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Sergio Valentini
Direttore - Promozione e Sviluppo dei Territori
Unioncamere Lombardia
INCENTIVARE LA
SOSTENIBILITÀ DEGLI
ACQUISTI
Milano 22 maggio 2018
Linee dell’intervento
• Perché le Camere di Commercio?
• Come ci riguardano la normazione e le 20400
• Il ruolo della PA nell’incentivare – e praticare -
gli acquisti sostenibili (cosa abbiamo fatto)
• Cosa stiamo facendo e cosa faremo
Le Camere di Commercio Industria
Artigianato e Agricoltura
Perché le CCIAA?
4
Autonome dallo Stato con la riforma
del 1993, hanno nuove attribuzioni dal 2016 con specifica
competenza per il tema ambiente (oltre alla economia)
Le origini delle Camere di Commercio
in Italia risalgono al Medio Evo e alle
“Universitas Mercatorum”
In Lombardia l’attuale forma rispecchia
la struttura austriaca (furono chiuse nel
Ventennio dal 1928 al 1946)
Le Camere di Commercio in Italia
Sono un esempio unico di PA multistakeholder
Rappresentanze dei
Cittadini
Provincia/Città
Regione
Repubblica Italiana
Unione Europea
Rappresentanze degli
Imprenditori
Camera di Commercio
Unione regionale
Unioncamere nazionale
EuroChambres
La nostra struttura rispecchia
quella della PA “elettiva”
Il ruolo delle Camere per lo
sviluppo sostenibile
Tripla “Bottom Line”
 ECONOMIA: Registro delle Imprese
 AMBIENTE: MUD, SISTRI
 SOCIALE: CSR, legalità
Per uno sviluppo economico e sociale armonico
• “Sustainable development seeks to meet the needs and aspirations of the
present without compromising the ability to meet those of the future”.
World Commission on Environment and Development - Brundtland Report, 1987, p. 40) Our common future
Perché ci riguardano le 20400?
La prospettiva strategica della
competitività
Normazione e competitività
“La normazione tecnica volontaria è strumento per lo sviluppo delle
attività imprenditoriali […] consente di rispettare l’ambiente”
“utilizzo delle norme tecniche e della relativa certificazione consente
alle imprese di migliorare la propria posizione competitiva e
l’accesso ai mercati internazionali”
“Le norme europee sono fondamentali per la competitività dlele PMI
che però sono in alcuni casi sottorappresentate nelle attività di
normazione europee” (Rg. UE 1025/2012)
Dall’accordo quadro UNI - Unioncamere
Cosa succede altrove?
• Strategia francese: visto che ci sono più di 35 000 norme
pubblicate NF, EN, ISO che danno regole di comportamento o
buone pratiche alle imprese
• Norme spesso sconosciute – diversamente da quelle pubbliche -
perchè elaborate in un quadro puramente tecnico da una rete di
organismi di diritto privato nazionali, europei e internazionali di
attori della società civile senza legame diretto con Stati e
organizzazioni sovrnazionali
• Dall’esterno, la normazione assomiglia a un labirinto che dà
luogo a una elaborazione essenzialmente basata sul consenso
delle parti interessate, riducendone l’esposizione mediatica
Diritto “dolce”
• È attività para-normativa particolarmente densa, fa parte del «diritto dolce»
presentato come attività privata perchè formulata e gestita dagli stessi attori
economici Gli attori pubblici non possono disinteressarsene per la
importanza economica e strategica cresciuta con la globalizzazione
• Nel 2009 riforma del «sistema francese» per sviluppare capacità di influenza
e pilotaggio strategico della normazione da parte dei poteri pubblici Soluzioni
tecniche riconosciute come norme a livello internazionale possono
influenzare lo sviluppo d’interi settori economici o metterli sotto la
dipendenza di attori esteri che possono ignorare o non tenere
sufficientemente in considerazione l’interesse della nazione
• La normazione è sfida di semplificazione del diritto. La Francia ha stimato il
costo economico degli obblighi di legge o regolamentari nel 2016 per le
amministrazioni locali a 6,9 miliardi di euro – principalmente per obblighi di
efficienza energetica e transizione alla crescita verde
Attività pienamente Strategica
• La normazione volontaria, per la sua complessità, resta
ancora troppo poco conosciuta dagli attori economici e in
particolare dalle Piccole e Medie Imprese
• Deve ora guadagnare visibilità anche nella Pubblica
Amministrazione
• È attività strategica nella quale investire pienamente per
prendere coscienza delle sue potenzialità in termini di
competitività e sovranità, troppo poco tradotte in pratica
• 10 milioni di abitanti, 1 milione di imprese
• Principale regione italiana per settore primario,
secondario e servizi
• Principale regione in Italia – tra le prime in
Europa - anche per i prodotti e servizi “verdi”:
– Oltre 9,000 aziende nel settore
– Più di 79.000 posti di lavoro
Il contesto lombardo
IL CONTES – verde?
