Autoimprenditorialità: intervista ad Alessandro SivieroFree Your Talent
Dall'azienda alla formazione: la storia di autoimprenditorialità di Alessandro Siviero intervistato da Valeria Sarobba, Claudio Grippi e Stefano Zullo del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione
Intervista a Stefania Marcozzi - Manager del benessere OrganizzativoFree Your Talent
Intervista a Stefania Marcozzi - Manager del benessere Organizzativo presso Copan Italia.
A cura di Giulia Barone, Claudia Benelli, Alice Fiorese e Martina Podetti, Master in Risorse Umane di ISTUD
Una Junior Enterprise èunarealtà nonprofit interamente gestita dagli studenti delle migliori università italiane. È organizzata come una piccola azienda e si interfaccia con realtà di diverso tipo (enti, aziende, istituzioni) allo scopo di lavorare con loro e per loro in diverse tipologie di progetto, che variano a seconda dei diversi campi di competenza di ogni J.E.. Questo modus operandi permette ai Junior Entrepreneur di creare un bagaglio di esperienze e skill che sono complementari edintegrative delle nozioni acquisite tramite ladidattica universitaria
JELU, Junior Enterprise LUISS, è la Junior Enterprise degli studenti dell'Università LUISS Guido Carli. Offre consulenza ad aziende, enti e istituzioni.
Autoimprenditorialità: intervista ad Alessandro SivieroFree Your Talent
Dall'azienda alla formazione: la storia di autoimprenditorialità di Alessandro Siviero intervistato da Valeria Sarobba, Claudio Grippi e Stefano Zullo del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione
Intervista a Stefania Marcozzi - Manager del benessere OrganizzativoFree Your Talent
Intervista a Stefania Marcozzi - Manager del benessere Organizzativo presso Copan Italia.
A cura di Giulia Barone, Claudia Benelli, Alice Fiorese e Martina Podetti, Master in Risorse Umane di ISTUD
Una Junior Enterprise èunarealtà nonprofit interamente gestita dagli studenti delle migliori università italiane. È organizzata come una piccola azienda e si interfaccia con realtà di diverso tipo (enti, aziende, istituzioni) allo scopo di lavorare con loro e per loro in diverse tipologie di progetto, che variano a seconda dei diversi campi di competenza di ogni J.E.. Questo modus operandi permette ai Junior Entrepreneur di creare un bagaglio di esperienze e skill che sono complementari edintegrative delle nozioni acquisite tramite ladidattica universitaria
JELU, Junior Enterprise LUISS, è la Junior Enterprise degli studenti dell'Università LUISS Guido Carli. Offre consulenza ad aziende, enti e istituzioni.
Scoprimpresa è un’indagine di mercato che è stata condotta, tra aprile e luglio 2008, su un campione di 110 Piccole e Medie Imprese della Provincia della Spezia, al fine di produrre una fotografia dell’attuale struttura organizzativa delle imprese locali, in termini di gestione dei vari processi aziendali, da quelli finanziari, commerciali e di marketing a quelli relativi alle risorse umane impiegate.
Il campione di indagine, estratto dagli elenchi ufficiali della Camera di Commercio della Spezia tra le società di persone e di capitali attive al 31.12.2006, ha coinvolto i settori della manifattura, dei servizi, ad esclusione delle attività di intermediazione immobiliare, e del commercio all’ingrosso, ampiamente rappresentativi del tessuto imprenditoriale locale.
Il progetto, ideato e promosso da Axential Consulting sas, società spezzina di consulenza e formazione aziendale nelle aree organizzazione, marketing e comunicazione, è stato realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio della Spezia, la Cassa di Risparmio della Spezia e con il patrocinio del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria La Spezia.
L’idea infatti, nata in seno ad una realtà locale specializzata nelle tematiche oggetto dell’indagine, ha subito incontrato l’interesse della Camera di Commercio, che svolge numerosi studi per conoscere sempre più approfonditamente il tessuto imprenditoriale della Provincia, e della Cassa di Risparmio della Spezia che, come banca del territorio, rappresenta una vastissima clientela costituita in gran parte dalla piccola e media impresa locale, per la quale intende creare servizi e strumenti sempre più mirati.
