è invece guidata dal Veneto, con un valore inferiore a 10 giorni (come le successive tre regioni); per entrambi i generi il peggior dato registrato è quello della Campania.
Classifica provinciale ~ Scarica il rapporto per consultare i risultati per provincia.
Approfondimenti ~ Tumori vie respiratorie e mammella e utero; incidenti stradali, suicidi e lesioni autoinflitte. È stato inoltre elaborato l'indicatore anni di vita perduti per deceduto.
Elettori PD in Emilia Romagna: 1 su 2 resta a casa
Solo 1 elettore su 3 riconferma il voto al M5S
Boom della Lega
Metà del Paese avvolto nell'insicurezza
Settima Giornata Italiana della Statistica
Evento Territoriale "L’Umbria regione d’Europa"
Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Economia | Aula 1 - via Alessandro Pascoli
Perugia, 23 ottobre 2017
Ottava giornata italiana della statistica
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Pisa, 25 ottobre 2018 Università di Pisa
Dipartimento di Economia e Management
Aula A Via Cosimo Ridolfi, 10
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Firenze, 22 ottobre 2018
Università di Firenze - Polo Universitario delle scienze sociali
Edificio D15 Aula 0.05 Piazza Ugo di Toscana
Settima Giornata Italiana della Statistica
La vita dei giovani in Europa
Milano, 27 ottobre 2017
Università Cattolica del Sacro Cuore Aula Viora G004
largo Gemelli, 1
Il pdf parla del patrimonio paesaggistico e culturale, e ci spiega come siano cambiate le cose negli ultimi anni ed il fatto che dal 2015 si registra una stabilità ma che allo stesso tempo aumenta la distanza tra Nord e Mezzogiorno.
M. Ricci, 4 marzo 2021 -
Il censimento dei comuni: peculiarità e caratteristiche della popolazione in Emilia-Romagna, Toscana e Umbria secondo la strategia nazionale per le aree interne
Settima Giornata Italiana della Statistica
Evento Territoriale "L’Umbria regione d’Europa"
Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Economia Aula 1 - via Alessandro Pascoli
Perugia, 23 ottobre 2017
Ottava giornata italiana della statistica
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Torino 30 ottobre 2018
Istat Sede del Piemonte e della Valle d’Aosta
Via Alessandro Volta, 3
MILeS2016 | Milano, 5 ottobre 2016 - Impresa, Lavoro e Società 2016
Il progetto, utilizzando fonti statistiche ufficiali, confronta e sintetizza il “potenziale” d’integrazione dei territori comunali nelle Marche; il sistema messo a punto si adatta facilmente ad ogni contesto regionale. L’analisi comunale focalizza molti aspetti delle condizioni di vita della popolazione straniera e la misurazione corretta dei fenomeni descritti in un quadro più ampio potrà stimolare riflessioni e individuare politiche attive e mirate, per e nel territorio. Il metodo di calcolo è un sistema di indicatori e di indici sintetici: selezionati 21 aspetti, raggruppati in 3 indici (attrattività territoriale, inserimento sociale e inserimento economico-lavorativo), analizzati 100 comuni delle Marche divisi in 4 fasce demografiche e, per ciascun indicatore, è stilata una graduatoria in 5 fasce d’intensità. Nel dettaglio, l’indice sintetico economico-occupazionale riflette il postulato generale per cui gli ambiti d’inserimento sociale, economico e lavorativo degli immigrati sono parte integrante di quei fattori oggettivi in grado di condizionare strutturalmente quella serie di processi d’integrazione a livello locale: più la situazione degli immigrati in tali ambiti appare soddisfacente e maggiormente quel territorio offre delle precondizioni favorevoli all’innescarsi di processi d’inclusione efficaci (quindi, il potenziale di integrazione di tale territorio è tanto più alto). Gli ultimi dati utilizzati sono del 2014.
