Breve iaggio all'interno della galleria di arte moderna di iMilano dei bambini del plesso A: Vespucci di Cologno M.se progetto Cliccando s'ipara
Galleria d'Arte Moderna Milano
Breve iaggio all'interno della galleria di arte moderna di iMilano dei bambini del plesso A: Vespucci di Cologno M.se progetto Cliccando s'ipara
Galleria d'Arte Moderna Milano
Attività svolte all'interno del laboratorio "teatrando" del 5° circolo di Cologno M.se dove i bambini si esprimono oltre che col corpo anche attraverso immagini iconiche
Attraerso la realizzazione di carttelloni i bambini sintetizzano graficamente quanto appreso nelle varie discipline scolasticche apportando un valido contributo anche ai compagni delle altre classi 5° circolo di Cologno M.se
Giuseppe Arcimboldo o Arcimboldi, come è nominato in diversi documenti d'archivio (Milano, 1527 – Milano, 11 luglio 1593) è stato un pittore italiano, noto soprattutto per le sue grottesche "Teste Composte", ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, oggetti o cose dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da desublimare il ritratto stesso. lavori dei bimbi ispirati al pittore
La navigazione in internet ha subito negli ultimi anni un cambiamento radicale. Gli utenti da statici utilizzatori di computer desktop si sono trasformati in soggetti in movimento. Nelle comunità l’accesso a internet è diventato una consuetudine per accedere a contenuti e servizi, facilitato dalla massiccia presenza di smartphone carichi di applicazioni. Talvolta si tende però ad affidare all’applicazione un ruolo dominante, come se la creazione di un’app fosse di per sé una strategia.
Viviamo in un mondo di iper-informazione e iper-connettività, ma lo sviluppo disorganizzato di contenuti e applicazioni ancora rende difficili azioni elementari, soprattutto se fatte da mobile, come la consultazione di un numero di telefono o la ricerca dell’orario di un autobus, azioni che possono sembrare facili ma che invece non lo sono.
In questo contesto HTML5, il nuovo linguaggio di scripting che prossimamente diventerà uno standard, permette di sviluppare applicazioni web e progetti di web design responsive che gli utenti possono usare senza dover scaricare un’applicazione, offrendo spesso gli stessi servizi. Quello che cambia non è soltanto l’uso della tecnologia, ma l’approccio alla creazione del contenuto, che diventa strategico.
Attività svolte all'interno del laboratorio "teatrando" del 5° circolo di Cologno M.se dove i bambini si esprimono oltre che col corpo anche attraverso immagini iconiche
Attraerso la realizzazione di carttelloni i bambini sintetizzano graficamente quanto appreso nelle varie discipline scolasticche apportando un valido contributo anche ai compagni delle altre classi 5° circolo di Cologno M.se
Giuseppe Arcimboldo o Arcimboldi, come è nominato in diversi documenti d'archivio (Milano, 1527 – Milano, 11 luglio 1593) è stato un pittore italiano, noto soprattutto per le sue grottesche "Teste Composte", ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, oggetti o cose dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da desublimare il ritratto stesso. lavori dei bimbi ispirati al pittore
La navigazione in internet ha subito negli ultimi anni un cambiamento radicale. Gli utenti da statici utilizzatori di computer desktop si sono trasformati in soggetti in movimento. Nelle comunità l’accesso a internet è diventato una consuetudine per accedere a contenuti e servizi, facilitato dalla massiccia presenza di smartphone carichi di applicazioni. Talvolta si tende però ad affidare all’applicazione un ruolo dominante, come se la creazione di un’app fosse di per sé una strategia.
Viviamo in un mondo di iper-informazione e iper-connettività, ma lo sviluppo disorganizzato di contenuti e applicazioni ancora rende difficili azioni elementari, soprattutto se fatte da mobile, come la consultazione di un numero di telefono o la ricerca dell’orario di un autobus, azioni che possono sembrare facili ma che invece non lo sono.
In questo contesto HTML5, il nuovo linguaggio di scripting che prossimamente diventerà uno standard, permette di sviluppare applicazioni web e progetti di web design responsive che gli utenti possono usare senza dover scaricare un’applicazione, offrendo spesso gli stessi servizi. Quello che cambia non è soltanto l’uso della tecnologia, ma l’approccio alla creazione del contenuto, che diventa strategico.
104 itinerari intorno a Cortina d'Ampezzo
Autore: Stefano Burra, Luca Galante
È inutile dire quanto bella e affascinante sia la conca ampezzana. Essa è conosciuta in tutto il mondo quale luogo di montagna tra i più apprezzati. Accanto alla molteplice offerta dedicata al turismo di massa, attorno a Cortina, fortunatamente, si possono trovare luoghi esclusivi. Gli scialpinisti non hanno lesinato nella loro ricerca.
Questa guida, prima e unica monografia di scialpinismo della conca, va a scoprire tutti i pendii, le cime e i canali dove è possibile lasciare una traccia sulla neve. In modo che nulla sia lasciato intentato.