Anche il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria La Spezia ha accolto l’iniziativa come un buon strumento di monitoraggio dello stato delle realtà imprenditoriali e di stimolo a migliorarsi laddove si evidenziano margini di crescita.
Lo scopo dell’iniziativa infatti non si è esaurito in una raccolta di dati statistici, ma ha inteso essere, per le imprese che hanno partecipato, un importante momento di riflessione e di auto-analisi. Questa volontà, bene espressa nello slogan: “Scoprimpresa: le imprese spezzine allo specchio”, è stata attuata intervistando personalmente i referenti aziendali che si sono dedicati alla compilazione del questionario.
I trenta minuti, stimati come il tempo medio necessario per la compilazione del questionario, non sono quasi mai stati rispettati e le figure preposte alla compilazione hanno normalmente dedicato un tempo superiore per commentare ed analizzare domande poste e risposte fornite.
I dati raccolti, analizzati e presentati in questa pubblicazione in modo aggregato, hanno permesso di fornire, alle aziende che lo hanno richiesto, un feedback personalizzato con il posizionamento della propria organizzazione rispetto all’eccellenza, cui tende il modello preso a riferimento per l’indagine.
La presentazione dei feedback ha rappresentato un u
Una presentazione in formato "slides" su come presentare un’idea e convincere gli investitori a finanziarla. Documento elaborato nel 2019 da Domenico Aloisi. Tutti i diritti sui contenuti esposti appartengono ai rispettivi proprietari.
**Bibliografia**
Carlo Lorenzani - Unioncamere “Mettersi in proprio: una guida per fare impresa”
Maurizio La Cava “Startup Pitch - Come presentare un’idea e convincere gli investitori a finanziarla”
DocSend “What We Learned from 200 Startups Who Raised $360M”
Chris O'Leary “Elevator Pitch Essentials: How to Create an Effective Elevator Pitch”
Simon Sinek “Partire dal perché: Come tutti i grandi leader sanno ispirare collaboratori e clienti”;
Andrew V. Abela “The presentation”;
Steve Blank “The Four Steps to the Epiphany”;
Alexander Osterwalder “Business Model Canvas: Creare modelli di business”;
Eric Ries “Partire leggeri. Il metodo Lean Startup: innovazione senza sprechi per nuovi business di successo”;
Porter M.E. “How competitive forces shape strategy”;
"Culture is simply a shared way of doing something with passion."
Ci piace pensare fuori dagli schemi e crediamo nell'importanza del pensiero laterale per dare vita a soluzioni uniche e innovative. Sperimentazione e innovazione nascono da un approccio che non si ferma alla tecnologia ma guarda al risultato, alla scoperta dei trend e alla capacità di immaginarne le potenzialità.
Questo è il nostro #ForwardThinking.
Report che descrive l'impatto sociale delle attività di LUZ attraverso 7 capitoli:
Contesto
Intro a LUZ
Governance
Lavoratori
Comunità
Ambiente
Sicurezza
Intervista a Samuel Carassini, Direttore Area Risorse Umane e Acquisti di Bon...Free Your Talent
Un HR manager all’interno del “palazzo di cristallo”.
Intervista a Samuel Carassini - Direttore Area Risorse Umane e Acquisti - Bonaveri. A cura di Monica Augusta, Raffaele d’Apolito, Giovanna Paliotta del Master in Risorse Umane e Organizzazione 2015-2016
Export Manager: una storia di lavoro, talento e passione Intervista ad Anton...Free Your Talent
Intervista ad Antonio Fontana, Ex Export Area Manager per La Doria S.p.A. a cura di Isabella Corsini, Myglange Ngnassi, Noemi Pezzotti, studentesse del Master in Retail and Sales Management ISTUD “Retail Your Talent” 2016-2017
Federica Segalini - Rosa Digitale, Latina 27 gennaio 2017Federica Segalini
Scrivere per il web: approccio umano e strategico. Le slide del mio intervento nell'ambito dell'evento Rosa Digitale a cura di Cosedabionda - Alessandra Ortenzi e Valentina Baldon - e con il contributo delle #SocialGirls. L'evento si è tenuto presso lo Spazio Attivo di Latina il 27 gennaio 2017. Tutte le fotografie contenute nelle slide sono state realizzate da me.