Nota di aggiornamento dell'Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, presentato all'Assemblea Generale 2014 - Roma Auditorium Conciliazione - 5 giugno 2014
CENTRO STUDI TURISTICI - Internet Better Tuscany - 5 Maggio 2011BTO Educational
Internet Better Tuscany
Firenze, 5 Maggio 2011
Auditorium Sant’Apollonia
Un evento organizzato da Fondazione Sistema Toscana e Regione Toscana, con il contributo di BTO Educational
ALESSANDRO TORTELLI - Direttore Scientifico Centro Studi Turistici di Firenze - Internet Better Tuscany
Settima Giornata Italiana della Statistica
La statistica che ti porta lontano: vita, lavoro e società in Europa
Vibo Valentia lunedi 30 ottobre 2017
Camera di Commercio di Vibo Valentia Sala Murmura
piazza San Leoluca, Complesso Valentianum 1° piano
Similar to L. Faustini G. Porciani, La Toscana tra le regioni europee negli ultimi dieci anni (20)
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
L. Faustini G. Porciani, La Toscana tra le regioni europee negli ultimi dieci anni
1. La Toscana tra le regioni europee negli ultimi dieci anni:
una lettura attraverso alcuni indicatori statistici
L. Faustini, S. Giampaolo, L. Porciani, A. Rodolfi
Istat
LA TOSCANA REGIONE D’EUROPA
Università di Firenze| Polo Universitario delle Scienze Sociali
27 ottobre 2017
2. Introduzione
2
Obiettivo
Inquadrare la realtà territoriale della Toscana nel panorama europeo attraverso un insieme di
indicatori che ne descrivono gli aspetti demografici, economici e sociali
Metodo di analisi
Analisi spaziale e temporale [2006-2016] della Toscana in rapporto alle altre regioni [NUTS 2] dei
28 Paesi dell’Unione europea [NUTS 0] mediante l’utilizzo di rappresentazioni cartografiche di:
13 indicatori socio-economici
1 indice di prossimità
Fonte dati
Banca dati Eurostat
http://ec.europa.eu/eurostat/web/regions/data/database
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
3. Il territorio
3
A fini statistici, il territorio dell’Unione Europea viene ripartito in
unità territoriali statistiche
NUTS [Nomenclature des unités territoriales statistiques]
Le NUTS hanno come riferimento di base l'unità amministrativa locale
[Ripartizioni] [Regioni] [Province][IStati]
NUTS-0
1.342
276
98
28
NUTS level 0
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
4. 4
Gli indicatori
Dimensione Indicatore
Popolazione Densità di popolazione
Popolazione Tasso di incremento naturale
Popolazione Tasso di incremento migratorio
Popolazione Indice di vecchiaia
Popolazione Tasso di fecondità totale
Salute Speranza di vita alla nascita - Maschi
Salute Speranza di vita alla nascita - Femmine
Occupazione Tasso di occupazione
Occupazione Tasso di disoccupazione
Occupazione Tasso di disoccupazione giovanile
Istruzione Neet 15-24 anni
Istruzione Percentuale di laureati nella classe di età 30-34 anni
Macroeconomia Pil per abitante (PPS)
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
5. 5
La popolazione nel complesso
510.278.701UE 28 (+2,8%)
0,7% della popolazione UE28
6,2% della popolazione italiana
82.175.684 16,1%
66.759.950 13,1%
65.382.556 12,8%
60.665.551 11,9%
46.440.099 9,1%
Germania
Francia
UK
Italia
Spagna
Principali nazioni per
ammontare di popolazione
60.665.551 (+4,3%)
Toscana 3.744.398 (+4,9%)
Italia
63%
Variazione %
2016/2006
Popolazione al
1 /1/2016
Nel decennio 2006-2016 la popolazione
dell’EU-28 cresce costantemente con l’eccezione
del 2011. La leggera flessione (-0,04%) rispetto
al 2010 è attribuibile al termine delle operazioni
censuarie e alla diminuzione (-1,9%) della
popolazione tedesca.
Il censimento del 2011 è stato infatti il primo
dalla caduta del muro di Berlino (1989).
(6,8% popolazione mondiale)
(11,9% popolazione UE28)
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
6. Densità di popolazione
6N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
Legenda
<=3.3 - 69.1
69.1 - 107.1
107.1 - 183.7
183.7 - 378.3
378.3 - 11040.3
n.d.