Comprende 104 itinerari nelle aree:
Croda da Lago - Cernera
Nuvolau
Fanes - Lagazuoi
Tofane
Croda Rossa - Vallandro
Cristallo
Pomagagnon
Sorapis
- immagini delle cime a colori con il tracciato delle vie di salita
- note tecniche
- punti di appoggio
- attrezzatura necessaria
- cenni storici
- elenchi riassuntivi
www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=63
Arrampicate sportive e d'avventura
Autore: Ermes Bergamaschi
Editore: Idea Montagna
Argomento: alpinismo
Pagine: 224 a colori
Formato: 15x21 cm
La Valsugana è la lunga e famosa valle che collega la pianura veneta alla conca di Trento. Importante via di comunicazione, nel settore più a sud, quello tra Grigno e Valstagna, si presenta come uno stretto solco (Canale del Brenta) sormontato in entrambi i lati da imponenti pareti di roccia calcarea.
Le quote non elevate, le comodità di accesso e la roccia in molte parti magnifica hanno permesso, a partire dai primi anni '60 del secolo scorso, lo sviluppo dell'arrampicata (anche se i primi approcci si erano vissuti già negli anni '30).
Numerosissimi gli itinerari tracciati, a volte di diverse lunghezze di corda, quasi sempre impegnativi, per arrivare certamente ad affermare che alcuni di essi non temono il confronto con blasonate vie dolomitiche.
Ne è l'esempio "Valsugana Away" aperta nel 1981 dal compianto Lorenzo Massarotto e Leopoldo Roman sul Sasso Rosso. Come pure "Tovaric" al Pilastro dei Barbari dei fratelli Casarotto, Sergio Boato e Carla Berto nel 1987 e "Nuovo Millennio" al Pilastro di Serafini ad opera di Giuseppe Tararan, Francesco Leardi e R. Citton alla fine degli anni '90.
L'alpinismo d'avventura dei primi anni, tutto a chiodi e mezzi naturali, ha visto in seguito un'evoluzione sportiva che ha portato a riattrezzare alcuni itinerari molto ripetuti come quelli al Covolo del Butistone, alla Parete di Arsiè e alla Parete di Primolano. Vie caratterizzate dalla medio-alta difficoltà e soprattutto dalla roccia magnifica tanto che nemmeno il disturbo della strada statale, a volte proprio sotto sulla verticale, ne ha impedito la frequentazione. Qui l'arrampicata ha nomi evocativi e mitici: "Ritorno dall'oltretomba", "Diedro dei Garofani", "E mi e ti e Toni". Ma anche "Roberta Dalle Feste", "Sergio Lovadina", "Paolo De Tuoni", tre vie che Umberto Marampon, vero custode della valle, ha voluto dedicare a tre amici tragicamente scomparsi. Grazie all'opera di questo sempre giovane arrampicatore la valle riserva molte possibilità di arrampicata artificiale con tetti e strapiombi incombenti direttamente sul fondovalle.
Ermes Bergamaschi quindi, tramite quest'opera, intende valorizzare e rilanciare, con la descrizione di ben 101 itinerari, le potenzialità alpinistiche di una zona dove si sono intrecciati legami indissolubili e si sono scritte pagine memorabili ma soprattutto dove il terreno d'avventura e di scoperta non si è ancora esaurito.
www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=19
Cosa vedere in Italia? #Unpostoalcuore, guida all'Italia in 20 luoghi per 20 ...Pecora Verde
Una guida all'Italia di 20 luoghi, uno per regione.
Una "lettera di San Valentino" all'Italia per dirle che le vogliamo bene.
Info sull'iniziativa >> http://www.pecoraverde.com/blog/62/un-posto-al-cuore-piccola-guida-allitalia-in-20-luoghi-da-amare
UNA PASSEGGIATA A TRIVENTO alla ricerca di... luoghi, personaggi, tradizioni.Giuseppina Vasile
Gli Alunni delle classi VA e VB della Scuola Primaria "Emanuele Ciafardini" di Trivento A. S. 2018/2019 presentano la loro recita di fine anno "UNA PASSEGGIATA A TRIVENTO... alla ricerca di luoghi, personaggi, tradizioni".
UNA PASSEGGIATA A TRIVENTO alla ricerca di... luoghi, personaggi, tradizioni.
Italia
1.
2. FIUME
LUNGHEZZA in
km
Po 652
Tevere 405
Arno 241
Adige 410
Ticino 248
Piave 220
Brenta 160
Oglio 280
Adda 313
Volturno 171
0
100
200
300
400
500
600
700
Po Tevere Arno Adige Ticino Piave Brenta Oglio Adda Volturno
LUNGHEZZA in km
I fiumi italiani
sono brevi: l'Italia è una penisola lungo la quale si eleva la
catena degli Appennini che dividono le acque in due
versanti opposti.
sono numerosi: ciò è dovuto alla relativa abbondanza delle
piogge di cui fruisce l'Italia in generale e alla presenza
della Catena Alpina nella parte nord del paese, ricca di
nevai e di ghiacciai.