Pubblichiamo il nostro Bilancio Sociale aggiornato la 31 agosto 2016. Per ogni informazione potete contattarci scrivendo a comunicazione@enaip.veneto.it
Il progetto intende svilupparsi come attività di “partenariato pubblico privato” (PPP) volto ad integrare
le rispettive competenze e risorse in co-progettazione per promuovere azioni di supporto ed occasioni di
rilancio dell’occupazione giovanile e femminile della città di Brescia. Il progetto si inserisce in un contesto di economia sociale circolare: partendo dalla focalizzazione delle
competenze e risorse degli stakeholder coinvolti (società, pubblico, persone fisiche), creando occasioni di
incontro, scambio e opportunità di business attraverso un lavoro di rete con partner e fornitori pubblici e privati
del territorio, rimettendo in circolo professionalità e risorse a KMZERO.
Intervista ad Alessandro Olivero - HR Manager CaffarelFree Your Talent
Intervista ad Alessandro Olivero, HR Manager di Caffarel a cura degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione 2016 -2017 Giulia Di Toro, Mariapina Esposito, Maria Chiara Esposito, Angela Gaggiano, Francesca Mascioli
All'alba della crisi che stiamo ancora vivendo, una riflessione sui segnali che indicavano un crescente bisogno di stringersi in comunità a rete, con lo scopo di cooperare piuttosto che competere. Un cambio di paradigma che sta accelerando, grazie anche alle giovani generazioni dei nativi digitali.
Intervista ad Antonino Cavarretta, Retail Operation Management Europe di ETRO a cura di Donato Marangelo, Maria Monteleone e Valeria Spinelli (studenti della I edizione di Retail Your Talent, percorso di specializzazione in retail and sales management)
L'importanza della reputazione anche nel digitale, dopo che il proprio il digitale ha cambiato le carte in tavola per molte aziende.
Questa è la quarta parte del corso interno
Poste Italiane e i cybercrime: rischi, minacce e strategie per la lotta al cr...Free Your Talent
Progetto realizzato dagli studenti del Master Giuristi in Azienda ISTUD III edizione. A cura di : Monica Amato, Gaetano Di Salvo
Domenico Gesualdo, Roberto Spina
Scoprimpresa è un’indagine di mercato che è stata condotta, tra aprile e luglio 2008, su un campione di 110 Piccole e Medie Imprese della Provincia della Spezia, al fine di produrre una fotografia dell’attuale struttura organizzativa delle imprese locali, in termini di gestione dei vari processi aziendali, da quelli finanziari, commerciali e di marketing a quelli relativi alle risorse umane impiegate.
Il campione di indagine, estratto dagli elenchi ufficiali della Camera di Commercio della Spezia tra le società di persone e di capitali attive al 31.12.2006, ha coinvolto i settori della manifattura, dei servizi, ad esclusione delle attività di intermediazione immobiliare, e del commercio all’ingrosso, ampiamente rappresentativi del tessuto imprenditoriale locale.
Il progetto, ideato e promosso da Axential Consulting sas, società spezzina di consulenza e formazione aziendale nelle aree organizzazione, marketing e comunicazione, è stato realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio della Spezia, la Cassa di Risparmio della Spezia e con il patrocinio del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria La Spezia.
L’idea infatti, nata in seno ad una realtà locale specializzata nelle tematiche oggetto dell’indagine, ha subito incontrato l’interesse della Camera di Commercio, che svolge numerosi studi per conoscere sempre più approfonditamente il tessuto imprenditoriale della Provincia, e della Cassa di Risparmio della Spezia che, come banca del territorio, rappresenta una vastissima clientela costituita in gran parte dalla piccola e media impresa locale, per la quale intende creare servizi e strumenti sempre più mirati.