• Circa 17% di tutte le aziende italiane certificate
ISO 14001
• 15% delle registrazioni EMAS in Italia
• 55% delle società di certificazione;
• 76% degli ispettori ambientali accreditati in
Italia
Lombardia
IL CONTESTO
• 83% dei consorzi di riciclaggio degli imballaggi
presenti in Italia
• 58% dei sistemi collettivi di raccolta dei rifiuti
elettrici ed elettronici in Italia
• 28% dei certificatori ambientali accreditati
• 21% delle aziende nel registro italiano delle
imprese smaltimento rifiuti
Lombardia: il settore “verde”
Il ruolo della PA nell’incentivare
gli acquisti sostenibili
Cosa abbiamo fatto?
Sin dal 2003…
• SCEGLI LA CLASSE(2003): bando per la
diffusione di elettrodomestici ad alta
efficienza energetica (€ 100.000)
• PREMIO ECOPRODOTTO 2003: bando per la
valorizzazione di prodotti, produzioni e servizi
a contenuto ecologico che siano realizzati con
risparmio energetico, recupero e/o riciclaggio
dei rifiuti e non emissione di sostanze
pericolose per l'ambiente (€ 60.000)
Accordo di programma
• Accordo volontario tra Regione Lombardia,
Unioncamere Lombardia, ARPA Lombardia e
Lombardia Informatica – Centrale Regionale
Acquisti per incentivare l’eco-innovazione
mediante la promozione di beni e servizi
verdi all’interno del mercato (D.g.r. 16
dicembre 2009 – n. 8/10831 )
• Bandi per € 2.000.000 di supporto a domanda
e offerta
ISO 26000
• Dal 2004 Unioncamere Lombardia – direttamente e in
rappresentanza dell’Unione nazionale – ha partecipato
attivamente ai lavori di stesura e approvazione delle
linee guida ISO 26000 sulla responsabilità sociale delle
organizzazioni sino alla sua approvazione
• A questa attività di supporto alla normazione, ha
affiancato sistematicamente momenti di formazione,
divulgazione e comunicazione sul tema, per preparare
le imprese – in particolare le PMI – ad affrontare il
tema, con un servizio di orientamento e consulenza
tecnica gratuita (pronto soccorso)
Le iniziative in collaborazione
con UNI e Regione
• Membri della Commissione Tecnica RSO presieduta da Ornella Cilona;
• Bando per contributi di redazione di prassi di riferimento alla
UNISO26000 diretto a tutte le associazioni di categoria (maggio 2017)
– Redazione di Prassi di Riferimento alla UNISO26000 per il settore
dell'edilizia in collaborazione con ANCE Lombardia-Associazione
Costruttori edili; siamo a buon punto il 14 giugno ultima riunione
definitiva del contenuto e forma della prassi. UNI attiverà a seguire il
mese di consultazione pubblica per poi promuovere definitivamente la
Prassi e la sua adozione con particolare riferimento alle MPMI del settore.
– Redazione di Prassi di Riferimento alla UNI ISO26000 per il comparto
dell'artigianato in collaborazione con Confartigianato Lombardia;
dobbiamo ancora ultimare contenuti e forma; prossima riunione di lavoro
14 giugno; consultazione pubblica sicuramente dopo l'estate.