3. MONTE
ALTEZZ
A in m
M. Bianco 4810
M. Rosa 4634
M. Cervino 4478
M. Monviso 3841
M. Ortles 3899
M. Gran Sasso 2914
M. Marmolada 3342
M. Vettore 2476
M. Cevedale 3764
M. Maiella 2795
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
M . Bianco Cervino Ort les M armolada Cevedale
Altezza in m
Il paesaggio italiano è dominato da due catene
montuose: le Alpi e gli Appennini. Le Alpi formano una
specie di arco roccioso a nord, mentre gli Appennini
sono simili ad una lunga spina dorsale, che si estende
per quasi tutta la lunghezza della penisola.
4. Lago superficie in kmq
Como 145
Maggiore 212
Garda 370
Iseo 65,63
Trasimeno 128
Bracciano 57,5
Varese 14,96
Bolsena 113,5
Vico 12,93
Nemi 1,67
superficie in kmq Como
Maggiore
Garda
Iseo
Trasimeno
Bracciano
Varese
Bolsena
Vico
Nemi
Tra i paesi del Mediterraneo, l’Italia è quello con il
maggior numero di laghi. I laghi italiani si
concentrano soprattutto nell’ area alpina e pre-
alpina del Nord Italia. Altri laghi importanti si
trovano nelle regioni dell’Italia centrale, in
particolare nella fascia appenninica tra Toscana e
Umbria e nel Lazio con alcuni laghi di origine
vulcanica di notevoli dimensioni.
5. RACCOLTA DATI
all’interno delle famiglie degli alunni e delle maestre
(alunni, maestre, genitori, fratelli, nonni)
Simone = Lombardia (2), Calabria (5)
Sara I = Lombardia (3), Puglia (2), Campania (2)
Omar = Lombardia (2), (Egitto 3), Sicilia (2)
Giorgia = Lombardia (6), Toscana (1)
Erica Nale = Lombardia (4), Lazio (1), Veneto (2)
Beatrice = Lombardia (1), Puglia (6)
Giorgio = Lombardia (1), Liguria (3), Trentino Alto Adige (1), Sardegna (1), Toscana (1)
Riccardo = Lombardia (3), Emilia Romagna (1), Puglia (3)
Simona = Lombardia (4),Campania (3)
Stefania = Lombardia (5), Calabria (1), Campania (1)
Alice = Lombardia (1), Puglia (6)
Gianluca = Lombardia (3), Sicilia (3), Piemonte (1)
Edoardo = Lombardia (5), Piemonte (1), Marche (1)
Mattia = Lombardia (5), Emilia Romagna (2)
Erica Napoleone = Lombardia (4), Puglia (3)
Elena = Lombardia (3), Puglia (4)
Sara M. = Lombardia (3), Puglia (3), Calabria (1)
Rebecca = (Francia 1), Lombardia (4), Lazio (1),Puglia (1)
Davide = Lombardia (2), Puglia (3), Veneto (2)
M. Antonella = Puglia (7)
M. Virginia = Lombardia (4), Puglia (3)
8. È una regione situata nell’ Italia settentrionale
SUPERFICIE : 25402 kmq
ABITANTI : 4352828
CAPOLUOGO : Torino
PROVINCE: Alessandria, Asti, Cuneo, Biella,
Verbanio, Cusio, Ossola, Vercelli
CONFINA: A nord con la Svizzera,a ovest con la
Francia, a sud con la Liguria, a est con la Lombardia
È una regione prevalentemente MONTUOSA
I monti più alti sono: monte Bianco- 4810m,
monte Cervino-4478 m, monte Rosa- 4637 m
VALICHI: Colle di Tenda (Francia), passo del Moncenisio (Francia), passo
del Sempione (Svizzera)
TRAFORI: Monte Bianco
ZONE COLLINARI: Monferrato, Langhe
PIANURE: Pianura Padana
VALLI: Val di Susa, Val D’Ossola
FIUMI: Po’, Ticino, Dora Baltea, Tanaro, Sesia
9.
10. “’Smorsa la tò lantèrna o furester
ca ti bati stas –sera chi a la porta …
…smorsa la tò lantèrna, e vegna dent.
Fèrmat ch’ ì nsèma num in cumpagnia
che fora a fioca e ‘l ciel l’è ner d’ inciostar
sùl tò mantèll a-smunt, lis e straplà
a gh ‘è segn ad miseria e puvertà!......
Smorsa la tò lantèrna ch ‘at fa strà !
Sèt ch ‘isì cun num renta ‘l camin
dua fiama l’ è alta e la rimòla
ch’t’itripusarè fin la matin ……….
chì t’it risturarè cun pan e vin
L’avansa al furester, as fà su lùs
cun pass incèrt par tema ‘d distùrbà
pueu s’incuragia da cul ‘invit sincer
da buna gent,sincera cumè lù,
as sèta (……finalment……)
as sèta in t’un canton un po’ scundù
a slunga i man (……cum l’è bèla la fiama
russ-sa e viola ..hg’a ‘ n po’ i culur dal cel…)
……al scalda i ossintirs- sì dal gel.
La càl l’è povra e ancal’ acugliensa
ma ‘l furester as trova lì cun lùr,
spartis-sa insèma lur la parca scena
una minèstra,un pan,….’nbicer da vin.