Anche il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria La Spezia ha accolto l’iniziativa come un buon strumento di monitoraggio dello stato delle realtà imprenditoriali e di stimolo a migliorarsi laddove si evidenziano margini di crescita.
Lo scopo dell’iniziativa infatti non si è esaurito in una raccolta di dati statistici, ma ha inteso essere, per le imprese che hanno partecipato, un importante momento di riflessione e di auto-analisi. Questa volontà, bene espressa nello slogan: “Scoprimpresa: le imprese spezzine allo specchio”, è stata attuata intervistando personalmente i referenti aziendali che si sono dedicati alla compilazione del questionario.
I trenta minuti, stimati come il tempo medio necessario per la compilazione del questionario, non sono quasi mai stati rispettati e le figure preposte alla compilazione hanno normalmente dedicato un tempo superiore per commentare ed analizzare domande poste e risposte fornite.
I dati raccolti, analizzati e presentati in questa pubblicazione in modo aggregato, hanno permesso di fornire, alle aziende che lo hanno richiesto, un feedback personalizzato con il posizionamento della propria organizzazione rispetto all’eccellenza, cui tende il modello preso a riferimento per l’indagine.
La presentazione dei feedback ha rappresentato un u
Una presentazione in formato "slides" su come presentare un’idea e convincere gli investitori a finanziarla. Documento elaborato nel 2019 da Domenico Aloisi. Tutti i diritti sui contenuti esposti appartengono ai rispettivi proprietari.
**Bibliografia**
Carlo Lorenzani - Unioncamere “Mettersi in proprio: una guida per fare impresa”
Maurizio La Cava “Startup Pitch - Come presentare un’idea e convincere gli investitori a finanziarla”
DocSend “What We Learned from 200 Startups Who Raised $360M”
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Eric Ries “Partire leggeri. Il metodo Lean Startup: innovazione senza sprechi per nuovi business di successo”;
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Ci piace pensare fuori dagli schemi e crediamo nell'importanza del pensiero laterale per dare vita a soluzioni uniche e innovative. Sperimentazione e innovazione nascono da un approccio che non si ferma alla tecnologia ma guarda al risultato, alla scoperta dei trend e alla capacità di immaginarne le potenzialità.
Questo è il nostro #ForwardThinking.
Report che descrive l'impatto sociale delle attività di LUZ attraverso 7 capitoli:
Contesto
Intro a LUZ
Governance
Lavoratori
Comunità
Ambiente
Sicurezza
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Un HR manager all’interno del “palazzo di cristallo”.
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Federica Segalini - Rosa Digitale, Latina 27 gennaio 2017Federica Segalini
Scrivere per il web: approccio umano e strategico. Le slide del mio intervento nell'ambito dell'evento Rosa Digitale a cura di Cosedabionda - Alessandra Ortenzi e Valentina Baldon - e con il contributo delle #SocialGirls. L'evento si è tenuto presso lo Spazio Attivo di Latina il 27 gennaio 2017. Tutte le fotografie contenute nelle slide sono state realizzate da me.
Pubblichiamo il nostro Bilancio Sociale aggiornato la 31 agosto 2016. Per ogni informazione potete contattarci scrivendo a comunicazione@enaip.veneto.it
Il progetto intende svilupparsi come attività di “partenariato pubblico privato” (PPP) volto ad integrare
le rispettive competenze e risorse in co-progettazione per promuovere azioni di supporto ed occasioni di
rilancio dell’occupazione giovanile e femminile della città di Brescia. Il progetto si inserisce in un contesto di economia sociale circolare: partendo dalla focalizzazione delle
competenze e risorse degli stakeholder coinvolti (società, pubblico, persone fisiche), creando occasioni di
incontro, scambio e opportunità di business attraverso un lavoro di rete con partner e fornitori pubblici e privati
del territorio, rimettendo in circolo professionalità e risorse a KMZERO.
