Attività svolte all'interno del laboratorio "teatrando" del 5° circolo di Cologno M.se dove i bambini si esprimono oltre che col corpo anche attraverso immagini iconiche
Attraerso la realizzazione di carttelloni i bambini sintetizzano graficamente quanto appreso nelle varie discipline scolasticche apportando un valido contributo anche ai compagni delle altre classi 5° circolo di Cologno M.se
Giuseppe Arcimboldo o Arcimboldi, come è nominato in diversi documenti d'archivio (Milano, 1527 – Milano, 11 luglio 1593) è stato un pittore italiano, noto soprattutto per le sue grottesche "Teste Composte", ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, oggetti o cose dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da desublimare il ritratto stesso. lavori dei bimbi ispirati al pittore
Breve iaggio all'interno della galleria di arte moderna di iMilano dei bambini del plesso A: Vespucci di Cologno M.se progetto Cliccando s'ipara
Galleria d'Arte Moderna Milano
Attività svolte all'interno del laboratorio "teatrando" del 5° circolo di Cologno M.se dove i bambini si esprimono oltre che col corpo anche attraverso immagini iconiche
Attraerso la realizzazione di carttelloni i bambini sintetizzano graficamente quanto appreso nelle varie discipline scolasticche apportando un valido contributo anche ai compagni delle altre classi 5° circolo di Cologno M.se
Giuseppe Arcimboldo o Arcimboldi, come è nominato in diversi documenti d'archivio (Milano, 1527 – Milano, 11 luglio 1593) è stato un pittore italiano, noto soprattutto per le sue grottesche "Teste Composte", ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, oggetti o cose dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da desublimare il ritratto stesso. lavori dei bimbi ispirati al pittore
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Galleria d'Arte Moderna Milano
1. La fata del lago A CURA DI GABRIELE, DAVIDE E RICCARDO
2. La storia narra che, circa 1500 anni fa, in una foresta incantata, vicino a un grande lago, gli elfi e i folletti credevano che abitasse la “fata del lago”.
3. La fata del lago curava le persone malate di peste e tutti gli elfi e i folletti credevano fosse una grande maga.
4. Gli orchi erano i peggiori nemici degli elfi e si combattevano da molti secoli, Per questo motivo la fata era sempre triste.
5. Un giorno il capo degli orchi andò dalla fata del lago, perché l’orco era stanco di combattere e di continuare a mandare giovani orchi in battaglia.
6. L’orco presentò le sue richieste alla fata la quale le ascoltò con molta attenzione. La fata era d’accordo con l’orco su ogni minimo particolare.
7. La fata, non fidandosi molto dell’orco, non accettò immediatamente le sue richieste.
8. Dopo mesi e mesi di trattative giunsero ad un accordo molto chiaro. L’accordo diceva così:” Tutti i soldati devono tornare dalle loro famiglie per una tregua. Fino al nuovo ordine nessuno penserà più alla guerra.“
9. Tutti gli orchi e tutti i folletti rimasero sorpresi per l’accordo raggiunto dalla fata, Qualcuno però non si fidavano dell’orco, perciò assediarono la sua fortezza Questo causò tanta discordia fra i due popoli anche se, in segreto, i rappresentanti dei due popoli si riunivano per continuare le trattative.
10. Dopo due mesi gli eserciti continuavano a combattere; solo a questo punto la fata venne avvertita dell’accaduto, si arrabbiò molto e… Riunì le sue amiche fate e con un grande incantesimo riuscirono a portare la pace tra orchi e folletti. Così i due popoli continuarono a vivere aiutandosi reciprocamente.