• Partecipazione del Direttore UNI all'evento di premiazione delle
Buone Prassi di responsabilità sociale edizione 2017 che si è svolto in
Regione Lombardia lo scorso 27 novembre
L’ambiente di lavoro
Green KnowHow Community
Approccio Non Gerarchico
Obiettivo della GKHC
Creare e condividere un ambiente strutturato e non
gerarchico per incoraggiare collaborazione e
concorrenza (co-opetition) tra imprese, scuole, istituti
di ricerca e formazione, certificatori, professionisti
consulenti, ricercatori PA in Lombardia focalizzato su
ambiente e sviluppo sostenibile per cogliere le
opportunità economiche della Green Economy
• Condivisione informazioni, idee, know-how
• Risposta rapida e azioni immediate
• Processo di consultazione su normazione e standardizzazione
• È un soft network di imprese e PA
Cosa stiamo facendo e cosa faremo
Le attività oggi e i suoi sviluppi futuri
 La Comunicazione alla Commissione «Piano d’azione
dell’Unione europea per l’economia circolare» (614/2015)
vuole favorire «la transizione verso un’economia più circolare,
in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è
mantenuto quanto più a lungo possibile e la produzione di
rifiuti è ridotta al minimo» per un’economia che sia sostenibile,
rilasci poche emissioni di biossido di carbonio, utilizzi le risorse
in modo efficiente e resti competitiva.
 L’economia circolare darà impulso alla competitività dell’Unione
mettendo al riparo le imprese dalla scarsità delle risorse e dalla
volatilità dei prezzi e contribuendo a creare sia nuove
opportunità commerciali sia modi di produzione e consumo
innovativi e più efficienti.
Il GPP e l’economia circolare
Il Green Public Procurement è l’approccio in base al quale le
Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ecologici negli
appalti di forniture/servizi/lavori:
 incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali,
 sviluppando prodotti validi sotto il profilo ambientale,
 ricercando e selezionando le soluzioni che hanno il minore
impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita
 è uno strumento di politica economica e industriale 
innovazione e ricerca, competitività delle imprese sui mercati
internazionali, occupazione
Definizione del Green Public Procurement
26
Green Public Procurement – il PAN
(piano azione nazionale) per il GPP
Italia: unico paese UE con obbligo di GPP per le PA
Attraverso l’adozione dei criteri ambientali la PA incoraggia la
diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti
“verdi”, che hanno un minore impatto sull’ambiente e sulla
società lungo l’intero ciclo di vita.
Razionalizzare i processi di acquisto e risparmiare i costi
lungo il ciclo di vita
Innovare e favorire l’innovazione ambientale di prodotto e
di processo (conversione ecologica)
Green Public Procurement
Ruolo chiave del GPP
 Gli appalti pubblici in beni, servizi e forniture in Europa rappresentano
tra il 14 e il 19% del PIL complessivo
 I criteri ambientali e sociali negli appalti orientano le produzioni
dell’industria europea in una direzione (efficienza energetica e di risorse)
che ha più futuro, sia per la riduzione dei costi e dei rischi, che per la
realizzazione di prodotti verdi, più vicini ai desideri, presenti e futuri, dei
consumatori
 L’inserimento dei criteri ambientali e sociali negli appalti pubblici dei
paesi membri può avvantaggiare le nostre imprese che hanno
prestazioni ambientali (efficienza energetica e nell’uso delle risorse) e
sociali (tutela della dignità del lavoro, diritti sindacali, diritti umani)
superiori a quelle dei paesi concorrenti
Green Public Procurement
Il ruolo chiave del GPP e degli acquisti
sostenibili
Intensa azione e attività di formazione e
divulgazione diffusa su tutto il territorio regionale:
- Secondo le specificità locali di specializzazione
economica (Milano, Como, Mantova, Bergamo,
Brescia)
Segnalando e spiegando gli aggiornamenti per i
CAM obbligatori per le PA
incentivando le imprese (in particolare le PMI) ad
attrezzarsi per diventare fornitori “verdi”
Green Public Procurement
Azioni in corso
• Cooperazione e sinergia con Unione nazionale per la
attuazione dell’accordo con UNI, identificando i temi
strategici da presidiare
• Collaborazione con Regione Lombardia per settore “verde”,
ambiente e GPP: seminari, training, supporto alle imprese
e alle PA locali
• Rigenerazione territoriale e urbana: tema specifico di
supporto, accompagnamento e riallineamento delle
attività di promozione territoriale
• AVSIS Alleanza nazionale per lo sviluppo sostenibile:
supporto agli obiettivi 2030
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Focus 2018 e 2019
Grazie!