Intervista ad Alessandro Olivero - HR Manager CaffarelFree Your Talent
Intervista ad Alessandro Olivero, HR Manager di Caffarel a cura degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione 2016 -2017 Giulia Di Toro, Mariapina Esposito, Maria Chiara Esposito, Angela Gaggiano, Francesca Mascioli
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Intervista ad Antonino Cavarretta, Retail Operation Management Europe di ETRO a cura di Donato Marangelo, Maria Monteleone e Valeria Spinelli (studenti della I edizione di Retail Your Talent, percorso di specializzazione in retail and sales management)
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Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione Alessandra Arena, Ambra Aversario,
Giorgia De Filippis Delfico, Stefania Di Leo, Francesco Funaro, Mara Ottinà
Business Roundtable. Verso una sostenibilità sistemicaFree Your Talent
Project Work a cura dei partecipanti del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione Giorgio Amato, Sara Beccaluva, Giorgia Castelli, Alessandro Cerioni, Andrea Cocchi,
Angelita Russo
Le Risorse Umane tra demografia e tecnologia: connessioni e prospettiveFree Your Talent
Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane e Marketing Tommaso Ferraro, Lorenzo Magni, Andrea Mantelli, Francesca Marocco, Mauro Scibilia, Annapia Sessa
Etica o business? Come le imprese rispondono ai bisogni dei millennials.Free Your Talent
Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione Astorri Sabrina, Fiorentino Federica, Gennaro Fabio, Giannico Gaia, Rescigno Luca, Suliman Amin
Project Work a cura dei partecipanti al Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione Ilaria Bellini, Barbara Boldrini, Ilaria Bonaccorsi, Giulia Cannavò, Marco Salvatore, Anton Shomali
Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Marketing Management Nicola Calaprice, Miriam Manca, Valentina Risciotti, Davide Romano, Federica Sabato
Project Work a cura degli studenti del Master in Risorse Umane e Organizzazione ISTUD 2019-2020 Laura Bucceri, Francesco Casalini, Pier Francesco Evangelista, Filippo Fabbri, Francesca Gramigna, Francesco Ranalli
Project work a cura dei partecipanti del master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione 2019-2020: Giuseppe Canonico Federico Fenech Maria Francesca Mafrica Eva Palumbo Andrea Parodi Giulia Rinaudo
Digital Transformation - Competenze per il managementFree Your Talent
Project work a cura di A cura di: Erika Borlin, Giovanna Francaviglia, Martina Fratini, Roberta Giuseppina Iurato, Paola Nisticò, Sara Sini, studenti del Master in Risorse Umane e Organizzazione ISTUD 2019-2020
Cibo sostenibile e healthy come nuova forma di approccio ad ambiente e beness...Free Your Talent
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Globalizzazione e contaminazione tra gli stili alimentariFree Your Talent
Project work a cura degli studenti del Master in Food & beverage Management 2019-2020 Francesca Ciucci, Maria Eugenia D’Orazio, Marco Pizzuto, Paola Ricco Galluzzo e Stefano Zago
Project Work sul rapporto tra Industria Alimentare e Grande Distribuzione Organizzata a cura dei partecipanti al Master ISTUD in Food & Beverage Management: Mirco Bagnara, Alice De Franceschi, Luca Gorla, Marco Manzini ed Elettra Pasti
L’Outsourcing delle risorse umane: il talent managementFree Your Talent
L’outsourcing delle risorse umane in particolar modo l’esternalizzazione del Talent Management è il tema del lavoro di Marta Banchini, Lorenzo Di Meo, Edoardo Finizio, Chiara Pugliese e Giovanna Russo, partecipanti al #MasterISTUD in Risorse Umane
Comunità professionali (network formali e non formali) dei professionisti HRFree Your Talent
Project work degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane Federica Fratta, Carmen Grasso, Abdoul Razak Koura, Antonio Oliva, Francesco Rappazzo, Caterina Succi, sul tema delle community dei professionisti hr.