Extra UE28
Alta densità
- Gradiente nord-ovest sud-est
(massima densità area londinese)
- Città di grandi dimensioni (Atene, Bucarest, Vienna,
Monaco, Berlino, Amburgo, Copenaghen, Amsterdam,
Parigi, Madrid, Lisbona)
Anno 2015
Bassa densità
- Svezia (SE33 - Övre Norrland) , Finlandia, Repubbliche
Baltiche, Portogallo (Alentejo), Spagna
Densità di popolazione:
abitanti/km2
163.1
Toscana (IT)
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
7. 7
Livello territoriale LAU2 [IT – Comuni]
Regioni
d’oltremare
Alto (aree densamente popolate, City:
almeno il 50% della popolazione vive in
centri urbani )
Medio (aree a densità intermedia, towns
and suburbs: meno il 50% della popolazione
vive in centri urbani e meno del 50% in aree
rurali )
Basso (aree scarsamente popolate, rural
areas: meno il 50% della popolazione vive in
centri urbani e meno del 50% in aree rurali )
Dato non disponibile
Grado di urbanizzazione
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
8. Tasso d’incremento naturale
8
Percentile Toscana
-4,8
Toscana (ITI1)
-4,8
Castilla y León
(ES41 )
-5,0
Thüringen
(DEG0)
-4,8
Piemonte
(ITC1)
-4,8
Umbria
(ITI2)
Tasso di incremento
naturale: differenza tra
nati vivi e decessi
rapportata alla
popolazione media per
1.000 abitanti <=-11.8 | -3.6
-3.6 | -1.6
-1.6 | -0.1
-0.1 | 1.9
1.9 | 36.2
n.d.
Extra UE28
Legenda
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
Anno 2015
L’eccezionalità della
decrescita del 2015 in Italia è
attribuibile a:
- Fattori di natura
congiunturale (clima)
- Variazioni del livello di
esercizio della prevenzione
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
9. Tasso di fecondità totale
9
Percentile Toscana
Tasso di fecondità totale:
numero medio di figli per
donna in età riproduttiva (15-
49 anni)
Legenda
<=1.01 - 1.35
1.35 - 1.49
1.49 - 1.64
1.64 - 1.82
1.82 - 5.03
n.d.
Extra UE28
1,3
Toscana (IT)
Anno 2015
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
Bassa variabilità regionale
2,0 < TFT < 2,1
Regioni «trainanti»
Provence-Alpes-Côte d'Azure, Île
de France, Outer London - East and
North East
Il più basso TFT del decennio è
dell’Asturia (ES12), che registra
tassi di circa 1 figlio per donna
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
10. Speranza di vita alla nascita - maschi
10
Speranza di vita alla nascita:
numero di anni che mediamente
un individuo si aspetta di
vivere al momento della nascita
a condizione che non si
verifichino sensibili variazioni
delle condizioni economiche e
sociali
Legenda
80,7
Toscana (IT)
<=69.2 - 76.1
76.1 - 78.2
78.2 - 79.2
79.2 - 80.0
80.0 - 81.5
n.d.
Extra UE28
Anno 2015
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
Percentile Toscana
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
11. Speranza di vita alla nascita - femmine
11
Speranza di vita alla nascita:
numero di anni che mediamente
un individuo si aspetta di
vivere al momento della nascita
a condizione che non si
verifichino sensibili variazioni
delle condizioni economiche e
sociali
85,4
Toscana (IT)
Anno 2015
NUTS_UE28_Indicatori
V18
<=77.2 - 81.7
81.7 - 83.0
83.0 - 83.9
83.9 - 84.7
84.7 - 87.1
n.d.
Extra UE28
Legenda
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
Percentile Toscana
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
12. Speranza di vita: differenze tra generi
12
incremento del numero
di anni di vita (2006/2015)
uomini
donne
+2,1 (UE28)
+1,3 (UE28)
2006/2015 ≥ 4%
Differenza M/F nella speranza di vita (2015)
15 aree
3 aree
Distanza modale:
Differenza superiore a 7anni:
2015
31 aree
(una più di 10 anni)
2006
64 aree
(cinque più di 10 anni)
4-5 anni
Distanza minore di 3 anni:
UKD6, NL13, NL23 Flevoland
[anticipa già nel 2010 questa differenza]
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
13. Tasso d’incremento migratorio
13
2,6
Toscana (IT)
2,7
Greater
Manchester
(UKD3)
2.6
Cheshire
(UKD6)
2,7
Åland (FI20)
2,3
Jihozápad (CZ)
Tasso di incremento
migratorio: differenza tra
ingressi e uscite in un’area
rapportata alla popolazione
media dell’area per 1.000
abitanti
<=-11.9 | -1.4
-1.4 | 0.8
0.8 | 3.9
3.9 | 9.0
9.0 | 23.4
n.d.