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Incentivare la sostenibilità degli acquisti

  • 1. Sergio Valentini Direttore - Promozione e Sviluppo dei Territori Unioncamere Lombardia INCENTIVARE LA SOSTENIBILITÀ DEGLI ACQUISTI Milano 22 maggio 2018
  • 2. Linee dell’intervento • Perché le Camere di Commercio? • Come ci riguardano la normazione e le 20400 • Il ruolo della PA nell’incentivare – e praticare - gli acquisti sostenibili (cosa abbiamo fatto) • Cosa stiamo facendo e cosa faremo
  • 3. Le Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Perché le CCIAA?
  • 4. 4 Autonome dallo Stato con la riforma del 1993, hanno nuove attribuzioni dal 2016 con specifica competenza per il tema ambiente (oltre alla economia) Le origini delle Camere di Commercio in Italia risalgono al Medio Evo e alle “Universitas Mercatorum” In Lombardia l’attuale forma rispecchia la struttura austriaca (furono chiuse nel Ventennio dal 1928 al 1946) Le Camere di Commercio in Italia Sono un esempio unico di PA multistakeholder
  • 5. Rappresentanze dei Cittadini Provincia/Città Regione Repubblica Italiana Unione Europea Rappresentanze degli Imprenditori Camera di Commercio Unione regionale Unioncamere nazionale EuroChambres La nostra struttura rispecchia quella della PA “elettiva”
  • 6. Il ruolo delle Camere per lo sviluppo sostenibile Tripla “Bottom Line”  ECONOMIA: Registro delle Imprese  AMBIENTE: MUD, SISTRI  SOCIALE: CSR, legalità Per uno sviluppo economico e sociale armonico • “Sustainable development seeks to meet the needs and aspirations of the present without compromising the ability to meet those of the future”. World Commission on Environment and Development - Brundtland Report, 1987, p. 40) Our common future
  • 7. Perché ci riguardano le 20400? La prospettiva strategica della competitività
  • 8. Normazione e competitività “La normazione tecnica volontaria è strumento per lo sviluppo delle attività imprenditoriali […] consente di rispettare l’ambiente” “utilizzo delle norme tecniche e della relativa certificazione consente alle imprese di migliorare la propria posizione competitiva e l’accesso ai mercati internazionali” “Le norme europee sono fondamentali per la competitività dlele PMI che però sono in alcuni casi sottorappresentate nelle attività di normazione europee” (Rg. UE 1025/2012) Dall’accordo quadro UNI - Unioncamere
  • 9. Cosa succede altrove? • Strategia francese: visto che ci sono più di 35 000 norme pubblicate NF, EN, ISO che danno regole di comportamento o buone pratiche alle imprese • Norme spesso sconosciute – diversamente da quelle pubbliche - perchè elaborate in un quadro puramente tecnico da una rete di organismi di diritto privato nazionali, europei e internazionali di attori della società civile senza legame diretto con Stati e organizzazioni sovrnazionali • Dall’esterno, la normazione assomiglia a un labirinto che dà luogo a una elaborazione essenzialmente basata sul consenso delle parti interessate, riducendone l’esposizione mediatica
  • 10. Diritto “dolce” • È attività para-normativa particolarmente densa, fa parte del «diritto dolce» presentato come attività privata perchè formulata e gestita dagli stessi attori economici Gli attori pubblici non possono disinteressarsene per la importanza economica e strategica cresciuta con la globalizzazione • Nel 2009 riforma del «sistema francese» per sviluppare capacità di influenza e pilotaggio strategico della normazione da parte dei poteri pubblici Soluzioni tecniche riconosciute come norme a livello internazionale possono influenzare lo sviluppo d’interi settori economici o metterli sotto la dipendenza di attori esteri che possono ignorare o non tenere sufficientemente in considerazione l’interesse della nazione • La normazione è sfida di semplificazione del diritto. La Francia ha stimato il costo economico degli obblighi di legge o regolamentari nel 2016 per le amministrazioni locali a 6,9 miliardi di euro – principalmente per obblighi di efficienza energetica e transizione alla crescita verde