Comunità professionali (network formali e non formali) dei professionisti HR
Project Work Master ISTUD: Incontro con Enrico Loccioni
1. Business School
Incontro con Enrico Loccioni
AUTO-IMPRENDITORIALITA’
Nato in campagna tra le colline marchigiane, Enrico Loccioni, studia e lavora nelle
sue terre d’origine dove, nel 1968, fonda un’impresa che oggi rappresenta uno dei
più grandi gruppi di successo in tutto il mondo per quanto riguarda qualità, cura
e sviluppo delle “persone” che in essa “collaborano” tanto da meritarsi, protratto
negli anni, il riconoscimento di essere un “Great Place to Work”. Loccioni ama
definire al sua impresa “una sartoria tecnologica, in cui ogni sistema di misura,
controllo, automazione, per il miglioramento della qualità e dell’efficienza di
prodotti e processi, viene progettato e realizzato su misura per il cliente, integrando
le migliori competenze e tecnologie interne ed esterne e costruendo con clienti e
fornitori relazioni di lungo periodo per lo sviluppo reciproco”.
“Perché non provarci? Al massimo, se non vuole,
possono sempre dirci di no”. Deve essere stato
questo il nostro pensiero quando abbiamo deciso
di scrivere all’ufficio comunicazione della Loccioni,
impresa conosciuta come ”l’azienda che trasforma
i dipendenti in imprenditori”, chiedendo di
incontrare il suo fondatore per un’intervista. E mai
avremmo potuto ottenere una risposta più gradita:
Enrico Loccioni in persona sarebbe stato a nostra
disposizione!
Eccoci quindi ad Angeli di Rosora, nell’entroterra
marchigiano in marcia verso la sede di Loccioni.
All’apparire dell’insegna, già visibile dalla statale,
l’impazienza è alle stelle e la soddisfazione è
tanta. Arrivati alla reception, Maria Paola Palermi,
la communication manager di Loccioni con cui
abbiamo organizzato l’appuntamento, ci
accompagna nell’ufficio del signor Loccioni che
ci accoglie offrendoci degli squisiti mandarini:
lo vediamo compiere questo gesto con una
sincerità, una franchezza e una genuinità davvero
disarmanti. Veniamo quindi fatti accomodare
attorno al grande tavolo presente nella stanza
e il nostro interlocutore vuole subito conoscere
chi siamo, qual è la nostra storia. Vuole sapere di
noi, vuole ascoltarci. Mentre rispondiamo, Enrico
Loccioni ci segue e ci osserva attentamente, tiene
davanti a lui un taccuino e spesso scrive commenti
o annotazioni.
Passiamo poi all’intervista vera e propria: invece
di rispondere domanda per domanda il nostro
testimone preferisce leggerle dall’inizio alla fine,
EnricoLocci
oni-PresidenteGruppo
Loccioni
2. appuntarsele e rispondere spaziando liberamente
e proponendo il suo personale ordine.
Abbiamo perciò preferito conservare intatta questa
impostazione per renderci testimoni del clima e
del calore che si sono respirati durante il nostro
straordinario incontro.
“La decisione di concedere questa intervista a voi
studenti del Master in Risorse Umane deriva
dal modo aperto che abbiamo di fare impresa.
Dico “impresa” e non “azienda” perché l’azienda,
l’impresa e il no-profit esprimono tutte un risultato,
ma di esse solo l’impresa esprime le proprie
performances attraverso il risultato economico.