Extra UE28
Legenda
Anno 2015
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
Percentile Toscana
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
14. Indice di vecchiaia
14
38,8
Flevoland
(NL)
41,6
Ciudad Autònoma
de Melilla (ES)
241,6
Liguria (IT)
246,5
Liguria (IT)
195,4
Toscana (IT)
197,8
Saarland
(DE)
197,0
Ipeiros (EL)
193,7
Piemonte (IT)
192,4
Umbria (IT)
Indice di vecchiaia: rapporto
tra la popolazione di 65 anni e
più e la popolazione di 0-14
anni per 100 <=5.9- 102.5
102.5 - 118.8
118.8 - 136.3
136.3 - 152.9
152.9 - 246.5
n.d.
Extra UE28
Legenda
Percentile Toscana
Anno 2016
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
2006 2016
Toscana 44,9 47,4
Italia 42,0 45,5
EU28 39,8 42,6
Età media
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Sabina Giampaolo
Istat
15. Tasso di laureati
15
Percentile Toscana
Tasso di laureati:
percentuale di laureati
nella classe di età 30-34
anni
Legenda
29.2
Toscana (IT)
<=16.3 - 28.3
28.3 - 34.3
34.3 - 40.1
40.1 - 46.2
46.2 - 84.9
n.d.
Extra UE28
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Linda Porciani
Istat
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
Anno 2016
140 regioni hanno già
raggiunto l’obiettivo di Europa
2020 [UK, BE, FI]
Tra le 10 regioni con la
percentuale più bassa di
laureati, 5 sono italiane [Friuli
Venezia Giulia, Puglia,
Sardegna, Campania, Sicilia]
16. Tasso di occupazione
16
Percentile Toscana
Tasso di occupazione:
rapporto tra occupati
15-64 anni e
popolazione 15-64 anni
65,3
Toscana (IT)
<=37.9- 60.7
60.7 - 65.6
65.6 - 70.0
70.0 - 74.9
74.9 - 81.8
n.d.
Extra UE28
Legenda
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Linda Porciani
Istat
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
Anno 2016
Nel 2016, l’occupazione
torna ad assumere livelli pre-
crisi (66,6% - UE28)
108 regioni hanno raggiunto
il target UE2020 [Repubblica
Ceca, Danimarca, Germania,
Austria, Svezia e Regno
Unito]
6 regioni hanno un tasso di
occupazione < al 50%: 4 sono
in Italia [Calabria, Sicilia,
Campania, Puglia]
Il sistema occupazionale
toscano mostra una
sostanziale stabilità dei
livelli occupazionali nel
decennio.
La maggiore stabilità
occupazionale – rispetto alle
altre regioni italiane e a
molte europee – è uno dei
segnali della resilienza del
sistema Toscana di fronte
all’impatto della crisi
17. Tasso di disoccupazione
17
Percentile Toscana
Tasso di disoccupazione:
rapporto tra persone in cerca
di occupazione tra 15 e 74
anni e forze di lavoro tra 15 e
74 anni. Le forze lavoro
comprendono le persone
occupate e quelle in cerca di
occupazione (disoccupate)
9,5
Toscana (IT)
Legenda
<=2.1 - 4.3
4.3 - 5.6
5.6 - 7.9
7.9 - 11.9
11.9 - 31.3
n.d.
Extra UE28
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
Anno 2016
In Europa 28 circa 21 milioni
di persone sono disoccupate
(8,6% della forza lavoro)
Alta variabilità regionale:
23,6% - Grecia | 4,0% nella
Repubblica Ceca
Spagna, Grecia e Italia > 20%
2006-2016: polarizzazione
dell’Europa
Sfiora e supera il raddoppio
in 40 regioni [10 italiane, 12
greche, 16 spagnole]
Si dimezza in 49 regioni
[36 tedesche, 11 polacche]
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Linda Porciani
Istat
18. Tasso di disoccupazione giovanile
18
Percentile Toscana
Tasso di disoccupazione
giovanile: rapporto tra persone
in cerca di occupazione in età
15-24 anni e forze di lavoro
nella corrispondente classe di
età. Le forze lavoro
comprendono le persone
occupate e quelle in cerca di
occupazione (disoccupate)
34,0
Toscana (IT)
Legenda
<=4.2 - 10.1
10.1 - 15.0
15.0 - 21.8
21.8 - 33.5
33.5 - 69.1
n.d.