Spegni la tua lanterna o forestiero
che batti stasera a questa porta
spegni la tua lanterna ed entra .
Fermati insieme a noi, in compagnia
che fuori nevica e il cielo è nero inchiostro,
sul tuo mantello sbiadito, liso e strappato
c’è il segno della miseria e della povertà!
Spegni la lanterna che ti fa strada!
Siediti qui con noi vicino al camino
dove la fiamma è alta e ti disgela
che ti riposerai fino al mattino
che ti ristorerai con pane e vino .
Si avvicina il forestiero, si fa sull’uscio
con passo incerto per paura di disturbare,
poi si fa coraggio per quell’invito sincero
di buona gente, sincera come lui,
si siede (… finalmente …)
si siede in un angolo un po’ nascosto
allunga le mani (… com’è bella la fiamma
rossa e viola ha un po’ i colori del cielo … )
si scalda le ossa intirizzite dal gelo.
La casa è povera e anche l’accoglienza,
ma il forestiero si trova lì con loro,
divide con loro la cena modesta
una minestra, un pane, un bicchiere di vino.
11. Addio bei giorni passati,
mia piccola amico ti devo lasciar,
gli studi son già terminati
abbiamo finito così di sognar.
Lontano andrò,
dove non so,
parto col pianto nel cuor,
dammi l’ultimo bacio d’amor.
Non ti potrò scordare
piemontesina bella,
sarai la sola stella
che brillerà per me.
Ricordi quelle sere
passate al Valentino,
col biondo studentino
che ti stringeva sul cuor.
Rosina il tuo allegro studente,
di un giorno lontano è adesso dottor,
io curo la povera gente
ma pur non riesco a guarire il mio cuor
La gioventù,
non torna più,
quanti ricordi d’amor
a Torino ho lasciato il mio cuor.
Non ti potrò scordare
piemontesina bella,
sarai la sola stella
che brillerà per me …..
12. Se a fiòca an sla feuja, l'invern a dà pòca neuja.
Se nevica sulla foglia, l'inverno da poca noia.. . (sarà
mite)
Méj frusté scarpe che linseuj
Meglio consumare scarpe che lenzuola.
(meglio caminare che stare a letto)
Pitòst che la ròba a vansa, ch'a chërpa
la pansa
Piuttosto che la roba avanzi, che crepi la
pancia.
(non lascire che nulla vada sprecato)
13.
14. E’ una regione situata
nell’Italia settentrionale
SUPERFICIE: 23844 KMQ
ABITANTI : 9545441
CAPOLUOGO: MILANO
PROVINCE : BERGAMO, BRESCIA, COMO,
CREMONA, LECCO, LODI,MONZA E BRIANZA,
MANTOVA,PAVIA, SONDRIO,VARESE
CONFINA: A NORD-EST CON IL TRENTINO, A EST CON IL VENETO,
A SUD CON L’ EMILIA ROMAGNA, A SUD-OVEST CON IL PIEMONTE.
E’ UNA REGIONE PREVALENTEMENTE PIANEGGIANTE
I MONTI PIU’ ALTI SONO : ORTLES 3905 m ADAMELLO 3554 m
VALICHI: PASSO DELLO SPLUGA, BERNINA
TRAFORI: ADAMELLO, ORTLES
PIANUR: PIANURA PADANA
LAGHI: MAGGIORE, GARDA, ISEO, COMO
FIUMI : PO’652 Km, ADDA 313 Km, OGLIO 280 Km , TICINO 248 Km,
LAMBRO130 Km
15.
16. Questo Milano Milanone sarà bello,
non dico di no . Ci sono piazze,
teatri, case,contrade, palazzi,
botteghe; c’è gente che va, che corre,
che tace, che sbuffa, su e giù per i
tram, di giorno e di notte.
Questo Milano Milanone è una grande
città, non dico di no . Di notte ci si
vede come di giorno (ti piace ? ),ma
quelle stradine dritte, curve, quei
tetti vecchi vecchi con le grondaie
pendenti, avevano la loro bellezza,
vero Carlino?
Ah, questo progresso che gonfia e
sgonfia, che mette a soqquadro le
nostre case, a noi mette tristezza. E
si torna volentieri al Milanino fatto
come una ragnatela, alle chiacchiere
fatte intorno al focolare.
Ti ricordi, Carlino, intorno al focolare
… e si cantava … e si cantava …
Sto Milan Milanon el sarà bell, no disi.
Gh’è di piazz, di teater, di cà, di
contrad, di palazz, di bottegh; gh’è
gent che va, che cor, che tas, che
boffa, su e giò per i tranvaj, de dì, de
nott.
Sto Milan Milanon l’è un cittadon no
disi. De nott ghe se ved come del dì
(te pias a tì), ma qui bei contradèi in
drizz, in sbièss, quì tècc vècc vecc coi
grond pendos, gh’aveven el sò bell,
vera Carlin?
Ah, sto progress che boffa e
sgonfia,che sconquassa i noster cà, a
nun el mett al magon. E se torna
volentera al Milanin faa sul gust d’ona
ragnera, a quì ciaccer faa intorna al
fogoràa.