Un’azienda come quella ospedaliera o dei trasporti
esprime il proprio risultato attraverso i servizi
come il no-profit, ma un’impresa come la nostra
è valutata attraverso il bilancio annuale. L’impresa
normalmente viene associata all’imprenditore-
sfruttatore e non all’imprenditore-organizzatore
quale era, per esempio, Camillo Olivetti prima e il
figlio Adriano poi. In molti vedono l’impresa come
qualcosa di chiuso e privato e non come un bene
sociale che permette lo scambio di conoscenza
come sta succedendo oggi. L’apertura serve a
noi per capire di più usando il confronto come
strumento di crescita la quale, potenzialmente,
non ha più limiti. Penso all’olivettiano ottantenne
Francesco Novara che veniva qui in Loccioni da
Torino perché ogni giorno c’era da imparare
qualcosa.Questotipodicuriositàèunacaratteristica
ricercatissima da noi.
Qui ogni persona è un’impresa perché
ognuno di noi ogni giorno si trova, più o meno
consapevolmente, a sviluppare iniziative.
La differenza che vedo dai primi anni della mia
esperienza lavorativa riguarda la più o meno
ampia apertura verso la condivisione del sapere.
Nel passato il tecnico che sapeva qualcosa
era assolutamente geloso di ciò che era il suo
bagaglio di conoscenza, adesso internet e la
connettività permettono alle persone di collegarsi
e di scegliere. Uscire dal proprio guscio domestico
viaggiando è considerato perciò fondamentale
poiché favorisce l’apertura. Quello che vedo oggi,
e credo sia interpretato come un disagio, è che un
tempo l’obiettivo delle famiglie era quello di avere
abbastanza da mangiare per tutti i componenti
mentre oggi l’obiettivo è fortunatamente altro,
cioè avere un figlio diplomato o laureato. Oggi il
lavoro non aspetta nessuno, neanche le persone
con livelli formativi altissimi ma, anzi, il lavoro va
cercato con tutte le proprie forze.
La nostra impresa non è definibile come un unico
posto dove si lavora e dove gli spazi sono ben
definiti, noi la vediamo più come un “hub” che
cresce in funzione del mercato.
Mettiamo a disposizione dei nostri clienti le nostre
competenze e non meri prodotti da catalogo,
quindi li scegliamo su una serie di parametri:
il cliente internazionale, innovativo, solvibile e
con un bilancio sociale e dei valori compatibili
ai nostri. Questo significa ascoltare il cliente,
dialogare con lui e confrontarsi per portare avanti
un progetto che è la soluzione alla sua domanda,
ossia come se fosse un vestito su misura cucito
sulla base della sua richiesta. A questo tipo di
servizio personalizzato consegue una grande
fidelizzazione del cliente.
Per cercare i nostri collaboratori ci rivolgiamo alla
scuola principalmente e preferiremmo conoscere
la persona mentre studia, anche 10 anni prima
dell’inserimento. Dalla scuola cerchiamo la persona
intraprendente, che non ha quindi paura di
prendere l’iniziativa, ed è ‘azionista di se stesso’
nel senso che investe nella propria formazione.
L’investimento di denaro e di tempo profuso nello
studio produce informazioni e conoscenza che, se
portata all’interno del nostro “hub” anche per solo
un mese, produce un beneficio che la persona
porta via con sè e, al tempo stesso, ci lascia dei
semi che noi cercheremo di mettere a frutto per
raccogliere nel futuro. Questi contatti con la scuola
e con il territorio ci permettono di individuare risorse
coerenti con il nostro lavoro che, cioè, non sono
spettatori ma assolutamente partecipi del nostro
obiettivo. Queste figure le portiamo all’interno
del nostro vivaio perché amiamo coltivare i nostri
talenti anziché cercarli all’esterno, un po’ come fa
il Barcellona con la propria “cantera”.
All’interno di questo vivaio ci sono due categorie
di persone: gli studenti che vengono dalla scuola
e gli esperti che, selezionati alla fine del proprio
percorso lavorativo, decidono di tornare durante
la pensione per tornare ad avere un proprio
rapporto con i propri interessi e le proprie passioni.