  • 11. Attività pienamente Strategica • La normazione volontaria, per la sua complessità, resta ancora troppo poco conosciuta dagli attori economici e in particolare dalle Piccole e Medie Imprese • Deve ora guadagnare visibilità anche nella Pubblica Amministrazione • È attività strategica nella quale investire pienamente per prendere coscienza delle sue potenzialità in termini di competitività e sovranità, troppo poco tradotte in pratica
  • 12. • 10 milioni di abitanti, 1 milione di imprese • Principale regione italiana per settore primario, secondario e servizi • Principale regione in Italia – tra le prime in Europa - anche per i prodotti e servizi “verdi”: – Oltre 9,000 aziende nel settore – Più di 79.000 posti di lavoro Il contesto lombardo
  • 13. IL CONTES – verde? • Circa 17% di tutte le aziende italiane certificate ISO 14001 • 15% delle registrazioni EMAS in Italia • 55% delle società di certificazione; • 76% degli ispettori ambientali accreditati in Italia Lombardia
  • 14. IL CONTESTO • 83% dei consorzi di riciclaggio degli imballaggi presenti in Italia • 58% dei sistemi collettivi di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici in Italia • 28% dei certificatori ambientali accreditati • 21% delle aziende nel registro italiano delle imprese smaltimento rifiuti Lombardia: il settore “verde”
  • 15. Il ruolo della PA nell’incentivare gli acquisti sostenibili Cosa abbiamo fatto?
  • 16. Sin dal 2003… • SCEGLI LA CLASSE(2003): bando per la diffusione di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (€ 100.000) • PREMIO ECOPRODOTTO 2003: bando per la valorizzazione di prodotti, produzioni e servizi a contenuto ecologico che siano realizzati con risparmio energetico, recupero e/o riciclaggio dei rifiuti e non emissione di sostanze pericolose per l'ambiente (€ 60.000)
  • 17. Accordo di programma • Accordo volontario tra Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, ARPA Lombardia e Lombardia Informatica – Centrale Regionale Acquisti per incentivare l’eco-innovazione mediante la promozione di beni e servizi verdi all’interno del mercato (D.g.r. 16 dicembre 2009 – n. 8/10831 ) • Bandi per € 2.000.000 di supporto a domanda e offerta
  • 18. ISO 26000 • Dal 2004 Unioncamere Lombardia – direttamente e in rappresentanza dell’Unione nazionale – ha partecipato attivamente ai lavori di stesura e approvazione delle linee guida ISO 26000 sulla responsabilità sociale delle organizzazioni sino alla sua approvazione • A questa attività di supporto alla normazione, ha affiancato sistematicamente momenti di formazione, divulgazione e comunicazione sul tema, per preparare le imprese – in particolare le PMI – ad affrontare il tema, con un servizio di orientamento e consulenza tecnica gratuita (pronto soccorso)
  • 19. Le iniziative in collaborazione con UNI e Regione • Membri della Commissione Tecnica RSO presieduta da Ornella Cilona; • Bando per contributi di redazione di prassi di riferimento alla UNISO26000 diretto a tutte le associazioni di categoria (maggio 2017) – Redazione di Prassi di Riferimento alla UNISO26000 per il settore dell'edilizia in collaborazione con ANCE Lombardia-Associazione Costruttori edili; siamo a buon punto il 14 giugno ultima riunione definitiva del contenuto e forma della prassi. UNI attiverà a seguire il mese di consultazione pubblica per poi promuovere definitivamente la Prassi e la sua adozione con particolare riferimento alle MPMI del settore. – Redazione di Prassi di Riferimento alla UNI ISO26000 per il comparto dell'artigianato in collaborazione con Confartigianato Lombardia; dobbiamo ancora ultimare contenuti e forma; prossima riunione di lavoro 14 giugno; consultazione pubblica sicuramente dopo l'estate. • Partecipazione del Direttore UNI all'evento di premiazione delle Buone Prassi di responsabilità sociale edizione 2017 che si è svolto in Regione Lombardia lo scorso 27 novembre
  • 20. L’ambiente di lavoro Green KnowHow Community