Te se regordet, Carlin, d’intorna al
fogoràa … e se cantava … e se cantava
…
17. A diesen la canzon la nass a
Napuli e certamentt g’han
minga tutti i tort.
Surriento, Margellina tucc’i
popoli i avran cantà on
milion de volt.Mi speri che
se offendera nissun se
parlom un cicin anca de
num.
O mia bela Madunina che
de brillet de lontan tuta
d’ora e piscinina, ti te
dominet Milan.Sota ti se
viv la vita,se sta mai coi
man in man. Canten tucc
“lontan de Napoli se
moeur”ma po’ vegnen chi a
Milan.
Ades ghè la canzon de Roma magica ,
de Nina er Cupolone er Rugantin.Se
sbaten in del Tever, roba tragica
esageren , me par un cicin. Sperem
che vegna minga la mania de metes a
cantà “Malano mia”.
O mia bela Madunina,che te briellet
de lontan tuta d’ora e piscinina, ti te
dominet Milan.
Si vegni senza paura, num ve
slungarem la man.
Tucc el mund a l’è paes a semm
d’accord.
Ma Milan l’è un gran Milan!.
18. Vorì savè el mestèe che foo mì per
lavoràel me laurà cominci a mezzdi
vendì lisciva soda e savon l’acqua
bugada col motofurgun.
Mì voo in gir de chì e de là mì voo in
gir per lavorà trovi tanti bigliet de
milla m’è vegnuu in ment de compraa
ona balilla.
La surpresa di mè fradej che mann
mangià anca i budej mia cusina che
sta in via Larga la m’ha mangiaa anca
la targa.
La mia zià de Gorgonzoula cont i
gòmm l’ha faa la cazzoeula el mè
nònno gh’ha l’angina l’ha cìappàa la
ciucca con la benzina.
La Maria che la sta in la mia pòrta la
m’ha mangiaa la roeuda de scòrta al
cines ci ci ciscofen lè anca mo lì cica
nel cofen.
El Carletto stupidòtt el s’è faa on
vestii cont la capòtt una visina
dela ringhera La s’ha digerì anca
una purtera.
L’unic che l’è restà fregà l’è un
me cusin che era suldà l’è vegnu a
cà e ha truà solamente El fum del
tubo de scapament…………
19. Du perdù an pu truà la strada per
turnà a ca’
Due dispersi non hanno più trovato la
strada per tornare casa
Quan ghe ne pu ognun la mangià la sua
parte
Quando non ce n’è più, ognuno ha
mangiato la sua parte
Ti che te tachi i tac, tacami i tac! Mi tacà i
tac a ti che te tachi i tac? Tacati ti i to tac!
Tu che attacchi i tacchi, attaccami i tacchi! Io
attaccare i tacchi a te che attacchi i tacchi?
Attaccateli tu i tuoi tacchi!
20.
21. Toscana
È una regione situata
nell’Italia centrale
Superficie: 22993 Kmq
Abitanti: 3638211
Capoluogo: Firenze.
Province: Arezzo, Grosseto, Pisa,
Massa - Carrara, Livorno, Lucca,
Pistoia , Prato , Siena
Confina: A nord Emilia Romagna, a est Marche e Umbria, a sud con il
Lazio
E’ una regione prevalentemente COLLIARE
Mare: Tirreno.
Fiumi: Arno 241km ,Ombrone 161km.
22.
23. Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio , bianco per antico pelo , gridando :
“guai a voi , anime prave!Non i isperate mai veder lo cielo: i ‘ vegno per menarvi
all’ altra riva , ne le tenebre etterne , in caldo e ‘ n gelo . E tu che se’ costì ,
anima viva , pàrtiti da cotesti che son morti”. Ma poi che vide ch’ io non mi
partiva , disse: “ per altra via , per altri porti verrai a piaggia , non qui , per
passare : più lieve legno convien che ti porti.” E ‘l duca lui : “ Caron ,non ti
crucciare : vulsi così colà dove si puote ciò che si vuole ; e più non dimandare .”
Quinci fur quete le lanose gote al nocchier de la livida palude , che’ ntorno a li
occhi avea di fiamme rote .
Dante Alighieri
24. Amor dammi quel fazzolettino … amor dammi quel fazzolettino
Amor dammi quel fazzolettino … vado alla fonte e lo voglio lavar
Te lo lavo alla pietra di marmo … te lo lavo alla pietra di marmo
Te lo lavo alla pietra di marmo … ogni sospiro è un sospiro d’amor
Te lo stiro col ferro a vapore … te lo stiro col ferro a vapore
Te lo stiro col ferro a vapore … ogni pieghina è un bacino d’amor
Te lo porto di sabato sera … te lo porto di sabato sera
Te lo porto di sabato sera … di nascosto di mamma e papà
C’è chi dice l’amor non è bello … c’è chi dice l’amor non è bello
C’è chi dice l’amor non è bello … certo quello l’amor non sa far …
25. Tre volte bono vol di' bischero
Essere troppo buoni rende vulnerabili (fessi)
I quattrini vengon di passa e vanno via di 'orsa.