Questo programma lo chiamiamo Silverzone
e riguarda le persone più mature della nostra
organizzazione che vengono messe in contatto
con i ragazzi più giovani che vengono reclutati
attraverso il programma Bluzone. Dal vivaio quindi
3. attingiamo le persone coerenti ai nostri valori
che inseriamo nel lavoro vero e proprio, ma solo
seguendo le proprie inclinazioni. È infatti possibile
che la persona sia coerente con noi ma non lo
è la sua passione. In questo caso, se la persona
è particolarmente intraprendente, l’impresa
può avviare un progetto costruito attorno alle
particolari capacità e inclinazioni del ragazzo. Per
esempio adesso abbiamo delle commesse in un
ambito nuovo per noi, che è quello aeronautico,
grazie a Massimo Peretti che, essendo un brillante
ingegnere aeronautico laureato a Pisa, ci ha
permesso di sperimentare un nuovo campo.
L’impresa si adatta al collaboratore rompendo gli
schemi classici in cui il lavoratore deve solamente
fare ciò che l’impresa richiede. La nostra impresa
è basata sulla conoscenza e per noi è stimolante
mettere assieme soggetti con background diversi
e, conseguentemente, con conoscenze diverse.
Mettere nello stesso team un architetto, un giurista
e un filosofo è estremamente moderno e ritengo
sia interessante oltre che produttivo.
Cerchiamo costantemente di incoraggiare i
collaboratori a esprimere al meglio le proprie
attitudini anche se queste dovessero portare ad
uscire dall’organizzazione. Con “Avvia l’impresa”
cerchiamo di mettere a disposizione di coloro i
quali hanno una buona idea imprenditoriale la
nostra esperienza e forza aziendale. Possiamo
anche essere i loro principali clienti ma dopo un
anno cominciamo a staccarci affinché comincino
a camminare con le proprie gambe e avere il
proprio pacchetto clienti. Un’impresa che non ha
profitto non è più un’impresa. Il profitto senza il
principio dei valori appartiene ad un’impresa
destinata a distruggersi. La responsabilità sociale
di impresa, il welfare e le buone pratiche
imprenditoriali verso la società rientrano nelle
azioni che comunque sottostanno al profitto e alla
disponibilità economica. Per quanto ci riguarda
riteniamo di avere investito tanto nel nostro
territorio evitando di spendere denaro in pubblicità.
Queste energie non sono spese inutilmente,
ma anzi, in una decina d’anni abbiamo il ritorno
dell’investimento grazie anche all’intervento della
fiscalità dell’impresa. Da non sottovalutare le
conseguenze positive a cascata che seguono un
investimento in favore della collettività: il nostro
impegno nella salvaguardia dell’ambiente con
la bonifica di 2 km del fiume che bagna il nostro sito,
ci ha portato ad essere presenti all’Expo senza che
noi ne facessimo richiesta risparmiando una cifra
considerevole. Dalla bonifica del fiume ne è nata
anche una concessione demaniale che porta alla
produzione da parte nostra di energia idroelettrica
che ci ripaga velocemente dell’investimento fatto.
4. Master in Risorse Umane e Organizzazione 2014-2015
II Project Work
Intervista a cura di:
• Valeria Sarobba
• Claudio Grippi
• Stefano Zullo
-> www.istud.it
Business School
La nostra carta dei valori del ’92 ci serve per
selezionare le persone capendo se i valori della
persona sono compatibili con noi e veritieri.
Andiamo a capire, basandoci su quattro virtù
cardinali, se la persona, oltre alle proprie capacità,
è dotata dell’aspetto caratteriale che spinge me
imprenditore a riporre nel ragazzo appena entrato
la propria fiducia. Il rapporto di valutazione non
è assolutamente univoco anche perché la nostra
rete non è gerarchica ma è formata da nodi di
conoscenza che dialogano alla pari.
La nostra attenzione alle persone riguarda anche i
clienti che invitiamo continuamente qui a toccare
con mano ciò che raccontiamo. La bellezza che
c’è qui e l’armonia vengono recepite appena si
entra in contatto col nostro mondo e i clienti,
che mettiamo al centro di tutto, ci raccontano di
rimanere stupiti di ciò che vedono. E’ per questo
motivo che vogliamo essere sempre più aperti e
integrati”.