  • 22. Obiettivo della GKHC Creare e condividere un ambiente strutturato e non gerarchico per incoraggiare collaborazione e concorrenza (co-opetition) tra imprese, scuole, istituti di ricerca e formazione, certificatori, professionisti consulenti, ricercatori PA in Lombardia focalizzato su ambiente e sviluppo sostenibile per cogliere le opportunità economiche della Green Economy • Condivisione informazioni, idee, know-how • Risposta rapida e azioni immediate • Processo di consultazione su normazione e standardizzazione • È un soft network di imprese e PA
  • 23. Cosa stiamo facendo e cosa faremo Le attività oggi e i suoi sviluppi futuri
  • 24.  La Comunicazione alla Commissione «Piano d’azione dell’Unione europea per l’economia circolare» (614/2015) vuole favorire «la transizione verso un’economia più circolare, in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo» per un’economia che sia sostenibile, rilasci poche emissioni di biossido di carbonio, utilizzi le risorse in modo efficiente e resti competitiva.  L’economia circolare darà impulso alla competitività dell’Unione mettendo al riparo le imprese dalla scarsità delle risorse e dalla volatilità dei prezzi e contribuendo a creare sia nuove opportunità commerciali sia modi di produzione e consumo innovativi e più efficienti. Il GPP e l’economia circolare
  • 25. Il Green Public Procurement è l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ecologici negli appalti di forniture/servizi/lavori:  incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali,  sviluppando prodotti validi sotto il profilo ambientale,  ricercando e selezionando le soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita  è uno strumento di politica economica e industriale  innovazione e ricerca, competitività delle imprese sui mercati internazionali, occupazione Definizione del Green Public Procurement
  • 26. 26 Green Public Procurement – il PAN (piano azione nazionale) per il GPP Italia: unico paese UE con obbligo di GPP per le PA
  • 27. Attraverso l’adozione dei criteri ambientali la PA incoraggia la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti “verdi”, che hanno un minore impatto sull’ambiente e sulla società lungo l’intero ciclo di vita. Razionalizzare i processi di acquisto e risparmiare i costi lungo il ciclo di vita Innovare e favorire l’innovazione ambientale di prodotto e di processo (conversione ecologica) Green Public Procurement Ruolo chiave del GPP
  • 28.  Gli appalti pubblici in beni, servizi e forniture in Europa rappresentano tra il 14 e il 19% del PIL complessivo  I criteri ambientali e sociali negli appalti orientano le produzioni dell’industria europea in una direzione (efficienza energetica e di risorse) che ha più futuro, sia per la riduzione dei costi e dei rischi, che per la realizzazione di prodotti verdi, più vicini ai desideri, presenti e futuri, dei consumatori  L’inserimento dei criteri ambientali e sociali negli appalti pubblici dei paesi membri può avvantaggiare le nostre imprese che hanno prestazioni ambientali (efficienza energetica e nell’uso delle risorse) e sociali (tutela della dignità del lavoro, diritti sindacali, diritti umani) superiori a quelle dei paesi concorrenti Green Public Procurement Il ruolo chiave del GPP e degli acquisti sostenibili
  • 29. Intensa azione e attività di formazione e divulgazione diffusa su tutto il territorio regionale: - Secondo le specificità locali di specializzazione economica (Milano, Como, Mantova, Bergamo, Brescia) Segnalando e spiegando gli aggiornamenti per i CAM obbligatori per le PA incentivando le imprese (in particolare le PMI) ad attrezzarsi per diventare fornitori “verdi” Green Public Procurement Azioni in corso
  • 30. • Cooperazione e sinergia con Unione nazionale per la attuazione dell’accordo con UNI, identificando i temi strategici da presidiare • Collaborazione con Regione Lombardia per settore “verde”, ambiente e GPP: seminari, training, supporto alle imprese e alle PA locali • Rigenerazione territoriale e urbana: tema specifico di supporto, accompagnamento e riallineamento delle attività di promozione territoriale • AVSIS Alleanza nazionale per lo sviluppo sostenibile: supporto agli obiettivi 2030 • (ipotesi) whistleblowing per eco-reati Focus 2018 e 2019