I soldi vengono lentamente e vanno via di corsa
Chi t'accarezza più di quel che sòle, o t'ha
ingannato o 'ngannà te vole
Chi ti accarezza più del necessario, o ti ha
ingannato o ingannar ti vuole
26.
27. Lazio
È una regione situata nell’Italia centrale
Superficie: 17.236 kmq
Abitanti: 5.943.308.
Capoluogo: Roma.
Province: Frosinone, Latina, Viterbo, Rieti.
Confina: a nord – est con la Toscana,
a nord con l’ Umbria, a est con
L’ Abruzzo, A sud – est con la Campania.
E’ una regione prevalentemente COLLINARE.
Mari: Tirreno.
Fiumi: Tevere 405 km, Liri/Gargaliano 158 km.
Laghi: Bolsena, Bracciano.
28.
29. Un Rospo uscì dar fosso
E se la prese còr Camaleonte:
-Tu-dice-ciai le tinte sempre pronte:
Quanti colori t’ho visto addosso!
L’hai ripassati tutti! Er bianco,er nero,
er giallo,er verde,er rosso ...
Ma che diavolo ciai drent’ar pensiero?
Pari l’arcobaleno! Nun c’è giorno
che nun cambi d’idea,
e dài la tintarella alla livrea
Adattata alle cose che ciai intorno.
Io,invece,èccheme qua!
So’ sempre griggio
Perché so’ nato e vivo in mezzo ar fango
Ma nun perdo er prestiggio
Forse farò ribbrezzo,
Ma so’ tutto d’un pezzo e ce rimango!
-Ognuno crede a le raggioni sue:
-disse er Cameleonte – come fai?
Io cambio sempre e tu nun cambi mai:
Credo ch sbajamo tutt’e due.
30. Roma nun fa la stupida stasera
Damme ‘na mano a faje dì de sì
Sceji tutte le stelle più brillarelle
Che c’hai e un friccico de luna
Tutta pe’noi faje sentì ch’e quasi primavera
Manna li mejo grilli pe’ fa’ cri cri
Presentame er ponentino
Più malandrino che c’hai
Roma reggeme er maccolo stasera.
Sceji tutte le stelle più brillarelle
Che c’hai e un friccico de luna
Tutta pe’ noi
Faje sentì c’he quasi primavera
Manna li mejo grilli pè fa’cri cri
Prestame er ponentino
Più malandrino che c’hai
Roma reggemeer moccolo stasera
Roma nun fa la stupida stasera …
31. La robba che vviè cor finfirinfì, se
ne va cor fanfaranfà
La roba guadagnata male se ne va
presto
Fidete der ricco impoverito e nun te fidà der
povero arricchito
Fidati del ricco impoverito e non ti fidare del povero
arricchito
Accosta er pane ar dente che la fame
s’arisente
L’appetito vien mangiando"
32.
33. CAMPANIA
E’ una regione situata nell’ Italia meridionale
Superficie 13590 kmq
Abitanti 5.790.187
Capoluogo Napoli
Provincie Avellino, Benevento, Caserta e Salerno
Confina a nord con il Molise,
a nord-est con la Puglia
a sud-ovest con la Calabria e a ovest con la Basilicata.
E una regione prevalentemente Collinare
I monti più alti sono : /
Vulcani Vesuvio
Fiumi Ofanto 134 km, Sele 64 km, Liri-garigliano 158 km,
Volturno175 km
Mari Mar Tirreno
Isole Ischia e Capri
34.
35. Che bella cosa
e na jurnat e sole
n’aria serena dope na tempesta
pe l’aria fresca pare già na festa
che bella cosa e na jurate sole
ma natu sole chiu belle e ne
o sole mio sta ‘nfronte a te
o sole o sole mio
stà ‘nfronte ate sta ‘nfronte a te,
Quanne fa notte o sole se ne scenne
me pare trasere ma malincunia
sotta fenestra toia avve sta rima
quanno fo notte e o sole se ne
scenne
ma natu sole chiu belle e ne
o sole mio sta ‘ nfronte a te
o sole o sole mio
sta ‘nfronte ate
sta ‘nfroooonteee a teeeeeee
36. Quanno 'o Signore 'nzerra na porta, arape nu
purtone.
Dio chiude una porta ma apre un portone (C'è sempre
speranza)
Vesti sciccone ca pari barone
Vesti elegante che sembri signore
Dicette o tarlo a’ noce: damme o tiempo ca te
sportoso
Disse il tarlo alla noce: dammi tempo perché riuscirò
a perforarti
37.
38. Puglia
E’ una regione situata
nell’Italia Meridionale
Superficie: 19.358 kmq
Abitanti: 4.069.869
Capoluogo: Bari
Province: Foggia Barletta
Andria Brindisi Lecce Taranto
Confini: a nord-ovest con il Molise,
a ovest con la Campania,
a sud-ovest con la Basilicata
E’ una regione prevalentemente PIANEGGIANTE
Zone collinari: Le Murge 680 m
Pianure: Gargano
Fiumi: Lesina-Varano
Laghi: Ofanto 134 km
Mari: Adriatico e Ionio
39.