Extra UE28
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
Anno 2016
Stabilità europea e alta
variabilità regionale
14 regioni tra Spagna, Italia e
Grecia hanno metà della
popolazione giovanile non
occupata
La Toscana presenta
elementi di vulnerabilità
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Linda Porciani
Istat
19. Neet [not (engaged) in education, employment or training]
19
Percentile Toscana
Neet: rapporto tra giovani in
età 15-24 anni non occupati
né inseriti in un percorso
regolare di
istruzione/formazione e la
popolazione 15-24 anni
Legenda
14.9
Toscana (IT)
<=2.0 - 7.0
7.0 - 9.3
9.3 - 11.6
11.6 - 15.5
15.5 - 32.5
n.d.
Extra UE28
Anno 2016
N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE
oltre oceano
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Linda Porciani
Istat
20. PIL procapite
20
Percentile Toscana
*Prodotto Interno lordo pro
capite: indicatore generalmente
utilizzato per esprimere il livello di
ricchezza per abitante prodotto da
un territorio in un determinato
periodo. In ambito internazionale
è misurato in Standard di Potere di
Acquisto (PPS)
Legenda
30.200
Toscana (IT)
<=8.400 - 19.160
19.160 - 23.660
23.660 - 28.280
28.280 - 34.040
34.040 - 167.500
n.d.
Extra UE28
*Prodotto Interno lordo pro capite: Il Prodotto interno lordo pro capite di una regione è calcolato rapportando il PIL espresso ai prezzi di
mercato alla popolazione residente nella regione. In ambito internazionale è misurato in Standard di Potere di Acquisto (PPS), per depurarlo
dall’influenza delle diverse monete e da quella dei diversi poteri di acquisto. È dunque il PIL che assicura lo stesso potere nell’acquisto di
merci ad ogni moneta dei Paesi in esame.
Anno 2015 N.B. I grafici sono stati elaborati escludendo le regioni UE oltre oceano e Inner London
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Linda Porciani
Istat
21. La Toscana tra le regioni europee
21
La Toscana presenta una
situazione distante rispetto
alle regioni europee:
- per la presenza di una
popolazione
relativamente anziana e
con una bassa fecondità
- per una scarsa
valorizzazione del
capitale umano
[istruzione e accesso al
mondo del lavoro]
DistanzeProssimità
La Toscana presenta una
situazione prossima rispetto
alle regioni europee:
- per un relativamento alto
livello del PIL
- per un regime
demografico coerente
con I paesi a sviluppo
avanzato [ma non con le
regioni più dinamiche
dell’Europa]
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Linda Porciani
Istat
22. La Toscana tra le regioni europee: distanze e prossimità
22
Indice di prossimità normalizzato: P=1-d’(i,j)
dove
Distanza euclidea normalizzata tra gli indicatori standardizzati
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Linda Porciani
Istat
23. La Toscana tra le regioni europee: distanze e prossimità
23
La Toscana
si differenzia in maniera sostanziale dalle regioni del Sud
(Campania e Sicilia assumono valori dell’indicatore molto
bassi)
presenta un profilo simile alle regioni del Centro e del
Nord Italia
nel 2008 l’asse di somiglianza della Toscana si colloca
nella Mittle Europa: presentano un indicatore molto
prossimo 8 regioni della Germania e 3 dell’Austria
nel 2015 le prossimità tendono a disgregarsi
geograficamente: la Toscana mostra un profilo simile a
quello delle regioni settentrionali della Spagna, le regioni
della Finlandia e alcune della Svezia
LA TOSCANA
REGIONE
D’EUROPA
Firenze, 27 ottobre
Linda Porciani
Istat
24. Grazie per la vostra attenzione
culturastat.toscana@istat.itPer approfondimenti:
www.istat.it