40. Se schiare l’arie ‘mbrime a mattetine ,
da jinde a mare sponde nu fuquore;
la chiate de la notte se ne more,
la terre s’acchemenze a viddequà.
Corre u pitarre fore a fa le sulche,
e u cardellicchie cande allegramende;
‘nu rusce-rusce s’alze ‘ndra la gende,
u sole chjame u Munne a faddegà.
Di prima mattina schiarisce il cielo,
una luce di fuoco spunta dal mare;
muore la bruna della notte
e la terra comincia a essere in fermento.
Il contadino corre a tracciare il solco,
il cardellino canta allegramente;
sorge un brusio tra gli uomini,
perché il sole chiama il mondo a lavorare.
41. Io so nu maritiello
assai cuoriose
da na cantina esche
‘nda n’ata trase.
Quanne ritorno a casa
tutto ‘mbriache
dico mugliera mia
facime la pace.
Lena mia cara lena
tu sei la pena di questo cuor.
Vorrei coprir la tua bocca
di baci di baci di baci
per dirti quanto mi piaci
e poi tenerti sul cuore.
Pace non voglio far
sono adirata
se prima non mi dici
dove hai stato.
Io vado a lavorare
trasporto vino
lo bevo e lo trasporto
qui dentro di me.
Vino vino eccolo qua
vino vino e tira a campà.
Vorrei coprire la tua bocca
di baci di baci di baci
per dirti quanto mi piaci
e poi tenerti sul cuor.
Nun veco l’ora ca vene natale
pe famme na magnata de maccaroni
pe me scurdàr li guaie
e le cambiali
me faccio na bevuta
e tiro a campà.
Vino vino eccolo qua
vino vino e tira a campà.
Vorrei coprir la tua bocca
di baci di baci di baci
per dirti quanto mi piaci
e poi tenerti sul cuor.
Tu si’cchiù bèlla de
na rosa di maggio
l’uocchie ca tiene ‘nfronte
so com ‘a lu mere.
Pe vulè bene a te
ce vole curaggio
I o sparapacchio e moro
d’amore pe ttè!
42. Quant’è bello lu primmo ammore
Il secondo è chiù bello ancor...
Secondo me ti sbagli se sei arrabbiato
Perché io sono uscita con un soldato
Era carino buono e intelligente
Però per me ti giuro non era niente...
Quant’è bello lu primmo ammore
il secondo è chiù bello ancor
Secondo me ti sbagli sei esagerato
Perché col farmacista io c’ho cenato
Spaghetti,carne,frutta e sambuchina
E non ci siamo accorti che era già
mattina
Quant’è bello...
Secondo me ti sbagli se fai l’offeso
Io voglio bene a te, agli altri non do peso
Son stata via tre giorni ho fatto il ponte
Ma Pippo mi ha invitata così gentilmente...
Quant’è bello...
Secondo me ti sbagli pensa al domani
Non si può fare a meno dei contatti umani
Ed è per questo solo che ho accettato
Di fare una crociera insieme all’avvocato
Quant’è bello...
Secondo me ti sbagli ad essere gretto
Perché ti ho dimostrato sempre tanto
affetto
Che poi con quel tuo amico,coso lì,Renato
Non casca mica il mondo anche se l’ho baciato
Quant’è bello...
Secondo me ti sbagli se sei arrabbiato
Non vuol mica dire se l’ho sposato
Non cambia mica niente hai la mia stima
E sentimentalmente è tutto come prima
Quant’è bello...
43. U uàrrue d'auuì cìnghe cose vole:
larghe, pète, remmàte, accètte e
ssole.
L'albero d'ulivo pretende cinque
cose:
largo, pietra, letame, ascia e sole.
Se c n'amma sce sciamaninn; se non c
n’amma sce, non c n’ scim scenn
Se dobbiammo andare, andiamo; se non
dobbiamo andare, non ce ne andiamo
La gocc' d'cì alla rocc': "Timb' g'ià
mett, ma u buc' t'ià fà!“
La goccia dice alla roccia: Tempo ci
impiegherò, ma un buco di devo fare!
44.
45. Superficie: 24090 kmq
Abitanti: 1659443
Capoluogo: Cagliari
Province: Carbonia, Iglesias, Medio Campidano,
Nuoro, Ogliastra,Olbia,Tempio,Oristano,Sassari.
Confini: è circondata dal mare
E’ una regione prevalentemente COLLINARE
I monti più alti sono: Gennargentu, Simbara
Fiumi: Coghinas, Tirso
Sardegna
46.
47. “Signore meu, Signore
mu!Eo cherzo sa terra
frorida e-i su sole pro la
caentare, sa luna, s’ abba,
su entu, su pane, pro tottu
sas criaduras”.
Cherzo un’arvure de fide
manna cantu su mundu, e
unu mare de amore, filiale,
fraternale.
Sa passensia, cherzo, de
ascultare sos males de
frades mios, e una manu
santa a los curare fin’à sas
raighinas.
“Signore mio, Signore
mio!Io voglio la terra fiorita
ed il sole per riscaldarla, la
luna , l’acqua , il vento, il
pane, per tutte le creature.
Voglio un albero di fede
grande quanto il mondo, e
un mare d’amore, filiale
fraterno .
Voglio la pazienza di
ascoltare i mali dei miei
fratelli ed una mano santa
per guarirli, fino alle radici.
A. Girardi
48. Canto popolare
In sos muntonarzos, sos disamparados
Chirchende ricattu, chirchende
In mesu a sa zente, in mesu
A s’ istrada dimandende .
Sa vida s’ischidat pranghente
Bois fizus ‘e niunu
In sos annos irmenticados
Tue n’ dhas solu chimbantunu
Ma paren chent’ annos.
Coro meu,fonte’ia gradessita
Gai puruedo, potho bier’sa vida.
In sos muntonarzos, sos disamparados
Chirchende ricattu, chirchende
In mesu a sa zente, in mesu
A s’istrada dimandende.
Sa vida s’ischidat praghente
In muntonarzos, sos disamparados
Chirchende ricattu,chirchende
In mesu a sa zente, in mesu
A s’istrada dimadende
Sa vida s’ischidat praghende
Beni intonende uno clillu.
49. Amigu fidau, teniddu pretziosu.
Amico fidato, tienilo prezioso.
Chie dormit a pizzinnu pianghet a bezzu.
Chi dorme in gioventù piange da vecchio.
Gennaiu siccu, messaiu arriccu. Gennaiu proinosu, messaiu priogosu.
Gennaio secco, contadino ricco. Gennaio piovoso, contadino pidocchioso
50.
51. SICILIA
Superficie: 25711 kmq
Abitanti: 5016861
Capoluogo: Palermo
Province: Agrigento, Catania,
Trapani, Caltanisetta, Enna,
Messina,Ragusa, Siracusa
Confina: Mare
E una regione prevalentemente COLLINARE
Vulcani: Etna 3323m
Mari: Mar Ionio, Mar Mediterraneo, Mar Tirreno
Isole: Egadi, Eolie, Lipari
52.
53. A un populu,
mittici i catini
spugghiatilu
attuppatici a vucca,
ed è ancora libiru.
Un populu,
diventa poveru e servu,
quanno ci arrobbano a lingua
a dutata di patri,
a perdi pi sempri.
A un popolo,
mettete le catene,
spogliatelo
tappategli la bocca.
ed è ancora libero.
Un popolo,
diventa povero e servo,
quando gli rubano la lingua
ereditata dai padri,
la perde per sempre.
I.
54. Cu ti lu dissi
Cu ti lu dissi ca t’haju a lassari
Megliu la morti e no chistu duluri
Ahj ahj ahj ahj moru moru moru moru
Ciatu di lu me cori l’ amuri miu si tu
Cu ti lu dissi a tia nicuzza
Lu cori mi scricchia
a picca a picca a picca
Ahj ahj ahj ahj moru moru moru moru
Ciatu di lu me cori l’ amuri miu si tu.
Chi te lo ha detto
Chi te lo ha detto che sto per lasciarti?
Meglio la morte e non questo dolore
Ahj ahj ahj ahj muoio muoio muoio muoio
fiato del mio cuore l’ amore mio sei tu.
Chi te lo ha detto a te piccolina
Il cuore mi si lacera
a poco a poco a poco
Ahj Ahj Ahj Ahj muoio muoio muoio muoio
fiato del mio cuore l’ amore mio sei tu.
55. Ciuri ciuri ciuri di tuttu l’annu
L’amuri ca mi dasti ti lu tornu
La la lalala’ lalalalalala
Lu sabatu si sapi allegra u cori
Beatu cu avi bedda la mugghieri
Cu l’avi bedda ci porta i dinari
Cu l’avi brutta ci mori lu cori.
Ciuri ciuri ciuri di tuttu l’anno
L’amuri ca mi dasti ti lu tornu
Ciuri ciuri ciuri di tuttu l’anno
L’amuri ca mi dasti ti lu tornu
La la lalala’ lalalalalala
Si troppu dispittusa tu ccu mia
Cascu du letto si mi ‘nsonnu a tia
Si brutta ‘nta la facci e ‘nta lu cori
Amara a cu ti pigghia pi mugghieri!
Ciuri ciuri ciuri di tuttu l’annu
L’amuri ca mi dasti ti lu tornu
Ciuri ciuri ciuri di tuttu l’annu
L’amuri ca mi dasti ti lu tornu
La la lalala’ lalalalalala
Ciuri di rosi russi a lu sbucciari,
Amaru l’ omu ca fimmini cridi,
Amaru cu si fa supraniari
Lustru di paradisu non nni vidi .
Ciuri ciuri ciuri di tuttu l’annu
L’amuri ca mi dasti ti lu tornu
Ciuri ciuri ciuri di tuttu l’annu
L’amuri ca mi dasti ti lu tornu.
56. U lupu di mala cuscenza comu
opera accussì penza.
Il lupo disonesto pensa degli
altri ciò che potrebbe fare lui.
Fai beni e scordatilu, fai mali e
pensaci.
Fai il bene e dimenticalo, fai il male e
pensaci.
U rispettu è misuratu, cu lu
porta l’havi purtato.
Il rispetto è misurato.Chi lo porta
lo riceve.